U3 Svedese

[Conn]

Un saluto a tutti! Quest'estate, durante una vacanza in Svezia, sono andato a visitare un battello svedese, musealizzato a Malmo (Svezia meridionale). Essendo qui "l'ultimo arrivato", perdonatemi se il lessico non dovesse essere appropriato e se dovessi aver sbagliato sezione.

 

Non appena avrò lo scanner, metterò online anche il foglio informativo che ho ricevuto (in italiano). La visita è stata condotta da un ex sommergibilista (con un inglese fortemente "deformato"), che ha prestato servizio verso la fine degli anni '50/primi anni '60. Il battello ha preso servizio nel '43 ed è stato disarmato nel '64. E' il primo di fabbricazione interamente svedese e, da quanto ho capito, i suoi 8 gemelli sono stati tutti "riciclati", quindi è l'unico superstite.

Mi ha stupito molto come sia liberamente accessibile e "pastrocchiabile" dal pubblico (le visite guidate sono effettutate dai veterani solo martedì e domenica, dall'una alle 4), il Toti e il Dandolo, gli altri 2 che ho visto, sono tenuti al contrario sotto stretta sorveglianza. Sono stato colpito anche dalla procedura di "evacuazione rifiuti" del gabinetto: non avevo mai riflettuto che potesse essere così complicato.

Se avete domande sono a vostra disposizione (anche se ne sapete certamente più di me)!

[Lefa]

Una musealizzazione ben fatta per un battello molto affascinante! gli stessi veterani che si offrono per le visite curano un sito molto carino sul quale è possibile apprezzare i molti lavori di modernizzazione che le unità della classe hanno subito:http://www.u3.se/

Sulla brochure che ti hanno consegnato c'è una foto di quando era musealizzato con la mise mimetica?

[Totiano*]

Bravo ANdrea, bel servizio fotografico!

mi traduci in fatti il "pastrocchiare"?

[Conn]

Nel foglio che ho ricevuto c'è solo uno spaccato laterale del sottomarino (tra l'altro neanche molto in grande), credo nella sua forma attuale, dato che mancano ad es. il tubo poppiero e la mitragliatrice, inizialmente presenti e poi rimossi.

Pastrocchiare significa che è possibile mettere le mani dappertutto: ho aperto un sacco di cassetti (che ho dedotto fossero destinati ad attrezzi per le riparazioni), vari armadietti, ho girato una ruota sul soffitto, aperto e chiuso una valvola per l'aria, sono salito sulla scaletta che porta all'esterno, ho tastato la branda e poi mi pare basta. Insomma, ho messo le mani ovunque, ero troppo curioso! Nel Toti tutto ciò è impossibile, dato che ci sono solo visite guidate -tra l'altro molto brevi. E' anche vero che nell'U3 molti controlli erano bloccati, come anche i portelloni per passare da un compartimento all'altro.

La cosa bella è che durante la visita guidata c'ero solo io (la gente, nonostante ci fosse il veterano all'entrata, proseguiva da sola senza chiedere niente) e quindi mi sono intrattenuto a parlare (=tempestare di domande) con il signore per circa un'ora, questo sarebbe stato impossibile negli altri 2 battelli che ho visto, dove le visite sono cronometrate.

[malaspina*]

Per quanto riguarda la sorveglianza e sicurezza a bordo (vedi elmetto) è una caratteristica tutta italiana.

In tutti i battelli che ho visitato in Francia e Germania (sei in totale) non ci sono mai state limitazioni e gruppi in visita.

Ognuno era libero di fare quello che credeva, magari dotato di audio guida, mancante regolarmente di lingua italiana!

 

Grazie del tuo bel servizio fotografico!!

[Conn]

E' stato un piacere ^_^

ammetto però che il mio amico, che è entrato con me la prima volta (quando non c'era la guida) ed era anche la sua prima volta su un sottomarino, ha dato un paio di craniate contro alcuni di quegli arnesi che spuntano dal soffitto. Lui ha imparato a muoversi con più attenzione, ma in effetti il caschetto non è del tutto inutile.

Una cosa che non ho capito, anche chiedendola alla guida, è come mai loro hanno questi scomodissimi boccaporti tondi e bassissimi per passare da un vano all'altro, mentre noi abbiamo delle porte (basse e con gradino, ma pur sempre porte). Lui me l'ha giustificata dicendo che è un sottomarino vecchio, ma non mi pare una risposta molto sensata...

[dott.Piergiorgio]

beh, una scena (involontaria) memorabile in U-96 è la craniata del matrosen contro il lume sul soffitto, che tutti, dal regista all' ultimo dei tecnici del set decisero che era troppo perfetta e difatti l' ammiriamo tutti (se non ricordo male, tra 45' ed 1h)

 

Per una migliore, e qualificatissima, comparazione delle musealizzazioni, aspettiamo il parere qualificatissimo di Totiano, Alagi e gli altri che lavorano intorno al Sauro

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

[Conn]

Ecco qua, come avevo promesso: