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Relitti Di Navi Affondate Nei Mari Di Taranto


gianfrs

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Ciao a tutti,

data la mia passione per la subacquea sono anni che cerco (alla rinfusa) relitti nelle acque lungo le coste di Taranto.

La mia città si è vista passare davanti centinaia di unità navali negli anni ma fino ad oggi non mi pare sia mai stata documentata la presenza di relitti. Eppure a me è capitato di imbattermi più di qualche volta in "relittini" di mine navali esplose e persino di un paio di motori turboelica di un aeromobile, che però, ahimè, non ho avuto la possibilità di segnalare...

mi piacerebbe sapere da chi ha conoscenza della storia delle battaglie che si sono svolte nelle acque di Taranto se la mia speranza di trovarvi un relito sia in qualche modo ben riposta. Spero che questo nuovo topic abbia il seguito che spero!

 

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Dunque, come detto relitti di guerra nel golfo di Taranto di certo non mancano, ma la sfortunata conformazione dei fondali non depone a favore della loro accessibilità. Sempre andando in ordine sparso, oltre all'Egitto, della cui precisa posizione magari qualcuno del forum più esperto di me saprà dirti, nel golfo sono affondati, tra gli altri (ma anche da tutt'altra parte del golfo rispetto a Taranto):

1) il sommergibile britannico Odin affondato dal cacciatorpediniere Baleno il 14 giugno 1940 in posizione 39°47' N e 17°33' E;

2) il sommergibile britannico Triad affondato dal smg. Enrico Toti (unico caso in cui un smg. italiano ne affondò uno britannico) il 15 ottobre 1940 in posizione 36°16' N e 17°37' E;

3) la torpediniera Lince affondata in posizione 39°24' N e 17°09' E il 28 agosto 1943 per siluramento da parte del smg. HMS Ultor, dopo essersi incagliata a Punta Alice il 4 agosto (ma questo relitto è già stato trovato);

4) il sommergibile da trasporto Remo silurato ed affondato il 15 luglio 1943 dal sommergibile britannico United in posizione 39°19' N e 17°30' E;

5) la motonave da carico Fabio Filzi silurata ed affondata il 13 dicembre 1941 dal smg. HMS United a circa dieci miglia da Taranto;

6) la motonave da carico Carlo Del Greco pure silurata il 13.12.1941 dall'United (era in convoglio con la Filzi) ed affondata 15 miglia a sud di Capo San Vito;

7) il sommergibile Delfino affondato il 23 marzo 1943 per collisione con una pilotina, a 6,5 miglia per 205° da Capo San Vito;

8) il piroscafo da carico Le Tre Marie silurato ed affondato il 4 febbraio 1943 dal smg. HMS United 6 miglia a sud di Punta Alice;

9) il posamine britannico Abdiel, il rimorchiatore italiano Sperone ed un dragamine britannico di cui al momento non ricordo il nome, tutti saltati su mine tedesche poco fuori Taranto nel settembre 1943.

 

Per quanto riguarda la profondità dei suddetti relitti non ne ho idea, conoscendo la zona penso saprai dire tu se siano raggiungibili (a patto di trovarli) o meno.

Modificato da LColombo
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Preciso, l'Abdiel, affondato il 9 settembre 1943, dovrebbe trovarsi in posizione 40°29' N e 17°15' E, praticamente nel porto, lo Sperone affondò in Mar Grande il 22 settembre ed il dragamine britannico era l'MMS 70, affondato il 24 settembre. Tutte e tre le unità saltarono su mine posate dalle motosiluranti tedesche S 54 ed S 61 che all'indomani dell'armistizio furono lasciate gentilmente partire - così da poter risalire l'Adriatico ammazzando il tempo affondando o catturando altre navi italiane - dopo aver avuto il permesso di prelevare le loro mine in modo da posarle da parte dell'arguto ammiraglio Bruto Brivonesi [citazione: Miii, che famiglia!].

Aggiungo alla lista anche i smg. britannici Regulus affondato su mine il 6 dicembre 1940 al largo di Taranto; Tempest, affondato dalla torpediniera Circe il 13 febbraio 1942 in posizione 39°15' N e 17°45' E; e Traveller, che si presume affondato su mine nel golfo di Taranto il 4 dicembre 1942.

