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Seehund 1/72 Rc Ad Immersione Statica


maxmodifica

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salve, amici... rieccomi con i miei propositi di costruzione sempre più strampalati... ho messo mano ad un modello che io stesso potrei definire "il delirio del modellista dinamico"... ho deciso di convertire il piccolo seehund ICM 1/72 in radiocomandato ad immersione statica... si, avete letto bene.. STATICA... che diamine, farlo ad immersione dinamica era troppo facile...

 

tanto per non fare figuracce appena partito, come tutte le armi segrete che si rispettino, ho lavorato qualche tempo in... segreto.. chiaramente documentando fotograficamente i successi ottenuti (gli insuccessi mica li faccio vedere...)

 

tanto per farvi vedere che la piccola "foca" (FOCA, che avete capito...) esiste, eccola fresca fresca nel suo immenso bacino di prova...

intanto per ora galleggia, vedremo poi se riuscirò a farlo immergere...

 

seehund001lineagalleggi.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

dentro c'è tutto quel che serve per tentare l'intentato: un ballast tank a pistone, la rx, due variatori di velocità, il posto per una mini-lipo (non mi è ancora arrivata...) per la... movimentazione dell'insidioso mezzo, ho nascosto i motori nei due siluri... pensavo di dover combattere con il troppo peso, invece mi troverò con il problema inverso... per ora c'è poco peso, la linea di gallegiamento è troppo alta... vorrei far emergere solo la piccola torretta (altrimenti il mini micro ballast non appesantise abbastanza il tutto)... dovrò metter mano a dei piombi... altra incognita che può "minare" il mio successo è il fatto che a causa dell' "ampissimo" spazio a disposizione all'interno dello scafo (15mm di diametro) ho dovuto giocoforza ripiegare su una microricevente, ma l'unica che ho trovato adatta ed abbastanza minuscola da poter entrare nell'angusto scafo è a 2,4Ghz... confido, per la ricezione, sul fatto che il modello lo farò (ah, come sono ottimista...) navigare in un acquario...

 

per le ulteriori foto sui particolari della costruzione fatta fin qui, dovrete pazientare che imageshack si degni di caricare le mie foto...

Modificato da maxmodifica
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A quando una zanzara RC ?? :biggrin:

Scherzi a parte posso solo farti i complimenti e dire bello, Bello, BEllo, BELlo, BELLo, BELLO ... BELLISSIMO !!!!!! :smiley19: :smiley19: :smiley19: :smiley19: :smiley19:

 

Mi preoccupa la ricevente che usi in 2,4 Ghz però.

Dalla mia (poca) conoscenza/esperienza mi sembra che il segnale "rimbalzi" sulla superficie dell'acqua. Da provare TASSATIVAMENTE in Acquario !!!! :wink:

 

Alla via così !!!

Modificato da antisom
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"un genio o un pazzo"... propendo per la seconda ipotesi... :happy:

 

visto che imageshack si rifiuta ancora di caricare le mie foto, cercherò di soddisfare la vostra cuirosità con questo breve (ma non troppo) scritto...

 

allora... il "pistone" è ottenuto da una siringa da 2,5ml... per comandare il pistone avanti ed indietro, ho sezionato un microservo da 4,5g, mantenendo solo parte dell'involucro e solo gli ingranaggi intermedi, in quanto non avevo abbastanza spazio per lasciare tutta la cascata di ingranaggi. quindi ho filettato un tondino di ottone da 1,2mm ed il foro dell'ultimo ingranaggio, sempre da 1,2mm. azionando il motore del servo, l'ingranaggio si "avvita" o svita" sul tondino-barra filettata, chew a sua volta trascina nel movimento il pistoncino della siringa... per far questo ho mantenuto, di tutto lo stantuffo in plastica, solo il pistoncino in gomma ed una piccola porzione delle stantuffo, su cui ho fatto un foro filettato da 1mm. questo fà si che la barra filettata si avviti tenacemente sulla plastica, non svitandosi durante il moto rotativo dovuto alla rotazione dell'ingranaggio. ho ottenuto questi risultati provando, fallendo, riprovando, rifallendo...

 

il fatto di aver potuto lasciare solo parte degli ingranaggi del servo causa un movimento abbastanza brusco del pistone, con uno sforzo relativamente grande del motore, che si ripercuote sulla microscopica filettatura effettuata sulla plastica dell'ingranaggio...

 

risultato: il tutto dura poco ed è causa di frequenti sostituzioni di pezzi e pezzetti, ma in così poco spazio non ho trovato alternativa valida...

