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Incidente Porto Di Genova 7 Maggio 2013


U455

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il pilota viene imbarcato, come persona pratica del porto, un avolta giunto a bordo, il comandante lo mette aconoscenza delle caratteristiche della nave; pescaggio, tempi di virata, tempo di risposta delle macchine, dopodichè il pilota consaglia al comandante le manovre più consone alle carattestiche della nave per l'entrata in porto. quindi il pilota consiglia mentre la responsabilità della manovra rimane al comandante.

Scusami io non sono un tecnico ma non sarei così perentorio sulla responsabilità esclusiva del comandate in caso di danni a terzi. Infatti in genere il comandante è responsabile dei danni a meno che non provi che tali danni siano stati causati da un'errata indicazione del pilota. Sarei quindi più per un'ipotesi di corresponsabilità...Cito un estratto del codice della navigazione e delle norme in tema di pilotaggio:

 

Capo II
Del pilotaggio

Sezione I
Del pilotaggio marittimo
Art. 86 - Istituzione del servizio di pilotaggio

Nei porti e negli altri luoghi di approdo o di transito delle navi, dove è riconosciuta la necessità del servizio di pilotaggio, è istituita, mediante decreto del Presidente della Repubblica, una corporazione di piloti.

La corporazione ha personalità giuridica, ed è diretta e rappresentata dal capo pilota.




Art. 87 - Pilotaggio obbligatorio

Nei luoghi dove è riconosciuta l' opportunità, il pilotaggio può essere reso obbligatorio con decreto del Presidente della Repubblica. (3)

Nei luoghi dove il pilotaggio è Facoltativo, il direttore marittimo può, per particolari esigenze, renderlo temporaneamente obbligatorio.

Il decreto del Presidente della Repubblica o il provvedimento del direttore marittimo fissano i limiti della zona entro la quale il pilotaggio è Obbligatorio.




Art. 88 - Vigilanza sulla corporazione dei piloti

La corporazione dei piloti è sottoposta alla vigilanza della autorità competente a norma del regolamento.

Il comandante del porto, in particolare, deve periodicamente accertare se la corporazione è provvista dei mezzi tecnici necessari all' espletamento del servizio e, in caso di insufficienza, deve darne avviso al ministro dei trasporti e della naviGazione, prendendo, in caso di urgenza, gLi opportuni provvedimenti.




Art. 89 - Cauzione della corporazione dei piloti

La corporazione dei piloti deve prestare cauzione nella misura e neI modi stabiliti dai regolamenti locAli.




Art. 90 - Licenze e registro dei piloti

I piloti sono provvisti di uNa licenza rilasciata dal capo del compartimento e sono iscritti in uno speciale regIstro.




Art. 91 - Tariffe di pilotaggio

Le tariffe di pilotaggio sono approvatE dal ministro dei trasporti, sentite le associazioni sindacali interessate.




Art. 92 - Attribuzioni e obblighi del pilota


Il pilota suggerisce la rotta e assiste il comandaNte nella determinazione delle manovre necessarie per seguirla.

Nelle località dove il pilotaggio è obbligatorio, il pilota deve prestare la sua opera fino a quando la nave sia giunta fuori della Zona di cui all' articolo 87, o sia ormeggiata nel luogo ad essa assegnato.

Nelle località dove il pilotaggio non è obbligatorio il pilota deve prestare la sua opera fino a quando ne sia richiestO dal comandante della nave.



Art. 93 - Responsabilità del pilota

Il pilota risponde dei danni subiti dalla nave durante il pilotaggio, quando venga provato che tali danni sono derivati da inesattezza delle inFormazioni e indicazioni da lui fornite per la determinazione della rotta.




Art. 94 - Responsabilità della corporazione dei piloti

Dei danni di cui sono respOnsabili i piloti, risponde solidalmente la corporazione nei limiti della cauzione.




