Vai al contenuto

Incidente Porto Di Genova 7 Maggio 2013


U455

Messaggi raccomandati

Riporto con tristezza le prime notizie su quanto accaduto questa notte al porto di Genova. Un pensiero ai i militari e civili scomparsi in mare in una tragedia che sembra in questi primi momenti davvero assurda...

 

http://www.corriere.it/cronache/13_maggio_07/nave-porto-genova_f2b92de8-b760-11e2-8651-352f50bc2572.shtml

 

Dalle prime immagini postate dal Corriere e dal Secolo XIX la palazzina e la torre sembrerebbero completamente crollate...

Modificato da U455
Link al commento
Condividi su altri siti

io non la vedo più affacciandomi al poggiolo di casa. :blink:

ora cercherò di informarmi circa le identità delle vittime... ma una temo che io possa conoscerla... :sad:

con le lacrime nel cuore, ricordo un bel momento passato:

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=36529&hl=piloti

Modificato da Bob Napp
Link al commento
Condividi su altri siti

Accidenti, ieri sera dalle immagini non si capiva cosa fosse crollato

Adesso che l'ho visto è impressionante, la nave ha polverizzato torre e palazzina

 

Sentite Condoglianze

Link al commento
Condividi su altri siti

Incredibile....cavoli però scusate....dico una cosa assurda ed è dettata solo dalla rabbia e dallo sconcerto e magari non sarebbe cambiato nulla....ma la torre non potevano costruirla 4 metri più in dentro? proprio sul ciglio della banchina dovevano farla??

Link al commento
Condividi su altri siti

Dalle immagini la torre sembra si sia letteralmente sbriciolata, non ho ricordi di quella torre, l'ultima volta che sono andato a genova avevo 17 anni e ormai sono passati diversi anni, ma credo non sia proprio piccola da far venire giù e ridurre in quel modo.

La nave che l'ha abbattuta era una portacontainer di 240 metri circa e largo 30 un vero colosso, ha subito solamente l'asportazione della vernice a poppa dello scafo (almeno dalle immagini su Repubblica è quello che si capisce).... mentre la torre non esiste più praticamente.

 

Condoglianze alle famiglie dei feriti e dei caduti e ancora più supporto a quelli dispersi e sepolti ancora sotto le macerie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Condoglianze alle famiglie, prima di tutto.

Ma anche una necessaria osservazione: troppo si parla di economia e finanza e poco, troppo poco dei lavoratori e del loro mondo.

La tragedia di Genova è, forse, anche frutto di questo silenzio.

Link al commento
Condividi su altri siti

Non ci sono parole...

Un altro colpo alla nostra marineria!

 

Condoglianze alle famiglie dei deceduti!

Link al commento
Condividi su altri siti

La notizia è nefasta ed incredibile alle stesso tempo!

 

Ci sarà il tempo per pensare e discutere insieme dell'accaduto, della dinamica e delle cose da apprendere per il futuro. Per ora posso solo unirmi a voi ed esprimere il cordoglio alle famiglie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Credevo che la nave fosse ormeggiata al molo esterno vicino ai bacini, proprio accanto alla struttura, stando al tracciato dell'AIS invece arrivava dalla parte della banchina petroli e manovrava per attraccare al terminal container interno..

 

tracciaJN_zpscf1614b3.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

Credevo che la nave fosse ormeggiata al molo esterno vicino ai bacini, proprio accanto alla struttura, stando al tracciato dell'AIS invece arrivava dalla parte della banchina petroli e manovrava per attraccare al terminal container interno..

 

tracciaJN_zpscf1614b3.jpg

 

In realtà da alcune dichiarazioni (e dal fatto che la torre sia stata colpita di poppa) sembra che la manovra normale fosse procedere fino a quel punto, manovrare di poppa per un pezzo per poi uscire di prua dal porto senza intoppi. ma prendiamo chiaramente tutto con le dovute cautele. la parte di spostamento che si vede sul tracciato deve probabilmente essere successiva all'urto quando poi la Jolly ha attraccato in banchina nuovamente. non essendo competente dal punto di vista legale/marittimo però non mi è chiaro perchè sia stato indagato il Comandante quando la nave era manovrata dal pilota del porto. Resta comunque in capo al Comandante la responsabilità ?

