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1° Raduno Internazionale - Bordeaux 26 Aprile 2013


lazer_one

Messaggi raccomandati

Una giornata intensa...

 

Iniziamo da una vista del bassin-a-flot 1 come non l'avete mai vista: la foto è stata scattata dal tetto del bunker tedesco.

 

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... ci siamo infilati dappertutto... anche dove c'erano dei cartelli in francese che non capivamo (tipo access interdit)

 

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Le foto sono tantissime. Iniziamo dal momento principale: la lettura della preghiera del Marinaio ed il lancio dei fiori nella Garonna dal nuovissimo ponte

 

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Omaggio del nostro crest al Comandante del Capitaneria di Bordeaux, al Direttore del Porto ed alla Console

 

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Foto di gruppo al termine della cerimonia sul ponte

 

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ma soprattutto la foto di betasom @ BETASOM ovvero alle chiuse d'ingresso dei bacini( sfortunatamente i lavori in corso ci hanno impedito di schierarci come il pichetto del San Marco)

 

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:smiley19::smiley19::smiley19: COMPLIMENTI! :smiley19::smiley19::smiley19: E GRAZIE per queste (ed le altre...) foto che vorrete postare!

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credo che il resoconto del "grande vecchio" sarà il più vibrante

 

Il Ghezzi è stato formidabile ed instancabile: ha iniziato a girare venerdì pomeriggio in cerca dei suoi ricordi e ci ha fatto partecipi di alcuni aneddoti.

In attesa dei vari rapporti (compreso il mio - devo organizzare alcune centinaia di scatti) vi mostro questa, scattata domenica mattina in Piazza Gambetta.

 

Non è casuale il punto: vediamo se il Ghezzi vuole raccontarvi qualcosa di più...

 

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Encomiabile iniziativa che solo persone dotate di vero senso del ricordo e dell'onore potevano intraprendere con questo risultato.

 

W BETASOM!

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... ci siamo infilati dappertutto... anche dove c'erano dei cartelli in francese che non capivamo (tipo access interdit)

 

Strana lingua, il francese!

Difficilissima! Ma soprattutto INCOMPRENSIBILE! :laugh:

 

Aspettiamo trepidanti i più disparati rapporti di missione! :smiley19:

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Complimenti per l'ottima riuscita della cerimonia !!!

Di grande significato la presenza della gentilissima Sig.ra Todaro

e del nostro amato Capo Ghezzi ai quali rivolgo il mio reverente saluto !!!

BETASOM si è recata a BETASOM,ha offerto i suoi fiori,ha recato lì il nostro

cuore ed il nostro pensiero testimoniando così la nostra ferma volontà di NON DIMENTICARE

chi compiendo il proprio dovere ha donato tutto;la giovinezza e spesso la vita !!!

La nostra Ass.Cult.BETASOM si completa così,con questa importante e doverosa cerimonia,

in quello che è il suo più importante significato il: "PER NON DIMENTICARE" !!!

Pur nella mia modestia,mi sento sempre più orgoglioso di far parte della nostra Ass.che ci

onora con il suo grande significato,con il suo costante impegno e con il suo alto valore morale

e culturale !!!

Un grazie di cuore al nostro Direttore ed al nostro Lazer_one per il loro impegno !!!

 

GRAZIE CARA BETASOM !!!

 

RED

Modificato da Red
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U-Volvo rientrata dopo distacco avvenuto in posizione BLQ con Marpola - Todaro- Appi

provvedo a spostare la disucssione ne "la nostra scia"

 

per il rapporto vi prego di aspettare domani, ma subito devo dirvi che oltre al nostro mitico Cappellini (dovevate vedere che tempra!) c'erano altre persone di spicco. Vi citerò la signora Appi (figlia di C° Appi, morto a singapore) e il prof Santoro, allora nel gruppo dei vigili del fuoco della base.

 

è stato davvero emozionante...

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grazie Gattopardo, speriamo bene!

 

UNITA' U-VOLVO (TOTIANO) RAPPORTO MISSIONE BETASOM @ BETASOM
inizio trasferimento a mezzogiorno del 26 con Totiana al mio fianco e alle 15 ci incontriamo con Marpola all'aeroporto di Bologna, quattro chiacchere e poi dirigiamo per l'imbarco dove incontriamo anche la sig.Todaro con l'ing. Bahrabani. Volo tranquillo fino a Bordeaux dove ci accoglie un clima freddo e piovoso ma, sopratutto, lo sciopero degli autobus (che un articolo di giornale sembrava avesse scongiurato). Le maledizioni che ho tirato sono inenarrabili e dovute a un precedente fatto: nel 2000 mi chiesero di sotituire il direttore del smg Marconi per una missione in nord Europa. Chiesi l'itinerario e alla parola Bordeaux non ebbi dubbi! Peccato che dopo 2 mesi di mare ed esercitazioni, alla partenza da Plymouth ci dissero che i piloti della Gironda erano in sciopero e ci dirottarono a Brest.
Torniamo al rapporto: individuiamo la fermata della navetta express che sembra funzioni anche se a ritmi ridotti e nell'attesa scopramo che nel gruppo c'è anche la signora Appi: una piacevole sorpresa.
Ognuno dirige per il proprio albergo e noi arriviamo fradici per questa pioggia sottile e insistente. In 30 minuti torniamo operativi, l'appuntamento è per le 20.00 in piazza Gambetta (uno dei luoghi di ritrovo dei nostri marinai) per dirigere verso il ristorante, che è gia stato preso d'assalto dal, gruppo Aonzo 21 (i savonesi) e dal gruppo Baracca-Thresher gia in pattugliamento dal giorno precedente.