 

ho incollato il corpo della siringa al corpo del servo-motoriduttore con attack e microbolle di vetro... la siringa penso sia in polipropilene, non riuscivo ad incollarla con niente... solo il suddetto mix ha resistito

 

per comandare il pistone, dopo aver fatto fuori un minivariatore di velocità (argghh, così tanti soldi in così poco... silicio) che tra l'altro aveva problemi con il neutro, quindi azionando impercettibilmente il pistone in avanti o indietro, ho optato per un ben più rustico ed economico interruttore "casalingo", realizzato con un microservo a slitta. ho realizzato una piccola piastrina di vetronite che ho incollato sul comando del potenzionetro-braccetto. su questa piastrina (in realtà tre) ho saldato i contatti che permettono al motore la marcia avanti-indietro. in un primo tempo ho realizzato i contatti con una piastriva recuperata dai contatti interni di un interruttore a pulsante, ma visto che il contatto piastrina-rame vetronite erano lasciati al caso, ho messo le mani su una vecchia stampante HP ed ho utilizzato le micromolle ed i contatti dorati presenti nella piastrina di contatto della testina di stampa. in questo modo il "pirullo" del contatto dorato entra perfettamente dentro la spira della molla, assicurando il contatto elettrico. anche qui ho provato, ho fallito, ci ho dormito su, ho riprovato, ho mandato a ca..re tutti..., ecc :blush:

 

nei video si intuisce qualcosa...

 

questione finecorsa. in un primo tempo avevo pensato di non metterli... tanto, mi sono detto, che vuoi che succeda? arrivo alla fine, il microscopico motore si ferma... un cavolo, il motore, nonostante la poca demoltiplicazione dei giri, ha una forza bestiale (va beh, è piccolo... bestina)... ho piegato la barra filettata, staccato la siringa dal corpo del motoriduttore, rotto l'ingranaggio "avvitatore" ecc...

i finecorsa quindi erano necessari. ma come fare? lo spazio per il montaggio era inesistente. alla fine, dopo il solito rosario di prove e rosario di imprecazioni, sono arrivato alla soluzione finale.

ho trovato due interruttori a pulsante NC con il corpo da 6mm e li ho sezionati con la moletta del dremel, mantenendo intatto il corpo in materiale simil-plastico che alloggi i contatti, il dischetto interno di contatto e la mollettina che preme quest'ultimo sui contatti. su ogni interruttore, tra i due reofori dei contatti, ho fatto un foro da 1,4mm. l'idea era di far passare la barra filettata all'interno del foro ed azionare così il idschetto di contatto, realizzando il contatto NA. la cosa è stata facile (si fa per dire... prove, rosario, ecc...) per il finecorsa "posteriore".. il finecorsa anteriore ha richiesto un'ulteriore spremitura di meningi... ho quindi forato il dischetto interno facendolo attraversare dalla barra filettata durante la sua corsa. in fondo alla barra filettata ho realizzato una "capocchia" in plastica leggermente più grande del foro nel dischetto, ma più piccola del foro sul corpo del finecorsa. in questo modo la barra entra nel finecorsa, arriva alla fine, la "capocchia" non passa dal foro del dischetto di contatto e lo trascina con se, aprendo il contatto. e fin qui... ho poi utilizzato due diodi N4148 per realizzare un comando avanti-indietro, facendo in modo che il positivo ed il negativo non entrassero in cortocircuito...

 

lo schema "padre" dell'idea l'ho trovato qui: http://bateaux.trucs...r/ageneral.html cliccate su "les fin de course"

 

chiaramente anche questo "semplice" sistema non è esente da "pecche di gioventù", non ultima una fastidiosa tendenza del dischetto forato che consuma la barra durante il suo funzionamento (quindi l'ingranaggio motore si sfiletta, ecc... (prove, riprove, enciclopedia degli improperi...)

 

alla fine, ierisera, dovrei aver trovato una soluzione accettabile, rifacendo al tornio i dischetti di contatto interni dei finecorsa, aumentandone fino ad 1mm lo spessore (gli originali erano di 0.3mm)... questo mi par faccia si che il dischetto scivoli "guidato" sulla barra e non si impunti più su ogni singolo filetto della filettatura, alla lunga consumandoli...

 

a presto (spero) le foto....