Link al commento
Condividi su altri siti

Condoglianze per le vittime dell'incidente ma và anche un pensiero ai familiari che hanno visto uscire il congiunto che non è mai tornato dal lavoro. Certo che negli anni nei porti italiani è successo di tutto, parlo di gravi incidenti, forse bisognerebbero rivedere le infrastrutture ed i vari progetti, qui ad Ancona a circa 200 metri dall'imboccatura hanno fatto una scogliera frangi flutti, già alcune navi ci sono andate ad urtare fortunatamente senza gravi conseguenze ed un peschereccio è affondato, ogni volta che la vedo mi fà paura pensare che potrebbe creare un gravissimo incidente, ma chi l'ha progettata ha pensato solo di eliminare il moto ondoso nel porto senza pensare alla sicurezza.....mha

Link al commento
Condividi su altri siti

Per molti anni dire Jolly Rosso e leggere “nave dei veleni” è stata la stessa cosa. Immatricolata dal Registro navale nel 1971, la Rosso — demolita nel 1991 sulla costa di Amantea, in Calabria, dove si era arenata un anno prima dopo essere stata abbandonata dall’equipaggio perché imbarcava acqua da alcune falle nello scafo — per anni è stata messa sotto accusa per il trasporto di rifiuti tossici, alcuni dei quali ritenuti illegali. Numerose dettagliate inchieste giornalistiche riferirono di traffici di materiale radioattivo, sigillato in una cava calabrese, e di sostanze velenose presenti nelle acque e nei terreni; si ipotizzò anche un collegamento con la misteriosa morte della giornalista Ilaria Alpi, a Mogadiscio. Le inchieste giudiziarie, peraltro, si sono concluse nel 2009 con l’archiviazione.

Ma sulla “Rosso” (il nome era stato cambiato nel 1989; adesso la flotta della Messina presenta una Jolly Rosso II) sono continuate le inchieste, i sospetti e anche le denunce. E i sospetti: come quelli che riguardarono la Jolly Turchese, che nel 1990 venne indicata come il possibile mezzo di trasporto di componenti del cosiddetto “supercannone” da realizzare nell'Iraq di Saddam Hussein.

Ma si potrebbe parlare quasi di una maledizione delle “Jolly”. Una flotta che attualmente comprende 14 navi di tipo ro-ro container, come spiega il sito della Ignazio Messina & C., in giro per tutti i mari del mondo. Due in particolare le vicende che hanno riguardato la Jolly Rubino: nella notte tra il 2 e il 3 settembre 1987 la nave viene attaccata nel Golfo Persico da un gruppo di “Guardiani della rivoluzione” iraniani. Feriti alcuni marinai a colpi d'arma da fuoco; e la Marina Militare decise di inviare un contingente nell’area nell’ambito dell’Operazione Golfo 1.

Ma nel 2002 la Jolly Rubino, per un incendio scoppiato improvvisamente in sala macchine, al largo delle coste sudafricane, dovette essere abbandonata con forti rischi di inquinamento per le aree costiere, in particolare una riserva naturale: la società spese 7 milioni di dollari per la messa in sicurezza dello scafo, che custodiva anche prodotti chimici. Torna ancora il nome della Jolly Rosso, questa volta la numero 2, e porta morte nel porto di Genova: il 2 maggio del 1998 il cavo d’ormeggio della nave si stacca di colpo, uccidendo due marittimi, Giovanni Sorriso e Emilio Caso. Più recentemente, nel 2002 la Jolly Verde speronò ponte Libia, entrando nel terminal Messina del porto genovese: abbattendo una gru Pacheco. Alla luce di quanto è avvenuto la scorsa notte con la Jolly Nero, un presagio sinistro.

