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Riportiamo A Casa I Ragazzi Del San Marco...


Totiano

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Non vorrei dire una sciocchezza, ma il calibro 7,62 Nato non è più in dotazione: se non vado erraro il calibro standard è il 5,56. A meno che il San Marco non usa ancora il Garand :s03: :s03:

 

 

http://www.ilgiornale.it/esteri/ora_dicono...ge=0-comments=1

 

 

A questo punto, e se ciò è vero, l'Italia deve fare scoppiare un caso internazionale di Rapimento di 2 militari Italiani

Modificato da pugio
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« Non hanno sparato loro . L'accusa si basa su un proiettile inesistente »

di Gianandrea Gaiani

 

Caso marò : un esperto italiano sbugiarda gli indiani.

Gli indiani tengono in carcere i fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, pur in assenza di prove concrete contro di loro. Sul caso della petroliera Enrica Lexie parla l'ingegner Luigi Di Stefano, perito tecnico che ha lavorato per alcuni tribunali italiani e consulente di società per cause legate a incidenti aerei inclusa Itavia per il "caso Ustica" che ha messo a punto un rapporto dettagliato

su quanto accaduto il 15 febbraio al largo delle coste del Kerala. Un rapporto indipendente ma che dimostra come «molti elementi non quadrino» dice Di Stefano al Sole 24Ore.com. «A cominciare dall'autopsia effettuata dall'anatomopatologo del Tribunale indiano, il professor Sisikala» che ha recuperato il proiettile dal corpo di uno dei due pescatori uccisi, definendolo

calibro 0,54 pollici, pari a 13 millimetri cioè un calibro oggi inesistente».

 

«Il proiettile è stato repertato con misure indicate in modo criptico e furbesco» sostiene Di Stefano. «Se Sisikala avesse espresso le misure del proiettile in forma canonica, cioè con calibro e lunghezza in millimetri, avrebbe scritto calibro 7,62

e lunghezza 31 millimetri. Il caso sarebbe già chiuso dal 16 febbraio, giorno successivo al fatto e giorno dell'autopsia. Invece del diametro ha reso nota la "circonferenza" (credo sia la prima volta al mondo) e invece dei millimetri ha

usato i centimetri». Di Stefano non ha dubbi. I dati indicati confermano che si tratta della cartuccia 7,62x54R ex sovietica, sparata dalla mitragliatrice russa PK che nulla ha a che vedere con la cartuccia 5,56x45 di unica dotazione ai nostri marò e utilizzabile sia con i fucili Beretta AR 70/90 sia con le mitragliatrici FN

Minimi in dotazione». Per Di Stefano quindi «le autorità indiane sanno fin dal

16 febbraio che il calibro non è quello delle armi italiane, e anche ammettendo

una doverosa verifica tutto si sarebbe risolto in una ispezione alle canne dei

fucili Beretta».

Una malafede che spiegherebbe perché i due esperti balistici dei Carabinieri

non sono stati ammessi alle indagini ma accettati solo come osservatori e le indiscrezioni trapelate il 13 marzo circa la "compatibilità" del proiettile con quelli Nato. «È ovvio che sia compatibile perché il 7,62 è un calibro ex sovietico ma anche Nato anche se con misure diverse. Quindi gli indiani hanno giocato prima sull'equivoco tra circonferenza e diametro, poi sulla compatibilità». Le incongruenze delle supposte prove raccolte dalle autorità indiane non si fermano agli esami balistici, i cui risultati tardano inspiegabilmente a venire resi noti ufficialmente.

 

«Il rientro in porto del peschereccio Saint Antony con i due pescatori morti secondo la Guardia Costiera indiana avviene alle 18,20 – aggiunge Di Stefano

che ha reso noto le conclusioni della sua analisi su Militariforum - ma le immagini televisive mostrano che è buio pesto e in questo periodo laggiù il sole tramonta alle 18.35». Un falso teso forse a coprire il fatto che il peschereccio si trovava altrove, non nei pressi della Enrica Lexie.

 

Per non parlare delle mutevoli testimonianze dei pescatori, l'ultima delle quali, l'intervista rilasciata al settimanale Oggi dal proprietario del Saint Antony,

Freddy Bosco, a Di Stefano risulta del tutto inattendibile. «Bosco dice di aver subito l'attacco alle 16,15 è ma in quel momento la Enrica Lexie si trovava 27 miglia più a nord del peschereccio». Tutta da chiarire anche la vicenda delle

cinque navi presenti in zona dopo la denuncia dei pescatori, quattro delle quali hanno la colorazione rossa e nera citata dai testimoni. La Guardia Costiera ne chiama solo quattro escludendo la greca Olimpyc Flairs che aveva appena denunciato di aver subito un attacco dei pirati ma viene inspiegabilmente

esclusa dalle indagini dopo che la Enrica Lexie ha risposto positivamente alla richiesta di raggiungere il porto di Kochi.