Modificato da maxmodifica
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allora... il "pistone" è ottenuto da una siringa da 2,5ml... per comandare il pistone avanti ed indietro, ho sezionato un microservo da 4,5g, mantenendo solo parte dell'involucro e solo gli ingranaggi intermedi, in quanto non avevo abbastanza spazio per lasciare tutta la cascata di ingranaggi. quindi ho filettato un tondino di ottone da 1,2mm ed il foro dell'ultimo ingranaggio, sempre da 1,2mm. azionando il motore del servo, l'ingranaggio si "avvita" o svita" sul tondino-barra filettata, chew a sua volta trascina nel movimento il pistoncino della siringa... per far questo ho mantenuto, di tutto lo stantuffo in plastica, solo il pistoncino in gomma ed una piccola porzione delle stantuffo, su cui ho fatto un foro filettato da 1mm. questo fà si che la barra filettata si avviti tenacemente sulla plastica, non svitandosi durante il moto rotativo dovuto alla rotazione dell'ingranaggio. ho ottenuto questi risultati provando, fallendo, riprovando, rifallendo...

 

Dovrebbero assumerti alla NASA secondo me....sei un grande! complimenti e grazie per le delucidazioni...magari sperimeterò anch'io qualche cosa del genere!

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ah, dimenticavo...

 

questione 2,4GHz. è stato un'azzardo. ma praticamente non ho alternative. non ho trovato una ricevente a 40MHz abbastanza piccola per poter inserire tutto il catafalco pistone, ricevente, batteria, ecc. all'interno dello scafo senza necessariamente doverlo allungare e/o allargare.

 

ho anch'io il timore che sott'acqua non funzioni un tubo....

 

però penso di navigare in uno specchio d'acqua di misere dimensioni (acquario da una 40ina di litri) e per poter gridare al successo mi basterebbe immergermi di pochi cm... per i curiosi, ho usato una ricevente fly dream 2,4GHz FHSS V3 4 canali, failsafe incorporato (quindi posso settare i comandi in modo da far emergere il coso in caso di assenza di segnale) e per radio... segreto militare... metto solo una sigla.. DIY...

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Ciao maxmodifica,

complimenti, veramente spettacolare.

 

Ti faccio una domanda:

avendo utilizzato un microservo per controllare il pistone, per quale motivo hai scartato l'idea (perchè sono certo che tu ci abbia pensato e ripensato) di utilizzarne la circuiteria per realizzare un controllo proporzionale, sostituendo il trimmerino del servo con un potenziometro lineare il cui cursore venga mosso dalla barra filettata ?

 

Sono anche curioso riguardo alla tua radio di marca D(id) I(t) Y(ourself), non sarà mica in scala 1:72 anche quella ???? :-D

 

Francesco

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  • 4 weeks later...

scusa francesco/gepard se rispondo solo ora...

 

ho scartato l'idea di itiliizare un comando proporzionale ricavandolo da un servo perchè è difficilissimo trovargli il ponto zero, in cui il motore non riceve impulsi.. se la cosa è di poco conto per eliche e simili, non lo sarebbe stato per il pistone, in quanto avrebbe comunque continuato a muoversi, seppur lentamente, fino a che uno dei due finecorsa non fossero stati azionati...

 

ma arriviamo al dunque...

 

stasera ho provato, abborracciando i vari collegamenti elettrici, il minisub nel mio ampio bacino di prova ( contiene 2 litri di acqua). i primi risultati di questo affrettato test sono:

 

1. l'acqua fà un baffo ai 2,4Ghz. la rx riceve perfettamente. chiaramente ad onor del vero devo dire che la vasca è un... vaschino, solo 2 litri di acqua... però direi che lo scafo, posizionato al centro della vaschettina... ina è "circondato" da acqua per un diametro di 10cm buoni... ora, se si deve dar retta a quel che si legge in rete, i 2,4Ghz dovevano addirittura rimbalzare nell'acqua senza penetrarla... al momento, mito sfatato, vedremo poi con un contenitore più serio (acquario da 80 - 110 litri)

 

2. il pistone fà il suo lavoro, appesantendo lo scafo che, se zavorrato fino al limite del galleggiamento (9,5g) si immerge

 

3. incredibilmente, il modello si immerge perfettamente allineato, non è inclinato di prua o di poppa....

 

questi i punti positivi... veniamo alle dolenti note...

 

1. è difficilissimo aggiungere peso fino a raggiungere la linea di galleggiamento "ideale" che mi ero prefissato ed immaginato necessaria al fine che il tutto funzionasse, ossia lasciare fuor d'acqua solo la torretta di accesso... tanto per rendere l'idea, bastano solo 0.1g in più per far affondare "spontaneamente" il modello, 0.1g in meno per impedire che si immerga con l'azionamento del pistone...