E ancora fatti di cronaca, negli ultimi anni: nel 2009 la Jolly Smeraldo viene attaccata dai pirati somali al largo di Mogadiscio, mentre l’11 dicembre del 2010 la Jolly Amaranto, entrando nel porto di Alessandria d’Egitto dopo una forte tempesta, finisce su una secca e, per le falle provocate allo scafo, imbarca acqua e affonda. E nel 2011 tocca alla Jolly Grigio: l’11 agosto davanti a Ischia scontra il peschereccio “Giovanni Padre”, con la morte di due marinai rimasti intrappolati nell’imbarcazione, Vincenzo e Alfonso Guida. Ma già nel 2003 un'altra Jolly, la Blu, era stata protagonista di uno scontro con un peschereccio, al largo di Piombino: un pescatore perse la vita.(da Repubblica)

Tutto ciò è inquietante


Link al commento
Condividi su altri siti

 

Mah... Nella prima mattina dopo l' incidente si è parlato di Black out delle macchine, data l'assurdità dell' incidente... Non posso certo io entrare nel merito; ci saranno comunque verifiche tecniche.

il video fa ipotizzare una serie di circostanze davvero incredibili: la Jolly prosegue tranquilla, poi vira a Nord proprio in corrispondenza dell' "imboccatura" del porto, evita moli e ostacoli e va a schiantarsi proprio contro la torre Piloti. Magari (non conosco bene i luoghi) sarebbero bastate poche decine di metri di differenza... Atroce.

Link al commento
Condividi su altri siti

Certo che sembra tutto irreale... una scena di "Final Destination"... cioè, doveva succedere...

 

è sempre spiacevole sentire notizie così... spiace per le persone decedute, spiace per i parenti... mi spiace per quel ragazzo che fino all'ultimo sperava che suo padre se la fosse cavata... (che mi sembra d'aver capito che ha sostituito un'altro addetto ieri sera con un cambio turno)...

 

le più sincere condoglianze ai parenti delle vittime!

Link al commento
Condividi su altri siti

Incredibile!

C'entrata come fosse un birillo :sad: e sbriciolata in pochi istanti :wacko: tanta gente giovane ... "sul posto di lavoro" (ma l'età non crea differenze, si tratta sempre e comunque di persone che stanno facendo il loro dovere).

Condoglianze alle famiglie.

Link al commento
Condividi su altri siti

Guardando il video della GDF sul Corriere della sera si vede chiaramente l'incavo a sinistra della Madonnina dove incastrava il muro della palazzina. Entrambe le palazzine erano "palafitte" ovvero poggiavano su piloni e non avevano fondamenta. Probabilmente l'urto, avvenuto con lo spigolo sinistro della poppa, come si vede dalle foto della Jolly Nero, con una massa enorme nel punto più alto ha abbattuto la torre spezzandola alla base e questa ha trascinato con se entrambe le palazzine (non è infatti caduta su di loro ma esattamente nel mezzo) ... Pazzesco...

Link al commento
Condividi su altri siti

Per molti anni dire Jolly Rosso e leggere “nave dei veleni” è stata la stessa cosa. Immatricolata dal Registro navale nel 1971, la Rosso — demolita nel 1991 sulla costa di Amantea, in Calabria, dove si era arenata un anno prima dopo essere stata abbandonata dall’equipaggio perché imbarcava acqua da alcune falle nello scafo — per anni è stata messa sotto accusa per il trasporto di rifiuti tossici, alcuni dei quali ritenuti illegali. Numerose dettagliate inchieste giornalistiche riferirono di traffici di materiale radioattivo, sigillato in una cava calabrese, e di sostanze velenose presenti nelle acque e nei terreni; si ipotizzò anche un collegamento con la misteriosa morte della giornalista Ilaria Alpi, a Mogadiscio. Le inchieste giudiziarie, peraltro, si sono concluse nel 2009 con l’archiviazione.

