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I sommergibili della X M.A.S.


Matteo U-458

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Nel 1935 la Regia Marina Italiana creò un gruppo di assalitori subacquei, la Decima Flottiglia MAS, specializzato in attacchi ai porti nemici. Era un corpo perfettamente addestrato e che nessuna marina possedeva e che fece diventare l'Italia nazione leader della guerra d'assalto subacquea.

Alessandria, Gibilterra, Suda, Edda, La Valletta, Sebastianopoli, Haifa, El Daba, Algeri e Alessandretta, furono i porti attaccati dagli uomini della Decima Flottiglia MAS, che colpirono 28 navi alleate per complessive 200.000 tonnellate.

Gli attacchi furono portati ai porti inglesi del Mediterraneo utilizzando diversi mezzi d'assalto da loro inventati, trasportati nelle vicinanze delle basi nemiche mediante delle navi appoggio o, in altri casi, con dei sommergibili opportunamente modificati.

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Durante la prima guerra mondiale la Marina Italiana aveva acquisito una limitata esperienza di guerra subacquea, impegnando i sommergibili in missioni statiche di agguato innanzi ai porti austriaci dell'Adriatico. Tra il 1917 e il 1918 i maggiori successi navali vennero ottenuti, non da sommergibili, ma da attacchi condotti all'interno delle basi austriache con l'utilizzo di motoscafi (MAS) o barchini modificati per il lancio di siluri o il trasporto di cariche esplosive.

Se la limitata esperienza ereditata dal primo conflitto nella guerra subacquea determinò gran parte degli insuccessi della forza subacquea italiana nella prima fase del secondo conflitto mondiale, contemporaneamente l'esperienza vittoriosa degli attacchi diretti alle basi nemiche fu messa a frutto con nuove ed importanti azioni.

 

Nella metà degli anni trenta, mentre la Marina Italiana trascurava di organizzare una vera e propria scuola di guerra sottomarina dove formare gli ufficiali e gli equipaggi (infatti solo nel 1941 i comandanti italiani appresero le moderne tecniche di guerra presso la scuola tedesca di Gotenhafen), il corpo di commandos autore degli attacchi alle basi navali austriache nel primo conflitto mondiale, ora rinominato Decima Flottiglia MAS, veniva invece perfettamente addestrato e stimolato ad inventare nuovi mezzi di assalto.

Tra i numerosi mezzi d'assalto inventati o sperimentati dalla Decima Flottiglia MAS, il "Siluro a Lenta Corsa" (SLC), comunemente chiamato "maiale", fu quello che ottenne maggiori consensi e che venne sviluppato con maggiore determinazione.

Gli SLC erano stati ideati come dei micro sommergibili che, "calvalcati" da due sommozzatori, erano in grado di superare gli sbarramenti e le reti antisommergibili dei porti e di portare le cariche esplosive direttamente sotto le carene delle navi nemiche.

Ovviamente vi era la necessità di portare tali mezzi d'assalto in prossimità delle basi nemiche: dunque serviva un veicolo di trasporto definito "avvicinatore". E chiaramente il mezzo "avvicinatore" per eccellenza era il sommergibile.Per questo, dopo i primi mesi di guerra, tre sommergibili della classe 600, (due della serie "Adua" e uno della serie "Perla"), vennero modificati ed attrezzati per il ruolo di "avvicinatori", rimovendo il cannone del ponte e sistemando tre o quattro cilindri metallici (davanti e dietro la falsatorre) all'interno dei quali sistemare i mezzi di assalto SLC. I tre sommergibili erano: Iride, Gondar e Scirè. Successivamente, nel 1942, anche una seconda unità della serie "Perla", il sommergibile Ambra, fu trasformato in "avvicinatore".

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Anche la Decima al Nord, dopo l'otto di Settembre aveva intenzioni di continuare a colpire con durezza le navi alleate che sbarcavano truppe sulla nostra costa impiegando nuovamente i Maiali.

 

Ma questa volta sarebbaro stati impiegati i SSB (Siluri San Bartolomeo), la naturale evoluzione dei gloriosi SLC.

 

Per mettere in atto le sue intenzioni Borghese organizzò il recupero un sommergibile autoaffondatosi nel porto di Genova il 9 Settembre: l'Amba Aradam. Fù messo ai lavori per installare i cilindri necessari al trasporto dei Maiali, al comando del T.V. Luigi Forni.

 

Ai primi di Gennaio 1944 il som. Aradam aveva iniziato le prime prove in mare.

 

Nel mese di Settembre 1944, il giorno 1, 164 B 17 del 97° e 99° gruppo bombardieri U.S.A.F. attaccarono il porto di Genova. Colpirono ed affondarono, oltre a numerose unità di superficie, i sommergibili (tutti recuperati dopo l'autoaffondamento ed in via di riallestimento) Sparide, Grongo, Murena e l'Aradam delle Decima Flottiglia M.A.S.

 

Fu anche grazie all'opera di spionaggio dell'Amm. Maugeri al comando del S.I.C. (Servizio Informazioni Clandestino della R.Marina al sud) che gli alleati giunsero a conoscenza dei lavori sull Amba Aradam.

 

Italiani che tradirono altri Italiani, nella speranza di rendere meno peseante la Resa. Speranze vane, visto che gli Inglesi e gli Americani, al momento della resa dei conti non tennero conto degli sforzi dei nostri Cobelligeranti, imponenedo comunque dure sanzioni.

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