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Naufragio Costa Concordia 13.01.2012


pugio

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Ammiraglia concordo con te che un eventuale annuncio avrebbe creato il panico ma... Non darlo del tutto e' corretto ? Tant'e che le ultime notizie parlano di azioni spontanee di abbandono della nave ben prima (15/20 minuti) dell'annuncio ufficiale

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Ti dovresti vergognare. Insulti i morti di questa nave, quelli di Ustica e quelli Moby Price. Tu secondo me insulti tutti i morti della guerra fredda, tu insulti tutti i morti del Tresher, dello Scorpion, dell'Hiroshima: siccome c'è una una versione ufficiale (ma non credibile) allora va tutto bene.

 

Niente complottismo, ma nemmeno bende sugli occhi.

Già ieri, in relazione all'intervento di De Domenico, ho postato questa breve frase:

Mi raccomando, cerchiamo di evitare polemiche... :s02: :s01:

 

Vale anche per Torquemada: Prego tutti di non costringermi ad intervenire: siamo al limite del flame, sin'ora questa discussione è stata mantenuta su un livello eccellente e su toni signorili, ed è interesse di tutti che continui così.

 

Maurizio Brescia / Alagi

Moderatore della sezione "Quadrato ufficiali"

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Ammiraglia concordo con te che un eventuale annuncio avrebbe creato il panico ma... Non darlo del tutto e' corretto ? Tant'e che le ultime notizie parlano di azioni spontanee di abbandono della nave ben prima (15/20 minuti) dell'annuncio ufficiale

 

 

Credo che, prima di sconvolgere la città galleggiante e di sollecitare i soccorsi, sia stato necessario valutare se era proprio il caso di farlo. E quindici minuti sono veramente pochi quando devi verificare, percorrere corridoi e scale, e prendere la difficilissima decisione di far abbandonare la nave. Stiamo sempre parlando di un grattacielo con una marea di persone, quindi "soggetti" che reagiscono in modo diverso e spesso non controllabili anche se hanno la mente rilassata (anche solo mettere d'accordo un pullman, solo 50 persone, è sempre un problema), figurarsi sotto stress.

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Ammiraglia concordo con te che un eventuale annuncio avrebbe creato il panico ma... Non darlo del tutto e' corretto ? Tant'e che le ultime notizie parlano di azioni spontanee di abbandono della nave ben prima (15/20 minuti) dell'annuncio ufficiale

 

 

A bordo delle navi militari le comunicazioni hanno un importanza vitale. Nella fattispecie per mezzo della ROC (rete ordini collettivi) sono emessi dalla plancia tutte le informazioni necessarie per essere aggiornati o attenersi a particolari disposizioni. Una comunicazione tipo "attenzione all'accostata" permette a chi in quel momento opera con attrezzi o con liquidi caldi (es. olio da cucina) di predisporsi a prevenire eventuali pericoli. Una collisione imminente è anticipata da una chiamata di EMERGENZA e dalla procedura "agguanta". Tutto ciò servirebbe per prepararsi in brevissimo tempo al probabile urto e prevenire danni maggiori alla propria persona. Immediatamente a seguire l'ordine di chiusura della portelleria stagna (al di sotto del ponte di sicurezza fondamentale) e l'ordine di effettuazione delle ronde ai locali. Squadre antifalla e anticendio pronte ad intervenire. Non conosco le procedure per le compagnie e flotte da crociera in argomento, effettuare una comuncazione in almeno 3 lingue a diverse generazioni di passeggeri (bambini e anziani in primis) metterebbe tutti a conoscenza della realtà (paura... panico), ciò mi preoccuperebbe relativamente solo in caso di presenza di un equipaggio addestrato e pronto ad affrontare l'emergenza.