 

Ma sulla “Rosso” (il nome era stato cambiato nel 1989; adesso la flotta della Messina presenta una Jolly Rosso II) sono continuate le inchieste, i sospetti e anche le denunce. E i sospetti: come quelli che riguardarono la Jolly Turchese, che nel 1990 venne indicata come il possibile mezzo di trasporto di componenti del cosiddetto “supercannone” da realizzare nell'Iraq di Saddam Hussein.

 

Ma si potrebbe parlare quasi di una maledizione delle “Jolly”. Una flotta che attualmente comprende 14 navi di tipo ro-ro container, come spiega il sito della Ignazio Messina & C., in giro per tutti i mari del mondo. Due in particolare le vicende che hanno riguardato la Jolly Rubino: nella notte tra il 2 e il 3 settembre 1987 la nave viene attaccata nel Golfo Persico da un gruppo di “Guardiani della rivoluzione” iraniani. Feriti alcuni marinai a colpi d'arma da fuoco; e la Marina Militare decise di inviare un contingente nell’area nell’ambito dell’Operazione Golfo 1.

 

Ma nel 2002 la Jolly Rubino, per un incendio scoppiato improvvisamente in sala macchine, al largo delle coste sudafricane, dovette essere abbandonata con forti rischi di inquinamento per le aree costiere, in particolare una riserva naturale: la società spese 7 milioni di dollari per la messa in sicurezza dello scafo, che custodiva anche prodotti chimici. Torna ancora il nome della Jolly Rosso, questa volta la numero 2, e porta morte nel porto di Genova: il 2 maggio del 1998 il cavo d’ormeggio della nave si stacca di colpo, uccidendo due marittimi, Giovanni Sorriso e Emilio Caso. Più recentemente, nel 2002 la Jolly Verde speronò ponte Libia, entrando nel terminal Messina del porto genovese: abbattendo una gru Pacheco. Alla luce di quanto è avvenuto la scorsa notte con la Jolly Nero, un presagio sinistro.

 

E ancora fatti di cronaca, negli ultimi anni: nel 2009 la Jolly Smeraldo viene attaccata dai pirati somali al largo di Mogadiscio, mentre l’11 dicembre del 2010 la Jolly Amaranto, entrando nel porto di Alessandria d’Egitto dopo una forte tempesta, finisce su una secca e, per le falle provocate allo scafo, imbarca acqua e affonda. E nel 2011 tocca alla Jolly Grigio: l’11 agosto davanti a Ischia scontra il peschereccio “Giovanni Padre”, con la morte di due marinai rimasti intrappolati nell’imbarcazione, Vincenzo e Alfonso Guida. Ma già nel 2003 un'altra Jolly, la Blu, era stata protagonista di uno scontro con un peschereccio, al largo di Piombino: un pescatore perse la vita.(da Repubblica)

Tutto ciò è inquietante

 

Guardate che strana rotta ha fatto la Jolly Rosso oggi:

 

 

jollyrosso.jpg
jollyrosso2.jpg
Link al commento
Condividi su altri siti

Una tragedia assurda....

Condoglianze alle povere vittime.

Link al commento
Condividi su altri siti

In realtà da alcune dichiarazioni (e dal fatto che la torre sia stata colpita di poppa) sembra che la manovra normale fosse procedere fino a quel punto, manovrare di poppa per un pezzo per poi uscire di prua dal porto senza intoppi. ma prendiamo chiaramente tutto con le dovute cautele. la parte di spostamento che si vede sul tracciato deve probabilmente essere successiva all'urto quando poi la Jolly ha attraccato in banchina nuovamente. non essendo competente dal punto di vista legale/marittimo però non mi è chiaro perchè sia stato indagato il Comandante quando la nave era manovrata dal pilota del porto. Resta comunque in capo al Comandante la responsabilità ?

il pilota viene imbarcato, come persona pratica del porto, un avolta giunto a bordo, il comandante lo mette aconoscenza delle caratteristiche della nave; pescaggio, tempi di virata, tempo di risposta delle macchine, dopodichè il pilota consaglia al comandante le manovre più consone alle carattestiche della nave per l'entrata in porto. quindi il pilota consiglia mentre la responsabilità della manovra rimane al comandante.

