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Riportiamo A Casa I Ragazzi Del San Marco...


Totiano

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. ma per qualsiasi aiuto/supporto ti prego di chiamarmi quando vuoi!

Passami tutti i dati che puoi: già Argo ne ha messi, ma in ogni caso, tu certo hai cose di tipo economico, militare, sbattinfaccia o simili.

Quanto al tuo inglese, ti prego: partecipa!

 

Gli indiani partecipano anche se...

ergo, perchè tu no?

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Personalmente temo che, anche avessimo una Marina USA, sarebbe solo una figuraccia. Non si può fare una guerra per una questione come questa.
Qualcuno l'ha fatto...

:s02:

 

L' IMPORTANZA DELLE FORZE NAVALI

 

Molti, molti anni fa negli Stati Uniti d'America scoppiò una rivolta popolare in cui rimaser coinvolti dei nostri Compatrioti. Purtroppo ci furon dei morti tra le forze dell'ordine cosicchè alcuni dei "nostri" furon incarcerati con l'accusa di omicidio.

Nonostante l'avversa campagna stampa antiitaliana questi vennero assolti in pieno dalla grave accusa , ma dovettero rimanere in carcere per aver partecipato ai moti.

 

Purtroppo, però, gli animi eran surriscaldati e la gente voleva dei colpevoli a tutti i costi (crucifige, crucifige!) La prigione venne assalita dalla folla che riuscì ad entrare nella struttura ed impossessarsi dei nostri connazionali che vennero linciati a furor di popolo.

 

Il nostro Governo protestò energicamente.

 

E fu in tale occasione che un Deputato Americano affermò che era meglio dar soddisfazione all'Italia anche perchè questa disponeva di due navi (le corazzate DUILIO e DANDOLO del 1876) che da sole sarebbero state in grado di affondare l'intera flotta degli Stati Uniti...

Modificato da Alfabravo 59
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Io non so più che dire... l'India incarcera i nostri marò, l'Inghilterra autorizza un blitz in Nigeria per recuperare gli ostaggi senza prima avvertire Roma dove poi perderà la vita un nostro concittadino... ma che considerazione hanno gli altri stati dell'Italia? Siamo l'ultima ruota del carro... che amarezza! Soprattutto per quelli che pagano queste decisioni sulla loro pelle!!!!!!! :s06: :s06: :s06:

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(...)«Siamo finiti in un imbuto da cui è impossibile uscirne, se non accettando le regole del processo indiano», aggiunge De Mistura che il 14 marzo lascerà l’India per rientrare a Roma, per spiegare al governo le nuove strategie. Dopo il 28 marzo, quando il quadro politico del Kerala sarà stabilizzato, rientrerà nel sul posto. (...)

http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/445909/

 

:s06:

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L' IMPORTANZA DELLE FORZE NAVALI

Andiamoci piano: nel 1876 o giù di lì, gli States erano un nano navale e gli si poteva far paura anche con due navi che avrebbero avuto le loro serie difficoltà ad arrivare davanti alle coste atlantiche americane.

Per far preoccupare l'India oggi non so se sarebbe sufficiente l'aiuto della US Navy ... i rapporti economici (che muovono le navi, gli aerei ed i tanks) sono tutti a loro favore.

 

Io non so più che dire... l'India incarcera i nostri marò, l'Inghilterra autorizza un blitz in Nigeria per recuperare gli ostaggi senza prima avvertire Roma dove poi perderà la vita un nostro concittadino... ma che considerazione hanno gli altri stati dell'Italia? Siamo l'ultima ruota del carro... che amarezza! Soprattutto per quelli che pagano queste decisioni sulla loro pelle!!!!!!! :s06: :s06: :s06:

Nel diritto internazionale, purtroppo, vale sempre il vecchio homo homini lupus ed i ragazzi del BRIC lo sanno bene, ma dopo quasi vent'anni di Drive in anche in politica estera (e taccio sul resto per non farmi bannare), non penseremo certo di riacquistare la dignità (il rispetto è un'altra cosa) in due mesi ? :s05:

Modificato da Odisseo
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Credo che contro l'india bisogna alzare, se pur diplomaticamente il livello di scontro.

Qui si è attaccato uno Stato sovrano, che agiva con l'approvazione dell'ONU e che guarda caso è anche un membro del Patto Atlantico...

Tanto per rinfrescarci le idee....

Patto Atlantico, Art. 5:

«Le parti concordano che un attacco armato contro una o più di esse, in Europa o in America settentrionale, deve essere considerato come un attacco contro tutte e di conseguenza concordano che, se tale attacco armato avviene, ognuna di esse, in esercizio del diritto di autodifesa individuale o collettiva, riconosciuto dall'articolo 51 dello Statuto delle Nazioni Unite, assisterà la parte o le parti attaccate prendendo immediatamente, individualmente o in concerto con le altre parti, tutte le azioni che ritiene necessarie, incluso l'uso della forza armata, per ripristinare e mantenere la sicurezza dell'area Nord Atlantica.»

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Solo che ora che siamo nel cul de sac è un po' tardi alzare la voce (vedi sopra le dichiarazioni di de Mistura), anche se meglio tardi che mai, e si preferisce continuare a inanellare gaff su gaff.

 

Pare che le ultime parole di Terzi (*) vengano già strumentalizzate dai media indiani.

 

(*) "Sarei ingenuo se raccontassi tutta l'azione che stiamo facendo in modo molto discreto con tutta una serie di partner e non solo di partner, ma anche di personalità, influenti o che possono essere influenti in questa vicenda", ha spiegato Terzi. "E' un argomento delicato che può essere strumentalizzato dai due lati, quello italiano e quello indiano, quindi ritengo necessario mantenere la riservatezza", ha aggiunto Terzi.

 

L'accusa è di pestare i calli alla straniera Sonia, e chiunque si azzardi a dire qualcosa a ns favore viene accusato di agire su input di Terzi.

 

E continuiamo con il silenzio stampa. :s68:

In un mondo mediatico dove le rivoluzioni scoppiano grazie a internet, noi anzichè sfruttare l'opportunità, ci cuciamo la bocca.

 

E c'è una bella differenza perchè se parla la stampa, non è il governo... quindi non imputabile...

 

Mah

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Personalmente penso che bisogna aspettare le analisi balistiche. Tanto credo che nessun tipo di pressione possa far smuovere il governo indiano dalle sue decisioni. Solo dopo che le analisi avranno dato un risultato, positivo o negativo che sia, si potrà pensare al passo successivo. Fino ad allora temo che siano solo parole al vento.

