Alagi Inviato 17 Maggio, 2012 Segnala Share Inviato 17 Maggio, 2012 (modificato) Titolo: Le navi di Garibaldi Autore: Paolo Piccione Editore: SAGEP Editrice, Genova Anno:2011 Pagine: 76 Dimensioni: cm 24 x 30, 49 illustrazioni in b/n e a colori, brossura Prezzo: Euro 24 reperibilità: facile Le vicende navali del Risorgimento non hanno quasi mai trovato un riscontro – tanto emozionale quanto editoriale – analogo a quello della descrizione di più eclatanti battaglie terrestri, di aspetti biografici di personalità politiche e militari o di una letteratura talvolta popolare, e spesso “di maniera”, e quindi non certo rivolta all’approfondimento storico-tecnico e alla ricerca documentale. Gli stessi nomi dei due piroscafi Piemonte e Lombardo, impiegati da Garibaldi per il trasporto da Genova a Marsala dei noti “Mille” della spedizione del 1860, erano transitati direttamente dalla storia all’ “immaginario collettivo” risorgimentale e, sino ad oggi, non esisteva una specifica opera dedicata a queste due navi ed al loro impiego, anche negli anni precedenti e successivi al 1860. A colmare questa lacuna, con Le navi di Garibaldi ha provveduto Paolo Piccione, autore già noto – spesso “a quattro mani” con Maurizio Eliseo – per numerosi ed importanti volumi dedicati ai transatlantici italiani ed a specifiche unità di questo tipo. Traendo spunto da un’approfondita attività di ricerca precedentemente posta in essere per una mostra su Raffaele Rubattino tenuta a Genova nel 2011, l’arch. Piccione ha utilizzato una considerevole quantità di materiale documentale riferito all’armatore genovese del Piemonte e del Lombardo proveniente da archivi italiani ed esteri, come pure fondi e registri conservati all’Istituto Mazziniano di Genova e presso altre istituzioni nazionali. Da questo notevole corpus trae origine un’opera completa ed esaustiva che – dopo una concisa ma completa cronistoria della traversata da Quarto a Marsala, ricca di dettagli marinareschi poco noti – descrive le attività armatoriali di Raffaele Rubattino negli anni Quaranta e Cinquanta dell’ottocento, facendo seguire la descrizione del Lombardo e del Piemonte nella quale vengono messe in luce le differenze tra i due bastimenti, il primo costruito a Livorno nel 1841 ed il secondo a Glasgow nel 1848. Elemento centrale del volume è l’accurata disamina dei rapporti tra Garibaldi, Rubattino e Giambattista Fauché, amministratore per procura di quest’ultimo, che giocò un ruolo fondamentale nella consegna dei due piroscafi all’ “Eroe dei due Mondi”, evento che – per quanto ovvio – non poteva beneficiare, all’epoca, dei crismi dell’ufficialità. Tuttavia, al termine della conquista dell’Italia meridionale, Garibaldi ottenne – per decreto – il versamento a Rubattino di un indennizzo per la lunga, mancata disponibilità delle due navi che, incorporate nella neocostituita Regia Marina nel 1861, passarono ben presto nell’oblio: perduto per naufragio alle Isole Tremiti il Lombardo (1864) e venduto all’asta per la demolizione il Piemonte (1865). Il volume si conclude con due appendici, la prima dedicata ad annulli postali relativi al Piemonte ed al Lombardo “viaggiati” nei primi anni della loro attività, e la seconda agli interessanti inventari di bordo dei due piroscafi ricavati da documenti originali dell’epoca. Ampia e completa la bibliografia, che riporta – oltre ai riferimenti archivistici – pressoché tutta l’esistente letteratura italiana ed estera sulle due unità e la loro attività in pace e in guerra. Una menzione a parte va riservata al corredo iconografico che, grazie anche alle generose misure del volume, riproduce quadri, stampe d’epoca, disegni, documenti, ritratti e cimeli a grandi dimensioni e in una qualità analoga a quella dei più raffinati cataloghi delle mostre d’arte. Le navi di Garibaldi è quindi un ottimo volume che, al di là di qualche “refuso” di stampa di troppo che sarebbe stato facilmente evitabile, si rivela di grande interesse per tutti i cultori della nostra storia risorgimentale e dei suoi aspetti navali in particolare. Modificato 17 Maggio, 2012 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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