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Riportiamo A Casa I Ragazzi Del San Marco...


Totiano

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LA STAMPA oggi riferisce che le Autorità Indiane concorderebbero sul fatto che "l'incidente" sarebbe avvenuto in acquee internazionali, quindi la competenza sarebbe della nostra Magistratura...

Se la stessa India è d'accordo che l'incidente è avvenuto in acquee internazionali... cosa diavolo sta facendo quella nave e i nostri Marò lì????

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Da quello che leggo non sono stati ancora arrestati, stanno solo dando le loro testimonianze.

 

Una missione diplomatica è partita per cercare di risolvere la situazione.

 

Una cosa: ma un confronto dei proiettili rinvenibili nei cadaveri e un confronto con le munizioni in dotazione ai Marò, con relativo confronto con le armi, non basterebbe a scagionarli in maniera definitiva, se non dovessero bastare le discrepanze nella storia indiana?

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A prescindere dalle opinioni personali e nella speranza che i nostri uomini siano innocenti, mi permetterei di rammentare anche a me stesso che l'India è un Paese civile, retto da una democrazia parlamentare di tradizione inglese, un cui forse l'habeas corpus ha più vigenza che in Italia.

Modificato da Odisseo
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La vicenda continua a gonfiarsi, arrivando in testa a testate quali il Corriere della Sera.

 

I militari sono ancora trattenuti dagli interrogatori, la vicenda si gonfia e spero che la missione diplomatica la ridimensioni.

 

marobig.jpg

 

Secondo il Console italiano i marò sono solo in custodia, il loro arresto è una possibilità che tecnicamente non è ancora avvenuto.

Il ministro degli Esteri ha fatto sapere che la polizia indiana ha compiuto "atti unilaterali" nei confronti dei militari interrogati. Come di diceva prima la collaborazione tre i due governi sono ritenuti essenziali ai fini dell'accertamento di quel che è successo, quindi la presente situazione è parte di questa collaborazione.

 

Una cosa che mi è poco chiara è la dichiarazione della Farnesina, secondo qui i militari hanno immunità dalla giurisdizione rispetto agli stati stranieri in quanto organi dello Stato italiano. In pratica che significa?

 

Sinceramente, la mia paura aumenta...

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La vicenda continua a gonfiarsi, arrivando in testa a testate quali il Corriere della Sera.

 

I militari sono ancora trattenuti dagli interrogatori, la vicenda si gonfia e spero che la missione diplomatica la ridimensioni.

 

marobig.jpg

 

Secondo il Console italiano i marò sono solo in custodia, il loro arresto è una possibilità che tecnicamente non è ancora avvenuto.

Il ministro degli Esteri ha fatto sapere che la polizia indiana ha compiuto "atti unilaterali" nei confronti dei militari interrogati. Come di diceva prima la collaborazione tre i due governi sono ritenuti essenziali ai fini dell'accertamento di quel che è successo, quindi la presente situazione è parte di questa collaborazione.

 

Una cosa che mi è poco chiara è la dichiarazione della Farnesina, secondo qui i militari hanno immunità dalla giurisdizione rispetto agli stati stranieri in quanto organi dello Stato italiano. In pratica che significa?

 

Sinceramente, la mia paura aumenta...

 

 

Ecco, appunto, a quanto pare contrariamente a quanto detto prima sono tutelati, ma vallo a far capire a chi non vuol sentire !

 

Sono costernata e senza saper nè leggere nè scrivere dico anch'io : ma perchè farli scendere anzichè interrogarli a bordo ?

 

E di questo episodio ???

 

 

ammesso, che non sia un montaggio (oggi tutto è possibile) non vi sembra esagerato ? E perchè nessuno ha preso provvedimenti ? perchè si chiama Russia ?

 

Cito a memoria articolo letto su non so più quale testata.

A quanto pare un giornale indiano ha citato : sembra di vedere la Marina Italiana quando spadroneggiava (?) nei mari salvo farsi salvare dai tedeschi (qualcosa di simile).

 

Ma quanti millenni ci vorranno per cancellare quest'onta ?

Comunque mi risulta che possiamo ringraziare l'esercito tedesco ma la marina ???

 

Anzi, per le più grandi sconfitte possiamo solo ringraziare la marina tedesca e le sue intelligenti comunicazioni tramite enigma.

Poi ricerco il protocollo secondo il quale fu addirittura "un tedesco" a rivelare come decrittare enigma. Dicerie, fatti, chissà.

Certo è che decrittavano. Indiani, studiate la storia.