Modificato da pugio
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Nel diritto internazionale, purtroppo, vale sempre il vecchio homo homini lupus ed i ragazzi del BRIC lo sanno bene, ma dopo quasi vent'anni di Drive in anche in politica estera (e taccio sul resto per non farmi bannare), non penseremo certo di riacquistare la dignità (il rispetto è un'altra cosa) in due mesi ? :s05:

 

Non posso che darti ragione purtroppo... a livello di politica estera siamo sempre stati lo zimbello del mondo e in due mesi non riusciremo davvero a cambiare le cose, ci vorranno secoli prima di "riacquistare la dignità" e di non essere più considerati "spaghetti e mandolino".

 

 

Personalmente penso che bisogna aspettare le analisi balistiche. Tanto credo che nessun tipo di pressione possa far smuovere il governo indiano dalle sue decisioni. Solo dopo che le analisi avranno dato un risultato, positivo o negativo che sia, si potrà pensare al passo successivo. Fino ad allora temo che siano solo parole al vento.

 

Sarò diffidente ma le loro perizie non mi danno fiducia. Ho paura che faranno di tutto per tenerli laggiù, se non altro per evitare la figuraccia internazionale.

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Andiamoci piano: nel 1876 o giù di lì, gli States erano un nano navale e gli si poteva far paura anche con due navi che avrebbero avuto le loro serie difficoltà ad arrivare davanti alle coste atlantiche americane.

Per far preoccupare l'India oggi non so se sarebbe sufficiente l'aiuto della US Navy ... i rapporti economici (che muovono le navi, gli aerei ed i tanks) sono tutti a loro favore.

 

 

Nel diritto internazionale, purtroppo, vale sempre il vecchio homo homini lupus ed i ragazzi del BRIC lo sanno bene, ma dopo quasi vent'anni di Drive in anche in politica estera (e taccio sul resto per non farmi bannare), non penseremo certo di riacquistare la dignità (il rispetto è un'altra cosa) in due mesi ? :s05:

Concordo, ......purtroppo.

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Odisseo, probabilmente la foto non è delle migliori... ti garantisco comunqe, che in questa faccenda, lo spirito dei Messinesi e cristallino... :s20: :s20:

Grazie a tutti i Siciliani :s20: :s20:

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Visitatore giovannibandenere

Forse è pleonastico da parte mia premettere che sono tendenzialmente falchetto.

Questa mia leggerissima tendenza non mi impedisce di credere che nelle attuali condizioni si abbia ben poco cui appigliarsi; non credo alla faccenda della Gandhi e comunque in quel caso doveva restare "un segreto" mentre ora è di pubblico dominio e non possono sconfessarsi da soli.

Non credo ad un intervento della Nato, ci sono troppi modi di interpretare un attacco armato ammesso che questo pasticciaccio brutto rientri nella casistica, e troppo in funzione della situazione geo-politico-militare che reputo a favore dell'India; nemmeno la Ue vuole impicciarsi di questa faccenda (potrei domandare a cosa serve questa Ue oltre che a mettere a norma le prese elettriche, ma lasciamo perdere); la situazione internazionale non ci è favorevole, siamo gli ultimi della classe non dobbiamo negarcelo, e chi solidarizza con gli ultimi ? Ci vorrà più di una generazione per rifarci il look. Il boicottaggio dei prodotti indiani è ridicolo anzi sciocco.

La rappresaglia ? Durerebbe lo spazio di un mattino e ci attirerebbe la ferocia di tutti, basti pensare a quante ce ne hanno dette e continueranno a dire circa gli immigrati d'gni parte del mondo che vogliono venire da noi e che tutti difendono ma nessuono li piglia.

La sola cosa che potevamo fare con buone possibilità di riuscita era, ma ora non più, un bel colpo a caldo, nei primissimi giorni. Lasciamo perdere gli inglesi, gli americani e simili, a loro i colpi non riescono perchè non li sanno fare: noi li sappiamo fare. E senza neanche tanto fracasso, su questo ci metto la classica mano sul fuoco. Basta che usciamo dal cono d'omra nel quale ci troviamo

Simbolicamente parlando, ora come ora soltanto il Pakistan potrebbe solidarizzare con noi.

Quello che io immagino non è la sorte peggiore per i nostri, ma passerà molto, molto tempo; e qualche tonnellata di dollaroni.

Ah, gli indiani ci hanno pure definito "colonialisti e gente dal grilletto facile"; robb de matt ..!

Giovanni

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Io non posso pensare a una macchinazione premeditata (non saranno veggenti) ma gli è capitata un'occasione e hanno preso la palla al balzo per strumentalizzazione politica.

Penso che il ns errore sia all'origine.

Certo il Capitano della nave, non essendo l'India un paese canaglia, non poteva pensare al tranello.

Ma se solo avesse tirato dritto e in silenzio.

 

Comunque torna indietro, nel frattempo si scopre che c'erano due morti ma ormai era già troppo tardi per invertire nuovamente la rotta.

Ma si può ammettere un attacco di pirati e accettare di tornare per identificarli, con tutti i danni economici del caso (carburante, ritardi nella consegna, dei prossimi noli, stipendi e spese che corrono, ecc.), se si fosse colpevoli ?

 

Eppure invece di venir accolti con gli "onori" pare ci sia quasi stato un assalto armi in pugno....

 

E' lì, da subito, che bisognava usare fermezza e mai e poi mai far scendere i due marò che potevano benissimo venir interrogati a bordo.

 

E chiamare la stampa, almeno avessero voluto fare un'azione di forza l'avrebbero fatta in mondo visione.

 

E ora come si fa a convincere l'opinione pubblica indiana che hanno preso un abbaglio, visto che conoscono solo ciò che loro stessi dicono.

 

L'India vuole un seggio all'ONU e l'ingresso nell'Organizzazione per la cooperazione di Shangai, son due motivi "di scambio" ma bisogna che i partner occidentali ci aiutino !

 

Che tristezza :s06:

Modificato da Franca2011
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Qui qualcuno di cui non faccio il nome (Valeria :s03: ), ha tirato il sasso e ritirato la mano !!

 

Tranquilla....non è mia abitudine coinvolgere altri e filarmela. Ieri ci sono stata per diverso tempo. Sono rientrata da poco e sto riprendendo le fila.

Anzi, anticipo che prima di andare sul Times farò una doccia.

