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Riportiamo A Casa I Ragazzi Del San Marco...


Totiano

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Da base artica, marco

 

Mmmmmmmmm. Nella vita ho imparato a non fidarmi mai di......certi ambienti.

Spero di sbagliarmi, ...ma....vedremo.

Marco

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  • 2 weeks later...
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VERGOGNA :smiley04: , VERGOGNA :smiley24: , VERGOGNA :thumbsdown: !

 

Ieri il "capo" del partito di Rifondazione Comunista di RiMini, tale Paolo PANTALEONI su "Facebook" ha scritto un' infelicissima e cattiva frase del tipo "Quando impiccano i due marò?" Frase presto tolta, ma intollerabile se scritta da una persona con certe responsabilità e che si presume sana di mente.

 

Vorrei che il Sig. PANTALEONI riflettesse sul fatto che è anche grazie alle ns FORZE ARMATE se può permettersi di scrivere simili sciocchezze! Fra qualche anno non so se lo potrà ancora fare...

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Caro Antonio, già da qualche giorno ero al corrente dell'ennesimo sproloquio ma, considerando la matrice vetero bolscevica della fonte, non mi scompongo più di tanto e non ritengo utile commentare la notizia. Resta profonda l'indignazione e molto di più.

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  • 2 weeks later...

Il 10 ahosto sarà possibile segure la diretta dal link del Tribunale Internazionale della Legge Marittima. https://www.itlos.org/affaires/retransmission-en-direct/. L'orario verrà indicatom a quel che ho capito, il giorno o qualche giorno prima. E' indicato come caso n. 24 in questo elenco https://www.itlos.org/cases/list-of-cases/ (list od casres nel menù a SX) Speriamo che non ci siano rinvii pure qui. E che vada TUTTO bene....

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La mia filosofia di vita è non essere mai ottimisti: così le delusioni non sono del tutto mazzate, se le cose vanno bene è una bella sorpresa.

http://www.agi.it/estero/notizie/maro_india_si_opporra_a_arbitrato_amburgo_incompetente-201507260706-ipp-rt10009

AGI) - New Delhi, 26 lug. - L'India si opporra' alla richiesta di arbitrato presentato dall'Italia al Tribunale Internazionale del diritto del mare di Amburgo (Itlos) sul caso due due maro', Salvatore Latorre e Massimiliano Girone, alla prima udienza fissata per il 10 agosto. Lo ha reso noto il procuratore aggiunto generale P.S Narsimha, che rapprsentera' New Delhi di fronte al tribunale di Amburgo, al quotidiano The Hindu. Narshima ha anticipato che "contesteremo a tribunale dell'Itlos la sua stessa giurisidzione (titolarita' a decidere, ndr) perche' solo l'India ha la giurisdizione di perseguire crimini avvenuti nel Paese". Non solo. L'india "contestera all'Italia anche di non aver esperito tutte le procedure legali previste (dalla legge indiana) prima di invocare la giurisdizione dell'Itlos (che per New Delhi e' solo uno dei quattro forum che possono valutare dispute internaionali). L'India contestera' anche che non ci sono circostanze convincenti per autorizzare qualsiasi misura provvisoria", quali il ritorno di Girone in Italia e la permanenza per tutta la durata dell'arbitrato di Latorre nel nostro Paese come chiesto da Roma. (AGI) .

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Cara Malaparte, hai perfettamente ragione. Ancora una volta siamo stati gabbati, dai nostri governanti e responsabili prima ancora che dagli indiani. Il ricorso all' ITLOS c' era stato venduto se non come soluzione concordata ameno come soluzione accettata anche da partedel governo centrale indiano, pur con tutti i rischi per i nostri fucilieri che comporta il ricorso all' Itlos. Una brutta storia,infinita,di cui nessuno, in casanostra, e' mai chiamato a rispondere. Solo lacrime di coccodrillo copiosamente versate .....

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Da base artica, marco

 

Mmmm"......"non parlo, per rispetto del forum.

 

Ma!!! Sono pienamente convinto che i nostri governi e responsabili, siano .........."il male e il cattivo".

Tristemente e quasi pronto a lasciare il paese visto che non vi e prospettive.