 

Nonostante la versione dell'accusa traballi l'Alta Corte del Kerala ha assimilato l'uccisione dei due pescatori a «un atto di terrorismo». Secondo il giudice P.S. Gopinathan «le azioni dei due militari sono equivalenti a atti di terrorismo poiché hanno sparato contro il peschereccio senza alcun colpo di avvertimento e

senza segnale di preavviso mentre i pescatori dormivano e in pieno giorno».

Il rifermento al "terrorismo'' del giudice P.S. Gopinathan è scaturito da una discussione con l'avvocato dell'armatore, la ''Fratelli D'Amato'', dopo che quest'ultimo aveva negato l'applicabilità al caso della Enrica Lexie di una convenzione internazionale del 1988 sul terrorismo marittimo. Il trattato, noto come ''Sua Act'' (Suppression of Unlawful Acts against the Safety of Maritime Navigation) è stato infatti invocato dallo Stato del Kerala e dai familiari dei

pescatori per giustificare l'applicabilità della legge indiana in acque internazionali

e su una nave battente bandiera italiana.

 

La Lexie, come dimostra la posizione dichiarata nel rapporto all'armatore che denunciava il supposto attacco pirata, si trovava a 21 miglia dalla costa. L'atteggiamento del giudice non induce a sperare in un verdetto favorevole sul ricorso italiano circa la giurisdizione del caso dalla quale dipende la sorte dei due militari italiani detenuti nel carcere di Trivandrum. Dallo stesso giudice P.S.. Gopinathan dipende anche la partenza della Lexie bloccata davanti a Kochi in attesa della conclusione delle indagini. Nella seduta di ieri è emerso che il via libera potrebbe venire quando sarà terminata la perizia balistica sulle armi dei marò

(forse la prossima settimana). La prossima udienza è fissata per martedì, probabilmente lo stesso giorno in cui a Seul si incontreranno il primo ministro indiano, Manmohan Singh, e il premier italiano Mario Monti a margine del summit sulla Sicurezza nucleare . «Ci sono argomenti di cui parlare, di cui loro vogliono parlare e anche noi» hanno detto le fonti diplomatiche indiane aggiungendo che entrambi «abbiamo bisogno di discutere per arrivare a una soluzione».

 

 

Si potrebbe tranquillamente dire che il fatto non sussiste!!!!!!! Perchè non riusciamo a riportarli a casa se è così?!?!?!??!?!

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Credo sia chiaro da una vita che la faccenda è più politica che altro, no?

 

Pensate solo al fatto che non esiste una dichiarazione pubblica sulle prove. Se fosserostati veramente Girone e Latore a succidere i pescatori le autorità indiane avrebbero sventolato il rapporto sulle prove in tutta l'India.

 

La gente comincia a dimenticare dell'accaduto, in Italia come in India. Quando sarà sotto tono le autorità indiane ci diranno che la Legge ha fatto il suo corso e i nostri marò saranno sgagionati, con profonda deferenza ma condannando la nostra malafede in loro. Mgari ci faranno pure sentire in colpa!

 

Forse mi sto avvicinando troppo all'innesco di flame, in sintesi volevo sottolineare come in questo i fatti sembrino c'entrare ben poco.

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Ciao Drakkar,

non parlo di quegli italiani lì, che pensano al proprio orticello.

Se tu facessi una domanda ai colleghi di Girone e la Torre, al Comsubin e perchè no al Reggimento Coll Moschin,

pensi di non tropvare il numero di persone giusto per fare quello che dico?

Malauguratamnete andrà a finire come dici te, ovvero metteremo mano al portafogli e vai.........

Oppure gli potremmo sempre offrire il Cavour in conto riparazioni danni di guera o giù di lì.

Come vedi non sono per niente ottimista, perchè pagando come abbiamo fatto sempre il risultato è davanti a tutti,

stiamo diventando sempre più una nazione che non ha molto credito in ambito internazionale,

anche se le nostre forze armate fanno di tutto per tenere alto l'Onore d'Italia.

 

Onore e rispetto per i Leoni del San Marco. :s67: :s67: :s67:

 

Ciao

 

Fassio :s67:

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Visitatore giovannibandenere

TRIPUDIO.

Alla luce di quella dichiarazione circa la perizia, sono felicissimo per un verso; incavolato nero più di prima per un altro.

A pensar male raramente si sbaglia; avevo già espresso il sospetto che la perizia balistica fosse a noi favorevole e quindi cominciassero a tirar fuori storie strane come lo scambio di armi

da noi stessi perpetrato.

Con questo non ci sono più dubbi: il diavolo fa le pentole ma non i coperchi. Ma anche la pentola è venuta loro male.

