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Enea Vincenzi e l'affondamento del Leonardo da Vinci


malaparte

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Topic "COSA SUCCESSE ALLA BRIN" - PUGIO.

 

Forse è un pò O.T...perchè si parla della corazzata BRIN, ma sempre sabotaggio fu...

Alfabravo, forse non ho capito cosa voi dire...

Però non credo sia proprio O.T. visto che entrambe gli attentati (Brin e L, Da Vinci) furono orchestrati dal Mayer...

:s01: :s01:

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Però non credo sia proprio O.T. visto che entrambe gli attentati (Brin e L, Da Vinci) furono orchestrati dal Mayer...

:s01: :s01:

:s01: Meglio così! Son contento di non esser andato in O.T! :s01:

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Topic "COSA SUCCESSE ALLA BRIN" - PUGIO.

 

Forse è un pò O.T...perchè si parla della corazzata BRIN, ma sempre sabotaggio fu...

 

Buona serata C.te Alfabravo,

l'articolo e' molto utile ed interessante e secondo me senz'altro attinente all'argomento :s02:

Tra un po' vi faro' un altro "rapporto integratrativo" di missione perche' ci sono novita' nell'acquisizione di informazioni sulla vicenda (alcune positive, altre negative).

Una cosa e' ormai chiara: bisogna pianificare una "missione" presso l'Archivio Centrale dello Stato. Complesso documentale "Ministero dell'Interno", sottolivello "Direzione Generale di Pubblica Sicurezza". Dovrebbero esserci un bel po' di documenti sulla vicenda, comprese le cartelline vuote di quelli che qualche manina occulta a fatto sparire.....

Volontari "indigeni" che mi affianchino per questa difficile missione (che al momento non so ancora quando pianificare) sono ben accetti.....

Rimanete comunque in ascolto su questa "frequenza"....

Modificato da chimera
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Tornando a casa questa sera ho notato una busta nella cassetta delle lettere.

Vuoi vedere..... ma dai.... forse si.... speriamoo!!!!

EUREKAAAAAAA!!!!!

E' lei, la busta dell'archivio di Stato di Trani con la sentenza del processo Vincenzi & C.!!!! :s20:

 

mg0001.jpg

 

mg0002a.jpg

 

Adesso non mi rimane che decifrare 66 pagine scritte in calligrafia d'inizio secolo scorso e poi.... vi racconterò....

La missione continua.

Per adesso buona serata a tutti

C.

Modificato da chimera
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Tornando a casa questa sera ho notato una busta nella cassetta delle lettere.

Vuoi vedere..... ma dai.... forse si.... speriamoo!!!!

EUREKAAAAAAA!!!!!

Adesso non mi rimane che decifrare 66 pagine scritte in calligrafia d'inizio secolo scorso e poi...

:s20: Partecipo alla tua gioia! :s03: :s03: Però osservando le due pagine mi pare che siano ben leggibili! Per farti "coraggio" ti dico che mia moglie un giorno si è dilettata a "decifrare" (nel vero senso della parola) alcune lettere del 1870-80, scritte sia in orizzontale (come usa oggi) che in verticale nella medesima facciata :s03: ...

Modificato da Alfabravo 59
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Grazie C.te Alfabravo!

Che pazienza ha tua moglie!! :s20:

Grazie anche dell'incoraggiamento!

Il problema e' che il cancelliere e' partito bene, poi verso la ventesima pagina ha cominciato a dare segni di stanchezza e a scrivere sempre peggio! :s03:

Una bella macchina da scrivere no, eh?! :s03:

Modificato da chimera
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Ma sono foto copie?? sembrano gli originali...

Buongorno C.te Iscandar,

penso sia scansioni fatte con un ottimo scanner o fotografie.

Le 66 pagine mi sono arrivate in un cd contenente 66 file jpg di 1,5 mega (circa) l'uno.

In effetti sono molto ben fatte come scansioni.

Dopo gli strali che ho lanciato all'indirizzo delle poste italiane che sono riuscite a perdermi due pacchi uno di seguito all'altro devo fare un pubblico plauso agli archivi di stato per l'ottimo lavoro che stanno facendo (a me a a chissa quanti altri piu' professionali di me) evitandomi impossibili ed impensabili trasferte su e giu' per l'Italia

Veramente bravi! :s20:

Mi e' appena giunto un altro documento da La Spezia. il mistero s'infittisce......

Piu' si scava in questa vicenda piu' si scoperchiano vasi di Pandora.

ma di questi sviluppi vi do conto stasera quando torno a casa......

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Ecco il documento arrivato dall'archivio di Stato di La Spezia.

Prima una premessa. Grazie alla "dritta" del C.te Malaparte, consultare l'archivio on-line del quotidiano La Stampa, sono riuscito a capire che il processo ad Enea Vincenzi & C. fu celebrato, in primo grado, dal Tribunale Militare Marittimo di La Spezia in "seduta" a Genova nel 1919.

Ho quindi scritto all'Archivio di Stato di Genova chiedendo se custodissero i documenti del processo. Dopo pochi giorni mi hanno risposto che la documentazione del tribunale marittimo di Genova è custodita presso l'archivio di Stato di La Spezia.

