Vai al contenuto

La Battaglia Di Lero


Messaggi raccomandati

Settant'anni fa nell'autunno del 1943 si svolgeva uno degli avvenimenti più tragici ed eroici del post-armistizio, mentre la gran parte delle FF:AA: italiane lasciate allo sbando veniva abbastanza facilmente disarmate e fatte prigioniere dai tedeschi (senza trascurare gli episodi di resistenza e di valore che pur vi furono),la guarnigione dell'isola di Lero oppose una efficace e strenua resistenza per ben 52 giorni ai continui bombardamenti della Luftwaffe infliggendo notevoli perdite al nemico in aerei prima e in uomini dopo lo sbarco con l'aiuto di un corpo di spedizione britannico sbarcato sull'isola.Seppur tra leggittime diffidenze fu la prima cooperazione in armi con l'ex nemico all'insegna del reciproco rispetto con pari dignità, se questo avvenne lo si deve in massima parte a quella grande figura di uomo e marinaio che fu l 'Amm. Luigi Mascherpa che fin da principio non ebbe esitazione dove schierarsi,duro e deciso col nuovo nemico, schiena diritta e grande dignità coi nuovi alleati,.Pretese e ottenne dai britannici che la sovranità italiana non fosse posta in discussione e l'unica bandiera che sventolò a Lero fino alla caduta dell'isola fu quella Nazionale, da ricordare l'episodio del ct greco P.Olga che insozzò la bandiera di una nostra bettolina che era sottobordo;Mascherpa messo al corrente dell'episodio chiese (e ottenne) scuse formali entro un'ora pena il siluramento del ct

L'esito finale fu negativo la resistenza fu stroncata e per i superstiti della guarnigione cominciò la dura prigionia tedesca, molti con imbarcazioni di fortuna riuscirono a raggiungere le coste della vicina Turchia. Anche a Lero non mancarono episodi di barbarie tedesca ai danni di prigionieri inermi per tutti bisogna ricordare i serventi della batteria Ciano trucidati dopo che si erano arresi e un'altra bella figura di marinaio il C.F:Vittorio Meneghini comandante del ct Euro già comandante dei smg Foca e Micca, affondato il ct, col suo equipaggio contribui' fino all'ultimo alla difesa a terra della base, catturato dai tedeschi fu fucilato.Per l'Amm. Mascherpa la morte fu solo differita, da parte dei tedeschi si preferi' che a farlo fossero i repubblichini di Salò, dopo un processo farsa dall'esito scontato fu fucilato insieme all'amm. Campioni.

Ho sempre pensato che gli avvenimenti di Lero siano poco conosciuti nel nostro paese , eppure fu una grande pagina scritta col sangue sopratutto dagli uomini della nostra Marina, la nuova Italia mosse i primi passi da li'

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie per averlo ricordato. Al riguardo la "bibbia" è il volume di Virgilio Spigai Lero, la cui ultima edizione risale agli anni '70.
Posso anticipare che grazie al cortesissimo figlio stiamo lavorando alacremente al riguardo...Chi vivrà vedrà :ph34r:

Link al commento
Condividi su altri siti

A proposito, qualcuno conosce nel dettaglio le vicende dell'affondamento dell'Euro, della sorte del suo equipaggio e della fucilazione del CF Meneghin? Sinora non ho trovato che informazioni piuttosto vaghe.