 

Scusate, sono molto arrabbiata e anche indignata

Modificato da Franca2011
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E di questo episodio ???

ammesso, che non sia un montaggio (oggi tutto è possibile) non vi sembra esagerato ? E perchè nessuno ha preso provvedimenti ? perchè si chiama Russia ?

 

Scusate, sono molto arrabbiata e anche indignata

Non ti arrabbiare, non serve a nulla.

 

Quanto al filmato, puzza di montaggio a chilometri di distanza: se i Russi per affondare quella barchetta hanno dovuto sparargli contro con le Gatling, l'artiglieria principale, i lanciarazzi a.s. (??!!), e poi utilizzare mitragliatrici, AK47 ed RPG stanno messi male (mancavano solo i missili ss)

Poi ho notato che i tizi che sparavano non avevano addosso nemmeno uno straccio di divisa: non è possibile, sulle navi russe (almeno su quelle passate dalle mie parti) la disciplina è ancora "antica" e non ho mai visto nessuno a bordo senza divisa.

Penso sia il collage di tre o quattro diversi video.

Ciao.

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Scusate ma mi domando se gli USA o gli Inglesi non avrebbero dato un avanti tutta : togliamoci dai pasticci e poi discutiamo

Si deve vedere dove erano e cosa è realmente successo: se la petroliera era all'interno delle acque territoriali o molto vicino, comunque, alla costa le motovedette indiane li avrebbero raggiunti.

Noi non lo sappiamo, ma è possibile che prima di fermarsi ed entrare in porto ci siano state disposizioni dal nostro Governo e/o dalla compagnia armatrice.

Ciao.

Modificato da Odisseo
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Non ti arrabbiare, non serve a nulla.

 

Quanto al filmato, puzza di montaggio a chilometri di distanza: se i Russi per affondare quella barchetta hanno dovuto sparargli contro con le Gatling, l'artiglieria principale, i lanciarazzi a.s. (??!!), e poi utilizzare mitragliatrici, AK47 ed RPG stanno messi male (mancavano solo i missili ss)

Poi ho notato che i tizi che sparavano non avevano addosso nemmeno uno straccio di divisa: non è possibile, sulle navi russe (almeno su quelle passate dalle mie parti) la disciplina è ancora "antica" e non ho mai visto nessuno a bordo senza divisa.

Penso sia il collage di tre o quattro diversi video.

Ciao.

 

E' quello che pensavo, mancava solo la bomba atomica per far fuori una barchetta...

Modificato da Franca2011
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Notizia dell'ultima ora: un satellite mostra che la Enrica Leixe era in acque internazionali quando i marò hanno allontanato l'imbarcazione indianda, la giurisdizione è quindi sicuramente italiana.

 

Sembra anche confermato che i vertici militari avessero ordinato di NON far scendere i due marò, il motivo per cui l'hanno fatto potrebbe doversi ricercare nella volontà di collaborare o di non infiammare la situazione.

 

A scapito delle prove (posizione della nave, proiettili,tempistiche, ...) la situazione sta diventando molto brutta, faccio fatica a non sentirmi in ansia per i nostri!

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Sto cercando, con scarso successo devo dire, di tenermi lontano da questo topic...

leggendo quello che riportate, mi fa arrabbiare sempre più...

Perdonatemi, sono miei commilitoni, mi sento troppo coinvolto, sono sicurissimo che non hanno commesso quello che dicono...

Perchè non facciano intervenire la comunità internazionale? del resto da quello che ho capito, la nave è stata "costretta" a entrare in porto.

Il nostro perbenismo non paga, forse sarà il caso di tirar fuori gli attributi...

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Il nostro perbenismo non paga, forse sarà il caso di tirar fuori gli attributi...

Odio quello che sto per dire, ma forse hai ragione: il perbenismo non paga. Siamo stati troppo corretti e ora due nostri militari sono sotto custodia illegale. Lo confermano le foto satellitari, che pongono la nave italiane in acque internazionali al momento dell'attacco.

 

Posizioni diverse, orari diversi, numero di proiettili che non coincidono e altro ancora: cosa aspettiamo a farlo notare alle autorità indiane!? Cosa aspettiamo a contestare al governo indiano le loro azioni unilaterali?!

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Il nostro perbenismo non paga, forse sarà il caso di tirar fuori gli attributi...

 

come li si potrebbero tirare fuori gli attribuiti ? L' unica cosa indiana a portata di mano, se non sbaglio, sarebbe il secondo rifornitore per la Marina Indiana in costruzione alla Fincantieri.....