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Le chiacchere e gli aneddoti sono molteplici tra i gruppi, peccato non essere stati in unico tavolo! A un certo punto arriva la telefonata del c.te Rossetto (o forse è stato il prof Santoro a chiamarlo); la comunicazione è fortemente disturbata ma il semplice sapere che era nei nostri pensieri e noi nei suoi ci riempie di gioia. Dopo cena una passeggiata digestiva dove il Ghezzi ci allieta con un ulteriore simpatico aneddoto che lascio a lui raccontare ma, come ha gia detto Lazer_one, il sito è questo

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Arriviamo in 2 gruppi separati e la prima sorpresa è che il tram si ferma proprio davanti al comando della base! Come ricorderete sotto all'ammiraglio comandate di Betasom c'era la parte operativa (i battelli) e la parte logistica che seguiva, ad esempio, le officine, gli ormeggi, i trasporti, glialloggiamenti ecc., il cui comando era devoluto al CF Capone.
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eccoci con HakoBordeaux a confrontare le foto dell'epoca per individuare quale fosse esattamente l'edificio e il punto dove era la bandiera: in effetti l'edificio è stato trasformato nel corso degli anni.
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assieme a Lazer_one, in attesa dell'arrivo del 2° gruppo, ci allontaniamo verso quello che stimiamo il piazzale DeGrasse. che individuiamo grazie a queste foto

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oggi c'è il nuovo ponte pressapoco nella zona del monumento al Barbarigo e a monte di esso vi era il piazzale. rientramo, raccogliamo il gruppo e iniziamo a dirigere per i bassins a flot
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dove arriviamo in pochi minuti e, finalmente, si staglia davanti a noi il panorama visto in tante foto dell'epoca! siamo sulla sponda opposta a quella dei bacini, una zona che è stat ulteriormene allargata demolendo il lungo capannone che la costeggiava.
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mentre Lazer_one intrattiene il gruppo davanti a un tabellone che mostra il futuro immobiliare del Bacalan che si rivela ottimo anche per approfondirne il passato, mi lascio conquistare dalle chiuse, delel quali una è in secca per manutenzione...
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Due austeri guardiani delle chiuse osservano, dalla loro postazione, gli accessi alle chiuse attreverso cui tanti nostri battelli sono passati...
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Manca ancora qualche minuto all'appuntamento con la Console (che in effetti tarderà un po....) e a piccoli gruppi, per non dare nell'occhio, ci addentriamo nelle zone dei vecchi bacini. sono sicuro che riconoscerete molte vedute.
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i locali pompe e servizi ed una vista verso le chiuse
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Con qualche ritardo (e qualche accidente da parte del gruppo, non attrezzato per le temperature "atlantiche") arriva finalmente la console, qui ripresa con uno dei figli di chi si stabilì a Bordeaux dopo la guerra, arrivano anche il comandante del porto e quella della guardia costiera e infine ci apporntiamo per la prima foto di gruppo, proprio davanti alle chiuse
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(continua)

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Ci dirigiamo quindi verso il centro del ponte per il lancio dei fiori nella Garonna, forse il momento più toccante della giornata. Durante il transito arriva anche una giornalista che intervista un po tutti del gruppo finchè non scopre il Ghezzi, dal quale rimane rimane "fulminata"! Ero orgoglioso di essere al suo fianco, temevo per l'emozione mentre invece lui, calmo e tranquillo, rispondeva a tutte le domande senza problemi e senza peli sulla lingua. E non sarà l'unica dimostrazione/lezione che ci darà il nostro.

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ci predisponiamo per la cerimonia: passo la preghiera del marinaio a Marpola ,nipote dell'amm. Polacchini comandante di Betasom, chiedo a Cappellini di affiancarci in rappresentanza di tutti coloro che erano a Betasom 70 anni fa mentre io e Lazer_one prepariamo i fiori. Oltre a "sconfezionarli", infatti, saranno essi stessi custodi di una copia della preghiera del marinaio stampata ad hoc.
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dopo la cerimonia ringraziamo la Console e gli Ufficiali francesi per la loro partecipazione alla cerimonia rispettivamente con un acopia di Vedetta Atlantica, il crest della Base e i calendari.

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Ed infine la foto di gruppo sul posto, che è esattamente dove i battelli viravano per poi entrare nelle chiuse coadiuvati dalla corrente o per ormeggiare di pronte a piazzale DeGrasse
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dopo la cerimonia dirigiamo per il pranzo, in un locale sito in prossimità di quello che era il piazzale DeGrasse. Pranzo ottimo e compagnia squisita!
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ovviamente sul tavolo non può mancare una bottiglia di Spalletti, con cui brinderemo al termine del pranzo.
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poi procediamo con una nuova iniziativa della Base, un "registro d'onore" in cui riportare le firme ed eventuali commenti dei partecipanti ai raduni, precedenza a Cappellini, ovviamente:
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Poi la signora Graziella Todaro, Marpola, la signora Appi, Il prof., la Console sig.ra Felici
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(continua)

Modificato da Totiano
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Dopo il lauto pranzo iniziamo una passseggiata digestiva vero il bunker tedesco, allestito nel secondo bassin a flot. La console ed un suo amico medico della Marine Nationale e appassionato di storia nonchè nostro ospite si prodigano per dare passaggi in automobile fino a riunire il gruppo all'ingresso
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ed è proprio qui che Cappellini ci da una seconda lezione! Guardo l'AdB e la cara Ileana mi fa capire che è preoccupata: mi spiega che teme per il Ghezzi stanco e forse sarebbe il caso che la console li accompagnasse in albergo. Mi precipito dalla console rappresentado il problema, ci giriamo verso Cappellini che ci guarda interrogativo poi si gira verso l'AdB Ileana con fare furente: "come ti sei permessa di vendere la mia parola?". E avreste dovuto vedere come ci ha seguito per il bunker! solo sul tetto non ci ha (prudentemente) seguito!

