D 560 Report post Posted March 8, 2012 ciao a tutti, apro questo post (con notevole ritardo) per illustrarvi la mia prima costruzione in legno. Non è un "passo a passo", più che altro vi voglio raccontare le mie impressioni ed eventualmente le mie difficoltà sulla costruzione di questo non certo facile modello. Inizialmente avevo avuto (come qlkuno di voi sa, visto un post che avevo scritto ad ottobre) l'idea di "dinamicizzare" il modello, ma visto le notevoli difficoltà che potevo incontrare in questo momento o desistito, ed ho cominciato a costruire la Yamato così come la De Agostini ci ha proposto. Dunque, dico subito che nn ho seguito alla lettera le istruzioni di montaggio dei fascicoli De Agostini, sono partito subito con l'idea chiara di nn costruire/assemblare subito tutto ciò che nn fa parte dello scafo, quindi sovrastrutture, cannoni e quant'altro verranno messi in cantiere a scafo finito, questo soprattutto perchè avendo poco spazio a disposizione nel mio cantiere (in pratica è il tavolo della cucina opportunamente preparato ogni volta che metto mano al modello), nn saprei dove mettere i pezzi finiti in attesa di montaggio sul ponte. Messo mano allo scatolone dove avevo riposto le varie parti della Yamato, subito m'è venuto da pensare che i "legni" per costruire lo scafo nn fossero di qualità eccelsa. Pronti via e assemblo le ordinate con il fondo piatto della chiglia e m'accorgo nn subito purtroppo, ma ad incollaggio già avvenuto, che la 7 è sbagliata, scolliamo e attacchiamo quella giusta che era stata inserita in un altro fascicolo a correzione della precedente, ma qlkosa nn quadra ugualmente, alcuni incastri alla chiglia sono completamente sbagliati, quindi armato di seghetto tolgo gli eccedenti. Dopodichè finisco di incollare tutte le ordinate. A questo punto, seguendo le istruzioni, passo all'assemblaggio del blocchetto di prua prima e poppa poi, qui nessuna difficoltà, li lascio piuttosto grezzi smussando solamente gli angoli, e li incollo alla prima e all'ultima ordinata. Attacco col fasciamo, ripeto, a mio avviso i listelli (o corsi come li chiama la De Agostini) nn sono per niente buoni, hanno una resistenza davvero deficitaria alla "lavorazione", anche mettendoli in acqua per ammorbidirli ed utilizzando una mano leggera leggera, la rottura è dietro l'angolo. Devo essere sincero, nn mi aspettavo di avere difficoltà da questo punto di vista, me le aspettavo nella mia manualità nel far combaciare i vari listelli uno sull'altro senza creare fessure, invece da questo punto di vista nulla. Ho impiegato circa 2 mesi e mezzo per completare lo scafo e sono decisamente soddisfatto per come mi è venuto il lavoro (sicuramente un modellista più esperto saprà fare di meglio, però per essere la mia prima opera nn mi posso lamentare...anzi). Ecco lo scafo completo prima della carteggiatura Dopo aver carteggiato la mia creatura ho cominciato a stuccare per nascondere eventuali imperfezioni e per modellare meglio i blocchi di poppa e di prua, l'impresa di per se nn è particolarmente difficile, più che altro, dopo una prima mano di stucco e una prima carteggiata si è resa necessaria una seconda mano, a questo punto m'è sorto un dubbio che spero mi vogliate risolvere: c'è il pericolo che le 2 mani di stucco si sfoglino? prima di verniciare vorrei passare anche una mano di stucco spray, anche qui c'è per caso il pericolo che si sfogli lo stucco? A questo punto con lo scafo mi sono fermato, un po' per risolvere i miei dubbi sullo stucco, ma soprattutto perchè per me nn è ancora tempo di metter mano alle vernici, come ho detto prima lavoro in cucina e per utilizzare l'aerografo (o la bomboletta spray) ho bisogno di andarmene sul balcone per nn infestare casa, quindi sto aspettando che le temperature si alzino ancora un po'. Nel frattempo da poco meno di un mese ho cominciato a fare il ponte, qui, i listelli da utilizzare sono ancora più penosi di quelli per il fasciame, ma questi ho e con questi mi devo arrangiare. Una cosa è certa, il colore della coperta è un tantino troppo chiaro, voi che ne dite? a fine lavorazione io utilizzerei del mordente per inscurila un po', che ne pensate? Mio padre mi ha anche detto che potrei anche utillizzare del caffè per far diventare un po' più scuro il ponte di coperta, per essere sincero inizialmente l'ho guardato con aria un po' basita, però poi a pensarci bene...