 

Resto sempre perplesso per la singolare iniziativa indiana... a parte il prezzo dei summenzionati rifornitori, non vedo dove ci sarebbe ragione di montare un incidente diplomatico-militare.

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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.... a quanto pare anche il Gen. Arpino si fa la stessa mia domanda :

 

(...) Ultima riflessione: se il mercantile fosse stato per esempio americano, protetto dai Seals, gli indiani li avrebbero arrestati?

 

http://qn.quotidiano.net/esteri/2012/02/20...io-arpino.shtml

Non credo che i marò del San Marco siano meno efficienti dei SEAL USA. Il discorso è puramente diplomatico: se con la forza si fossero opposti avrebbero forse fatto più danno.

 

Resta l'amarezza di come questo caso stia diventanto mediatico. Se parli con chi non vede al di la del proprio naso e non si informa un pochino di più, i due militari italiani sono (a)colpevoli, perchè li hanno tratti in custodia (quindi?!) e (b)sono a un passo dalla pena di morte.

Modificato da serservel
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Non credo che i marò del San Marco siano meno efficienti dei SEAL USA. Il discorso è puramente diplomatico: se con la forza si fossero opposti avrebbero forse fatto più danno.

 

Resta l'amarezza di come questo caso stia diventanto mediatico. Se parli con chi non vede al di la del proprio naso e non si informa un pochino di più, i due militari italiani sono (a)colpevoli, perchè li hanno tratti in custodia (quindi?!) e (b)sono a un passo dalla pena di morte.

 

Santo cielo come è facile venir equivocati.

Certo che il caso è diplomatico e l'efficienza dei marò rispetto ai Seal non c'entra un bel niente.

Il discorso è : gli USA li avrebbero fatti scendere ?

Pare che anche la MM abbia ordinato di non scendere.

Quindi chi ha preso questa decisione da parte italiana ?

 

Possiamo confrontarci, con le ns leggi, con paesi le cui garanzie sono quanto meno discutibili ?

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Santo cielo come è facile venir equivocati.

Certo che il caso è diplomatico e l'efficienza dei marò rispetto ai Seal non c'entra un bel niente.

Calma, non scaldiamoci: non mi riferivo a te e non sei stata equivocata, le mie risposte erano dirette all'articolo che hai postato.

 

 

Il discorso è : gli USA li avrebbero fatti scendere ?

Pare che anche la MM abbia ordinato di non scendere.

Quindi chi ha preso questa decisione da parte italiana ?

 

Possiamo confrontarci, con le ns leggi, con paesi le cui garanzie sono quanto meno discutibili ?

Come fai giustamente notare, anche il nostro Governo ha ordinato al personale della nave italiana di NON ASSECONDARE le richieste indiane, il fatto che l'abbiano fatto potrebbe essere imputabile all'armatore o al capitano della nave (questo lo dice un articolo del Corriere della Sera), che lo avrebbero fatto per non aggravare le tensioni.

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Calma, non scaldiamoci: non mi riferivo a te e non sei stata equivocata, le mie risposte erano dirette all'articolo che hai postato.

 

 

 

Come fai giustamente notare, anche il nostro Governo ha ordinato al personale della nave italiana di NON ASSECONDARE le richieste indiane, il fatto che l'abbiano fatto potrebbe essere imputabile all'armatore o al capitano della nave (questo lo dice un articolo del Corriere della Sera), che lo avrebbero fatto per non aggravare le tensioni.

 

C.te, sono calmissima, non volevo solo essere equivocata. Ci mancherebbe che metta in discussione o che paragoni i ns marò con reparti dal grilleto facile.

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Io mi sono domandato una cosa: c'è chi sostiene che fossero in acque internazionali, c'è chi sostiene che fossimo in quelle territoriali.

Mantenere attiva una petroliera costa, il carburante costa, il ritardo nella consegna o nel carico costa assai, perchè, se fossero stati in acque internazionali dove il governo indiano non ha giurisdizione alcuna e totalmente estranei ai fatti come sostengono, avrebbero girato la prua e fatto rotta su Kochi?

La notizia del fermo è di giorni fa..

 

 

.. si parla anche di due arresti..
Modificato da Lefa
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Probabilmente sono stati costretti ad attraccare, se le foto satellitari dicono che erano in acque internazionali faccio fatica a non crederci.

