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Nuovo Stemma Araldico Della Marina Militare


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Forse non tutti sanno, che da oltre un anno era allo studio, da parte dello Stato Maggiore, la revisione dello stemma che nel tempo, non si sa il perché e il percome, aveva subito delle inappropriate modifiche che ne avevano alterato il disegno originale.

A fine 2012 è stato finalmente ufficializzato.

Per farvene apprezzare la differenza li posto entrambi

 

Vecchio

 

jackwe.jpg

 

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Nuovo

 

logommnuovopng.jpg

 

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Che bella notizia.

Gli evidenti pregi del nuovo stemma a mio parere vanno individuati:

- nella tridimensionalità

- nel leone marciano andante, finalmente conforme alla simbologia veneziana (e all'originario stemma concepito alla fine degli anni '30). Il leone che compariva nello stemma oggi abolito era, otlre che bruttissimo, sovrastante a delle forme di pura fantasia ("gigli" e onde) che non trovavanao alcun riscontro.

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Forse non tutti sanno, che da oltre un anno era allo studio, da parte dello Stato Maggiore, la revisione dello stemma che nel tempo, non si sa il perché e il percome,

Forse non tutti sanno che la stessa cosa è successa per la bandiera. Solo recentemente, nel 2011, (http://www.businesso...ndiera-italiana) si è fatta chiarezza sui vari tipi di verde e di rosso e di bianco che venivano usati qua e là., usando un codice cromatico ben determinato.

 

Quanro alla MM, che dire??? Meno simbiolica, più realistica...(quelle onde, i rostri...Il leone cattivissimo!!!)

Modificato da malaparte
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@Lazer, all'epoca mi dissero che i castelli (come dici tu) non sono mai esistiti.

@Andrea, concordo con te nell'apprezzare la belleza e la fierezza del Leone e non La pecora con la barba (come lo chiamavo io).

@Serservel, credo che man mano verranno sostituite (escluso i vessilli storici)..

A me piace moltissimo il nuovo!

anzi, domani lo utilizzerò nella firma della posta di servizio.

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La mia è una voce fuori dal coro: per quanto il nuovo stemma sia araldicamente molto più corretto (su questo non ci piove, il precedente era pieno di inesattezze), a livello emozionale e di "trasmissione di immediatezza" preferivo il vecchio.

Si poteva dare una sistemata "leggera" al Leone di San Marco e alla Croce di Amalfi, lasciando inalterato tutto il resto, in particolare la corona rostrata, che preferivo nella prima versione più semplice.

Ma forse ciò dipende dal fatto che ho prestato servizio sotto la bandiera con il "vecchio" stemma, e dopo più di venticinque anni si diventa inguaribilmente nostalgici. :wub::Italy:

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Ho guardato e riguardato i due stemmi....

ma senza offesa per nessuno, non posso che condividere il pensiero di Alagi.

Riconosco la bellezza della nuova simbologia e tridimensionalità dello stemma...ma da sempre vedo garrire sulle bandiere quel "vecchio" stemma, sulle mie macchine è sempre affisso quel logo.

L'unica eccezione tecnica che mi colpisce, sono che i colori del vecchio sono più stilizzati, ma vivi. quello nuovo sembra sbiadito.

 

E' difficile comandare al mio cuore quello che di bello vedono gli occhi.

E' come quando sono apparse le prime navi con linee stelth, classi Comandanti, Doria ecc.

Belle, funzionali, moderne, pulite, filanti....le vedo anche io...me lo trasmettono i miei occhi..ma il mio sentimento interno gioisce a ripensare al Carabiniere, Impavido, Garibaldi ex Condottieri ecc

che ci si deve fare???

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Mi dispiace Simone ho solo quello...

Però, e mi rivolgo al mio Frà e a Maurizio, visto che era su un file in PDF credo che la colorazione sia più vivida in origine... e quando hanno trasformato l'immagine in PDF, acrobat abbia "sbiadito leggermente i colori...

Maurizio, tu che sei un esperto grafico, cosa ne pensi?

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L'aver servito .....anta anni fa sotto bandiera con la vecchia corona, porta inevitabilmente a preferire la vecchia, quella è stata la bandiera dei nostri20 anni e che abbiamo servito con orgoglio.

Comandanti ! Quanta nostalgia....

Alberto

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Mi dispiace Simone ho solo quello...