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Comunque, a dispetto di ciò che l'informazione ha detto correttamente e anche no e in attesa di ciò che verrà appurato dalle inchieste in corso, tranne qualche eccezione (come sempre ci sono) sono convinto e certo che il comportamento dei membri dell'equipaggio, dei soccorsi e della popolazione tutta del Giglio siano un bellissimo esempio di risposta reale e tangibile a fronte di questa bruttissima tragedia. Credo che il limitato numero di vittime sia anche grazie a chi ha saputo sostenere questa difficilissima situazione mantenendo sangue freddo e capacità decisionali ed organizzative.

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Io non capisco nulla di cose di mare, non sono in grado di giudicare le manovre fatte, gli ordini impartiti e le responsabilità.

Quello che emerge però è che alcune persone, probabilmente, non hanno saputo fare il proprio lavoro e non si sono dimostrate all'altezza.

In compenso molti altri, e mi riferisco ai soccorritori, hanno dimostrato coraggio, altruismo, professionalità, impegno senza pari.

Dopo un doveroso pensiero alle vittime, tutto il mio rispetto ed il mio incoraggiamento vanno a questi uomini che stanno dando a tutti una grande lezione, anche a chi in questo momento in Italia e all'estero, denigra la marineria italiana.

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Da questo "dente" di roccia conficcato nella "carne" della povera COSTA CONCORDIA si potrà risalire all'esatta posizione dell'"incocciamento".

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Oggi al TG 2 delle ore 13.00 (o TG 1 delle ore 13.30 :s68:?) è stato mostrato il punto da cui proviene il "dente": si vede dalla superficie del mare.

 

Per MALAPARTE: dunque eri sull'HELEANNA!! Sappi che il mio C.te a COMPAMARE Rimini, C.F. (C.P.) Nicola Armando ROMITO, ebbe una decorazione per tale occasione!

Modificato da Alfabravo 59
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Ha dell'incredibile la conversazione (più d'una, in realtà) tra il comandante Schettino e un ufficiale della Capitanerie di porto:

 

Alle 00:32 di sabato mattina Schettino riceve una telefonata dalla CP, il cui ufficiale al comando chiede un rapporto sul numero di persone ancora a bordo e sulle sue intenzioni.

«Ora torno sul ponte - assicura alla Capitaneria - Ero andato a poppa per capire cosa stava succedendo». «Rimarrà solo lei?», chiede la sala operativa. «Credo di rimanere solo io» replica.

 

Alle 00.42 riceve un'altra telefonata dalla sala operativa della Capitaneria che chiede quante persone devono ancora essere evacuate. Schettino risponde:

«Ho chiamato la società e mi dicono che ci sono un centinaio di persone». In realtà l'evacuazione è ancora nel pieno svolgimento, se non all'inizio. «Io sto coordinando» assicura Schettino all'ufficiale della Capitaneria. Ma pochi secondi dopo si lascia scappare prima la frase «Non possiamo salire più a bordo perché stava appoppando». E poi: «Abbiamo abbandonato la nave».

 

Dopo queste frasi discordanti l'ufficiale della guardia costiera comincia a sospettare che Schettino abbia lasciato ad altri il coordinamento dell'evacuazione e si sia messo in salvo, questi gli scambi al telefono:

«Comandante, ha abbandonato la nave?», gli chiede. Schettino svelto ritratta: «No, no, macché abbandonato la nave». All'1,46 le comunicazioni si fanno più concitate. L'ufficiale della guardia costiera alza la voce, e cerca di scuotere il comandante. «Adesso lei va a prua, risale la biscaggina (la scala di corda delle navi, ndr) e coordina l'evacuazione. Ci dice quante persone ci sono ancora: se ci sono bambini, donne, passeggeri e il numero esatto di ciascuna di queste categorie. Vada a bordo. Cosa fa, lascia i soccorsi?». Schettino: «No, no, sono qua, sto coordinando i soccorsi». L'ufficiale ricomincia: «Comandante, è un ordine, ora comando io. Lei ha dichiarato l'abbandono nave, vada a prua, risalga sulla nave e vada a coordinare i soccorsi. Ci sono già dei cadaveri». Schettino: «Quanti?». L'ufficiale: «Deve dirmelo lei, cosa vuole fare, vuole andare a casa? Lei ora torna sopra e ci dice cosa si può fare, quante persone ci sono e di cos'hanno bisogno». Schettino di nuovo assicura: «Va bene, sto andando». Secondo la Capitaneria, tuttavia, non risalirà più a bordo.