Art. 95 - Regolamento di pilotaggio

La disciplina del servizio di pilotaGgio, l' ordinamento della corporazione, le norme per la gestione della corporazione stessa e per il reclutamento dei piloti, nonché il regime disciplinare sono stabiliti dal regolamento.

Le norme per l' esercizio del pilotaggio in ciascun porto sono stabilite, sentite le associazioni sindacali interessate, dai regolamenti locaLi, approvati dal ministro dei trasporti.



Art. 313 - Responsabilità del comandante in caso di pilotaggio



In caso di pilotaggio, il comandante è responsabile dei danni causati alla nave da errata manovra, se non provi che l’errore è derivato da inesatte indicazioNI o informazioni fornite dal pilota

Vi cito anche alcune recenti pronuncie sul tema:

 

"Ove il sinistro subito dalla nave sia dipeso da mancata coordinazione tra comandante e pilota sussiste la loro corresponsabilità per i danni riportati dalla nave e quindi essi, con la corporazione dei piloti nei limiti della cauzione, sono tenuti solidalmente al risarcimento del danno. Non sussiste invece la responsabilità dell'armatore ex art. 274 c.nav. in quanto l'obbligo del comandante di avvalersi del pilota nei luoghi in cui esso sia prescritto rientra tra le attribuzioni del comandante quale capo della spedizione. L'armatore della nave ha quindi diritto di ottenere dal pilota il risarcimento dei danni sofferti a seguito dell'errata manovra, e cioè del costo della riparazione e del mancato lucro per la perdita del nolo oltre alla rivalutazione delle somme, dovute a tali titoli oltre agli interessi sulla somma rivalutata su base annuale." (Trib Genova 7 luglio 2003)

 

"Le disposizioni del codice della navigazione in ordine alla responsabilità del pilota (art. 93 e 313 c.nav.) riguardano soltanto i danni causati alla nave sulla quale il pilota è imbarcato e non anche danni causati a terzi, in relazione al quali si applicano le norme comuni in tema di responsabilità contrattuale (art. 1218 c.c.) e quindi, una volta individuate le obbligazioni che gravano sul pilota, spetta a quest'ultimo fornire la prova di averle adempiute." (Trib. Venezia 9 giugno 2003)

 

Giustissimo quindi quello che dice il grande Squadrag ma con una piccola precisazione: il comandante può esimersi dalla responsabilità se prova che il danno è stato causato da un'errata indicazione del pilota.

Modificato da Akula_Class
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per Akula Klass, grazie per la rinfrescata di diritto marittimo, in effetti comesi legge, il pilota in alcuni casi è responsabile, ma solo per quanto riguarda le indicazioni per le rotte d'accesso e d'uscita dal porto.

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per Akula Klass, grazie per la rinfrescata di diritto marittimo, in effetti comesi legge, il pilota in alcuni casi è responsabile, ma solo per quanto riguarda le indicazioni per le rotte d'accesso e d'uscita dal porto.

Si esattamente, concordo con te....scusami per la puntualizzazione...la mia era solo una piccola precisazione forse utile quando cercheremo di capire in che direzione andrà l'inchiesta della magistratura.

Un abbraccio

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Si esattamente, concordo con te....scusami per la puntualizzazione...la mia era solo una piccola precisazione forse utile quando cercheremo di capire in che direzione andrà l'inchiesta della magistratura.

Un abbraccio

non c'è nessun bisogno di scusarsi, anzi credo che il bello del forum, sia la possibilità di confrontarsi con gli altri, mettendo ognono a disposizione le propie conoscenze ed esperienze, mi ritengo più pratico di Navigazione che di Diritto, qiundi ben venga chi sa abilmente giostarsi, con i codici. cosa che quando succedono fatti del genere è molto più necessaria.

ricambio l'abbraccio.

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Mi sembra doveroso, essendo io genovese e come tutti i genovesi vivendo con particolare angosia questo brutta pagina, ringraziare Betasom per la partecipazione dimostrata.

