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Come e perchè la "Costa Concordia" è affondata


Varo5

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Qualche giorno fa, non ricordo dove, ho trovato la registrazione del tracciato 'sismico' relativo alla botta sullo scoglio con alcune considerazioni.

Dal tracciato si vedeva il momento in cui la nave iniziava a scaricare l'energia sulla roccia e il momento in cui, presumibilmente, si è staccato lo scoglio che è rimasto nella chiglia. Verosimilmente, questi due punti rappresentano l'inizio e la fine della collisione e sono compresi in un arco temporale di 7 secondi.

Ammesso che lo squarcio sulla chiglia è lungo circa 50m, 50/7=7.14m/s; abbiamo dunque una velocità media di impatto di 13.87kt.

Se avessimo il dato preciso della velocità residua al momento del distacco della roccia potremmo calcolare l’energia scaricata durante l’impatto.

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In questi giorni mi sto interessando all'affondamento del Leonardo Da Vinci...

Mi sono posto una domanda: se nel 1916... con i mezzi dell'epoca, sono riusciti a intervenire in maniera tempestiva....

Oggi con i mezzi a nostra disposizione è mai possibile che non si possa fare altrettanto???

una operazione di questo tipo, non restituirebbe credibilità alla nostra Marineria????

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, è morbida con mare ondoso normale. Le navi troppo stabili in mare ondoso se sbandate si rialzano di scatto ad ogni inclinazione ed a bordo mal di mare per tutti. Quindi le altezze metacentriche per tutte le navi grandi o piccole è di 40 - 60 cm. Se l'alt, met. è piccola o nulla non succede niente.

[ In tutt'altri termini, e molto più banali, ma a me più familiari: é come le ali dell'aereo: se un viaggiatore le vede ondeggiare quando c'è corrente, inutile allarmarsi: DEVONO ondeggiare! Chiaro che non devono ondeggiare TROPPO!!!

 

 

Se si allaga un compartimento e la nave ha l'alt.met. normale fino a zero resta verticale. Se invece il metacentro va sotto il baricentro nave l'alt.

met. diventa negativa, inclina la nave fino a recuperare il M.d'I. perduto e resta inclinata. Se la larghezza nave non è sufficiente a dare M.d'I. necessario, la nave si capovolg

 

e.

Le navi da crociera hanno larghezze notevoli proprio per questo motivo.

Sì, ho capito, credo; è come quando immergi nell'acqua a bagnomaria il vaso della ceretta: il vaso è a base larga, e non affonda , anche se pesca poco; ovviamente se il peso della ceretta è molto tende a immergersi di più, se ne è rimasta poca quasi galleggia; quando il vaso sarà vuoto, anche se a base larga, tenderà ad inclinarsi da una parte (forse a capovolgersi, non ho provato) anche pe minime alterazioni (qualche goccia, una bolla di bollore...). Giusto?

 

 

dimmi fino a dove hai capito.

Fin qua e SE... :s12: :s01:

Modificato da malaparte
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Dai dati tecnici trovati in giro per la rete la Costa Concordia ha 2 eliche ad asse fisso (molto probabilmente controrotanti), passo fisso, mosse da motori elettrici alimentati da generatori diesel.

---- CUT

Tu hai il diritto di dire le tue opinioni ed io non entro in argomento. Rispondo solo quando affronti determinati particolari.

 

Le eliche di manovra erano ferme come la propulsione per il fatto che i locali apparato motore e produzione energia erano allagati. Funziona solo il timone perché si fanno almeno due impianti di manovra di emergenza che lavorano in parallelo, compresa la relativa produzione di energia. Questi impianti doppi ed anche tripli non sono previsti per le manovre di ormeggio.

L'altezza metacentrica di 2.40 m. non credo neanche se me lo dice il capo ufficio progetti di Sestri, che ha costruito la nave.

Queste altezze metacentriche vengono praticate solo per le corazzate di 40 mila tonn. di dislocamento per sopportare il rinculo della borbata simultanea di fianco dei grossi calibri.

Se la "Costa Concordia" avesse avuto un'altezza metacentrica di soli 30 cm. si sarebbe inclinata a sinistra per il peso dello scoglio che ha imbarcato nel botto. Invece è rimasta a destra sua usuale posizione. Velocità nave 15 nodi ?

 

Varo5

Modificato da Varo5
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Piu' che opinioni sono dubbi dettati dall'ignoranza e ti ringrazio per chiarire determinati argomenti.

 

L'altezza metacentrica di 2,40 m l'ho trovata in quel post che ho presentato con "qui mi viene mal di testa", dato che hai sempre parlato di poche decine di cm in genere e molto meno per le navi da crociera mi era sembrata fuori scala, ma questo signore (che si presenta come ingegnere navale) fa riferimento a normative da rispettare e che richiederebbero un tale valore e allora l'ho citato.

 

I 15 nodi risulterebbero da tutta una serie di tracciati relativi ai dati inviati dal trasponder della nave, postati anche in questo stesso topic e che paiono tutti concordare su quella velocita'.

 

L'operativita' del timone anche in quelle condizioni conferma tutto il mio ragionamento una sonora cavolata :s01: :s01:

 

Pero' non spegne la mia sete di sapere, continuero' a studiare tutti i tuoi post!!!

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In questi giorni mi sto interessando all'affondamento del Leonardo Da Vinci...

Mi sono posto una domanda: se nel 1916... con i mezzi dell'epoca, sono riusciti a intervenire in maniera tempestiva...

...A TAranto, in un arsenale attrezzato ed organizzato! La situazione del Giglio è ben diversa, ma nonostante ciò mi pare che l'organizzazione dei soccorsi e la Solidarietà dei Gigliesi siano stati di alto livello.

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...A TAranto, in un arsenale attrezzato ed organizzato! La situazione del Giglio è ben diversa, ma nonostante ciò mi pare che l'organizzazione dei soccorsi e la Solidarietà dei Gigliesi siano stati di alto livello.

Forse mi sono spiegato male Alfabravo,

personalmente, non ho messo ne in discussione la "macchina" dei soccorsi ne i Gigliesi che per il loro comportamento mi rendono orgoglioso di essere italiano.... :s20: :s20:

La mia era solo una constatazione, del resto l'arsenale di La Spezia non è così lontano... costruire "in emergenza" dei contenitori e trasportarli al Giglio non è che ci voglia tutto questo tempo... come uso dire in queste circostanze "volere e potere".