 

La notizia del fermo è di giorni fa..
Sì ma, se non erro, solo nelle ore scorse sono scesi e si sono consegnati alle autorità indiante. Modificato da serservel
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Santo cielo come è facile venir equivocati.
Calma, non scaldiamoci: non mi riferivo a te e non sei stata equivocata, le mie risposte erano dirette all'articolo che hai postato.
o non sanno quello che stanno facendo o lo sanno troppo bene (questo è il paese di Cesare Beccaria....)
C.te, sono calmissima, non volevo solo essere equivocata. Ci mancherebbe che metta in discussione o che paragoni i ns marò con reparti dal grilleto facile.

Invito tutti a mantenere la discussione entro toni di correttezza formale e sostanziale, evitando polemiche personali, allusioni e quant'altro.

Direttivo e Moderatori hanno già ribadito più volte quanto sopra - in altre analoghe discussioni - al fine di non cadere in contrapposizioni assolutamente inutili in questo topic nello specifico e nel forum in generale.

Modificato da Alagi
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Simone segui le notizie italiane, che arrivano molto in ritardo.

Quali foto satellitari? fortuna vuole che avessero un satellite nell'orbita giusta proprio al momento dell'incidente? non ci crederei neppure se me le mostrassero.. la fonte MMI o media?

Hai ragione Matteo, seguo le notizie italiane. Il Corriere della Sera, in particolare, riporta quanto trapelato dal rapporto del marò Latorre ai Carabinieri del Ros e alla Procura di Roma.

 

Da quello che leggo al rapporto sono allegate, oltre alle testimonianze degli altri cinque soldati presenti a bordo e le conclusioni del responsabile del team, foto dell'azione. Serviranno a scagionarli?

 

Lo stesso articolo propone i seguenti spunti:

- la Enrica Lexie si trova a «33 miglia dalla costa sudovest dell'India». La posizione della nave è confermata dai dati forniti dal satellite, attivato da chi era a bordo ma viene contestato dalle autorità locali.

- Gli orari non coincidono, visto che la polizia indiana colloca gli spari almeno due ore dopo.

 

Riguardo le foto satellitari, credo di aver preso un abbaglio: quello che avevo precedentemente letto si riferiva alle tre fotografie allegate che mostrano il peschereccio; sarebbe diverso dal St. Antony, quello dove sono stati uccisi i pescatori. Purtroppo sembra che leimmagini siano sfuocate e troppo poco chiare per eliminare ogni dubbio.

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Hai ragione Matteo, seguo le notizie italiane.

 

Non voleva essere una critica, ma una spiegazione del perchè la notizia del fermo dei due ragazzi è arrivata in Italia con giorni di ritardo rispetto alle testate locali o straniere (che fanno riferimento alle locali). :s01:

Comunque sembra che la stampa nostrana, al contrario della settimana passata, si stia occupando della vicenda in maniera continua quindi il flow di notizie dovrebbe essere sempre più in linea, temporalmente parlando, con quello locale.

 

Sulle foto satellitari mi è sembrato subito strano, un satellite ha bisogno di tempo per prendere posizione e soprattutto di condimeteo favorevoli per poter vedere, la coincidenza di questi due fattori in tempi tanto brevi da poter stabilire la posizione di un nave al momento del fatto non è credibile, a meno che non stessero già monitorando quel tratto di mare (...).

 

Che le versioni siano diametralmente opposte non ci piove, non si capisce se qualcuno mente o se sono tutti in buona fede.

 

Domanda per avvocati: siamo su una linea di confine territoriale, Serservel Italia e Lefa in Svizzera, Simone dalla sua posizione in suolo italiano spara a Matteo che si trova in Svizzera ( :s07: ) e lo accoppa. Quale giurisdizione risulta preminente?

Ammesso che l'accusa sarebbe quella di omicidio, si giudica il momento dello sparo avvenuto in Italia o il momento in cui sopraggiunge la morte in Svizzera? Dal mio ignorante punto di vista, vedo il secondo caso più probabile.

Ribaltando la situazione sull'episodio della nave (ammesso che sia vero), se tutta la vicenda si fosse consumata sul ponte della nave dell'uno o dell'altro paese non ci sarebbero dubbi sulla preminenza della territorialità, ma in questo caso la dinamica mi pare simile allo stupido esempio che ho fatto sopra.

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Sono abbastanza ottimista: finirà il tutto (come al solito) con un bel pagamento, un grosso sconto sulle navi o anche magari le regaleremo. La nostra politica internazionale in tempi difficili è sempre stata questa. Non vedo perchè cambiare :s06: :s06: :s06: Lasciatemelo dire POVERA ITALIA COME TI HANNO RIDOTTA.