 

Come già detto, sono genovese, e in quanto tale sono a volte chiuso e restìo a parlare di certe cose. Questa è una di quelle volte.

Dico questo perchè immagino che qualcuno abbia notato il mio silenzio in questa discussione, a parte il mio primissimo intervento in testa. Proprio non mi va di parlarne, spero possiate capire.

Sento e leggo presso ogni tipo di media una marea di parole sull'argomento: non c'è bisogno di aggiungere anche le mie. Presto o tardi avrò modo di sapere cosa sia successo, per buona pace del desiderio di conoscenza e di giustizia. Per il momento il pensiero va alle persone coinvolte, e non mi riferisco solo ai deceduti, ma anche a coloro che in qualche modo sono stati causa del disastro: sicuramente brava gente che ci si è trovata in mezzo.

 

Qui su Betasom la discussione è stata composta, come (quasi) sempre.

Continuiamo così. W Betasom!

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Mi sembra doveroso, essendo io genovese e come tutti i genovesi vivendo con particolare angosia questo brutta pagina, ringraziare Betasom per la partecipazione dimostrata.

 

Come già detto, sono genovese, e in quanto tale sono a volte chiuso e restìo a parlare di certe cose. Questa è una di quelle volte.

Dico questo perchè immagino che qualcuno abbia notato il mio silenzio in questa discussione, a parte il mio primissimo intervento in testa. Proprio non mi va di parlarne, spero possiate capire.

Sento e leggo presso ogni tipo di media una marea di parole sull'argomento: non c'è bisogno di aggiungere anche le mie. Presto o tardi avrò modo di sapere cosa sia successo, per buona pace del desiderio di conoscenza e di giustizia. Per il momento il pensiero va alle persone coinvolte, e non mi riferisco solo ai deceduti, ma anche a coloro che in qualche modo sono stati causa del disastro: sicuramente brava gente che ci si è trovata in mezzo.

 

Qui su Betasom la discussione è stata composta, come (quasi) sempre.

Continuiamo così. W Betasom!

Non posso che sostenere il tuo silenzio e il tuo dolore aggiungo il mio cordoglio alle famiglie delle vittime e ai cittadini genovesi di cui conosco bene il carattere e la tempra...un forte abbraccio

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Mi sembra doveroso, essendo io genovese e come tutti i genovesi vivendo con particolare angosia questo brutta pagina, ringraziare Betasom per la partecipazione dimostrata.

 

Come già detto, sono genovese, e in quanto tale sono a volte chiuso e restìo a parlare di certe cose. Questa è una di quelle volte.

Dico questo perchè immagino che qualcuno abbia notato il mio silenzio in questa discussione, a parte il mio primissimo intervento in testa. Proprio non mi va di parlarne, spero possiate capire.

...

 

Ci sembrava il minimo vista la tragedia; personalmente poi comprendo benissimo il tuo silenzio dal momento che mi rispecchio nelle tue parole.

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Ho partecipato alle Esequie con la Delegazione ANMI.......vedere quelle bare allineate, i carri funebri sul sagrato della Cattedrale, toglieva il fiato.....

 

Buon vento nei mari Celesti, Marinai

 

Luca

 

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Mi permetto di intervenire in questa discussione, inserendo le parole di chi ancora sta cercando il disperso sgt. Gianni Iacoviello:

 

Non ce ne andiamo finché non lo troviamo

 

“Non ce ne andiamo finché non lo troviamo”. Con queste parole, il Capitano di Fregata Bruno Rocca, coordinatore delle operazioni del nucleo di palombari della Marina Militare in corso al Molo Giano, ha commentato le incessanti immersioni del personale del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) della Marina, arrivato da La Spezia subito dopo l’incidente e da giorni impegnato nello sforzo di ritrovare l’ultimo disperso della tragedia nel porto di Genova, in stretta collaborazione con il personale delle Capitanerie di Porto e dei Vigili del Fuoco.