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In questi giorni mi sto interessando all'affondamento del Leonardo Da Vinci...

Mi sono posto una domanda: se nel 1916... con i mezzi dell'epoca, sono riusciti a intervenire in maniera tempestiva....

Oggi con i mezzi a nostra disposizione è mai possibile che non si possa fare altrettanto???

una operazione di questo tipo, non restituirebbe credibilità alla nostra Marineria????

 

In che senso in maniera tempestiva? ci misero tre anni a tirare a galla lo scafo rovesciato e altri due anni per ripararlo e raddrizzarlo.. confido che per la CC ci metteranno molto meno (un annetto?)..

 

[edit]

 

Tornando IT, in archivio ho trovato un pdf che parla dell'emergenza falla, sono riuscito a rintracciarlo: http://spazioinwind.libero.it/binophone/Te...nza%20Falla.pdf

Modificato da Lefa
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nonostante la mia autosospensione dai commenti in merito

 

murmansk.jpg

 

Se non sbaglio, un incrociatore del Project 26 bis (classe SVERDLOV) andato a finire in un fjordo norvegese mentre veniva rimorchiato al cantiere di demolizione, no Antonio? Credo sia rimasto lì per la gioia dei norvegesi (che non vogliono sobbarcarsi la spesa del recupero). Chissà come la mettiamo con l'asbesto, vista l'epoca di costruzione (anni '50) ...

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Chissà come la mettiamo con l'asbesto, vista l'epoca di costruzione (anni '50) ...

:s68: :s12: Che cos'è "L'asbesto"? :s68: Mai sentito questa parola!

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La mia era solo una constatazione, del resto l'arsenale di La Spezia non è così lontano... costruire "in emergenza" dei contenitori e trasportarli al Giglio non è che ci voglia tutto questo tempo... come uso dire in queste circostanze "volere e potere".

:s68: Non ho inteso se parli dei soccorsi oppure del recupero della nave...In questa seconda ipotesi, dal momento che COSTACROCIERE non sembra intenzionata a riparar la nave, i tecnici per la rimozione del relitto fanno due ipotesi:

 

1) "Affettare" il relitto in vari tronconi da imbarcarsi su chiatte a rimorchio.

 

2) Mettere in galleggiamento il medesimo con grandi palloni riempiti d'aria e poi rimorchiarlo altrove.

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In che senso in maniera tempestiva? ci misero tre anni a tirare a galla lo scafo rovesciato e altri due anni per ripararlo e raddrizzarlo.. confido che per la CC ci metteranno molto meno (un annetto?)..

 

[edit]

 

Tornando IT, in archivio ho trovato un pdf che parla dell'emergenza falla, sono riuscito a rintracciarlo: http://spazioinwind.libero.it/binophone/Te...nza%20Falla.pdf

 

 

:s68: Non ho inteso se parli dei soccorsi oppure del recupero della nave...In questa seconda ipotesi, dal momento che COSTACROCIERE non sembra intenzionata a riparar la nave, i tecnici per la rimozione del relitto fanno due ipotesi:

 

1) "Affettare" il relitto in vari tronconi da imbarcarsi su chiatte a rimorchio.

 

2) Mettere in galleggiamento il medesimo con grandi palloni riempiti d'aria e poi rimorchiarlo altrove.

 

@ Lefa se non ricordo male, in poco più di 10 giorni cominciarono ad agire...

quello che comunque intendevo è che quel "pachiderma" DEVE ESSERE RIMOSSO DA Lì... facciamo in modo che galleggi quel tanto da portarlo altrove, poi, affettatelo, tagliatelo ecc... come più vi piace

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Amici, non ho capito da dove è stato ricavato il dato di 12 nodi di corrente superficiale, ma non mi sembra plausibile, Io avrei sinceramente dato barra a sinistra se l'intenzione fosse stata quella di portare la nave all'incaglio. Perchè verso dritta?

--- Cut

Ciao Lefa sono quì con te perché segui le cose con buon senso che io apprezzo, anche se non sono sempre in accordo.

Il comando della "Costa Concordia" quando è passata davanti il porto del Giglio, aveva la disponibilità di scelta in alcune manovre da fare, per giungere in costa, nel modo meglio possibile.

La velocità della nave non la conosciamo né possiamo basarci sulla distanza che la nave è arrivata. la velocità di 12 nodi è certamente esagerata (letto nei post anche 15), comunque per aver fatto quella ferita allo scafo, non era a due nodi e corrente marina a 1 nodo non è credobile. Una certa manovra deve essere stata fatta per trovarsi dove sapiamo.

La nave è senza propulsione ed ha certamente una energia cinetica da spegnere con una massa da 100,000 tonnellate.

Anche se ipotizziamo un minimo di 5 o 6 nodi (10 - 12 km/k) la brusca fermata fa volare le persone. E' un risultato di dovere assistere i 4000 feriti più i morti. E un errore che Schettino non ha fatto.

Poreva fare la mia manovra. Giù le ancore e fermare la prora facendo fare il giro del ventaglio alla poppa. Col ventaglio di fianco assorbiva l'energia cinetica e sono convinto che Schettino la sapeva fare. La nave andava troppo veloce avrebbe sradicato un pezzo di prora o rotto le catene fallendo la manovra con tanti feriti e morti a bordo di una nave in stato di capovolgimento. Schettino non ha fatto questo errore.

Tirare diritto era morte sicura per tutti. La nave alla deriva e con spinta di allontanamento. Schettino non ha fatto questo errore.

La manovra che Schettino ha scelto e che tutti abbiamo visto e con il risultato di tre morti. Gli altri sono morti non nell'atterragio della nave in costa ma durante lo sgombero.

 

L'unica alternativa che Schettno aveva è stata la virata a destra, perché se virava a sinistra avrebbe scelto la prima alternativa con il finale che ho detto sopra con, il dubbio che la nave avesse maggiore velocità che Schettino aveva facoltà di controllare e noi no.

Tu non credi in un misto di vento, corrente marina, bravura manovriera e dea fortuna che lo ha assistito? Dobbiamo chiedergli a quale santo si è votato ed è stato esaudito con un incredibile miracolo?