Link al commento
Condividi su altri siti

 

Guardate che strana rotta ha fatto la Jolly Rosso oggi:

 

 

jollyrosso.jpg
jollyrosso2.jpg
in effetti può sembrare strana, ma possono esserci molte spiegazioni, una potrebbe essere un pendolamento in attesa attesa della pilotina della compagnia piloti, oppure dell'autorizzazione all'entrata in porto, se questa è prossima si rispiarma più tempo così èiuottosto che dare fondo.
Link al commento
Condividi su altri siti

il pilota viene imbarcato, come persona pratica del porto, un avolta giunto a bordo, il comandante lo mette aconoscenza delle caratteristiche della nave; pescaggio, tempi di virata, tempo di risposta delle macchine, dopodichè il pilota consaglia al comandante le manovre più consone alle carattestiche della nave per l'entrata in porto. quindi il pilota consiglia mentre la responsabilità della manovra rimane al comandante.

 

Grazie Squadrag54, gentilissimo ! in effetti anche dai successivi articoli del Corriere si intuiva questa procedura ma ero sempre stato convinto che il pilota prendesse i comandi a tutti gli effetti. Nei documentari sulle Grandi Navi su Sky mi era parso di intuire così a Rotterdam e nel Canale di Panama ma ovviamente ogni porto può avere le sue procedure

Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie Squadrag54, gentilissimo ! in effetti anche dai successivi articoli del Corriere si intuiva questa procedura ma ero sempre stato convinto che il pilota prendesse i comandi a tutti gli effetti. Nei documentari sulle Grandi Navi su Sky mi era parso di intuire così a Rotterdam e nel Canale di Panama ma ovviamente ogni porto può avere le sue procedure

grandi navi, e un interresante serie, ma dal punto di vista normativo lascia a desiderare, la responsabilità e sempre del comandante. Mi viene in mente un anetodo che mi hanno raccontato di quando l'ammiraglio Straulinio, comandava il Vespucci, dirante la crociera estiva, ha imbarcato il pilota a Bermuda, uno dei pochi porto dove il pilota è obbligatorio anche per le navi militari, e nonostante il parere sfavorevole di questo è entrato in porto a vele spiegate.

Link al commento
Condividi su altri siti

Pochi minuti fa la Jolly Nero è stata spostata verso altri bacini, l'ho fotografata da casa con il cellulare, la qualità è scarsa, inoltre ho puntato l'obiettivo dentro i binocoli.

 

20130510173909.jpg

20130510174032.jpg

Il punto dell'impatto, si notano i segni

 

20130510174119.jpg

 

Le proporzioni della nave rispetto agli edifici adiacenti


20130510174134.jpg

20130510174422.jpg

Modificato da Von Faust
Link al commento
Condividi su altri siti

JOLLY NERO: chiedo pareri

 

jollynero.jpg
(Da SHIPSPOTTING)

 

Anch' io come tutti voi son addolorato per questa nuova tragedia occorsa alla Marineria Italiana. I miei sentimenti son ancora più forti se penso che la maggior parte delle Vittime appartengono alla GUARDIA COSTIERA, l' Ente della M.M. ove a suo tempo svolsi il mio Servizio MIlitare. Son quindi particolarmente vicino alle Famiglie dei Caduti e faccio voti di pronta guarigione per i Feriti.

 

Venendo alla nave, ho letto che essa era stata varata ad Amburgo nel 1976 ed ha cambiato vari nomi ed Armatori. E' dotata di un "Diesel" lento a due tempi agente su di una sola elica e non ci sarebbe il "bow trhuster". Nel 1984 la lunghezza della portacontainer è stata portata dagli originali 210 mt. agli attuali 239 e circa dieci anni dopo è stata costruita la massiccia struttura poppiera con la rampa "Mc Gregor".