---

A maggior ragione i nostri devono essere reimpatriati subito; da fermo di polizia si è trasformato in custodia cautelare, poi in carcere in attesa di giudizio, poi di fatto in sequestro di stato;

adesso rischia di diventare atto ostile nei confronti di uno stato terzo e neutro.

Si dìano una calmata e lascino perdere le smanie di grandezza, si preoccupino di alleviare le condizioni di vita del loro stesso popolo chè ne ha grande bisogno e cerchino di vivere e

prosperare nella pace.

Se quel giudice voleva proprio fare carriera, cerchi casi forse più modesti, meno protagonistici, ma certo più utili al popolo cui appartiene.

Marò e nave devono essere reimpatriati subito, con risarcimento danni morali e materiali ai marò, alla compagnia e allo stato italiano tutto; e si sentano -quelli del tribunale- anche molto ma molto in colpa per quello che hanno fatto e continuano a fare.

E la facciano finita con questa pagliacciata, hanno cannato, succede a tutti: lo ammettano con uno sprazzo di coraggio e di dignità residua; cose queste di cui noi siamo stati ampiamente

capaci proprio anche in tempi recenti a proposito di una americana.

---

Ma che cappio significa: Secondo il giudice P.S. Gopinathan «le azioni dei due militari sono equivalenti a atti di terrorismo poiché hanno sparato contro il peschereccio senza alcun colpo

di avvertimento e senza segnale di preavviso mentre i pescatori dormivano e in pieno giorno».

Io sarò anche un pò duro di comprendonio, qualcuno mi vuole spiegare il nesso di ciò, col reato di terrorismo?

Cioè, se io (è un "io" puramente dialettico) se io ammazzo qualcuno mentre dorme di giorno -meglio ancora se su un peschereccio- allora sono un terrorista.

Ma se invece, prima di ammazzarlo, lo sveglio e lo avverto, allora non sono un terrorista; sono un normale assassino.

"Mammi faccino il piacere..!" buffoni.

===

Ora più di prima e più che prima:

MASSIMILIANO E SALVATORE LIBERI SUBITO.

Giovanni.

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Ciao Drakkar,

non parlo di quegli italiani lì, che pensano al proprio orticello.

Se tu facessi una domanda ai colleghi di Girone e la Torre, al Comsubin e perchè no al Reggimento Coll Moschin,

pensi di non tropvare il numero di persone giusto per fare quello che dico?

Malauguratamnete andrà a finire come dici te, ovvero metteremo mano al portafogli e vai.........

Oppure gli potremmo sempre offrire il Cavour in conto riparazioni danni di guera o giù di lì.

Come vedi non sono per niente ottimista, perchè pagando come abbiamo fatto sempre il risultato è davanti a tutti,

stiamo diventando sempre più una nazione che non ha molto credito in ambito internazionale,

anche se le nostre forze armate fanno di tutto per tenere alto l'Onore d'Italia.

 

Onore e rispetto per i Leoni del San Marco. :s67: :s67: :s67:

 

Ciao

 

Fassio :s67:

 

Scusa Fassio.. ho capito fischi per fiaschi...

 

pur avendo ambedue ragione..

ciaoooo

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E i militari vanno trattati come rappresentanti delle istituzioni. ''Singh - ha precisato il premier - mi ha fornito assicurazioni sulla volonta' di assicurare condizioni adeguate allo status militare''. E di arrivare ad una ''soluzione amichevole a questo difficile problema umano''

 

Ma è un problema istituzionale o un problema umano?

Modificato da malaparte
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Visitatore giovannibandenere

Pensa e ripensa, quell'articolo a me non piace.

Non deve essere una "soluzione amichevole", bensì un soluzione secondo giustizia.

Poi, se è vero -come dicono- che il giudiziario è indipendente dell'esecutivo, cosa fa il Sig Singh, ci "raccomanda" al giudice ?

Per "soluzione amichevole", temo anch'io che possa essere qualcuna di quelle che immaginiamo e forse più; io però sono un testone e continuo a dire che l'India deve, a norma di diritto, risarcire danni morali e materiali ai marò, alla compagnia e allo stato italiano.

E non credo di essere un cattivone; chiedo, desidero e voglio che non siano ribaltate le parti in commedia. Non accetto e non mi rassegno all'idea di regalare non dico Nave Cavour ma neanche un pedalò.

Mi appello all'Unicef, piuttosto.

Al massimo uno sconto sul risarcimento danni, giusto per amicizia.

---

Sikh e Indiani non si sono mai piaciuti e ogni tanto si ammazzano fra loro.

Poi bisognerebbe sapere "chi" sono gli indiani, questi, quelli o quegli altri, in quel crogiuolo multicolore e multiforme.

Anche India è traversata da forti spinte centrifughe.

