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Riportiamo A Casa I Ragazzi Del San Marco...


Totiano

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Perdonatemi per l'O.T. credo sia giusto da parte mia fare una precisazione....

Che sia chiaro a tutti e non solo al Comandante Akula che mi sta dando solo lo spunto per questa mia....

Credo che uno dei valori cardini della nostra associazione sia l'amicizia.... con questa bellissima "bandiera", gioco, scerzo, rido e sopratutto faccio battute innocue (almeno quello è il mio intento).

Se non mi ingiuriate... perchè dovete scusarvi? credetemi, so perfettamente che non avete cattive intenzioni, quindi, qualsiasi domanda voi mi rivolgete se posso rispondo, altrimenti... sicuramente non mi offendo assolutamente.

Anche se non ci conosciamo, vi sono amico, pertanto come tale vorrei essere trattato.

Sparate pure le vostre domande... sarà un vero piacere appagare le vostra curiosità

Navy60

 

Chiedo nuovamente scusa al Direttivo per questo mio O.T. :smile:

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Io posso "scatenare" il presidente del mio gruppo Anmi Corsico oppure meglio partiamo dal gruppo numero 1 quello di Milano: il presidente e' "tranquillo" ma posso attivare il vice ed un consigliere del San Marco

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Io ho inviato proprio questa sera una mail al Presidente di Alitalia-Cai dott. Ragnetti chiedendo se ci fosse la possibilità di applicare un adesivo con lo "Yellow Ribbon" sui nostri Aeromobili per non lasciare mai soli i Nostri Ragazzi. Come ho una risposta la pubblico. :smile:

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... per rispondere ad Alfabravo, il semplice incatenarsi senza arrecare disturbo a terzi non è in alcun modo illegittimo.

Grazie, GM ANDREA! Questo è il punto che m'interessava!

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ehum.... sbaglio o qui si sta cercando la mia competenza ?? :blink:

 

Tutte le proposte sono fattibili (anche se l' incatenarsi al Vittoriano, che se da un lato avrebbe netta visibilità mediatica, non è molto fattibile fino a circa metà settembre...) incluso il blocco dell' accesso vettura all' ambasciata indiana (ma bisognerà vedere come è disposto il passo carrajo....) pur essendo quest' ultima proposta forse non opportuna per una realtà vicina ad una Istituizione.

 

Personalmente sono dell' opinione che il metodo più efficace è quello di mettere letteralmente di fronte alle loro responsabilità i Ministeri cogenti (srotolare un manifestone grosso, di almeno 20-25 mq. , di fronte l' ingresso, anche se avrebbe più impatto di visibilità e pubblica evidenza alla Farnesina che al Min. di Grazia e Giustizia)

 

Ma in questi gg. sono incasinato in casa (come si vede dall' orario in cui sto scrivendo....) e non mi è facile seguire il forum (eccessivi interrupt non mascherabili....) anche se come CSM di centri sociali in riserva, organizzare questo tipo di cose è roba che reputo abbastanza semplice....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Grazie, GM ANDREA! Questo è il punto che m'interessava!

 

Citando il Manzoni: ...ma sapete quante belle cose si posson fare senza offender le regole della buona creanza [e del codice penale, aggiungo io]: fino sbudellarsi

 

Incidentalmente, analoghe iniziative che prevedessero blocchi che arrechino pregiudizio a terzi, ancorchè genericamente tollerati non necessariamente sarebbero necessariamente leciti, ma il discorso esula.

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@navy60 grazie per la precisazione è solo che, a volte, ho uno stile un po' irruento, lo riconosco, e ho paura che i miei messaggi vengano fraintesi o presi per provocazioni. Io sto seguendo questa discussione e se posso dare una mano, per ciò che è di mia competenza, lo faccio più che volentieri.

Salti

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Lodevolissime iniziative... grandi pensieri e grandi opinioni... (alla quale quoto in pieno)...

 

Ma se fosse, che bisogna tirar su soldi... e farne sentire il tintinnio agli amici indiani...

 

una colletta (a modello dei terremotati dell'Emilia)... credo che il mercante indiano si possa convincere... (e magari ci scappa una lacrimuccia)

 

Tanto ormai è evidente.. giuridicamente le autorità indiane non hanno niente in mano... (lo sa il mondo ormai)...