Ci addentriamo negli alvei o bacini interni mentre i ciceroni ci spiegano la storia con un misto di francese, italiano, spagnolo e inglese. La costruzione inizia nel 1941 sopra il bassin a flot nr.3 e richiederà oltre 6500 lavoratori (francesi, spagnoli, belgi, italiani) su turni di 12 ore. I 235mt di lunghezza, 160 di larghezza e 19 altezza hanno richiesto 600.000 mc di cemento per ottenere 11 alvei di cui 7 bacini di carebnamento e 4 a livello costante.
Iniziamo la visita con gli impressionanti pezzo di un battello, fatto esplodere dai tedeschi prima di abbandonare la base,rimasti infilzati nel soffitto
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Anche se una parte è stata valorizzata ed impiegata per mostre, sfilate di moda e altro, la rimanente parte è ancora come 70a anni fa, le stesse barche-porta e carri ponte. Grazie alla console abbiamo potuto visitare anche questi alveoli normalmente non aperti al pubblico
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peraltro questa foto mi è costata una bella caduta.. e meno male che sono io quello che chiede a tutti di prestare la massima attenzione! Vabbè, proseguiamo con il tour, si va sul tetto
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foto emblematica, "quando la natura si riprende il suo spazio". nel cratere scavato da un abomba è nato un'albero
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e poi alcuni "panorami" di Bordeaux
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proseguiamo nei passaggi non normalmente a disposizione dei visitatori passando a fianco alla notevole porta blindata che chiudeva il bunker. sono locali per diesel generatori e altri spazi logistici
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la parte ufficiale del raduno finisce qui, ma c'è ancora qualcosa...

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Dopo una meravigliosa cena insieme e una nottata semiinsonne per l'emozione, il giorno dopo la cara moglie mi regala la mattinata: destinazione i luoghi di Betasom fuori Bordeaux! oltre a vederli per la prima volta testero la guida di betasom in corso di approntamento (e infatti ci saranno alcune note destinate a Lazer_one)

 

Per raggiungere gli apprestamenti della Regia Marina realizzati fuori Bordeaux a seguito dei bombardamenti che danneggiarono il DeGrasse e affondarono l'Usaramo, i mezzi pubblici sono ottimi, anche se per il comando c'è da fare circa un km a piedi.

 

Queste le info tecniche: sito di riferimento: http://www.infotbc.com

Partenza da Place Gambetta tram B in direzione Pessac, discesa per cambio a Peixotto su Bus nr. 10 (tempo 15 min)

partenza su Bus nr.10 (domenica fino a 30 min tra le corse, feriali più frequenti)destinazione Beausoleil fermata Beuasoleil- capolinea (tempo 15min)

in cammino verso il "parc du mouilin d'ornon" (tempo 25 min)

prezzo del biglitto 1,40 euro, è valido per bus e tram e dura 1 ora a presindere dal numero di mezzi che si prendono

 

Eccoci quindi sul Tram a godermi questa passeggiata con quella santa di mia moglie. Il tram è comodo e a parte un attimo di smarrimento a Peixotto per trovare la stazione dell'autobus anche quest'ultimo non rivela problemi. Arrivati al capolinea penso al Maronari "scesi dal tram ci aspettavano ancora un apio di km prima di arrivare la campeggio...".

prendiamo Rue du Beausoleil e dopo una mezzoretta si apre il parco di moulin d'ornon con il mulino (che al tempo era la stazione RT di betasom) ben visibile e, in secondo piano, lo chateau che ospitava il Comando

 

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Con il libro di Mario Frandi (le avventure di un marinaio di betasom) mi sono messo all ricrca di "Mesopotamia". Nel bel parco, infatti, era anche la baracca in cui vivevano gli RT che facevano ascolto alla stazione telegrafica del comando e narra il Frando che era una palafitta alla confluenza di 2 ruscelli che poco dopo essersi uniti sfociavano in un laghetto. oggi non c'è piu nulla, ma il luogo dovrebbe essere questo, anche guardando la pianta del parco.

 

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La seconda tappa è "castello Tau", il cui nome originale è Chateau Tauzia.

Queste le info tecniche: sito di riferimento: http://www.infotbc.com

Partenza da Place Gambetta tram B in direzione Pessac, discesa per cambio a Peixotto su Bus nr. 10 (tempo 15 min)

partenza su Bus nr.10 (domenica fino a 30 min tra le corse, feriali più frequenti) destinazione Beausoleil - fermata "Prieurie de Cajac" (tempo 10 min)

prezzo del biglitto 1,40 euro, è valido per bus e tram e dura 1 ora a precsindere dal numero di mezzi che si prendono

 

come si puo notare castello Tau è sulla linea del 10, solo qualche fermata prima e in corrispondenza di un bel prioriato per i Pellegrini in viaggio per Santiago de Compostela. Con Luisa decidiamo di farcela a piedi e in mezzoretta imbocchiamo il bel viale (indicato con cartelli sui platani) che porta a Tauzia. Ci accoglie una gentilissima signora che però non può trattenersi per farci visitare l'interno. Ci invità però a circolare tranquillamente all'esterno e cosi, passando dal retro, passiamo davanti alla rimessa e poi sulla facciata principale. E' una proprietà privata, ricordatevene quando vi accedete!