 

Io non ho parole...

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Oltre all'appoggio via elicotteri e la nave appoggio Pedretti, La Marina Militare continua a supportare gli operatori attorno alla Costa Concordia con il Gruppo Operativo Subacqueo (GOS) e, sembrea, anche con gli Incursori (non so se sia un'inesattezza giornalistica o sia corretto). Questi ultimi starebbero utilizzando esplosivi per praticare aperture nello scafo allo scopo di favorire il recupero dei superstiti.

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Oltre all'appoggio via elicotteri e la nave appoggio Pedretti, La Marina Militare continua a supportare gli operatori attorno alla Costa Concordia con il Gruppo Operativo Subacqueo (GOS) e, sembrea, anche con gli Incursori (non so se sia un'inesattezza giornalistica o sia corretto). Questi ultimi starebbero utilizzando esplosivi per praticare aperture nello scafo allo scopo di favorire il recupero dei superstiti.

Questa mattina la TG5 dicevano che erano i palombari a mettere le "carichette" per dare la possibilità di arrivare in quei settori altrimenti inaccessibili...

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Salve a tutti, scusate se riscrivo qui ora dopo tanto tempo, ma visto che ho mio cugino che lavora in Costa imbarcato (per fortuna non era sulla Concordia) e mi ha spigato un po' alcune cose, i salvagenti sono si in cabina, ma presso le lance ci sono gli armadietti che ne contengono altri, sul suo profilo Facebook riporta quello che scrivono sui colleghi che invece erano sulla Concordia e che affermano che li avevano aperti ed erano a disposizioni di chi ne fosse sprovvisto. Poi l'equipaggio della nave non ci sta ad essere accusato di incapacità perché loro son rimasti a bordo ed hanno aiutato ad evacuare una nave con 4.000 persone a bordo nella quasi totale oscurità, se non fossero stati guidati da chi la nave la conosce non sarebbe stato possibile riuscire a fare quello che è stato fatto. Evito di commentare il comportamento del capitano se fossero confermate tutte le notizie che si leggono.

 

Un saluto a tutti

Riccardo

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Salve a tutti, scusate se riscrivo qui ora dopo tanto tempo, ma visto che ho mio cugino che lavora in Costa imbarcato (per fortuna non era sulla Concordia) e mi ha spigato un po' alcune cose, i salvagenti sono si in cabina, ma presso le lance ci sono gli armadietti che ne contengono altri, sul suo profilo Facebook riporta quello che scrivono sui colleghi che invece erano sulla Concordia e che affermano che li avevano aperti ed erano a disposizioni di chi ne fosse sprovvisto. Poi l'equipaggio della nave non ci sta ad essere accusato di incapacità perché loro son rimasti a bordo ed hanno aiutato ad evacuare una nave con 4.000 persone a bordo nella quasi totale oscurità, se non fossero stati guidati da chi la nave la conosce non sarebbe stato possibile riuscire a fare quello che è stato fatto. Evito di commentare il comportamento del capitano se fossero confermate tutte le notizie che si leggono.

 

Un saluto a tutti

Riccardo

In effetti sono incline a non dare alcuna colpa ai membri dell'equipaggio, salvo alcune eccezioni (il comandante in primis, per note ragioni, e il Secondo per il rapporto secondo il quale si sarebbe gettato in mare una volta incagliata la nave). Da più parti si legge che l'equipaggio ha aiutato al massimo delle capacità i passeggeri e che non ci fosse scarsità di mezzi di salvataggio.

