Leopard1 Inviato 21 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 21 Settembre, 2013 Sarà vero???? (AGI) - Washington, 21 set. - Nel 1961 gli Stati Uniti rischiarono una catastrofe nucleare. Un bombardiere B-52 si spezzo' in volo mentre sorvolava Goldsboro, nel North Carolina, e due bombe a idrogeno Mark 39 caddero dall'aereo. La prima arrivo' al suolo inesplosa; all'interno della seconda, invece, si misero in moto i meccanismi di detonazione. Se fosse esplosa "sarebbe cambiato il corso della storia", ha spiegato alla Bbc Eric Schlosser, il giornalista investigativo che ha ottenuto i documento top secret in base al Freedom of information Act. Ma a salvare milioni di vite umane fu il guasto a un interruttore, che non funziono'. La bomba era 260 volte piu' potente di quelle sganciate dagli americani su Hiroshima e Nagasaki e in quella fase storica si era all'apice della Guerra Fredda tra Unione Sovietica e Stati Uniti, un anno prima della crisi dei missili che avrebbe visto Cuba al centro di una contesa in grado di precipitare il mondo in una Terza guerra mondiale. Ciascuno dei due ordigni era dotato di 4 megatoni, con una potenziale ricaduta radioattiva su Washington, Baltimora, Filadelfia e New York. Washington ha sempre negato che il proprio arsenale abbia mai messo a rischio le vite dei concittadini ma quel 23 gennaio, tre giorni dopo l'insediamento di John Fitzgerald Kennedy, "solo un interruttore a basso voltaggio -ha affermato Parker F. Jones, supervisore del governo per le armi nucleari chiamato a scrivere otto anni dopo un ulteriore rapporto sull'incidente- un semplice oggetto a tecnologia dinamo si piazzo' tra l'America e la catastrofe". (AGI) .21/9 21.29 Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 22 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 22 Settembre, 2013 (modificato) Non so, mi lascia un po' perplessa. Il c**o va bene una volta, ma che funzioni contemporaneamente in due casi, mi sembra da "dito di Dio". La notizia compare in parecchi siti, anche ufficiali (@ Leopard: in questi giorni con libero ho avuti problemi, ho cancellato un sacco di roba per cercare di risolverli...se vuoi, postali di nuovo qui)Voglio dire, due atomiche: una cade inesplosa, l' altra "non funziona".Non è che, magari, (non me ne intendo certo!)sia la mancata esplosione sia quello indicato come "guasto all' interruttore" fossero normali procedure di sicurezza? Che certo non vengono indicate nei rapporti ufficiali o semi-ufficiali? Quale stato fa sorvolare il proprio ( e speriamo anche quello di altri) spazio da aerei con armi atomiche senza prevedere casi di emergenza? Modificato 22 Settembre, 2013 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
madmike Inviato 22 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 22 Settembre, 2013 vero, vero... e anche documentato. http://www.theguardian.com/world/interactive/2013/sep/20/goldsboro-revisited-declassified-document Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Squadrag54 Inviato 23 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 23 Settembre, 2013 un incidente del genere, accadde anche in Mediterraneo, una delle bombe, se non erro, cadde in Spagna. Onestamente, la cosa mi lascia perplesso, in genere le bombe, di quel tipo dovrebbero avere un dispositivo di armamento, che viene attivato dall'equipaggio poco prima del lancio, altrimenti a tutti i decolli e atteraggi si potrebbe sfiorare la catastrofe, infatti per quegli ordigni che vengono attivati estermamente al momento del decollo, è previsto che debbano essere sganciati prima dell'atterragio, vedasi le bombe a grappolo durante le operazioni in nella ex Jugoslavia, sganciate in Adriatico, che poi sono state recuperate dai nostri cacciamine. Inoltre quel tipo di bombe, erano progarmmate per esplodere ad una determinata altezza, non a contatto del suolo. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimiliano Naressi * Inviato 23 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 23 Settembre, 2013 (modificato) Anch'io rimango perplesso dalla notizia, visto che i sistemi di innesco degli ordigni nucleari sono progettati appunto per evitare inneschi non voluti. Ritengo molto improbabile che l'incidente possa essere avvenuto dopo che l'equipaggio avrebbe innescato le bombe (e poi perché farlo?). Si può ipotizzare che l'incidente coinvolse un bombardiere strategico con a bordo ordigni, ma il resto mi pare un po' troppo fantastico. Sarebbe interessante recuperare il testo del rapporto declassificato che sta alla base della notizia, solo quel testo contiene esattamente quello che avvenne. Modificato 23 Settembre, 2013 da Massimiliano Naressi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
madmike Inviato 23 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 23 Settembre, 2013 è in quel link che ho postato, guardate in basso, ci sono i due fogli originali. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 23 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 23 Settembre, 2013 Storia raccapricciante. Ma non fu l'unico incidente occorso durante la guerra fredda. In questo documento, anch'esso da far drizzare i capelli, ci sono ulteriori informazioni. http://www.dod.mil/pubs/foi/operation_and_plans/NuclearChemicalBiologicalMatters/635.pdf Il bombardiere era in missione di "airborne alert" (pag. 24) cioè pronto alla risposta nucleare per deterrenza stando in volo. Tale forma di prontezza fu abolita nel 1968 per le ragioni elencate a pagina 1 del documento. E' ipotizzabile che parte dei meccanismi di sicurezza e armamento dell'ordigno (Safety & Arming Devices), cioè quelli probabilmente previsti per lo stoccaggio sicurezza delle armi nei depositi a terra, fossero stati rimossi per il volo, riducendo il margine di sicurezza in caso d'incidente. Un idea, seppur vaga, delle tipologie di S&A Dev in uso sulle bombe atomiche statunitensi dal '45 in poi si può avere leggendo quest'altro documento: http://cryptome.org/nuke-fuze.htm Ciao, C. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimiliano Naressi * Inviato 24 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 24 Settembre, 2013 Insomma, documento autentico. Unico appunto: il fatto è riferito di seconda mano. Il rapporto riferisce quanto esposto da Ralph Lapp sull'episodio incriminato e conferma quanto scritto sul libro "Kill and Overkill" (magari qualcuno sa dove trovarlo). Probabilmente il rapporto di prima mano sull'accident (no incident please) è ancora classificato. Ci è andata bene, d'altra parte il caso (sorte, fortuna, fate voi) ha sempre diretto gli eventi umani (e non solo militari). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 24 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 24 Settembre, 2013 (modificato) l libro "Kill and Overkill" (magari qualcuno sa dove trovarlo). Sì. E' rintracciabile anche la traduzione italiana "La strategia dell' annientamento" Modificato 24 Settembre, 2013 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Massimiliano Naressi * Inviato 24 Settembre, 2013 Segnala Share Inviato 24 Settembre, 2013 Il testo quindi era ben noto, bisogna fare i complimenti a Ralph Lapp: lo scoop è suo. Il rapporto declassificato, a questo punto, è solo una conferma di una fatto già conosciuto. Mi piacerebbe sapere se all'epoca dell'uscita del libro ci fu un interessamento dei media alla notizia. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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