---

gbn

Modificato da giovannibandenere
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Vedi Giovanni... credo che tu abbia fondamentalmente ragione, specialmente per la parte risarcimenti.....

Come ho già detto, la balistica ci da ragione, credo fortemente che se era a loro favore l'avrebbero "sbandierata" due secondi dopo...

Io farei ricorso all'ONU, anche perchè sono trattenuti illegalmente pur avendo lo status di diplomatici....

Altro che risarcire devono far diventare ricchi i due Fucilieri! e non solo loro!

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chiedo scusa ma che c'entrarebbe la cavour in uesta storia?

Credo sia un riferimento all'eterna storia sull'utilità della Cavour. Ogni tanto s'è parlato di rivenderla ad altre nazioni interessate (per me, non esiste!). Però credo stiamo andando OoT.

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chiedo scusa ma che c'entrarebbe la cavour in uesta storia?

No, non centra nulla... era un modo per dire che.... per la morte dei due pescatori, l'italia "regalava" il Cavour come risarcimento... più o meno

Ma come diceva l'amico GionavvoBN e io rincaro la dose, NON devono avere nemmeno una cimbella altro che pedalò....

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Visitatore giovannibandenere

Nave Cavour è stata una delle ipotesi paventata sottovoce fra di noi, per esprimere una sensazione.

Al proposito,vedasi pagina precedente, sul finale.

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GBN, onestamente non capisco perche' a tuo avviso una soluzione amichevole debba essere per forza un trasferimento di Unita' Navali...

 

A livello di governo, la soluzione potrebbe essere qualsiasi cosa, da migliori condizioni commerciali/industriali a forniture di grano....

 

E poi, l' india che se ne farebbe della Cavour, avendo gia' quasi compleatata la Vikramanditya ?

 

suvvia, evitiamo quello che in tempi antichi era chiamato "disfattismo".....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Egregi signori, nonchè carissimi amici,

per l'India avere il Cavour sarebbe una soluzione di ripiego,

perchè i loro programmi e desideri vedono una portaerei C-TOL e non V-TOL.

Però un vecchio adagio dice:

"A caval donato non si guarda in bocca",

specialmente se il cavallo si configura nel Cavour magari adattato a CTOL,

per proseguire in grossi sconti nelle future costruzioni navali e ben altre cose.

La lista sarebbe lunghissima.

Torniamo sempre al punto, gli indiani ci tengono per i gabbasisi fino a che hanno i nostri Marò fra le loro mani,

mostrano i muscoli con noi, per far capire a qualche vicino (Cina) che loro sono un boccone molto indigesto da trangugiare.

Quindi visti i colloqui di ieri, non ci resta che aspettare il ritorno a casa dei nostri ragazzi.

Altrimenti non ci restano che le maniere spicce gia dette.

 

Onore e rispetto ai Leoni del San Marco :s67: :s67: :s67:

 

Ciao

 

Fassio :s67:

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Visitatore giovannibandenere

Caro Dott. Piergiorgio,

per il riferimento a Nave Cavour, come già detto poco fa, occorre leggere ed immedesimarsi nella pagina precedente.

Soltanto allora si può interpretare lo spirito di quella mia affermazione; affermazione che sempre in quello spirito e smpre con quello spirito, riconfermo.

Se si entra a discorsi inoltrati e se ne guarda solo dal penultimo in giù, si ha comprensibilmente un quadro che d'insieme non è.

E' parziale e causa equivoci o malintesi.

Per "soluzione amichevole" si può intendere qualsiasi cosa, da zero a infinito, compreso quello che dici tu, ma per il quale tu dici ,non c'era bisogno di scatenare una crisi del genere, sequestrare una nave, equipaggio e marò.

---

Viceversa questa volta sono io a non capire qualcosa: esattamente quello che additi a "disfattismo".

--

Un abbraccio sentito, Giovanni

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Iniziamo dalla fine: Il disfattismo non è mirato a specifici C.ti, bensi' al tono generale delle ultime due-tre pagine (reputo difatti che una delle componenti principali del disfattismo sono le accuse, vere o presunte, di mancanza di vigore, coraggio e schiena diritta della Leadership)

 

Personalmente io reputo che i maoisti hanno effettivamente avuto qualcosa in cambio, e non dal gov. indiano, che a sua volta a questo punto come minimo vogliono vedere le carte in mano sul punto politico "coerenza"; quindi l' affermazione "accordi amichevoli" potrebbero essere letta in questo senso.

 

(Inoltre, senza insinuazioni, ricordo un antica parola: "eterodirezione", da non prendere necessariamente alla lettera... :s02: )

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Visitatore giovannibandenere

Mio caro Dott.Piergiorgio,

apriamo un piccolo fuori tema filosofico e dividiamocene equamente le reprimenda.

Il termine "disfattismo" è più che una espressione "generica": è una "opinione"; in pratica è "disfattista" colui che la pensa diversamente dalla direzione centrale.