 

Ci troviamo da molto tempo in una fase di stenti... che fare?.. chi mandiamo?... come ci muoviamo?... quanto ci costeranno?

 

ma vedrete...che forse dopo le olimpiadi....

 

Ma pensa te che situazione.... mah!

 

ciaooo

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La cosa mi ha fatto picere,

veder un nastrino giallo su pubblicazione estera fa immenso piacere.

Ma il piacere più grosso sarà quando saranno a casa.

 

Fassio

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La cosa mi ha fatto picere,

veder un nastrino giallo su pubblicazione estera fa immenso piacere.

Ma il piacere più grosso sarà quando saranno a casa.

 

Fassio

 

Parole Sante.

Condivido tutto quanto ha detto RN Pola!!!!

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Va beh....

non sarà estero, ma fa piacere lo stesso che ci siano più italiani che hanno queste accortezze!

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Mi sembra di avervi accennato che avevo scritto una e-mail ai nostri Leoni....

Qella che leggete quì sotto è la risposta...

 

.... omissis.... grazie e grazie a tutti di cuore e speriamo di vederci presto................... massimiliano

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Mi sembra di avervi accennato che avevo scritto una e-mail ai nostri Leoni....

Qella che leggete quì sotto è la risposta...

 

.... omissis.... grazie e grazie a tutti di cuore e speriamo di vederci presto................... massimiliano

 

Fa piacere sapere che gli arriva veramente quello che gli viene spedito!

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Maro': Corte Suprema rinvia al 16 agosto decisione su ricorso italiano

 

 

(ASCA) - Roma, 8 ago - La Corte Suprema indiana ha rinviato al prossimo 16 agosto la decisione sul ricorso del Governo italiano per l'annullamento del processo contro i due maro', Salvatore Girone e Massimiliano Latorre. Lo riferisce l'agenzia Pti.

Nel ricorso l'Italia contesta la sentenza dell'Alta Corte del Kerala del 29 maggio scorso, secondo cui i due fucilieri della Marina militare devono essere giudicati da un tribunale indiano.

 

http://www.asca.it/news-Maro___Corte_Suprema_rinvia_al_16_agosto_decisione_su_ricorso_italiano-1185938-BRK.html

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Siamo sempre alle solite,

questi (gli Indiani) prendono tempo, ma per fare che cosa, francamente non l'ho ancora capito.

Forse sperano nella riforma del diritto internazionale? La vedo molto lunga e difficoltosa

Ad ogni modo in tutto questo bailamme, mi rimane solo da dire:

C'è qualquadra che non cosa.

 

Torno a ripetermi:

Speriamo che presto siano in Italia.

 

Un saluto

 

Fassio

Modificato da RN. Pola
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Io credo che tutto abbia un limite di rottura.

Con questi inspiegabili rinvii io penso che siamo vicini alla rottura.

E non mi vengano a dire signori, che stanno lavorando le diplomazie.

A furia di rinvii...questi si fanno l'ergastolo.

 

Non voglio dire altro per non essere bannato!!!

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La copertura mediatica è oramai scarsissima .

Per trovare la notizia che ho segnalato ieri ( quella sul rinvio dell udienza al 16 agosto ) ho dovuto cercarla con Google News , sulle prime pagine dei media online non è comparsa .

 

Sto dando un occhiata alla home page del ministero degli esteri italiano .

 

http://www.esteri.it/mae/it

 

ecco che si legge in data odierna

 

08.08.2012 - Messaggio del Ministro Terzi per la commemorazione della “Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo”

06.08.2012 - Congratulazioni del Ministro Terzi per lo sbarco della sonda NASA Curiosity sulla superficie del ‘pianeta rosso’

06.08.2012 - Dichiarazioni del Ministro Terzi sulla defezione del Primo Ministro siriano Riad Hijab

 

Non si parla dei maro '

Modificato da Tuco
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Io credo che tutto abbia un limite di rottura.

Con questi inspiegabili rinvii io penso che siamo vicini alla rottura.

Non voglio dire altro per non essere bannato!!!

Volevo solo esprimere il mio punto di rottura.................. :angry: :angry: ......... si è capito?