Ovviamente ho scritto anche a quello di La Spezia.

Oggi la risposta. Inquietante. Il responsabile mi ha comunicato che esiste in effetti una cartella sul processo Vincenzi ma è praticamente vuota. C'è solo questo documento che riporta la data del 1918:

 

documentospezia.jpg

 

Sembrerebbe un promemoria. Che sta a significare?

Forse che l'incartamento c'era ma è stato passato ad un altro tribunale?

Avrebbe senso. Il processo, ormai lo sappiamo, fu trasferito nel 1920 alla Corte d'Appello delle Puglie a Trani.

Eh, si.

Il ragionamento sembrerebbe avere senso.

Ecco perchè dal tribunale di La Spezia (Genova) manca tutta la documentazione.

Si, si. Sembra non fare una grinza.

Sembra.....

Se non fosse per un piccolo particolare.

Piccolo quanto la scritta in calce al documento.

Quella piccola piccola ed insignificante che indica luogo e data di stampa del pre-formattato utilizzato per compilare il documento: (11101) Roma, 1930-VIII - Istituto poligrafico dello Stato - G. C.

1930???!!!!!

I documenti sono "spariti" dall'archivio del Tribunale Militare Marittimo di La Spezia nel 1930 (o dopo)?

Almeno 10 anni dopo la conclusione della vicenda processuale? Possibile?

Ma perchè?

E, soprattutto: dove diavolo sono adesso?

AIUTOOOOO! Non se ne viene fuori!

Ma la missione continua

Alle prossime C.ti.

C.

Modificato da chimera
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Si può supporre che il documento in oggetto sia appunto un semplice "promemoria"; in realtà esso non pretende di essere del 1918, ma si limita a portare il numero di ruolo [1559/1918] del procedimento penale (incardinato al Tribunale Militare della Spezia dopo che nel 1917, come si legge, il Tribunale Supremo aveva attribuito a esso la competenza sottraendola a Taranto).

E' verosimile che:

- effettivamente in seguito all'appello tutto il malloppo sia stato trasferito a Trani

- dopo il 1930 sia stata redatta questa "velina" - ritengo nell'ambito di un riordinamento dell'archivio - sostituendo quella precedente redatta al momento del processo

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Ciao Navy,

se l'interpretazione grafologica è corretta dice:

"Processo incardinato al Tribunale Mil. Marittimo di Taranto col # 2394 anno 1917. La cognizionone della causa è stata attribuita a questo Tribunale con sentenza 9 novembre 1918 del Tribunale Supremo (2a Sezione Genova)"

 

Navy, se sparisco in circostanze sospette dai tu l'allarme per favore :s02:

Ciao

C.

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Si può supporre che il documento in oggetto sia appunto un semplice "promemoria"; in realtà esso non pretende di essere del 1918, ma si limita a portare il numero di ruolo [1559/1918] del procedimento penale (incardinato al Tribunale Militare della Spezia dopo che nel 1917, come si legge, il Tribunale Supremo aveva attribuito a esso la competenza sottraendola a Taranto).

E' verosimile che:

- effettivamente in seguito all'appello tutto il malloppo sia stato trasferito a Trani

- dopo il 1930 sia stata redatta questa "velina" - ritengo nell'ambito di un riordinamento dell'archivio - sostituendo quella precedente redatta al momento del processo

Hai ragione Andrea. 1559/1918 è un numero di ruolo :s68:

Quindi ancora Trani.....

Se gli ritelefono un altra volta secondo me fanno finta che sia la segreteria telefonica ad aver risposto :s03:

Ok. Venerdì riparto all'attacco a testa bassa...

Certo un "saltino" all'archivio di Taranto (just in case) lo potrei pure fare prima o poi....

Vi faccio sapere

Ciao

C.

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Ciao Navy,

se l'interpretazione grafologica è corretta dice:

"Processo incardinato al Tribunale Mil. Marittimo di Taranto col # 2394 anno 1917. La cognizionone della causa è stata attribuita a questo Tribunale con sentenza 9 novembre 1918 del Tribunale Supremo (2a Sezione Genova)"

 

Navy, se sparisco in circostanze sospette dai tu l'allarme per favore :s02:

Ciao

C.

Ma è possibile che a Taranto non abbiano neanche un fogliettino di carta relativa a questa causa???

Mah!.... :s02:

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  • 2 weeks later...

FLASH 101700Z MAR 12

DA C.TE CHIMERA

A BASE ATLANTICA

PERCO TUTTI I C.TI IN AGGUATO PER MISSIONE LDV

BT

RAPPORTO DI MISSIONE C.TE CHIMERA 003/12

SEGUITO INDISCREZIONE EFFETTUATA DA CONTATTO ACQUISITO IN POSIZIONE ARCHIVIO DI STATO LA SPEZIA(,) ESPERITA NUOVA RICERCA INDIRIZZATA VERSO POSIZIONE ARCHIVIO TARANTO STOP

SCORSI GIORNI ACQUISITO CONTATTO SONAR CON ARCHIVIO DI STATO TARANTO STOP

CONTATTO INVESTIGATO CON NUMEROSE EMAIL RIVELAVA PRESENZA GROSSO CONVOGLIO CONTENENTE TUTTA(,) RIPETO TUTTA(,) DOCUMENTAZIONE PROCESSO PRIMO GRADO AT VINCENZI ET COMPAGNI STOP

