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Affondamento Del Piroscafo Eridania


LColombo

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Tempo fa ho trovato su Internet, nelle memorie di alcuni reduci di guerra, degli accenni all’affondamento del piroscafo Eridania (costruito nel 1916, da 7095 tsl), del Lloyd Triestino, che, catturato da forze tedesche a Zara (dov’era stato costretto a dirigere da alcuni Stukas), fu silurato ed affondato il 7 ottobre 1943, al largo di Pola, dal sommergibile polacco Sokol. Le memorie di detti reduci coincidono con queste notizie, ma parlano anche di “centinaia di persone”, militari catturati e civili, che si sarebbero trovate a bordo dell’Eridania al momento del siluramento e sarebbero morte in gran numero nell’affondamento. Tutto ciò che ho trovato di preciso sull’Eridania, però, sono le essenziali informazioni di “Navi mercantili perdute” di cui sopra. Qualcuno sa qualcosa di più sulla perdita di questa nave e soprattutto sulle persone che aveva a bordo nel suo ultimo viaggio (e sulle vittime)?

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  • 5 months later...

In seguito a quanto riferitomi da Platon Alexiades, posso concludere che, come un po' sospettavo, le "centinaia di morti" erano frutto dell'esagerazione o dell'errata impressione che spesso si trova nelle memorie di reduci; i morti dell'Eridania furono in realtà dodici. C'è però un'altra cosa che attira la mia attenzione: due superstiti parlano di un motoscafo/motonave che sarebbe stato affondato dagli stessi Stukas che poi costrinsero l'Eridania a dirigere su Zara. Secondo uno dei due si trattava di un motoscafo che aveva a bordo "lo stato maggiore di Marina Sebenico". Qualcuno sa di preciso di che nave/imbarcazione si trattasse?

Modificato da LColombo
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Si tratta della torpediniera ex jugoslava T.8, di base a Ragusa, affondata da Stukas tedeschi il pomeriggio dell'11.09.1943.

A bordo non c'era lo Stato Maggiore di Marina Sebenico (CV Pietro Tacchini), bensì il comandante dell'unità, TV cpl. Marcello Bosio, da Loano (SV), e il comandante di Marina Ragusa, CV Alfredo Berardinelli da Torino (richiamato, già decorato di due MAVM e due MBVM, uno dei primissimi e più arditi "massisti" della Grande Guerra ).

Entrambi furono decorati di MAVM alla memoria.

 

Dal volume dell'USMM dedicato agli avvenimenti dopo l'armistizio:

 

0obe.jpg

 

d8cq.jpg

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Ti ringrazio delle due pagine che hai postato, perché è la prima volta che leggo una descrizione dettagliata sulla perdita della T 8 (è noto il numero preciso di uomini, tra equipaggio e soldati presi a bordo, presente sulla torpediniera, e dei superstiti o caduti?), però non mi convincono molto le circostanze "geografiche". La data, 11 settembre, coinciderebbe, ma la T 8 appunto fu affondata vicino ad Olipa, e l'Eridania non dovrebbe essere arrivata così a sud: da quello che leggo la nave (Eridania) fu raggiunta dagli Stukas poco dopo la partenza da Sebenico, e che anche la nave/imbarcazione affondata era appena partita da Sebenico:

 

Paolo Cardile, allievo silurista alla Scuola Sommergibili di Pola (e salito sull'Eridania): "Nel tardo pomeriggio ci venne incontro il cacciatorpediniere “A18”, e vista la bandiera italiana ci rallegrammo, alzammo anche noi il simbolo tricolore e la nave invertì la rotta [già che ci siamo: questo fantomatico "A18" cosa sarebbe potuto essere? Non usando la Regia Marina sigle alfanumeriche se non per la classe Gabbiano, evidentemente è una qualche sigla a due lettere letta male. Ma quale? Ho pensato per prima cosa all'Audace, AD, ma questa unità partì da Trieste e raggiunse Venezia, quindi ben difficilmente avrebbe incrociato l'Eridania tra Pola e Sebenico. Il Sella? L'Insidioso? Un'altra "T"?]. A breve tempo di distanza un ricognitore tedesco sorvolò la nostra imbarcazione che, ignara, entrò nel porto di Sebenico. Durante la notte la nave imbarcò donne e bambini e il mattino dell’11 salpò. Verso le 11.30 circa, lo stesso ricognitore della sera precedente ci avvistò e da lì a poco spuntarono altri quattro aerei tedeschi. Prima assalirono un motoscafo italiano poco distante da noi, che affondò sotto i nostri occhi. Sul motoscafo era imbarcato lo stato maggiore della Marina italiana a Sebenico."

 

Gaetano D'Arrigo, aspirante sottotenente GN (o meglio il fratello Cosimo sulla scorta del diario scritto da Gaetano, essendo quest'ultimo stato ucciso nel 1944): "Ad un certo punto il cacciatorpediniere [in realtà la torpediniera Sagittario, secondo quanto detto da Paolo Cardile] in seguito ad un ordine ricevuto invertì la rotta per Pola mentre l’Eridania proseguì per Sebenico dove fece rifornimento di nafta e caricò pure dei borghesi. Subito dopo la nave ripartì efece rotta per Ancona. Ciò fece nascere in tutto l’equipaggio delle discussioni che per la scarsa autorità del Comandante ebbero effetti fatali. Difatti subito dopo un apparecchio da ricognizione tedesco avvistò la nave, ed un’ora più tardi tre Stukas apparvero. I tre apparecchi si avventarono su una Diesel con a bordo parecchie persone la quale era partita contemporaneamente all’Eridania da Sebenico navigava circa trecento metri alla sinistra di ques’ultima. Subito dopo di aver finito la prima unità gli Stukas lanciarono delle bombe a prua e a poppa dell’Eridania la quale si fermò."