è un'idea così malsana? Per oggi penso di aver scritto anche troppo (nn per me che sarei andato avanti ancora a lungo, ma per voi che dovete leggere), so che dalle foto si potrà capire ben poco, ma se avete da obbiettare su qlkosa vi pregherei di dirmelo perchè un commento negativo è sicuramente più costruttivo (specialmente per uno che è alle prime armi col legno) di un commento positivo. ciao a tutti luca Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted March 8, 2012 Per lo stucco, non penso ci siano particolari problemi a sovrapporne diverse mani; assicurati solo che la superficie della prima passata sia pulita, senza polvere o grasso, prima di dare la seconda mano. Per il ponte, assolutamente niente caffè o intrugli marroni. Il colore potrebbe andare bene già così com'è; i problemi semmai sono che: - Il ponte della Yamato era in cipresso, che aveva una tinta tendente al grigio chiaro più che al color legno scuro. - Il mordente o chi ne fa le veci andrebbe dato prima di posare i listelli; a farlo dopo la posa, la colla che rimane sulla loro superficie impedisce al mordente di penetrare nel legno in alcuni punti e ci si ritrova con una superficie a macchie di leopardo. Considerato quanto sopra, direi di non toccare nulla e di tenere il color legno chiaro. Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted March 9, 2012 ciao Secondo, ti ringrazio per la dritta del mordente, a questo punto mi dispiace solamente aver seguito alla lettera ciò che dicevano quelli della De Agostini, mi fossi informato un po' di più avrei fatto subito il ponte in cipresso. ora sto cercando in internet per vedere di trovare la tonalità giusta per il grigio dello scafo e delle sovrastrutture. ciao e grazie ancora luca Share this post Link to post Share on other sites
andreavcc Report post Posted March 14, 2012 non ho mai affrontato un modello in legno perchè la posa del fasciame è la cosa che temo di più al mondo, proprio per la possibilità che ci siano delle "fughe" tra un listello e l'altro.... ma a te, non ostante sia il primo, è venuto benissimo :s20: ti seguirò con interesse :s01: Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted March 14, 2012 (edited) Grazie andrea, ho terminato il ponte di coperta ma, al contrario dello scafo, nn sono molto soddisfatto. Come ho detto in precedenza il colore è un po' troppo chiaro ma soprattutto ci sono troppe fughe, posterò le foto tra qlk giorno xkè le devo rifare con la reflex (con la compattina mi vengono una schifezza e nn si capisce nulla), indubbiamente il sottoscritto ha dei demeriti, ma c'è anche da dire che i listelli forniti erano veramente penosi, la larghezza nn era mai uguale, quindi si doveva cercare di farli tutti della stessa larghezza, ma visto che erano sottilissimi appena si carteggiava un po' questi si spezzavano e si doveva ricominciare tutto daccapo, nn hai idea di quanti ne ho buttati via così. Alla fine mi sono arreso (anche perchè con quelli che mi rimanevano rischiavo di nn riuscire a completare il ponte) e ho cominciato ad attaccarli con la larghezza nativa ma si sono create parecchie fughe che ho poi rattoppato con altri listelli. Ora se la vogliamo vedere con leggerezza (cosa che i nn "addetti ai lavori" fanno) i rattoppi nn si vedono, ma tu sai quanto me, che noi modellisti nn guardiamo mai con leggerezza, anzi andiamo a vedere anche il classico spillo nel pagliaio. Detto ciò sto pensando seriamente di tirar su tutto e rifare oppure posare un secondo strato di listelli, acquistandone di nuovi del giusto colore, un po' più spessi i modo da poterli lavorare meglio, però poi