 

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la tappa successiva è castello Ro, ovvero lo chateau Rabat, anch'esso proprietà privata e purtroppo non in perfette condizioni

 

Queste le info tecniche: sito di riferimento: http://www.infotbc.com

Partenza da Place Gambetta tram B in direzione Pessac, discesa per cambio a Peixotto su Bus nr. 10 (tempo 15 min)

partenza su Bus nr.10 (domenica fino a 30 min tra le corse, feriali più frequenti) destinazione Beausoleil - fermata "Ecole de Management" (tempo 5 min)

prezzo del biglitto 1,40 euro, è valido per bus e tram e dura 1 ora a precsindere dal numero di mezzi che si prendono

dalla fermata seguira la freccia per il ristorante "La Reserve" (che è parte dello chateau) oppure costeggiate l'ecòle de management per un centinaio di metri fino a questo cancello

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non è chiuso a chiave ma è comunque proprietà privata per cui usate le cortesie del caso.

l'edificio principale è in rivina e parte delle depandance, dove hanno realizzato il citato ristorante) sono separate da una rete. Nelle altre abitano invece i custodi che, gentilissimi, si sono resi diposnibili a una piccola chiaccherata nonostante le difficolta della lingua.

 

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Nel pomeriggio quattro passi per il centro, a cominciare dall'immensa piazza de Quinconces che è il salotto della città. Era anche il luogo di ritrovo per i nostri marinai tant'è che proprio il Frandi vi conobbe la sua "girlfiend" e maolti altri la citano nei loro libri

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sulla piazza si affaccia anche quello che allora era il caffè Splendid, oggi Restaurant Fuxia, luogo di ritrovo degli ufficiali secondo quanto ci raccontava il comandante Rossetto

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ed infine una immagine della Garonna verso la città di Bordeaux, su quelle acque che tante volte avranno accompagnato i nostri marinai...

 

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Ovviamente la città di Bordeaux offre molto altro ai turisti, sia in termini di monumenti che di vita locale, ma questa è un'altra storia!

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Questione: il Capitaine de Fregate dall' aspetto splendidamente atlantico quale ufficio aveva ? certo se ci fossi stato avrei "usato" monsieur le Capitaine de Vaisseau per una piccola rivalsa :wink::ph34r: ma questo gagliardo CF di certo meritava di non venire coinvolto in puntigli tra Italiani :doh:

 

al di la' delle beccate congratulazioni a tutti i partecipanti... e beati loro, l' aria di Francia, anche se come riportato, pungente, affranca, in più di un senso (nn nascondo che gli ultimi gg. sono stati alquanto pesanti....)

 

Mi e' piaciuto moltissimo l' albero che cresce attraverso il cratere della bomba; non nascondo che ho preso nota dell' ambiente come potenziale esterno per un film del genere postapocalittico (ma sono quello che e' uscito da palazzo Marina con in mente regia e canovaccio per una signora intervista al CSMM, quindi non faccio testo....)

 

'ntanto idea per le prossime pubblicazioni ßsom: un volume Bordaeux "then and now" credo sia ora diventato più che fattibile; che ne si pensa ?

 

Saluti,

Dott. Piergiorgio.

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Sai Piergiorgio, Hakobordeaux ha scritto una dedica bellissima sul libro d'onore. forse perchè ha usato le parole dell'amm. Bergamini (anche se dubito le consoca) pero... beh provo a riportarle (tenete presente che non ho confidenza con il francese):

Une journeé historique!

La rèconciliation apris 70 ans de Bacalan avec les sous-marines dela Betasom. Puisse cette journeé ètre la pierre angulaire d'une cooperation internationale entre les ancien belligerants pour construire un monde fraternel oè la guerre n'esisteraut plus!

En souvenir des 790 merins italiens morts en mission

 

Tornando al raduno, ci sono molti ringraziamenti da fare cui ho deciso di dedicare apposito post per dare giusta rilevanza:

1. A Lazer_one: è stato la nostra punta di diamante nell'andare in avanscoperta sui luoghi e nel tenere i contatti con le autorità locali e in parte italiane. Non è stato un compito da poco e l'organizzazione è durata quasi un anno. A lui gli input per gli alberghi e la prenoazione del ristorante senza dimenticare la guida. Grazie Antonio, senza di te questo raduno non sarebbe nato!

2. Alla signora Felici, console onorario italiano a Bordeaux. Si è prodigata davvero tanto e in mille modi per aprirci le porte di Bordeaux senza contare che ha "scarrozzato" con la sua auto molti di noi, ha acquistato i fiori ecc.

3. All'inossidabile Cappellini, il nostro capo Ghezzi che l'aria di Betasom ha rinvigorito permettendogli di darci vere lezioni di vita e di donarci aneddioti di Bordeaux. Assiem al Ghezzi non possiamo non ringraziare la cara AdB Ileana che ce lo ha portato sulle rive della Garonna

4. Alla signora Todaro col marito ing Bahrabani, sempre simpaticissimi e prodighi (lui) di infinite storie

5. Al prof. Santoro che è venuta dalla sicilia per tornare sui luogi dei suoi ricordi e non era neanche la prima volta che faceva ritorno su quei lidi. peccato per la sua avversiuone ai pc, sarebbe un onore averlo a Betasom

6. Alla signora Appi che è venuta dal Friuli per ricordare il padre morto sul Giuliani a Singapore

7. Ad Hakobordeaux che ci ha mostrato infinite foto di Bordeaux e dintorni e ci ha accompagnato in luoghi davvero sconosciuti (Antonio Lazer, non dimenticart di postare il resoconto a riguardo). Ed è venuto per noi da Lione!