Però, e mi rivolgo al mio Frà e a Maurizio, visto che era su un file in PDF credo che la colorazione sia più vivida in origine... e quando hanno trasformato l'immagine in PDF, acrobat abbia "sbiadito leggermente i colori...

Maurizio, tu che sei un esperto grafico, cosa ne pensi?

Mandami il pdf originale alla mia e-mail e vediamo cosa si può fare. :wink:

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Devo comunque fare una precisazione:

Il nuovo stemma, non è una nuova elaborazione del vecchio...

Le modifiche apportate, sono state fatte dall'uffico di Araldica di Stato sulla base di quello che realmente era un tempo lo stemma.

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Ho ricevuto da Vincenzo - che ringrazio - lo stemma ricavato dal FOM n. 52 del 26.12.2012.

Purtroppo il file non è molto grande e quindi non si può fare molto, comunque giocando sulle tonalità e sul contrasto qualcosa si è ottenuto:

 

schermata20130131a22235.png

 

C'è da dire che - essendo riprodotto da un FOM - i colori non sono certamente quelli ufficiali.

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Riporto quanto scrissi in una discussione sul tema ( https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=36283 )

 

 

Quando all'inizio degli anni '40 ci si inventò lo stemma della Regia Marina con le quattro repubbliche marinare, nel primo quarto c'era solo il Leone (molto più bello), spada nella zampa e libro chiuso. Stop.

Ecco il Leone (serio) del '41:

 

leoa.jpg

 

Nel '47 lo stemma venne utilizzato come noto per le Bandiere delle Marine Militare e Mercantile.

Chissà perchè, il primo quarto venne stravolto da un anonimo taddèo, che non ha lasciato alcuna spiegazione delle sue geniali trovate.

Rileva giustamente l'amm. Antonio Severi in un puntiglioso saggio dedicato alla faccenda (Bollettino d'Archivio USMM, marzo 1991) che il povero Leone marciano nell'attuale Bandiera è stato vilipeso in più modi:

- le zampe anteriori sono più corte della anteriori e hanno solo tre artigli invece che quattro

- si vede una sola ala che fuoriesce dalla schiena, anzichè dall'addome

- la spada è retta come un cero, non brandita come un'arma

- la criniera non incornicia il muso, ma copre un lungo collo; il muso è caricato di una barbetta caprina triangolare

- le orecchie sembrano corna, laddove nemmeno dovrebbero vedersi (coperte dalla criniera)

- non si sa bene cosa simboleggino le tre linee sotto le zampe posteriori (il mare?)

- neppure si sa cosa diavolo sia la barra sotto il libro

- last but not least, ancora più misterioso è il significato dei tre gigli (e relativa barra). Qualcuno ci volle vedere raffigurate le "tre Marine" (spezzina, taranto-brindisina e siciliana).

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In effetti con questi effetti cromatici più marcati assume un tono più "vivo"...ma le mie impressioni ed emozioni poc'anzi espresse rimangono, come ovviamente rimane indelebile il mio attaccamento e devozione alla Marina Militare Italiana!!!

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Comprendo l'attaccamento...sentimentale (d'altra parte anch'io ho prestato servizio sotto "quello" stemma), ma proviamo a immaginare cosa avranno pensato i marinai della Regia Marina allorchè, per loro quasi dal nulla, nel dopoguerra si adottarono le quattro repubbliche marinare.

Detto ciò, da veneto davvero trovavo e trovo inconcepibili - in punto di estetica - la bruttezza e la fantasiosità del leone precedente

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Per informazione:

La composizione dello stemma araldico è quella stabilita dal Regio Decreto del 25 aprile 1941, nr 3107 e successive modificazioni, ridefinita giusta studio araldico condotto dal Dott Michele D'ANDREA, e approvata dal Sig Capo di Stato Maggiore M.M.

 

Se riesco, questa sera inserisco i colori Pantone da utilizzare per tutti gli elementi.

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Ho ricevuto da Vincenzo - che ringrazio - lo stemma ricavato dal FOM n. 52 del 26.12.2012.

Purtroppo il file non è molto grande e quindi non si può fare molto, comunque giocando sulle tonalità e sul contrasto qualcosa si è ottenuto:

 

schermata20130131a22235.png

 

C'è da dire che - essendo riprodotto da un FOM - i colori non sono certamente quelli ufficiali.

 

chiedo scusa, ma il leone non dovrebbe avere la coda alzata?