su questa seconda scelta nascerebbe il problema che ci sarebbe da rialzare anche la coperta di prua dove si dovrà attaccare la lastra prestampata e che nn sarebbe più a filo dello scafo e si dovrà rialzare il ponte aereo dove ci sono le canaline per le rotaie degli aerei (anche questo nn sarà a filo scafo). Altro problema. Ora, a coperta finita, posandola provvisoriamente sulle ordinate mi sono reso conto che la parte centrale (praticamente dalla fine del pendio per una quindicina di centimetri circa verso poppa) sporge dallo scafo di un paio di millimetri mentre dovrebbe essere tutto a filo scafo. Qui la risoluzioni sono due: aggiungere un listello allo scafo e poi risagomare oppure abbassare di un paio di millimetri le tre ordinate in corrispondenza della "coperta alta". Errori da parte mia nn dovrei averne fatti quindi deduco che la De Agostini (o chi per essa) ha tagliato le ordinate troppo alte. Come vedi i problemi che sto incontrando (e che nn mi aspettavo in questo punto della mia costruzione) sono correlati tra loro, una mia decisione sbagliata e mi vado ad incasinare ancor di più. Venerdì andrò nel negozio di modellismo dove mi rifornisco di solito e vedrò che tipo di listelli ci sono, da li comincerò a prendere qlk decisione...naturalmente ogni consiglio da parte di tutti e bene accetto. un saluto luca Edited March 14, 2012 by D 560 Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted March 14, 2012 A proposito, postando le immagini ho notato che mi sono venute piccolissime e clickandoci sopra si apre la pagina di Imageshack dove sono caricate. Com'è che su altri post le foto sono più grosse e nn c'è bisogno di clickarci sopra? Da qlk parte sbaglio sicuramente, ma il procedimento che ho seguito è quello riportato nel tutorial quindi... :s12: Share this post Link to post Share on other sites
Totiano* Report post Posted March 14, 2012 dipende da quale stringa selezioni nella pagina del link. ho aggiornato recentemente il tutorial: posso pregarti di darci un'occhiata? cosi correggo i punti oscuri....http://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=3681 Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted August 1, 2012 Dal 14 marzo ad oggi la mia yamato è cresciuta veramente poco, purtroppo ho avuto poco tempo ed inoltre col caldo asfissiante di quest'ultimo periodo faccio veramente fatica a lavorarci sopra. Cmq qlkosa ho fatto; tanto per cominciare, visto che provare nn costa nulla, ho fatto una prova col caffè per far diventare più scura la coperta, oddio nn è poi tanto male il risultato voi che ne dite? Uploaded with ImageShack.us Al momento lo scafo sta asciugando e riposando, e si stanno cominciando a vedere le prime piccolissime fessure tra i listelli che andrò a chiudere con lo stucco spray a settembre quando i lavori ricominceranno a pieno ritmo. Da un paio di mesi abbondanti ho messo mano alle sovrastrutture in metallo...un disastro. Nn ce n'è una in squadra, ed alcune parti sono addirittura con misure una diversa dall'altra, tanto per citare un componente, tutti i basamenti delle torrette della contraerea nn si inseriscono nell'incavo della tuga perchè troppo grossi, quindi sto riducendo la circonferenza del basamento per il corretto inserimento, dopodichè si stucca per livellare il tutto, così come mi sono ritrovato fuori scala su alcuni pezzi da aggiungere al torrione, alcuni un po' più piccoli (e sinceramente nn so come fare, di ricostruirli nn se ne parla perchè nn saprei nemmeno da che parte cominciare) altri un po' più grossi ed in questo caso armato di molta pazienza e di una limetta fine ho riadattato il pezzo. Insomma un vero e proprio disastro che sinceramente nn mi aspettavo. Ora il cantiere è chiuso per ferie, domenica finalmente si parte per le tanto sospirate vacanze, riapriremo il tutto a settembre... Buona giornata e buone ferie a tutti Luca Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted August 1, 2012 Si può fare, ma il punto è che non deve diventare più scura, pena il far rassomigliare la Yamato a un mobile rustico in truciolare massello, ma piuttosto tendente al grigio. Proverei con un lavaggio in grigio medio. Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted August 1, 2012 ciao secondo, ma data la mia inesperienza cosa intendi per "lavaggio in grigio medio"??? Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted August 1, 2012 E' quello che hai fatto col caffè, ma trattando il legno con una pittura. Prendi un poco di colore grigio, poco importa se acrilico o smalto, diluiscilo abbondantemente, per questa applicazione direi 70%, mescola bene e stendi a pennello: otterrai una soluzione troppo diluita per coprire il colore della superficie su cui verrà stesa, e che lascerà solo una velatura. Unica controindicazione: la superficie del legno non deve avere macchie di colla che impedirebbero l'assorbimento del lavaggio. Per il resto, questa tecnica si usa un po' dappertutto, fatta coi colori a olio dà risalto ai recessi delle strutture, quindi tienila a mente anche per il resto del modello, può servire. Share this post Link to post Share on other sites
marcellodandrea Report post Posted August 2, 2012 I ponti di queste navi erano di una tonalità grigia verdognola, confermo (credo fosse legno di pioppo). Così almeno l'hanno fatto nel modello al museo di Kure. ciao Marcello d'Andrea Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted August 2, 2012 Cipresso Assieme alla Nagato era l'unica nave della Marina imperiale, e forse di tutto il mondo, ad avere il tavolato del ponte in cipresso. E' un legno durissimo e molto resistente ma comprensibilmente difficile da reperire. Doveva costare una fortuna ed infatti questo privilegio è stato riservato solo alle due capoclassi. Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted August 3, 2012 Grazie x la dritta dei lavaggi, a questo punto m'è venuto in mente che mio padre a casa ha una serie di bustine di mordenti, sicuramente il color mogano xké gliel'ho vista, devo vedere se x caso ha anche quella color cipresso. Nel caso nn l'abbia la compro e poi come ho fatto col caffè si fa una prova. Ma voglio provare anche la soluzione di 70 e 30% di acqua e grigio chiaro...naturalmente tutto a settembre alla riapertura del cantiere. Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted November 20, 2012 ciao a tutti, dopo una lunga assenza eccomi di nuovo a scrivere. Dalla "chiusura per ferie" del cantiere ad oggi di passi avanti ne ho fatti davvero pochi; tra impegni di lavoro e mancanza di tempo per impegni familiari la mia Yamato è cresciuta poco, e quel poco è stato irto di ostacoli e in un caso disastroso. Quel torrione di comando che con molta pazienza avevo quasi finito di assemblare, per una banale distrazione (maledizione) è caduto per terra, devo spiegarvi come si è distrutto? Manco una salva ben centrata della sua sorellona Musashi avrebbe potuto ridurlo in quelle condizioni...insomma un lavoro tutto da rifare. Nel frattempo ho completato la tuga e ho passato il primer per la verniciatura, così come lo avevo passato in precedenza per i basamenti delle mitragliatrici da installare sulla tuga. Ed eccoci ad una cosa che mi ha fatto arricciare il naso nn poco; ieri pomeriggio ho preso la mia bella bomboletta di TS 66 ((IJN Gray Kure Arsenal) della Tamiya ho spruzzato sui basamenti e...ORROREEEE...l'ugello della bomboletta è troppo largo, le zigrinature che simulano l'antiscivolo scompaiono, gli arriva troppo colore, ho tolto tutto il colore (o quasi) ho ripreparato col primer e un'oretta fa' ho rispruzzato con la bomboletta mantenendo più distanza, ma niente da fare, certo un po' migliora ma nn di tanto, e nn posso "allungarmi" di più perchè senno nn arriva abbastanza colore. A questo punto nn mi rimane che ordinare all'estero (perchè in Italia la Tamiya nn lo importa, vai a capire il perchè) le boccette dell'equivalente TS 66, l'XF 75 e riesumare l'aerografo con grande "gioia" della mia compa gna. Tornando al