 

2. purtoppo lo scafo "resistente", costituito semplicemente dalle due metà dello scafo incollate tra di loro, imbarca acqua, come era facilmente prevedibile... però "perde" anche aria quando è messo in pressione dall'avanzamento del pistone al suo interno, avanzamento necessario per "succhiare" acqua nella siringa. se tale aumento di pressione è ridicolo in un normale sub, nel mio moscerino crea

una pressione superiore di circa il doppio... (ricordo che il diametro dello scafo è 15mm, zeppati di elettronica)... al secondo azionamento del pistone, ho visto con orrore una serie di bollicine fuoriuscire dallo scafo... azionando il pistone per farlo riemergere (creando quindi una depressione nello scafo) l'acqua è entrata copiosa.. i vostri consigli in merito sono ben accetti: cosa posso usare per rendere lo scafo stagno, considerando che ha solo 15mm di diametro, quindi con accesso difficile se non impossibile e che comunqe mi occorre tutto il suo misero diametro (quindi niente doppio scafo a tenuta o simili)? io avevo pensato di colarci dentro della resina e prima che indurisca, sgocciolarne l'eccesso... ma che resina? poliuretanica da colata? epossidica? oso con la poliestere? (dubito che la poliuretanica faccia presa sullo stirene delle stampate... con la poliestere non vorrei fondere tutto, anche se sarebbe quella ideale...)

 

3. il montaggio del modello non è ancora terminato... devo aggiungere ancora tutta la torre (vela?) ed i siluri... solo quest'ultimi pesano 8.8g... poi la vernice... supererò certamente i 9,5g che ho usato di zavorra... a dire il vero i siluri sono cavi al loro interno, ma non sò se questo aiuterà la spinta al galleggiamento, archimede docet...

 

p.s. mentre scrivevo, mi si è accesa una lampadina, per la resinatura dello scafo... e se usassi la poliestere con un piccolo e lungo pennello solo sulla linea di giunzione dello scafo? il "còrso" (ossia della corsica...) dicesse che solo chi osa scrive la storia... vi farò sapere...

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Per i problemi di pressurizzazione/depressurizzazione dello scafo mi viene in mente di provare ad utilizzare il sistema dello snorkel.

 

Mi spiego meglio (o almemo lo aspero...):

 

chiudi in modo il più possibile stagno la parte posteriore della siringa, compatibilmente con la barra filettata di azionamento del pistone, e aggiuingi un tubicino da questa nuova paratia fino alla vela del modello, magari facendola sporgere un po' come se fosse il periscopio. Il tubicino funzionerà da snorkel.

 

Per emergere devi fare in modo che il battello abbia almeno il tubicino fuori dall'acqua, così azionando il pistone per espellere l'acqua dalla siringa, allo stesso tempo aspira aria dalla superficie tramite il tubicino.

Viceversa, azionando il pistone per risucchiare acqua nella siringa espelle l'aria dal tubicino verso la superficie.

 

In questo modo la pressione all'interno del battello rimane invariata.

 

Francesco

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ciao francesco... interessante la soluzione dello snorkel, tuttavia la vedo dura riuscire a mantenere la "quota perisocopio"... ierisera ho sacrificato un pennello, piegandone a 90° la testa ed utilizzandolo per spalmare sulla linea interna di congiunzione dei due gusci dello scafo della colla epossidica bicomponente... al momento la soluzione sembra funzionare, nessuna fuoriuscita d aria e nessuna infiltrazione di acqua...

 

ho fatto un video della prima "immersione".... rispetto ai primi test, l'assetto dello scafo è un pò inclinato, complice anche l'aumendo di peso dovuto alla colla "sigillante"... tenete comunque presente che è il mio primo sub rc... ritengo che sia già un successone che un modello così piccolo sia riuscito ad immergersi ed emergere.... vedrò comunque cosa fare al momento che avrà tutta la "dotazione completa (siluri-motori e particolari vari)

 

http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=1eOHQMrhzFY

Modificato da maxmodifica
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ciao Max, complimenti ancora!

posso darti una nozione prettamente tecnica? non confidare MAI pienamente nelle resine epossidiche come sigillanti, se ad un primo esame ti sembra che sia tutta uniforme la superficie, visto che nel 99% dei casi, le resine per loro natura in fase di polimerizzazione aumentano di temperatura, rischi che si aprano delle bolle per via del "movimento" della resina. scusa l'OT. ciao Luca

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grazie luca per il consiglio... comunque non credo ci saranno ulteriori problemi di "sigillatura" nvista la ridicola pressione a cui sarà sottoposto il modello....