Marco

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A pensare male.... certo che la composizione dell'Itlos fa proprio pensare. C'è un giudice indiano (e non uno italiano). i BRICS sono ben rappresentati (meno l'UE). Tutte persone "indipendenti", staremo a vedere...

 

https://www.itlos.org/en/the-tribunal/members/

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Vero quanto sopra riportato e la preoccupazione è condivisa, ma in questa circostanza un po' di ottimismo non guasta.

 

...Aderendo alla Convenzione Unclos infatti, entrambi i Paesi accettano come vincolante l'azione sia della Corte permanente di arbitrato (Cpa), derivante dalla sezione VII, sia dell'Itlos. La stessa sentenza che il Tribunale di Amburgo emetterà dopo le udienze del 10 e 11 agosto avrà una prima parte in cui i giudici ribadiranno (o no) la loro competenza a trattare la questione, e poi una seconda di verdetto sulle richieste italiane.

È molto probabile quindi che l'India ripeterà davanti al collegio giudicante tutte le osservazioni anticipate dall'Additional Solicitor General' nell'intervista a The Hindu. Anche se non sono da escludersi sorprese da parte indiana, perchè in generale non è prassi comune che una parte espliciti in anticipo la strategia difensiva, perdendo così l'effetto sorpresa. Nel complesso insomma la sensazione degli analisti a New Delhi è che l'India non stia facendo resistenza all'iniziativa presa dall'Italia presso la Corte permanente di arbitrato dell'Aja, per cui i tempi usualmente previsti per questo tipo di procedure dovrebbero essere rispettati. Nella storia dei contenziosi internazionali, peraltro, solo Cina e Russia, per ragioni diverse, hanno manifestato resistenze agli organi giudiziari internazionali, non l'India.

http://www.ilgazzettino.it/ITALIA/PRIMOPIANO/maro_gentiloni_india_scontro/notizie/1485528.shtml

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Momenti di estate, relax, re-incontri famigliari ed di amicizia…..

In questo clima di piena estate, un pò rilassato, dovremmo comprendere ancor più il lato umano della vicenda, il grave stato di disagio e prostrazione in cui versano da innocenti, insieme alle loro famiglie, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone.

Disagio e prostrazione che stanno mettendo a dura prova la tenuta, sin qui fiera e dignitosa, dei due fucilieri la cui irrequietezza cresce giorno dopo giorno fino a sfiorare, nonostante lo spirito di disciplina, quel punto di non ritorno per un militare quando, rompendo le consegne avute, inizia a pensare di battersi in prima persona per l’accertamento della verità e a difesa della propria innocenza.

Siamo ad un punto di non ritorno, con l’ arbitrato tardivamente richiesto da parte italiana, a cui si scopre che si oppongono gli indiani (tutti, non sono “quelli” del Kerala ..)

Purtroppo comincio a pensare che occorre anche combattere (e non solo i nostri sottufficiali) contro il disegno e le connivenze di coloro che in Italia, pur conoscendo la verità dei fatti, hanno finora perseguito inutilmente la strada del compromesso con le autorità indiane rinunciando ad affermare e sostenere con convinzione la totale innocenza di Latorre e Girone.

In attesa dell’ udienza del ITLOS del 10 agosto, se si terrà (non sono ottimista nè fiducioso come Danilo, ci sono troppi interessi, non solo indiani, per farla saltare) ricordo per sommi capi i capisaldi a favore nella vicenda, prove secondo la logica, che scagionano i “marò” (si consenta la licenza ..) e che anche alcuni giornalisti hanno più volte evidenziato, cadendo in un muro di gomma di silenzi ed omissioni ..

  1. nessuno ha mai sufficiente evidenziato che ad attaccare la Enrica Lexie, alle 16,25 locali del 15 febbraio 2012 e a oltre venti miglia dalle coste indiane, fosse stato un peschereccio e, men che meno, il St. Anthony con a bordo i due pescatori rimasti uccisi. Infatti nel messaggio originale, in cui veniva segnalato un “Approach pirate attack”, si parla genericamente di una imbarcazione che si dirigeva verso il cargo italiano fino a invertire la rotta dopo l’intervento di dissuasione dei nostri militari con segnalazioni ottiche seguite dopo un certo tempo da colpi sparati in acqua.
  2. l’intervista televisiva rilasciata dal comandante del St. Antony, Freddy Bosco, che certificava come l’incidente, in cui sono morti i due pescatori, fosse avvenuto verso le 21,20, sempre ora locale. Cioè cinque ore dopo l’allarme lanciato dalla Lexie.
  3. la denuncia inoltrata da un peschereccio, poco dopo le 21,30, alla guardia costiera indiana che parlava di un incidente con un mercantile e della morte di due pescatori. Una circostanza questa riferita agli inquirenti anche dal comandante in seconda della nave italiana, Carlo Noviello, raccontando che la guardia costiera di Kochi aveva avuto, nello stesso giorno dell’incidente della Enrica Lexie, un conflitto a fuoco con due barchini pirata che avevano cercato di assaltare una nave greca. Tant’è che sarà la stessa guardia costiera indiana a invitare, alle 21 e 36, il cargo italiano a invertire la rotta e rientrare nel porto di Kochi dicendo, ricorda Noviello, “che avevano catturato due imbarcazioni sospette pirata e si chiedeva l’eventuale riconoscimento da parte nostra”.
  4. l’esistenza di una perizia balistica farlocca, fatta in assenza dei periti di difesa, che non riesce a spiegare come sia possibile che colpi sparati a 150 metri di distanza e da un’altezza di oltre 21 metri fuori dell’acqua (la petroliera era vuota), avessero attinto il peschereccio con una traiettoria orizzontale. I calibri dei proiettili hanno poi avuto dichiarazioni contrastanti, partendo da una primo documento che li classifica 7,93, munizionamento sovietico e non NATO, quando i nostri utlizavano armi calibro 5,56 .Eppure, nonostante i tanti elementi forniti a discolpa dei due sottufficiali, i dati sono spariti nel silenzio assordante di chi, istituzionalmente e non, si stava occupando della vicenda. anni di prove insabbiate, omissioni, patteggiamenti e manipolazioni.
  5. Secondo voci che circolano insistentemente, e ripreso da organi di stampa, tra cui il Foglio, malgrado la strana sparizione dei video e tracciati di bordo ed il colpevole disimpegno dell’ armatore, ulteriori e nuovi elementi sull’ innocenza dei due fucilieri italiani riguarderebbero l’esistenza mai rivelata di foto, e forse anche di un breve filmato, realizzate nel giorno dell’incidente da bordo della Enrica Lexie, che ritrarrebbero il barchino pirata durante il suo tentativo di abbordaggio e le manovre di allontanamento. Le dimensioni e i colori dell’imbarcazione risulterebbero del tutto diversi da quelli del peschereccio St. Antony su cui erano imbarcati i due pescatori rimasti uccisi. Dunque, saremmo in presenza di una prova che scagionerebbe definitivamente Latorre e Girone confutando alla radice il menzognero castello d’accuse costruito ad arte dalla polizia di Kerala e fatto proprio dalla National Investigation agency (Nia). Una prova che sarebbe stata trasmessa dal nucleo in servizio sulla Lexie, direttamente al Centro operativo interforze (Coi) di Roma deputato a ricevere l’allarme e a smistarlo agli organi di competenza come i ministeri della Difesa e degli Esteri. Se venisse confermato (e se riapparisse ed utilizzato in sede di arbitrato, bene hanno fatto prima che il tutto venisse sequestrato dagli inquirenti indiani saliti a bordo della nave italiana fatta rientrare con l’inganno nel porto di Kochi, con la connivenza, l’ insipienza e la colpevole incapacità del nostro console (diplomatico di carriera !!). Perché di queste foto non se ne sia saputo niente, è un vero mistero. Forse qualcuno ha pensato di tenerle nascoste visto la piega assai negativa che stava assumendo, in India, la vicenda con possibili, serie ripercussioni nelle relazioni con il nostro paese. Oppure non sono state valutate, in tutta la loro portata, pensando che il caso potesse comunque risolversi positivamente percorrendo le vie diplomatiche e del compromesso.