CORSO MATTINATA ODIERNA AVVENUTO AVVICINAMENTO OCCULTO A QUOTA PERISCOPICA AD ARCHIVIO DI TARANTO STOP

AT ORE 0930 LOCALI CONTATO OTTICO CON PRIMI DUE DI SETTE(,) RIPETO SETTE (,) FALDONI STRACOLMI DOCUMENTI PRESSOCHE' INEDITI DEL PROCESSO STOP

CARICO DEL CONVOGLIO DI IMPORTANZA INIMMAGINABILE PER OPERAZIONE LDV STOP

ACQUISITO CONTATTO OTTICO ANCHE CON CARTE ZURIGO ET DOCUMENTI CLASSIFICATI SERVIZIO SEGRETO MARINA PERIODO 1916-1918 STOP

BATTUTO POSTO DI COMBATTIMENTO PER ATTACCO ALLA DOCUMENTAZIONE STOP

SILURI CARICATI NEI TUBI(,) MACCHINA FOTOGRAFICA PRONTA ALL'ATTACCO STOP

SEGUONO ULTERIORI RAPPORTI ALT

TERMINA

BT

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RIVELAVA PRESENZA GROSSO CONVOGLIO CONTENENTE TUTTA(,) RIPETO TUTTA(,) DOCUMENTAZIONE PROCESSO PRIMO GRADO AT VINCENZI ET COMPAGNI STOP....

 

 

AT ORE 0930 LOCALI CONTATO OTTICO CON PRIMI DUE DI SETTE(,) RIPETO SETTE (,) FALDONI STRACOLMI DOCUMENTI PRESSOCHE' INEDITI DEL PROCESSO STOP

CARICO DEL CONVOGLIO DI IMPORTANZA INIMMAGINABILE PER OPERAZIONE LDV STOP

ACQUISITO CONTATTO OTTICO ANCHE CON CARTE ZURIGO ET DOCUMENTI CLASSIFICATI SERVIZIO SEGRETO MARINA PERIODO 1916-1918 STOP

:s20: :s20: :s20:

WOW!!!!! :s20: Il bello della ricerca!!!!!

Modificato da malaparte
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Grazie C.ti del vostro supporto e del vostro incoraggiamento :s20:

Trovare documenti dimenticati da novanta anni in un archivio polveroso è bellissimo!

Ne avro' per mesi solo per sfogliarli tutti, figuriamoci per fotografarli e leggerli (la maggior parte sono scritti a mano).

Comunque il contenuto dei faldoni è veramente incredibile.

Si va dalle foto di alcune delle carte di Zurigo con traduzione scritta a mano a latere al passaporto del Vincenzi e del Cimmaruta (con tanto di foto). Dalle strazianti lettere scritte dal carcere dei due ai rispettivi parenti ai foglietti scritti con inchiostro simpatico che controluce rivelano dei messaggi scritti a mano. Dalla descrizione dell'ordigno a termite probabilmente utilizzato nel sabotaggio alla LDV fatta dal servizio segreto della Marina alla sentenza del tribunale supremo di guerra che sposta il processo da Taranto a Genova.

Bellissimo!!!

Appena posso posto qualche chicca. Penso che la seconda seduta la farò la settima prossima....

Vi faccio partecipi quanto prima!

Modificato da chimera
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Sappi che la curiosità mi sta mangiando.... :s68:

Nei prossimi tre giorni non ci possiamo sentire perché, come ti ho detto, sono sotto Isp...

Ma preparati perché giovedì ti farò il terzo grado.... :s10: :s68: :s03:

Buona serata

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Complimenti, hai risvegliato il fantasma di Pompeo Aloisi che dormiva beatamente da decenni.

Ora sarà un po' contrariato

:s03: Perchè mai?! :s03: Il C.te ALOISI è uno degli "eroi positivi" della vicenda. :s03: Io penso che proprio il suo fantasma abbia aiutato CHIMERA! :s03:

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Inchiniamoci riverenti alle salme di coloro che, vittime del dovere, non ebbero l'onore di lasciare la vita combattendo.

Il Vice Ammiraglio

Comandante in capo dell'Armata

Luigi di Savoia

 

dsc00811ln.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

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FLASH 171745Z MAR 2012

DA C.TE CHIMERA

A BASE ATLANTICA

PERCO TUTTI I C.TI IN AGGUATO PER MISSIONE LDV

BT

RAPPORTO DI MISSIONE C.TE CHIMERA 004/12

CORSO MATTINATA ODIERNA (,) DURANTE RICOGNIZIONE A QUOTA PERISCOPICA A CONVOGLIO IN POSIZIONE ARCHIVIO TARANTO (,) CUI ATTACCO E' PIANIFICATO PER GIOVEDI' P.V. (,) RICEVUTO MESSAGGIO SU ANTENNA SATELLITARE DA ARCHIVIO DI STATO BARI STOP