Dalle notizie che ho io l'Euro fu affondato dopo vari attacchi, dagli Stukas il 1° di ottobre nella baia di Parteni, ebbe 7 morti a bordo, l'equipaggio sbarco le armi e munizioni che fu possibile recuperare e fu impiegato nella difesa a terra.Il C.F. Meneghini assunse il comando della difesa del settore NE, finiti i combattimenti un capitano paracadutista tedesco contestò al Meneghini di aver ritrovato corpi di paracadutisti sgozzati,altri ufficiali italiani presenti ricordarono al tedesco le cure che erano state prodigate a feriti germanici, senza ascoltare, il tedesco fece avviare il Meneghini fuori dal distaccamento a quel punto un ufficiale di fanteria il Cap. Eligio Radice addetto anche lui al comando del settore chiese di poter accompagnare il Meneghini i due erano seguiti da un soldato con mitra: una raffica abbattè i due ufficiali poco lontano,le salme rimasero insepolte alcuni gioni finchè l'attendente del comandante potè avvicinarsi e seppellirle

Link al commento
Condividi su altri siti

A proposito di Lero un mio parente possiede varie foto del Padre che, militare della Regia Marina, fu in questa isola negli anni 35/36.

In una foto che riprende una cerimonia militare c'è trascritta un pezzo di poesia, che recita:

"Terra dei mille colori. Leros, Leros. Tu mi fai morire.

 

 

Chi conosce il seguito?

Link al commento
Condividi su altri siti

Sapevo che nel Dodecanneso italiano si erano perpetuate "porcherie" stile Cefalonia e Corfù,non nei dettagli ma quando per la prima volta che ci andai,nel 2001 precisamente a Kos,non mi feci mancare un paio di giorni a Lero,non fosse altro perchè legata anche allo Scirè con tutta la baia Parteni.
Durante la permanenza sull'isola mi dovetti recare in farmacia e la dottoressa parlava italiano in quanto si era laureata nel nostro paese,in un angolo vi era seduto un anzianissimo signore che scattò in piedi per baciarmi,appena senti che ero italiano,cominciò come un fiume in piena a raccontarmi un sacco di aneddoti di quel periodo Italiano.
Curioso per mè era la benevolenza verso gli italiani ,e mi spiegava l'arzillo vecchietto che tra le altre cose aveva lavorato a Viareggio, ciò era dovuto all'esito della guerra italoturca che di fatto aveva liberato quell'arcipelago da trecento anni di dominazione ottomana,mentre il sentimento verso la madre patria non era dei migliori proprio per l'abbandono ,da parte di essa per il citato periodo.
Poi come al solito gli Italiani hanno cominciato a costruire edifici e attrezzare la portualità, scuole che il nostro vecchietto aveva frequentato e il maestro era un militare della Regia Guardia di Finanza.
Non altrettanto benevolo fu con i successivi invasori,sia teutonici che britannici e non mi dilungo sulle probabili cause di questo sentimento eh eh .

Saluti .

Modificato da cassiopea 51°
Link al commento
Condividi su altri siti

Non altrettanto benevolo fu con i successivi invasori,sia teutonici che britannici e non mi dilungo sulle probabili cause di questo sentimento eh eh .

 

Saluti .

 

Da grande appassionato, frequentatore e amico della Grecia, non posso che confermare.

Questo sentimento a favore dell'Italia è diffuso in tutto il paese, e si estrinseca nella "classica" affermazione Italia e Grecia: una faccia e una razza che tutti gli italiani che frequentano la Grecia avranno sentito e non solo una volta.

Un caso analogo a quello narrato a Cassiopea 51 è capitato anche a me a Folegandros (Cicladi) qualche anno fa.

Frequentavo per gli acquisti quotidiani un piccolo emporio (di quelli che da noi non esistono più, e dove si vende un po' di tutto - dalla frutta ai giornali, dai quaderni alle viti - che era gestito da tre generazioni di greci: i nipoti (miei coetanei), i genitori e il vecchio nonno, all'epoca ultraottantenne.

Il giorno della partenza andai a salutare tutta la combriccola e il vecchio, che sino ad allora era rimasto sempre in silenzio, mi prese da parte e mi disse più o meno così (in un italiano non perfetto ma comprensibilissimo): "Tu italiano... BENE! Quando guerra in Grecia, io qui, con italiani e tedeschi: italiani buoni, tedeschi mer#a!

Ne fui contento. :smiley19::biggrin::devil::devil:

Modificato da Alagi
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...