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L'ultima Missione Di G-71


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Titolo: L'ultima missione di G-71

Autore: Antonino Arconte

Casa Editrice: Mursia

Anno di edizione: 2013

Pagine: 633

Dimensioni 14x21

Prezzo di copertina: € 18,00

ISBN 9788842548232

 

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Un agente segreto in Angola, Vietnam, Aden, Sud Africa, Unione Sovietica, Turchia,Malta, Romania, Libia...Sono le location dei romanzi di James Bond?

No.

Il disastro aereo di Ustica, le bombe sui treni, l'"affaire" Moro, il suicidio di Raul Gardini...Sono stralci di procedimenti giudiziari? Inchieste giornalistiche?

No.

Quanto raccontato nel libro "L'ultima missione di G-71" sono episodi di vita vissuta raccontati da un nostro agente del controspionaggio militare che, agli ordini del generale Miceli, prima e dell'ammiraglio Martini, poi ha svolto decine di missioni all'estero, riuscendo a salvare la propria vita e quella di molte persone in pericolo.

Non poteva però immaginare che i maggiori rischi, i più subdoli avversari li avrebbe trovati proprio nel suo amato Paese, quando, ritornando dall'ennesima -ed ultima- missione, in pieno marasma istituzionale, si è trovato tutto d'un colpo disoccupato e defraudato dei suoi averi, inquisito e condannato per reati non commessi, con violazioni dei suoi diritti eclatanti e ripetute, tanto che la Corte di giustizia Europea ha più volte condannato l'Italia, trattato da alcuni quotidiani come un delinquente comune, ma alla fine definito da un giudice "parte offesa", con condanna dei quotidiani al risarcimento dei danni...

Quanto descrive Antonino Arconte, l'agente G-71, militare di carriera prima nell'Esercito, poi in Marina ed infine nel SID è talmente incredibile da sembrare in gran parte frutto della sua fantasia, eppure date, nomi, fatti sono (o sembrano?) tutti reali ed "in chiaro".

Starà a lettore decidere se quello che ha letto è un romanzo oppure un resoconto di cronaca.

In quest'ultimo caso però non potrà non chiedersi quali sconcertanti segreti si celino ancora all'interno dello Stato.

Modificato da malaparte
ionserimento immagine copertina
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  • 3 weeks later...

Lo sto leggendo or ora. Sono d' accordo con Leopard sugli aspetti " avventurieri/osi".

Qualche dubbio mi viene, quando (sono appunto ai primi capitoli) leggendo trovo che il protagonista/autore è sempre stato un Rambo, all' epoca del suo addestramento :wacko: ...vebbene, era sardo..ma sapeva fare tutto! Era il meglio in tutto!

Mi ha fatto venire in mente Andy McNabb, che però, quando parlava del suo addestramento, ha ammesso le sue cadute...

Comunque continuo...le pagine sono 623 (a pag. 122 ho già l' impressione che abvrebbero potuto essere ridotte di qualche centinaio...) ma proseguo.

Vi dirò alla fine. Supportatemi.

Grazie

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Letto. Tutto.

Il libro, di più di seicento pagine, è francamente scritto male, caotico, talvolta ripetitivo, spesso noioso, nonostante ciò di cui parla.

L’ autore, volontario sedicenne nell’ Esercito, poi nella Marina Militare, e di lì passato operativo ai Servizi, si presenta troppo spesso come un Rambo, il che, almeno a una mente scettica, finisce col togliergli, magari ingiustamente, credibilità (ma insomma! Non manca il molare estratto in un magazzino ucraino, o russo, non ricordo, comunque “oltrecortina”, con un paio di pinze da meccanico e ovviamente senza anestesia e senza punti ; dopodiché, qualche sciacquo di vodka ha rapidamente eliminato dolore e sanguinamento -mai visto il buco lasciato da un molare estratto, prima dei punti?-). E quando parla delle proprie vicende giudiziarie e personali si lascia andare a inutili dettagli sul costo di una motosega o sulle sue denunce a (sic!) Striscia la Notizia. Così come certe ingenuità, da parte di uno che ha fatto parte dei servizi segreti e dovrebbe essere piuttosto “sgamato” (consegnare documenti importanti a RAI3, fondare e diventare presidente di una cooperativa edilizia ovviamente con esiti fallimentari, ecc.) lasciano perplessi.

Detto questo, riconosco che il libro (ho aggiunto tra i dati iniziali l’ ISBN, dato che mi pare di capire abbia scritto già un “L’ultima missione”, di cui questo sarebbe il completamento) ha interesse per quanto riguarda le ricerche su quanto avvenne negli anni Settanta/Ottanta in Italia; e che sono credibilissimi certi risvolti in ombra, troppo in ombra, degli avvenimenti e della partecipazione politica ai fatti dell’ epoca.

