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Uss Arizona Bb-39 1:200 Trumpeter


interceptor

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Ciao Ragazzi , dopo la Yamato in scala 1:200 della Nichimo , ho quasi terminato il mio secondo modello . Come da titolo si tratta della USS ARIZONA sempre in scala 1:200 ; cosa ne pensate?

 

Il nuovo kit della Trumpeter e' veramente molto bello , completo di fotoincisioni ed equipaggio. Assemblaggio perfetto, nessuna bava o rottura nelle stampate.

 

Costo Kit : circa 150€

 

Sulla baia ho trovato anche un set detail con il deck in legno e ulteriori fotoincisioni, ma troppo costoso per i miei gusti, ( 180-190€ con trasporto ), peccato perche' il ponte in legno avrebbe migliorato molto il modello.... mi accontento. :s03:

 

Misure : Lunghezza: 92.6 cm Larghezza: 16.2 cm Pezzi : 1040+

 

Sono convinto che se questo kit viene costruito dai "maestri" presenti su betasom il risultato finale è incredibile data la giovane età del modello e l'ottimo dettaglio. :s03:

 

Foto :

 

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Manca ancora qualche ritocco tipo smalto trasparente opaco e alcune sistemazioni .

 

Vi piace ?

 

Finita l'avventura americana , posso finalmente iniziare i 140 fascicoli della Bismarck Hachette che ho comprato in blocco recentemente su internet . Viva la scala 1/200 !!!!!!! :s20:

 

Ciao

 

Interceptor

:s01:
Modificato da interceptor
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bellissimo modello, e ben colorato direi. non conosco molto di questa nave, se non ciò che riguarda pearl harbor ma, come mai le estremità dei tripodi erano in bianco? qualche motivo particolare o si tratta solo di mimetismo dalla distanza? comunque questo modello è da aggiungere alla lista della spesa per una conversione rc :s02:

grazie interceptor :s20:

Modificato da andreavcc
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Grazie ragazzi, troppo gentili..... per la mimetica mi sono basato sulle istruzioni del manuale e le foto che ho trovato sul web. Sicuramente sarà stata fatta per rendere la nave meno visibile, peró non ho trovato documentazione che spiegasse il motivo. A memoria mi sembrano poche le navi americane con questa mimetizzazione....

 

Aspettiamo la risposta degli esperti del forum............ :s03:

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  • 2 months later...

Complimenti per lo splendido modello!

Una curiosità, la colorazione del modello l'hai effettuata ad aerografo o a pennello? mi sto accingendo anch'io a realizzare la nave e vorrei procedere ad un effetto un po invecchiato simile al tuo ma mi chiedo se è possibile farlo anche con il pennello o è necessario l'aerografo.

Grazie in anticipo per la risposta.

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Ho dato un'occhiata alle foto del mio archivio: effettivamente in alcune la nave appare con questa strana colorazione.

Ho anche verificato in qualche sacro testo, ma non ho trovato nulla.

Forse può venirci in aiuto il Comandante Alagi, esperto in mimetica navale, ma anche in US Navy. :s01:

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La mimetica adottata dalla Arizona è la Measure 1 – scafo e sovrastrutture in dark grey , mentre le stazioni di tiro e le alberature in light grey , i ponti in legno non erano verniciati.

Era la colorazione adottata dalla maggior parte delle unità presenti a Pearl Harbor il 7 dicembre del 1941

 

http://www.jpsmodell.de/dc/schemes/usnavy_measure01_e.htm

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  • 2 weeks later...

Ciao ragazzi, scusate il ritardo, grazie per la spiegazione sulla mimetica.

 

@Akula class :Per la colorazione ho utilizzato aerografo per la verniciatura,mentre l'invecchiamento è dato a secco con pennello utilizzando polvere di gessetti colorati con varie tonalità miscelate.

 

Come vi sembra l'invecchiamento dato in questo modo?

 

Ciao

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Ciao Interceptor..

Davvero notevole.. bravo...

 

Anch'io uso questo sistema... funziona!! :s02:

 

Ciaooo

 

 

Wee ciao Marco !! grazie , non a caso questo sistema me lo hai consigliato tu !! :s20: ieri sera ho dato un'occhiata al raggruppamento dei tuoi modelli , :s68: mi è venuta voglia di cambiare hobby , forse mi butto sul punto croce per i centri tavola heheheh , fantastici ! poi quel U69 è una cosa stellare ! :s20:

Ciao

 

@Akula Class : Ciao i gessetti colorati che uso io per l'invecchiamento sono dei pastelli della CretaColor , sono delle crete , non gessetti . "piccola precisazione"

 

Ciao

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Grazie tantissimo per cortese risposta! immaginavo che c'era il lavoro di aerografo dietro al tuo modello....io vengo dal modellismo in legno...li realizzavo sui progetti dell'anb, suppongo che li conoscete....dopo molti anni di assenza ho riapprocciato il mio hobby con il modello dell'arizona della trumpeter...la plastica è decisamente meno impegnativa del legno!!!