 

Perché verso dritta? Il comando di bordo avendo a disposizione i dati del solcometro, ha giudicato che il risultato sarebbe stato terribile, per asistere un tale numero di feriti.

 

Ciao Lefa a risentirci.

 

Varo5

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Da quello che sembra evincersi dal grafico (da prendere con le dovute cautele), sembra che intorno alle 20.53 sia stata data barra a dritta. EVidentemente la velocita' residua, poco meno di 3 nodi, era tale da garantire il governo del timone. La nave ha quindi continuato ad accostare fino a trovarsi priva di moto in avanti con prua piu' o meno verso l'Argentario. Il vento o forse la corrente (ma io concordo pienamente su quanto espresso dal C.te Lefa) l'ha poi spinta all'incaglio facendola scarrocciare piu' o meno per 200-210.

E se avesse accostato a sinistra?

Guardando il grafico e' ipotizzabile pensare che sarebbe arrivata all'incaglio prima e forse anche piu' vicino al Giglio porto con una velocita' residua di un nodo, un nodo e mezzo che e' la stessa alla quale l'ha spinta il vento (la corrente), con la differenza che accostando a dritta prima si e' dovuta fermare, poi il vento ha dovuto vincere l'inerzia enorme della nave, quindi e' finalmente giunta ad incagliarsi. Un ora dopo l'accostata a dritta.

Sinceramente non riesco a trovare niente di straordinario nella manovra fatta. Anche se, sono il primo a riconoscerlo, e facile parlare col senno del poi comodamente seduto sul divano di casa propria!

Hai detto tante parole convincenti meno la velocità di soli 3 nodi. Un qualsiasi comandante, anche modesto, avrebbe virato a sinistra andando ad incagliarsi. Sarebbero stati molti feriti ma in quella situazione con meno rischi rispetto le altre alternative. Se è stata scelta un'altra versione è che la nave aveva maggiore velocità di quella che pensi tu.

La ragazza in plancia nel momento dell'incidente e dell'atterraggio della nave, ha detto che Schettino si è vantato del successo della manovra. Dunque una manovra c'è stata. Per questo cerchiamo di capirla e non negarla.

 

 

io non so se questa mappa e i dati riportati sono corretti.

ma se lo sono, a macchine ferme e a un nodo non e' roba da fenomeni fare quello che dice Varo.

 

E' proprio pura fortuna.

La rotta che è segnata sulla mappa non è credibile, a meno che sia stata ripesa dal satellite. La nave è fuori rotta e fa un giro prima di arrivare agli scogli, ancora meno. Ogni miglio che fa una nave in più del percoso fissato e tracciato sulla carta nautica, è maggior costo di carburante. Virare verso lo scoglio per fare l'inchino è consumo in più che deve essere autorizzato.

Questo assillo troppo sentito, ha rovinato la brillante carriera del comandante Calamai, in comando sull'Andrea Doria.

Ha atteso troppo nel virare sperando di poter restare in rotta.

 

 

:s68: Sono Romagnolo...ed ho la testa dura! :s03: A mio parere una nave come la CONCORDIA non può fare un'accostata così stretta di circa 180° alla modica velocità di 1,1 kn: non "sentirebbe" il timone...Insomma io penso sempre che il C.te SCHETTINO abbia potuto contare su tutte o parte le eliche di manovra che sono 6, non 5 come avevo erroneamente scritto qualche post addietro.

 

:s68: Altro dubbio :s68:: ma su questa nave c'è il timone o le accostate eran eseguite variando l'angolazione dei "pods"?

 

Bisognerebbe che qualcuno di voi trovasse un'accurata pianta e profilo tecnico di questo transatlantico: io sul "web" non ho visto niente in merito.

 

P.S.Anch' io attendo "L'ardua sentenza" della "scatola nera".

Ciao Alfa sono Varo, ti incontro spesso sulla mia rotta. Ti dò le notizie che cerchi.

Non ho pratica su questo punto, ma non credo che a un nodo una nave possa governare. Il timone ha almeno tre impianti per il suo funzionamento. Uno normale con le energie della nave (elettrica ed oleodinamica) più due di riserva nel caso di non funzionamento del normale e danni come la "COSTA CONCORDIA". Gli impianti di riserva hanno energia elettrica con alimento Diesel-alternatore proprio o con il Diesel-alternatore delle emergenze, sistemato sul ponte più alto della nave.

Le eliche di manovra certamente non funzionavano con il locale energia allagato.

 

Varo5

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Comunque sia c'è da considerare anche l'ipotesi che la virata a dritta (provvidenziale e/o efficace) sia avvenuta a causa del fatto che la barra fosse già tutta a dritta a causa della rottura dell'impianto timoneria, quindi, e questo è al vaglio degli inquirenti, la manovra della nave in secca può anche essere stata casuale e voluta dall'abbrivio in concomitanza della corrente (grazie a Dio, se così è stato!).

Per l'affondamento poi, avete considerato la superficie di specchio libero?

O non l'ha considerata mai nessuno finora? Perchè nei vari simposi televisivi non ne ho mai sentito cenno.

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Se è stata scelta un'altra versione è che la nave aveva maggiore velocità di quella che pensi tu.

 

Varo5

 

In effetti io mi sono basato sui dati presenti sul grafico postato dal C.te madmike. Come ho premesso sono dati da prendere con le molle perchè non si tratta certo di quelli contenuti nella scatola nera.

Se la velocità fosse stata molto maggiore di 3 nodi al momento dell'accostata la stessa potrebbe aver avuto un senso.

Probabilmente se la nave si fosse incagliata con una velocità maggiore di 3 nodi forse i feriti sarebbero stati a decine.

Non resta che aspettare la divulgazione dei dati della scatola nera per chiarire questo punto.

 

Nel frattempo approfitto della risposta per postare degli estratti di documenti nautici che mi ha gentilmente fornito un collega. Spero che possano essere utili per altri spunti di riflessione.

Quello che segue è l'estratto del Portolano del Mediterraneo fascicolo P2 inerente l'isola del Giglio (in particolare la corrente):

 

scan1c.png

 

Questo invece è un estratto dell'atlante statistico delle correnti inerente il mese di gennaio:

 

cartadellecorrentidigen.jpg

 

Come si vede, nel mese di gennaio, nella zona del Giglio la corrente va statisticamente da sud a nord con intentensità di poco inferiore ad un nodo.