E non posso esimermi dal constatare come, comunque, la politica di quegli anni avesse uno spessore internazionale (che richiedeva appunto la frequente e fattiva presenza dei nostri Servizi in zone ed attività impensabili) ben diversa da quella attuale. E mi fermo qui.

Modificato da malaparte
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Antonino Arconte, alla cui storia, è bene dirlo subito, non credo affatto, è citato anche nell'ultimo libro del giudice ferdinando Imposimato: "I 55 giorni che cambiarono l'Italia", che ho appena finito di leggere.

Come si evince dal titolo, il libro del giudice Imposimato tratta del drammatico e contoverso rapimento e assissinio dell'onorevole Aldo Moro da parte delle BR. In particolare, il nostro, compare nel capitolo "Chi sapeva del sequestro" nell'ampito di una roccambolesca missione segreta in medio oriente che, a mio avviso, fa acqua da tutte le parti, a cominciare da documenti quantomeno dubbi che il sedicente agente doveva consegnare ad un altro agente a Beirut in busta rigorosamente chiusa e che, invece, a letto, copiato e conservato. Mah.

La cosa più strana è però il credito che un bravo giudice come Imposimato da alla storia raccontatagli da G-71.

C'è però da dire, a difesa del giudice, che egli ricevette i documenti di Arconte dopo essere andato in pensione e quindi senza avere la possibilitá di valersi di periti e consulenti per la ferifica della loro autenticitá.

Ciao,

C.

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  • 2 weeks later...