 

Nonostante possa intuire la rabbia e lo sconforto dei passeggeri, che si sono visti coinvolgere in un fattaccio del genere, non riesco a prendere per obiettive le loro valutazioni sul comportamento dell'equipaggio: sembra parlino di una manica di pirati vigliacchi, cosa a cui non credo minimamente

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credo che il tutto dipenda dalle aspettative delle persone. cosa ci attendiamo in una situazione del genere ? credo che il problema principale possa essere nato dal fatto che nemmeno l'equipaggio era al corrente dell'accaduto e chi si è reso conto della gravità della cosa ha poi coordinato l'abbandono della nave prima del comando effettivo. occorre poi considerare l'aspetto linguistico Molti membri dell'equipaggio non parlano italiano ma inglese o la loro lingua madre. questo può comportare in una situazione d'emergenza un gran caos. per contro molti turisti italiani non parlano inglese.... quindi...

se fate caso alle interviste dei passeggeri stranieri imbarcati non sembra che addebitino chissà che cosa all'equipaggio.

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allucinante quanto riportato da Servsel sulla conversazione Capitaneria di Porto (credo di Livorno) e chi era al comando (?) della Nave; Poiche' sono sordo, qualcuno sa dire se esiste da qualche parte una trascrizione il più integrale possibile della conversazione ? (anche in Inglese va bene)

 

questa cosa ricorda quanto pare fosse avvenuto su un Incrociatore silurato nel 1942, di cui si e' parlato in passato..

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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allucinante quanto riportato da Servsel sulla conversazione Capitaneria di Porto (credo di Livorno) e chi era al comando (?) della Nave; Poiche' sono sordo, qualcuno sa dire se esiste da qualche parte una trascrizione il più integrale possibile della conversazione ? (anche in Inglese va bene)

 

questa cosa ricorda quanto pare fosse avvenuto su un Incrociatore silurato nel 1942, di cui si e' parlato in passato..

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

Farò di meglio, anche se non mi piace molto riportare certi contenuti: a questo

di youtube potete ascolta la conversazione tra il comandante della Capitaneria e il comandante Schettino. Aggiungo che questi contenuti sono stati resi pubblici dalle autorità competenti, quindi non ci sono violazioni di sorta ai termini di indagini.

 

Chi vorrà ascoltare presti attenzione al tono di voce di Schettino e del Comandante della Capitaneria di porto: io quando l'ho sentito ho provato un brivido ad ogni frase di quest'ultimo, ben diverso da quello dell'ex-capitano della Costa Concordia.

Modificato da serservel
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Lo stesso link è riportato dal Corriere... sempre più assurdo il comportamento del Comandante. Il tono e le frasi della Capitaneria sono durissimi... in un passaggio circa a metà la frase che lascia di ghiaccio è "..lei si sarà salvato dal mare ma io le faccio passare un'anima di guai... vada a bordo caz...! " tra l'altro nella conversazione appare chiaro che anche il secondo è assieme al comandante e che hanno abbandonato la nave su una scialuppa al momento in avaria (così dicono)

 

se dottor Piergiorgio può attendere posso trascriverlo io e mandarglielo anche se immagino che a brevissimo qualche giornale lo pubblicherà integralmente

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Questo è l'audio (parrebbe autentico) della telefonata intercorsa tra il Comandate Schettino della nave Concordia e un ufficiale di MM della Capitaneria di Livorno:

 

TELEFONATA

 

Credevo che ufficiali di marina pronunciassero "biscaglina" valorizzando il gruppo "GL" e non dicendo BISCAGINA e che abiurassero l'uso del vocabolo "scialuppa" in luogo di lance, ma al dilà di questo la telefonata ha tutta l'aria di essere autentica e ciò ne acuisce la gravità! Sono stravolto dal sentire un ufficiale di CP costretto a dover sgridare un comandante che non è neppure a conoscenza di quanti morti ci siano sulla sua nave... sono senza parole... :s06:

 

Ops scusate, tanta la foga di volerlo condividere che non avevo notato lo aveste già...

Modificato da caringello
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Che vergogna.. deprimente questo scambio:

 

CP: ".. avanti! ci sono già dei cadaveri Schettino!"

CS: "quanti cadaveri ci sono?"

CP: "non lo so! uno lo so! uno l'ho sentito.. me lo deve dire lei quanti ce ne sono Cristo!"