Se le condizioni fossero state queste la sera del 13 gennaio la corrente, oltretutto di modesta intensità, non avrebbe potuto far scarrocciare la nave verso sud-sud ovest portandola all'incaglio dove si trova ancora adesso.

Siamo però nel campo delle ipotesi seppur supportate dalla statistica. Non ci sono (o comunque io non le ho trovate) registrazioni della corrente effettivamente presente.

Ci sono però registrazioni del vento che spirava sia in direzione che in intensità.

Questo grafico si riferisce al vento presente a Follonica (GR) la sera del 13 gennaio. Follonica non è lontanissima dal Giglio quindi con buona approssimazione si può ritenere che il vento non fosse li molto dissimile:

 

242020120113vdrm.png

 

Come si vede intorno alle 22 il vento proveniva da NE con intensità di circa 2 m/s. Non molto forte ma proveniente dalla direzione giusta per far scarrocciare la nave (che ha una vela enorme) verso sud-sud est.

Continuo comunque la ricerca

Una buona serata a tutti i C.ti

Modificato da chimera
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Faccio presente che la rotta partorita in questi giorni non è un apprezzamento, è il tracciato dell’AIS della nave.

L’AIS attinge informazioni quali rotta, velocità e punto nave dai vari sistemi di bordo (bussola, gps, solcometro ecc..) e li trasmette via radio affinchè la nave con la rispettiva ‘carta di identità’ sia visibile sulla mappa a chiunque possa interessare

E’ considerato un ulteriore strumento di verifica nei sinistri navali, soprattutto sulle imbarcazioni che non hanno la ‘scatola nera’ (VDR).

Questo tracciato non dovrebbe mentire, lo ho usato in navigazione un sacco di volte e ho avuto modo di controllare la veridicità dei dati presentati, la nave quando passa di fronte al porto prima dell’accostata fa circa 3kt (2.9 da registro); una lunghezza dopo, ne fa la metà. Perché dovremmo considerare l’output dell’AIS non attendibile?

Una domanda: nota la velocità residua dopo l’impatto (calcolata approssimativamente dalla velocità media dello stesso) e la massa della nave, come calcolo in quanto tempo si esaurisce l’abrivo?

 

Sul vento: perché andare a guardare i dati di Follonica quando abbiamo i dati di Giannella e Feniglia?

 

Sulla corrente: non ci sono certezze, i modelli stagionali di circolazione non dipingono una situazione costiera (l’atlante completo è scaricabile sul sito dell’Istituto Idrografico), non possono dunque essere presi come riferimento.

Sarebbe come prendere in considerazione i modelli generici di circolazione atmosferica, che dicono che alle medie latitudini i venti tirano da ovest verso est; eppure quella sera c’era Grecale!

 

Ieri guardando le immagini della webcam ho visto che è crollata completamente una grossa vetrata, probabilmente a causa del mare che c’è stato in questi giorni.

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Faccio presente che la rotta partorita in questi giorni non è un apprezzamento, è il tracciato dell’AIS della nave.

L’AIS attinge informazioni quali rotta, velocità e punto nave dai vari sistemi di bordo (bussola, gps, solcometro ecc..) e li trasmette via radio affinchè la nave con la rispettiva ‘carta di identità’ sia visibile sulla mappa a chiunque possa interessare

E’ considerato un ulteriore strumento di verifica nei sinistri navali, soprattutto sulle imbarcazioni che non hanno la ‘scatola nera’ (VDR).

Questo tracciato non dovrebbe mentire, lo ho usato in navigazione un sacco di volte e ho avuto modo di controllare la veridicità dei dati presentati

 

Convengo su tutta la linea C.te Lefa. Se tutto funziona i dati trasmessi sono affidabili. Il motivo per cui non me la sento di sbilanciarmi e' che, nel caso specifico, la nave era (o era appena stata) in blackout. Come possiamo escludere che il solcometro (o il gps) non si fossero spenti o stessero "marciando" non correttamente? Sono previste batterie tampone? Hanno funzionato? Al momento attuale ancora non sono state divulgate notizie in merito. Ecco perche' non ritengo si possa confutare cio' che dice il C.te Varo5. Che poi io abbia la sensazione che i dati del AIS del grafico siano affidabili e' un altro discorso. Non lo posso dimostrare.

 

Convengo anche sul fatto che l'atlante non dia informazioni affidabili in merito alla corrente superficiale sotto costa. Il portolano pero' serve proprio alla navigazione costiera. I dati dell'atlante e del portolano sono concordi sul fatto che statisticamente la direzione della corrente al Giglio porto e' verso nord. Questa e' l'informazione che mi premeva divulgare. Che poi fosse di mezzo nodo o di dodici nodi comunque probabilmente non andava bene per spingere la nave verso sud ovest

:s14:

 

Convengo, infine, anche sul fatto che ci fosse grecale :s02:

Modificato da chimera
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Egregi,

stento a credere che davvero crediate che analizzando tutte le spaziali nozioni finora enunciate si possa riuscire a dare una giustificazione alla dinamica o a capire i reali motivi di perchè o come abbia fatto ad affondare la nave;

non vorrei ripetermi, quindi confermo quanto detto nel post delle altre discussioni sempre inerenti alla Costa Concordia;

sempre se ci sia qualcuno che naviga ancora nel vero senso della parola: non potrebbe che darmi ragione, e senza aver bisogno di dati, carte nautiche, tavole delle correnti, atlanti, portolani, dati A.I.S. ( che è solo un "ausilio" alla navigazione e non un sistema di "controllo" come il V.T.S.) ecc. ecc. per convenire che in mare nulla si può realmente calcolare!

Una buona nottata a tutti.

ALFA TAU!!

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Egregio C.te the guardian,

permettimi di dissentire. Non c'e' niente di spaziale in quello di cui stiamo discutendo. Strumentazione e documentazione nautica sono i ferri del mestiere (insieme all'arte della manovra per i C.ti) di chi va per mare e lo fa da persona responsabile e non da improvvisato marinaio. La navigazione si studia e si pianifica insieme con le condimeteo attese ed effettivamente presenti. Le manovre non si inventano ma, sulla base della corretta valutazione degli elementi meteo marini, s'impostano e si eseguono sfruttando conoscenze teoriche di manovra, conoscenza delle caratteristiche evolutive della propria nave e anni d'esperienza.