Non è necessariamente "arrendevolista" cioè privo di vigore, oppure "interventista": è bastevole che la pensi diversamente dalla direttrice centrale.

Mi sembra un pò troppo comodo, per la verità.

In genere, "Il disfattismo è l'accettazione della sconfitta senza lottare"; questo solo basta da solo a scatenare una serie di contrapposte idee, tutte valide e tutte invalide al tempo stesso.

Chi è colui "che lotta": questo, quello o quell'altro?

(accetto senza fiatare il mio 50% di reprimenda)

---

Inoltre: "Personalmente io reputo che i maoisti hanno effettivamente avuto qualcosa in cambio"

sono molto d'accordo con te, Dpg.

Con la sola eccezione de: "... e non dal gov. indiano ...": secondo me hanno ottenuto tutto o quasi tutto quello che volevano dal Gov d'India; non a caso hanno scelto il momento più difficile per esso (E su questo aspetto temporale tu stesso, pressochè unico, convenivi).

Hanno ottenuto talmente tanto dal gov d'India che, idealmente parlando, andrei a chieder loro "come si fa"...?

---

Tralascio per il momento, dal dilungarmi sul concetto di "eterodirezionalità".

---

In questo momento io desidero soltanto una cosa: giustizia per Massimiliano e Salvatore.

 

Con immutato affetto, Giovanni.

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Perdonatemi, signori: ma che c'entra il rapimento dei due italiani da parte dei terroristi, col sequestro dei due marò?

 

A parte essere in India, e italiani, e in due, cosa ci azzecca una cosa con l'altra?

 

Non facciamo di ogni erba un fascio: sono cose diversissime fra loro. E anche il comportamento indiano è, ovviamente, diverso.

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Ciao Madmike,

ammesso che le due cose non siano pertinenti tra loro e sicuramente non lo sono.

Però l'accadimento delle due cose, ha portato molte persone, compreso me,

a pensare, che il rapimento, sia stato fatto per allentare la pressione dell'opinione pubblica Italiana dai due Marò.

Perchè nella stampa e nei media quando c'è una notizia nuova, quelle vecchie passano in secondo o anche terzo piano.

Ad ogni modo almeno per il momento non ci resta che stare affacciati ad attendere gli eventi.

 

Onore e rispetto ai Leoni del San Marco :s67: :s67: :s67:

 

Ciao

 

Fassio :s67:

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Però l'accadimento delle due cose, ha portato molte persone, compreso me,

a pensare, che il rapimento, sia stato fatto per allentare la pressione dell'opinione pubblica Italiana dai due Marò.

Perchè nella stampa e nei media quando c'è una notizia nuova, quelle vecchie passano in secondo o anche terzo piano.

Ad ogni modo almeno per il momento non ci resta che stare affacciati ad attendere gli eventi.

 

Mi permetto di non essere concorde: l'ingiusta accusa nei confronti di Massimiliano e Salvatore ed il loro conseguente arresto hanno avuto pochissimo rilievo mediatico, lo rilevai e promossi su Facebook una campagna perchè sui quotidiani vi fosse in prima pagina e indipendentemente dalle notizie pubblicate un riquadro con la foto dei due Marò e la scritta "liberi subito". E pochissima la tensione della società civile.

Pertanto il rapimento in un'altra area del subcontinente di due turisti poco o punto ha mutato la situazione. La notizie su Massimiliano e Salvatore sono relegate in 16/18 pagina (Esteri) ed in spazi esigui.

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Fatemi capire: i guerriglieri maoisti, in lotta contro il governo centrale (maoisti, dico...), fanno un favore allo stato centrale 'rapendo' su commissione due nostri connazionali, per far si che l'opinione pubblica italiana (e l'Italia i Maoisti non la sanno probabilmente trovare manco sulla carta geografica) sia distratta dal primo 'rapimento' che è un rapimento di Stato?

 

Ovvero: i terroristi rapitori, per una cosa di cui non gli puo' fregare di meno?

 

E' la trama di un film, e anche scadente.

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mi sembra, comandanti, che si stia perdendo di vista l'obiettivo ovvero ridare al più presto ai due fucilieri del san Marco la libertà e l'onore.

per far questo iniziative come il nastro giallo o il tam tam sui social network sono utilissimi e vanno certamente segnalati e impiegati, come anche gli articoli dei media piu pertinenti sull'argomento.

 

vi invito, per amore dei ragazzi prigionieri, a lasciar perdere quanto sia OT (magari anche solo perchè sono riflessioni personali poco aderenti alla realtà), dalla cessione Cavour a certe iniziative che non spetta certamente a noi suggerire di intraprendere.

