fabio53 Report post Posted May 5, 2013 Salve mi ritrovo sul tavolo un accrocco di modello di galeone semi distrutto, che vorrei restaurare. Per farlo, devo ricostruire una bella quantità di pezzi mancanti, quindi vorrei capire, se possibile , di che nave si tratta, o almeno la classe/epoca o nazione di appartenenza. Per ora ho fatto un paio di foto, ma ne posterò altre presto. Richiamo l'attenzione di chi osserva, sullo strano "decoro" presente sullo specchio di poppa, che credo sia abbastanza unico. foto 1 foto 2 Grazie in anticipo per ogni tipo di aiuto (a parte il consiglio di buttarlo nel caminetto... ) e buona domenica (qui a Roma piove ed è la situazione ideale per dedicarsi ad attività di questo genere ) Fabio Share this post Link to post Share on other sites
Alagi Report post Posted May 5, 2013 In forma molto (ma molto!) semplificata, la poppa del modello ricorda quella del Wasa, http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/5/5e/Vasa_stern_color_model.jpg ma - ovviamente - la mia è una valutazione basata soltanto su mere somiglianze: Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted May 5, 2013 Grazie, Maurizio, credo sia della stessa epoca, ma i simboli sono diversi. Naturalmente si capisce che il modello in mio possesso è molto rozzo, quindi i particolari non vanno presi in considerazione Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted May 5, 2013 Posto un'altra foto, dopo aver accroccato gli alberi, per cercare di capirne di più foto 3 Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted May 5, 2013 A me sembra semplicemente inventato, dunque rifacendo il giardinetto fuori scala che si trova a poppa e facendo qualche affinamento qua e là può essere trasformato in un qualsiasi galeone del XVI secolo, inglesi e fiamminghi esclusi. Altrimenti lo lasci così com'è a ricordo dell'età dell'oro quando i piani non esistevano ancora e tutta l'attrezzatura di cui si disponeva era un cutter e la toppa di cartavetro presa dalle scatolette per riparare le camere d'aria. Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted May 5, 2013 Anche io ho questo forte ( e increscioso) dubbio, e cioè che il modello, che risale a più di 60 anni fa, sia frutto di mera invenzione. Ma prima di rassegnarmi, vorrei cercare ancora Share this post Link to post Share on other sites
drakkar Report post Posted May 5, 2013 penso anch'io al Wasa, perchè dalla prima foto si nota un icona molto simile e che si trova subito sotto lo stemma del Wasa originale.... Se è così, ne deduco che abbia voluto realizzare il galeone svedese in modo un pò naif.. Viceversa, da ricerche che ho fatto, ho notato che alcuni dei galeoni dell'epoca e di varie nazionalità adottrono una simile balconata ai fianchi della poppa... Tra questi puoi trovare la "Corunne" francese; il "San Louis" francese: il "Norske Lòwe" danimarca; e il "Sophia Amalia" danimarca.... Come ha suggerito Secondo... lo metterei a posto ma senza pretendere una perfezione assoluta... Il bello di questo tipo di modello sta proprio nel fatto che è stato fatto in un epoca "pionieristica" del modellismo navale... va rispettato... Complimenti a chi lo ha cominciato..... ciaoooo Share this post Link to post Share on other sites
Guest Report post Posted May 5, 2013 Anche se non sono un esperto.... A me sembra che sia stato realizzato completamente a mano... cioè, senza inserti particolari che, come ha fra l'altro affermato Drakkar vista l'era pionieristica, non erano in commercio (immagino). A me piace moltissimo così com'è. Anche se non mi sono mai cimentato, la mia idea è quella che ogni modello, per essere veramente "bello" deve essere fatto completamente a mano. Ho il cartamodello di alcune navi... prima o poi, le realizzerò, vi posso garantire, che quando lo farò, utilizzerò solo carta e cartoncino. Ovviamente questa è la mia edea. Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted May 5, 2013 Quasi bingo!!! Come dice il buon Drakkar, sembrerebbe trattarsi di una realizzazione -grezza alquanto- de La Couronne, sulla quale ho un libro di Lusci, della collana "Navi e modelli di navi" del 1972. Una gran parte di particolari sembra coincidere o almeno avere qualcosa in comune. Ora si tratta di fare esattamente come suggerito, cioè ripristinare, senza snaturare la "genuinità" del modello, le parti mancanti. Ci risentiamo tra un annetto, per questo, visti i miei tempi di realizzazione... Nel frattempo, posterò a breve due restauri quasi ultimati, ma questa è roba di plastica, 2^GM, ecc. Ciao a tutti Share this post Link to post Share on other sites
