Don Vincenzo Racconta - Storie Di Guerra E Di Famiglia Di Vincenzo Barbato

[GM Andrea*]

Titolo: Don Vincenzo racconta - Storie di guerra e di famiglia di Vincenzo Barbato

Autore: Giancarlo Toran

Editore: ---

Anno: 2005

Pagine: 78

Reperibilità: pdf online ( http://www.accademia...zo Barbato..pdf )

 

 

Con grande sensibilità Giancarlo Toran ha voluto raccogliere le memorie di guerra del suocero Vincenzo Barbato, da Acerra, purtroppo scomparso proprio pochi giorni fa.

Chiamato alle armi in Marina allo scoppio della guerra, "don Vincenzo" divenne cannoniere armarolo, e dopo una breve destinazione al Varignano fu inviato nell'isola di Lero.

Di qui fu destinato sulla nave cisterna Cerere, dislocata nell'isola egea; infine ebbe il movimento per il Ct. Ugolino Vivaldi, col quale al comando del CV Francesco Camicia partecipò a numerose missioni sino al tragico affondamento il 9 settembre 1943. Barbato fu tratto in salvo da un aereo tedesco ammarato, che lo portò in Francia, da dove potè poi raggiungere l'Italia.

 

Il fascicoletto abbonda di informazioni e notizie di prima mano, specie sul Vivaldi e la sua perdita. Colpisce la descrizione degli ultimi istanti del CC Alessando Cavriani - assistente di squadriglia - tornato a bordo col capo di 3^ Viriginio Fasan. Stando al resoconto negli ultimi istanti l'Ufficiale, poi decorato di MOVM, gridò: Io, comandante Cavriani, dei marchesi di Cavriani, muoio con la mia nave!

 

Piccole inesattezze terminologiche o nei nomi, segnalate al cortesissimo autore, non intaccano minimamente la validità di quest'opera che non è solo un omaggio a un famigliare, ma pure un prezioso tassello nella grande storia della nostra Marina.

[GM Andrea*]

Come richiesto dall'autore, ecco un elenco delle rettifiche:

pag. 10: la dicitura "Capitano della bassa forza" dà sostanzialmente l'idea, ma quella corretta è "Capitano del CREM". Gli ufficiali del CREM (Corpo Reale Equipaggi Marittimi) erano ex sottufficiali addetti ai servizi logistici e alla gestione dei marinai. Il nome esatto dell'ufficiale era Antonio Buchicchio.

pag. 13: Luigi Mascherpa non divenne comandante italiano di tutto l'Egeo, ma solo di Lero. Inoltre non era parigrado di Inigo Campioni. Il primo era semplice e neopromosso contrammiraglio (una stella), mentre Campioni era da tempo ammiraglio di squadra

pagg. 16 e 20: "barchini esplosivi dei Mas della Marina Militare" andrebbe corretto in "barchini esplosivi dei mezzi d'assalto della Regia Marina". Oltre allo York, fu colpita e gravemente danneggiata la petroliera Pericles (con la s finale). Non risulta che nella baia di Suda vi fosse (nè quindi sia stata attaccata) alcuna unità mercantile dal nome St. Elizabeth. Infine, il citato attacco contro la corazzata Queen Elizabeth ad Alessandria avvene dopo l'azione di Suda, il 18 dicembre 1941, e non in precedenza.

pagg. 17 e 21, e ss.: il comandante in seconda della Cerere si chiamava Luigi Bozzo (non Basso o Bosso o Bossi). Era sottotenente di vascello, mentre a pag. 21 viene erroneamente indicato col grado tenente di vascello (grado che conseguì solo il 15.07.1943, quindi dopo i fatti narrati).

pag. 37: "l'ufficialetto sorprendente" non poteva essere in precedenza il "secondo" (= comandante in seconda) della corazzata Doria, grado ricoperto da un capitano di fregata. Semmai poteva essere il secondo direttore del tiro, ma è un po' strano: in tal caso avrebbe dovuto essere un tenente di vascello, mentre qui si parla di un ufficiale molto giovane.

pag. 41: il sottotenente di vascello Sergio Attianese - decorato di medaglia d'argento al valore militare - era l'ufficiale "T" (= addetto alle armi subacquee) e secondo direttore del tiro del Vivaldi; non quindi il secondo dell'unità. L'altro ufficiale menzionato era il parigrado Mario Caterini (non Caterino, come pure a pag. 49), decorato di medaglia di bronzo al v.m.

- pagg. 46-47: 1) L'8 settembre il Vivaldi era il caposquadriglia (comandata dal capitano di vascello Francesco Camicia) della 16^ (non 14^) Squadriglia Cacciatorpediniere. 2) il termine "stazza" - unità di volume usata solo per i mercantili - è errato; per le navi da guerra si utilizza il dislocamento 3) l'armamento principale era costituito da 6 pezzi da 120/50, non 12/50.

pag. 48: 120/50 anzichè 120,50

pag. 50: gli aerei tedeschi che attaccarono la squadra italiana il 9 settembre erano Dornier, non Junker.

pag. 51: "comandante di fregata Cavriani" va sostituito con "capitano di corvetta Cavriani"

pag. 53: il nome esatto del sommergibile inglese è Sportsman, non Sportman

pag. 60: via Bainsizza anzichè Bainzizza.

pag. 61: non è un errore, ma una curiosità. Viene citato l'ammiraglio Cuturi. Non ho mai trovato questo nome nelle vicende dell'epoca; l'anziano ammiraglio di squadra Enrico Cuturi (73enne: era del 1870!) chissà cosa ci faceva in servizio al ministero. Inoltre, per il vero i Ministeri (Interni e difesa compresi) nei primi mesi del 1944 non erano a Roma, ma sparsi al Nord.

pag. 67: nel 1953 non esisteva alcun ammiraglio Cafarella; c'era però il Maggior Generale delle Capitanerie di Porto Giuseppe Cafarella, verosimilmente il personaggio citato. Inoltre a quella data Francesco Camicia non era più capitano di vascello (grado che comporta l'appellativo di "comandante"), ma ammiraglio di divisione. Certamente Barbato se ne sarà accorto, ma non è escluso che abbia seguitato a chiamarlo "comandante", termine che ricordava la guerra passata e lo stretto rapporto vissuto a bordo, anzichè il freddo "ammiraglio"

I nomi delle navi militari andranno poi al maschile anzichè al femminile

[LColombo]

Il link non sembra funzionare più, c'è modo di recuperare il pdf?

[LColombo]

Grazie a Dio mi sono ricordato che c'è l'impareggiabile Internet Archive: https://web.archive.org/web/20141217182226/http://www.accademiadellascherma.it/allegati/article/466/Don%20Vincenzo%20racconta.%20Storie%20di%20guerra%20e%20di%20famiglia%20di%20Vincenzo%20Barbato..pdf

Modificato 5 Settembre, 2018 da LColombo