Gent.mi lettori dell'Ultima Missione di G-71,

vi ringrazio di aver voluto esprimere la vostra opinione di lettori dell'ultimo aggiornamento dell'Ultima Missione, una storia divenuta pubblica circa vent'anni orsono, mio malgrado costretto a renderla tale per tutti i motivi che avete letto, con la pubblicazione del sito internet, The Real History of Gladio, in America su www.geocities.com/pentagon/4031 (960 mila contatti). Successivamente, visto il grande interesse, su richieste di alcuni giornalisti anche italiani, aggiornai la vicenda che stavo vivendo in prima persona con l'Ultima Missione, un docu-libro con un CD allegato contenente l'Archivio superstite dell'Organizzazione Gladio. Quest'opera era certamente dedicata a un pubblico di nicchia, anche se a leggerla con entusiasmo sono stati poi anche moltissimi ragazzi, interessati alla verità della propria storia di italiani e non solo di italiani. In quello ci sono i dettagli riguardanti alcune delle perplessità che esprimete. L'editing della Mursia ha cercato di evitare di rallentare la lettura della storia togliendoli e chiedendomi di inserire altri dettagli, sui corsi di Intelligence e l'addestramento che avevo trascurato, per far posto, in un libro di 592 pagine, ma di formato 17x24 (più grande) a dettagli tecnici e giudiziari che avrebbero chiarito ogni dubbio che sollevate. Fermo restando che ogni opinione dei lettori è legittima e accetto volentieri anche le critiche, devo esprimere la mia sorpresa nel sentire che la lettura è noiosa, avendo ricevuto migliaia di email e qualche lettera via posta, spesso anche commovente, di ringraziamento e solidarietà dei lettori. Andando, perciò, ad analizzare la recensione negativa, soprattutto di alias Chimera, il quale premette, per partito preso, che non crede a priori alla storia che sta leggendo e questo, certamente, non è un buon modo di affrontare una lettura di questo genere, se non per altro, perché rende poco imparziale l'analisi dei fatti e blocca la possibilità offerta dall'Ultima Missione di andare a documentarsi in rete con le altre documentazioni a riscontro della verità dei fatti. Mi sono reso conto, perciò, che probabilmente questo atteggiamento negativo è stato dovuto a una lettura superficiale o, come nel caso di Malaparte che addirittura dichiara scritto male, caotico, ripetitivo, noioso … non potendo rendersi conto che questo atteggiamento gli ha impedito di approfondire il motivo per il quale ci sono alcune ripetizioni, VOLUTE e non casuali, per spiegare meglio, con dovizia di particolari, i motivi per i quali parlo di tradimento nelle azioni che hanno portato me a rasentare la morte nella fortezza islamica di Tetouan, sul RIF, nell'Atlante e le ragioni per le quali G-71 doveva non solo morire, ma sparire nel nulla: cancellato come tutti i suoi commilitoni e l'organizzazione di cui facevamo parte. Tra l'altro c'è chi è andato fin laggiù a verificare sui registri della fortezza la verità di quanto ho raccontato. la smania, della banda di traditori, di screditare Antonino Arconte, pur di farlo credere un bugiardo, si è spinta anche ben oltre. Sono errori importanti dovuti al fatto di non aver letto tutta la storia, infatti, quest'ultima edizione di Mursia è preceduta da altri tre libri e un sito internet, ancora adesso online su www.g71.altervista.org , (che chi segue la vera storia di Gladio aggiorna dal 1996) nei quali, le perplessità del lettore sarebbero state fugate al di là di ogni ragionevole dubbio. Avrebbe saputo, infatti, che quel documento in data 2 marzo 1978, è stato periziato anche scientificamente sia in America che in Italia e la perizia ha stabilito senza dubbi che carta, inchiostri e timbri sono quelli in uso da quell'ufficio e ministero nelle date riportate in calce ad esso e che ha superato indenne anche diverse inchieste, dalle quali l'Autore è stato riconosciuto parte offesa da ignoti, perchè coloro che avevano rilasciato accuse risultate infondate, hanno evitato di confermarle per evitare un procedimento per calunnia. Quello e altri documenti sono alla base dei ricorsi alla Corte Europea dei Diritti del'Uomo, di cui nei libri si fa il resoconto, pubblicando anche le sentenze, tutte concluse con la condanna dello Stato italiano e, certamente, non sulla base di mere fotocopie prive di attendibilità, vi pare? Tra l'altro, Chimera e tutti i lettori possono andare nel blog www.g-71.blogspot.com e vedere quello e altri documenti, autenticati da notai e anche dalla stessa procura della repubblica con apostille ai sensi della convenzione dell'Aja e ancora di più su youtube a cercare i video che informano anche sulla vicenda RAI. Basta digitare Archivio superstite dell'organizzazione Gladio nella fiunestra di riucerca youtube o Google video. Il lettore Chimera inoltre offende, spero in buona fede, ma certamente con leggerezza, la serietà della reputazione e la capacità investigativa del Dr. Imposimato, il quale su quello e altri documenti e su tutta l'opera autobiografica di Antonino Arconte ha svolto una vera e propria istruttoria vecchio stile, ormai diversi anni orsono, andando a verificare passo passo ogni parola descritta nel libro con date, nomi, fatti e circostanze, nonché atti giudiziari, prima di scrivere quel capitolo del suo libro: "I 55 giorni che cambiarono l'Italia". Si tratta di una storia vera e non di un romanzo e ogni passaggio citato è certificato anche da atti giudiziari in giudicato! Quanto alla mia ingenuità nel consegnare alla RAI 3 un documento di quella importanza, la cosa mi fa sorridere perché ancora una volta si sbaglia, denotando la superficialità con la quale ha letto la storia, che evidentemente non è un romanzo, anche se gioco forza doveva essere scritta come un romanzo o non sarebbe stata leggibile. Per capire meglio il punto "condanna di RAI 3" si può andare a leggere gli atti giudiziari e la sentenza sul blog dell'autore www.g-71.blogspot.com che condanna la RAI alla restituzione. Una sentenza di condanna ricorsa in appello per una questione di risarcimento danni, perché troppi giudici in Italia sono irresponsabili e nemmeno leggono gli atti che hanno davanti, quando non si tratti di malafede e, ciò nonostante, comunque, ha dovuto condannare alle restituzioni. L'Italia è stata condannata più volte a causa di questo genere di magistrati che ancora nessuna legge rende responsabili. Nel blog sono pubblicate alcune sentenze di condanna anche per diffamazione aggravata: "Si è cercato di far credere che Arconte e Cancedda fossero due falsari!" recita quella sentenza in giudicato e che sono in fase di liquidazione per cifre a molti zeri, certo non sulla base di documenti inattendibili e/o non attentamente verificati tra le parti. Per quanto riguarda l'aver trovato noiosa la lettura del libro, si tratta di un'opinione personale che accetto, com'è giusto. Posso solo dire che è la prima volta, in tanti anni, che quest'opera riceve una simile dichiarazione e anche quest'ultima, ha suscitato recensioni dei lettori entusiasti che ne hanno recepito la verità storica e il messaggio esplicito sullo "Stato che ha tradito la Patria". Evidentemente questa non è una lettura per tutti, questo non l'ho mai messo in dubbio e pertanto è una critica che devo accettare di buon grado perché ogni opinione è legittima. Non lo sono solo quando sbagliano e pertanto meritevoli di una replica perché vanno corrette, lo riconosce la legge, oltre che la buona educazione. Un'ultima dichiarazione mi deve essere consentita riguardo alle comparazioni con Rambo, eroe cinematografico degli anni settanta, che mi piacque molto, ma senza che questo mi abbia mai spinto a confondere la mia realtà con quella fiction: in relazione al fatto che, a quanto pare dalla lettura del libro, non avrei mai commesso errori e questo non è affatto vero, ne ho commessi molti e alcuni li esprimo dettagliatamente ai lettori, non so come mai vi siano sfuggiti. Anzi, irrido bonariamente alle storie cinematografiche alla James Bond, cosa che facevamo noi tutti a quel tempo, constatando la differenza tra la realtà e la fantasia cinematografica. Tra questi, però, non c'è nulla che riguardi le mie capacità psicosomatiche, morali e fisiche. Non avrei superato il corso e non avrei vissuto la vita che ho descritto altrimenti … sarei morto molto tempo fa, forse anche suicida per davvero e non per finta, perché tollerare ciò che una banda di traditori mi ha cucito per anni addosso: a me educato a Patria e Onore! con la complicità dei media, non è da tutti e non è facile e indolore per nessuno. Ancora oggi, che ho compiuto sessanta anni, sono in grado di percorrere in esatti 100 minuti poco meno di dieci km di percorso accidentato sulla scogliera di Capo San Marco, Sardegna occidentale, due volte la settimana, tempo permettendo tre, e molti giovani non ce la fanno. Affermo, amichevolmente, che se passa da queste parti, Sardegna occidentale, la invito ad accompagnarmi in quella passeggiata, male che vada vedrebbe dagli strapiombi sul mare aperto un panorama mozzafiato. Alle mie spalle ho attrezzi da ginnastica e pesistica e, due volte la settimana, sollevo diverse tonnellate di ferro (...non tutte in una volta!) per tenermi in forma e potrei dimostrare facilmente anche tutto questo: basterebbe chiamarmi attraverso skype nino.arconte per poter vedere alle mie spalle gli attrezzi e i pesi che uso abitualmente ... non mentre li faccio, perché sarebbe buffonesco e io amo la privacy mentre mi alleno, una questione di concentrazione che elimina la possibilità di errori e incidenti. NON mi piace commetterne, anche se a volte sono inevitabili!