La tecnica di invecchiamento che hai usato su quel modello direi che è semplicemente perfetta! vorrei provare anch'ioa cimentarmi nella ombreggiatura e lumeggiatura con i pastelli...ti spiacerebbe darmi due dritte su questa tecnica?

 

Un altro piccolo consiglio: mi trovo davanti ad un dilemma....devo dipingere il tavolato del ponte. Io i ponti delle navi li facevo con i listelli e venivano a meraviglia...naturale che qui non posso farlo...che cosiglio mi daresti per dare un po di sfumatura e rilievo alle tavole...temo che se applico un lavaggo leggero di nero per far risaltare le linee delle tavole (un preshading insomma) passando poi a pennello il colore del ponte sparisca tutto....

 

Grazie in anticipo per la cortese risposta!

 

Saluti e buon vento a tutti!

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Ciao , l'invecchiamento con i pastelli è molto semplice, con un taglierino levighi il pastello creando la polverina , con il pennello la depositi sul modello nei punti che ti interessa . La cosa bella di questa operazione è che continuando ad insistere sul punto rendi l'ombreggiatura sempre piu' leggera fino a trovare la colorazione che più ti piace . In poche parole , essendo data a secco si riesce a ritoccare eventuali errori senza compromettere la verniciatura . A mio parere questo metodo rende moltissimo sulla ruggine "polverosa" , ed e' veramente semplice da applicare.... provare per credere.

 

Discorso ponte in legno : :s68: .... qui sono dolori , almeno lo e' stato per me. Nonostante molte prove fatte non sono riuscito a trovare un sistema che facesse emergere le tavole incise sulla plastica, dopo alcune prove con risultati osceni ho optato per una tinta legno uniforme. Qui c'e' bisogno di consigli dai "maestri"del forum . :s10:

Come scritto nel post di apertura , c'e' la soluzione costosa di far arrivare dalla cina il ponte in legno come upgrade del modello ..... troppi soldi , almeno per le mie tasche. :s41:

 

Cmq veramente bello questo kit , non trovi?

 

Ciao , a disposizione

Interceptor

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Per il ponte, evitate quelli in legno pretagliati, sono costosi, fanno tutti i pelucchi, aggiungono spessore e alcuni dei furbetti che li hanno usati stanno constatando con loro immenso scorno che la colla con cui li hanno fissati non tiene, col risultato che il ponte in legno si solleva a gobbe! :s07:

 

Per la colorazione ci sono pochi trucchi: la preombreggiatura già è uno, ma per ottenere un po' di varietà cromatica alla fine la cosa migliore è armarsi di pennello fine e tracciare alcune tavole con sfumature diverse, senza esagerare con la differenza cromatica però.

Evitare come la peste i toni giallastri o arancioni, i ponti veri tendono più al grigio, e ricordare che almeno su queste navi di prima della guerra erano tenuti "puliti da poterci mangiare la colazione sopra", dunque niente tracce di marciume o di sporcizia.

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Per interceptor:

grazie tantissimo per il consiglio sulla tecnica dei pastelli! proverò senz'altro la tua tecnica perchè ti assicuro che il modello che hai realizzato mi piace veramente tantissimo! Un ultimo suggerimento: hai da regalarmi un cosiglio sulla marca e il tipo di pastelli da usare o vanno bene di qualunque tipo?

Il kit secondo me è veramente di ottima qualità, vale i soldi che costa. Tutti i pezzi sono molto precisi si usa poco stucco e la riproduzione è abbastanza fedele all'originale.

Un'altra curiosità e poi la smetto ti giuro....quando costruivo i modelli in legno, per le manovre degli alberi usavo del refe, una specie di spago di canapa ritorto, disponibile nei negozi di modellismo in vari diametri...con questa nave mi trovo di fronte ad un dubbio sui materiali da usare per le manovre dell'alberatura, come per esempio per il gran pavese...immagino che sulle navi da guerra vere erano cavi d'acciaio ma non riesco a trovare funi di acciao del diametro giusto per mantenere la scala...tu che tipo di funi hai utilizzato? grazie, sei unico!