 

sto sicuramente dimenticando tanti altri, implementerò il post allla necessità, ma un rigraziamento deve andare a tutti i partecipanti italiani e francesi di questo bellissimo raduno internazionale

 

E adesso aspettiamo gli altri rapporti...

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6. Alla signora Appi che è venuta dal Friuli per ricordare il padre morto sul Giuliani a Singapore

 

Forse alla Signora potrebbe far piacere sapere che in memoria degli equipaggi dei sommergibili italiani internati nei POWC giapponesi di Singapore, c'è un crest col delfino dei sommergibili nella Changi Chapel, che era la chiesa costruita dai prigionieri nel campo (settore di Valeria), ora fisicamente spostata per la creazione del memoriale museo.

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Sai Piergiorgio, Hakobordeaux ha scritto una dedica bellissima sul libro d'onore. forse perchè ha usato le parole dell'amm. Bergamini (anche se dubito le consoca) pero... beh provo a riportarle (tenete presente che non ho confidenza con il francese):

 

Tornando al raduno, ci sono molti ringraziamenti da fare cui ho deciso di dedicare apposito post per dare giusta rilevanza:

1. A Lazer_one: è stato la nostra punta di diamante nell'andare in avanscoperta sui luoghi e nel tenere i contatti con le autorità locali e in parte italiane. Non è stato un compito da poco e l'organizzazione è durata quasi un anno. A lui gli input per gli alberghi e la prenoazione del ristorante senza dimenticare la guida. Grazie Antonio, senza di te questo raduno non sarebbe nato!

2. Alla signora Felici, console onorario italiano a Bordeaux. Si è prodigata davvero tanto e in mille modi per aprirci le porte di Bordeaux senza contare che ha "scarrozzato" con la sua auto molti di noi, ha acquistato i fiori ecc.

3. All'inossidabile Cappellini, il nostro capo Ghezzi che l'aria di Betasom ha rinvigorito permettendogli di darci vere lezioni di vita e di donarci aneddioti di Bordeaux. Assiem al Ghezzi non possiamo non ringraziare la cara AdB Ileana che ce lo ha portato sulle rive della Garonna

4. Alla signora Todaro col marito ing Bahrabani, sempre simpaticissimi e prodighi (lui) di infinite storie

5. Al prof. Santoro che è venuta dalla sicilia per tornare sui luogi dei suoi ricordi e non era neanche la prima volta che faceva ritorno su quei lidi. peccato per la sua avversiuone ai pc, sarebbe un onore averlo a Betasom

6. Alla signora Appi che è venuta dal Friuli per ricordare il padre morto sul Giuliani a Singapore

7. Ad Hakobordeaux che ci ha mostrato infinite foto di Bordeaux e dintorni e ci ha accompagnato in luoghi davvero sconosciuti (Antonio Lazer, non dimenticart di postare il resoconto a riguardo). Ed è venuto per noi da Lione!

 

sto sicuramente dimenticando tanti altri, implementerò il post allla necessità, ma un rigraziamento deve andare a tutti i partecipanti italiani e francesi di questo bellissimo raduno internazionale

 

E adesso aspettiamo gli altri rapporti...

vorrei aggiungere alla lista anche Alex che mi ha supportato nel capire i locali intorno ai bacini, a scegliere il ristorante Quai West, ha trattato il menù ed il prezzo ed infine ci ha aiutato nelle scelte al ristorante...

HaKoBordeaux poi è stato fantastico: ci conosciamo da molti mesi via web ma l'incontro ha rafforzato la nostra amicizia e collaborazione. Oggi sta prendendo delle foto per me lungo l'estuario e domani rientrerà a Lione. Aspetto che rientra per farvi partecipi di un paio di chicche :ph34r:

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vorrei aggiungere alla lista anche Alex che mi ha supportato nel capire i locali intorno ai bacini, a scegliere il ristorante Quai West, ha trattato il menù ed il prezzo ed infine ci ha aiutato nelle scelte al ristorante...

 

beh, scegliere un ristorante in Francia è un impresa degna di una decorazione betasomiana :smiley19:

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Circa un anno fa il Ghezzi mi aveva detto che "avevo fatto il viaggio che lui voleva fare"... Ora posso dire con gioia che abbiamo fatto insieme un bellissimo viaggio insieme a Bordeaux!

 

Venerdì pomeriggio, appena arrivati a Bordeaux, Ghezzi ha voluto subito passeggiare intorno a piazza Gambetta: non parlava ma osservava i palazzi e le vie attigue cercando di ritrovare i luoghi che conosceva... In effetti abbiamo ritrovato un locale che frequentava e che lo aveva ospitato, insiema ad un compagno, una notte in cui si era attardato in centro ed aveva perso l'ultimo pulmann per il campeggio di Gradignan. Peraltro la notte non è filata liscia: il compagno ha lasciato cadere il mozzicone acceso sul materasso e loro non se ne sono accorti finchè il fumo aveva invaso tutta la stanza.

Abbiamo poi proseguito la passeggiata alla ricerca di altri locali ed abbiamo ritrovato un paio di stradine le cui case ospitavano molte signorine accondiscendenti: mi ha raccontato che in effetti gli Italiani godevano di una sorta di benevolenza tra la popolazione locale ed erano sempre ben accolti al contrario dei tedeschi. Peraltro ha raccontato di varie scazzottate tra supposti alleati :laugh:

Abbiamo poi incontrato HaKoBordeaux e ci siamo messi nell'atrio dell'albergo a guardare la sua bellissima collezione di foto: il Ghezzi, sornione, ci osservava con fare distratto ma di tanto in tanto pescava le foto che gli interessavano.