SUDDETTO MESSAGGIO RIPORTA COORDINATE MERCANTILE ISOLATO CONTENENTE SENTENZA CORTE APPELLO DI BARI ANNO 1926 NR 259 EMESSA SEGUITO ISTANZA VINCENZI ET CIMMARUTA DA PREDETTO TRIBUNALE STOP

ATTACCO A MERCANTILE IN POSIZIONE BARI PIANIFICATO AT TERMINE OMBREGGIAMENTO OCCULTO CONVOGLIO IN POSIZIONE TARANTO STOP

INTENDO ALTRESI RICERCARE CONTATTO SONAR CON ARCHIVIO CENTRALE DELLO STATO (,) FONDO U.C.I. MININTERNI (,) PER ACQUISIRE INFORMAZIONI EVENTUALMENTE IVI PRESENTI SU SANTORO CHE EST PRESUNTO QUOTE LEO FALL UNQUOTE STOP

RICHIEDO INOLTRE SUPPORTO A TUTTI I COMANDANTI PER ACQUISIRE INFOMAZIONI INERENTI MONACO ROBERTO DUCA DI LONGANO STOP

SEGUONO ULTERIORI RAPPORTI ALT

TERMINA

BT

 

immagine1ild.jpg

Modificato da chimera
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Non ho contatti particolari...ma se ti interessa MonacoiRoberto duca di Longano...hai provato con lo Spreti?

Il mitico Spreti?

Enciclopedia storico nobiliare italiana, Forni?

Se dalle tue parti non si trova, no problem....fammi un fischio che cerco io, ben volentieri.

Mi piacciono ' stecose.... :s01:

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Se dalle tue parti non si trova, no problem....fammi un fischio che cerco io, ben volentieri.

Mi piacciono ' stecose.... :s01:

 

Fiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!! :s03:

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Uhiuuiìuu!!!

Era per dire, mica per assordare!!! :s03:

 

IN settimana provvedo, se esiste questa famiglia e se è riportata come nobiliare,

Cercherò quindi

Monaco di Longano, Roberto

giusto?

 

Giusto, contrammiraglio, aggiungo.

GRAZIEEEEEEEEEEE! :s10:

C.

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Prima di ringraziare, aspetta che effettivemnete si trovi qualcosa.

La norma è : non è detto!

Come disse Schettino: VABBUO' :s03:

Modificato da chimera
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Ammiraglio di squadra Roberto Monaco, Duca di Longano (1871-1936)

Di famiglia nobiliare napoletana.

 

Durante la grande guerra comanda l'esploratore Bixio. Medaglia d'argento al v.m.

 

Dopo la guerra da contrammiraglio comanda la Divisione Siluranti con insegna sul Quarto

 

Ne parla bene Vittorio Tur, che per il vero usava toni entusiastici anche per descrivere il ladro che gli aveva appena svaligiato casa e rigato la fiancata dell'auto in ispregio:

 

"Ligio al dovere, perfetto gentiluomo, aveva sempre dimostrato rislutezza e abilità in tutte le mansioni che gli erano state affidate."

Viene descritto come esigentissimo quanto alla forma, ma pure alla sostanza, e molto severo coi trasgressori ai suoi ordini.

 

Comanda poi la Seconda Squadra e, del 1930, il Dipartimento dell'Alto Tirreno (Racconta l'allora maggiore medico Tallarico che una volta, poichè un marinaio si era fatto male in motocicletta a causa della velocità elevata, proibì a tutti l'uso di tale mezzo).

 

Collocato in ausiliaria per limiti di età nel 1934.

 

 

Il figlio Augusto, allievo dell'Accademia navale, morì sedicenne nel 1912 sul Flavio Gioia al rientro dalla campagna addestrativa (nel corso della quale gli allievi avevano pure effettuato operazioni di sbarco in Libia). La causa fu una malattia che uccise pure un altro allievo.

In suo ricordo fu pubblicato un volumetto, che posseggo, con le sue ultime lettere alla famiglia.

 

L'ammiraglio era membro della Casa Militare del Re, come si vede dalle stellette

 

monvhh.jpg

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Ammiraglio Roberto Monaco di Longano (1871-1936)

Di famiglia nobiliare napoletana.

 

Durante la grande guerra comanda l'esploratore Bixio. Medaglia d'argento al v.m.

 

Dopo la guerra da contrammiraglio comanda la Divisione Siluranti con insegna sul Quarto

 

Ne parla bene Vittorio Tur, che per il vero usava toni entusiastici anche per descrivere il ladro che gli aveva appena svaligiato casa e rigato la fiancata dell'auto in ispregio:

 

"Ligio al dovere, perfetto gentiluomo, aveva sempre dimostrato rislutezza e abilità in tutte le mansioni che gli erano state affidate."

Viene descritto come esigentissimo quanto alla forma, ma pure alla sostanza, e molto severo coi trasgressori ai suoi ordini.

 

Comandò poi la Seconda Squadra e, del 1930, il Dipartimento dell'Alto Tirreno (Racconta l'allora maggiore medico Tallarico che una volta, poichè un marinaio si era fatto male in motocicletta a causa della velocità elevata, proibì a tutti l'uso di tale mezzo).

 

Coolocato in ausiliaria per limiti di età nel 1934.