 

approfitto per riportare dal sito della Marina:

La solidarietà è scesa in campo all’Olimpico, sul terreno del calcio di serie A. Domenica 25 marzo, nel corso del confronto di campionato con il Cagliari, la società sportiva Lazio ha schierato i propri giocatori con un fiocco giallo cucito sulle maglie biancocelesti, in segno di solidarietà nei confronti dei due Fucilieri Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, coinvolti nella vicenda indiana della Enrica Lexie. Giocatori e dirigenti, primo tra tutti il Presidente Claudio Lotito, hanno sfoggiato il simbolo di sostegno ai Fucilieri, ben oltre l’intera durata della partita.
Modificato da Totiano
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Ciao Madmike,

si sarà la sceneggiatura di un fulm di bassa lega,

ma mi puoi dimostrare il contrario? No.

Come io non posso dimostrare che c'è stato un inciucio fra le parti.

Sono pure illazioni.

Quindi per quanto mi riguarda, polemiche et similia finiscono qui.

 

@ dieblaureiter, mi ha fatto piacere la tua iniziativa su FB,

veramente degna di nota, alla quale ho modestamente contribuito.

 

@ Totiano, hai ragione, ma via via scappa la parolina.

 

Un sempre:

 

Onore e rispetto per i Leoni del San Marco :s67: :s67: :s67:

 

Fassio :s67:

Modificato da RN. Pola
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La notizia citata da Totiano è stata pubblicata illico et immediate sulla pagina dell'evento "Una cartolina per Massimiliano e Salvatore".

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Sarebbe una bella cosa che qualche industria dolciaria, senza fare nomi, mettesse il nastrino giallo sulle confezioni dei dolci tipici di Pasqua, tipo uova o colombe. :s02: :s02:

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Il ministro Di Paola è oggi a Trivandum

http://www.ansa.it/mare/notizie/rubriche/i..._158598005.html

Cosa vorrà dire De Mistura con "siamo pronti e determinati ad andare il più in alto possibile"? E perché non l'hanno fatto?

E perché si continua a definire, gonfiando i muscoli, "inaccettabile" una situazione che invece , anche se obtorto collo, bisogna ormai accettare?

Boh.

 

Le autorità giudiziarie indiane decideranno il 30 marzo in merito alla giurisdizione. E intanto è stati rimandato anche il ricorso dei legali dei marò.

Se davvero hanno già i risultati delle perizie balistiche, perché traccheggiano? Formalità giudiziarie?

Boh.

Una lunga analisi tecnica di LUigi De Stefano , perito giudiziario ed esperto di balistica, è riportata come link all'interno di questo articolo dell' Occidentale

 

http://www.loccidentale.it/node/114810

Modificato da malaparte
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Visitatore giovannibandenere

Finalmente:

"Se si ferisce la loro dignità si ferirebbe l'Italia", ha dichiarato oggi Di Paola.

Bravo di Paola, perbacco.

E' la prima cosa giusta, anzi dovrebbe essere "normale", che abbia sentito finora.

---

Questo è linguaggio giornalistico, eppure pregno di significati:

"... conferma che l'esecutivo sta prendendo molto sul serio, per una serie di motivi, la liberazione dei due militari ... ".

"Sta prendendo". Non è mai troppo tardi, ma implica una domandaccia: e prima di star prendendo?

---

Per il resto, non mi resta che ripetere il "Boh".

gbn

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Sabato 31 marzo 2012

MANIFESTAZIONE NAZIONALE A SOSTEGNO DEI FUCILIERI DI MARINA IMPRIGIONATI IN INDIA

Il Consiglio Direttivo Nazionale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia ha deliberato di organizzare una manifestazione nazionale di solidarietà ai due Sottufficiali del Reggimento “San Marco” detenuti in India e di dichiarato appoggio all’azione del Governo Italiano.

La manifestazione si articolerà secondo i seguenti lineamenti:

 

DATA: SABATO 31 MARZO 2012

In tutte le Provincie italiane, sedi di Gruppi ANMI, alle ore 15.30 simultaneamente si muove un corteo con tutti i soci dei gruppi esistenti sul territorio (in divisa sociale con solino) e simpatizzanti:

In testa, il Presidente con alfiere e Vessillo Sociale dirige verso la Prefettura può proseguire poi verso il Monumento ai Caduti e qui sciogliersi dopo avere dato lettura pubblica del testo della lettera consegnata alle autorita’

Sono vietate manifestazioni rumorose (tipo fischietti, trombette e ogni altro strumento individuale), sono invece permesse e gradite bande musicali che suonino inni e marce militari

Devono essere rispettati i diritti di tutti gli altri cittadini (quindi non deve essere occupata la sede stradale per non dare intralcio alla circolazione delle auto, si deve camminare sui marciapiedi, si deve attraversare ai semafori verdi e/o sulle strisce pedonali)

Della marcia deve essere informata l’autorità preposta (Polizia e Vigili Urbani) e si può eventualmente chiedere la scorta

Devono essere informate tutte le altre Associazioni d’Arma e similari presenti nella sede, con invito ad unirsi al corteo ANMI

Va consegnata al Prefetto la lettera concordata

Deve essere preventivamente informata (sollecitandone la presenza) la stampa e la TV locale

Possono essere invitati ad unirsi al corteo tutte le autorità/personalità che aderiscono allo scopo della manifestazione.