 

Comunque, quel che in questo momento proccupa è che dopo le perizie balistiche avvenute in presenza di due nostri esperti (/che hanno ovviamente relazionato a chi di dovere) non si canti vittoria, ma si parli invece di "diverse settimane".

Sento puzza di bruciato.

Modificato da malaparte
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Che la crisi con l’India toccasse diversi nervi scoperti era più che logico e risulta evidente dagli interventi. Per conto mio voglio affrontare la materia con larghezza, presentando la vicenda in un col rilievo che merita. A novembre dell’anno scorso è apparsa l’edizione italiana del volume di Henry Kissinger “Cina” (*).

Che un uomo ai massimi vertici del potere mondiale ormai prossimo ai novant’anni si sia dedicato ad un’opera di tale ampiezza e respiro è già di per se espressione di un fatto della massima importanza: i certi del potere mondiale si stanno spostando da occidente verso oriente. Si tratta, si badi di un fenomeno epocale e non transitorio, che riguarda almeno due nazioni: Cina e India. Con una popolazione giovane e perciò aperta alle innovazioni tecnologiche, in costante ascesa economica sono la porta attraverso cui passa molta parte del futuro del pianeta.

Nel leggere il saggio dell’ex segretario di Stato americano non si può che essere colpiti dalla misura dei giudizi che vengono espressi.

Prese le debite misure lo stesso si dovrebbe fare con l’India, ragionare nei termini di una nazione sottosviluppata, della terra degli elefanti e dei fachiri è il peggiore e il più miope dei modi per porsi in relazione con una potenza ragionale in crescita.

L’india è una nazione proiettata nel futuro come e forse ancor più della Cina, che vuole contare per quello per il peso che possiede nell’agone internazionale. Rispetto alla Cina ritengo che essendo una federazione di stati vi sia un deficit di centralismo, cui almeno in parte va attribuita la vicenda dell’arresto dei nostri militari.

La vicenda sarà lunga e complessa e richiederà per l’Italia la necessità di ricorrere a dei mediatori internazionali capaci.

Personalmente non ritengo che il centro di gravità sia quello processuale, non lo è per una ragione evidente: quello che è in discussione non è una questione strettamente giuridica ma piuttosto più generalmente legata all’affermazione di un prestigio internazionale e, ovviamente, a delle manovre elettorali interne.

Si arriverà a una composizione dell’indente, anche se si è partiti decisamente alla leggera e col piede sbagliato, ma nulla sarà più come prima.

 

 

(*) Henri Kissinger Cina Mondadori Milano 2011, pag. 514 Euro 22

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Buonasera a tutti; personalmente ritengo importante dimostrare solidarietà verso i nostri Fucilieri e spero (anzi, ne sono certo), possa risolversi tutto per il meglio ed in breve tempo, ma penso anche che tutto ciò sia praticamente inutile, e lo sappiamo benissimo tutti;

I rapporti sono regolati da diplomazie e vicende molto al di sopra di noi, e tutto si risolverà come sempre soltanto dopo aver aspettato che tutta la commedia sia stata recitata fino alla fine, e noi ci illuderemo che tutto sia sia risolto invece grazie ai nostri interventi e perchè abbia prevalso chi sà cosa....

Con questo non vorrei risultare polemico o disfattista, ma ritengo che la soluzione migliore sarebbe intanto stata quella di andarsi a riprendere, e subito, i due fucilieri a mezzo commando incursori, tanto, cosa sarebbe dovuto succedere: gli indiani ci avrebbero dichiarato guerra? AH, ah,ah,...grande risata!

Agli occhi del mondo, così avremmo dimostrato il nostro orgoglio di Italiani e solo successivamente esponendo in Patria il tricolore, in segno di dignità!!!

Agli occhi del mondo avremmo dimostrato di aver reagito ad un inganno perpetratoci ingiustamente, nessuno avrebbe potuto biasimarci e noi avremmo mostrato un pochino i denti e riacquistato un pò di quella dignità che tanto ci manca, come avrebbero fatto gli americani se solo fosse successo a loro; personalmente credo che non si sarebbero sottoposti come noi a subire le decisioni, e i vari giochetti che ci hanno portato a questa situazione; avrebbero solo alzato il telefono e avrebbero dato loro un ultimatum senza neanche dare l'opzione della scelta: "Vi diamo 24 ore per lasciare liberi i nostri Marines!" e avrebbero chiuso senza possibilità di replica.

Così, e solo così avrebbero continuato a dimostrare al mondo la propria valenza, e il mondo avrebbe continuato a rispettarli e a temerli perchè alla fine.....chi pecora si fa, il lupo lo mangia!!!

Ma intanto continuiamo ad aspettare e a far finta che non si possa fare niente, essendo stoicamente obbligati a subire le decisioni del popolo indiano, nei cui confronti continuiamo a perdere dignità, (vedi anche il caso dell'ingegnere in Nigeria: ma si può mai essere ignorati ed umiliati più di così come capita a noi? Ma facciamo finta ancora di non accorgercene?)

Purtroppo un pò ci credo nell'inferiorità di certe nazioni, e questo mi pesa anche dirlo, ma più passa il tempo, e più me ne convinco; e ho anche paura di essere a far parte di quelle.

Vi prego di non fraintendere, ma tutto ciò perchè sono stufo di vedere l'Italia offesa e derisa da tutti, o rovinata da gente che pensa solo ad occupare poltrone importanti solo per il proprio tornaconto senza interessarsi realmente degli Italiani.

Scusate i miei ormai rinomati estremismi e drasticità: vorrei solo che chi ci governa avesse solo un terzo dell'orgoglio e della dignità di Italiani che c'è dentro ognuno di noi qui all'interno di questo forum. E forse in tutta l'Italia siamo rimasti tra gli ultimi!!!

ALFA TAU!!! :s67: :s67: :s67: :s67: :s67: :s67: :s67: :s67:

Modificato da Alagi
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Articolo tratto dal sito de "Il Sole 24 ore" . 25 Febbraio 2012:

 

 

I Maro' spopolano in rete ma non sui siti istituzionali

 

di Gianandrea Gaiani

 

 

 

I due fanti di Marina del reggimento San Marco detenuti in India perché sospettati di avere ucciso due pescatori spopolano sulla rete. Basta digitare su Google "marò India" per trovare ben 436 milioni di pagine tra siti di giornali, webzine, blog e forum che trattano la notizia. Chi volesse utilizzare internet per farsi un'idea della posizione ufficiale dell'Italia in questa delicata vicenda è però destinato a restare deluso dai siti istituzionali sui quali dei due militari quasi non si trova traccia, come se il capo Massimiliano Latorre e il sergente Salvatore Girone non fossero militari italiani.