Ci sarà probabilmente anche qualche altro mercantile italiano, ma dovrei spulciare "Navi mercantili perdute" e purtroppo non c'è modo se non controllare una per una le 3000 navi, dal peschereccio al transatlantico, ivi elencate, ma ora come ora non ne ho il tempo.

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Grazie infinite per le risposte LColombo, le indicazioni che mi hai fornito sono molto interessanti e spero presto di poterci fare una "capatina"! intanto ho in programma una serie di foto subacquee da fare su un campo mine a largo di Capo San Vito (TA), che ovviamente posterò qui nel forum.

ora godetevi una foto di una mina esplosa posizionata incredibilmente vicina alla costa e a una quota di appena 12 mt.

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6imv.jpg[/url

 

zr51.jpg

Modificato da gianfrs
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Aggiungo la posizione precisa indicata dall'Upright per l'attacco a Filzi e Del Greco: 40°08' N, 17°00' E. La Filzi affondò in sette minuti (era carica di carri armati e si spostarono tutti verso un lato facendola capovolgere), la Del Greco resistette per quasi un'ora e se ne tentò il rimorchio, quindi non so se affondò proprio lì o più lontano. Comunque come subacqueo saprai che ben di rado i relitti giacciono proprio nel punto stimato dell'affondamento. Ma per lo meno le coordinate sono un "punto di partenza" già più preciso di un semplice "a 15 miglia da".

Il Le Tre Marie affondò in posizione 39°16' N e 17°11' E.

Se riesco nei prossimi giorni vedo di aggiungere qualche altra nave alla lista.

 

In tema di mine, ti può interessare una (sommaria ed a grande scala) mappa dei campi minati difensivi al largo di Taranto (che tra l'altro sono il probabile luogo di ultimo riposo di alcuni dei summenzionati smg britannici)? Per motivi di copyright non so se posso postarla direttamente qui (viene da un libro dell'USMM), se mi dai il tuo indirizzo e-mail (via messaggio privato) te la posso inviare in allegato.

Modificato da LColombo
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Grazie infinite per le risposte LColombo, le indicazioni che mi hai fornito sono molto interessanti e spero presto di poterci fare una "capatina"! intanto ho in programma una serie di foto subacquee da fare su un campo mine a largo di Capo San Vito (TA), che ovviamente posterò qui nel forum.

ora godetevi una foto di una mina esplosa posizionata incredibilmente vicina alla costa e a una quota di appena 12 mt.

grazie delle foto, ma non credo che si tratti di una mina esplosa,visto lo stato dell' ancora e la bassa profondità di posa, credo che si tratti del residuo di una mina dragata, e non espolsa. in genere le mine ormeggiate del periodo, contenevano dai 200 ai 250 KG di tritolo, considerando una quota di 2/3 metri della cassa, rimangono 9 metri. se la mina mina fosse esplosa, avrebbe provocato gravi deformazioni all'ancora.

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grazie delle foto, ma non credo che si tratti di una mina esplosa,visto lo stato dell' ancora e la bassa profondità di posa, credo che si tratti del residuo di una mina dragata, e non espolsa. in genere le mine ormeggiate del periodo, contenevano dai 200 ai 250 KG di tritolo, considerando una quota di 2/3 metri della cassa, rimangono 9 metri. se la mina mina fosse esplosa, avrebbe provocato gravi deformazioni all'ancora.

Concordo.

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in quel tratto di mare, esiste solo quell'ancora o ce ne sono altre nelle vicinanze?

a quella quota (10 mt) e fino ai 27-30 intorno a questo esemplare (che credo sia un mod. p 200) non ne ho viste altre. Chiaramente il mio raggio d'azione è limitato poichè le immersioni le faccio in funzione al tipo di fondale e non alla ricerca di residuati.

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la mancanza di altre ancore, in genere in un campo minato si offensivo ed ancor più difensivo le mine vengono posate per linee di fila. credo l'ancora, sia stata trascinata in quella posizione da qualche pescheraccio a cui si era impigliata nelle reti, cosa abbastanza frequente. questo spiegherebbe la bassa profondità di posa e la vicinanaza alla costa.

per quanto riguarda la mina, in affetti quello che si riesce ad intravedere sotto le incrostazioni, sembrerebbe essere propio l'ancora di una P200 italiana, cosa che confererebbe che la mina faceva parte di uno sbaramento difensivo.

rimango in attesa di altre foto.