 

 

Il figlio Augusto, allievo dell'Accademia navale, morì sedicenne nel 1912 sul Flavio Gioia al rientro dalla campagna addestrativa (nel corso della quale gli allievi avevano pure effettuato operazioni di sbarco in Libia). La causa fu una malattia che uccise pure un altro allievo.

In suo ricordo fu pubblicato un volumetto, che posseggo, con le sue ultime lettere alla famiglia.

 

L'ammiraglio era membro della Casa Militare del Re, come si vede dalle stellette

 

monvhh.jpg

 

Appunto. Già

Mo' che cce stammo a fa' noartri? :s03:

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Ecco la motivazione della M.A.V.M. :

 

MONACO DI LONGANO Roberto

Capitano di Fregata,nato a Napoli.

 

"Per avere quale comandante di incrociatore compiuto con ardimento,

risolutezza e abilità missioni di guerra e quale comandante di spiaggia

dato esempio di serenità e coraggio di fronte al nemico "

 

(Basso Adriatico,1915,24-26 febbraio 1916).

 

(D.L.17 giugno 1917)

 

 

RED

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Infatti Red, racconta tutti i fatti il Tur (la spiaggia è quella di Durazzo).

 

Li riporterei nel dettaglio ma ho micini sulla piastra, quindi a domani.

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Che sbadato, dimenticavo che sul Quarto nave ammiraglia del Duca il comandante in seconda era Alberto da Zara. Il quale, poco amante della melassa come il Tur, ci propone un ritrattino più salace:

 

Gran signore nel senso più vasto, più completo e più bello della parola, buon marinaio, devotissimo al servizio, zelante della carriera, ma non altrettanto brillante e preparato nel campo tecnico, l'ammiraglio Monaco era maestro insuperabile e insuperato dell'organizzazione esterna delle sue navi, asso di tutte le eleganze navali di forma, di tenuta e di etichetta*. Possedeva un alto orgoglio professionale che gli avrebbe permesso di battere vie e superare ostacoli a cui non era preparato, in cimenti che non lo avrebbero intimidito**, se, come purtroppo come spesso accade al altri capi, non si fosse circondato di gente che aveva le sue stesse qualità e i suoi stessi difetti.

Egli fu per molti anni lo spauracchio della nostra Marina, perchè, profondo conoscitore di tutti i regolamenti di disciplina, di bordo, delle divise, degli arsenali, dei circoli, ne pretendeva da tutti la più rigida osservanza; egli stesso del resto ne era l'interprete più diligente e scrupoloso.

 

 

*tuttora vige l'aureo detto: manteca & pittura, carriera sicura (n.d.r.)

 

** il processo per il LDV? Può essere (n.d.r.)

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Varrebbe la pena approfondire

 

 

Benedetto tra gli intrighi

 

Il Sole 24 ORE - 6 gennaio 2008

 

Sulla base del libro di Annibale Paloscia, intitolato Benedetto fra le spie, Piero Melograni ricostruisce la vicenda di monsignor Rudolph Gerlach, cameriere segreto di papa Benedetto XV, protagonista di una vicenda di spionaggio durante la Prima guerra mondiale.

Gerlach sarebbe stato responsabile dell’affondamento di due delle migliori navi da guerra della marina italiana nel 1915 e nel 1916, agendo per conto dei tedeschi e degli austriaci. Nel 1917 fuggì in Svizzera con l’aiuto del Vaticano mentre in Italia veniva condannato all’ergastolo da contumace. In seguito fu scomunicato dalla Chiesa e morì nel 1945 in Gran Bretagna, dove, sospetta Melograno, collaborava con i servizi segreti britannici.

 

Il cardinale Giacomo Della Chiesa, eletto papa il 5 settembre del 1914 con il nome di Benedetto XV, continuò a regnare fino al 22 gennaio 1922, e quindi durante tutti gli anni della Prima guerra mondiale. Benedetto XV è passato alla storia anche per aver definito quella guerra «una inutile strage» nella nota che inviò ai capi delle potenze belligeranti il 1° agosto 1917, affinché essi iniziassero trattative di pace. In effetti quella guerra, iniziata e proseguita in mezzo a tante follie, contribuì non poco a lacerare e a indebolire l’Europa. Per di più aveva messo l’una contro l’altra le nazioni cattoliche, che quel papa sentiva appartenere tutte al suo gregge.

In un libro intitolato Benedetto fra le spie: negli anni della Grande guerra un intrigo tra Italia e Vaticano, Annibale Paloscia, un giornalista [...] grandemente appassionato di temi aventi rapporto con servizi segreti, polizie e spie, si occupa di quel che accadde in Vaticano ai tempi di Benedetto XV. Un intrigo, appunto, al centro del quale si sarebbe trovato monsignor Rudolph Gerlach, cameriere segreto del pontefice e quindi uomo di sua totale fiducia, che infatti il papa protesse a lungo.

Gerlach, secondo la ricostruzione degli eventi compiuta in questo libro, sarebbe stato implicato nell’affondamento della nave da battaglia Benedetto Brin, avvenuto nel porto di Brindisi il 27 settembre 1915 in seguito all’esplosione della santabarbara. La Brin era una delle migliori navi italiane e affondarono con essa varie centinaia di marinai e di ufficiali tra i quali il contrammiraglio Ernesto Rubin de Cervin, e il comandante della nave capitano di vascello Gino Fara Forni di Pettenasco. I giornali italiani, per un mese, evitarono di dare la tragica notizia.