 

Il sito Internet del governo non dedica una sola riga ai due marò. Nella home page si possono trovare i comunicati circa gli ultimi incontri del premier Mario Monti e l'ultimo Consiglio dei ministri, così come un bilancio dei primi cento giorni del governo tecnico. C'è spazio persino per un rapporto sulla crescente dedizione dei giovani alle bevande alcooliche ma non per la crisi diplomatica e giudiziaria con l'India.

foto

 

Un tema che, per competenza, dovrebbe venire trattato dettagliatamente sul sito della Farnesina dove però l'argomento non trova spazio sulla home page, a differenza del vertice di Tunisi sulla crisi in Siria, della Conferenza di Londra sulla Somalia, di un convegno sul ruolo dell'Italia nella riscoperta della cultura afghana e di un altro sull'attualità del metodo pedagogico Montessori. Per trovare un riferimento alla prigionia dei due militari in India occorre cercare nei comunicati stampa il più recente dei quali risale però al 21 febbraio: poche righe per annunciare l'invio a Nuova Delhi del sottosegretario Staffan De Mistura.

 

Il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha detto che "è fondamentale la consegna della riservatezza e non entrare in dettagli che possono generare da un lato aspettative positive o negative e dall'altro strumentalizzazioni di qualsiasi genere dal punto di vista politico". In questo modo però si rinuncia ai vantaggi offerti dalla rete circa la possibilità di fornire notizie in tempo reale, aggiornate e tempestive e catalizzare l'attenzione del pubblico italiano e internazionale sulla posizione italiana circa gli avvenimenti.

 

Poiché Latorre e Girone sono due militari in missione sarebbe lecito ritenere che la loro vicenda venga trattata ampiamente sul sito del Ministero della Difesa ma anche in questo caso ogni ricerca è vana. Nella sezione "notizie" viene dato ampio risalto all'intervento dei militari in Afghanistan per salvare alcuni poliziotti della provincia di Ghor rimasti isolati per le abbondanti nevicate, effettuato peraltro con elicotteri statunitensi. Ampio spazio anche all'inaugurazione dell'anno accademico alla scuola ufficiali carabinieri di Roma, alla conclusione dell'ennesima spedizione scientifica in Antartide e persino alla costruzione da parte del contingente italiano di una biblioteca in una scuola elementare di un villaggio libanese. Dei due marò, quasi fossero "figli di nessuno", non si trova traccia neppure tra i comunicati stampa del ministro e del capo di stato maggiore.

 

In controtendenza rispetto a un profilo istituzionale a dir poco imbarazzante (e che non è certo passato inosservato tra i quasi 300 mila militari italiani, carabinieri inclusi) si distingue il sito internet della Marina Militare che sulla home page pubblica in italiano e in inglese un comunicato dal titolo inequivocabile: "La Marina Militare a fianco dei suoi fucilieri e delle loro famiglie" Nei giorni scorsi il sito della Marina aveva pubblicato, unico tra i siti istituzionali, una ricostruzione dei fatti del 15 febbraio sulla petroliera Enrica Lexie dal titolo "I fucilieri del reggimento San Marco non hanno sparato sul peschereccio"

 

La marcata differenza tra la Marina e le altre istituzioni dello Stato nella gestione della vicenda dei due marò emerge prepotentemente anche per incisività della comunicazione. Basti pensare che l'ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, che tra pochi giorni avvicenderà l'ammiraglio Bruno Branciforte al vertice della Marina, ha detto senza mezzi termini che i due fucilieri vengono "tenuti quasi in ostaggio in India" aggiungendo che "non si può' accettare il giudizio di un Paese terzo e che si celebri il processo in un ambiente condizionato da pressione politica e mediatica".

 

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... ebbene, si, lo ammetto, anche io sono un falchetto e quando leggo notizie come queste mi si rimescola il sangue!

 

Ha voglia il ministro Terzi a dire "...è fondamentale la consegna della riservatezza e non entrare in dettagli che possono generare da un lato aspettative positive o negative e dall'altro strumentalizzazioni di qualsiasi genere dal punto di vista politico", ma è ancora più vero che in quella xxxxxxxxx prigione indiana ci sono i nostri Marò! Ed è anche inutile che viene sbandierato che Salvatore e Massimiliano abbiano detto:"... ci trattano bene". Cos'altro potrebbero dire nella situazione in cui si trovano?

 

L'assenteismo delle nostre istituzioni è arrivato al punto che stamattina anche su RAI1, credo nel programma Uno mattina, alle spalle di Franco Di Mare, durante l'intervista alla Bonivier e ad altro intervenuto, c'era il widewall sul quale capeggiava la scritta "L'ITALIA SI DIMOSTRA TROPPO DEBOLE" ... o qualcosa di molto simile.

 

Non possiamo certo andare a fare la guerra all'India, ormai un blitz dei commilitoni dei nostri ragazzi è impensabile, è pleonastico giubilare, adesso, quella gran testa di xxxxxx che ha permesso che la Enrica Lexie si andasse a consegnare spontaneamente, ma, diamine, facciamoci sentire, siamo pur sempre l'ITALIA!!!!!!!!

 

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Seguendo il filo di questo thread, sono andato sul sito "indiatimes.com", ho lasciato il mio commento, un poco meno sereno ed equilibrato di quelli delle nostre "Valeria" ed "Abc" ma sempre rispettoso ed educato rispetto ai commenti dei locali. Ho lasciato la mia mail e mi sono... registrato come "Proud to be Italian"... sino ad ora non è stato pubblicato!

Andateci sul sito, lasciate i vostri messaggi, se mai saranno pubblicati, scorrete anche le altre pagine, vedrete il vero e proprio terrorismo che viene fatto sia sui nostri Marò che per altre notizie, con titoli cubitali come: l'Italia sarà prossimamente come la GRecia - Pericoloso acquistare titoli italiani....

 

... ed i nostri media cosa fanno????????????????????????????????????

 

Mi sa tanto che Betasom sia rimasto l'ultimo baluardo, l'ultima speranza per i nostri ragazzi, poco importa: "UNUS SED LEO"

 

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Perdonatemi lo sfogo, non sono un troll, non sono un provocatore, non sono un fanatico..., sono un tranquillo sessantenne, Italiano nel cuore e nell'anima, che ricorda con nostalgia i tempi della sua ferma e che soffre per i suoi... commilitoni.