 

visto che in linea di massima ho terminato la meccanica ( e continuando con le prove metto solo "sotto torchio" i piccoli ingranaggi aumentando il rischio di rotture)stò mettendo mano al montaggio finale del modello...

 

dopo il montaggio dei siluri, sono alla fase di verniciatura degli stessi... e qui un dilemma: li vernicio come quasi ttti i modelli che si vedono in giro, ossia acciao per il corpo ed ottone e brondo per testa ed elica, oppure punto su colori che riterrei più consoni?...

 

spiego meglio: visto che i tedeschi si presero la briga di mimetizzare in tutti i modi possibili i piccoli scafi dei seehund, presuppongo per renderli meno visibili soprattutto dall'alto (aerei), possibile che utilizzassero invece splendenti siluri, che avrebbero riflettuto la luce come specchi? oppure è plausibile che anche i siluri fossero verniciati in toto con un qualche grigio? sulla faccenda luce rilfessa, su diverse pubblicazioni ho letto che gli aerei alleati individuavano con facilità la piccola "foca" proprio perchè la luce rifletteva, anche in immersione (massimo 40 metri di profondità....), sulla calotta di pexyglass dell'accesso....

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Non avevo notato questa discussione.

Ma sei geniale!!

Darei non so cosa per avere un minimo della tua manualità competenza in materia!!!!

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  • 1 month later...

rieccomi... in tutto questo tempo di mia assenza dal forum, n on sono stato con le mani in mano...

 

anzi, il modello era praticament etrminato, con la sua bella livrea "a pallini" bianchi (Seehund comandato da tal Muller Urlick, 1945), pronto per il suo varo, quando...

 

alle ore 12,35 di oggi 30.12.2012, la tragedia si è consumata (fossero tutte queste le tragedie, farei un modello al giorno...) dicevo, alle ore 12.35 il nemico, sotto mentite spoglie, avendo preso le sembianze di Houdini, meticcio pastore tedesco-setter-chissàcos'altro (già i primi due indicano una spiccata tendenza al doppio gioco :biggrin:) peso 35 kg s.p. (senza pasto...) si è subdolamente infiltrato all'interno del cantiere navale, dove fervevano alacremente i lavori in vista del varo... mendicando una carezza, furtivamente, non visto, si impossessava del mezzo insidioso testè terminato e messo in bella vista sul banco di lavoro, quindi, prima che il personale del cantiere potesse intervenire, scorrazzava in lungo ed in largo per il giardino, seguito dalla degna sua complice, tale Wilma, rimeticcio dobermann-qualcos'altro, con la quale si passava e ripassava il disgraziato sottomarino... solo dopo lunghi minuti di ansimante rincorsa, quando ormai la lingua gli stava strusciando per terra, il capocantiere è riuscito a strappare da distruzione certa la "Foca", sottraendola ai distruttivi giochi canini...

 

risultato: siluro-motore di sinistra asportato e distrutto, alcuni graffi sulla superficie ormai pronta per l'esposizione del modello, qualche particolare andato perso, distruzione di parte dell'elettronica di controllo...

 

con olio di gomito ed appicicevolaggine (pardon, contagiato da mia figlia che stà guardando a ripetizione 24h madagascar 2...) penso che riuscirò a resuscitare il modello, ma al momento sono un tantino provato...

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  • 1 month later...

rieccomi... il freddo (ma soprattutto piovoso) inverno mi ha fatto cadere in una specie di "letargo modellistico"... considerato il freddo che fà nella "tana", diverse sere le ho preferite passare al calduccio in casa... comunque ho rimesso mano al disastro causato da uno dei miei cani, "partorendo" quello che ho ribattezzato "ballast tank ver. 02"... approfittanto dei vari danni causati dai canini denti, ho rimesso mano al layout (accidenti, stasera attingo a man basse dalla "amata-odiata" lingua d'albione, amata perchè mi permette di comunicare con i vari "spacciatori elettronici" cinesi, odiata perchè sono uno dei pochi "francofoni" scolastici) e sono riuscito ad integrare tutti i comandi, motore, riduttore, ecc. in un'unico "coso" che entra ed esce con facilità dallo scafo (mentre prima bestemmiavo in aramaico antico prima di riuscire ad inserire il "suppostone" nello scafo, tra vari danneggiamenti di cavi e cavetti elettrici...)

 

chiaramente l'operazione di "lifting" e "liposuzione" non è stata indolore, soprattutto per le mie ormai misere tasche (vedi quel poco che il signor mario mi ha lasciato, possano sempre ringraziarlo...) uno dei due microvariatori "made in poland" mi ha prematuramente lasciato, fritto a causa di mia disattenzione nel collegare l'alimentazione, positivo su negativo :blush: ... (nel fattaccio, la rx si è miracolosamente salvata, mistero) visto che non avevo sghei di avanzo (signor mario, almeno mangiare potrò? no? va beh, ha ragione, so' grasso... anche a moglie e bimba un pò di dieta non fà male... per i cani poi è la morte sua :angry: così rimangono vigili e scattanti) e non avevo voglia di attendere altri 10 giorni perchè i polacchi mi spedissero un altro minifrancobollo elettronico, ho adibito due circuiti di miniservo "very china" a variatore, mentre il variatore "vero" sopravvissuto l'ho adibito al comando del motore del pistore-serbatoio, eliminando il microservo lineare che avevo modificato con funzioni di interruttore-invertitore e che mi ha dato non pochi problemi di funzionamento

 

ora stò terminando la pitturazione dei due siluri ed in settimana conto di rimettere in acqua il tutto per le prove di bilanciamento...

 

or ora scendo nella "tana" sfidando le avverse è proibitive condizioni meteo per dare l'ultima mano ai testè mensionati ordigni, quindi riprenderò il posto di comando per postare alcune foto (altre le ho ancora nella macchina fotografica ma non la trovo più, persa in casa... ah, la vecchiaia incipiente, chissà che combinerò a 70 anni, signora elsa...)

 

p.s. visto che siamo in periodo di "par condicio", ogni eventuale riferimento a persone "mal" note è quello che vi pare, ma tengo a precisare che il signor mario è un rigattiere di fiducia mentre la signora elsa è un' operatrice ecologica che a giorni alterni spazza la strada (una volta si chiamavano spazzini ma ora stà male... ma d'altronde ora a scuola le invasioni barbariche le chiamano "migrazioni", più "polically correct"... quindi anche il signor adolfo, nel '39 "migrò" in polonia )

 

p.p.s. anche quando parlo di adolfo, mi riferisco all'imbianchino di paese, chiaramente

Modificato da maxmodifica
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... quindi anche il signor adolfo, nel '39 "migrò" in polonia )

 

p.p.s. anche quando parlo di adolfo, mi riferisco all'imbianchino di paese, chiaramente

 

:laugh: :laugh: :doh: è sempre un piacere leggere i tuoi post!!

comunque.... posso chiederti una cortesia? affinchè resti ai posteri... (leggasi: lo potro fare anch'io un giorno...) potresti postare i collegamenti elettrici adibiti al controllo del pistone? magari una sera in cui il freddo ti tiene a casuccia... :wink:

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ecco lo schema... oh, andrea, l'hai voluto te, a tuo rischio e pericolo, io avrei messo una una foto :biggrin:

... ti dico questo perchè di solito io gli schemi li copio, non li faccio, scusa se sono poco chiaro o se ho usato dei simboli inappropriati... comunque sotto il mio schema, ti riporto anche quello da cui ho "estrapolato" il mio, il link l'ho messo in un post precedente.... se qualcosa non fosse chiaro, batti un colpo (piano, mi raccomando...)

 

schemafinecorsaf.jpg

 

fincourse.jpg

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di lusso!!! non ostante la mia ignoranza in materia è anche fin troppo chiaro. a quanti volt alimenti il motore?

grazie mille :smiley19:

 

ho usato una piccola lipo 3,7v 85mAh... quelle con capacità maggiori non entrano

 

max, una domanda.. il variatore ti serve per poter reversare il senso di marcia del motore giusto? a quel punto anche uno switch a due vie tre posizioni radiocontrollato potrebbe andare...

 

certo, anzi, sarebbe stata la mia prima idea... ma ho trovato due problemi: 1. non ho trovato un'interruttore rc in vendita lillipuziano 2. i vari schemi che ho trovato in rete per autocostruzione del coso non andavano bene, vuoi per le dimensioni, vuoi perchè qualcuno microscopico richiede integrati programmati e componenti smd, al di fuori delle mie capacità costruttive

 

seguite la discussione sulla customizzazione delle radio che sto creando, vi spiego come fare il comando dalla parte tx e con pochi becchi!

 

se ho capito bene, ti riferisci alla possibilità di avere un comando on-off direttamente sulla ricevente? altrimenti non ho capito... comunque ho vinto qualcheccosa? seguirò con interesse la tua discussione....