Sia come sia un dato sarebbe certo: pur improvvisando con mezzi di fortuna personali, nonostante fossero da tempo obbligatorie (e di responsabilità dell’ armatore, primo colevole dell’ inadempienza, con la cancellazione delle registrazioni di bordo) solo dopo l’incidente della Lexie sarebbero state date in dotazione ai militari in servizio antipirateria macchine fotografiche e telecamere I sottufficiali rispettarono alla lettera la procedura prevista documentando opportunamente, sepur con mezzi di fortuna, l’”Approach pirate attack” e trasmettendo il tutto al COI di Roma …. Chi e come sarebbe intervenuto dopo ? cosa si intende fare adesso, anche di fronte alle accuse indiane a tutto il sistema italiano e all’ incapacità (italiana) di sfruttare tutte le istanze locali?

Onore e solidarietà alle due vittime, vere vittime, i nostri sottufficiali : basta blandirli, l’ ha appena fatto (oggi, lunedi 27, TG 1730) anche il Presidente della Repubblica nell’ annuale riunione con gli Ambasciatori italiani nel mondo; basta con promesse di vario tipo, magari reiterando l’invito al silenzio per evitare altri danni, in presenza di un futuro che, per ora, non c’è e comunque nessuno può assicurare, meno nel regime giudiziario italiano

Un futuro che deve essere solo uno “tornare in patria con onore”….

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Ma scusate un'attimo, non vorrei banalizzare, ma a bordo della Lexie non c'erano anche altri fucilieri del S.Marco? Chi erano? E' possibile che ancora nessuno ne sappia le generalità ? Cosa avevano visto costoro, nessuno li ha mai sentiti? Nessun magistrato civile o militare ne ha mai sentito l'esigenza? O si è deciso scientemente di far calare una coltre di oblio su tutta la vicenda, perchè nessuno cita nemmeno nei media la presenza di altri militari del S.Marco a bordo? Non mi sembra un particolare di poco conto.

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Gli inquirenti indiani (NIA) hanno chiesto d'interrogare (in India) gli altri fucilieri presenti sulla Enrica Lexie.

Vista la perfidia dimostrata dagli indiani la prima volta (quando hanno chiesto alla Lexie di entrare in porto per far rendere testimonianze sull'attacco subito al Comandante e ai FCM, salvo arrestare La Torre e Girone), la deposizione è stata accordata ma in video conferenza dall'Italia.

I media hanno comunque dato ampio risalto alla vicenda.

http://www.repubblica.it/esteri/2013/11/11/news/mar_interrogati_in_videoconferenza_quattro_fucilieri-70745350/

C.

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Onore e solidarietà alle due vittime, vere vittime, i nostri sottufficiali : basta blandirli, l’ ha appena fatto (oggi, lunedi 27, TG 1730) anche il Presidente della Repubblica nell’ annuale riunione con gli Ambasciatori italiani nel mondo; basta con promesse di vario tipo, magari reiterando l’invito al silenzio per evitare altri danni, in presenza di un futuro che, per ora, non c’è e comunque nessuno può assicurare, meno nel regime giudiziario italiano

Un futuro che deve essere solo uno “tornare in patria con onore”….

 

Grazie sig. Presidente.

finalmente un Capo dello Stato che sembra prendersi a cuore la vicende e l'Onore dell'Italia

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A pensare male.... certo che la composizione dell'Itlos fa proprio pensare. C'è un giudice indiano (e non uno italiano). i BRICS sono ben rappresentati (meno l'UE). Tutte persone "indipendenti", staremo a vedere...

Lo Statuto prevede che se un paese coinvolto in una controversia non ha un proprio giudice tra i membri "fissi", può nominarne uno ad hoc. E' stato nominato Francesco Francioni, docente di diritto internazionale

 

http://www.ansa.it/mare/notizie/rubriche/uominiemare/2015/08/03/maro-e-francesco-francioni-giudice-ad-hoc-a-tribunale-mare_9cb10ec5-e552-4cc3-b7a3-cddb8b55d753.html

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Il 10 ahosto sarà possibile segure la diretta dal link del Tribunale Internazionale della Legge Marittima. https://www.itlos.org/affaires/retransmission-en-direct/.

 

Il dibattimento è in corso. E' possibile seguirlo in diretta al sito citato, indicato da Malaparte

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Stavo seguendo, poi mi sono scollegata e ora non ho più accesso....dice che devo avere il sistema Android...

