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Vascelli E Fregate Della Serenissima


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Titolo: Vascelli e fregate della Serenissima

Autore: Guido Ercole

Editore: Gruppo Modellistico Trentimno, Trento

Anno:2011

Pagine: 312

Dimensioni: cm 21 x 30, interamente illustrato con numerosissime immagini in b/n e a colori, brossura

Prezzo: Euro 45

reperibilità: facile

 

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Facendo naturale seguito a precedenti opere relative ad altre tipologie di naviglio veneziano (Duri i banchi!, Le galee mediterranee, Galeazze - in parte già recensiti in passato anche su queste pagine), Guido Ercole completa lo studio e la descrizione delle navi che – nei secoli – prestarono servizio con l’Armata navale della Repubblica di Venezia con questo bel volume dedicato alle unità più “tradizionali” realizzate dalla Serenissima nell’ultimo secolo e mezzo della sua quasi millenaria storia.

Difatti, successivamente alla realizzazione - nei precedenti secoli - di svariate tipologie di galee, a partire dalla metà del ‘600 iniziarono a venire costruiti a Venezia vascelli a più ponti, veloci fregate ed altre unità ad esclusiva propulsione velica maggiormente adatti ad operare nei rinnovati contesti della guerra navale che sancivano la preminenza delle artiglierie imbarcate, della solidità delle costruzioni e della tenuta al mare dei bastimenti anche in condizioni metereologiche difficili se non avverse.

Le complesse e multiformi tematiche del volume sono approfondite in otto esaustivi capitoli che – partendo dalle prime esperienze veneziane in materia di navi ad esclusiva propulsione velica (spesso noleggiate, tra il XIV e il XVI secolo, dall’armamento privato) – arrivano ad esaminare nel dettaglio le cause e le necessità che, attorno al 1660, portarono la Repubblica a dotarsi di un’ “Armata Grossa” composta da vascelli a vela. Le successive vicende delle due Guerre di Morea, e il cruciale ventennio 1740-1760 (in cui le unità da guerra veliche iniziarono ad assumere le caratteristiche che avrebbero, nel complesso, mantenuto sino all’avvento della propulsione a vapore) resero necessario l’adeguamento delle costruzioni navali veneziane a canoni più moderni ed avanzati, tali da rendere le navi realizzate in Arsenale tra le più moderne ed efficienti dell’epoca.

L’autore affronta inizialmente gli aspetti più propriamente storici, economici ed operativi dell’impiego dei vascelli veneziani, non mancando tuttavia di destinare ampie porzioni del suo lavoro a specifici casi costruttivi o a personalità che furono particolarmente coinvolte nella realizzazione di una flotta velica per la Repubblica. L’ultimo centinaio di pagine de Vascelli e fregate della Serenissima è infine dedicato alle 111 unità censite in un “catalogo” del 1796 proveniente dalla base veneziana di Corfù e recentemente ritrovato tra i documenti del Museo Storico Navale di Venezia. Oltre a riportare le caratteristiche tecniche e la storia operativa di ciascuna di queste navi (comprese le ultime, incorporate nella flotta francese successivamente alla caduta della Repubblica), sono riprodotte tutte le pagine del “catalogo” originale che – per la presenza di accurati profili a colori e di dati tecnici ordinatamente tabulati – quasi non ha nulla da invidiare ai moderni annuari navali ricchi di dati, informazioni e fotografie.

L’iconografia del volume è notevole, accuratamente scelta e ottimamente riprodotta: vi compaiono numerosi documenti originali, tavole costruttive del XVII e del XVIII secolo, fotografie di cannoni e di attrezzature provenienti da musei e altre istituzioni, immagini di modelli realizzati dall’autore o da altri appassionati, carte geografiche e tavole d’epoca relative a recuperi, calafataggi, riparazioni ed altre peculiari attività riferite alle navi a vela veneziane del ‘600 e del ‘700. In abbinamento a testi ricchi ed esaustivi – ma al tempo stesso godibili e mai di difficile comprensione – numerose tavole sinottiche e diagrammi espressamente realizzati consentono di apprezzare l’evoluzione organica della flotta velica veneziana come pure i principali metodi di costruzione di scafi, alberature ed altri elementi dell’allestimento.

Il volume si conclude con una buona bibliografia ed un indice per capitoli anche se – in considerazione della vastità dell’argomento trattato e dell’indubbia, ottima qualità dell’intera opera – un indice analitico sarebbe stato senza dubbio il benvenuto. E’ però questo l’unico appunto che ci sentiamo di muovere a Vascelli e fregate della Serenissima che, ne siamo certi, verrà sicuramente apprezzato dagli storici, dai semplici appassionati, dai modellisti e da tutti coloro che rivolgono il proprio campo di studi alle vicende della guerra navale nei secoli di storia mediterranea che ebbero nella Repubblica di Venezia uno dei loro più importanti ed indimenticati protagonisti.

Modificato da Alagi
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