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La Grande Guerra Sul Fronte Dolomitico


Alagi

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Titolo: LA GRANDE GUERRA SUL FRONTE DOLOMITICO

Autore: Filippo Cappellano, Basilio Di Martino

Editore: Gino Rossato Editore, Valdagno

Anno: 2007

Pagine: 394, 171 fotografie in b/n, 39 cartine e 15 disegni al tratto

Dimensioni: cm 16,5 x 23,5, brossura

Prezzo: Euro 22

reperibilità: facile

 

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Volume documentato, ponderoso ed esaustuvo, La Grande Guerra sul fronte dolomitico è opera di due noti collaboratori di “STORIA militare”, entrambi ufficiali superiori dell’Aeronautica (Basilio Di Martino) e dell’Esercito (Filippo Cappellano).

I due autori hanno dato vita ad un’opera di notevole levatura storico-documentale riferita alle operazioni condotte dalla 4a Armata del Regio Esercito – tra il 1915 e il 1917 – su un fronte, quello dolomitico, inizialmente ritenuto secondario tanto da parte italiana quanto austro-ungarica.

Tuttavia, anche se le vie di comunicazione limitate ai fondovalle e la natura più generalmente montagnosa, aspra ed impervia del territorio rendevano l’Ampezzano, la Val Gardena e la Val Badia una zona non certo adatta agli ampi e “tradizionali” movimenti di truppe possibili nelle pianure e sui colli del basso Veneto, il fronte dolomitico assunse ben presto un’importante valenza per entrambi gli schieramenti contrapposti.

Difatti, tutta la zona compresa tra il Cadore e il Tirolo meridionale costituiva, da parte italiana, uno sbarramento naturale alla penetrazione nemica nella valle del Piave; da parte austro-ungarica rappresentava per contro – a Sud – un’analoga “protezione” alle vie di comunicazione del saliente trentino sino al Brennero e all’Austria.

La guerra di posizione (una volta divenute inutili le opere fortificate ubicate sui confini ante-1915, superati dall’avanzata italiana), assunse caratteristiche del tutto nuove proprio in ragione della conformazione e dell’orografia del territorio. I reparti italiani ed austroungarici si dovevano fronteggiare anche in alta quota, rendendo in tal modo necessaria la realizzazione di strutture difensive, postazioni di artiglieria e baraccamenti su crinali, cengie e picchi ad altitudini spesso superiori ai 2.000/2.500 metri, ove il “nemico” più importante era costituito non già dai reparti avversari ma dalla montagna, dalle valanghe, dalle condizioni meteorologiche spesso estreme e da un ambiente, in via più generale, ostile e inospitale. In questo ambito, assunse notevole importanza lo scavo di opere in caverna in alta quota: sia a scopo protettivo, sia per dar vita ad una “guerra di mine” che rappresentò uno degli aspetti più significativi della contrapposizione italo-austriaca sul fronte dolomitico.

Il volume è diviso in numerosi capitoli, ciascuno dedicato ad un particolare aspetto delle operazioni militari: ad una parte introduttiva di carattere generale, fanno seguito approfondimenti sulle operazioni iniziali nel 1915, sulle fortificazioni e sulla guerra di mine. Non mancano ampie e documentate sezioni sull’intendenza, la logistica e l’innovativo impiego dell’aviazione, in alta montagna, in appoggio ai movimenti e alle operazioni della 4a Armata.

Il corredo iconografico – come è tradizione per le opere della casa editrice Rossato – è quanto mai vasto, ben riprodotto e puntualmente posizionato insieme ai testi cui è riferito; le immagini, spesso in formato “cartolina”, sempre nitide e di elevata qualità, alternano fotografie d’epoca a scatti odierni riferiti ai luoghi e alle opere difensive (trincee, gallerie, camminamenti ecc.) ancora oggi esistenti e visitabili. La Grande Guerra sul fronte dolomitico riporta anche numerose cartine e diagrammi tratti da pubblicazioni dell’Ufficio Storico dello S.M. dell’Esercito, come pure schemi di costruzione delle trincee rivenienti da documentazioni dell’epoca, nonchè numerosi “fogli d’ordini” e relazioni redatti dai comandi di reparti italiani che operarono sul fronte dolomitico.

Le note, corpose e documentate, forniscono un ulteriore contributo all’accuratezza di questo bel volume che è completato da alcuni appunti sui bombardamenti austro-ungarici di Cortina, da un’utile cronologia per il periodo maggio 1915 / novembre 1917 e da una bibliografia comprendente numerose opere italiane e straniere sull’argomento.

La Grande Guerra sul fronte dolomitico è riferito ad una zona che – come giustamente ricordano gli autori – comprende montagne ben note a sciatori ed escursionisti, e non mancherà quindi di interessare anche chi conosce queste zone per valenze più strettamente “turistiche”, tanto estive quanto invernali. Ma, soprattutto, questo ottimo volume verrà apprezzato da tutti gli studiosi, gli appassionati e i cultori della storia militare italiana riferita agli eventi della Grande Guerra in quelle che sono conosciute come “le montagne più belle del mondo”.

Modificato da Alagi
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Grazie della puntuale e dettagliate recensione C.te Alagi.

Il libro l'ho comprato quest'estate nello shop del museo della grande guerra di Cortina (http://www.cortinamuseoguerra.it), ubicato nel bellissimo edificio del vecchio Forte Tre Sassi recentemente ristrutturato.

Purtroppo il libro è ancora impilato sul comodino in attesa del suo turno per essere letto. La recensione perciò casca a fagiolo!

Allego qualche foto dell'esterno del museo, visto che è on topic con il libro:

 

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Vista esterna del Forte Tre Sassi con il soldato austriaco di guardia.

 

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Particolare del soldato austriaco a guardia del forte. Il soldato saluta chi lascia una monetina nel salvadanaio posto ai suoi piedi. Le monetine, racconta la guida del museo, serviranno al soldato per comperare il tabacco per pipa a cui gli austriaci non sapevano rinunciare.

 

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Baraccamenti e trincee, anch'essi visitabili con la guida del museo, posti poco più a valle del forte.

Ciao,

C.

Modificato da chimera
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