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per il bilanciamento, ho già aggiunto alcuni pesi...

 

se guardate meglio, si riesce ad intuire che ci sono due bulloncini attaccati all'esterno... ho cercato di mettere i pesi all'interno dello scafo, ma era rimasto solo un piccolo spazio nella parte superiore. mettendo alcuni piombi, il fatto di doverli posizionare in alto causava lo spostamento del baricentro, con la conseguenza che il modello non era più una "foca", ma piuttosto una "balena morente"...

 

proprio per questo ho aggiunto i pesi all'esterno, attaccandoli con un sottile filo di ottone per posizionarli più in basso possibile.. attualmente il peso in prua è circa 1,2 grammi, tanto per darvi l'idea delle unità di misura in gioco... con questo peso il battello è quasi perfettamente livellato in emersione, con la prua lievemente alta.

 

da prove fatte, potrei aggiungere ancora qualche decimo di grammo, ma solo fino al totale di 1,6 grammi, ma non ho ritenuto comunque soddisfacenti i risultati: in questo modo il modello in emersione è notevolmente appruato e nonostante questo, quando il pistone imbarca acqua (vi ricordo che il pistone, causa esiguo spazio a disposizione è posizionato tutto oltre la mezzeria verso poppa) si ha nuovamente un vistoso sbandamento verso poppa, quindi il gioco non valeva la candela...

 

invece aumentando ancora di più il peso in prua, il modello resta con la "coda" emersa, complice anche il fatto che per aumentare la spinta verso l'alto con il pistone vuoto ho dovuto nascondere alcuni pezzetti di polistirolo dentro la parte posteriore rimuovibile, per aumentare la spinta verso l'alto e consentire il galleggiamento... insomma, per ora il modello lo tengo così, anche perchè le continue prove mettono sotto stress la minuscola meccanica, che invece voglio preservare, visto che se tutto va bene (leggi problemi di salute in famiglia) anche quest'anno dovrei partecipare all'expomodel di verona...

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  • 2 weeks later...

dopo tanto penare, sono riuscito a recuperare qualche documentazione fotografica di questo mio travagliato WIP... ultimamente, con le mie possenti "attrezzature infrormatiche" me ne sono successe di tutti i colori... i due pc "casa" e "tana" sono andati ko, mi è defunto anche il pc portatile (a proposito, qualcuno saprebbe resuscitare un Olivetti P1500? Una marcona, lo sò, ma i soldi in tasca sono sempre meno...) ho dovuto cambiare due router fatti fuori dai fulmini e dulcis in fundo, ho perso la macchina fotografica... questa è la cosa che mi fà più :angry: :angry: :angry: :angry: :angry: non tanto per la macchina, che fà pendant con tutta la mia ultra-recentissima-decennale-stagionata attrezzatura, ma perchè nella memoria c'erano numerose foto di mia figlia.... :blush:

 

ma bando alle ciancie ed in alto i cuori....

 

il piccoletto versione 01, pre denti canini... potete notare come l'andamento dei vari cavi e cavetti fosse perfetto, ottimo per..l'arrosto

 

i siluri sono realizzati ex novo con tubetto di ottone recuparato da un'antenna rotta, mentre le parti bianche sono in resina, realizzate cave... chiaramente all'interno dei siluri, prima di chiuderli, ho provveduto ad installare due megamotori da ben 4mm di diametro. con tale ardito sistema di propulsione, i due motori sono completamente a sguazzo nell'acqua, ma è un sistema che già avevo sperimentato nel barchino espolosivo e nonostante tutto funziona. ho solo messo in pò di grasso sull'alberino da 0.8mm

 

seehund001partiseehund.jpg

Modificato da maxmodifica
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la paratia posteriore, realizzata in vetronite

 

paratiaposteriore.jpg

 

l'arrangiamento del pistone ver. 02... eliminati tutti i filacci...