Il 2 agosto 1916, nel Mar Piccolo di Taranto, esplose la santabarbara della modernissima corazzata Leonardo da Vinci [...]. La corazzata fu perduta e le vittime ammontarono a circa 250. L’inchiesta stabilì che si trattava di sabotaggio. Monsignor Gerlach era ancora una volta coinvolto, suscitando gravi preoccupazioni diplomatiche fra le opposte sponde del Tevere.

Il Barone Carlo Monti, direttore del Fondo per il culto, agiva da intermediario fra le due sponde e provvide a organizzare la fuga di monsignor Gerlach in Svizzera. Monti scrisse nel diario: «Sua Santità conviene essere buona cosa l’allontanamento. Ritiene che nessuna responsabilità pesi di lui ovvero sul papa stesso, ma aggiunge il papa dato il momento e la persona di Gerlach sarebbe stato più prudente farlo prima». Monti fornì al cameriere segreto un passaporto svizzero e lo fece accompagnare alla stazione da un diplomatico svizzero. Alla stazione avrebbe incontrato il cavalier Guido Bellone, commissario dell’ufficio politico della Questura per essere da lui accompagnato fino al confine. Da notare che dopo l’espatrio Gerlach fu ricevuto a Berlino dal Kaiser Guglielmo II e a Vienna dall’imperatore Carlo I, i quali con l’occasione provvidero a dargli medaglie e onorificenze. Le spie che gli italiani avevano a Berna segnalarono un lungo soggiorno di Gerlach a Davos, dove «conduce vita di secolare convivenza con la contessa Grote». Vari anni più tardi, il monsignore fu scomunicato, abbandonò per sempre l’abito talare e riprese il titolo di barone von Gerlach.

In Italia, grazie al processo celebrato nel 1917, era stato condannato all’ergastolo, ma la motivazione della sentenza aveva completamente scagionato il Vaticano. Gerlach morirà nel 1945, sotto falso nome, in Gran Bretagna, dove forse – anche per non perdere le antiche abitudini – lavorò d’intesa con i servizi segreti di quella nazione.

 

 

Altro interessante trafiletto

 

dal manoscritto di Emanuele Brunatto:

 

Mons. Rudolph Gerlach

 

(selezione di Cinquestelle)

 

 

Naturalmente, le inchieste De Samper e Caccia Dominioni mi avevano portato ad esaminare l’ambiente che aveva permesso ai due di godere una lunga impunità sotto due pontificati successivi. Non si trattava, infatti, di perseguire semplicemente l’uno o l’altro pederasta, ma di smantellare un sistema di perversione che si era inserito nelle stanze superiori della Chiesa.

Dovetti, di conseguenza, riesaminare il dossier di Rudolph Gerlach, che faceva parte del sistema allo stesso titolo di Caccia Dominioni , De Samper, Diana, ecc… sin dall’inizio del pontificato di Benedetto XV°.( 310-311-312-313-314).

Intorno a questa mafia di invertiti che si contendevano i favori di Benedetto XV°, un’altra mafia di Gesuiti e di prelati erano lungi dal combattere lo scandalo e lo utilizzavano a fini personali, per mettere a profitto le miserie del Papa le cui tragiche ribellioni di Benedetto XV° ed i suoi disperati ritorni alla pietà erano visti come un pericolo dalla clicca infame: Rodolfo Gerlach, aspirante ufficiale, era stato espulso dalla armata tedesca per un affare di falso. Nel 1907 entrava nel collegio salesiano di Friburgo, continuava i suoi studi al Capranica di Roma, e finalmente veniva ordinato sacerdote al Collegio dei Mobili. Prestò alla corte pontificale in qualità di cameriere secreto partecipante. Bel giovane, fu per un certo tempo il preferito di Benedetto XV°( 315-316). Gerlach non perdeva il suo tempo nell’alcova papale., ma era l’agente, il più efficace ed attivo dello spionaggio tedesco in Italia. Lavorava al sicuro nello splendido osservatorio vaticano, situato nel cuore del Paese, e dove affluivano le notizie e i personaggi ben informati del mondo intero. Sotto pretesto di propaganda nei giornali cattolici, cominciò a distribuire i fondi tedeschi per assicurarsi delle complicità nella corte pontificale ed alla segreteria di Stato (317-318-319-320). Appoggiato dai Gesuiti che aspiravano alla revisione della famosa legge di Bismark, egli organizzava per mezzo della stampa una campagna disfattista e antinazionale (321-322). Nel contempo operava da collegamento tra i servizi di spionaggio francesi ed italiani (323-324). Aveva un servizio speciale nel porto di Genova, che controllava le più importanti importazioni d’ armi (325) mandava spie in abito sacerdotale sul fronte (326), raccoglieva informazioni economiche, militari e politiche nei rapporti segreti dei nunzi apostolici (327-328-329-330-331), si serviva di preti e prelati per corrispondere col barone Stocckmaker, capo dei servizi di spionaggio degli Imperi Centrali, ed utilizzava a fini spionistici il corriere diplomatico nella persona di monsignor Tedeschini (332-333-334), riceveva da Parigi i piani di difesa della capitale, viaggiava all’estero munito di lasciapassare vaticano, raccoglieva informazioni sugli spostamenti di truppe verso i Balcani e li trasmetteva ai sottomarini tedeschi operanti nel Mediterraneo (335-336-337), finanziava la ribellione dei disertori nelle foreste della Sila e degli agrumeti calabresi e siciliani (338-339-340-341).