Se ti ritrovi in mezzo alla tempesta perfetta e' normale che sarai in balia degli eventi. Ma il bravo marinaio non ci si deve trovare in mezzo alla tempesta perfetta (se non a causa di forza maggiore). E' una metafora, ma il concetto si puo' secondo me estendere alla tragica vicenda della Concordia.

Se per mare ti comporti da sconsiderato (come sembra aver fatto il C.te Schettino nonostante la trentennale esperienza) e' probabile che dai e dai ti ritrovi in un guaio o, peggio, in balia degli eventi.

Per un professionista dire che nulla si puo' realmente calcolare mi suona strano.

E qui concludo per non andare O/T.

Cordialita'

Modificato da chimera
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Piu' che opinioni sono dubbi dettati dall'ignoranza e ti ringrazio per chiarire determinati argomenti.

 

L'altezza metacentrica di 2,40 m l'ho trovata in quel post che ho presentato con "qui mi viene mal di testa", dato che hai sempre parlato di poche decine di cm in genere e molto meno per le navi da crociera mi era sembrata fuori scala, ma questo signore (che si presenta come ingegnere navale) fa riferimento a normative da rispettare e che richiederebbero un tale valore e allora l'ho citato.

 

I 15 nodi risulterebbero da tutta una serie di tracciati relativi ai dati inviati dal trasponder della nave, postati anche in questo stesso topic e che paiono tutti concordare su quella velocita'.

 

L'operativita' del timone anche in quelle condizioni conferma tutto il mio ragionamento una sonora cavolata :s01: :s01:

 

Pero' non spegne la mia sete di sapere, continuero' a studiare tutti i tuoi post!!!

Ti scrivo perché mi è piaciuta la tua ultima riga del tuo messaggio #107.

Volevo farti uno scanner di una pagina di un noto manuale di "Tecnica Tavale" (1500 pagine) sulle altezze metacentriche usuali delle navi. La tavola è troppo piccola e complessa con tanti dati. Mi limito, per oggi, copiarti una parte affinché ti renda conto come stanno le cose su quel tema.

 

ALTEZZE METACENTRICHE DI PROGETTO DELLE NAVI

R - a

corazzate da 40.000 tonn di dislocamento 2,30 m.

corazzate da 25.000 tonn di dislocamento 1,30 - 1.60 m.

incrociatori da 13.000 tonn. di disloc. 1.50 - 2.20 m.

incrociatori da 5.000 tonn. di disloc. 0.90 - 1.20 m.

esploratori da 3.000 tonn. di dislocam. 0.90 - 1.10 m.

esploratori da 1.700 tonn. di dislocam. 0.70 - 0.90 m.

cacciatorp. da 1.000 tonn. di dislocam. 0.70 - 0.80 m.

torpediniere da 800 tonn. di dislocamento 0.50 - 0.60 m.

 

navi passeggri da 60.000 di dislocamento 0.50 - 0.60 m. non è scritto ma vuol dire tutte

 

Ora ti spiffero in un orecchio, che non sentano gli altri. Quando andiamo a misurarla a nave finita scopriamo se è maschio o femmina.

Questo vuol dire che i numeri che ti ho indicato sono indicazioni di progetto, sulla carta, la realtà è un'altra.

Però esistono le zavorre fisse, le controcarene, quando si scopre che l'altezza metacentrica è negativa. Sulla carta, perché in equilibrio instabile la nave non può stare. Allora la nave si arrangia da sola, si inclina su un lato usufruendo dell'aumento dell'area di galleggiamento e si mette in equilibrio indifferente. Baricentro e metacentro alla stessa altezza e va in giro per i mari lo stesso.

Basta che non succeda come alla "Costa Concordia" una grossa falla. Allora son guai.

Ciao Rider se hai qualche altra coriosità ti aiuterò.

 

Varo5

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Varo scusa, ma non ho capito la notazione al mio post.

 

Quella è la rotta DOPO l'impatto (ripeto, con beneficio di inventario) che c'entrano le autorizzazioni?

 

L'oggetto del contendere e' quanto fatto dopo, non quello che ha portato la nave sugli scogli, che mi pare evidente e incommentabile.

Hai equivocato perché io mi riferivo alla rotta prima degli scogli e non dopo.

Quella specie di ansa tra la rotta di arrivo da Civitavecchia e gli scogli della Scola. E' quella parte che non mi convince.

fatta dal disegnatore per esaltare l'impatto. Ho sentito che il comando nave nei pressi dell'impatto ha fatto una virata invece quì non appare.

Devo annotare che anche tu (#87) hai avuto perplessità sulla correttezza di quella mappa.

 

Hai perplesità sull'autorizzazione. Il comandante di una nave mercantile ha tra le responsabilità più importanti il consumo del combustibile. Qualsiasi deviazione dalla rotta stabilita (percorso più corto tra due porti) è maggior consumo, cioè spesa.

Se per il Comandante è un obbligo primario, per l'armatore è il primo assoluto.

Che i giornali dicano quello che vogliono per vendere carta stampata.

La spesa in più deve essere autorizzata magari in forma verbale.

Il comandante non può andare dove vuole.

 

Altra parte che non mi convince è la velocità di un nodo (messaggio #82). Se fosse così il finale sarebbe molto diverso.

Se la nave avesse fatto un nodo, io credo che il Com.te Schettino avrebbe fatto la manovra pensata da Lefa.

con 3 o 4 nodi avrebbe fatto la mia manovra per trovarsi in quella posizione. Ritengo che la velocità della nave era superiore, perché l'abbrivio di 100.000 tonnellate di dislocamento era forte, da costringerlo a girare verso il largo.

La lunghezza del tatto ipotizzato dal disegnatore di quella mappa,

per fermare l'abbrivio è più lungo di quello da noi proposto, quindi velocità maggiore.

Se lo squarcio di prora fosse stato più largo da consentire una entrata d'acqua più veloce nell'invadere gli ultimi compartimenti, nessuno sarebbe sopravissuto al capovolgimento. Anche le disgrazie talvolta hanno un angolo di fortuna.