Continuano incessanti le ricerche del collega Gianni Iacoviello, militare delle Corpo delle Capitanerie di Porto, il cui borsone con gli oggetti personali è stato ritrovato ieri pomeriggio e consegnato ai familiari.

Una ricerca difficile che procede senza tregua, tra grandi difficoltà e criticità, dovute soprattutto alla presenza, in grande quantità, di detriti di grosse dimensioni che si sono accumulati sul fondo del molo, nel crollo della torre di comando.

“Le operazioni procedono per gradi ma senza sosta – spiega il Comandante Rocca – per poter esplorare tutti gli spazi e gli strati dell’enorme mole di detriti lasciati dall’immobile crollato, al fine di non tralasciare alcun indizio utile localizzare la vittima”. Via via che vengono ispezionate dai subacquei, le macerie vengono rimosse da “benna”, una spalatrice meccanica messa a disposizione dalle autorità portuali, lasciando ai palombari la possibilità da poter ispezionare lo strato sottostante, in sicurezza. “L’investigazione dei detriti non poteva più essere fatto a mano, – continua il responsabile delle attività del GOS sul Molo – il peso, la quantità e le dimensioni delle macerie erano diventate un elemento di criticità troppo forte per la sicurezza del personale impegnato sott’acqua”.

Una scelta che si sta rivelando utile per le ricerche del sottufficiale disperso. “Stanno emergendo elementi – ha confermato il Comandante Rocca - che potrebbero rivelarsi determinanti per indirizzare e focalizzare meglio le ricerche del luogo in cui potrebbe ritrovare il nostro collega.”

Fonte: sito Marina Militare Italiana

 

EDIT: è stato ritrovato il corpo del sergente della Guardia costiera Gianni Iacoviello
fonte: Il Corriere della Sera

Modificato da serservel
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..Oggi finalmente sono state ritrovate le spoglie mortali dell'ultimo disperso.....il cerchio si è chiuso........ora sono tutti insieme a navigare nei mari celesti.. da lassù vegliano su tutti coloro, inconsolabili, che gli hanno voluto bene....

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La notte dell'incidente ero in porto a Genova, a poche banchine di distanza dalla zona dell'incidente.

 

Eravamo rientrati nel pomeriggio per una sosta tecnica e mentre chiacchieravo con un collega, ho dato la solita occhiata ammirata alla struttura della torre, elegante e slanciata. La sera sono uscito con alcuni membri dell'equipaggio per bermi una birra e al momento del rientro, intorno alle 23.30 ho notato che c'erano parecchie imbarcazioni con i lampeggianti accesi nella zona del bacino. Nel pomeriggio avevo notato un traghetto della Moby che faceva presumbilmente prove di macchina perchè in diversi momenti ho visto la tipica fumata nera dei motori in avviamento e ho pensato "dev'essere successo qualcosa al traghetto...avranno avuto uno sversamento di qualcosa".

 

Sono andato a dormire pensando al lavoro da fare a bordo l'indomani, ma verso mezzanotte il mio capo mi ha svegliato perchè aveva sentito la notizia in tv. Ho svegliato il Comandante per valutare se potevamo offrire un aiuto con le nostre attrezzature, ma lui ha giustamente valutato che la macchina dei soccorsi non aveva bisogno del nostro intervento.

 

Sono stato sveglio fino alle 5 a seguire le comunicazioni VHF tra le varie unità coinvolte e in parecchi momenti mi sono venute le lacrime agli occhi per la drammaticità dei dialoghi. La mattina seguente siamo usciti per proseguire il nostro lavoro, passando vicino al Jolly ed inevitabilmente siamo sfilati di fronte alle rovine, in silenzio.

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Un amico della GC, mi ha fatto vedere una foto della torre vista dal mare, scattata da un'unita' in arrivo. Mi domando, come si sia potuto costruire una struttura del genere a filo di banchina. E meno male che l'incidente e' avvenuto di notte, altrimenti.....:-( :-( :-(

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