N.B: @Chimera: Anche la rocambolesca missione a Beirut per me era solo normalissima routine di quegli anni e quel documento non è affatto stato salvato da me, che non ne sapevo niente fino al 1995, salvo averlo ovviamente visto al momento di consegnarlo a G-219, ma da lui medesimo il quale me lo riconsegno a Olbia, nel Giugno 1995, un mese prima di suicidarsi impiccandosi al portasciugamani del suo bagno con la cinta dell'accappatoio ... queste si che sono cose inverosimili, eppure il suo assassinio è stato archiviato come suicidio! Tutto questo è ben descritto nell'opera Archivio superstite dell'Organizzazione Gladio e anche il fatto che G-219, me lo consegnò per produrlo in sede Europea nel ricorso che avevo presentato il 23 luglio 1993, d'accordo con Raul Gardini.

Ringraziandovi comunque per aver letto la mia storia, vogliate gradire distinti saluti.

Antonino Arconte alias G-71

Modificato da a.arconte
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da base artica, marco

 

secoli fa qualcuno disse..... :

 

"l' interesse di Stato, vien prima del interese del singolo" :sleep: .

 

ogni mestiere ha i suoi ....lati.

 

marco

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Sig. Arconte,

prendo atto e la ringrazio della sua replica assolutamente legittima ed apprezzabile.

Preciso però che non ho recensito il suo libro. Ho detto che la sua storia è citata nel libro del BRAVO (ribadisco) giudice Imposimato e che io, personalmente, non ci credo. Preciso altresì che questo non vuol dire che la sua storia non sia vera in assoluto, ne, tantomeno, che lei sia un bugiardo o un falsario.

Semplicemente non sono convinto al punto di crederci e questo a prescindere da "bande di traditori" e calugnatori che non conosco e non bramo conoscere.

Chissà, magari fra qualche anno altre prove verranno fuori da altre fonti, magari, perchè no, anche da qualche archivio istituzionale e non da raccolte "personali" di documenti e allora, forse, mi convincerò. Ma questo non vuol dire che oggi lei non abbia detto la verità.

Con i sensi della mia massima stima cordialmente la saluto.

Chimera

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Salve Chimera, certo che è come dici, ma sai, con un pò meno "pigrizia", sempre se sei davvero interessato a conoscere la storia dietro le quinte ...potresti vedere qualche documento che non è mio, anche se l'ho pubblicato io, ma del vecchio SIFAR che spiega ai posteri cos'era Stay behind, e il Nucleo G di cui ho raccontato, nei link che ho inserito.