CS: "e ma si rende conto che qui è buoio e non vediamo niente.."

 

 

Gli uomini della MMI al lavoro con le cariche:

 

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Che vergogna.. deprimente questo scambio:

 

CP: ".. avanti! ci sono già dei cadaveri Schettino!"

CS: "quanti cadaveri ci sono?"

CP: "non lo so! uno lo so! uno l'ho sentito.. me lo deve dire lei quanti ce ne sono Cristo!"

CS: "e ma si rende conto che qui è buoio e non vediamo niente.."

 

.....

 

E' da brividi, che contrasto tra la fermezza, durezza, decisione del Capitano della Guardia Costiera e (questa è l'impressione che ho) la totale perdita di lucidità di Schettino.

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Questo è l'audio (parrebbe autentico) della telefonata intercorsa tra il Comandate Schettino della nave Concordia e un ufficiale di MM della Capitaneria di Livorno:

Sebbene sia anche io propenso all'uso del condizionale in questi casi, devo precisare che E' autentico, agli atti della Procura.

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Incredibile, dopo aver ascoltato entrambe le telefonate non si può che restare a bocca aperta. Schettino era evidentemente nel panico più totale, la cosa "triste" è che abbia cercato di giustificarsi il giorno dopo, a mente fredda, dicendo che quella secca non era segnata sulle carte.

Modificato da iy7597
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Dal sito Repubblica.it:

 

L'auto di Google sbarca al Giglio

Nel porto dell'isola toscana il mezzo con telecamera di Google per scattare foto: la nave incagliata finirà su Street View. Un evento programmato da tempo, secondo il personale che cura il servizio di Google Maps

 

Ora ci sono sicuramente cose più gravi ma questa la trovo di poco gusto

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Dal sito Repubblica.it:

 

L'auto di Google sbarca al Giglio

Nel porto dell'isola toscana il mezzo con telecamera di Google per scattare foto: la nave incagliata finirà su Street View. Un evento programmato da tempo, secondo il personale che cura il servizio di Google Maps

Ora ci sono sicuramente cose più gravi ma questa la trovo di poco gusto

Quello che più mi preoccupa è che l'ondata di sdegno, demagogico o pragmatico che sia, sta minando l'intera categoria dei Comandanti, qualsiasi sia il loro mezzo... sento dire nei capannelli improvvisati di gente: "Ecco, sarà stato il solito raccomandato incompetente messo al comando da qualche conoscenza altolocata! E chissà quanti altri ce ne saranno!"

 

Purtroppo in queste occasioni fare di ogni erba un fascio è facile e spesso strumentale, come sta accadendo anche per l'equipaggio: perchè i giornali non riempiono le loro pagine raccontando l'impegno e lo scrupolo del Commissario di bordo che ha rischiato la sua vita per quella degli altri?

 

Perchè si prende ad esempio il povero cuoco che, nel mezzo della confusione più assoluta, non è riuscito a manovrare tempestivamente le catene di rilascio di una scialuppa e non il merito di altre decine di colleghi che intanto portavano le altre in mare?

 

Meglio sarebbe il silenzio dei media, in attesa che venga fatta piena luce sull'accaduto, nel rispetto di coloro che non ce l'hanno fatta, per poi riconoscere oneri e onori, senza portare sempre e comunque i fatti al sensazionalismo cinico e consumistico... e anche Google si allinea a questa cattiva consuetudine!

Modificato da sertore
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Purtroppo hanno detto proprio ora che hanno trovato cinque cadaveri a poppa della nave....

 

:s06:

Forse è il momento di "fermarci" un attimo per riflettere e dedicare questo tempo, ognuno a suo modo, in ricordo di questa "povera" gente che in un momento che doveva essere di allegria e spensieratezza ha perso la vita.

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In relazione al fatto che stiamo parlando del parco marino più grande d'europa.... l'inchino???? lì NON DOVREBBE PASSARE NESSUNO altro che inchino!!!!