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sul sito di Studi araldici (http://iagiforum.info/viewtopic.php?f=1&t=16619&sid=876d197065aef1dda3d1aee87944c9e4&start=15) c'è una descrizione interessante del nuovo stemma.

Tra l'altro scrive anche l'autore materiale della revisione del disegno: Dott. Michele d'Andrea.

Di seguito riporto il suo commento che ritengo interessante:

 

Ringrazio quanti hanno voluto lasciare un commento sul rinnovato stemma della Marina Militare. Ho lavorato, principalmente, su due fronti: la ricostruzione della corona, che partiva da forti peccati originali di natura estetica e prospettica, e il leone marciano. Sulla prima, sono da segnalare la raffigurazione veristica dei rostri sul cerchio e le prore delle navi, mutuate da quelle che Giuseppe Sacconi disegnò per le basi delle antenne portabandiera dell'altare del Vittoriano: si tratta di un doveroso omaggio a un grande e visionario architetto. Le torri rappresentano ora i castelletti di prora che ospitavano, sulle triremi romane, le squadre di arcieri e di fanti di marina. Quanto allo scudo, concordo con quanti hanno segnalato la mancata corrispondenza fra leone armato-libro chiuso e il tempo di guerra, quasi che Venezia avesse mutuato la funzione simbolica del tempio di Giano: vi sono decine di esempi iconografici che testimoniano una grande libertà rappresentativa nell'uso della spada e del libro che non dovrebbe essere, a rigore, il Vangelo, come è stato anche detto giustamente. Tuttavia, sebbene non siano mancati autorevolissimi contributi - primo fra tutti quelli dell'amico Giorgio Aldrighetti, che all'araldica veneta ha dedicato studi e passione - in una prospettiva di radicale cambiamento (campo azzurro del quarto, leone in moleca ecc.), si è preferito mantenere l'architettura araldica consegnataci a partire dal 1941 e consolidatasi nell'uso ininterrotto. Ovviamente, grande cura è stata riservata al leone, soprattutto perché la grafica computerizzata attraverso la tecnica vettoriale (ed è vero che il pennello e la mano sono ancora inarrivabili!) ha dovuto tener conto delle possibili riproduzioni, dall'enorme al piccolissimo, cercando in ogni modo di non far impastare troppo, nella riduzione massima, i particolari più minuti. Penso, ad esempio, alla criniera e alle fauci. E' stato anche sostituito quell'indecifrabile combinato di elementi che sostenevano le zampe del precedente leone, rimarcando la duplicità del dominio della Serenissima sul mare e sulla terraferma (ora chiaramente visibile). A tale proposito, sono quasi certo che quella sorta di fiori stilizzati in posizione 1,2 siano richiami ai giglioidi che compaiono nella greca degli ammiragli. Ancora due cose: lo smalto del campo di Amalfi non è reso fedelmente a schermo: in realtà è più scuro, ma non tanto da declinare nel blu prussia intenso dello stemma precedente. Personalmente, e sulla scorta anche degli insegnamenti del professor Tournon, ho una visione cromatica più luminosa dell'azzurro araldico, sebbene sappiamo tutti che nel blasone il colore è un'idea e non un pantone. L'innovazione più decisa, invece, sta nell'accoglimento delle ombreggiature sulle bandiere di 1^ e 2^ grandezza. Si tratta di un atto coraggioso dello Stato maggiore della Marina, che ha inteso forse richiamare la suggestione degli antichi vessilli pitturati. Nelle altre dimensioni, invece, lo stemma sarà piatto. Un'ultima considerazione, di questi tempi assai importante. Le nuove bandiere saranno realizzate in poliestere nautico, avranno una nuova struttura di rinforzo che ne prolungherà di molto la durata, potranno essere stampate su entrambe facce con un'unica inchiostrazione e costeranno molto meno: un buon esempio di gestione oculata.

Un cordiale saluto ai colleghi del forum.

Michele D'Andrea

 

Inoltre, sempre nella discussione sul sito http://iagiforum.info/viewtopic.php?f=1&t=16619&start=15 viene riportato lo stemma disegnato nel 1941: c'erano i rostri!!

 

MM.jpg

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Aggiungo le precisazioni sui colori come allegato al Foglio d’Ordini Marina n.52 del 26 dicembre 2012.

 

SCHEDA TECNICA Bandiera navale e stemma araldico M.M. nella rinnovata veste grafica

 

BANDIERA M.M.