 

Ciao ragà.

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comprendo la tua amarezza, Lupo Bianco.

se però dobbiamo essere un baluardo, o almeno provarci ad esserlo, è fondamentale evitare eccessi e mantenere la lucidità.

 

Essere divisi, scrivere, pubblicare o linkare provocazioni non ci puo aiutare ne puo aiutare la nostra immagine di Italiani.

Abbiamo oltre 2000 anni di civiltà alle spalle, un Valore che fa la differenza: impieghiamolo!

 

Personalmente ritengo che sia indispensabile rappresentare al Governo che c'è un popolo italiano a sostenerlo e a dargli forza, e che deve impiegarla al meglio questa forza. Che i luoghi comuni sugli italiani devono appartenere al passato ed è ora di passare a una coscienza di noi stessi che la nostra industria ci ha già dato.

 

Betasom questo lo sta gia facendo, grazie a tutti voi!

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...................

Abbiamo oltre 2000 anni di civiltà alle spalle, un Valore che fa la differenza: impieghiamolo!

 

Personalmente ritengo che sia indispensabile rappresentare al Governo che c'è un popolo italiano a sostenerlo e a dargli forza, e che deve impiegarla al meglio questa forza. Che i luoghi comuni sugli italiani devono appartenere al passato ed è ora di passare a una coscienza di noi stessi che la nostra industria ci ha già dato.

 

Betasom questo lo sta gia facendo, grazie a tutti voi!

 

 

:s51:

 

Grazie e scusami.

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Essere divisi, scrivere, pubblicare o linkare provocazioni non ci puo aiutare ne puo aiutare la nostra immagine di Italiani.

Abbiamo oltre 2000 anni di civiltà alle spalle, un Valore che fa la differenza: impieghiamolo!

 

 

Giusto e sacrosanto, Totiano, ma mentre noi perdiamo tempo a trincerarci dietro ai 2000 anni di civiltà che ci differenzia, gli altri fanno i fatti e noi continuiamo a passare per inetti e incapaci di reagire; è la somma di tutte queste inettitudini dimostrate negli anni che ci ha portato a subire tutto ciò che subiamo!

La cosa che mi fa davvero paura, è che qualcuno si nasconda dietro questi falsi sentimenti ideologici per mascherare una reale incapacità di alzare un tantino la voce in campo mondiale, a volte anche se non ce lo si può permettere, ma almeno per dimostrare di avere quella famosa dignità italiana da far rispettare a tutti; spesso, in servizio, ci siamo spesso imbattuti in equipaggi di bella-gente che era in mare violando la custodia domiciliare cautelativa a far cose per niente lecite: dopo tanti scambi anche poco per bene si arrivava a dovercisi relazionare a terra e faccia a faccia (come da loro cordiali inviti secondo un codice inviolabile e sacro); noi, sebbene con tanto di strizza al c@##, certamente non disdegnavamo l'invito.

Mentre noi dimostravamo coraggio nello svolgere il nostro lavoro con dignità (anche oltre le normali procedure e con il ricambio a portata di mano), loro, presi alla sprovvista per l'inaspettata reazione, venivano a compromessi che NOI dettavamo, risultato: gli appioppavamo verbale, sequestri, e ci ringraziavano, anche per avergli concesso eventuali compromessi; naturalmente, le volte successive sapevano già a priori con chi si confrontavano, e stranamente.....ci rispettavano di più.

Noi chiaramente, pur non essendo gente di quel calibro, ce la siamo giocata se non altro, e c'è andata sempre bene.

Ora, da queste piccole esperienze di vita quotidiana chissà se si provasse una volta a verificarlo in ambiti un pò più importanti: vuoi vedere che ci scapperebbe di dire la nostra per ultimi e sbloccarci da questa succube personalità cronica e quanto mai patologica???

Cavolo, lì ci sono due dei nostri in gabbia, ma evidentemente al governo non interessa; forse però, se fossero figli loro.......

E la chiamiamo dignità!

ALFA TAU!!!

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Seguendo il filo di questo thread, sono andato sul sito "indiatimes.com", ho lasciato il mio commento, un poco meno sereno ed equilibrato di quelli delle nostre "Valeria" ed "Abc" ma sempre rispettoso ed educato rispetto ai commenti dei locali. Ho lasciato la mia mail e mi sono... registrato come "Proud to be Italian"... sino ad ora non è stato pubblicato!

Andateci sul sito, lasciate i vostri messaggi, se mai saranno pubblicati, scorrete anche le altre pagine, vedrete il vero e proprio terrorismo che viene fatto sia sui nostri Marò che per altre notizie, con titoli cubitali come: l'Italia sarà prossimamente come la GRecia - Pericoloso acquistare titoli italiani....

Tranquillo, Lupo, non credo proprio si tratti di "censura": Normalmente, i post vengono pubblicati in tempo reale (occore uscire e rientrare per vederli, però.)

Però anche a me è capitato più di una volta che un post "sparisse " mentre lo scrivevo. Credo dipenda dai tempi: voglio dire, se mentre scrivi perdi un po' di tempo a cercare una parola sul vocabolario, o a cercare in Internet conferma di una notizia....il sistema lo cancella (comprensibile: altrimenti uno potrebbe tenere impegnato il sistema per giorni, perché si è "distratto"). Credo convenga scrivere prima con calma la risposta in Doc, poi copiare-incollare.

Purtroppo, devo confermare che si sta attivando un vero e proprio terrorismo assolutamente folle: sembra che la maggior parte di chi scrive abbia trovato l'occasione per rivendicare...chessò....senso di inferiorità, vendetta razziale (sì, c'è un razzismo mostruoso contro gli "white-skinned"!!! ), revanscismo, attacchi contro il cattivo uomo bianco....pochissime le voci equilibrate, o semplicemente in tema. Certo, non servirà a granché, ma insomma far sapere che non tutti gli Italiano sono così polentoni, pagliacci -come ci descrivono- ed acquiescenti alla loro arroganza...

Boh, la vedo sempre grigia.

E , come già detto, non credo sia un problema che si risolverà dopo le elezioni.

 

Ma 'sto Umberto Vitelli...diciamo che ultimamente i comandanti civili .... :s05:

Modificato da malaparte
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Sono assolutamente d'accordo The Guardian, specie con certi paesi.