torrione, da un post sulla costruzione della Yamato DeA di un'altro forum e dall'Anatomy of the ship sulla Yamato ho notato che sul modello della DeA mancano un po' di particolari, cercherò di autocostruirmeli con del lamierino, sperando di riuscirci. Sempre dall'altro forum, mi è saltato all'occhio che il tavolato della coperta così come la DeA dice di mettere è totalmente fuori scala, tanto per dare un raffronto, come il buon Roverelli afferma, se fosse come la DeA dice, ogni asse del tavolato sarebbe più lunga di un cannone da 460 della Yamato stessa...questa cosa mi ha fatto prendere la decisione definitiva di tirar su tutti i listelli e rifare per intero la coperta, unico problema è il colore del legno, listelli di cipresso nn si trovano ne tantomeno il mordente, proverò con la soluzione 70/30 di acqua e grigio chiaro come mi avete suggerito qlk mese. Ultima considerazione per oggi: mai più navi da costruire con la raccolta a fascicoli, nn si può perdere ogni volta una marea di tempo per cercare i pezzi prima e le spiegazioni poi tra i vari fascicoli dell' opera. Mentre costruisco la Yamato sto acquistando i fascicoli della Roma, ma vi assicuro che alla fine di questa, le prossime navi saranno in scatole di montaggio. Spero di nn avervi annoiato con le mie considerazioni un saluto a tutti luca Share this post Link to post Share on other sites
faustoprimo Report post Posted November 20, 2012 E' trascorso più di un'anno da quando detti inizio alla costruzione della "Corazzata Yamato". Potrei addurre tante argomentazioni per giustificare il fermo,ma!!non basta la passione per realizzare un modello,spero di poterla portare presto in porto.Pazienza,tanta pazienza. Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted November 20, 2012 ciao Faustoprimo, anche se per il momento la tua Yamato è ferma mi piacerebbe sapere a che punto sei arrivato, se hai seguito l'ordine d'uscita dei vari fascicoli (chissà perchè mi è rimasto il dubbio che forse era meglio costruirla fascicolo dopo fascicolo) o se hai fatto di testa tua, e soprattutto come hai affrontato le varie difficoltà. un saluto luca Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted November 22, 2012 Visto che in Italia nn arriva la boccetta del Tamiya XF 75, ieri sera m'è venuta in mente una idea un po' fuori del normale, ma se scaricassi parte di una bomboletta del Tamiya TS 66 in un vasettino a chiusura ermetica in modo da poterlo usare all'occorrenza con l'aerografo, il colore si seccherebbe ugualmente??? Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted November 22, 2012 Il colore si secca al momento in cui è nebulizzato, forse potresti salvarne un po' ma perderebbe irrimediabilmente alcune proprietà e il risultato potrebbe essere disastroso. Perché semplicemente non provi a cercare lo stesso colore da altri produttori come Lifecolor o WEM? Share this post Link to post Share on other sites
Akula_Class Report post Posted November 22, 2012 sto seguendo con interesse questa discussione....ti segnalo un link, che forse può esserti d'aiuto nella "conversione" dei colori: http://scalemodeldb.com/paint puoi caricare la foto del modello e, tramite il puntatore, verificare il colore....è abbastanza attendibile. Oppure vai anche qui: http://www.paint4models.com/ dove potrai trova un bel programmino per la conversione delle varie marche di colori, vallejo, mr color, tamiya ecc.... io ho risolto parecchi problemi... Spero di averti aiutato ciao ciao ciao Share this post Link to post Share on other sites