 

Edit: però il sito del Corriere sta tetendo aggiornata la situazione http://www.corriere.it/esteri/15_agosto_10/caso-maro-tribunale-mare-da-india-disprezzo-giusto-processo-888be380-3f34-11e5-9e04-ae44b08d59fb.shtml

Modificato da malaparte
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Nemmeno io riuscivo più a collegarmi, pur utilizzando come mezzo di fortuna un tablet android.

In chiusura era stata annunciata una pausa; ora é nuovamente visibile il procedimento in corso.

Da quanto si è letto il nostro difensore britannico pare abbia i contro...fiocchi, speriamo bene.

Dai Valeria, questa volta non è fuori luogo essere (moderatamente) ottimisti !

Modificato da danilo43
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Da quanto si è letto il nostro difensore britannico pare abbia i contro...fiocchi, speriamo bene.

 

Mah....non tutti la pensano così. Vedi l'articolo di Biloslavo http://www.analisidifesa.it/2015/08/maro-e-battaglia-tra-avvocati-ma-siamo-gia-in-svantaggio/

 

A proposito, sulla pagina FB di Matteo Miavaldi di legge questa notizia : "La Corte ha annunciato che tutto sarà reso pubblico e trasmesso in streaming TRANNE una parte del dibattimento, della durata di mezzora, assecondando la richiesta della parte italiana a mantenere segretezza su ciò che verrà detto in quel frangente (richiesta alla quale la parte indiana non si è opposta)." Sulla stessa pagina si legge (chissà perché....) resoconto minuto per minuto delle posizioni indiane. (Niente sulle posizione italiane, esposte stamattina, ma 'nzomma...la pagiona FB è per gli amici....)

Modificato da malaparte
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OT: ammetto l'ingenuità: ero stupita dal bellissimo e calmo accento oxfordiano che in buona parte riuscivo a capire perfino io, e lo attribuivo a studi in loco, abitudine a contatti internazionali, ecc.... quando mi sono accorta che sono doppiati ANCHE QUANDO PARLANO UN OTTIMO INGLESE!!!!!.... (comunque l'india sta sforando gli orari)

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Mah....non tutti la pensano così. Vedi l'articolo di Biloslavo http://www.analisidifesa.it/2015/08/maro-e-battaglia-tra-avvocati-ma-siamo-gia-in-svantaggio/

Apprezzo i servizi di Fausto Biloslavo e avevo pure letto il suo articolo scritto originariamente per Il Giornale. Ecco quanto scrive in merito dell'avv. Daniel Betlehem la stampa cugina.

Il governo italiano punta su Sir Daniel Betlehem, capo del team legale internazionale, già direttore del Servizio affari giuridici del ministero degli Esteri britannico (2006-2011) e da molti anni membro del Comitato consultivo del "British Institute of International and Comparative Law". Avvocato e titolare di un prestigioso studio legale internazionale, Betlehem ha partecipato a decine di procedimenti presso Corti arbitrali in contenziosi tra Stati. L'avvocato guida una squadra molto qualificata e ben rodata, costituitasi più di un anno fa, composta da avvocati internazionalisti, professori di diritto internazionale, esperti della Farnesina e della Avvocatura dello Stato a tutela degli interessi della Repubblica italiana...

http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/11818878/Maro--chi-e-Sir-Daniel.html

Secondo il mio modesto parere di fronte ad un tribunale internazionale il caso non dovrebbe presentare particolari complessità; non sono state presentate prove certe e quanto sostenuto dagli indiani è questione di lana caprina. Non si può prendere a calci impunemente il Diritto (o così spero).

 

 

Modificato da danilo43
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Al momento però non si sta parlando del "caso Enrica Lewxie" ma:

- della possibilità per Latorre di restare in Italia

- della possibilità per Girone di rientrare in Italia

- della dubbia giurisdizione indiana e della possibilità di avocarla e trasferire il processo in Italia

 

 

 

E' ben diverso. Non c'entrano prove o meno del supposto reato, ma leggi ed accordi internazionali.

