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British Battleships 1919-1945


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Titolo: British Battleships 1919-1945
Autore: Ray A. Burt
Editore: Seaforth Publishing, Barnsley
Anno: 2012
Pagine: 432
Dimensioni: cm 25 x 29, circa 300 fotografie in b/n e 146 disegni al tratto, rilegato
Prezzo: Euro 58
reperibilità: facile

 

 

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Ci troviamo di fronte all’ennesimo prodotto editoriale di elevatissima qualità, dato alle stampe dall’accreditata e autorevole casa editrice Seaforth, ormai definitivamente “leader” nel settore della pubblicistica navale d’oltremanica.

Questo volume è – in effetti – una nuova edizione dell’opera del medesimo autore e dal medesimo titolo già pubblicata nel 1993 dalla Arms and Armour Press: rapidamente andata esaurita, era stata largamente apprezzata da studiosi e appassionati all’epoca della sua uscita, e va quindi a merito della Seaforth Publishing il renderla nuovamente disponibile viste le sue indubbie caratteristiche di completezza, esaustività e autorevolezza. In aggiunta, il volume è riproposto in una nuova veste editoriale: le dimensioni maggiorate rispetto all’edizione originaria hanno consentito di razionalizzarne l’impaginazione e la ricchissima iconografia utilizzando, tra l’altro, una carta di qualità superiore che esalta il contrasto delle immagini, riprodotte – per contro – talvolta troppo scure nel volume del 1993.

La complessa materia relativa alle navi ed agli incrociatori ad battaglia britannici che presero parte alla seconda guerra mondiale è suddivisa in quindici capitoli dedicati, ciascuno, ad una specifica classe di unità: non manca – inoltre – una corposa parte iniziale relativa all’evoluzione delle navi da battaglia inglesi a partire dall’innovativa Dreadnought del 1905, alle operazioni navali della prima guerra mondiale ed al successivo trattato di Washington per la limitazione degli armamenti navali del 1922.

La trattazione di ogni singola unità è affrontata dall’autore dal duplice punto di vista della sua descrizione tecnica e della sua attività operativa: sono quindi numerosi i dettagli riferiti alle soluzioni costruttive, alle modifiche ed ai cicli di grandi lavori di ammodernamento, abbinati a puntuali cronologie - dettagliate ed esaustive – sul servizio prestato da ciascuna nave in pace e in guerra. Va inoltre evidenziato che British Battleships 1919-1945 dedica un intero, ampio capitolo alla trasformazione in portaerei dei tre incrociatori da battaglia Furious, Courageous e Glorious, con cenni sulle altre portaerei britanniche dell’epoca sino alla classe “Illustrious” del 1937-1940.

Il corredo iconografico è quantitativamente rilevante e di qualità superiore: grazie anche alle generose dimensioni del volume, numerose immagini sono riprodotte a grande formato anche se (ma, va detto, in pochi casi) talune fotografie occupano due pagine affiancate, “annegando” nella costolatura del volume importanti dettagli, forzatamente quasi sempre della zona di centro nave. Analogamente, un ulteriore valore aggiunto di questo eccezionale volume è costituito dai numerosi profili e viste in pianta espressamente realizzati dall’autore, che ha aggiunto dettagli relativi alle modifiche apportate nel tempo, diagrammi sui danni subiti in combattimento, sezioni longitudinali e trasversali e numerosi elementi minori dell’allestimento che consentono – realmente – di disporre di una fonte primaria di documentazione per ciascuna unità evidenziando, tra l’altro, le differenze tra le varie navi di una medesima classe.

L’esaustività del testo ha consentito di evitare l’uso di note a piè di pagina, e tutte le fonti documentali consultate dall’autore al Public Record Office e al National Maritime Museum di Greenwich sono elencate nella bibliografia (che, forse, poteva comprendere qualche titolo in più tra quelli di maggior diffusione e tutt’ora disponibili sul mercato). Nelle due controcopertine sono presenti quattro profili a colori, espressamente realizzati per questa nuova edizione, raffiguranti – nelle loro colorazioni mimetiche – viste del lato dritto delle navi da battaglia Revenge, Barham e Queen Elizabeth in entrambi i conflitti mondiali.

Ci sentiamo di muovere un unico, veniale appunto “estetico” alla copertina del volume, ove è riprodotto un quadro di non eccezionale qualità – opera del medesimo autore – raffigurante la nave da battaglia Royal Oak nel 1937: forse, un’immagine di superiore livello sarebbe stata più adatta ad un’opera che, per tutti gli altri suoi aspetti, è assolutamente di prima grandezza e merita un “posto d’onore” nella biblioteca di tutti gli appassionati alla vasta e complessa materia delle navi da battaglia della Marina britannica.

Modificato da Alagi
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Io sono un filino perplesso sull' apparente disparità di approfondimento: il volume sulle dreadnoughts della I GM (36 Nb e 12 Ib) e' di 352 pp. mentre questo che comprende 8 Nb ed 1 Ib (astraendo dalle N3 e G3 e dalle Lion) 432 pagine, 80 in più circa; mi sai dire su questo ?

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Io sono un filino perplesso sull' apparente disparità di approfondimento: il volume sulle dreadnoughts della I GM (36 Nb e 12 Ib) e' di 352 pp. mentre questo che comprende 8 Nb ed 1 Ib (astraendo dalle N3 e G3 e dalle Lion) 432 pagine, 80 in più circa; mi sai dire su questo ?

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

Certo, la cosa dipende da diversi fattori:

1) Tieni innanzitutto presente che il volume "1919-1945" non comprende soltanto 8 navi da battaglia e un incrociatore da battaglia, ma:

- le cinque "Queen Elizabeth"

- le cinque "Resolution"

- le due "Nelson"

- le cinque "King George V"

- la Vanguard

- i tre incrociatori da battaglia Repulse, Renown e Hood

2) Nel volume "1919-1945" le fotografie sono riprodotte - mediamente - a dimensioni più grandi; quindi, più o meno a parità nel numero di immagini/diagrammi, l'iconografia occupa un numero ben maggiore di pagine.

3) Le storie operative delle varie unità per il periodo 1939-1945 sono molto più dettagliate ed esaustive rispetto a quelle delle (seppur più numerose) navi da battaglia del periodo 1914-1918.

4) Come ho scritto, il volume "1919-1945" dedica un "intero, ampio capitolo alla trasformazione in portaerei dei tre incrociatori da battaglia Furious, Courageous e Glorious, con cenni sulle altre portaerei britanniche dell’epoca sino alla classe “Illustrious” del 1937-1940" che, da solo, occupa quasi una trentina di pagine.

In pratica, talune unità (ad es. le "Queen Elizabeth" e le "Resolution") sono descritte in entrambi i volumi, ma la materia è assolutamente trattata in misura bilanciata e correlata ai periodi storici considerati.

Modificato da Alagi
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