 

Si sa chi era il comandante dell'Eridania? Viene anche detto che sul piroscafo si era imbarcato anche il Comando della Scuola Sommergibili di Pola (sostanzialmente tutte le tre o quattro testimonianze sono di allievi ufficiali o marinai in addestramento) con gran parte degli allievi, chi ne era il comandante?

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In prima battuta non so chi fosse il com.te dell'Eridania e il numero di imbarcati/caduti/feriti/superstiti del T.8

Nemmeno so dire cosa fosse l'A18

 

Credo poi sia necessario fare chiarezza su quale personale fu imbarcato sull'Eridania. Si cita il personale delle Scuole Sommergibili. Ma il volume che ho citato (La Marina dall'8 settembre alla fine del conflitto), nella pagina che allego, parla di "Scuole Sommergibili e Motoristi Navali". E un tale istituto non esisteva.

C'erano la Scuola CREM (allievi motoristi e altri) e la differente Scuola Sommergibili. Credo che in realtà il piroscafo abbia imbarcato personale di entrambi gli enti. Un'altra pubblicazione peraltro riferisce che il personale della Scuola Sommergibili sarebbe stato evacuato a Venezia ( http://www.marina.difesa.it/documentazione/editoria/bollettino/Documents/2011/dicembre/manzari_i_sommergibili_italiani.pdf ). Si tenga anche presente che personale e allievi delle Scuole CREM era considerevolmente più numeroso di quello della Scuolasom.

Comandante della Scuola CREM era il CV Alberto PARMIGIANO.

Comandante della Scuola Sommergibili era (salvo errori) il CF Alberto GINOCCHIO, ma in sua assenza a quella data il comando era retto dal 2°, CC Mario VANNUTELLI.

 

Il medesimo volume non fa cenno alla sorte del personale del Comando Marina Sebenico, nemmeno accennando a fughe in motscafo, ma dalla descrizione dei fatti tutto fa ritenere che siano stati catturati dai tedeschi

 

 

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Paolo Cardile, allievo silurista alla Scuola Sommergibili di Pola (e salito sull'Eridania): "Nel tardo pomeriggio ci venne incontro il cacciatorpediniere “A18”

 

 

Nemmeno so dire cosa fosse l'A18

 

Nessuna unità italiana, di squadra o ausiliaria, ebbe mai la caratteristica ottica "A18" tra il 1940 e il 1945 e, salvo errori, neppure nessuna unità tedesca.

Posso solo avanzare l'ìpotesi che si trattasse dell'Insidioso, la cui caratteristica ottica (IS) può venire confusa, a distanza, con il numero "18".

"D18" era la sigla amministrativa assegnata all'incrociatore ausiliario Narenta che però, al pari di tutte le unità di questo tipo, non recava alcuna caratteristica ottica pitturata sui masconi o a poppa.

 

Più in generale, mi permetto di suggerire - nell'ambito di una seria ricerca storica - di prendere MOLTO con le pinze i ricordi dei reduci. Per quanto una persona possa essere in buona fede, i ricordi di un particolare evento possono risultare in parte errati, se non addirittura completamente "fuori registro", tantopiù se riferiti a momenti concitati e non certo tranquilli.

D'altro canto, per stabilire la presenza in mare - a una certa data e in un determinato luogo - di una specifica unità, possono fare fede soltanto documenti che godano di maggiore incontrovertibilità, quali un rapporto di navigazione o fotografie datate con certezza. :wink:

Modificato da Alagi
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Più in generale, mi permetto di suggerire - nell'ambito di una seria ricerca storica - di prendere MOLTO con le pinze i ricordi dei reduci. Per quanto una persona possa essere in buona fede, i ricordi di un particolare evento possono risultare in parte errati, se non addirittura completamente "fuori registro", tantopiù se riferiti a momenti concitati e non certo tranquilli.

D'altro canto, per stabilire la presenza in mare - a una certa data e in un determinato luogo - di una specifica unità, possono fare fede soltanto documenti che godano di maggiore incontrovertibilità, quali un rapporto di navigazione o fotografie datate con certezza.

 

Lo so, per l'appunto cercavo di vedere cosa ne uscisse incrociando con fonti più attendibili. Sulla presunta unità affondata dagli Stukas ero portato a cercare di vedere se esistesse (magari senza avere a bordo lo SM di Marina Sebenico) perché il suo affondamento era citato da due superstiti che erano abbastanza concordi (nel caso di Gaetano D'Arrigo, trattandosi di informazioni da un diario da lui tenuto nel 1943-1944, erano ricordi abbastanza "freschi"). Ho provato a guardare su "Navi mercantili perdute" ed ho trovato, in data 11.9.1943, il dragamine ausiliario (ex goletta da pesca da 29 tsl) B 438 Freccia Nera affondato "per cause imprecisate" nelle acque di Zara, il piroscafetto da carico (634 tsl) Nicolò Martini affondato da aerei tedeschi alle 10.20 nei pressi del porto di Spalato, ed il dragamine ausiliario (trabaccolo da pesca da 27 tsl) B 88 Pierina Madre perduto "in circostanze non note" nelle acque della Dalmazia.

 

p.s. "interessante" che un testo dell'USMM faccia confusione tra le Scuole citandone una inesistente.

p.p.s. ripensandoci, più banalmente, quel "Scuole Sommergibili e Motoristi Navali" penso volesse dire della scuola sommergibili e della scuola motoristi navali.

Modificato da LColombo
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