 

 

Per il ponte proverò anch'io ad utilizzare qualche colore che richiama il legno, magari con qualche sfumatura di colore diverso per spezzare un po le linee...io ho preso questi due: XF55 Deck tan Wooden deck e XF64 Red brown Linoleum decking della tamiya sono acrilici....cmq il tuo ponte secondo me rende bene, magari riuscisse cosi bene anche a me!

 

Per Secondo Marchetti:

 

hai fatto bene a sconsigliarmi i ponti pretagliati in legno perchè ti assicuro che ero dubbioso anch'io...appena li ho visto ci ho fatto un pensierino...poi ho pensato che il solo kit upgrade del ponte costa come tutto il kit della nave e ho scartato l'idea....inoltre ero dubbioso per l'aumento di spessore...anche se sottili si formerebbe in ogni caso uno sgradevole "gradino"....

 

grazie a tutti per i preziosi consigli, vi terrò aggiornato sui work in progresssss!!!!

Un saluto!!!

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Per interceptor:

grazie tantissimo per il consiglio sulla tecnica dei pastelli! proverò senz'altro la tua tecnica perchè ti assicuro che il modello che hai realizzato mi piace veramente tantissimo! Un ultimo suggerimento: hai da regalarmi un cosiglio sulla marca e il tipo di pastelli da usare o vanno bene di qualunque tipo?

Il kit secondo me è veramente di ottima qualità, vale i soldi che costa. Tutti i pezzi sono molto precisi si usa poco stucco e la riproduzione è abbastanza fedele all'originale.

Un'altra curiosità e poi la smetto ti giuro....quando costruivo i modelli in legno, per le manovre degli alberi usavo del refe, una specie di spago di canapa ritorto, disponibile nei negozi di modellismo in vari diametri...con questa nave mi trovo di fronte ad un dubbio sui materiali da usare per le manovre dell'alberatura, come per esempio per il gran pavese...immagino che sulle navi da guerra vere erano cavi d'acciaio ma non riesco a trovare funi di acciao del diametro giusto per mantenere la scala...tu che tipo di funi hai utilizzato? grazie, sei unico!

 

 

Per il ponte proverò anch'io ad utilizzare qualche colore che richiama il legno, magari con qualche sfumatura di colore diverso per spezzare un po le linee...io ho preso questi due: XF55 Deck tan Wooden deck e XF64 Red brown Linoleum decking della tamiya sono acrilici....cmq il tuo ponte secondo me rende bene, magari riuscisse cosi bene anche a me!

 

Per Secondo Marchetti:

 

hai fatto bene a sconsigliarmi i ponti pretagliati in legno perchè ti assicuro che ero dubbioso anch'io...appena li ho visto ci ho fatto un pensierino...poi ho pensato che il solo kit upgrade del ponte costa come tutto il kit della nave e ho scartato l'idea....inoltre ero dubbioso per l'aumento di spessore...anche se sottili si formerebbe in ogni caso uno sgradevole "gradino"....

 

grazie a tutti per i preziosi consigli, vi terrò aggiornato sui work in progresssss!!!!

Un saluto!!!

 

Ciao Akula , grazie , io come cavi ho utilizzato un filo da pesca in nylon spessore 0.25 nero . Sulla yamato avevo utilizzato un filo colore nero per la macchina da cucire , ma tende a sfilacciarsi. Molto meglio il cavo in nylon soprattutto se di colore nero, cosi eviti di colorare i fili . Per le dimensioni sinceramente ho fatto a caso , o meglio , 0.25x200 = 50mm di cavo che penso possano essere abbastanza reali su navi di quel genere...... spero di esserci arrivato vicino. E' leggermente piu' grosso del cavo dato in dotazione nel kit per la gru di sollevamento a poppa.

Non sapevo che il deck prefinito avesse quei problemi , un motivo in più per non averlo preso ! :s20: ...poi come dici tu costa di più del kit....heheh

 

La marca dei pastelli che ho utilizzato , l'avevo scritta nel post precedente , cmq è CretaColor Pastel Potrait da 12 colori ( poi alla fine ne usi 3 o 4 )

 

Ultima cosa che mi permetto di consigliarti , ho provato i colori tamiya per il ponte sulla tinta legno e una volta asciutti mi davano ,"a mio modesto giudizio" , un colore innaturale del legno , che come dice il maestro S.Marchetti nella realtà tende leggermente al grigio . Dopo varie prove miscelando giallo ocra con bianco e un marroncino chiaro ho trovato finalmente una tinta che mi soddisfava .