Le tonalità di tinta della bandiera M.M. devono corrispondere alle tonalità di tinta definite per la

bandiera nazionale con il D.P.C.M. 14 aprile 2006 e corrispondenti ai seguenti riferimenti del pantone

tessile:

bande verticali

· Verde: Pantone 17-6153

· Bianco: Pantone 11-0601

· Rosso: Pantone 18-1662

 

STEMMA ARALDICO M.M.

Le tonalità di tinta dello stemma araldico devono corrispondere ai seguenti riferimenti del pantone

tessile:

Scudo

· Bianco: Pantone 11-0601;

· Rosso: Pantone 18-1662;

· Azzurro: Pantone 300/C.

Corona turrita (inclusa l’ancora e i due rostri interni) e bordatura dello scudo (a forma di cavo torticcio)

· Oro antico: Pantone 15-0955

La corona turrita (compreso ancora e rostri interni) e la bordatura dello scudo a forma di cavo

torticcio presentano una profilatura di colore nero.

Il rosso è il medesimo sia per la croce di Genova che per il campo di Venezia. Probabilmente le ombreggiature ne alterano la percezione.

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Si nota un certo contrasto fra il bizantinismo veneziano (barba di leone o di capra, zampe lunghe o corte, spada o cero, ali che escono di qui o di là, corna o orecchie, gigli a righe o a pois) e il pragmatismo genovese: con una croce rossa in campo bianco si va sul sicuro e si risparmia tempo, pittura e manodopera :happy:

 

Si sa se verrà rimaneggiata anche la bandiera della marina mercantile?

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(...) il pragmatismo genovese: con una croce rossa in campo bianco si va sul sicuro e si risparmia tempo, pittura e manodopera :happy:

(...) emblema che - tradizione vuole - pare sia stato pure venduto (e per non poche palanche) alle prime navi inglesi che si avventurarono nel Mediterraneo, onde farsi passare per genovesi ed evitare problemi con ciurme piratesche varie.

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(...) emblema che - tradizione vuole - pare sia stato pure venduto (e per non poche palanche) alle prime navi inglesi che si avventurarono nel Mediterraneo, onde farsi passare per genovesi ed evitare problemi con ciurme piratesche varie.

Non mi pronuncio perché non so. Mi chiedo perché gli albionici non l'abbiano semplicemente inalberato zitti zitti come sempre si è (hanno) fatto.

Oibò, sia mica per timore??? :wink:

Dicci, dicci.

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Non mi pronuncio perché non so. Mi chiedo perché gli albionici non l'abbiano semplicemente inalberato zitti zitti come sempre si è (hanno) fatto.

Oibò, sia mica per timore??? :wink:

Dicci, dicci.

 

DIcci, dicci, dicci... non esser parco di spiegazioni :wink:

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Pare che, all'epoca (XV e XVI secolo), le navi inglesi che entravano nel Mediterraneo fossero poche, non scortate e che navigassero isolate.
Non potendo disporre del potere navale che già si delineava in Atlantico, la marineria britannica supplì inizialmente a questa mancanza con un'iniziativa monetaria e commerciale: iniziativa graditissima ai genovesi che - come noto - sono sensibili a certi argomenti. Proprio su queste pagine, ho già avuto modo di stigmatizzare come quel gran figlio di buona donna di Giovanni Andrea Doria fece correre il rischio di perdere la giornata a Lepanto proprio perchè - al fine di salvare le proprie galere - arretrò e disunì la propria squadra dallo schieramento cristiano. Le galere erano le sue, e vederle affondate o danneggiate dai turchi sarebbe stato, per lui, peggio che per Zio Paperone vedere il proprio deposito svaligiato dalla Banda Bassotti.

Naturalmente, come ho scritto, è la tradizione che fa riferimento alla "vendita" della bandiera agli inglesi.
In realtà, più o meno contemporaneamente, la croce rossa di San Giorgio in campo bianco (direttamente derivata dai numerosi emblemi crociati e cavalleresco-monastici dei secoli XI e XII), venne adottata da numerose entità - statali e non - del medioevo: dai catafratti bizantini, ai regni della Georgia, all'Inghilterra, all'Aragona e - per l'appunto anche da Genova. Tutte realtà fortemente coinvolte, nel tempo, nelle crociate in Terrasanta.