 

Il mio parere è che tali ingrandimenti non potevano non influire negativamente sull' originale ed attempato (oltre 35 anni!) app. motore per lungo tempo sottoposto ad un sovraccarico di lavoro forse non previsto in sede progettuale.

 

Attendo le vostre idee e considerazioni.

Link al commento
Condividi su altri siti

Guardate che strana rotta ha fatto la Jolly Rosso oggi:

 

Queste spezzate delle tracce degli AIS sono tipiche di una sosta, non è una rotta; se noti la scala della mappa e la paragoni alla lunghezza della nave trovi che non sarebbero manovre fisicamente possibili.

Credo sia colpa della tolleranza del GPS di bordo, che unita allo scarroccio di una sosta senza ancoraggi rileva piccole variazioni del punto nave che la rappresentazione del sistema AIS interpreta, visto che non fa altro che unire in sequenza le posizioni, come un'improbabile rotta che potrebbe fare solo una pilotina di 10m.

 

..

Venendo alla nave, ho letto che essa era stata varata ad Amburgo nel 1976 ed ha cambiato vari nomi ed Armatori. E' dotata di un "Diesel" lento a due tempi agente su di una sola elica e non ci sarebbe il "bow trhuster". Nel 1984 la lunghezza della portacontainer è stata portata dagli originali 210 mt. agli attuali 239 e circa dieci anni dopo è stata costruita la massiccia struttura poppiera con la rampa "Mc Gregor".

..

 

Guardando i segni sul mascone si evince, oltre alla presenza di un bulbo a prua, che è dotata di un'elica prodiera.

 

Non ho ancora capito (e non ho avuto molto tempo per leggere) la dinamica dell'uscita dalla diga, se la nave veniva da ovest e procedeva verso est, immagino di prua e assistita dai rimorchiatori, perchè viene girata nello specchio d'acqua dell'incidente? forse perchè ai mercantili non è consentito uscire da est?

Modificato da Lefa
Link al commento
Condividi su altri siti

Non ho ancora capito (e non ho avuto molto tempo per leggere) la dinamica dell'uscita dalla diga, se la nave veniva da ovest e procedeva verso est, immagino di prua e assistita dai rimorchiatori, perchè viene girata nello specchio d'acqua dell'incidente? forse perchè ai mercantili non è consentito uscire da est?

 

La nave era rimorchiata di poppa "in retromarcia". All' altezza della torre piloti avrebbe dovuto "girarsi" ed uscire di prua ad est

 

Dal Corriere Sera di oggi

 

jolly_zps3dbd45c1.jpg

Link al commento
Condividi su altri siti

...... forse perchè ai mercantili non è consentito uscire da est?

 

A quanto ho letto sul corriere (oppure su Repubblica sezione di Genova) pare che l'uscita Est sia insabbiata o tale da impedire il transito di navi di quel dislocamento

Link al commento
Condividi su altri siti

Comunque è manovra, da quello che si è detto, che si compie decine di volte al giorno.

 

Credo che a volte ci dimentichiamo che esiste anche la fatalità: un insieme di circostanze negative, tutte assieme, e la sfortuna di essere li in quel momento.

 

Non è consolante per le vittime, ma a volte non è, davvero, colpa di nessuno.

 

Spero sia così.

Link al commento
Condividi su altri siti

La nave era rimorchiata di poppa "in retromarcia". All' altezza della torre piloti avrebbe dovuto "girarsi" ed uscire di prua ad est

 

Ora ha senso, grazie per la precisazione!

 

 

Comunque è manovra, da quello che si è detto, che si compie decine di volte al giorno.

 

Credo che a volte ci dimentichiamo che esiste anche la fatalità: un insieme di circostanze negative, tutte assieme, e la sfortuna di essere li in quel momento.