Questo è il lato fortuna di questo incidente, enorme se pensiamo ai tanti spravvissuti.

 

Varo5

 

 

 

Ho letto i documenti postati dal Com.te Chimera. Bravo chimera una bellissima scoperta. Non li ho studiati, ho solo dato un'occhiata.

Credo siamo tutti in alto mare. Io avevo detto d'interessarmi solo della nave ed il suo comportamento, non quello delle persone. Sono stato tirato per la giacca ad intervenire.

Attendiamo pazienti la verità, senza esibizioni cervellotiche.

Per la nave io vi dò situazioni scientificamente corrette, per le persone no, solo opinioni.

 

Varo5

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Sicuramente giusto e sacrosanto ciò che dici Comandante Chimera, ma quello che volevo puntualizzare è che se mi dicono di uscire per soccorso, dopo una rapidissima considerazione del posto in cui sto andando, io ci vado e basta; se mi dovessi mettere a fare tutte le valutazioni (che nel caso della Concordia abbiamo fatto a posteriori) io perdo tempo, vite umane e mezzi; le valutazioni magari le faccio strada facendo (se ho tempo), e grazie a Dio in centinaia di soccorsi effettuati, o mi è andata sempre bene e quindi sono fortunato, o evidentemente la bravura del professionista si vede nel saper valutare la situazione sul momento, anche se dentro la tempesta perfetta!

E' capitato tantissime volte, credimi, che pianificando le navigazioni a tavolino, nella maggior parte dei casi si è sempre presentata la famosa "variabile impazzita", mentre le volte che si è usciti (chiaramente non completamente alla cieca, ma con delle valutazioni oggettive ma rapide), le missioni si sono concluse sempre brillantemente. Mi piacerebbe poterti mostrare ( e magari essendo tarantino come me un giorno potrà essere possibile incontrarci e prenderci il caffè insieme), gli articoli dei giornali che parlano di alcune vicende che mi riguardano seguiti chiaramente dagli elogi del mio Comando Generale che lo confermano (ma questa è un'altra storia), tutte portate a termine per essermi spinto oltre il "previsto" in barba alle valutazioni fatte in briefing: io sapevo che quella cosa dovevo fare, sono andato e l'ho fatta; ma tutto ciò è quello che riguarda il mio, di lavoro.

Tornando al lavoro del Comandante di una nave da crociera invece, lì si che le pianificazioni vanno fatte, e onestamente non credo proprio non lo fossero state; nonostante tutto però, si è verificato sempre quel maledetto "qualcosa" che ha fatto si che da un errore di valutazione ne siano scaturiti altri a catena finendo nella condizione in cui sono finiti; per concludere e per non annoiarti oltremodo, era solo questo a cui volevo arrivare: nonostante tutte le precauzioni, le considerazioni e le pianificazioni, ciò che conta davvero è il saper prendere le decisioni giuste a errore fatto, nel minor tempo posibile e col buon senso perchè la variabile impazzita è sempre puntuale!

Un saluto e .....ALFA TAU!

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La TV ha mostrato lo squarcio subito dal traghetto in partenza da Civitavecchia, causa il vento contro la banchina.

La TV ha raccontato il fuggi fuggi per la paura della fine come il "Costa Concordia".

Sono perplesso di come lanciano le notizie in modo tanto superficiale.

Il treghetto ha sbattuto contro il molo con un grande squarcio sopra il galleggiamento.

Il "Costa Concordia" ha subito lo squarcio da uno scoglio sommerso. La prima in pratica non ha imbarcato acqua e se l'avesse imbarcata allagava un solo compartimento e rimaneva in sicurezza.

Se aveva un'altezza metacentrica di soli 50 cm restava verticale. Nemmeno si sarebbe inclinata.

 

Varo5

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Purtroppo il pressappochismo e la palese incompetenza dei giornalisti è evidente. Sanno fare solo "notizia" e, come già accaduto, anche inventarle di sana pianta. Ma purtroppo il "popolo del gossip" preferisce sapere di più sulla "bionda" che sulla reale realtà dei fatti che ha portato a questa tragedia. :s12: :s06:

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Purtroppo il pressappochismo e la palese incompetenza dei giornalisti è evidente. Sanno fare solo "notizia" e, come già accaduto, anche inventarle di sana pianta. Ma purtroppo il "popolo del gossip" preferisce sapere di più sulla "bionda" che sulla reale realtà dei fatti che ha portato a questa tragedia. :s12: :s06:

sono d'accordo con te pugio - Varo5

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Purtroppo il pressappochismo e la palese incompetenza dei giornalisti è evidente. Sanno fare solo "notizia" e, come già accaduto, anche inventarle di sana pianta. Ma purtroppo il "popolo del gossip" preferisce sapere di più sulla "bionda" che sulla reale realtà dei fatti che ha portato a questa tragedia. :s12: :s06:

 

Pugio, il popolo del gossip legge quello che vuole. Ad oggi, semplicemente, si sa della signorina bionda, e non si sa della scatola nera. Ecco tutto.

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Hai equivocato perché io mi riferivo alla rotta prima degli scogli e non dopo.

Quella specie di ansa tra la rotta di arrivo da Civitavecchia e gli scogli della Scola. E' quella parte che non mi convince.

fatta dal disegnatore per esaltare l'impatto. Ho sentito che il comando nave nei pressi dell'impatto ha fatto una virata invece quì non appare.

Devo annotare che anche tu (#87) hai avuto perplessità sulla correttezza di quella mappa.

 

Credo che le ragioni di tale manovra potremmo saperle solo se avessimo accesso a tutto il carteggio e le comunicazioni effettuate fra il comandante e la Costa prima di partire e durante la navigazione.

 

Tuttavia ci sono alcuni fatti che e' ragionevole ritenere assodati:

 

L'inchino o saluto all'isola era prassi comune, ci sono filmati ed ammissioni sia da parte della compagnia che del comandante, mi pare quindi che una autorizzazione di fatto ci fosse.

 

Le rotte dei passaggi precedenti portano la nave molto prima verso ovest, praticamente appena oltre Giannutri, in modo da trovarsi con prua a nord qualche miglio prima di passare davanti a Giglio porto, praticamente su rotta rettilinea, bastava stare anche solo a 50 metri dagli scogli.