Sabato poi il Ghezzi ha mostrato una tempra incredibile (inarrestabile come l'orsetto della duracell): scesi dal tram alla fermata dei bacini, si è incamminato con il gruppo verso quello che era l'ingresso principale... mentre spiegavo a tutto il gruppo riunito dove eravamo e come riconoscere/ritrovare i vari edifici ancora esistenti lui si è allontanato quatto quatto verso la banchina ed è rimasto per diversi minuti ad osservare l'acqua: possimao immaginare quanti ricordi sono riemersi e che emozione forte ha provato. Quando io e Marco lo abbiamo raggiunto ci ha semplicemente fatto segno che andava tutto bene e di non preoccuparci. E poi si è avviato verso le chiuse che conosceva bene.

Perfettamente a suo agio nel gruppo ci siamo avviati verso il centro del ponte e con calma ha risposto alle domande della giornalista, ha assistito alla lettura della preghiera del marinaio ed al lancio dei fiori.

 

Al pomeriggio ci siamo avviati verso il bunker degli U-Boot ed il Ghezzi, senza esitazione ha redarguito il suo AdB che, preoccupato che fossa stanco, voleva riportarlo in albergo. :ohmy:

Voleva visitare il bunker che aveva visto in costruzione per capire cone era fatto dentro e come di ormeggiavano al suo interno i battelli tedeschi. Le guide ci hanno accompagnato nei meandri del bunker ed il Ghezzi si è fermato solo davanti ai 100 gradini da fare per salire sul tetto...

 

E domenica mattina il Ghezzi era di nuovo pronto ad incamminarsi verso il centro di Bordeaux, attraversare la piazza dell'Operà, passare davanti all'ex hotel Splendid (che ospitava gli ufficiali tedeschi) e giungere alla piazza di Quinconces, la piazza principale che si affaccia sulla Garonna, godendosi il sole e la bella giornata... Immagino contento delle giornate appena trascorse insieme.

 

IMG_1171.jpg

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E' consuetudine, che il Direttivo, nel riconoscere il merito di chi come il nostro Lazer_one e il grande Totiano si siano distinti e abbiano "sacrificato" il proprio tempo per il bene della collettività, sopratutto per questa Grande Associazione, conceda una onoreficenza (virtuale) che nel tempo li faccia distinguere fra i tanti.

 

Non so se sia giusto il modo, il luogo, ma sopratutto non so se mi è permesso...

 

Ultimamente, abbiamo avanzato l'ipotesi di "coniare" un fregio da donare a chi si fosse distinto per meriti "speciali".

 

Ebbene amici, vorrei proporvi, una volta coniata questa "onoreficenza", di donarla a due dei più rappresentativi membri della nostra Associazione.

Sapppiamo tutti che sono due persone che hanno uno spirito di sacrificio non comune e dopo questo uiltimi eventi credo meritino tutta la nostra stima e ammirazione. Questi due Grandi Amici sono:

Totiano e Lazer_one

Complimenti a voi.

Grazie per quello che quotidianamente fate per noi.

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Non posso che ringraziare tutti, in primis Lazer-One, per la splendida riuscita.
Vedere a Betasom C° Ghezzi, le signore Todaro e Appi, il nipote dell'amm. Polacchini e tanti altri dà piena concretezza al nostro motto Per non dimenticare.

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Da SMG Baracca primo rapporto dopo ritorno base Alpha :

Questa occasione, che ancora una volta la Base con il suo direttivo ha reso possibile,e stata emozionante e colma di significato...

Non fosse altro per la natura stessa del luogo che ci ha ospitato : Bordeaux .

Un ringraziamento al Sig.Ghezzi che ci ha fatto vivere momenti di alta e profonda commozione ,con una vitalita'invidiabile ed inossidabile...

Vederlo fissare il bacino e le chiuse,dopo 70 anni ,garantisco essere stato un momento intenso ,oltre ogni possibile commento.

Ringrazio tutti i partecipanti per la simpatia e la goliardia mostrata... E Lazer per averci fatto da guida ,con passione e preparazione

Invidiabili.

Ringrazio il buon capo Totiano per averci sopportato e con lui la sua dolce meta'.

Aver avuto la possibilita ,finalmente oserei scrivere,di visitare le radici stesse del nostro esistere qui,possa essere uno stimolo per tutti noi nel continuare la missione che qui,tra queste righe virtuali e non,ci siamo prefissati :

PER NON DImenticare ...e non dimenticheremo mai queste giornate a BETASOM !!!

 

Davide. Smgbaracca

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Ok, prima di tutto GRAZIE!!!

Grazie a Betasom per aver portato il Ghezzi a rivedere i luoghi della sua giovinezza

Grazie a Marco e soprattutto ad Antonio per essergli stati vicini in ogni momento, anche i più difficili. Più come figli che come colleghi di Associazione.

Grazie a Davide, Riccardo e Signore, a Grillo e Savonesi, agli amici di Pordenone, a Polacchini e gentile consorte, alla dolcissima Graziella ed all'incredibile Gianni; non li cito con nome Avatar, ma con il proprio, perché sono stati più che Amici. Mi scuso con chi ho dimenticato.

Antonio, ha enormemente alleggerito il mio compito, facendo il rapporto dettagliato delle giornate di papà, come io non sarei riuscita meglio. Mi sarebbe piaciuto pubblicare la foto del Ghezzi, da solo, di spalle, di fronte al bacino che tante cose gli rammentava, ma quel momento e' stato per tutti noi così "intimo" che nessuno e' riuscito a scattare una foto.

Cosa ha provato il Ghezzi in quei momenti: non lo so, lui non ne vuole parlare, ci deve bastare vedere i suoi occhi lucidi e brillanti, cqqommozione, gioia, tristezza e dolore.