Modificato da malaparte
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Al momento però non si sta parlando del "caso Enrica Lewxie" ma:

- della possibilità per Latorre di restare in Italia

- della possibilità per Girone di rientrare in Italia

- della dubbia giurisdizione indiana e della possibilità di avocarla e trasferire il processo in Italia

 

 

 

E' ben diverso. Non c'entrano prove o meno del supposto reato, ma leggi ed accordi internazionali.

 

E ti par poco ?

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Leggi ed accordi internazionali, per quel che poco che ne capisco, sono un terreno infido ed insicuro, perché sono stati formulati apposta per lasciare ampi spazi di ambiguità e quindi di trattativa....si chiama diplomazia...ma in una trattativa vince chi ha carte più alte.

Modificato da malaparte
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Da base artica, marco.

Sono al momento pure io ad amburgo x seguire bene la questione da vicino.

Ci sono parecchi incontri anche al di fuori del specifico tribunale.

 

Ps. Ma come rappresentanti, morali il governo ha inviato qualche ossservatore di stato?

Non mi pronuncio x non essere il ...solito.

Marco

Modificato da bussolino
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Da base artica, marco.

 

Ci sono parecchi incontri anche al di fuori del specifico tribunale.

Diplomazia sotterranea su cui ripongo molte speranze...

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Qui il documento ufficiale con le richieste dell'Italia http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/documenti/1439194080-Request_of_the_Italian_Republic_r.pdf e qui le osservazioni ufficiali dell'India http://www.ilgiornale.it/sites/default/files/documenti/1439194080-VOL_1.pdf

Posso immaginare che la mezz'ora di sospensione della diretta sia dovuta al punto 46 del documento italiano, (cancellato in nero dal documento reso pubblico) cioè la trattazione dello stato di salute dei due.

Modificato da malaparte
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  • 2 weeks later...

Tra mezz'ora si attende il giudizio ITLOS, che si potrà seguire in diretta...https://www.itlos.org/affaires/retransmission-en-direct/

 

Grazie Valeria, incrociamo le dita!

 

 

Una curiosità mia personale: leggendo alcuni documenti della corte, in particolare QUESTO, leggo "[...]Sergeant Massimiliano Latorre and Sergeant Salvatore Girone[...]", però a me risulta che Latorre sia Primo Maresciallo, sbaglio? Ripeto, è solo una mia curiosità e nulla cambia nei confronti della loro situazione.

Modificato da serservel
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Ho ascoltato la diretta dell'ITLOS e l'unica cosa che ho capito è che il giudice ha imposto a India e Italia di sospendere ogni procedimento in essere sul caso, ma nulla ho sentito riguardo il rientro del sergente Girone in Italia, della permanenza del maresciallo Latorre in Patria né sulla giurisdizione del caso.

 

Qualcuno ha notizie più precise?

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nn so se ho capito bene: hanno sospeso in attesa di ulteriori rapporti da parte di India e Italia. Quindi i ragazzi rimangono dove sono fino a fine settembre ...

 

Credo che i rapporti da parte di India e Italia riguardino l'ottemperanza alla decisione, ovvero dovranno far sapere come intendono procedere. Questo mi mette ancora di più in confusione, nel senso che non so come i due Paesi devono rispondere. In ogni caso sono state respinte le richieste dell'Italia

 

Ora credo si attendano le decisioni della Corte arbitrale dell'Aja, che potrebbe decidere diversamente dall'ITLOS.

Modificato da serservel
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L'unico spiraglio sembra essere il "[...]tribunale arbitrale in via di costituzione.[...]", come riporta RAI News.

 

 

Fonte: Rai News, "MONDO TRIBUNALE INTERNAZIONALE DEL DIRITTO DEL MARE DI AMBURGO TRIBUNALE DEL MARE DI AMBURGO: NESSUNA MISURA TEMPORANEA, ITALIA E INDIA SOSPENDANO LE PROCEDURE"

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Non capisco proprio. Se "L'Italia e l'India devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria in essere e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa", allora, dato che Girone è bloccato da un'iniziativa giudiziaria, che Latorre dovrebbe rientrare per un'iniziativa giudiziaria, e che il fermo dell'uno, il rientro dell'altro senz'altro aggraverebbero la disputa...allora quali conclusioni se ne devono trarre?
Mah, aspettiamo le valutazioni degli esperti.

