malaparte* Inviato 23 Giugno, 2012 Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2012 (modificato) Comincio con la Italian Chapel. Alle Orcadi questa cappella è davvero un mito: quando sapevano dell'esistenza in loco di Italiani (non sono tanti) per prima cosa si assicuravano che fossimo andati alla Italian Chapel. La padrona dell' ostello di Kirkwall era entusiasta " so much with so little!!!" e aveva quasi le lacrime. Mi ha detto che gli italiani erano tanto ben accetti, che alcuni POW hanno sposato ragazze del luogo - lei ne ha conosciuto una-. L' ho informata che, fosse stato per Churchill, questi matrimoni "non s'avevano da fare"...ma poi Churchill nel dopoguerra ha lasciato il posto. Bene, non è che alle Orcadi abbiano il massimo dal punto di vista archiettonico, quindi anche la Chapel va benissimo: soprattutto, la sua storia val la pena di essere conosciuta (qui in Italia, perché là la conoscono davvero tutti...) Lo ammetto, è francamente....kitsch...??? Ma vediamo come è nata. Alle Orcadi c'era la base della flotta britannica, a Scapa Flow (tornerò sull'argomento) che però era troppo esposta. anche l'affondamento di alcune navi ion prioteggeva sufficientemente la base. Si pensò perciò di costruire delle barriere in blocchi di cementio per proteggere i passaggi tra le isole. E per fare ciò si pensò di usare 1350 POW italiani. La convenzione di Ginevra proibiva l'uso di POW per scopi militari, ma si aggirò la faccenda dichiarando che le barriere sarebbero servite per farvi passare strade ad uso civile....e i nostri POW evidentemente fecero finta di crederci ( e te lo credo che erano così simpatici!). Fatto sta che mentre costruivano le barriere uno di loro in particolare, Chiocchetti . ebbe l'idea di usare un capannnone Nissen per farne una cappella. Il lavoro poi si ampliò a due capannoni (nelle foto di vede bene come si sia cercato, dall' interno, di mimetizzare le saldature dei Nissen): Si usarono avanzi di cemento, recuperi di ottone dai relitti delle navi di Scapa Flow, e ogni genere di riciclaggio....) Oggi la Italian Chapel è davvero un orgoglio delle Orcadi. Chiocchetti, di Moena, venne richiamato negli anni 60 per restaurare la cappella. (continua....) http://www.italymag....-camp-60-part-2 http://www.orkneycom...PEL-Italian.pdf http://digilander.li...lla/Italia2.htm Modificato 28 Giugno, 2012 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
lazer_one* Inviato 23 Giugno, 2012 Segnala Share Inviato 23 Giugno, 2012 Grande lo spirito Italico che non si abbatte mai! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Totiano* Inviato 24 Giugno, 2012 Segnala Share Inviato 24 Giugno, 2012 credo sia la prima volta che ne vedo i meravigliosi interni, grazie Valeria! con moto d'italico orgoglio Luisa sta dicendo che è stata fatta da Italiani, non poteva non essere artisticamente bella! Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 24 Giugno, 2012 Autore Segnala Share Inviato 24 Giugno, 2012 (modificato) Bene, visto che vi è piaciuta, qualche altre foto. Molte notizie si trovano qui http://www.italymag....-camp-60-part-1 http://www.italymag....-camp-60-part-2 http://www.italymag....-camp-60-part-3 In tutte le Orcadi si vendono libri, libroni, libretti, cartoline ecc del "Miracle". Questa lanterna è stata ricavata dalla latta delle scatolette di carne mentre i lampadari di ottone che avete visto sull' altare sono ricavati dai corrimano delle scale di un relitto di Scapa Flow. Notare i dettagli della cancellata (opera di Giuseppe Palumbi e completata in quattro mesi; il Maggiore Buckland, responsabile del campo, accettò che il fabbro fosse esentato dai lavori alla barriera, a patto che altri assumessero il suo lavoro) Per completare l' acquasantiera Chiocchetti rimase per una settimana in più al campo, dopo che il 9 settembre 1944 i POW vennero trasferiti nello Yorshire e il campo fu smantellato. All' esterno, a un centinaio di metri, proprio davanti allo specchio di Scapa Flow, venne innalzata una statu in cemento di San Giorgio (continua) Modificato 24 Giugno, 2012 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