Ma non insisto, anche io non sono tanto portato per la lettura ...

Buona serata

 

Nino Arconte

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In effetti un po' pigro sono. Questi i libri che "pigramente" ho letto solo sul caso Moro, motivo per cui ho citato il testo del giudice Imposimato.

Ho piegato l'angolo in alto a destra per evitare il dubbio che abbia scaricato le immagini da internet:

 

yxu9.jpg
edz4.jpg
krml.jpg
gf51.jpg
cozo.jpg
9g12.jpg
f47p.jpg
eafo.jpg
5dgl.jpg
qu5e.jpg
Le risparmio (e mi risparmio) gli altri su Gladio, l'Anello della Repubblica e vari altri fatti strani del nostro recente passato.
Se può farle piacere ho letto (pigramente) anche il suo sito web, parecchio tempo fa. Il libro no.
Un po' perché il sito internet mi è più che bastato. Un po' perché sono pigro…..
Buona notte sig. Arconte.
C.
Modificato da chimera
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E' sconcertante il fatto che molti agenti dei nostri "Servizi" vengano coinvolti in vicende giudiziarie. Comprendo che la Magistratura debba fare il suo corso, ma che almeno tale corso sia rapido e non lasci "fra color che son sospesi" questi cittadini dalla particolare attività.

 

Il tutto, a mio parere, parte dal fatto che in Italia manca una "cultura" dei Servizi Segreti.

Mi spiego. Se i Servizi si definiscono "Segreti" è perchè a volte nelle vicende umane non basta scegliere fra il "Bene" (che è, o dovrebbe, essere sempre legale) ed il Male (sempre illegale), ma fra un Male maggiore ed uno minore tenendo sempre a mente il motto anglosassone. "Right or wrong, it' s my Country".

 

Se la Politica non prende atto di questo "male necessario" la Magistratura avrà sempre elementi per inguaiare i nostri "007"!

 

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  • 1 year later...

Complimenti Chimera, per leggere tutte queste opinioni, le più diverse sul caso Moro, occorre forza di volontà e molta pazienza. Io sono stato invitato a leggerne alcuni, ma non c'è l'ho fatta. Gran parte di questi mi hanno bloccato allorquando mi ritrovavo a leggere che le BR sarebbero state infiltrate dalla CIA e dai soliti servizi deviati. Queste dichiarazioni complottarde e astruse le ho trovate quasi comiche. Senza mancare di rispetto a chi le ha formulate, ogni opinione è lecita ovviamente. Ma proprio quì sta il punto. Io non ho scritto libri di opinioni e di teoremi, ma una storia vera che si scrive mentre la si legge. Infatti, dall'ultima battuta di testo dell'ultima missione di g-71 edita da Mursia, è accaduto dell'altro, tanto da esserci materiale per il prossimo libro. Libro che interesserà, ovviamente, i lettori dell'opera autobiografica. Persone interessate a sapere come va a finire. Se va a finire bene ... (non anticipo nulla, ma qualche anticipazione del sequel la inserisco, in breve, sul blog g-71.blogspot.com di quando in quando), mi creda, è proprio perché sono bravo come racconto ... altrimenti, sarei finito davvero malissimo, come tutti i miei commilitoni che erano sì bravi, ma non abbastanza per difendersi da uno Stato canaglia che ha tradito la Patria e tutti noi. Rivelatisi, cioè, incapaci di studiare una strategia valida per salvarsi. Che tutto ciò che ho scritto nelle mie opere, fin dalla prima, non sono fantasie teorematiche, ma fatti e previsioni esatte, è la storia successiva a dimostrarlo. Chi ha letto con interesse quei libri, fin dal 1996, ha potuto vedere passo dopo passo realizzarsi quando scrivevo, fornendo anche le prove di quanto dichiaravo. Alcuni ne hanno fatto tesoro e mi hanno creduto quando dicevo che era ormai suonato il "si salvi chi può" per la ex Italia (ironicamente parlando ovviamente) altri no, ma certamente tutto ciò che è accaduto e sta accadendo è stato ampiamente previsto dal "Rambo" non cinematografico che ha scritto The Real History of Gladio, L'Ultima Missione, Bengasi e dintorni e l'Ultima Missione di G-71. Quanto a me, è presto per porre la parola fine su tutta la saga di G-71. Lo farò non appena sarò riuscito a mettermi in salvo, con tutta la mia famiglia. Peraltro ... tantissimi auguri a tutti.

Modificato da a.arconte
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