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Sono abbastanza ottimista: finirà il tutto (come al solito) con un bel pagamento, un grosso sconto sulle navi o anche magari le regaleremo. La nostra politica internazionale in tempi difficili è sempre stata questa. Non vedo perchè cambiare :s06: :s06: :s06: Lasciatemelo dire POVERA ITALIA COME TI HANNO RIDOTTA.

Io spero proprio di no! Spero che l'Italia PRETENDA la restituzione dei nostri militari, una volta chiarita questa storia. Non vedo perchè dovremmo pagare: basta mettere sul tavolo le prove e giudicare in base a quelle.

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Non credo sia come dici tu, il fatto è avvenuto a 33 miglia dalla costa (ben oltre le acquee territoriali), per quanto mi riguarda non ci sono dubbi!

 

Vincenzo, anzi tutto come fai a non avere dubbi se di questa vicenda neppure chi indaga ha chiaro lo volgimento.

Poi, scrivi ‘non credo sia come dici tu’. Come dico io? Non ho idea di dove si sia consumata la vicenda!

Sulle acque territoriali, mi spiace ma non è la linea delle 12 miglia il punto ma il fatto che da una nave (territorio, legislazione) si sia sparato ad un’altra (altro territorio, altra legislazione), sempre ammesso che sia vero.

Perdona la mia puntualizzazione ma le difese a prescindere sono a mio modo di vedere le cose poco obiettive.

 

Vorrei fare un paragone, ribadendo che di questa vicenda ancora non si sa se sia vera e che spero di cuore che sia un grande fraintendimento: sciagura del Cernis.

Militari USA tranciano una funivia in italia e fanno 20 morti, il governo USA si scusa (come mi sembra di aver letto abbia fatto la Farnesina sull'episodio in questione, devo trovare la fonte) e vengono elargiti compensi economici ai familiari delle vittime (come sembra sia avvenuto in India), i protagonisti del fatto furono processati in USA nonostante le grandi proteste. Quali furono i vostri sentimenti in quell'occasione? io la vidi come una grande ingiustizia.

Se la legge stabilirà che la territorialità indiana sarà preminente rispetto a quella italiana, vorreste che i nostri ragazzi fossero processati in Italia o in India? la testa mi dice India ma il cuore Italia.

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Signori, il problema è l'arroganza dei BRIC (vedi il caso Cesare Battisti per il Brasile, vedi le forniture di gas per Putin, e via dicendo) verso i paesi della vecchia Europa (come la chiamava qualcuno...). Cerchiamo di lamentarci un po' meno dell'egemonia tedesca, per dura che sia: è l'unica che abbiamo, in Europa (la mia solita Realpolitik, direbbe il cittadino Marat).

 

EDIT: Matteo, nel caso del Cermis c'è un trattato firmato dall'Italia che esclude i militari americani delle basi in Italia dalla giurisdizione domestica, un prodotto dell'epoca dell'egemonia americana.

Modificato da de domenico
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Nel caso del Cermis vigettero le norme NATO secondo le quali i soldati appartenenti ad essa sono soggetti alle leggi del proprio paese (forse è questa la legge che l'Ialia cerca di affermare nel caso in oggetto), ma lì era un rapporto NATO-NATO, l’India non è nel club.

Tuttavia non mi interessava la parte giuridica bensì quella umana; il punto è che quando i processi vengono spostati “in casa” (mi vengono in mente recenti episodi di ‘politici’ nostrani) si tende ad insabbiarli. Cermis, 20 morti, processo in USA, tutti colpevoli e tutti assolti.

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sicuro che sia superfluo, riporto comunque questo appello del moderatore, magari non è stato visto da tutti visto che era l'ultimo post della pagina precedente.

 

Invito tutti a mantenere la discussione entro toni di correttezza formale e sostanziale, evitando polemiche personali, allusioni e quant'altro.

Direttivo e Moderatori hanno già ribadito più volte quanto sopra - in altre analoghe discussioni - al fine di non cadere in contrapposizioni assolutamente inutili in questo topic nello specifico e nel forum in generale.

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Miei carissimi amici,

non mi voglio addentrare in cavilli di dove o non dove i due marò devono avere un processo.

Leggendo i giornali e sentendo la televisione, mi è venuta una domanda:

Perchè, chi o che cosa ha fatto sbarcare i due Marò dalla nave consegnandoli nelle mani degli Indiani?