Secondo me si è sbagliato tutto sin dall'inizio.

 

Ci voleva fermezza, risolutezza, determinazione.

Come si fa a ottenere qualcosa se si fa vedere che si ha paura ?

 

Ora il ministro indiano è preoccupato per gli indiani in Italia e per il clima ostile.

E noi ? cosa dovremmo dire ? Eppure ci si è limitati a rassicurare il min. indiano.

 

Scusate ma quando è troppo, è troppo.

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Signori, capisco bene l'onda emotiva provocata dai fatti. E capisco che essere attirati in una trappola, come è successo ai nostri, è oltremodo fastidioso e insultante.

 

Tralascio i post di chi scrive che 'bisogna andarli a liberare': è evidente che scrive di pancia, non di testa. Si è visto in Nigeria due giorni fa cosa è successo, pensare di andare in India, liberare i due marò, tornarsene a casa, è degno di un film di fantscienza, non della realtà.

 

Così come non dobbiamo dimenticare che tutto nasce da una legge bislacca, che, come anche Gaiani sul Sole ha rimarcato solo pochi giorni fa, non diceva 'chi fa cosa', ma solo definiva il prezzo da pagare e poco più. Il comando in mare, vedasi codice della Navigazione vigente, è del Comandante la Nave: che risponde solo all'armatore. E se questi, per meri motivi economici, e non conoscendo la trappola, ha dato ordine di girare la barra e andare in porto, beh nessuno (nessuno) poteva impediglielo. Perchè se è vero che che i Marò imbarcati non rispondono al Comandante, ma alla Marina, è vero anche il contrario. E il marò che impugna l'arma e fa girare la nave, compie, semplicemente, reato di ammutinamento.

 

Così come non possiamo dire, come si è detto 'non si doveva farli salire a bordo, non si dovevano consegnare i marò': cosa facile da dirsi, non da farsi anche a norma di legge, che se la nave in mare aperto è suolo italiano, in porto è, ovunque, passibile di ispezione dalle autorità locali (vedasi anche qui)

 

http://www.dirittodicronaca.it/index.php/c...a&Itemid=69

 

e risponde alle leggi locali.

 

Di più: che dovevano fare, i nostri, mettersi a sparare ai soldati indiani? E come sarebbe andata a finire, 6 uomini contro qualche migliaio? Eroismo, o imbecillità? E infatti, da persone intelligenti, non hanno opposto resistenza, e hanno mostrato fiducia in quello Stato per cui portano la divisa.

 

Che si doveva fare, quando la nave era in porto, e la frittata oramai era fatta? Quello che si è fatto finora, mediare e vedere di cavare le castagne dal fuoco, con quello che si ha.

 

Ricordo che in passato stati ben più 'maneschi' del nostro, quando si sono trovati con sequestri di militari, non hanno bombardato: ma hanno pagato. Perchè una cosa è inviare la Delta Force in Somalia, un altra a Bombay.

 

Ecco, vorrei che questa incazzatura generale, che vedo in queste pagine, non sia l'altra faccia della medaglia italica: il 'facimm'a faccia feroce' di Mussolinana memoria, o se preferite un bel 'vorrei ma non posso', che nulla aiuta i nostri Uomini, che ad oggi si stanno comportando splendidamente, ma non fa altro che alimentare inutili tensioni.

 

Per inciso: non leggo i blog della 'Padania', perdo tempo a leggermi quelli di qualche esaltato sull ''Hindu'?

 

per quanto riguarda altri stati, che si sono visti sequestrare personale militare, e hanno pagato e non si sono stracciati le vesti, vedere qui:

 

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Raymond_Allen_Davis_incident

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Sinking_of_the_Rainbow_Warrior

 

http://en.wikipedia.org/wiki/2007_Iranian_..._Navy_personnel

 

http://en.wikipedia.org/wiki/2004_Iranian_..._Navy_personnel

 

e parliamo di Usa, Francia, UK.

 

Su signori, un poco di fiducia. Non facciamo sempre gli italiani, sempre pronti a spararci sui piedi.

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Signori, capisco bene l'onda emotiva provocata dai fatti. E capisco che essere attirati in una trappola, come è successo ai nostri, è oltremodo fastidioso e insultante.

 

Tralascio i post di chi scrive che 'bisogna andarli a liberare': è evidente che scrive di pancia, non di testa. Si è visto in Nigeria due giorni fa cosa è successo, pensare di andare in India, liberare i due marò, tornarsene a casa, è degno di un film di fantscienza, non della realtà.

 

Così come non dobbiamo dimenticare che tutto nasce da una legge bislacca, che, come anche Gaiani sul Sole ha rimarcato solo pochi giorni fa, non diceva 'chi fa cosa', ma solo definiva il prezzo da pagare e poco più. Il comando in mare, vedasi codice della Navigazione vigente, è del Comandante la Nave: che risponde solo all'armatore. E se questi, per meri motivi economici, e non conoscendo la trappola, ha dato ordine di girare la barra e andare in porto, beh nessuno (nessuno) poteva impediglielo. Perchè se è vero che che i Marò imbarcati non rispondono al Comandante, ma alla Marina, è vero anche il contrario. E il marò che impugna l'arma e fa girare la nave, compie, semplicemente, reato di ammutinamento.

 

Così come non possiamo dire, come si è detto 'non si doveva farli salire a bordo, non si dovevano consegnare i marò': cosa facile da dirsi, non da farsi anche a norma di legge, che se la nave in mare aperto è suolo italiano, in porto è, ovunque, passibile di ispezione dalle autorità locali (vedasi anche qui)

 

http://www.dirittodicronaca.it/index.php/c...a&Itemid=69

 

e risponde alle leggi locali.

 

Di più: che dovevano fare, i nostri, mettersi a sparare ai soldati indiani? E come sarebbe andata a finire, 6 uomini contro qualche migliaio? Eroismo, o imbecillità? E infatti, da persone intelligenti, non hanno opposto resistenza, e hanno mostrato fiducia in quello Stato per cui portano la divisa.

 

Che si doveva fare, quando la nave era in porto, e la frittata oramai era fatta? Quello che si è fatto finora, mediare e vedere di cavare le castagne dal fuoco, con quello che si ha.

 

Ricordo che in passato stati ben più 'maneschi' del nostro, quando si sono trovati con sequestri di militari, non hanno bombardato: ma hanno pagato. Perchè una cosa è inviare la Delta Force in Somalia, un altra a Bombay.