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Spero che dall'India abbiano il permesso di navigare in Internet,..e..spero tanto che leggano il nostro Forum, almeno sapranno che qualcuno li pensa,..

Noi siamo tra Quelli :

 

" Forza Massimiliano,..Forza Salvatore,...Forza Maro' d'Italia,..Siete nei Nostri Cuori.." .

 

BERILLO

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Spero che dall'India abbiano il permesso di navigare in Internet,..e..spero tanto che leggano il nostro Forum, almeno sapranno che qualcuno li pensa,..

Noi siamo tra Quelli :

 

" Forza Massimiliano,..Forza Salvatore,...Forza Maro' d'Italia,..Siete nei Nostri Cuori.." .

 

BERILLO

Ciao Berillo,

loro hanno internet...

solo che, questo è un mio personale pensiero, ne hanno un uso "parsimonioso" :ph34r:

Del resto, come ho scritto qualche post fa...

Massimiliano, mi ha risposto, telegraficamente, ma ha risposto!

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A mio sommesso, ripeto sommesso, parere, questi rinvi sono il sintomo esterno di qualche problema serio interno ai palazzi indiani; già in precedenza si è notato che il sequestro (chiamiamo le cose col loro nome) era partito da motivazioni politiche (sonia gandhi è di origine italiana, e questo causa non pochi mal di pancia nell' èlite [1] politica indiana) e la cautela agli alti livelli (non dimentichiamoci che la suocera della sonia (indira) è stata vittima del più classico degli assassinii di palazzo) a me sembra inevitabile.....

 

[1] "casta" politica nel senso nostrano andrebbe meglio, ma da quelle parti vale ancora il senso non figurato del termine, quindi ho usato èlite per evitare equivoci....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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bisognererebbe sapere se in india è ancora un caso da apertura di TG o è stato dimenticato.

 

le notizie relativi ai vari rinvii hanno avuto scarsissimo spazio sui gionali on line indiani , mi pare ne abbiano parlato solo le agenzie di stampa .

in caso di notizie importanti pero' le cose dovrebbero essere ben diverse .

Da notare che in India tutti sembrano convinti che i maro' siano responsabili della morte dei 2 pescatori , almeno cosi' pare dai commenti dei lettori di gionali come il Times of India

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le notizie relativi ai vari rinvii hanno avuto scarsissimo spazio sui gionali on line indiani , mi pare ne abbiano parlato solo le agenzie di stampa .

in caso di notizie importanti pero' le cose dovrebbero essere ben diverse .

Da notare che in India tutti sembrano convinti che i maro' siano responsabili della morte dei 2 pescatori , almeno cosi' pare dai commenti dei lettori di gionali come il Times of India

ma il caso è ancora seguito dai giornali oppure, c'è, adesso, lo stesso livello d'attenzione che c'è qui?

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a mio parere, appena ne smettono di parlare i più piccoli, i ragazzi vengono "cacciati" verso casa...

 

Lo spererei di cuore....ma no fra due anni!!!

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Sono una degli "uno su quattro" italiani a cui del Ferragosto non importa nulla (né delle altre feste, a dire il vero...) ma siccome magari a loro interessa, e di feste fuori casa ne hanno fatte già abbastanza, ho mandato un messaggio...dimenticando che probabilmente l'hanno ricevuto nel tardo pomeriggio/ sera... :doh:

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con fatica ho trovato questa notizia

 

Marò in India - Udienza rinviata al 28 agosto

 

 

India -E' stata aperta e subito rinviata al prossimo 28 agosto, a New Delhi, l'udienza per il processo ai Maò italiani accusati di omicidio dopo la morte di alcuni pescatori.

Una sezione della Corte Suprema indiana ha riaperto il dibattito sul ricorso italiano riguardante la sospensione del processo nello Stato meridionale del Kerala nei confronti dei maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, aggiornando poi l'udienza al 28 agosto.

 

http://www.ogginotizie.it/161900-maro-in-india-udienza-rinviata-al-28-agosto/#.UCz_z6BSm8A

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con fatica ho trovato questa notizia

 

Marò in India - Udienza rinviata al 28 agosto

 

 

India -E' stata aperta e subito rinviata al prossimo 28 agosto, a New Delhi, l'udienza per il processo ai Maò italiani accusati di omicidio dopo la morte di alcuni pescatori.

Una sezione della Corte Suprema indiana ha riaperto il dibattito sul ricorso italiano riguardante la sospensione del processo nello Stato meridionale del Kerala nei confronti dei maro' Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, aggiornando poi l'udienza al 28 agosto.

 

http://www.ogginotiz...o/#.UCz_z6BSm8A

 

Ridicoli!

Non perchè non sia corretto riaprire la questione sul ricorso di legittimità italiano, ma perchè quel ricorso è aperto da mesi! I i poveri La Torre e Girone devono stare li ad assistere a continui rinvii.

Che stress...solo per questo meriterebbero una medaglia!

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"L'onorevole Pianetta ha ragione: l'Italia intende agire secondo le norme del diritto internazionale e in nome del rispetto di queste regole continuerà ad esigere con fermezza e determinazione che l'India si uniformi ad esse. E' la linea che perseguiamo, mossi non da prudenza né da audacia, ma dalla certezza di essere dalla parte della ragione e dall'obiettivo di riportare a casa i nostri due ragazzi". Lo afferma il titolare della Farnesina, Giulio Terzi, a seguito della nota diffusa ieri dal capogruppo del Pdl in Commissione Esteri della Camera, Enrico Pianetta, sulla vicenda dei due fucilieri di marina detenuti in India. "Sotto la guida del Presidente del Consiglio, il Governo svolge un'azione collegiale e costante, articolata secondo una strategia ben definita – spiega il capo della diplomazia in una nota della Farnesina -: data la situazione di fatto determinatasi con il fermo e l'arresto dei nostri due militari, sul piano delle procedure giurisdizionali indiane, non abbiamo mai mancato di contestare ad ogni istanza la competenza sul caso, eccependo sempre il difetto di giurisdizione. Abbiamo mantenuto una posizione molto ferma, per far sì che l'avvio del processo penale presso il Tribunale di Kollam non incida sul giudizio di competenza sulla giurisdizione presso la Corte Suprema di New Delhi, e per assicurarci che ai nostri due militari siano costantemente garantite tutte le necessarie tutele di certezza del diritto e di diritto alla difesa, secondo ciò che la stessa Costituzione indiana prevede agli articoli 32 e 136”.

 

“Sul piano internazionale, con contatti ai massimi livelli che hanno spesso coinvolto lo stesso presidente del Consiglio – prosegue Terzi -, svolgiamo un'intensa azione in tutte le sedi multilaterali e in tutti gli incontri bilaterali con i nostri principali partner. Abbiamo ottenuto che vengano esercitate sulle autorità indiane tutte le necessarie pressioni affinché riconoscano la fondatezza della nostra posizione, nell'interesse comune ad evitare che si crei un gravissimo precedente, dannoso per la certezza del diritto internazionale. In particolare – prosegue Terzi - ho tra l'altro sollevato la questione al G8, all'Onu e in sede europea e in questi giorni, anche in collegamento con recenti incontri tra UE e India, sono giunti dall'Unione Europea nuovi segnali di condivisione delle nostre istanze. Come riconfermato dal Governo nella sua collegialità in occasione della riunione del Comitato Interministeriale per la Sicurezza della Repubblica svoltasi il 3 agosto scorso, intendiamo proseguire questo impegno con massima convinzione e determinazione, a cominciare dagli appuntamenti internazionali che ci attendono nelle prossime settimane, fra cui la Riunione Informale dei Ministri degli Esteri europei a Cipro e l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York".

 

"In questa azione - sottolinea il capo della diplomazia italiana - il sostegno del Parlamento, ed in particolare dei tantissimi parlamentari di tutte le forze politiche che, come l'Onorevole Pianetta, seguono con attenzione le questioni della politica estera italiana, e' essenziale e potra' costituire uno strumento efficace per iniziative finalizzate alla positiva soluzione del caso. Vedere riconosciuti il prestigio e la sicurezza dei nostri militari impegnati in operazioni di pace e antipirateria - conclude Terzi - è una priorità altissima dell'intera politica estera italiana". (ilVelino/AGV)

(com/bic) 14 Agosto 2012 15:31

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". "Sotto la guida del Presidente del Consiglio, il Governo svolge un'azione collegiale e costante, articolata secondo una strategia ben definita – spiega il capo della diplomazia in una nota della Farnesina ". (ilVelino/AGV)

 

io consiglio , nell ambito di questa " strategia " , di inviare indumenti adeguati ai 2 fucilieri ,dopo aver vissuto la primavera e l' estate in India l' autunno e l' inverno indiano si avvicinano :angry:

Modificato da Tuco
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Beh, considerando i tempi dei nostri processi, Massimiliano e Salvatore possono considerarsi fortunati! (Logicamente la mia è una battuta)

 

Il processo più lungo della storia? È iniziato nel 1816...

articolo di Stefano Zurlo - sabato 16 febbraio 2008, 09:08

Duecento anni non sono bastati per stabilire se la vendita di un terreno fosse valida. In aula sono passate sette generazioni. E ora si ricomincia dal primo grado

A questo punto il fascicolo, che i giudici si passano da quasi duecento anni, potrebbe essere dichiarato monumento nazionale. È un processo, ma funziona come una giostra che gira intorno ad un quesito: è valido l’atto di vendita stipulato il 15 giugno 1816 davanti al notaio Gioacchino Accardi? Finisce un grado di giudizio, ne comincia un altro e poi un altro ancora. Su e giù per le scale della giustizia. Un comune, quello di San Giovanni Gemini, combatte contro una sfilza di privati, quelli che in quasi due secoli hanno messo le mani sui terreni - demaniali oppure no? - oggetto della disputa più lunga della storia giudiziaria italiana.

L’ennesima tappa di questa saga, ambientata in un angolo dell’Agrigentino, si celebra davanti ad una figura che già nel nome sprofonda nelle pagine dei libri di storia: il commissario per la liquidazione degli usi civici, un personaggio che sopravvive - purtroppo - in tutta Italia. È lui, adesso, a dover dare la risposta all’eterno quesito: il notaio Accardi fece tutto a regola d’arte? Il sospetto è che il perito incaricato di valutare quelle terre - circa trecentomila metri quadri divisi in numerosi appezzamenti - le abbia sottovalutate per favorire il compratore, Giuseppe Romeo, chiaramente una testa di legno che agiva per conto dei Mendola, potente famiglia della zona.

Il peccato originale è tutto qua: come mai quelle terre furono stimate dall’agrimensore Antonio Barno solo 2030 once? Poco, troppo poco. All’epoca i due comuni interessati - San Giovanni Gemini e Cammarata che poi si è sfilata esausta - approvarono, ma qualche tempo dopo ricevettero un’offerta assai più alta. E aprirono gli occhi. Accardi, Barno e Romeo li avevano fregati.

Il processo si impianta su quel dubbio maligno. Il congresso di Vienna è appena finito, la tempesta napoleonica, riassorbita almeno all’apparenza, i Borbone hanno steso un tappeto sulla Rivoluzione. Il primo giudice è Matteo Longo della Gran corte civile, una dizione altisonante e sbuffante che ci apre mondi fantastici. Ma la realtà è più modesta: che fa Longo?

Semplice, ordina una seconda perizia, affidata a Domenico Casaceli. E Casaceli contraddice Barno: il prezzo giusto è 3115 once, ben più delle 2030 indicate dal primo esperto. A questo punto è Romeo a protestare. La Gran corte civile, al cui confronto Salomone era un dilettante, ordina la perizia numero tre: lo specialista di turno è Antonio Miccichè. Ma a questo punto ecco il colpo di scena: la Gran corte civile viene abolita - visto l’andazzo, la sforbiciata non sembra così negativa - e la causa arriva al Consiglio d’Intendenza di Agrigento. La giustizia borbonica, insomma, non fa una gran figura: è un susseguirsi di tornanti che non portano da nessuna parte.

Il 22 giugno 1835, come dire 173 anni fa, il Principe di Campofranco, Luogotenente del Regno, perde la pazienza: il processo va per le lunghe, è uno scandalo, deve finire. Dunque, scrive al Procuratore generale della Gran corte dei conti di Palermo una lettera dai toni assai preoccupati: «Resto inteso con approvazione delle misure da lei adottate, onde non reiterarsi gli inconvenienti esposti nei succennati di lei rapporti del sommo ritardo frapposto nel disbrigo della causa suindicata».