faustoprimo Report post Posted November 22, 2012 (edited) Ciao D560,sto ripescando dal magazzino tutti i numeri della Yamato. penso di essere arrivato come lavorazione al n°20,ho lo scheletro della nave davanti i miei occhi, devo ultimare i lavori della prua,per poi iniziare con i listelli. Sappi che per assembrare il modello non fanno seguire la numerazione sequenziale,ossia 1-2-3-4-5-ma sbalzano diversi numeri in avanti, quindi, si consiglia il cantiere sempre aperto e pronto ad ogni interveto e tanti numeri aperti. Possiamo rimanere in contatto e aiutarci a vicenda, chiedendo aiuto e consigli a i Grandi modellisti di Betasom.Ciao Faustoprimo. Ps.tanta pazienza. Edited November 22, 2012 by faustoprimo Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted December 1, 2012 eccomi, settimana pregna di lavoro e impegni, quindi la nave è rimasta al palo, sono andato a dare un veloce (maledetto tempo che manca) sguardo ai due siti proposti da Akula, molto interessante il secondo ma nn ho capito il funzionamento del primo, sarà che d'inglese nn capisco 'na cippa e quindi nn riesco ad andare avanti??? penso proprio di si, cmq mi applicherò di più quando riuscirò ad avere un po' di tranquillità. ora scappo a lavorare. ciao Share this post Link to post Share on other sites
Akula_Class Report post Posted December 3, 2012 nn ho capito il funzionamento del primo, sarà che d'inglese nn capisco 'na cippa e quindi nn riesco ad andare avanti??? penso proprio di si, cmq mi applicherò di più quando riuscirò ad avere un po' di tranquillità. ora scappo a lavorare. ciao praticamente puoi caricare una foto della tua nave nella finestra di destra premendo il tasto "sfoglia" a fianco della dicitura "upload an image". fatto questo masta che punti il mouse sulla foto dove vuoi conoscere il codice del colore. Fatto questo basta che clicchi sul tasto "Show matching paint" e nel riquadro in basso al sito hai codice del colore e relativo codice della marca che desideri (model master, revell, vallejo ecc. ecc.) Funziona abbastanza bene a patto che carichi un'immagine con uina risoluzione abbastanza alta... Tienimi informato! un saluto Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted December 17, 2012 ciao a tutti, chiedo venia x la mia "scomparsa" ma è un periodaccio, il cantiere è momentaneamente chiuso e se sarò fortunato riaprirà dopo le festività natalizie. Caro Akula vediamo se ho capito: la foto da postare su http://scalemodeldb.com/paint deve essere della mia Yamato ma già pitturata giusto? Se così fosse, la cosa al momento, nn è possibile perchè ancora in color legno, e penso che rimarra tale ancora per un bel po' visto la lentezza con cui vanno avanti i lavori...e pensare che preventivavo di terminarla in un paio d'anni circa...tse. Cmq, siccome sarà ben difficile riuscire a ricollegarci prima delle feste, ne approfitto per AUGURARE AL FORUM TUTTO UN FELICE NATALE. un saluto luca Share this post Link to post Share on other sites
Akula_Class Report post Posted December 18, 2012 ciao a tutti, chiedo venia x la mia "scomparsa" ma è un periodaccio, il cantiere è momentaneamente chiuso e se sarò fortunato riaprirà dopo le festività natalizie. Caro Akula vediamo se ho capito: la foto da postare su http://scalemodeldb.com/paint deve essere della mia Yamato ma già pitturata giusto? Se così fosse, la cosa al momento, nn è possibile perchè ancora in color legno, e penso che rimarra tale ancora per un bel po' visto la lentezza con cui vanno avanti i lavori...e pensare che preventivavo di terminarla in un paio d'anni circa...tse. Cmq, siccome sarà ben difficile riuscire a ricollegarci prima delle feste, ne approfitto per AUGURARE AL FORUM TUTTO UN FELICE NATALE. un saluto luca Non necessariamente la tua yamato, basta caricare la foto di una yamato alla quale desideri copiare il colore... Buone feste a tutti Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted January 25, 2013 Eccoci qui cari amici, dopo le feste sono ricominciati i lavori sulla mia Yamato. Visto che il mio diavoletto (7 anni) mi ha chiesto di fargli il Titanic da mettere nella sua cameretta, prima di cominciare a mettere mano al transatlantico, che cmq è in plastica in scala 1:570, ho deciso di terminare qlk lavoretto sullo scafo prima di passare allo stucco spray. Per prima cosa, seguendo le istruzioni dei fascicoli o costruito e applicato le 2 alette antirollio, operazione abbastanza semplice la costruzione un po' meno l'applicazione