 

MODALITÀ PER LA SEDE DI ROMA

La manifestazione nazionale, presieduta dal Presidente Nazionale con il Vessillo Nazionale, con la partecipazione di Soci e simpatizzanti del gruppo ANMI di Roma e del Lazio, si svolgerà, a partire dalla ore 15.30 in Piazza di Montecitorio, di fronte alla Camera dei Deputati

Saranno portate due fiaccole in rappresentanza dei due Sottufficiali fucilieri del “San Marco”

I Gruppi che vorranno intervenire alla manifestazione romana (o inviare loro rappresentanti) saranno coordinati dal Delegato Regionale Lazio Nord. La partecipazione dei Soci dovrà avvenire con afflusso diretto, individuale e/o in piccoli Gruppi, a Piazza Montecitorio fra le ore 15.00 e le ore 16.00.

Il personale della Presidenza Nazionale muoverà a piedi dalla piazza retrostante Palazzo Marina e converrà in Piazza Montecitorio da Via Flaminia – Piazza del Popolo – Via del Corso – Piazza Colonna (per eventuali inserimenti qualora ritenuto più opportuno)

Sarà consegnata la lettera al Presidente della Camera dei Deputati

Sarà chiesta udienza al Presidente della Repubblica per la consegna di analoga missiva. Copia della stessa sarà consegnata al Ministero della Difesa, al Ministro degli Affari Esteri, al Capo di Stato Maggiore della Difesa ed al Capo di Stato Maggiore della Marina

La Banda Centrale dell’ANMI sarà presente sulla Piazza di Montecitorio per intonare le marce della Marina e del “San Marco”e l’Inno Nazionale che concluderà la manifestazione

Sono stati invitati i familiari dei due Sottufficiali ed il personale militare in servizio (particolarmente della Marina ma di tutte le Forze Armate e Corpi Armati dello Stato (in borghese)

L’iniziativa è già stata presentata in sede Assoarma, ricevendo il pieno appoggio da tutte le Associazioni d’Arma facenti ad essa riferimento. Tali Associazioni hanno assicurato la partecipazione di loro rappresentanze

La manifestazione deve essere da tutti interpretata e condivisa come supporto, appoggio, sollecito, rinvigorimento all’attività all’ azione del Governo e NON come contestazione e boicottaggio dello stesso. I Marinai d’Italia intendono in tal modo, uniti, compatti , ovunque essi si trovino in Italia, in servizio o fuori servizio o in congedo, dimostrare alle autorità preposte di quale supporto e sostegno nella pubblica opinione esse dispongano per intraprendere le azioni ritenute più opportune e efficaci al fine di ripristinare sia il vulnus alla legalità internazionale, perpetrato dalle autorità indiane, sia il prestigio della marineria italiana e della Nazione italiana tutta nell’ambito internazionale.

 

PROGRAMMA:

http://www.marinaiditalia.com/?page_id=8531

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India, "liberata" la Enrica Lexie

Marò: "Speriamo che tutto si risolva"

La nave può lasciare il Paese solo dopo il versamento di una cauzione vincolata

 

14:37 - L'Alta Corte del Kerala ha autorizzato la partenza della petroliera Enrica Lexie, ma soltanto dopo l'adempimento di alcune condizioni, tra cui il pagamento di un deposito vincolato. Lo hanno detto fonti italiane che seguono l'inchiesta sui due marò arrestati in India. La nave era ferma da oltre un mese e il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, aveva definito "inaccettabile" questa situazione.

Girone e Latorre: "Speriamo che tutto si risolva"

Intanto dal carcere i due marò sono riusciti a parlare ai microfoni del Tg1. "Siamo qui, continuiamo ad affrontare questa situazione, finché non arrivi la notizia che tutto si è risolto", ha detto Salvatore Girone. "Ci mettono al corrente di tutto, non ci tengono nascosto nulla, anche perché non ci sarebbe motivo", ha detto invece l'altro fuciliere di Marina, Massimiliano Latorre, in merito agli sviluppi processuali che coinvolgono i due militari.