 

Non è consolante per le vittime, ma a volte non è, davvero, colpa di nessuno.

 

Gli incidenti purtroppo capitano, per carità; secondo me non è la manovra o il guasto di cui si dovrebbe parlare ma è la struttura dell'edificio colpito, incredibilmente esposta.

Non voglio certo rientrare in quel gruppo di 'cervelli' che subito dopo una sciagura si mettono ad evidenziare cose che, a disastro avvenuto, appaiono scontate, però non so se chi ha progettato l'edificio ha considerato la masse in gioco con dei giganti del genere che transitano a pochi metri; in realtà non è stato proprio previsto un evento di questo tipo, che ha avuto si un risvolto catastrofico ma che è stato causato da un incidente banale, altrimenti avrebbero disegnato anche solo una piccola banchina di protezione, che avrebbe potuto fare la differenza.

Devono esserci delle leggi che regolano le distanze minime fra le navi e le infrastrutture portuali, non capisco perchè fare una torre o un edificio esposti, piuttosto la alzo un po' ma la porto dove niente la può toccare, o le costruisco intorno un'adeguata protezione.

Ho visto una foto che mi pare fosse stata postata su facebook da un ragazzo che lavorava sulla torre, mostra un grattacielo da crociera in manovra nello specchio d'acqua in oggetto, fa impressione, se la recupero la posto.

 

[edit]

 

frata-msc_941-705_resize.jpg?v=201305081

Modificato da Lefa
Link al commento
Condividi su altri siti

dalle foto della nave, si nota che è dotata di cicloide a proa, nonstante questo, la nave era assistita da due rimorchiatori durante la manovra di uscita, si è parlato che uno dei rimorchiatori ha spezzato la gomena di rimorchio, qualcuno sà quale?

Link al commento
Condividi su altri siti

dalle foto della nave, si nota che è dotata di cicloide a proa, nonstante questo, la nave era assistita da due rimorchiatori durante la manovra di uscita, si è parlato che uno dei rimorchiatori ha spezzato la gomena di rimorchio, qualcuno sà quale?

Quello di poppa pare, ma a quanto pare si è rotta a seguito dell'incidente e non come causa

Modificato da Regia Marina
Link al commento
Condividi su altri siti

... ma è la struttura dell'edificio colpito, incredibilmente esposta.

Non voglio certo rientrare in quel gruppo di 'cervelli' che subito dopo una sciagura si mettono ad evidenziare cose che, a disastro avvenuto, appaiono scontate, però non so se chi ha progettato l'edificio ha considerato la masse in gioco con dei giganti del genere che transitano a pochi metri; in realtà non è stato proprio previsto un evento di questo tipo, che ha avuto si un risvolto catastrofico ma che è stato causato da un incidente banale, altrimenti avrebbero disegnato anche solo una piccola banchina di protezione, che avrebbe potuto fare la differenza.

Devono esserci delle leggi che regolano le distanze minime fra le navi e le infrastrutture portuali, non capisco perchè fare una torre o un edificio esposti, piuttosto la alzo un po' ma la porto dove niente la può toccare, o le costruisco intorno un'adeguata protezione.

Ho visto una foto che mi pare fosse stata postata su facebook da un ragazzo che lavorava sulla torre, mostra un grattacielo da crociera in manovra nello specchio d'acqua in oggetto, fa impressione, se la recupero la posto.

 

[edit]

 

frata-msc_941-705_resize.jpg?v=201305081

Quest' immagine proviene dalla pag. FACEBOOKE di uno dei Caduti: Daniele FRATEANTONIO. Il suo commento: "Se anche tu vedi passare una nave a questa distanza... cosa diresti?"

Prima della tragedia una simile foto avrebbe generato sentimenti di benevole "invidia" :smile: nei lettori, specie in coloro che, come noi, amano le navi...Ora, però, è tutto diverso...e la frase può esser letta come una "denuncia"...