 

Ecco, vorrei che questa incazzatura generale, che vedo in queste pagine, non sia l'altra faccia della medaglia italica: il 'facimm'a faccia feroce' di Mussolinana memoria, o se preferite un bel 'vorrei ma non posso', che nulla aiuta i nostri Uomini, che ad oggi si stanno comportando splendidamente, ma non fa altro che alimentare inutili tensioni.

 

Per inciso: non leggo i blog della 'Padania', perdo tempo a leggermi quelli di qualche esaltato sull ''Hindu'?

 

per quanto riguarda altri stati, che si sono visti sequestrare personale militare, e hanno pagato e non si sono stracciati le vesti, vedere qui:

 

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Raymond_Allen_Davis_incident

 

http://en.wikipedia.org/wiki/Sinking_of_the_Rainbow_Warrior

 

http://en.wikipedia.org/wiki/2007_Iranian_..._Navy_personnel

 

http://en.wikipedia.org/wiki/2004_Iranian_..._Navy_personnel

 

e parliamo di Usa, Francia, UK.

 

Su signori, un poco di fiducia. Non facciamo sempre gli italiani, sempre pronti a spararci sui piedi.

Madmike.. tutto ciò è molto onorevole.. fa onore a te e ci fa onore ed esser orgogliosi...

ma alla luce di queste vicende, (penso mi darai ragione), non è ora di cambiare un pò le cose... (parlo a livello governativo) e rivedere un attimo i rapporti con l'ONU che mi sembra sia diventata un'organizzazione inutile e dispendiosa!!!

 

Spero che i ragazzi tornino in patria e alle loro famiglie.. ma resto dell'idea (e sinceramente non vedo alternative), che dovremmo pagare.. siamo davanti ad un sequestro legalizzato!

 

Questo è il pensiero di un piccolo montanaro..

ciaooo

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Quoto e sottoscrivo in toto le sagge parole del C.te Madmike.

Se mi permettete un pizzico di "realpolitik" con le pantofole (pregandovi di non scambiarla per cinismo): L'India è membro del British Commonwealth.

Ci dovrebbero essere rapporti previlegiati tra i due paesi, anche diplomatici.

La Gran Bretagna ha qualcosa di recentissimo da farsi perdonare dall'Italia.

Potrebbe essere la leva giusta.

In fondo non è successo qualcosa di simile per la strage del Cermis (vi ricordate la storia della presunta terrorista condannata negli U.S.A. e estradata in Italia dopo la strage del Cermis, nonostante le tante richieste precedentemente ignorate)?

Mah... vedremo!

Modificato da chimera
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Madmike.. tutto ciò è molto onorevole.. fa onore a te e ci fa onore ed esser orgogliosi...

ma alla luce di queste vicende, (penso mi darai ragione), non è ora di cambiare un pò le cose... (parlo a livello governativo) e rivedere un attimo i rapporti con l'ONU che mi sembra sia diventata un'organizzazione inutile e dispendiosa!!!

 

Spero che i ragazzi tornino in patria e alle loro famiglie.. ma resto dell'idea (e sinceramente non vedo alternative), che dovremmo pagare.. siamo davanti ad un sequestro legalizzato!

 

Questo è il pensiero di un piccolo montanaro..

ciaooo

Beh! che dire?

Quoto in pieno il Montanaro... (scusami Drakkar) che in quanto tale ha le idee ben chiare...

@ Chimera se non ricordo male era la Baralbini (o nome simile), personalmente se la potevano anche tenere!

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@ Chimera se non ricordo male era la Baralbini (o nome simile), personalmente se la potevano anche tenere!

Bravo navy, la Baraldini, non mi veniva a mente!

per i commenti sullo "scambio"....... taccio! :s65:

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Madmike, concordo sul fatto che una volta fatta la frittata (ergo: una volta entrati in porto) c'era poco da fare. E, come ho già detto, ho molte perplessità sul comportamento del comandante, sulle prove balistiche, ecc.

E che i tempèi si facciano lunghi, forse molto lunghi, è ormai più di un sospetto.

Per inciso, mi pare assai convincente il ragionamento esposto da un docente di Diritto internazionale qui

 

http://www.ilsussidiario.net/News/Esteri/2...zionale/253254/

 

Però mi permetto qualche dubbio sul tuo

 

Per inciso: non leggo i blog della 'Padania', perdo tempo a leggermi quelli di qualche esaltato sull ''Hindu'?

 

Non si tratta di "qualche esaltato", ma si tratta evidentemente di un' opinione di massa. Ti assicuro che nelle mie risposte mi sono ben guardata dall' usare i toni platealmente deliranti di parecchi di loro; ma semplicemente non me la sento di starmene quieta a lasciare che vomitino fango nella perfetta convinzione di potere usare tutta l'arroganza che vogliono, senza avere un benché minimo e saltuario contraltare.

Anzi, ti dirò che comincio a divertirmi: confesso che ho avuto un brivido di piacere quando oggi uno di loro ha dimostrato di stare cominciando a seccarsi del mio uso di "my dear"; credo che passerò a un più frivolo e leggiadro "my sweet honey" :s03:

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Signori grazie per avermi imbarcato. :s01:

 

Sono un lupo d' alta quota e non certo un lupo di mare.

Sono qua tra voi per incitarvi nel continuare in quanto avete cominciato. :s20:

 

Con alcuni di voi mi sono incrociato in terra straniera.

Abbiamo un obbiettivo comune, e per raggiungerlo è necessario improvvissare ed adattarsi.

Con l' incursione dei nostri "spiriti" in terra ostile è possibile ottenere dei risultati.

Ritengo che mai come ora è importante battere il metallo caldo.

Le elezioni sono prossime e ritengo che siano ancora pochi i giorni a nostra disposizione. :s68:

 

Signori, non prendetemi per pazzo, ma ritengo che si debba sferrare un attacco virtuale senza precedenti.

Questo è l' unico modo che, per ora, ci è consentito. :s02:

 

D'altra parte l' interesse in patria sembra focalizzato sulla farfallina di Belen e le varie ruberie politiche.

 

Credo che si debbano commentare anche gli articoli non pertinenti, con un messaggio univoco e standardizzato.

L' incitazione delle masse all' odio nei nostri confronti laggiù è atto vergognoso e meschino.

Facciamo almeno sentire la nostra voce. Facciamogli capire che non sono nel giusto.