Adesso un nota allegra, quello che dice Antonio circa il "semi rogo" e' assolutamente esatto, anche perché , i ragazzi, non erano perfettamente sobri. Esatto anche quello che riguarda le scazzottate, con i Polacchi e gli Spagnoli coalizzati con gli Italiani contro i Tedeschi.

Per quanto riguarda le "dolci Signorine" verissimo anche questo. Il Ghezzi e' stato molto aiutato da M.lle Paulette (che peraltro intratteneva rapporti cartacei con la mia Nonna). Lo ha aiutato in tutti i sensi. L'abbiamo cercata dopo molti anni, ma sembra sia stata fucilata in quanto spia. A Lei, va comunque il mio ringraziamento.

Questo e' quanto. Mi spiace se qualcuno desiderava più dettagli, ma far parlare un "vecchio sommergibilista" non è facile (Marco ed Antonio ne sanno qualcosa.)

Ad ogni modo, ancora GRAZIE

AdB di Cappellini

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credo emerga da ogni parola dei nostri racconti l'onore e l'orgogli di avere con noi papà Attilio. penso che anche Totiana si sia fatta conquistare dal fascino del Ghezzi...

Grazie per averci permesso di averlo con noi e grazie al Ghezzi di essere tornato su quei luoghi, penso non sia stato semplice

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Ciao a tutti,

 

bellissime foto e stupendi rapporti della visita,

un vero peccato per me non aver potuto partecipare, ma con il lavoro non si può discutere.

 

ripeto ...

grazie a tutti per le splendide foto ed i racconti che mi hanno reso comunque partecipe

 

Claudio / Darth

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Approvo incondizionatamente la proposta di Navy.

Bravi ragazzi mi avete fatto essere con voi tramite i vostri rapporti sia fotografici che scritti.

Aspetto il rapporto di Cappellini, per leggere tra le righe i suoi pensieri e le sue innumerevoli emozioni.

 

Di nuovo grazie

 

 

Fassio

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L'emozione che ho provato nel passeggiare da solo in silenzio sulle rive dei bacini fluviali, nell'entravi dentro e più tardi nel visitare il bunker assieme a tutto il gruppo è stata davvero indescrivibile!
Pensare di essere nello stesso luogo e di vedere le stesse acque che mio nonno, allora giovane ammiraglio, aveva visto settant'anni fa mi ha veramente commosso. Ma l'emozione e la commozione sono state ancora più grandi quando, con voce tremante, ho letto la Preghiera del Marinaio, mentre veniva lanciato un mazzo di fiori nelle acque limacciose della Garonna in ricordo dei nostri valorosi caduti.

 

Un'esperienza davvero unica ed irripetibile!

 

GRAZIE di cuore a Marco - Totiano e ad Antonio - Lazer_one, per avermi dato questa opportunità e grazie a tutti i partecipanti a questo bellissimo raduno!!

 

Marcello Polacchini

 

30lfmlk.jpg

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Il 1° Raduno Internazionale di Betasom è stato un vero successo. Complimenti agli organizzatori per averci fatto conoscere i bacini del Bacalan che hanno rappresentato un pezzo di storia della nostra Marina. Un sentito ringraziamento alla Console per la disponibilità e l'assistenza che ci ha prestato. I più vivi complimenti a Capo Ghezzi per la lucidità del pensiero e la perfetta forma fisica: per lui gli anni non sembrano davvero essere passati!

 

Un caro saluto a tutti e un ringraziamento per la bella giornata che abbiamo trascorso insieme nel ricordo di una pagina gloriosa scritta dai nostri sommergibili atlantici e dai loro valorosi equipaggi.

 

Max42

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Grazie per avermi - averci fatti partecipare ai fantastici momenti che avete vissuto!

Splendido ritrovo di amici, di appassionati di storia, con la presenza di persone che hanno contribuito a fare la storia, che l’hanno vissuta sulla loro pelle, e tutti ... non vogliono dimenticare! Complimenti! :smiley19:

 

Non vi nascondo che in alcuni “punti” di queste pagine, che avete riempito di emozioni e di foto, mi sono commossa, forse proprio perché riuscivo a rivedervi, grazie alle scene che avete ottimamente descritto.

Per chi ha vissuto lì o ci fosse anche solo passato … il ritornarci in tempo di pace, a distanza di anni, deve essere stata una esperienza indescrivibile, non oso nemmeno pensarci! :unsure:

Considerato che io mi sono entusiasmata davanti ad “alcune” “vecchie” foto (quelle della Base custodite al museo), non conoscendo approfonditamente né la storia, né i luoghi che rappresentavano, ma solo per il fatto che erano testimonianze, documenti importanti, storici, datati … immagino con facilità, sicuramente solo in minima parte, come possa essere stato in quei luoghi per voi nei giorni scorsi!

Inutile aggiungere altre mie “chiacchiere”, meglio lasciare il posto ad altri commenti, altri magnifici e significativi rapporti di missione!

 

Concludo con una piccola notizia: come promesso, dalla Provenza, sabato vi ho pensati, :rolleyes: meno distanti, lassù, anche voi in terra francese per questa importante missione speciale!