 

Concordo con LEFA sulle sue considerazioni sull' opportunità o meno di costruire il manufatto crollato "a filo" della banchina senza nemmeno una qualche protezione.

Ricordo che il cemento armato è sì robusto, ma è un materiale poco "propenso" ad assorbire gli urti, anche piccoli...se di "piccolo" si può parlare inquesta occasione.

Modificato da Alfabravo 59
Link al commento
Condividi su altri siti

Una normale banchina solidale al molo avrebbe potuto assorbire l’urto, quante volte ogni giorno le navi toccano involontariamente i moli, non è che li distruggano, di solito s’ammaccano (le navi).

Edificarla vicina ai punti che devi controllare non significa necessariamente esporla a tali pericoli, una protezione non avrebbe certo diminuito la capacità di controllare il traffico, non l'avrebbero neppure vista dall'alto; qualche giorno fa, per curiosità, ho guardato un po’ di torri di controllo in giro per il mondo e fra quelle più esposte in verità non ne ho trovata nessuna senza una banchina o un molo di protezione.. una magra consolazione.

Link al commento
Condividi su altri siti

Una normale banchina solidale al molo avrebbe potuto assorbire l’urto, quante volte ogni giorno le navi toccano involontariamente i moli, non è che li distruggano, di solito s’ammaccano (le navi).

Edificarla vicina ai punti che devi controllare non significa necessariamente esporla a tali pericoli, una protezione non avrebbe certo diminuito la capacità di controllare il traffico, non l'avrebbero neppure vista dall'alto; qualche giorno fa, per curiosità, ho guardato un po’ di torri di controllo in giro per il mondo e fra quelle più esposte in verità non ne ho trovata nessuna senza una banchina o un molo di protezione.. una magra consolazione.

 

Hai ragione, e non solo, su alcuni giornali, credo Repubblica (http://genova.repubblica.it/cronaca/2013/05/11/news/quella_torre_cos_spostata_verso_il_mare_in_rete_infuria_la_polemica_sull_opera-58541899/?ref=HREC1-2), pare che la torre fosse così vicina, a filo, della banchina per problemi burocratici al momento della costruzione in quanto non era possibile abbattere la vecchia struttura pre-esistente per vincoli con la sovrintendenza.

Link al commento
Condividi su altri siti

Condoglianze alle famiglie e un saluto in selinzio alle vittime scomparse facendo il loro dovere.

Aspettiamo che l'inchiesta chiarisca i fatti.

Concordo circa la posizione in cui si trovava la torre di controllo: lascia molto perplessi quella collocazione.

Facendo un paragone è come se la torre di un aeroporto fosse proprio a bordo pista.

Bastava metterla qualche metro più all'interno del molo per poterle permettere di svolgere la sua funzione senza problemi di visibilità.

Modificato da Massimiliano Naressi
Link al commento
Condividi su altri siti

Quello di poppa pare, ma a quanto pare si è rotta a seguito dell'incidente e non come causa

Adesso comprendo di più l'incidente, non capivo perchè il rimorchiatore di poppa, non avesse aiutato la rotazione, della nave e non avesse cercatodi portare la poppa lontano dalla banchina, così anche se le macchine fossero rimaste indietro, la nave si sarebbe infilata nella darsena.

 

Concordo circa la posizione in cui si trovava la torre di controllo: lascia molto perplessi quella collocazione.

Facendo un paragone è come se la torre di un aeroporto fosse proprio a bordo pista.

Bastava metterla qualche metro più all'interno del molo per poterle permettere di svolgere la sua funzione senza problemi di visibilità.

purtroppo, il porto di Genova nonostente i ripetuti ampliamenti rimane una struttura vecchia. come quasi tutti i nostri porti, quando si deve costruire qualcosa, bisogna fare i conti con tutta una serie di vincoli, archeologici, storici, paesaggistichi, ambientali, ecc. Alla fine si costruisce dove si riesce, e se quella non è posizione adatta, vige la regola meglio lì che niente.

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,7k
×
×
  • Crea Nuovo...