Contribuì ad organizzare il disastro della Leonardo da Vinci (342). In una parola, Gerlach era divenuto l’eroe dello spionaggio tedesco in Italia, e si guadagnava le più alte decorazioni. Ma una improvvisa irruzione dei servizi italiani di contro-spionaggio in certi ambienti sospetti di Roma, rivelò le sue attività e quelle di alcuni suoi complici. Gerlach, avvertito, fece operare le più gravi minacce del Pontefice. La segreteria di Stato negoziò febbrilmente con il governo italiano ed ottenne di far partire, sotto scorta, la spia in Svizzera, dove fu accolto nel quartiere generale della Compagnia di Gesù, insediato a Einsiedeln presso Zizers (343-344-345-346). Il processo contro Gerlach ed i suoi complici si aprì il 12 Aprile 1917 dinnanzi al Tribunale Militare di Roma. Fra gli imputati figurava Giuseppe Ambrogetti, invertito iscritto negli schedari della polizia, segretario di Gerlach e familiare della alcova di Benedetto XV°. Il padre Massaruti, superiore gesuita, i monsignori Tedeschini, Ciccone nonché il Prefetto della Biblioteca Vaticana, monsignor Achille Ratti, l’Ammiraglio della Chiesa e fratello del Papa, il comandante della guardia Svizzera, il seminarista del Vaticano, i direttori dei giornali cattolici…nessuno mancò all’appello per difendere la spia (347-348-349-350-351-352). Il Tribunale condannò mons. Gerlach, contumace, all’ergastolo. Il giorno dopo la sentenza questi dedicava a suo padre una fotografia, in cui faceva sfoggio delle sue recenti decorazioni: croce di ferro, gran cuore di Francesco Giuseppe, ordine (…) di Baviera, merito civile Bulgaro, croce a collare dei Castellani tedeschi, croce di Ludovico di Baviera, ecc…(353). Poco tempo dopo, lasciata Einsiedeln ed i suoi amici gesuiti, Rudolph Gerlach reclamava la restituzione del denaro lasciato a Roma…ed anche un po’ di più, che gli venne facilmente accordato: con la minaccia di pubblicare i documenti in suo possesso, ottenne una forte indennità (354-355).

Nel 1921, la celebre spia si sparava a Baden-Baden (356).

Modificato da pugio
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Credo che Chimera ci stia lavorando... :s03:

 

Intanto ecco quanto promesso sulle vicende guerresche del Duca:

 

84740627.jpg

 

mm2eh.jpg

 

....e un'immagine del figlio Augusto (con sulla manica il "fucilino" allora concesso ai tiratori provetti):

 

augrb.jpg

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Sono due pagine certamente interessanti sia per conoscere

i fatti che su quella spiaggia si svolsero ma anche

le qualità di quell'Uomo.

Bella la foto del figlio !

 

Grazie

 

Gianni

Modificato da Red
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Varrebbe la pena approfondire

 

Benedetto tra gli intrighi

 

Grazie dell'assist C.te Pugio.

Ecco la recensione dell'ottimo saggio del Paloscia appena postata:

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?show...c=38788&hl=

 

Ed ecco, invece, le imprecisioni di cui parlavo alla fine della recensione:

 

A pag. 55 il Paloscia, in merito alla corrispondenza tra il mayer ed il Vincenzi, scrive:

"I servizi segreti dettano al Vincenzi una lettera per il Mayer. Il Fruttivendolo la spedisce da Ancona il 25 aprile 1916 all'indirizzo della signora Cuchet di Zurigo, collaboratrice dell'Evindenzbureau: al suo recapito arriva la coriispondenza degli informatori italiani al soldo dell'Austria" e ancora, a pag 56: "Sarebbe stato un bel colpo acciuffare la signora Cuchet, visti i segreti di cui era a conoscenza".

 

In effetti di segreti del Mayer la signora Cuchet ne conosceva molti.

Anzi tutti.

La signora Cuchet era lo pseudonimo che il Mayer utilizzava per ricevere la corrispondenza delle spie al suo soldo, come si evince dalla sentenza del Tribunale di Trani:

 

mg0051.jpg

 

A pag. 60, sull'epilogo della vicenda per il Vincenzi scrive:

"Per il fruttivendolo napoletano l'avventura era veramente giunta al termine. Non si sa più nulla di lui, non si conosce la sua fine. Corsero voci dopo la guerra che era stato internato dagli austriaci in un campo di concentramento in Boemia e dopo qualche tempo soppresso per non lasciare in circolazione un testimone a conoscenza di segreti importanti. Segreti che Vienna doveva proteggere a ogni costo per non compromettere i canali più delicati della sua organizzazione spionistica a Roma. Ma nello spionaggio tutto è inganno. Non si può escludere che l'Evidenzbureau, in considerazione dell'utile contributo dato dal Vincenzi, gli abbia procurato un'altra identità permettendogli di vivere a lungo".