Rinnovo i complimenti per l’iniziativa! :smiley19: :smiley19:

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Solo, davanti al bacino: vuoto, silenzio. Chiudo gli occhi ed ecco che risuonano rumori, operai che tagliano le lamiere, saldano, imprecano, ridono, vivono. Noi, fuori all'aperto, i tedeschi dentro, protetti nel bunker, ma la vita e' la stessa. Dai, che per qualche giorno abbiamo licenza e poi, una nuova missione, un nuovo impegno, con il nostro capo che è stato Todaro e poi Lenzi. E poi, tutti li', pronti a partire, con la Patria e la Bandiera negli occhi ed i nostri cari nel cuore. Torneremo forse. Moriremo si', ma per un ideale che ci ha animato. Ciao De Angelis, , ciao Stiepovich , ciao Slavich , ciao tutti cari compagni, voi siete già in un luogo che ci vedrà nuovamente tutti insieme. È poi, riapro gli occhi ed ecco gli amici di oggi: Totiano, Antonio, Davide, Riccardo e tutti gli altri. Ringrazio Dio per avermi permesso di essere qui, oggi, e ricordarvi tutti. Non si deve dimenticare, non si può dimenticare chi per un ideale, per la propria Patria ha dato la vita, noi siamo Italiani ed orgogliosi di esserlo. Questo DEVE essere insegnato alle nuove generazioni: l'onore e l'orgoglio per la nostra Patria.

Cappellini

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Mi sono ricordato ora di chiedere:

Capisco che le forti emozioni provate in quelle brevi ma intense giornate, vi hanno fatto dimenticare anche come vi chiamavate... non è che per caso avete provato a chiedere al Grande Capo se in quei momenti ricordava dove era ubicata la chiesetta... casa della nostra cara Madonnina di Betasom?

 

 

 

@Grande Capo, ci siamo sovrapposti... mi dispiace, avrei voluto che il tuo pensiero fosse visibile affinchè tutti possano leggere le belle parole che hai scritto... Io le condivido.

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Solo, davanti al bacino: vuoto, silenzio. Chiudo gli occhi ed ecco che risuonano rumori, operai che tagliano le lamiere, saldano, imprecano, ridono, vivono. Noi, fuori all'aperto, i tedeschi dentro, protetti nel bunker, ma la vita e' la stessa. Dai, che per qualche giorno abbiamo licenza e poi, una nuova missione, un nuovo impegno, con il nostro capo che è stato Todaro e poi Lenzi. E poi, tutti li', pronti a partire, con la Patria e la Bandiera negli occhi ed i nostri cari nel cuore. Torneremo forse. Moriremo si', ma per un ideale che ci ha animato. Ciao De Angelis, , ciao Stiepovich , ciao Slavich , ciao tutti cari compagni, voi siete già in un luogo che ci vedrà nuovamente tutti insieme. È poi, riapro gli occhi ed ecco gli amici di oggi: Totiano, Antonio, Davide, Riccardo e tutti gli altri. Ringrazio Dio per avermi permesso di essere qui, oggi, e ricordarvi tutti. Non si deve dimenticare, non si può dimenticare chi per un ideale, per la propria Patria ha dato la vita, noi siamo Italiani ed orgogliosi di esserlo. Questo DEVE essere insegnato alle nuove generazioni: l'onore e l'orgoglio per la nostra Patria.

Cappellini

 

Grazie!

Sono ... senza parole! :blush:

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Oggi mi è arrivata una cartolina da Messina con i saluti ed i ringraziamenti per il raduno da parte del Prof.

Inoltre anche Erwann deve essere appena rientrato ed ha messo un breve rapporto sul suo forum con le foto della lettura della preghiera.

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Dai vari rapporti che leggo traspare una forte emozione, doveva esserci davvero una atmosfera incredibile durante questo viaggio.

Peccato essermelo perso ma come gia qualcuno ha detto, il lavoro è il lavoro

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Parole bellissime Capo.
Io ero emozionato e profondamente commosso... posso solo immaginare la sua commozione.

GRAZIE!

Solo, davanti al bacino: vuoto, silenzio. Chiudo gli occhi ed ecco che risuonano rumori, operai che tagliano le lamiere, saldano, imprecano, ridono, vivono. Noi, fuori all'aperto, i tedeschi dentro, protetti nel bunker, ma la vita e' la stessa. Dai, che per qualche giorno abbiamo licenza e poi, una nuova missione, un nuovo impegno, con il nostro capo che è stato Todaro e poi Lenzi. E poi, tutti li', pronti a partire, con la Patria e la Bandiera negli occhi ed i nostri cari nel cuore. Torneremo forse. Moriremo si', ma per un ideale che ci ha animato. Ciao De Angelis, , ciao Stiepovich , ciao Slavich , ciao tutti cari compagni, voi siete già in un luogo che ci vedrà nuovamente tutti insieme. È poi, riapro gli occhi ed ecco gli amici di oggi: Totiano, Antonio, Davide, Riccardo e tutti gli altri. Ringrazio Dio per avermi permesso di essere qui, oggi, e ricordarvi tutti. Non si deve dimenticare, non si può dimenticare chi per un ideale, per la propria Patria ha dato la vita, noi siamo Italiani ed orgogliosi di esserlo. Questo DEVE essere insegnato alle nuove generazioni: l'onore e l'orgoglio per la nostra Patria.
Cappellini

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Sono uno degli ultimi arrivati a Betasom, forse proprio l'ultimo, ma sento già molto palpabile l'intensità delle emozioni e dei sentimenti che lega tutti Voi.

E' davvero commovente e allo stesso tempo consolante, percepire la Vostra voglia ed il piacere di sperimentare sulla propria pelle e col proprio cuore le vibrazioni trasmesse da quei luoghi pieni di fascino e di storia. Se a tutto ciò si aggiunge anche la presenza di papà Ghezzi (come ho giò detto alla sua carissima figlia, spero di stringegli la mano quanto prima...), l'atmosfera, immagino, sia diventata quasi magica e ancor più coinvolgente.

 

Grazie e un abbraccio a tutti Voi.

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