Non voglio pronunciarmi sul Comandante.... sarebbe troppo facile!!

La cosa che mi preoccupa sono i dispensi che, anche se in cuor mio spero stiano in una sacca d'aria in qualche locale di bordo, credo che non li vedremo più....

Siamo in inverno, questo significa che le condizioni climatiche possono peggiorare da un momento all'altro.... secondo me senza fare ne polemiche o altro, bisognerebbe immediatamente provvedere a sbarcare tutto ciò che è inquinante... poi, se si riesce a tappare la falla e dare galleggiabilità alla nave per trasferirla altrove sarebbe un bel traguardo.

 

Ho letto ora la notizia data da von faust....... credo non ci sia niente da aggiungere... mi unisco al dolore delle persone che hanno perso i propri cari

Modificato da Visitatore
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Sul Corriere ci son commenti di gente che riesce a dire che il comandate della capitaneria di porto non poteva ordinare nulla, mi pare strano, in una situazione del genere c'è una catena di comando ben precisa ed anche se il comandante era un civile è comunque soggetto ad essa, in particolare in una situazione del genere in cui è stato dato l'abbandono delle nave; o mi sbaglio?

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Sul Corriere ci son commenti di gente che riesce a dire che il comandate della capitaneria di porto non poteva ordinare nulla, mi pare strano, in una situazione del genere c'è una catena di comando ben precisa ed anche se il comandante era un civile è comunque soggetto ad essa, in particolare in una situazione del genere in cui è stato dato l'abbandono delle nave; o mi sbaglio?

Non conosco le norme che regolano i diritti e doveri della Capitaneria di Porto.... però, nel momento in cui i passeggeri di una nave sono in pericolo, credo abbiano tutta l'autorità di fare e dire tutto ciò che serve per proteggere il passeggero.

A mio avviso il Comandante della Capitaneria di Livorno è stato fin troppo "morbido"

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A mio parere la "sonorissima arronzata" del C.te G. DE FALCO di COMPAMARE LIvorno verso il C.te F. SCHETTINO NON doveva esser divulgata ( :s02: almeno per ora...)

Modificato da Alfabravo 59
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Mi dispiace per le vittime che ci sono state, per i familiari delle vittime, mi dispiace per Costa che "forse" non ha colpe, mi dispiace per chi ci rimetterà il lavoro (Carnival, ieri ed oggi era in perdita...da quì a licenziare maestranze, etc. è un attimo, specialmente con questi chiari di luna) ma mi dispiace anche per l'ecosistema di quello che (a mio modesto avviso) è da ritenersi un paradiso per chi come me fà immersioni e conosce la bellezza di quei posti.

Come ha detto Navy60 la navigazione in quella zona dovrebbe essere proibita, ma posso sbagliarmi.

Non voglio giudicare il comandante, ora non serve, pensiamo alle vittime ed ai danni...

 

Un caldo applauso a coloro che hanno aiutato in quelle ore di concitata frenesia, dove l'aiuto degli isolani, dei militari (GC, MM, AMI, CC) hanno permesso di salvare Tante persone, e ancora si stanno prodigando in tal senso.

Voglio aggiungere che spesso, l'attenzione alle norme di sicurezza e le procedure di salvataggio (ammesso che siano state eseguite a sole 2 ore dalla partenza) può fare la differenza, anche se spesso viaggiando in aereo ho visto persone non curarsi di queste procedure, una addirittura stava giocando con lo smartphone, e per poco non venne cacciata (Lufthansa).

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In un giorno tanto oscuro per la nostra marineria, sento l'esigenza di ricordare un grande comandante, Piero Calamai, comandante dell'Andrea Doria.

 

Ecco la lettera del nipote del Comandante Calamai pubblicata sul Corriere della Sera di oggi.