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la mancanza di altre ancore, in genere in un campo minato si offensivo ed ancor più difensivo le mine vengono posate per linee di fila. credo l'ancora, sia stata trascinata in quella posizione da qualche pescheraccio a cui si era impigliata nelle reti, cosa abbastanza frequente. questo spiegherebbe la bassa profondità di posa e la vicinanaza alla costa.

per quanto riguarda la mina, in affetti quello che si riesce ad intravedere sotto le incrostazioni, sembrerebbe essere propio l'ancora di una P200 italiana, cosa che confererebbe che la mina faceva parte di uno sbaramento difensivo.

rimango in attesa di altre foto.

in effetti l'idea di un peschereccio non è insensata. però io mi chiedo: quanto peserà l'ancora, 150 kg? per un peschereccio di piccole dimensioni non è impresa facile issarla a bordo, per un peschereccio più grande non è impresa facile avvicinarsi alla costa dove il fondale sale repentinamente dai 15 ai 9-10 e con il rischio di arenarsi.

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A corredo delle carte inviate, aggiungo qualche dato sui campi minati del golfo di Taranto. All'inizio della guerra (6.6.1940-10.7.1940) il posamine Vieste posò tra Capo San Vito e Torre dell'Ovo quattro sbarramenti antisommergibile composti da mine tipo Elia, uno da 50 mine e gli altri da 70; l'incrociatore ausiliario Barletta posò un campo antisom di 50 mine tipo Bollo al largo di Gallipoli.

Successivamente, tra il 25.5.1941 ed il 12.6.1941, per proteggere Taranto da un ipotetico bombardamento navale da parte delle corazzate rimodernate della Mediterranean Fleet, vennero posati otto sbarramenti antinave a sudest ed a sudovest di Capo San Vito, pensati per la gittata massima dei cannoni da 381 mm di quelle navi (25-26 km). Precisamente, il Vieste posò quattro campi di 60 mine tipo P 200 ciascuno a sudovest di Capo San Vito, ed il posamine ausiliario Villa (era un traghetto dello stretto di Messina) ne posò altri quattro a sudest di Capo San Vito; tre da 60 mine ed uno da 70, tutte del tipo P 200.

Successivamente venne però presa in considerazione anche l'ipotesi di un bombardamento da parte di corazzate tipo Nelson (cannoni da 406 mm) o più recenti, e pertanto il 27.4.1942 ed il 28.8.1942 vennero posati altri due campi concepiti in relazione ad una maggiore distanza (gittata); il primo era di 65 ed il secondo di 70 mine, tutte del tipo P 200 e posate dal Villa.

Infine, i numerosi sbarramenti antisbarco posati nell'agosto 1943 furono, nell'ordine: il 6 agosto, un campo di 200 mine da 40 kg posate dagli incrociatori ausiliari Barletta e Francesco Morosini a nord di Trebisacce; l'8 agosto, un campo di 200 mine da 40 kg posato a sud di Crotone dalle stesse unità; il 10 e l'11 due campi rispettivamente di 168 e 200 mine posati ancora da Barletta e Morosini al largo di Gallipoli; il 14 uno sbarramento di 168 ordigni posato a nord di Crotone dagli incrociatori leggeri Luigi Cadorna e Scipione Africano; il 16 tre campi per totali 151 mine (45 delle quali magnetiche) posati al largo di Gallipoli dagli infaticabili Barletta e Morosini; ed il 17 un campo di 168 mine posato da Cadorna e Scipione Africano a sud di Trebisacce. Tranne le 336 mine posate da Cadorna e Scipione Africano, tutti gli ordigni dell'estate 1943 erano mine tedesche.

 

In definitiva l'ancora da te trovata, se è di una P 200, dovrebbe essere di uno degli sbarramenti antinave posati da Vieste e Villa tra il maggio 1941 e l'agosto 1942.

 

In merito ai relitti, un suggerimento che potrebbe essere superfluo (magari lo sai già): pare che i pescatori la sappiano lunghissima sulla localizzazione di grossi "oggetti" sommersi sul fondale, sembra che chiedere loro le posizioni di questi ostacoli possa essere di grande aiuto nel ritrovamento di relitti. Magari uno ha perso le sue reti in "qualcosa di grosso" che giace sul fondale, ed accidentalmente nel raggio di qualche chilometro è indicato l'affondamento di una qualche unità...