pennabianca Report post Posted May 10, 2013 (edited) Comandanti buona serata a tutti. Per me è la Couronne, tanti anni fa ne feci un modello che poi non terminai e la regalai ad un amico incompiuta. Eccovi la foto, purtroppo ho solo questa foto. Buna navigazioni a tutti i comandanti un caro saluto da Pennabianca. Edited May 10, 2013 by pennabianca Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted May 10, 2013 Grazie, caro Pennabianca, della conferma che mi dai. (peccato tu non l'abbia finito, il tuo modello, era destinato a diventare un'altra delle tue opere d'arte) Il mio è in effetti una versione "naif" della Couronne, con molte inesattezze e particolari mancanti. Come suggerito dagli altri amici del sito, cercherò di ripristinare quello che in origine doveva essere integro, nel contempo, però, correggendo alcuni particolari (per esempio, l'altezza dei pennoni rispetto alle coffe). Tralaltro, trovo indicazioni diverse, a seconda della documentazione consultata. Per esempio, l'allocazione della base del bompresso, in alcuni casi è centrata, con quattro cannoni di prua ed in altri disassata, con due cannoni. Questo è il caso del mio modello , e mi sembra che anche il Lusci abbia seguito questa via. Trovo interessante questo lavoro di preparazione e studio, che mi appassiona allo stesso modo e forse più della effettiva realizzazione. E con l'occasione sto imparando una serie di utili nozioni sulla costruzione di queste navi, che mi spiegano il perchè di molte soluzioni tecniche. Spero di postare presto qualche foto di qualcosa di presentabile (mmmhhh...difficile!) Buon week-end Fabio Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted June 25, 2013 Domanda che può sembrare strana, ma mi frulla nella testa da un po': credo di aver letto da qualche parte (Lusci?..)che quando si rappresenta con un modello una nave senza vele (quadre), i pennoni vanno ammainati immediatamente sopra la coffa a loro sottostante. A qualcuno di Voi risulta questo particolare? Ricordo inoltre di aver visto, in un lontano passato, qualche modello con questa disposizione dei pennoni. Mi serve una risposta, per poter dimensionare le relative trozze e magari realizzare le corrispondenti manovre in modo funzionante e non fisso. Grazie di ogni eventuale indicazione (eventualmente compresa quella di cambiare hobby ) Fabio Share this post Link to post Share on other sites
480 Report post Posted June 25, 2013 Per quello che ricordo, quando la nave era in porto e pertanto senza vele, al fine di abbassare il baricentro e pertanto le sollecitazioni all'alberatura i pennoni venivano abbassati il più possibile, pertanto se realizzi un modello senza vele rispetti lo stesso criterio. Mauro Share this post Link to post Share on other sites
drakkar Report post Posted June 25, 2013 Giusto per ribadire quanto giustamente segnalato da Mauro.. vi era poi una implicazione logica, dovuta al fatto che sarebbe stato più facile rimettere le vele ai pennoni... Questa è una cosa che mi fecero notare in una qualche mostra i giudici della Navimodel ai loro concorsi... e la cosa non valeva solo per i galeoni o i vascelli... ma anche per le trireme romane o gli Hafskip vichingi.. ciaooo Share this post Link to post Share on other sites
marcellodandrea Report post Posted June 26, 2013 (edited) Sì i pennoni alti erano abbassati alla coffa/crocetta sottostante, per una serie di ragioni. Per la loro disposizione in molte situazioni diverse, si può dare un'occhiata a questo sito: http://www.sailingwarship.com/ ciao Marcello d'Andrea Edited June 26, 2013 by marcel Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted June 26, 2013 Grazie a 480, Drakkar e Marcel, per la esauriente risposta, credo che non ci siano più dubbi sulla necessità di disporre in questo modo i pennoni. Non me ne vogliate, sto imparando, ma avrei una domanda conseguente: in questo caso vanno messe le manovre correnti tipo scotte, ecc, normalmente facenti capo alle bugne ed altre parti delle vele? Secondo me, sì, con le estremità, dalla parte vela, libere. Che ne dite? Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted June 26, 2013 Se una vela veniva ammainata, di solito era per un certo tempo e quindi penso disarmassero anche le relative scotte, se non altro per controllarne lo stato, dare un po' di grasso al bozzello e avere una cima in meno fra i piedi... Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted June 27, 2013 Se una vela veniva ammainata, di solito era per un certo tempo e quindi penso disarmassero anche le relative scotte, se non altro per controllarne lo stato, dare un po' di grasso al bozzello e avere una cima in meno fra i piedi... ---> quindi basterebbe lasciare in loco solo i bozzelli delle manovre con relativi stroppi.... Share this post Link to post Share on other sites
pennabianca Report post Posted June 27, 2013 (edited) Ciao Fabio53 buona giornata. Ti rispondo anche io sulla tua domanda. Come ben sai io stò costruendo il Victory e la stò facendo a "secco di vele" e quindi i pennoni vanno sistemati un pochino sopra alle teste di moro ossia ad un quarto circa dei vari alberi e alberetti. Ciao e buon lavoro Pennabianca Edited June 27, 2013 by pennabianca Share this post Link to post Share on other sites
fabio53 Report post Posted June 27, 2013 Grazie di cuore a SM e Pennabianca per le indicazioni. Procedo in questo senso, allora. Cercherò di postare qualche foto, ma a parte il fatto che me ne vergogno, perchè assolutamente al di sotto degli standard dei maestri di qui, devo ammettere di essere molto lento nei miei lavori (poco tempo libero e vista fallace). Un caro saluto a tutti. Fabio Share this post Link to post Share on other sites