perchè nn era molto semplice farle rimanere in posizione, quindi ho ovviato a questo piccolo problema, inserendo nelle alette dei piccoli perni ottenuti con del filo di ferro sottile, e bucando lo scafo in corrispondenza dei perni; questo piccolo accorgimento mi ha evitato che le alette scivolassero via. Purtroppo nn ho foto da postare al riguardo. Altro lavoro: c'era da modellare gli astucci per gli alberi portaelica e costruire i relativi supporti. Ecco gli astucci nudi e crudi nn ancora lavorati Uploaded with ImageShack.us ed ecco a lavorazione ultimata Uploaded with ImageShack.us Anche per i supporti c'era da levigare, si partiva da pezzi di listelli e li si doveva modellare con limetta fine e carta vetrata, la fatica maggiore era nn farli sfuggire di mano perchè erano piccoli, anche l'incollaggio nn è stata proprio una passeggiata visto che farli rimanere in posizione nn era una cosa semplice, è vero che c'erano dei supporti/guida per farli rimanere in posizione ma poi per sfilarli si rischiava di far staccare il pezzo incollato, cmq ce l'ho fatta e questa è la foto con anche i bracci portaelica incollati Uploaded with ImageShack.us Gli assi portaelica verranno inseriti a colorazione ultimata dello scafo naturalmente. Ieri pomeriggio mi sono cimentato nel posizionamento degli oblò. Tanto per cominciare visto che mamma DeA diceva di ritagliare le due stampe allegate dello scafo per poi sovrapporlo e bloccarlo con dello scotch allo stesso e bucare con un punteruolo per segnare la posizione, ed io che nn volevo rovinare le stampe originali, ho fatto fare da una mia amica delle fotocopie col plotter (viste le dimensioni della stampa). Bene, ho tagliato, sovrapposto e...sorpresa la stampa è più piccola, e tenendo conto della sagomatura dello scafo cmq DeA ha sbagliato le misure di grosso, il modello è più lungo della stampa. Da questa foto si vede che ne manca un bel pezzo. Uploaded with ImageShack.us Se ne deduce che la posizione degli oblò è parecchio sfalsata, quindi ho tagliato a pezzi la stampa e ad occhio li ho posizionati per cercare di mantenere le distanze più o meno esatte dei vari oblò. Uploaded with ImageShack.us Uploaded with ImageShack.us Ho poi bucato col punteruolo e oggi pomeriggio col trapanino forerò con una punta fine in modo che quando passerò lo stucco spray gli oblò rimarranno segnati, e nel caso in cui lo stucco mi andrà a chiudere i fori sarà semplice ritrovarli e bucare il sottile strato di stucco. Uploaded with ImageShack.us Per oggi ho finito di scrivere (suvvia nn ditemi finalmente ) Alla prossima Luca Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted January 25, 2013 Penso che dovresti limare ancora le uscite degli alberi elica: teoricamente non ci dovrebbero essere "bugne" che escono in basso, se osservi la vista laterale ti sarà più chiaro. Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted January 25, 2013 ciao Secondo, nn so se si può, ma dalla foto potresti indicarmi con una freccia o un circoletto cosa intendi per "bugne"? almeno capisco cosa intendi e corro a "riparare"... Share this post Link to post Share on other sites
Secondo Marchetti Report post Posted January 25, 2013 Intendo dire che l'uscita dell'asse si raccorda allo scafo senza scendere al di sotto di una certa linea ed il suo contorno inferiore è piano e pressapoco parallelo alla chiglia Share this post Link to post Share on other sites
D 560 Report post Posted December 18, 2014 Da fine gennaio 2013 ad oggi la mia Yamato è ferma in cantiere, problemi vari (fortunatamente nn gravi) ma soprattutto la mancanza di tempo hanno bloccato la costruzione della nave. Visto che nel frattempo è nata una splendida pupetta a cui badare nel tempo libero, dubito fortemente che riprenderà prima che Giorgia cresca un po'. Inutile dire che appena riprenderò mano alla lavorazione ricomincerò nella mia descrizione. Nel frattempo auguro a tutti voi un felice e sereno Natale Luca Share this post Link to post Share on other sites