Se è stato il Sig. Qualcuno a dare l'ordine, mi sà che l'abbia buttata di fuori, perchè i nostri soldati hanno perso il beneficio della extraterritorialità che una nave rappresenta.

Se il che cosa, è stato lo spiegamento delle varie Forze dispiegate dall'India intorno alla petroliera, la cosa è molto discutibile.

Poi affidare la vita di due Soldati Italiani, che lavorano per garantire la libertà di navigazione in quelle acque, la cosa non mi piace,

sarebbe come affidare la vita di un uomo a Robespierre o a Cesare Beccaria. La differenza c'è ed è sotto gli occhi di tutti.

 

In un post precedente, dissi che la miglior soluzione per passare le acque del golfo di Aden e mari limotrofi,

la miglior soluzione era il convogliamento delle navi civili, fino a portarle nei porti di arrivo.

So benissimo che ciò comporta una spesa non sempre sostenibile da parte degli armatori, che confidano nella buona stella, che i pirati quando transitano le loro navi siano da un'altra parte.

Purtroppo non è così, ma non è giusto nemmeno imbarcare sui mercantili personale militare, con scopi di auto difesa, se poi al primo intervento cruento, i risultati sono quelli che tutti noi abbiamo sotto gli occhi.

Per quanto riguarda la cosa della Extraterritorialità, non sò se questa vale solo per le navi militari o mercantili, ma so, che un aereo civile in un aereoporto qualsiasi rappresenta un pezzo della nazione di cui batte bandiera e che non è soggetto alle leggi della nazione su cui ha posato le ruote.

 

Se mi sbaglio sono felice di essere corretto.

 

Un caro saluto a tutti.

 

Fassio

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Ciao Matteo,

permettimi di dissentire, io vedo i due episodi in maniera diversa...

Il Cermis è su suolo italiano e NATO o non NATO dovevano esere giudicati in Italia.

Quì invece, stiamo parlado di acquee internazionali (questo fatto, pare sia stato riconosciuto anche dalle autorità indiane), dove il tutto è regolato da leggi internazionali.

Il resto è tutta aria fritta. Per me, la petroliera doveva continuare per la sua strada, a nessuno doveva essere permesso di salire a bordo (su suolo Italiano), senza una preventiva autorizzazione della Farnesina. Se proprio si voleva fare chiarezza ed in nome e rispetto della vita umana, bisognava svolgere il processo durante la navigazione di avvicinamento alle coste italiane, o al massimo l'unità, pur rimanendo in acquee internazionali doveva pendolare nin zona. Fondamentale, nessuno doveva scendere dalla nave.

Questo ovviamente è il mio personale punto di vista.... certamente spero che la vicenda si concluda nel migliore dei modi.

Ciao :s01:

 

Ho appena visto il "riporto" di Totiano.... spero di non essere "bacchettato" ribadisco comunque che è un mio punto di vista che non vuole assolutamente criticare nessuno.

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Interrompo per inserire qualche aggiornamento letto dal Corriere. Sicuramente va preso con le pinze, ma vale la pena prenderlo in considerazione.

 

Da una fonte italiana vicina all'inchiesta emerge in queste ore che il comandante della petroliera Enrica Lexie, la nave al centro del caso diplomatico che agita i rapporti tra Italia e India, sarebbe stato convinto ad entrare nel porto di Kochi «con l'inganno». Secondo la fonte, infatti, le autorità locali avrebbero in un primo momento chiesto al comandante se avesse subito un tentativo di abbordaggio e, alla risposta affermativa, lo avrebbero invitato ad andare in porto per fare il riconoscimento di un peschereccio con delle armi a bordo. In realtà, non c'era alcun riconoscimento da effettuare: l'obiettivo era solo quello di non far allontanare la nave con a bordo i presunti responsabili dell'uccisione dei due pescatori.

 

Che ne dite di questa parte? A me sembra come minimo oltraggioso che un Paese inganni la nave di un altro Paese in questo modo, ammesso che sia vero!

 

Non parliamo dei cori e delle proteste anti italiani: sempre dal Corriere si riporta «Italiani, mascalzoni! Dateci i colpevoli!».

 

Aspetto con molta ansia il momento in cui la vicenda sarà chiarita e, soprattutto, come lo sarà.

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Per il futuro suggerirei di eseguire riprese foto-cinematografiche: potrebbero essere molto utili non solo in caso di simili incidenti, ma anche per studiare e migliorare le tecniche anti-piratesche.