EDIT così come il mancato rientro di uno e la liberazione dell'altro aggraverebbero la disputa da parte dell'India, ovviamente.

Modificato da malaparte
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Non capisco proprio. Se "L'Italia e l'India devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria in essere e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa", allora, dato che Girone è bloccato da un'iniziativa giudiziaria, che Latorre dovrebbe rientrare per un'iniziativa giudiziaria, e che il fermo dell'uno, il rientro dell'altro senz'altro aggraverebbero la disputa...allora quali conclusioni se ne devono trarre?

Mah, aspettiamo le valutazioni degli esperti.

 

La conclusione è che (a) l'India non può giudicare (tanto fin'ora non l'ha fatto e non sembra in grado di farlo) e (b)entrambi i sottufficiali restano dove sono: a decidere della loro sorta sarà l'arbitrato internazionale dell'Aja che dovrà essere formato.

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i giornali, che spero si siano consultati con qualche esperto, dicono proprio questo, Simone. Riporto il Corriere http://www.corriere.it/esteri/15_agosto_24/maro-primo-verdetto-tribunale-internazionale-italia-india-sospendano-procedure-cfff4714-4a44-11e5-bdc5-ee9c5a368093.shtml .

 

Proviamo a guardare il lato positivo: hanno tolto la giurisdizione all'India e almeno quella parte di "infinito teatrino" avrà fine. Si suppone che il tribunale dell'Aia sia imparziale e sicuramente meno soggetto ai problemi politici interni dell'India.

 

Con infinita vicinanza al Capo di 1^classe (maresciallo di 1^ classe nell'esercito) La Torre e al Secondo Capo (Sergente maggiore, coi gradi dell'esercito) Girone

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La giurisdizione all' India non è stata tolta, ma sospesa...e non so quanto tempo servirà per la convocazione del Tribunale dell'Aja. Per non parlare comunque dei tempi del processo. Che Gitrone resti in India, non ci piove. Che Latorre resti in Italia, essendo scaduti i termini,pare molto dubbio...i giornali parlano tutti di rientro. Poi vedremo.

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Proviamo a guardare il lato positivo: hanno tolto la giurisdizione all'India e almeno quella parte di "infinito teatrino" avrà fine. Si suppone che il tribunale dell'Aia sia imparziale e sicuramente meno soggetto ai problemi politici interni dell'India.

E' proprio questo il punto. A mio parere il Tribunale dell' Aia "aiuterà" l' India ad uscire quel vicolo cieco in cui l' aveva portato il proprio orgoglio nazionale.

 

Certamente il lato negativo è che ci saranno ulteriori tempi lunghi, ma alla fine tutto si risolverà in un partenopeo "Chi ha dato ha dato e chi ha avuto ha avuto...Scordamoce o' passato"... (e pensiamo agli affari!)

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Da base artica, marco.

In germania si dice:

Quando a decidere saranno i giudici,....sei nelle mani del buon Dio !

 

Io spero,

ma......se vediamo la partita di cosa ha da offrire l'India e cosa l'Italia.."..non vorrei essere poco patriottico,

Ma al momento al estero e in particolare in germania, (sopratutto in ambienti politici e gionalistici) siamo considerati,

.........Mmmm vediamo come lo posso dire, poco molto poco affidabili.

Forse l'India non sta meglio, ma ha un mercato di un migliardo di persone, l'Italia ha debiti e da vendere ma non da comprare.

 

Solo un governo duraturo e "seriamente" intezionato alla questione e molto pro forze armate puo gicare da vincente "fuori casa" .

Sapete quanto conta il militare nel quadro indiano, dal lato sociale?

 

Penso che si cerchera di trovare una via a 1/2 , speriamo solo che i nostri due eroi non venghino dimenticati.

 

In ogni caso ,

w i maro,

w san marco.

Modificato da bussolino
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Purtroppo non nascondo che sono pessimista.

Se è pur vero che è stata stabilita una “Non” giurisdizione indiana sull’oggetto del contendere, è anche vero che siamo di fronte all’ENNESIMO rinvio “all’indiana” della questione, visto che una decisione in merito è stata demandata ad una altro tribunale (l’ennesimo).