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in effetti l'idea di un peschereccio non è insensata. però io mi chiedo: quanto peserà l'ancora, 150 kg? per un peschereccio di piccole dimensioni non è impresa facile issarla a bordo, per un peschereccio più grande non è impresa facile avvicinarsi alla costa dove il fondale sale repentinamente dai 15 ai 9-10 e con il rischio di arenarsi.

 

un peschereccio, ha recuperato una mina da fondo da esercitazione, lanciata da un P3 Orion nel golfo di La Spezia, il peso erà di molto superiore a quello dell'ancora in questione. per i fondali, occorre ricordare che i pescatori, sono i migliori conoscitori delle loro coste, difficilmente corrono il rischio d'incagliarsi.

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Mi permetto di inserire una piccola notazione in materia di terminologia.

I campi minati si trovano sulla terraferma, in mare si deve parlare di sbarramenti.

 

Nei testi accademici della MMI del dopoguerra, sui quali ha presumibilmente studiato anche Squadrag54, gli sbarramenti vengono indicati come campi di mine; un altro caso in cui l’uso comune - notato anche a pag.3 de "La Guerra di Mine" - si impone sulla tradizione? Per una volta che eravamo anche d’accordo con gli inglesi e i loro barrages..

Più in generale credo possa essere corretto riferirsi a un campo minato come a un'area in cui sono presenti armi, composto da mine posate in singoli sbarramenti a loro volta suddivisi in più linee, spezzate o altre disposizioni.

Modificato da Lefa
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Nei testi accademici della MMI del dopoguerra, sui quali ha presumibilmente studiato anche Squadrag54, gli sbarramenti vengono indicati come campi di mine; un altro caso in cui l’uso comune - notato anche a pag.3 de "La Guerra di Mine" - si impone sulla tradizione? Per una volta che eravamo anche d’accordo con gli inglesi e i loro barrages..

Più in generale credo possa essere corretto riferirsi a un campo minato come a un'area in cui sono presenti armi, composto da mine posate in singoli sbarramenti a loro volta suddivisi in più linee, spezzate o altre disposizioni.

in effetti, si parla di sbarramento, quando viene posata una o più linee di mine , che comunque non saturano l'intera aerea . mentre un campo è un area saturata , dove le mine sono disposte ad intervalli regolari (in genera la distanza è quella necessaria a non far detonare le armi per simpatia). gli sbarramenti possono essere offensivi o difensivi ed essere formato da mine ormeggiate o mine da fondo, mentre i campi sono sempre difensivi e normalmente costituiti da mine ormeggiate.

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  • 10 months later...

salve a tutti, vi vorrei aggiornare sul ritrovamento di altre due ancore di mine mod. p200

la località è la medesima della prima e la distanza da essa è inferiore a 100m e tra loro le due ancore distano meno di 50 m

vi allego le immagini che ho scattato. grazie per l'attenzione

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  • 3 months later...

Ciao ragazzi dopo tanto tempo ritorno su questo forum...

Volevo dire a gianfrs che i due motori aerei che ha trovato potrebbero appartenere ai due swordfish abbattuti durante la notte di Taranto, mentre invece il relitto del rimorchiatore Sperone a quanto pare e stato ritrovato a filmato https://www.youtube.com/watch?v=wT00jWX3hRg.

Mio nonno il giorno dopo l'affondamento andò a recuperare il pesce che era venuto a galla dall'esplosione della mina e i corpi dei poveri marinai.

Forza forza vogliamo altre foto :) e se qualcuno trova i relitti del filzi o della abidel vogliamo un carro armato o un lee-Enfield.

 

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I motori non possono essere degli Swordfish della notte di Taranto perché i relitti dei due aerei vennero ripescati dopo l'attacco; gianfrs aveva detto di pensare che probabilmente fossero i due motori di uno stesso aereo, bimotore, forse sepolto nella sabbia. Il relitto in Mar Grande è certo che sia lo Sperone? Peraltro mi piacerebbe vedere una foto di questa nave, se esiste.

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