Domanda scontata: se il ritardo era sommo nel 1835 oggi il compianto Luogotenente con quale aggettivo dovrebbe aprire il fuoco? L’avvocato Salvatore Mangiapane, bandiera storica del Comune di San Giovanni Gemini, la spiega col fatalismo del tecnico: «Quando si parla della demanialità non c’è prescrizione che tenga. E così l’atto di vendita davanti al notaio Accardi è stato esaminato e riesaminato da decine di giudici».

Cinque, sei, sette generazioni si sono affacciate alle aule di giustizia: Romeo e i Mendola e poi i Viola, i Guarino, i Caracciolo. La contesa prosegue e si frantuma in tanti microconflitti: una famiglia contro l’altra, il Comune contro questi e quelli, tutti contro tutti. Il filone principale e poi filoni laterali, secondari e via creando in un’esplosione di forme che ricorda il barocco siciliano. La giostra che gira e rigira. I Borbone se ne vanno, scendono i Mille; poi il Fascismo, modernizzatore, introduce il commissario per la liquidazione degli usi civici, una sorta di singolare anfibio, per metà funzionario e per il resto giudice, con un compito disperato: cancellare gli ultimi retaggi del feudalesimo. Appunto quegli usi tramandati nei secoli: fra quelle montagne, la possibilità per la povera gente di mettere il grano ad asciugare nelle terre demaniali e ancora la libertà di scavare grandi buche coniche, le nivere, dove raccogliere la neve da utilizzare d’estate per i gelati.

Risultato, all’italiana: i cascami del feudalesimo non ci sono più, il commissario invece vive. E si ritrova in mano, dopo l’ennesimo tornante, il rompicapo. Nel 1989 finalmente dà ragione al Comune: ma sì, quei terreni sono demaniali, l’atto di vendita è nullo. Del resto l’avvocato Mangiapane è tranchant su un punto fondamentale: «All’epoca non fu pagata nemmeno un’oncia». Nel Duemila la Cassazione conferma. Partita finita? No. Come spiega Mangiapane, ormai trasfigurato in cantastorie, qualcosa non quadra: «Per ragioni a me ignote la sentenza parla di alcune famiglie che si sono installate in quelle terre, ma ne dimentica altre». Nuovo giro, la causa è riapprodata davanti al commissario “anfibio” che dovrebbe liquidare ma non liquida mai l’eredità che gli viene dalla storia. «La sentenza - e il legale s’infervora come se si trattasse di un processo sprint - è attesa a giorni, forse già domani o dopodomani». Incredibile, misurare 24-48 ore in una storia che celebra il suo terzo secolo. Ma poi l’avvocato frena, spegne l’adrenalina e torna a frequentare l’eternità: «Ci potrebbe essere l’appello, poi la Cassazione e poi chissà».

Intanto, ciascuno ha fatto quel che ha potuto sul tronco della causa. Gli uni hanno venduto agli altri, alcun cognomi sono stati ingoiati dal tempo, altri sono entrati in scena. Sono sorte delle case, il Comune ha espropriato un’area e ha realizzato un parco. Tutto sulle sabbie mobili di quell’atto notarile. Firmato quando Napoleone era ancora un ricordo vicinissimo e la moneta di scambio non era ancora l’euro e nemmeno la lira, ma l’oncia. Chissà se per i duecento anni, ormai a portata di mano, si faranno dei festeggiamenti.

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Il comunicato di Terzi è di un' ambiguità e cautela degne della I^, II^, e anche III^ e IV^ repubbloica. Non ci ho capito niente, se non che si sta chiedendo e si sta contattando.

Ora, può anche darsi che tutti questi rimandi siano dovuti, chessò io (ripeto che non si sto capendo niente) proprio al fatto che

 

"non abbiamo mai mancato di contestare ad ogni istanza la competenza sul caso, eccependo sempre il difetto di giurisdizione" e che quindi siamo noi che piantamo grane sulla competenza del tribunale a giudicare.

Però ...non so...non amo galletti e sgallettamenti, ma proprio in queste ore l' Ecuador - dicesi l' Ecuador- sta tenendo testa alla Gran Bretagna ( e non valuto il perché e il per come)...ridicolo? A me non pare...

Modificato da malaparte
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