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Trovato Dopo 70 Un Colombo Viaggiatore (I Resti Ovvaimente) Del D-Day


walter leotta

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da REPUBBLICA

 

 

Gb, il piccione messaggero del D-Day

ritrovato in un camino 60 anni dopo

 

Un inglese ha ritrovato i resti di un volatile usato per trasmettere informazioni cifrate nel giorno dell'invasione della Francia occupata dai nazisti. Legata alla sua zampa una scatola con un messaggio forse diretto al maresciallo Montgomery in persona dal corrispondente ENRICO FRANCESCHINI

 

Lo leggo dopo

 

 

150654348-5760cdb4-fedd-4ecc-a19a-74bc449d628b.jpgIl messaggio e lo scheletro del piccione (dal sito di Bletchey Park)

LONDRA - Faceva probabilmente parte delle forze che parteciparono al D-day, il "giorno più lungo" come lo definì un celebre film, quello dello sbarco in Normandia, il 6 giugno 1944 che segnò l'inizio della fine per il nazismo e per la seconda guerra mondiale. Riuscì a sfuggire alla contraerea del Terzo Reich, attraversò la Manica e tornò in patria, per recapitare un importante messaggio sull'andamento di quella giornata storica e decisiva. Ma non arrivò mai a casa. Non consegnò il suo messaggio. Forse stanco per il lungo volo, si posò sul tetto di un'abitazione del Surrey e cadde dentro l'imboccatura di un camino, restando intrappolato, ucciso dal fumo e dalla mancanza d'aria.

 

Quasi settanta anni più tardi, gli inquilini di quella abitazione hanno deciso di restaurare il camino e ci hanno trovato dentro un sacco di roba: inclusi i resti di un piccione. "Pensavo che fosse un colombo come tutti gli altri", racconta il proprietario, David Martin, "ma poi ho visto che aveva una scatolina rossa attaccata a una zampa". Incuriosito, l'uomo l'ha aperta e dentro ci ha trovato un messaggio in codice su carta velina: l'unica cosa che si comprende è la firma, "sergente W. Stot", il resto è una serie di lettere apparentemente senza senso.

 

Martin l'ha inviato al Gchq, il quartier generale del servizio segreto elettronico britannico, e a Bletchley Park, dove durante la seconda guerra mondiale fu decifrato il famoso "Codice

Enigma" usato dai tedeschi per i loro messaggi in codice, un colpo che ebbe non poco peso sulle sorti del conflitto, e che oggi è un museo.

 

Non ci sono dubbi su di cosa si tratti, dicono gli esperti. Più di 200mila piccioni furono utilizzati nel corso della guerra dalle forze britanniche per trasmettere comunicazioni segrete. Nell'archivio di Bletchley Park si conservano migliaia di quei messaggi che volarono attaccati alle loro zampette. Ma sono tutti scritti in modo normale, perfettamente comprensibile. Solo i messaggi più riservati erano in codice. Dunque quello caduto nel camino del Surrey era un messaggio speciale.

 

Era destinato, si legge sul foglietto ingiallito dal tempo, a "X02", sigla che probabilmente indicava il Bombing Command, il comando delle operazioni dei bombardieri alleati. Lo conferma un altro dettaglio: la firma dell'autore del messaggio. La parola sergente è infatti scritta "serjeant": nell'esercito lo spelling era differente, si scriveva "sergeant", la "j" veniva usata solo dai militari della Raf, dunque lo scrivente dipendeva dall'aviazione.

 

Tutti questi particolari portano a fare l'ipotesi che il messaggio contenesse una richiesta di un raid aereo o riferisse il risultato di un'incursione o di un lancio di paracadutisti dietro le linee nemiche. A Londra qualcuno ritiene che fosse destinato addirittura al maresciallo Montgomery in persona, che notoriamente ricorse ai piccioni viaggiatori per essere informato su come stava procedendo il D-day.

 

Ma per sapere esattamente cosa c'è scritto su quel pezzo di carta bisogna ritrovare qualcuno che conoscesse il codice o che almeno abbia lasciato la chiave per decifrarlo ed è quello che stanno cercando gli archivisti di Bletchley Park e gli agenti del Gchq. I resti del piccione saranno consegnati alle forze armate. Chissà se gli daranno una sepoltura nel cimitero degli animali "di guerra" e magari anche una medaglia alla memoria, come è successo di recente al cane lupo specializzato nello scoprire mine, morto in una missione con le truppe britanniche in Afghanistan.

 

A Londra, davanti a Hyde Park, qualche anno fa è stato inaugurato un monumento agli animali che hanno partecipato alle guerre del Regno Unito: cani appunto, cavalli, muli, fino ai cammelli di "Lawrence d'Arabia". Il ritrovamento del messaggio nel camino ci ricorda che tra quelle "forze speciali" c'erano anche i pennuti e che il loro ruolo fu tutt'altro che secondario.

Modificato da walter leotta
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Proprio qualche tempo fa su uno dei canali TV, forse proprio RAI Storia hanno trasmesso un servizio sull'evoluzione delle trasmissioni relative ai periodi bellici e manco a farlo apposto hanno parlato proprio dei piccioni inglesi e delle loro missioni e capacità, tanto da far pensare al film cartone Valiant, (chi ha figli mi capisce), nel servizio c'era anche l'intervista ad un anziano signore che continua ad allevarli.

 

Anche in Italia sono stati utilizzati per scopi militari e non, come potete leggere nel documento presente nel link sottoriportato, relativo alla evoluzione delle trasmissioni nella grande guerra.link

 

http://www.picocaval...ande_guerra.pdf

 

Claudio/Darth

Modificato da darth
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A questo link http://en.wikipedia....wiki/War_pigeon diverse curiosità sui "piccioni da guerra", con nomi e foto dei decorati, motivazioni ecc. L e FFAA Svizzere almeno fino al 1986 (non so ora) avevano un servizio di...mah... "piccionatori", o almeno piccionatrici :wacko: (c'è la foto di una sergente maggiore del servizio piccioni) ....

Proibitissimo sparare ai piccioni, che potevano essere al "servizio del governo" (io lo farei volentieri con quelle bestiacce che mi scagazzano il bucato :angry: )

I tedeschi li usavano anche per scattare foto....

Ancora nel 2010, la polizia indiana nutrì forti sospetti su un piccione che proveniva dal Pakistan (ma come avranno fatto a sapere che veniva dal Pakistan??? :wacko: )

Modificato da malaparte
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MA PER FAVORE....Signori Comandanti, siamo seri!!!|Poffarbacco!!!!

 

 

 

w6tk7c.jpg

 

PS: WL ha la mania di postare in Fuori Discussione: vogliamo perdere queste preziosità? Propongo a furor di popolo (cioé a idea mia) di spostare in luogo più acconcio, acciocché i posteri non perdano queste valide ricerche.

Modificato da malaparte
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'ntanto, sulla curiosità sul messaggio, mi pare di aver capito che si sa la data di invio che il servizio; anche se non si puo' dare per scontato che si abbiano ancora i cifrari del periodo (considerando la scarsa attenzione britannica per l' archiviazione dei dettagli tecnici classificati, il che per me è un errore strategico grave nel contesto criptologico) reputo che non ci vorrà molto a decrittare e sapere cosa ci stava scritto, sperando che non inneschi flames, o meglio, flambeaux, storico-politici (c'è poco da fare con i Francesi, per loro gli Alleati sarebbero dovuti essere il 10 giugno a Parigi ed il 15 giugno al Reno ed Alpi...)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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  • 2 weeks later...

Grande il piccioneeee! In effetti dovrebbe avere la Victoria Cross!!! poverino...che fine indegna...il pensiero corre a tutti gli animali "coattivamente" arruolati in guerra...proprio come gli uomini...dai cani bomba dei sovietici ai cavalli sul Don....la guerra è proprio una tragedia per tutti gli esseri viventi...

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  • 1 month later...
  • 3 years later...

Se ne era parlato anche qui https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=43825, ma visto che il nostro non era in grigioverde, mi accodo a questo topic, dove si fa riferimento alle decorazioni ed al D Day.


Un pennuto eroe della seconda guerra mondiale fu il piccione irlandese Paddy, matricola militare NPS 43.9451; la Gran Bretagna lo ricorda ancora. Per recapitare a destinazione un messaggio che conteneva informazioni vitali per gli Alleati, Paddy, nel corso del D Day, percorse 230 miglia in sole 4 ore e 50 minuti, attraversando il Canale della Manica; un tempo record per i piccioni viaggiatori, riuscendo ad arrivare sano e salvo a destinazione, nonostante le condizioni meteo e soprattutto sfuggendo alla temile Brigata dei Falconi tedeschi, un gruppo di falchi predatori, usati dai nazisti proprio per intercettare i piccioni inglesi. Paddy non fu il solo piccione eroe di quella guerra. Insieme a lui migliaia servirono la causa dell'Europa contro il Nazismo durante la II guerra mondiale e caddero sul fronte. Paddy venne decorato con solenne cerimonia nel settembre 1944 con la medaglia Dickin, l'equivalente della Victoria Cross per gli animali, con la seguente motivazione:

"For the best recorded time with a message from the Normandy Operations, while serving with the RAF in June, 1944." https://en.wikipedia.org/wiki/Paddy_(pigeon)

Tra altri decorati della Dickin, ricordo l'US Army Pigeon G.I. Joe https://www.google.it/webhp?sourceid=chrome-instant&ion=1&espv=2&ie=UTF-8#q=gi%20joe%20pigeon

OBs6lI.jpg[/url

 

]UnjXD1.jpg

Modificato da danilo43
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In effetti, mi era sfuggito il post sui .°°°° :devil: ...in grigioverde. Ho risposto.

Ma aggiungo che sono moooolto interessata a quella faccenda della temibile Brigata dei Falconi tedeschi. Si sa se qualche veterano ha prolificato? Se le uova sono in vendita , benché a carissio prezzo (come giustamente dovrebbe essere) ? Si sa, le ali della Vittoria sono ingiustamente destinate solo a chi ha vinto... Onore ai Falconi tedeschi!

Modificato da malaparte
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Presumo di conoscere il motivo per cui sei interessata :wink: ma purtroppo l'unica traccia reperibile l'ho scovata in http://www.irlandaonline.com/15570-il-piccione-viaggiatore-paddy-una-storia-vera/

Dubito però che, in assenza di uno specifico addestramento, la progenie degli onorati Falconi tedeschi si dedichi ancora a tale bellica attività :biggrin:

Ma senza andar troppo lontano c'è chi fa al caso tuo ! http://www.falconeriamaestra.it/allontanamento-specie-infestanti.html

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