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Per me, la petroliera doveva continuare per la sua strada, a nessuno doveva essere permesso di salire a bordo (su suolo Italiano), senza una preventiva autorizzazione della Farnesina. Se proprio si voleva fare chiarezza ed in nome e rispetto della vita umana, bisognava svolgere il processo durante la navigazione di avvicinamento alle coste italiane, o al massimo l'unità, pur rimanendo in acquee internazionali doveva pendolare nin zona. Fondamentale, nessuno doveva scendere dalla nave.

Questo ovviamente è il mio personale punto di vista.... certamente spero che la vicenda si concluda nel migliore dei modi.

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Concordo, la nave NON doveva andare in India.

Modificato da Alfabravo 59
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dialogando (e facendo attenzione) su un NG navale internazionale, sono emerse due plausibili motivazioni per l' incidente:

 

uno, in India moltissimi vedono con fastidio (eufemismo) la Sonia Gandhi, a quanto pare accusata di agevolare le missioni cristiane (cattoliche).

 

due, e a me sembra più consistente, tra un mercantile armato (in senso lato) e uno disarmato, i pirati preferirebbero il secondo, che nei pressi di un porto Indiano e' molto facile che si tratti di traffico di cabotaggio con bandiera nazionale, o carrette più o meno panamensi o liberiane, con una buona componente di marittimi indiani.

 

Entrambe per me sono valide come possible casus incidenti [1], anche se sono più inclinato in favore della seconda, di più difficile soluzione (anche se con otto Maestrale prossime alla sostituizione, forse una riedizione delle RRNN Taranto, Ancona o Libia appare fattibile, ma con quali soldi ci permettiamo degli stazionari in Oriente d' antan ??)

 

[1] scusate il maccheronico, sarebbe "casus belli" applicato all' incidente diplomatico...

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Al telegiornale di questa sera un servizio metteva in evidenza, tra le cose, un'altro aspetto oscuro: nella zona soggetta a indagini c'è stato un altro scontro, quello tra una nave greca e pirati. Anche in quel caso c'è stato una sparatoria e, almeno a una prima occhiata in TV, la nave greca e quella italiana hanno un aspetto molto simile.

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Ho sentito anch'io il TG Serservel, se quello che hanno detto è vero, credo che possano aver preso una cantonata. Speriamo solo che riflettano su questa eventualità.

Più che pensare alle 8 maestrale, io valuterei di inviare da quelle parti un Santo (San Giorgio, Marco, Giusto). Sopra questo tipo di unità possiamo metterci di tutto, incluso, un'aliquota del G.O.I.

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Condivido il sentimento di Vincenzo che, non credo si faccia fatica a crederlo, sarà quasi certamente condivisa da molti. Tuttavia è per l'appunto solo questo: un sentimento.

 

La testa ce l'abbiamo tutti, e ben piantata sulle spalle. Sappiamo bene che questa battaglia non si combatterà in un campo di guerra ma sui tavoli della diplomazia e, mi duole dirlo, della politica. Anche in questi ultimi campi abbiamo valenti guerrieri.

 

Edit:dal sito della Marina Militare è apparso il seguente comunicato:

 

I due fucilieri del Reggimento San Marco, uomini addestrati a pensare prima di agire, sono intervenuti esclusivamente secondo le procedure e nell`ambito delle misure che riguardano la lotta alla pirateria. Hanno sparato colpi di avvertimento in aria e in acqua (warning shots) per salvaguardare il “proprio” territorio, rispondendo in pieno alle norme esistenti. Vale a dire, proteggere la sicurezza dei traffici marittimi da un’attività criminosa che mette a repentaglio le libertà economiche e personali dell’alto mare.

 

L’azione degli uomini della Marina Militare, imbarcati sulla Enrica Lexie come Nucleo Militare di protezione, è avvenuta in acque internazionali nel rispetto delle risoluzioni Onu e della legge n.130 del 2 agosto 2011; e si è sviluppata contro un'imbarcazione da definirsi «nave sospetta di pirateria». I fucilieri del Reggimento San Marco sono intervenuti mercoledì scorso, alle 12.30 italiane, mentre la Enrica Lexie navigava al largo della costa Sudoccidentale della penisola Indiana e dopo aver avvistato un'imbarcazione con cinque persone armate in fase di avvicinamento. Nonostante le segnalazioni ottiche e la procedura di identificazione effettuata dai fucilieri, l’imbarcazione ha proseguito la sua rotta. A quel punto, gli uomini della Marina Militare hanno esploso tre serie di colpi in mare (20 in tutto) a scopo dissuasivo e senza mai colpire lo scafo della “nave sospetta di pirateria”. Dopo l’ultima serie, l’imbarcazione si è allontanata dalla nave italiana.