 

Stavolta invece la virata verso ovest avviene piu' a nord, quasi davanti all'Argentario, perche'? Una nave e' gia' nel canale diretta a sud? Un ostacolo e' stato segnalato dal bollettino dei naviganti? Ufficiale in comando non informato e quindi su rotta piu' centrale rispetto al canale? Non possiamo saperlo ma (sempre dando come base di partenza l'affidabilita' dei dati trasmessi dall'AIS della nave) ad un certo punto la nave vira verso il Giglio.

 

L'avvicinamento all'isola avviene quasi frontalmente, sara' necessario quindi virare a dritta per passare davanti al porto, probabilmente in questi istanti il Comandante prende il timone, e' una manovra delicata e spettacolare, logico che voglia eseguirla di persona (ma non assolutamente certo).

 

Purtroppo il Comandante Schettino e' distratto, sappiamo (l'ha detto lui e confermato l'interlocutore) che e' al telefono col Comandante Palombo al momento dell'impatto per dirgli che sta per passargli davanti a casa per salutarlo, forse questo e' il momento che stronca la carriera di Schettino, pochi secondi di ritardo nel virare o nel dare l'ordine di farlo possono aver fatto la differenza fra passare a pochi metri dalle Scole o passarci sopra, il destino ha scelto quest'ultima ipotesi.

 

Forse Schettino non sa che la nave e' piu' girata verso l'isola, e' salito sul ponte di comando poco prima, forse se ne rende conto ora e da tutta barra a dritta, uno che arriva a quel comando non puo' che essere un bravo marinaio, dovrebbero bastargli le luci dell'isola a fargli intuire che ogni secondo e' prezioso..... Ma non sono che ipotesi, fantasie per dare un senso a una situazione apparentemente illogica, priva di senso.

 

Senonche' mi sono finalmente ricordato un piccolo particolare, qualcosa che fa capire perche' questa volta la nave puntasse decisamente verso l'isola prima di virare a dritta, perche' e' dovuta arrivare quasi fino all'argentario prima di virare ad ovest.

 

Date un'occhiata a questo tracciato, io non vi anticipo nulla ma sono SICURO che arriverete alle mie stesse conclusioni:

 

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Mi permetto di notare che, in questa discussione e nelle altre due dedicate comunque ai fatti della Costa Concordia, spesso si fa cenno con preoccupazione alla fine della "carriera" del comandante Schettino.

Penso che se è innocente sui fatti avvenuti la sua carriera potrebbe continuare, se è colpevole e responsabile ci dovremmo preoccupare solo per le vittime, che hanno perso la vita, per i disagi subiti dai passeggeri e dall'equipaggio (con il posto di lavoro a rischio), per l'ambiente dell'isola del Giglio.

Scusate l'intromissione non tecnica.

Torno a leggervi.

Buona giornata.

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Date un'occhiata a questo tracciato, io non vi anticipo nulla ma sono SICURO che arriverete alle mie stesse conclusioni:

Concordo sostanzialmente sulla tua analisi circa le modalità che han portato la CONCORDIA ad "incocciare" lo scoglio. Però è ancora tutto da vedere quello che è accaduto dopo fino al punto in cui si trova attualmente il relitto: su questo dubbio il video non chiarisce nulla.

 

Io mi ero chiesta come avesse fatto una nave così grande a virare di 180° in così poco spazio.

Vedendo le animazioni a computer pare abbia girato su se stessa.

E visto che è così che è andata, presumo siano attendibili.

Il mio parere PERSONALE (non certo tecnico!) l'ho già più volte espresso e, per ora, rimango della mia idea.

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Mi permetto di notare che, in questa discussione e nelle altre due dedicate comunque ai fatti della Costa Concordia, spesso si fa cenno con preoccupazione alla fine della "carriera" del comandante Schettino.

Penso che se è innocente sui fatti avvenuti la sua carriera potrebbe continuare, se è colpevole e responsabile ci dovremmo preoccupare solo per le vittime, che hanno perso la vita, per i disagi subiti dai passeggeri e dall'equipaggio (con il posto di lavoro a rischio), per l'ambiente dell'isola del Giglio.

Scusate l'intromissione non tecnica.

Torno a leggervi.

Buona giornata.

 

Vero, l'ho fatto anche io nell'ultimo post e in precedenza. Tengo a precisare che non e' un augurio o una condanna prematura la mia, quanto una amara constatazione: comunque siano andate le cose la carriera di Schettino e' praticamente finita al momento dell'urto, o pensate veramente che qualcuno possa ridargli un comando anche se riconosciuto innocente? Ormai il suo volto e' noto, le sue parole sparse ai 4 venti, chi salirebbe su una nave con lui al timone? Umanamente mi dispiace moltissimo, penso ad un uomo che ha coronato un sogno e che improvvisamente se lo vede crollare in pochi istanti, immagino come questo possa averlo portato al crollo di cui tutti abbiamo letto, spero sinceramente che la manovra di avvicinamento al porto per salvare la nave sia opera sua ma....... Freddamente e lucidamente temo che Schettino dovra' trovarsi un altro lavoro :s06:

 

Concordo sostanzialmente sulla tua analisi circa le modalità che han portato la CONCORDIA ad "incocciare" lo scoglio. Però è ancora tutto da vedere quello che è accaduto dopo fino al punto in cui si trova attualmente il relitto: su questo dubbio il video non chiarisce nulla.

 

 

Il mio parere PERSONALE (non certo tecnico!) l'ho già più volte espresso e, per ora, rimango della mia idea.

 

Certo, anche io ho espresso dei dubbi in tal senso (virata finale dovuta al timone bloccato) ma data la ridondanza dei sistemi di governo e la competenza della catena comando evidenziata da Varo5 sono speranzoso che ci sia stata una pronta analisi dei danni ed una ragionata ricerca di una soluzione.

 

Quanto al tracciato da me postato e' una ipotesi di spiegazione dei motivi di un avvicinamento cosi' frontale all'isola, diverso dalla solita rotta, cosa sia successo dopo lo sapremo dai tecnici una volta decrittate le scatole nere. Questo incidente, come quasi sempre accade, sara' il risultato di tutta una serie di coincidenze ed errori che contribuiscono al terribile risultato finale.

 

Stiamo pero' divagando dallo scopo prettamente tecnico del topic, me ne scuso con l'autore ed i moderatori.