chimera Inviato 24 Giugno, 2012 Segnala Share Inviato 24 Giugno, 2012 Che storia interessante. E che belle foto! Grazie Valeria Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 24 Giugno, 2012 Autore Segnala Share Inviato 24 Giugno, 2012 (modificato) Come ptomesso, continuo con Scapa Flow. Come molti di voi sanno, due sono i momenti che hanno posto questo specchio d'acqua all' interesse della Storia: l'autoaffondamento della flotta tedesca internata qui alla fine della 1 GM, e nella 2 GM, l'affondamento della Royal Oak e la costruzione delle Barriers per proteggere questa base della Royal Navy. Sulla flotta tedesca, ho trovato alcuni reperti al miseo di Stromness (nel caso poi interessasse, eventualmente posterò qualcosa); su Royal Oak e Churchill Barriers, ovviamrnte c'è il "culto". Il C.te Leopard, che era dalla parte giusta dell' "aeroplanino" che ci ha portato da Edinburgo a Kirkwall, è riuscito a scattare alcune foto delle barriere dall'alto. Nell'attesa, accontentatevi. Come noto, prima di fare barriere in blocchi di cemento si cercò di ostacolare l'accesso a Scapa Flow con l'affondamento di alcune navi, i cui relitti oggi costituiscono una ghiotta località di immersioni per divers ( ho però l' impressione che Marpola ed altri magari la considerino un posto per turisti, più che per divers...) Comunque, in zona le imbarcazioni divers abbondano. Se ho ben capito (in questo mi affidio ciecamente alle ricerche di Vincenzo/Leopard) quella di cui si vede l'albero è la Elton, mentre quella a pancia all'aria è la Reginald Nella cattedrale di St. Magnus, a Kirkwall, c'è una specie di memoriale dedicato alla Royal Oak. Abbiamo cercato un "passaggio" marittimo per recarci sul luogo (attualmente è cimitero di guerra) ma le condimeteo ci sono state avverse... Modificato 24 Giugno, 2012 da malaparte Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Lefa Inviato 25 Giugno, 2012 Segnala Share Inviato 25 Giugno, 2012 Bellissime, pelase carry on!!! FDD avrebbe identificato le blockship al buio.. bei tempi. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaparte* Inviato 26 Giugno, 2012 Autore Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2012 Ho ricevuto da Leopard le foto da lui scattate dall' aereo. la barriere n. 2 (tra Lamb Holm dove c'è la Cappella e Glimp Holm, e la n. 3 (tra Glimp Holm e Burray) Scapa Flow divenne base della Royal Navy nel 1914, per tenere sotto controllo la flotta tedesca stanziata nel Baltico. Per difenderla, vennero piazzate delle blockships, poi aumentate allo scoppio del 2GM. Com'è noto, il 15 ottobre 39 l 'U-47 di Prien riuscì comunque a forzare il porto sfruttando l'alta marea, affondando la Royal Oak (833 morti). Un mese dopo Churchill ordinò i lavoro delle barriere perr chiudere la catena di 5 isole. I lavoro iniziarono nel maggio 1940 e, curiosamente, l'inaugurazione ufficiale avvenne il 12 maggio 45, giusto in tempo per la fine della guerra. La loro presenza ha alterato il flusso delle correnti, tanto che attualmente la n. 4, quella più a sud, non sembra più artificiale, perchè si sono accumulate dune di sabbia che fanno sembrare Burray e South Ronaldsay un' isola unica. Ulteriori notizie qui http://www.undiscoveredscotland.co.uk/eastmainland/churchill/ https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31124 Alcuni reperti della flotta tedesca sono al piccolo museo di Stromness. Qui una mappa dei relitti all' interno di Scapa Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
malaspina* Inviato 26 Luglio, 2012 Segnala Share Inviato 26 Luglio, 2012 Bellissime foto dei relitti!!! Proprio pochi giorni fa ho terminato di leggere: IL MISTERO DI SCAPO FLOW L'incredibile impresa dell'U-47 di Alexandre Korganoff edito da Mursia del 1972. Quindi queste immagini mi riportano alla lettura del libro, specie quando l'U-47 scivola silenzioso vicinissimo ai relitti e fungono da ostruzione. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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