 

pistonever022copy.jpg

 

il contatto REED consente un azionamento dall'esterno del modello senza aprire lo scafo... a dire il vero l'azionamento è poco sofisticato, in quanto uso un piccolo magnete che fisso all'esterno e resta "in situ" per tutta la navigazione

 

dall'altro lato del pistone, ho aggiunto un altro contatto REED che dà tensione o meno allo spinotto della ricarica, posizionato all'esterno... anche in questo caso, quando è necessario ricaricare la batteria, posiziono un magnete all'esterno... in questo modo, quando la "foca" è in acqua, i contatti dello spinotto sono senza tensione e non rischio si scaricare inutilmente la batteria o peggio

 

pistonever023copy.jpg

 

 

 

infine la parte superiore con i finecorsa

 

pistonever021copy.jpg

 

passando alla verniciatura e scelta del mezzo da realizzare, la mia scelta è caduta sulla mimetizzazione tipo "fiocchi di neve"... comunque non volevo fare il solito U-5329 che ne è pieno il mondo... ma non volevo fare nemmeno un mezzo che fosse palesemente falso... diciamo che alla fine ho fatto un modello dalla mimetica "storicamente plausibile"... ma andiamo per ordine: l'unica foto di un seehund mimetizzato con macchiette bianche è attribuita all'U-5329 del Lt.z.S. Müller Ulrich... tuttavia, tale Ufficiale è stato uno dei pochi che ha comandato due battelli, ossia l' U-5329 e l'U-5334 (secondo quanto qui riportato http://www.forum-mar...?topic=11403.45 ). Quindi mi sono detto che poteva essere benissimo che Muller avesse fatto replicare la mimetizzazione a machiette anche sul secondo suo Seehund... è qui è arrivato un problema: dopo vari tentativi, mi è stato chiaro che il mio ultra precisissimo iperregolabile aerografo marca "volevi che fosse Iwata, eh, invece è pura China 13€" non sarebbe mai riuscito a fare le micromacchiette bianche richieste dalla mimetica scelta... quindi, ricordandomi che una nota casa di aftermarket aveva fatto delle mascherine per le macchie sulla carena dei BF 109, mi sono attrezzato per farmene delle simili in casa con il mio sistema...

 

la scelta del.. pattern

 

sceltamacchie.jpg

 

lo schema scelto pronto per l'incisione... ne ho fatti diversi perchè prevedevo che durante la verniciatura ne avrei dovuti tagliare dei pezzi per meglio adattare le mascherine allo scafo, cosa che infatti è accaduta...

 

mascheramacchie.jpg

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la verniciatura dei siluri mi ha portato ad altri "voli pindarici"... quasi tutti i modelli di seehund che ho visionato in rete hanno i siluri stupendamente dipinti in metallo naturale... alcuni bellissimi, sembrano effettivamente di metallo... ma mi sono chiesto: perchè gli equipaggi dei seehund ritenevano utile dotare il mezzo di una qualsiasi mimetizzazione? chiaramente al fine di arrivare non visti sull'obiettivo ma soprattutto di sfuggire alla caccia, soprattutto degli aerei... sarebbe stato concepibile mettere ai fianchi del battello due begli specchietti per allodole? questo anche considerando che a riflettere la luce già bastava la cupola di pexiglass dell'accesso, fonti storiche riportano visibile fino a 40metri di profondità.... quindi mi sono detto che, no, era quasi certo che i siluri fossero pittati di un qualche colore mimetico... e cosa meglio del grigio?

 

questi i siluri con i colori metallici... le goccioline sui siluri sono acqua, visto che su questi ho sperimentato la tecnica del sale per riprodurre le scrostature della vernice

 

siluriverniciatimetallo.jpg

 

colori intriganti, ma se ne mettiamo uno accando al modello con la sua livrea mimetica... è come metter su un cartello con scritto: "sparatemi, sparatemi..."

 

siluriverniciatimetallo.jpg

 

ecco invece la mia interpretazione:

 

siluriverniciati.jpg

 

sul fondo dei siluri sono presenti due fori: quello posto verso l'elica mi consente di aggiungere ogni tanto un pò di grasso per l'alberino del motore ed "avvitare" e "svitare" l'alberino dell'elica che ho fatto rimuovibile (hai visto mai, con l'enorme dimensione dell'elica, che questa si rompa...) l'altro mi è servito per mettere la zavorra finale...

 

siluriforati.jpg

 

questa, inserita pallino per pallino... una pallina, due palline, due palline, DUE PALLINE.... per evitare l'effetto "sciacquettio" poi ho introdotto nel foro una goccia di attak, fissando i pallini nel "muso" del siluro...

 

zavorra.jpg

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ed ecco finalmente il modello finito...

 

aperto...

 

scafoapertolaterale.jpg

 

particolare del pistone, spinotto di ricarica e "coda"... il tutto è tenuto insieme da un magnete, mentre la paratia, incollata sul pistone, è sigillata allo scafo con silicone

 

scafoterminatoaperto.jpg

 

ed ecco il modello chiuso, pronto per la sua basetta d'esposizione

 

finitose.jpg

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