 

Sono il nipote di Piero Calamai, comandante dell’Andrea Doria, riconosciuto tardivamente non responsabile del naufragio del transatlantico avvenuto nel 1956, uomo retto deceduto dopo un lungo, sofferto dignitoso silenzio nel 1972. Resto a dir poco sbalordito nel leggere le cronache della tragica sorte (se di sorte si può parlare) della motonave Costa Concordia. A nome mio e delle mie cugine Marina e Silvia Calamai, sue figlie, vorrei ringraziare il Corriere che ieri, nell’articolo di Armando Torno, così ha ricordato mio zio: “e che dire del comandante Piero Calamai che restò a bordo dell’Andrea Doria dopo lo scontro che essa ebbe il 25 luglio 1956 con la Stockolm, rifiutandosi di mettersi in salvo? Le cronache ricordano che venne costretto a lasciare la propria nave dai suoi ufficiali, anzi, essi tornarono appositamente per prelevarlo”. Che dire? Forse solo che Piero Calamai era, per dirla con Sciascia, un Uomo con la U maiuscola, come certamente ce ne sono stati e ce ne sono tantissimi altri.

Giorgio Piccardo, Milano

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Quando una nave si arrende alla furia del mare fa parte del destino e gli uomini di mare lo sanno benissimo e lo accettano..........e lottano sino alla fine.....per la soppravivenza......quella della Costa Concordia non ha nulla a che vedere con il mare.....ma la mancanza di rispetto verso esso ............ancor più grave commesso da un "uomo di mare" (che era, ora non più) ............

 

Andrega

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Aggiungo che questi contenuti sono stati resi pubblici dalle autorità competenti, quindi non ci sono violazioni di sorta ai termini di indagini.

 

 

Questo è l'audio (parrebbe autentico) della telefonata intercorsa tra il Comandate Schettino della nave Concordia e un ufficiale di MM della Capitaneria di Livorno:

 

 

C'è una domanda semplice che mi assilla da tutto il giorno. Se qualcuno riuscisse a chiarirmi le idee ne sarei felice ... come sapete non amo la categoria del giornalisti, quindi metto sempre in dubbio tutto quello che ci vogliono far credere.

Come è possibile che una telefonata, se è tutta vera, così "importante" per le indagini venga buttata in bocca ai lupi affamati di scoop? Non c'è tutto sotto sequestro? Ma il comandante "telefona" con la capitaneria di porto? Non esiste una trasmissione via radio? Il primo che l'ha resa pubblica si sa chi è stato? C'è la certezza che sia autorizzata e vera in tutto e per tutto?

 

 

 

Meglio sarebbe il silenzio dei media, in attesa che venga fatta piena luce sull'accaduto, nel rispetto di coloro che non ce l'hanno fatta, per poi riconoscere oneri e onori, senza portare sempre e comunque i fatti al sensazionalismo cinico e consumistico... e anche Google si allinea a questa cattiva consuetudine!

 

Concordo pienamente! Mi rivolgo ai giornalisti: lasciate lavorare chi è competente e non continuate a sparare notizie assurde o molto pompose ... il colpevole l'avete (voi giornalisti) trovato, l'eroe l'avete presentato, le cause e le indagini non vi interessano, i giornali li avete venduti, le tv le avete occupate solo con questa unica notizia (chissà quale altra notizia fondamentale per le nostre tasche e la nostra vita ci state invece nascondendo) ... ora basta! Lasciate in pace chi è deceduto, lasciate lavorare in pace chi si occupa dei soccorsi e delle ricerche.

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allucinante quanto riportato da Servsel sulla conversazione Capitaneria di Porto (credo di Livorno) e chi era al comando (?) della Nave; Poiche' sono sordo, qualcuno sa dire se esiste da qualche parte una trascrizione il più integrale possibile della conversazione ? (anche in Inglese va bene)

 

questa cosa ricorda quanto pare fosse avvenuto su un Incrociatore silurato nel 1942, di cui si e' parlato in passato..

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

 

 

http://www.corriere.it/cronache/12_gennaio...8a88b1277.shtml

 

 

 

Le telefonate della Capitaneria a Schettino

 

 

 

De Falco: «Sono De Falco da Livorno, parlo con il comandante?