 

La censura esiste ed è frequente, tra l' altro molte volte modificano i testi sconvolgendone anche il significato. :s05:

Personalmente sono stato bandito da tutti i quotidiani, ad eccezione di T@I che comunque mi censura per bene.

Ora, mi rendo conto che i miei messaggi siano particolarmente incisivi e sconvolgenti secondo il loro POA.

Tuttavia la cosa buona è che non sono molto astuti nel censurare e buona parte dei colpi sono comunque andati a segno. :s03:

Per motivi lavorativi debbo trascurare quelle incursioni nei prossimi giorni.

Per chi dice "I don't speak english" rispondo nemmeno io ... ma google translate, si.

Attenzione che come io ho seguito le vostre tracce sanno farlo anche loro. :s41:

E mi risulta che già altrove abbiano portato scompiglio. :s14:

 

Ho rubato la vs. immagine di Gandhi con la scritta "SALVIAMO I NOSTRI MARO'". :s12:

E la ho utilizzata come mia icona, e seppur poco visibile, dovrebbe dare i suoi frutti.

Lo ho fatto pensando di esaudire il desederio espresso da Navy60 che fosse diffusa in India. :s02:

Se GMAndrea avesse qualche cosa in contrario basta dirlo.

 

Signori, è stato un onore essere tra voi e continuerò a leggervi.

 

FORZA LEONI!

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Visitatore giovannibandenere

Buongiorno.

Credo che, alla condizione di non offendere nessuno, si possa liberamente esporre le proprie idee in qualsiasi proposito; il fatto di condividere o non condividere determinate scelte non significa essere disfattisti o peggio -terribilmente peggio- d'intralcio al "normale evolversi della situazione".

Per quanto riguarda me, la mia posizione non è frutto di una "ondata emotiva", è troppo riduttivo sentirselo dire, non mi si addice, non fa per me.

Io amo il mio Paese, l'ho servito in armi con dedizione e l'avrei servito fino alla estrema conseguenza. E voglio che il mio Paese torni ad occupare il posto che gli spetta, che non è questo; e sicuramente non dipende solo dall'affare indiano, lo so benissimo.

Ma questa mia è solo la premessa.

 

Coi "nostri italo-bazantini metodi", siamo tenuti al silenzio, dobbiamo parlare sempre e soltanto sottovoce perchè sennò gli "altri" si arrabbbiano; gli altri che invece possono dire e fare di noi tutto ciò che vogliono, tanto noi non ci arrabbiamo mai e chiediamo pure scusa.

Per tutta la prima parte di questo tread o come diavolo si scrive, sono stato zitto come un topo, non ho profferito verbo sennò guai. Bene, adesso che non ci sono più dubbi che l'abbiamo in

saccoccia, che facciamo?

Io sono il primo a dire: niente.

Perchè è troppo tardi per tutto, possiamo soltanto pregare.

I risultati sono esattamente quelli che abbiamo sotto gli occhi.

Però perdindirindira non si può pensare che io non dica e ripeta: "gli è tutto sbagliato, gli è tutto da rifare". Si può impormelo.

---

Non è il momento adatto e sicuramente non serve a niente parlarne, ma esiste(va) un metodo per andarseli a prendere in tempi rapidi e senza fracasso e senza dichiarare lo stato di guerra.

E questo, detto in maniera del tutto asettica, priva cioè di qualsiasi traccia anche minima di passione emotiva

Forse un giorno capiterà di parlarne, o forse no.

---

Non considero catastrofico che il ministro esteri abbia fatto quell'affermazione l'altro giorno: lo considero del tutto ininfluente, irrilevante; non ha peggiorato la situazione per questo.

Del resto ha detto la verità, quello che tutti pensiamo; quella verità che i nostri competitori dell'oceano indiano non hanno alcun problema nel capovolgere;

semmai i nostri Fanti da Mar non dovevano essere sbarcati bensì interrogati a bordo, in territorio italiano.

L'India avrebbe dovuto chiedere l'estradizione oppure occupare militarmente una parte del territorio italiano per prenderli.

---

Non ho ancora finito, ma mi fermo per non allungare oltremisura.

Da "falchetto", mi sono guadagnato i gradi di "falco".

Se ho esagerato, mi si cancelli.

Giovanni.

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Come ho già scritto all'inizio, l'atteggiamento dei BRIC (e in particolare di Brasile, India e Cina) è sempre di grande arroganza verso la vecchia Europa. Vedere anche l'Argentina (e il Brasile) sulle Falkland. Vedere il caso Battisti: abbiamo alzato la voce, e il risultato è stato lo scherno pubblico. Nel caso dell'India, una volta fatta la ca...ta (di far entrare in porto la nave) rimediare è assai difficile, perché quelli hanno il coltello dalla parte del manico: alzare la voce servirebbe a poco. Il problema è riportarli indietro, non "riprendere il posto che ci spetta nel mondo" (quale?). In questi tre mesi abbiamo recuperato prestigio e status in Europa, in Nordamerica, ma i BRIC sono un'altra storia (a parte Putin, naturalmente)...

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Forse sarebbe il caso di rivedere le condizioni di imbarco di personale militare su navi civili. Se il personale militare deve comunque sottostare alle decisioni del Comandante della nave, mi chiedo: se la stessa situazione si fosse verificata su una nave militare della MMI cosa sarebbe successo? :s12: :s12:

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Forse sarebbe il caso di rivedere le condizioni di imbarco di personale militare su navi civili. Se il personale militare deve comunque sottostare alle decisioni del Comandante della nave, mi chiedo: se la stessa situazione si fosse verificata su una nave militare della MMI cosa sarebbe successo? :s12: :s12:
Come minimo il Comandante della nave avrebbe obbedito agli ordini ricevuti e NON sarebbe entrato nelle acque territoriali indiane.
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Come minimo il Comandante della nave avrebbe obbedito agli ordini ricevuti e NON sarebbe entrato nelle acque territoriali indiane.

 

Appunto, lo credo anche io. Allora sarebbe il caso che le unità mercantili si dotassero di contractors, come tante altre nazioni già fanno.

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Visitatore giovannibandenere

Credo di avere capito che i "contractors" siano "mercenari";

in questo caso, i mercenari e l'impiego di mercenari sono vietati dalla legge italiana.

A meno che non si parli di GpG (quelli volgarmente e impropriamente detti "Vigilantes"); in questo caso si apre un capitolo a parte ma sempre italiani sono, non diversamente dai militari.

saluti, gbn

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