 

Anche qui faccio riferimento alla sentenza di Trani, rimandando al post #54 di questo topic. Dalla lettura della seconda pagina della sentenza si evince che:


    il Vincenzi non era napoletano bensì nativo e residente in Modena;
    non spari nel nulla ne, fu soppresso, ne, tantomeno visse a lungo chissà dove sotto falsa identità;

Al termine della guerra il Vincenzi, liberato dal campo di'internamento, rientrò in Italia passando da Innsbruck dove fu fermato, interrogato ed arrestato dai regi Carabinieri in quanto su di lui pendeva un mandato di cattura spiccato dal tribunale militare (ho visto i relativi verbali in una delle cartelline che ho sfogliato all'Archivio di Stato di Taranto).

Affrontò quindi il processo di primo grado da detenuto (come il Cimmaruta ed il Criscuolo) e fu assolto per insufficienza di prove.

Da uomo libero affrontò anche il processo di secondo grado ma la sentenza non ce l'ho ancora (è in arrivo) per cui non so dire se fu confermata l'insufficienza di prove o meno.

 

Ci sono poi altre imprecisioni ma ne parlerò appena riesco a fotografare i documenti di Taranto.

Ribadisco comunque che per quanto riguarda la vicenda Gerlach il Paloscia è assolutamente rigoroso e preciso.

Adesso vi saluto perchè sta per scattare l'operazione "bimbo a letto"! Sto battendo il Ruolo combattimento casalingo.....

Una buona serata,

C.

Modificato da chimera
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Adesso vi saluto perchè sta per scattare l'operazione "bimbo a letto"! Sto battendo il Ruolo combattimento casalingo.....

Piccolo O.T. Mi è parso di capire che per motivi di lavoro stai con la Tua Famiglia solo nei w.e. Immagino anche che il "bimbo" abbia circa 3-4 anni. Comprendo il suo desiderio di stare col Padre più a lungo possibile a scapito del sonno.

Oggi, per vari motivi, è difficile tener "in piedi" una famiglia. E per un uomo di mare (non parliamo di guerra!) penso che sia ancora più difficoltoso.

:s01: Fine O.T. Ritorniamo in rotta! :s03:

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Piccolo O.T. Mi è parso di capire che per motivi di lavoro stai con la Tua Famiglia solo nei w.e.

Fortunatamente per 3/4 anni di pendolarismo non se ne parla.... poi chissà. Magari mi mandano all'USMM! :s02:

fine O/T

Modificato da chimera
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Oggi sono venuto in possesso di questo volume......

visto che l'episodio della Corazzata LDV rientra nel periodo storico trattato dal volume stesso, ho guardato cosa conteneva....

Ho trovato il trafiletto sottoriportato

 

Atti dell’Ufficio Storico della Marina Militare (1913 – 1990)

 

Busta 1

B/1: Documenti storici. Elementi per la storia della guerra italo - austriaca 1915 – 1918

 

F2 richiesta di dati e notizie in vista della compilazione della storia della guerra italo – austriaca; relazione del Ten. Vasc. R. de Hoffmann sulla missione svolta a Vienna per il recupero dei documenti della Marina austroungarica. 1919 gennaio 14 dic. 6

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FLASH 212000Z MAR 2012

DA C.TE CHIMERA

A BASE ATLANTICA

PERCO TUTTI I C.TI IN AGGUATO PER MISSIONE LDV

BT

RAPPORTO DI MISSIONE C.TE CHIMERA 005/12

AT ORE 1530 LOCALI ACQUISITO CONTATTO SU ANTENNA ESM CON XII DIV DIR GEN PERS MIL ALT

SCHEDA PERSONALE EX TV SANTORO EST MIRACOLOSAMENTE SOPRAVVISSUTA A DIRETTIVA DISTRUZIONE PRATICHE PERSONALI RELATIVE AT PERSONALE NATO DATA ANTECEDENTE MILLENOVECENTO ALT

RIPORTASI(,) DI SEGUITO (,) ELEMENTI INFORMAZIONE RIPORTATI VIA TELEFONO SUBACQUEO (:)

NATO A SAVONA 4.11.1878 SEMIALT

ALLIEVO INGEGNERE R.A.N. 12.7.1896 SEMIALT

RIMOSSO GRADO TV 23.4.1911 SEMIALT

CONGEDATO PER CONDOTTA DISDICEVOLE STOP

IN CORSO RICHIESTA ACCESSO DOCUMENTAZIONE ALT

REPUTO ATTACCO CON MACCHINA FOTOGRAFICA AL MOMENTO NON ESEGUIBILE IN QUANTO BERSAGLIO LOCALIZZATO FUORI MIA AREA PATTUGLIAMENTO ALT

RICHIEDESI ASSISTENZA C.TI IN AGGUATO AREA PATTUGLIAMENTO ROMA ALT

SEGUONO ULTERIORI RAPPORTI ALT

MISSIONE PROSEGUE ALT

TERMINA

BT

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