Schettino: «Sì, buonasera comandante De Falco»

De Falco: «Mi dica il suo nome per favore»

Schettino: «Sono il comandante Schettino, comandante»

De Falco: «Schettino? Ascolti Schettino. Ci sono persone intrappolate a bordo. Adesso lei va con la sua scialuppa sotto la prua della nave lato dritto. C'è una biscaggina. Lei sale su quella biscaggina e va a bordo della nave. Va a bordo e mi riporta quante persone ci sono. Le è chiaro? Io sto registrando questa comunicazione comandante Schettino...».

Schettino: «Comandante le dico una cosa...»

De Falco: «Parli a voce alta. Metta la mano davanti al microfono e parli a voce più alta, chiaro?».

Schettino: «In questo momento la nave è inclinata...».

De Falco: «Ho capito. Ascolti: c'è gente che sta scendendo dalla biscaggina di prua. Lei quella biscaggina la percorre in senso inverso, sale sulla nave e mi dice quante persone e che cosa hanno a bordo. Chiaro? Mi dice se ci sono bambini, donne o persone bisognose di assistenza. E mi dice il numero di ciascuna di queste categorie. E' chiaro?

Guardi Schettino che lei si è salvato forse dal mare ma io la porto... veramente molto male... le faccio passare un'anima di guai. Vada a bordo, ca##o!»

 

Schettino: «Comandante, per cortesia...»

De Falco: «No, per cortesia... lei adesso prende e va a bordo. Mi assicuri che sta andando a bordo...».

Schettino: «Io sto andando qua con la lancia dei soccorsi, sono qua, non sto andando da nessuna parte, sono qua...»

De Falco: «Che sta facendo comandante?»

Schettino: «Sto qua per coordinare i soccorsi...»

De Falco: «Che sta coordinando lì? Vada a bordo. Coordini i soccorsi da bordo. Lei si rifiuta?

Schettino: «No no non mi sto rifiutando».

De Falco: «Lei si sta rifiutando di andare a bordo comandante?? Mi dica il motivo per cui non ci va?»

Schettino: «Non ci sto andando perché ci sta l'altra lancia che si è fermata...».

 

De Falco: «Lei vada a bordo, è un ordine. Lei non deve fare altre valutazioni. Lei ha dichiarato l'abbandono nave, adesso comando io. Lei vada a bordo! E' chiaro? Non mi sente? Vada, mi chiami direttamente da bordo. Ci sta il mio aerosoccorritore lì».

Schettino: «Dove sta il suo soccorritore?»

De Falco: «Il mio soccorritore sta a prua. Avanti. Ci sono già dei cadaveri Schettino».

Schettino: «Quanti cadaveri ci sono?»

De Falco: «Non lo so.. Uno lo so. Uno l'ho sentito. Me lo deve dire lei quanti ce ne sono, Cristo».

Schettino: «Ma si rende conto che è buio e qui non vediamo nulla ...».

De Falco: «E che vuole tornare a casa Schettino? E' buio e vuole tornare a casa? Salga sulla prua della nave tramite la biscaggina e mi dica cosa si può fare, quante persone ci sono e che bisogno hanno. Ora!».

 

Schettino: «(...) Sono assieme al comandante in seconda».

De Falco: «Salite tutti e due allora. (...) Lei e il suo secondo salite a bordo, ora. E' chiaro?».

Schettino: «Comandà, io voglio salire a bordo, semplicemente che l'altra scialuppa qua... ci sono gli altri soccorritori, si è fermata e si è istallata lì, adesso ho chiamato altri soccorritori...».

De Falco: «Lei è un'ora che mi sta dicendo questo. Adesso va a bordo, va a B-O-R-D-O!. E mi viene subito a dire quante persone ci sono».

Schettino: «Va bene comandante»

De Falco: «Vada, subito!»

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La telefonata del com.te De falco della Capitaneria di Porto di Livorno al com.te Schettino è stata trasmessa integralmente dal TG1 della Rai delle 13.30.

Il testo sopra riportato ne è la trascrizione integrale. :s06:

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