 

Ciao sempre a disposizione

Interceptor

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Grazie tantissimo interceptor per gli utilissimi consigli, farò senz'altro come dici!

Ho notato anch'io che tamiya che ho preso danno un colore un po' finto...cercherò anch'io una miscela giusta come hai fatto tu!

 

Per Anteo:

 

la tua domanda non è affatto una castroneria, anzi, ci ho pensato anch'io. Putroppo l'operazione è impossibile da effettuare per via dell'incastro dei pezzi. Il kit ha un ampia scanalatura per alloggiare il ponte che risulta impossibile da "ribassare" con precisione, spece su di uno scafo di un metro di lunghezza...sarebbe un'operazione troppo pericolosa a mio parere.

 

Stasera spero di cominciare le prove sui colori del ponte! Vi tengo aggiornati!

Un saluto!

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Salve ragazzi,

mi intrometto, magari con una castroneria.

Non conosco il KIT, mi chiedevo: sarebbe possibile in fase di montaggio incollare più basso il ponte per poi ricoprirlo

con del vero tavolato di legno ?? Non si vedrebbe lo scalino.

Saluti.

 

Ciao Anteo , non ricordo bene , ma mi sembra il ponte sia diviso in 3 parti. La parte centrale molto grande è un blocco unico con l'opera viva . Sarebbe impossibile , poi intervenire su plastica su un'eventuale scalino lungo tutta la nave la vedo molto dura....... :s12:

 

Ciao

 

Ops !!! Akula mi hai anticipato di pochi minuti !!!! heheheheh

Modificato da interceptor
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@ interceptor:

 

grazie tantissimo per i consigli, farò senz'altro come dici!

 

@ Anteo:

 

ci avevo pensato anch'io a ribassare il piano del ponte ma il kit non te lo consente o, meglio, sarebbe un'operazione troppo rischiosa a mio parere. Esiste una scanalatura nello scafo nella quale il ponte si incastra perfettamente quindi, per eliminare lo scalino, bisognerebbe fresare la scanalatura di mezzo cm più in basso. Su di uno scafo lungo un metro è impossibile essere precisi e si rischia di incasinare tutto...meglio tentare un colore realistico con l'acrilico....

 

Alla prossima ragazzi!

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Caro interceptor, io ti ho anticipato ma mi sa che ho anche fatto casino con i post!!! :s01:

 

Cmq ho terminato la prima verniciatura dell'opera viva e dell'opera morta...e ho terminato di assemblare alcuni particolari della coperta e i pezzi da 5 pollici nonchè ho messo in opera i ponti di coperta...

 

Per la livrea della nave ho usato acrilici Tamiya diluiti con il loro diluente e direi che il risultato mi ha molto soddisfatto, almeno per ora.

 

Gli acrilici, secondo me, sono molto meglio degli smalti (io usavo gli Humbrol), in quanto più versatili, meno "riempitivi" e più "rispettosi" dei dettagli in rilievo della nave.

Questi colori non solo facilissimi da dare a pennello ma con un po di tecnica danno ottimi risultati, l'importante è non scoraggiarsi dopo le prime nai che inevitabilmente vengono male.

 

Il risultato è una tinta uniforme, assenza di "striature" delle setole o pallini vari...alla fine sembra quasi data ad aerografo...

Io ho seguito questo metodo:

 

prima mano 50% diluente Tamiya 50% vernice

 

seconda e terza mano 75% vernice e 25% diluente Tamiya

 

quarta mano vernice pura per i ritocchi e per dare delle sfumature lievissime nel colore che danno un po di profondità.

 

Vi posto le foto per i commenti...

 

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Buon vento a tutti!!!

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Ciao Akula, concordo con te che gli acrilici sono piu' facili e immediati degli smalti, personalmente ho trovato molto difficoltosa la pittura con pennello. Mi uscivano molte striature nonostante le ripetute mani . Con l'aerografo invece nessun problema , ma io non faccio testo perche' non sono esperto. Tieni cmq presente, che se ti risultano striature dovute al pennello , una volta eseguito l'invecchiamento saranno molto meno visibili .

 

Dai forza , avanti tutta ! tienici informati e complimenti.

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Credo che le striature siano dovute alla diluizione. Ho fatto numerose prove e ho letto un po di tutto in rete sull'uso a pennello degli acrilici. C'è una prima corrente di pensiero che dice che l'acrilico non va diluito. Altri lo diluiscono con alcool, altri con acqua distillata. Anche alcuni negozianti di negozi di modellismo mi hanno detto che l'acrilico va diluito pochissimo.