Modificato da Alagi
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Domanda ingenua, perché non ho capito. Mi stai dicendo che all' epoca MANCO SI SOGNAVANO di inalberare un vessillo (quello genovese, che in caso di attacco permetteva di scapolarla rapidamente) senza "autorizzazione"? Il mare è grande, e i cannocchiali rari (all' epoca...)

 

 

 

Come ho detto, questa vicenda trae origine da tradizioni e affabulazioni alla base delle quali - però - ci può essere qualcosa di vero.

Teniamo presente che - tra i secoli XV e XVII - il Mediterraneo, con alterne fortune, fu un lago in parte spagnolo (e finanziariamente genovese), in parte veneziano e in parte turco. In questo ambito, l' "entrata" di nuovi competitors commerciali non era sicuramente ben vista e, quindi, le poche navi inglesi dell'epoca non potevano non prendere atto di questa situazione: tantopiù, non avevano certo il "potere contrattuale" di inalberare senza l'autorizzazione vessilli di potenze dominanti militarmente o finanziariamente.

Ciò premesso, non si può escludere che un accordo commerciale sull'uso della bandiera genovese sia stato raggiunto con talune controparti inglesi.

La situazione non è nuova e trova riscontro in altre realtà geografiche. in particolare, più o meno nello stesso periodo, quando in Giappone il Mare Interno era controllato dal clan dei samurai Murakami, il commercio era precluso a navi appartenenti ad altri potentati locali o, addirittura, ad altri stati (Cina, Corea ecc). Chi si avventurava nelle zone controllate dal clan poteva venire attaccato, o costretto a pagare dazi e balzelli estemporanei ed esosi. Come alternativa al pagamento “sul posto” di forti cifre, i comandanti dei mercantili potevano acquistare in anticipo un salvacondotto che li autorizzava ad esporre una bandiera con lo stemma del clan Murakami, garantendoli dal dover pagare ulteriori balzelli o dal subire angherie in tutta la zona controllata dal clan. Queste bandiere erano ancora in uso nel 1586, più di un anno dopo che la conquista di Shikoku da parte di Hideyoshi portò all'unificazione del Giappone sotto un unico shogunato che si sovrappose ai vari clan e strutture di potere locali.

Quindi, la storia si ripete, e non è neppure così strano.

Tuttavia, le fonti araldiche riferiscono dell'adozione di vessilli rossocrociati da parte inglese già nei secoli XIII e XIV: non si può quindi escludere che - un paio di secoli dopo - le navi inglesi nel Mediterraneo alzassero a riva una bandiera di San Giorgio in effetti "legittima", ma giocando sul fatto che ciò consentisse loro di essere scambiate per genovesi ed evitando quindi problemi di tipo militare, legale o finanziario.

Modificato da Alagi
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Ultimamente son un pò latitante dal Forum per cui mi era sfuggito questo interessante topic. In modo schematico esprimo il mio pensiero. In complesso ritengo che il nuovo stemma sia più bello del precedente.

 

1) A mio parere il Leone di San Marco avrebbe dovuto avere le zampe anteriori più lunghe per dare all' animale una posa leggermente rivolta verso l' alto per accentuarne la "fierezza" .Il torace dell' animale è un pò troppo mingherlino e sproporzionato rispetto alla testa circondata dalla criniera. Inoltre quella coda "a biscia" proprio non ci stà...

 

2) Sulla Croce di Pisa sarei intervenuto meno pesantemente.

 

3) I colori. Il giallo-oro del nuovo stemma mi piace di più del vecchio; per quanto riguarda il blu ed il rosso preferisco quelli del vecchio, ma come ho già letto è un faccenda di natura elettronica.

Modificato da Alfabravo 59
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OK sapete tutti che faccio un enorme attenzione ai simboli: non nascondo che non mi meraviglierei se in cima alla lista delle autorità da invitare per il primo alzabandiera ci sta l' addetto navale Indiano (e ho gia' anticipato quanto sto per scrivere) ma cominciamo dall' alto:

 

La nuova corona mi piace molto, anche se da' un impressione di staticità, che un po' riduce l' impatto della maggiore "cattiveria" dei rostri dritti, pronti a colpire (forse snellendo gli scafi recupera dinamicità ? laser1, puoi provare a fare un esperimento ?)