Modificato da serservel
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ragazzi, un momento di calma....

 

qui stanno volando parole un cicinin troppo grosse.....

 

Saluti costernati,

dott. Piergiorgio.

 

 

Condivido il sentimento di Vincenzo che, non credo si faccia fatica a crederlo, sarà quasi certamente condivisa da molti. Tuttavia è per l'appunto solo questo: un sentimento.

 

La testa ce l'abbiamo tutti, e ben piantata sulle spalle. Sappiamo bene che questa battaglia non si combatterà in un campo di guerra ma sui tavoli della diplomazia e, mi duole dirlo, della politica. Anche in questi ultimi campi abbiamo valenti guerrieri.

 

Edit:dal sito della Marina Militare è apparso il seguente comunicato:

Salve amici,

forse devo essermi espresso male....

Il fatto di mandare, un Santo e imbarcarci un'aliquota del GOI non era riferito a questo specifico caso, anzi a nessun caso che potrebbe somigliare a questo. Mi riferisco a un possibile rapimento da parte di Pirati e basta.

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Salve amici,

forse devo essermi espresso male....

Il fatto di mandare, un Santo e imbarcarci un'aliquota del GOI non era riferito a questo specifico caso, anzi a nessun caso che potrebbe somigliare a questo. Mi riferisco a un possibile rapimento da parte di Pirati e basta.

Temo sia molto facile fraintendere in questi momenti e in queste circostanze, anche senza volerlo... Scusa l'errore!

 

I giornali di stamane riportano l'intenzione degli avvocati dei marò (stamattina erano 3, non so per quale motivo, mi è sfuggito qualcosa?! :s14: ) di presentare ricorso riguardo la giurisdizione del fatto avvenuto.

Modificato da serservel
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Ultimo aggiornamento che, personalmente, mi preoccupa: le autorità indiane perquisiranno la nave italiana in cerca delle armi del team anti-pirateria.

 

Sarebbe legittimo, nell'ambito di un'indagine, ma in questa situazione ho brutte sensazioni...

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Personalmente non ho mai pensato ad un atto di forza che comunque ci metterebbe in una difficile situazione diplomatica e sicuramente darebbe a questi burocrati indiani incompetenti, la base per portare avanti la loro strampalata accusa. Non voglio addentrarmi nel futuro di quello che accadrà e chi farà brutte figure internazionali. Sono convinto che l'India rilascerà in qualche modo i ns. ragazzi, ma...qualcuno ha sbagliato e per me è stato il comandante della petroliera che secondo le norme internazionali poteva benissimo rifiutarsi di entrare in un porto indiano, tenendo conto che non era in crociera e aveva a bordo militari italiani. Tenendomi per me la rabbia, devo sottolineare che oramai i diritti tra nazioni oramai sono agli stracci, Stati che commissariano altri Paesi sovrani (comparabile ad una conquista territoriale) pirati che spadroneggiano difesi da inefficienze giurisdizionali e paure ataviche di rimanere invischiati in "pantani" mai dimenticati. Paesi che minacciano guerre nucleari continuano ad ordire distruzioni dei vicini, chi più ce n'ha più ne metta. Sembra un copione già visto negli anni trenta. Le conseguenze le conosciamo

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Altro aggiornamento, questa volta dal fronte greco.

 

Fonti auterevoli riferiscono che l'armatore del mercantile greco Olympic Flair ha notificato ufficialemente alla nostra Marina che la nave ha effettivamente subito un attacco di pirateria il 15 febbraio. La posizione al momento dell'attacco era non lontano dalla costa indiana.

 

Altro aspetto molto...caldo: la sezione anticrimine dell'International Chamber of Commerce ha riferito che "La Guardia costiera indiana, l'autorità portuale di Kochi e l'autorità coordinatrice del Search and Rescue la MRCC (Maritime Rescue Coordination Centre) di Mumbai erano stati allertati e informati, ma quando è stato chiesto loro se avessero ricevuto informazioni di attacchi di pirati avvenuti nella loro area (in India) hanno assolutamente negato e detto che mai in India si erano verificati attacchi di pirateria". L'Olympic Flair è molto simile alla nostra Enrica Lexie.

 

Fonte: GRNet

 

 

Il sangue mi sta ribollendo, mi fermo qui.

Modificato da serservel
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