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India, "liberata" la Enrica Lexie

Marò: "Speriamo che tutto si risolva"

La nave può lasciare il Paese solo dopo il versamento di una cauzione vincolata

 

14:37 - L'Alta Corte del Kerala ha autorizzato la partenza della petroliera Enrica Lexie, ma soltanto dopo l'adempimento di alcune condizioni, tra cui il pagamento di un deposito vincolato. Lo hanno detto fonti italiane che seguono l'inchiesta sui due marò arrestati in India. La nave era ferma da oltre un mese e il sottosegretario agli Esteri, Staffan De Mistura, aveva definito "inaccettabile" questa situazione.

Girone e Latorre: "Speriamo che tutto si risolva"

Intanto dal carcere i due marò sono riusciti a parlare ai microfoni del Tg1. "Siamo qui, continuiamo ad affrontare questa situazione, finché non arrivi la notizia che tutto si è risolto", ha detto Salvatore Girone. "Ci mettono al corrente di tutto, non ci tengono nascosto nulla, anche perché non ci sarebbe motivo", ha detto invece l'altro fuciliere di Marina, Massimiliano Latorre, in merito agli sviluppi processuali che coinvolgono i due militari.

 

 

Dai... paghiamo e portiamoli a casa.... sarebbero già tornati operativi.... :s10:

 

Poveri Leoncini....

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Dai... paghiamo e portiamoli a casa.... sarebbero già tornati operativi.... :s10:

 

Poveri Leoncini....

 

 

Pagare ? :s07: consentimi di dissentire.

Dovremmo chiedere danni colossali.

 

Sono o non sono un Bric, un grande paese in espansione, con tanto di morti di fame e bomba atomica ?

 

I danni dobbiamo chiedere.

 

:s06:

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Pagare ? :s07: consentimi di dissentire.

Dovremmo chiedere danni colossali.

 

Sono o non sono un Bric, un grande paese in espansione, con tanto di morti di fame e bomba atomica ?

 

I danni dobbiamo chiedere.

 

:s06:

 

la mia è una frase detta in senso ironico...

 

Logico che ti do ragione Franca... :s02:

 

ciaooo

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Mi fa piacere che alcuni di voi la pensino come me.

 

E questo detto veneziano è quel che vado sostenendo sin dall'inizio, a torto

o a ragione... chissà.

 

Ho letto di tutto sulla vicenda, in quanto a commenti, e non mi riferisco a questo forum

ma in generale.

 

Le osservazioni che mi hanno lasciata più perplessa, per usare un eufemismo, sono che

l'Inida ha la bomba atomica.

Sì, e la spreca per una vicenda come questa ? (sempre che non sia "arrugginita" ?)

 

Ma andiamo.

E noi dobbiamo piegarci in due perchè l'Inida ha la BOMBA ??

 

Perdonate lo sfogo ma mi pare talmente assurdo...

 

E guardate che i miei sentimenti verso quel paese son sempre stati neutri

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:s02: Non è la "BOMBA" dell'India che fa paura, bensì gli eventuali mancati affari con questa Nazione...:s02:

Modificato da Alfabravo 59
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:s02: Non è la "BOMBA" dell'India che fa paura, bensì gli eventuali mancati affari con questa Nazione...:s02:

 

Importiamo di più o esportiamo di più ?

 

E comunque ci vuole un argine a questa globalizzazione, ma avete visto quella poveretta, mi pare 28enne, morta per un banale esame ?

 

Ma ascherziamo ?

 

Mi rendo conto che i no global hanno assolutamente ragione, certo non nello sfasciare tutto ( e poi quelli neanche sanno perchè lo fanno), ma il concetto è giustissimo.

Ma come facciamo a competere con schiavi ?

 

Complimenti a chi si è inventato il mercato mondiale.

Possibile non esistano escamotage ?

Tipo produci all'estero, ti tasso il doppio se commercializzi in Italia o qualcosa di simile ?

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l'India è una nazione altamente avanzata con un miliardo di abitanti...

Le elezioni da loro si fanno con voto elettronico fino ai più remoti villaggi nella giungla e nei prossimi 2 anni avranno tutti la carta d'identità tipo smartcard con chip... Ed io ho ancora la patente di 35 anni fa in stoffa :s03:

 

Sicuramente in una nazione così grande convivono molteplici realtà, razze e religioni nelle più disparate condizioni economiche...

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l'India è una nazione altamente avanzata con un miliardo di abitanti...

Le elezioni da loro si fanno con voto elettronico fino ai più remoti villaggi nella giungla e nei prossimi 2 anni avranno tutti la carta d'identità tipo smartcard con chip... Ed io ho ancora la patente di 35 anni fa in stoffa :s03:

 

Sicuramente in una nazione così grande convivono molteplici realtà, razze e religioni nelle più disparate condizioni economiche...

 

Ok, poi un giorno ti racconto di un Capodanno con l'elite dell'elite .. e le mucche sacre che muoiono per strada e nessuno le tocca piuttosto che parti (nel senso di partorire) in strada e non parliamo di altre cose disdicevoli

Modificato da Franca2011
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