 

quanto mi piace di più e' senza dubbio il Leone di Venezia: cattivissimo senza dubbio, con evidenziato un chiaro "per mare et terram" (e aggiungerei che le ali più dispiegate aggiungono un "per aria" che compensa l' imperfetta soluzione dell' annoso problema della coda (almeno ora e' orizzontale...) che forse si poteva correggere solo agendo sulle ali. Unico problema, forse intravisto dal dott. D'Andrea, quando dice che, forse, "non dovrebbe essere, a rigore, il Vangelo", è che il Libro posto con fermezza sulla terraferma dall' artiglio del Leone (terraferma di colore giallo, quindi spiaggia, ma anche, per estensione, un retroterra desertico...) si rischia un grosso fraintendimento (in effetti, così come è puo' essere facilmente male interpretato come un aspirazione a evangelizzare colla forza delle armi delle lande sabbiose....)

 

Ringrazio GM andrea per aver fatto notare il fatto della Spada, non l' avevo mai associata ad un cero; ma onestamente preferisco quest' angolazione dritta che da una certa solennità marziale (ovviamente avrai effettuato il presentat'arm colla spada, quindi capisci cosa intendo) e la spada ora e' davvero una spada e non un chiodo troppo lungo.... (tangenzialmente, noto che per poter rappresentare la spada in avanti come nell' originale si sarebbe dovuto ridurre di dimensioni l' intero leone, e questo forse avrebbe peggiorato l' insieme)

 

Su Genova, non si puo' dire nulla, e del resto ci sta ben poco da modificare nella sua semplicità.

 

Su Amalfi, per me va bene, anche se non entro nella diatriba cromatica in virtù del "De gustibus et coloribus non est disputandum"

 

su Pisa... beh, non entro nei dettagli: Un disastro totale. la trovo sgraziata. pesante (oserei dire "grassa"...) e poco armonica. Meglio la croce precedente....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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Sul sito della MM compare da oggi la notizia del nuovo stemma.

V'è pure il link a un saggio molto puntuale del revisore dello stemma, dott. Michele d'Andrea ( http://www.marina.di...le_D_Andrea.pdf )

 

Evidenzio con soddifazione che, discorrendo a pag. 12 del quarto veneziano, l'Autore scrive:

 

"Anche l'araldista Giorgio Aldrighetti, cui si devono diversi studi sul leone marciano, sollevò più volte la questione, ripresa anche in una recente discussione nel forum del sito www.betasom.it"

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E' tutta un'altra cosa con questa risoluzione, è molto bello.

 

I colori sono forse un po' meno...decisi di quello a cui siamo abituati, ma per il resto non mi sembra niente male.

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Devo dire che lo stemma nel complesso mi piace, soprattutto il quarto veneto - oggetto del restyling più consistente - è decisamente più accattivante.

Mi piace molto il contrasto cromatico della ‘sinusoide’ che separa la terra dal mare/cielo e il libro, molto particolareggiato con segna pagina e dettagli che permettono di apprezzare rilegatura e coperta.

Avrei però disegnato l’espressione del leone diversamente, per dargli una parvenza ancor più intimidatoria: se lo scopo era quello di rappresentare la maestà e la potenza della bestia, ci voleva un ruggito più pronunciato, con labbra superiori arricciate intorno al muso e denti superiori visibili, così sembra un poco che stia parlando.

Dovremo abituarci al colore del quarto di Amalfi, qualcuno probabilmente anche alla ‘deformazione’ della croce pisana..

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  • 4 weeks later...

Dal testo di Michele D' Andrea, Per uno stemma rinnovato della Marina Militare, Roma, gennaio 2012 (analisi critica dei vari stemmi nel tempo, ed esposizione delle ragioni che hanno portato allo sviluppo del nuovo stemma) al paragrafo II.3 si legge, a proposito della vexata quaestio sul leone di San Marco:

 

"Anche il noto araldista Giorgio Aldrighetti sollevò più volte la questione, in epoca più recente, sulla quale si è sviluppata un' interessante discussione sul sito www.betasom.it"

:smile:

 

Immagino che i riferimenti siano questi::

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=36283

 

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=6515

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  • 4 months later...
  • 8 months later...

Pensando di fare cosa gradita, Portella da gondola con Stemma Araldico 1941

https://imageshack.com/i/f1oddkj

http://imageshack.com/a/img541/2412/oddk.jpg

 

 

 

Ed a seguire:

https://imageshack.com/i/5bkp47j

http://imageshack.com/a/img191/9518/kp47.jpg

Modificato da alfatau
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