Personalmente i migliori risultati li ho ottenuti stendendo una basi di acrilico molto diluita ( almeno 50% e 50% ) per creare una base sulla quale far "aggrappare" la vernice. Poi numerose mani (almeno sette) pennellando sempre da un senso e senza aver paura di togliere il colore. Si nota infatti chein alcune parti della plastica il pigmento non fa presa, tuttavia, dopo molte mani e molta pazienza e avendo sempre cura di applicare le mani successive solo quando lo strato sottostante è asciutto, si avrà una copertura uniforme.

A vernice completamente asciutta (almeno 2 ore dalla posa) il risultato è secondo me buono. Assenza di striature da pennello e colore uniforme.

Trovo che gli smalti siano molto più difficili da usare. Sono molto più coprenti ma coprono anche molto di più i dettagli.

 

L'aerografo è sempre stato il mio sogno...sto cercando di acquistare un compressore silenzioso in quanto lavoro in appartamento...certo che elimenerebbe parecchi problemi...

 

Caro Interceptor, è vero che l'invecchiamento copre eventuali striature da pennello ma a patto di essere bravi a farli! Io mi cimento per la prima volta e ti confesso che spero di ottenere un risultato soddisfacente...

 

Spero inoltre di riuscire a fare una nave, certamente non bella come la tua, ma almeno decente!

 

Posto la prima prova di assemblaggio e posa in opera delle artiglierie principali a secco e senza allineare i cannoni ...la vernice è tutta da ritoccare ma da l'idea dell'effetto finale.

 

Buon vento a tutti!

 

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Uploaded with ImageShack.us

 

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  • 3 weeks later...

Volevo chiedere una piccola informazione....sto approntando le attrezzature di coperta e sto reperendo del materiale fotografico per vedere come e cosa modificare...ho notato che in cima alla torre prodiera, sotto la coffa di maestra c'è il quadrante di un orologio voi sapete per caso a che cosa serviva? Tra l'altro nelle foto segna sempre le dodici.....grazie in anticipo per le risposte!

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Volevo chiedere una piccola informazione....sto approntando le attrezzature di coperta e sto reperendo del materiale fotografico per vedere come e cosa modificare...ho notato che in cima alla torre prodiera, sotto la coffa di maestra c'è il quadrante di un orologio voi sapete per caso a che cosa serviva? Tra l'altro nelle foto segna sempre le dodici.....grazie in anticipo per le risposte!

Serviva per indicare il beta (ossia il rilevamento relativo) delle artiglierie principali alle altre unità della divisione. In pratica, il telemetraggio del bersaglio avveniva da bordo dell'unità ammiraglia della divisione di appartenenza -ruolo, in effetti, ricoperto spesso nel tempo dall'Arizona - ove era imbarcato il personale (direttore del tiro, suoi sottordini ecc.) più preparato, e le altre unità, solitamente il linea di fila durante il fuoco, disponevano subito così di un importante elemento per la soluzione del proprio tiro.

Talvolta - ma più raramente - i quadranti erano utilizzati per indicare il brandeggio e l'alzo delle artiglierie di g.c. alle altre unità della divisione.

Simili apparecchiature, dall'inizio del secolo sino agli anni Trenta, erano imbarcate sulle unità maggiori di tutte le principali Marine.

Modificato da Alagi
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ah caspita interessantissimo!!! grazie alagi! quindi, se ho capito bene, la nave ammiraglia quando ingaggiava il nemico segnava sull'orologio l'angolo beta del bersaglio e cosi le altre unita della squadra navale potevano uniformarsi al tiro...giusto? Suppongo che il beta per le artiglierie navali sia uguale al beta per i siluri nei sommergibili.....ma l'orologio scompare negli dopo gli anni trenta? sai se è stato sostituito da un altro apparecchio?

Cmq grazie tantissimo per la risposta, non la sapevo questa cosa....

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ma l'orologio scompare negli dopo gli anni trenta? sai se è stato sostituito da un altro apparecchio?

Nel momento in cui le artiglierie iniziarono ad essere asservite a s.d.t. munite di radar tutti questi accorgimenti (quadranti, "orologi" ecc.) transitarono direttamente dal bordo ai musei. :laugh:

In questo ambito, il passaggio dei dati da nave a nave iniziò a perdere importanza, e - perlomeno dopo i primi anni dall'inizio della seconda guerra mondiale - ogni unità inizio a fare fuoco autonomamente utilizzando gli elementi ricavati dai sistemi elettronici.

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