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Questo è il risultato di quanto l’Italia sia riuscita a contare poco in ambito internazionale e a farsi prendere per i fondelli da tutti, a partire da uno stato – quello indiano - che non colpisce la violenza sulle donne (e che violenza!), che non risolve il problema della fame e delle malattie ma che si dota di armamenti atomici che può ficcarsi dove dico io.

E la colpa di chi è? Vanno fatti i nomi:

• Governo Berlusconi (e l’allora ministro della Difesa La Russa), che emisero regole d’ingaggio dubbie, incomplete e deficitarie;

Governo Monti (con il vergognoso PIAGNISTEO in parlamento dell’allora ministro della Difesa amm. Di Paola, che se ne FOTTÈ dei nostri fucilieri pensando solo a diventare presidente di Finmeccanica, cosa che poi – e ne godo – non avvenne); solo il ministro degli Esteri Terzi ebbe la dignità di dimettersi, e di questo glie ne rendo atto.

• Governo Letta: del tutto inesistente, anche nello specifico campo della questione dei due fucilieri.

• Governo Renzi (e ministro della Difesa Pinotti): impegnati, come i precedenti due in particolare, a leccare il fondoschiena ad Angela Merkel e a FOTTERSENE, come tutti gli altri di questa faccenda.

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Il problema non è né militare, né etico, né giuridico.

È un problema POLITICO, che la politica italiana – dubbia, ondivaga, pressapochista, vigliacca, non incisiva e per nulla efficace in questa come tante altre situazioni in cui sono in gioco l’onore e la dignità nazionale – non è in grado di risolvere essendo composta da piccoli uomini e piccole donne che, nella migliore delle ipotesi, non sanno neanche da che parte girarsi, trovandosi impelagati in contesti di cui non hanno né la minima conoscenza né la minima esperienza.

E non voglio pensare che tra loro ci sia gente in malafede.

E che la finissero, ogni volta che si insediano sulle loro maledette poltrone, di dichiarare che “… la soluzione del problema dei Fucilieri è una nostra primaria priorità”.

 

Non ci crede più nessuno: questi non mi rappresentano e desidero esprimere il concetto che sono stufo di essere preso per il cu#o da tre anni e mezzo da questi cialtroni.

Figuriamoci quindi Latorre e Girone.

Modificato da Alagi
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È un problema POLITICO, che la politica italiana – dubbia, ondivaga, pressapochista, vigliacca, non incisiva e per nulla efficace in questa come tante altre situazioni in cui sono in gioco l’onore e la dignità nazionale – non è in grado di risolvere essendo composta da piccoli uomini e piccole donne che, nella migliore delle ipotesi, non sanno neanche da che parte girarsi, trovandosi impelagati in contesti di cui non hanno né la minima conoscenza né la minima esperienza.

Fermo restando che, personalmente, continuo a ritenerlo un problema un primo luogo giuridico, quando parli di "dubbia, ondivaga, pressapochista, vigliacca, non incisiva e per nulla efficace in questa come tante altre situazioni in cui sono in gioco l’onore e la dignità nazionale" stai per caso parlando dell'opinione pubblica italiana? Che sarebbe successo in Argentina, Grecia, Spagna, Tailandia, ecc....??? MI FERMO QUI, prometto! (PS: prometto...forse, dipende da come evolve...certo non voglio immischiarmi in flame)

Modificato da malaparte
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stai per caso parlando dell'opinione pubblica italiana? Che sarebbe successo in Argentina, Grecia, Spagna, Tailandia, ecc....??? MI FERMO QUI, prometto! (

 

Opinione pubblica e politica italiana si identificano molto spesso tra loro, perlomeno e sicuramente in questo caso.

E siccome all’opinione pubblica non gliene frega niente, alla politica pure ( e viceversa).

 

Sono IO che che non mi identifico in questa opinione pubblica e in questa politica: non faccio parte né dell’una né dell’altra.

 

E a differenza di tanti, non ho paura di dire quello che penso.

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Da base artica, marco.

 

Ritengo che alagi, non abbia torto.

Perche continuare chiudere gli occhi.

Il mondo e quello che vediamo !

 

Salutoni marco

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