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Capitano Di Vascello Eligio Giacopini - Foto Storiche


GM Andrea

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L’amico Paolo Giacopini, ex allievo del Morosini, mi ha trasmesso dell’interessante materiale tratto dall’archivio di famiglia.

Suo padre, il compianto com.te Giuliano Giacopini, fu allievo del Collegio Navale della GIL di Venezia per poi entrare in Accademia quale ufficiale delle Armi Navali.

Al di lui genitore Eligio è dedicata questa pagina.

 

Eligio Giacopini nasce a La Spezia il 6 dicembre 1892. Conseguita la licenza tecnica, entra in Accademia nel 1911. Il suo fu l’ultimo corso del vecchio ordinamento, con accesso limitato a chi avesse la licenza superiore e corso della durata di tre anni. Nel 1911, parallelamente al corso di Giacopini (anzi, come si vedrà, al “Corso Giacopini”) entrò a Livorno il primo corso del nuovo ordinamento, aperto a chi avesse il solo ginnasio, o equivalente, con iter di studio elevato a quattro anni (poi cinque).

Quello di Giacopini fu il corso delle medaglie d’oro Baroni, Gasparri, Mascherpa e Casagrande.

In quello “parallelo” del nuovo ordinamento c’erano le future MOVM Caraciotti, Toscano (Salvatore) e Martinengo, oltre a vari personaggi noti quali gli ammiragli Polacchini (com.te di BETASOM), Maugeri, de Angelis .

Alle selezioni Giacopini arrivò secondo, superato solo da Emilio Ferreri, che nel 1948-1955 sarà capo di SM della Marina. Alla fine del primo anno, e per tutti quelli successivi, si classificò primo, conseguendo l’ambita “sciabola d’onore” e il privilegio della fotografia esposta a pro dei futuri allievi.

Imbarcato sull’Etna nella campagna addestrativa 1912 prese parte a operazioni nel conflitto italo-turco.

In guerra fu imbarcato sulla Dante Alighieri, sul Ct. Mirabello e sui sommergibili H2, S2, S3 e Galvani.

Nel dopoguerra è comandante della torpediniera 75 OLT, con cui prende parte alla missione sul Danubio assieme al Giovannini (V. Attilio Brauzzi, Navi italiane sul Danubio, Rivista Marittima, novembre-dicembre 1991).

Fra gli altri incarichi, nel 1931 è comandante in seconda del Di Giussano. Comanda poi il Taranto, l’Aquilone e la 2^ Flottiglia CCTT, il Maestrale e la 4^ Squadriglia esploratori e infine, dal 1936 al 1938, il Trento.

Allo sbarco dal Trento assume l’importantissimo incarico di Capo Ufficio Piani presso lo Stato Maggiore Marina. Muore improvvisamente per emorragia cerebrale il 9 gennaio 1940.

Anzitutto, una foto del 1913. Si notano sulla manica sinistra il distintivo di capocorso e sul petto il distintivo della guerra di Libia.

 

eligiogiacopini1913.jpg

Questa è la fotografia esposta in Accademia alla fine del corso

 

giacw.jpg
In uniforme da Primo tenente di vascello (si nota dal travetto sulle spalle, quello riservato agli ufficiali superiori e concesso ai Primi TV)

 

eligiogiacopini.jpg

Ancora primo tenente da vascello, a Bratislava in occasione della campagna sul Danubio. Al centro il comandante del Giovannini, CC Carlo Cattaneo, futura medaglia d’oro, caduto a Matapan. Sulla destra il comandante in seconda del Giovannini, STV Adriano Foscari, pure lui futura medaglia d’oro.

 

bratisl.jpg

 

Friedrichshafen, 20-12 giugno 1939. Incontro fra i vertici delle Marine italiana e tedesca.

Riporto la didascalia: A. Amm. Erich Raeder B. Amm. Otto Schniewind C. CV Kurt Fricke 1. Amm. Domenico Cavagnari 2. Amm. Luigi Sansonetti 3. CV Eligio Giacopini 5. Amm. Raffaele de Courten. In seconda fila, dietro Sansonetti e Raeder, il CF Corso Pecori Giraldi (futuro capo di SM della Marina nel 1955.

 

2021061939foto.jpg

Infine, una fotografia del raduno dei superstiti del “Corso Giacopini”, tenutasi in Accademia nel 1963 in occasione dei cinquant’anni del giuramento. Troviamo nomi noti e notissimi.

Seduti, da sinistra il terzo è l’amm. Gaetano Catalano Gonzaga di Cirella. Alla sua sx l’amm. Vittorio tur, che da TV fu sottodine al loro corso (e infatti ne parla in Plancia Ammiraglio, Vol. I). Al centro il comandante dell’Accademia, amm. Paladini. Terzo da destra, l’amm. Amedeo Nomis di Pollone. Ultimo a destra, il CV Germanico Bordigioni (mio compaesano, come tutti sanno), già viceconsole ad Algericas, agente del SIS e nostro basista per le azioni contro Gibilterra.

In piedi, da sinistra: il quarto è il CV Giovanni Aliprandi, che fu capo di gabinetto di Cavagnari e Riccardi; quinto l’amm. Mario Zambon, che nel ’38 comandava l’Eritrea a Massaua fu poi fatto prigioniero in AOI; settimo l’amm. Franco Rogadeo, già com.te del Duca d’Aosta e poi senatore. Ultimo, il citato amm. Emilio Ferreri

 

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