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Egregi,stento a credere che davvero crediate che analizzando tutte le spaziali nozioni finora enunciate si possa riuscire a dare una giustificazione alla dinamica o a capire i reali motivi di perchè o come abbia fatto ad affondare la nave;

non vorrei ripetermi, quindi confermo quanto detto nel post delle altre discussioni sempre inerenti alla Costa Concordia;

sempre se ci sia qualcuno che naviga ancora nel vero senso della parola: non potrebbe che darmi ragione, e senza aver bisogno di dati, carte nautiche, tavole delle correnti, atlanti, portolani, dati A.I.S. ( che è solo un "ausilio" alla navigazione e non un sistema di "controllo" come il V.T.S.) ecc. ecc. per convenire che in mare nulla si può realmente calcolare!

Una buona nottata a tutti.

ALFA TAU!!

 

Esatto!!! :s02:

Andrega

Modificato da andrega
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Sulle navi passeggeri e sulle militari può essere però essenziale ridurre il rumore prodotto dal funzionamento della pinna quando il flusso vorticoso

che la abbandona all’estremità entra in contatto con il recesso di carena che costituisce l’alloggiamento della pinna stessa. In tal caso è chiaramente

conveniente che la pinna lavori a poppavia del recesso e per far ciò deve fuoriuscire dallo scafo con il bordo posteriore.

 

Mi chiedo: ma dovevano essere estratte o no?? E se no, come mai sono fuori e vice versa?

Hai detto tutto tu e quindi rispondo solo alle tue ultime due rige.

Io credo che le alette fossero tutte rientrate in posizione di riposo al momento del botto.

Poiché la nave è rimasta inclinata a destra, hanno estratto la pinna di sinistra per fare contro peso all'inclinazione a destra.

 

 

Penso che al momento dell'urto le pinne fossero ritratte (se il mare è calmo dovrebbero restare ritratte per diminuire la resistenza al moto e risparmiare combustibile) e che siano state estratte dopo, come misura della disperazione per stabilizzare la trottola.

E' stata estratta solo la pinna di sinistra per fare di contro peso all'inclinazioni di destra,

evidentemente dopo l'incidente, con azione oleodinamica normalmente in uso per questi impianti.

 

 

Ma presumo siano azionate idraulicamente: se non avevano energia a bordo come hanno fatto?

Quel tipo d'impianto è normalmente azionato da energia oleodinamica, i quali hanno il polmone di potenza sempre in pressione. Quindi sono azionabili anche senza energia elettrica che va in moto automaticamente da pressostato tarato ad un minimo di pressione d'olio.

 

 

Ovviamente interessa anche a me il parere di VARO 5. Però, sempre a mio modo di vedere, il post di MARAT è una valida risposta a PUGIO.
Concordo!

Noi Betasomiani in questi giorni siamo, grazie ai "media", diretti testimoni di un enorme disastro navale: la perdita della più grande nave passeggeri mai avvenuta! :s06: Io stesso son piuttosto depresso: amici e conoscenti che sanno di questa mia "anomala" passione per le navi mi fanno domande e mi tempestano di sarcasmo ed ironia ed io non so come rispondere...(piccolo sfogo...)

Concordo con LEFA nel tener separata questa discussione tecnica dall'altra...

Lo scodamento è sicuramente stato solo a poppa. Ci possono essere alcune varianti tutte valide.

Cioè se hanno virato quando hanno sentito lo scontro di prora ed anche se non hanno avuto il tempo di farlo. Io ho fatto una versione ipotetica se non hanno avuto il tempo (messaggio #78).

In entrambi i casi la poppa si gira ad attendere lo scontro ed imbarcare lo scoglio.

Per quanto riguarda l'uso delle ali antirollio ho sempre pensato che servissero solo per il mare mosso e non per altro. Io le ho ordinate dalla prima "Bergamini" alla "Garibaldi" ma non sono esperto per l'uso.

Credo che per il tragitto da Civitavecchia al Giglio erano chiuse, per il mare tranquillo altrimenti sarebbe stata stroncata quella di sinistra ed invece l'abbiamo

vista aperta per fare contro peso.

 

Non conosco il post di Marat. E' forse sull'altro topic si pugio che non ho visto?

 

Varo5

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Concordo!

 

Noi Betasomiani in questi giorni siamo, grazie ai "media", diretti testimoni di un enorme disastro navale: la perdita della più grande nave passeggeri mai avvenuta! :s06: Io stesso son piuttosto depresso: amici e conoscenti che sanno di questa mia "anomala" passione per le navi mi fanno domande e mi tempestano di sarcasmo ed ironia ed io non so come rispondere...(piccolo sfogo...)

Concordo con LEFA nel tener separata questa discussione tecnica dall'altra...

Concordo anch'io. La nave oltre alla passione è stato prima lo studio e poi il lavoro che mi

ha permesso anche di viaggiare in prima classe gratis. Meglio sulle navi moderatamente piccole

dove ero passeggero di nome ma a pranzo e cena nel quadrato ufficiali come in famiglia, con

persone squisite.

 

 

Scusate se mentre Varo delibera vado un po’avanti (non vorrei aprire una terza discussione in merito), come cercheranno di recuperare la nave?

A mio parere le suluzioni sono due come dice Lefa.

Io farei delle lamiere curve, anche di spessore inferiore a quelle dello scafo, purché tengano al viaggio di trasferimento al cantiere di riparazione o demolizione. Con i disegni della nave si può fare tipo toppe sui pantaloni e saldate sul posto. Lo squarcio è fuori dell'acqua e perciò facile da fare.

Tappata la ferita si pompa fuori l'acqua e la nave con l'alta marea può essere tirata da rimorchiatori e scivolerebbe in mare.

Il punto difficile è fare una barriera a destra affinché si possa pompare fuori l'acqua data la sua inclinazione. L'idea di chiudere e fare aria compressa dentro la nave, la ritengo irrealizzabile.

Seconda variante la demolizione sul posto, più pericolosa per il persanale.

 

 

Volevo solo ringraziare Varo, per i suoi commenti e la perizia dei particolari, a molti di noi, pressochè ignoti...

un pò di sana "tecnica" ci voleva dopo tante discussioni povere di argomenti attinenti le circostanze... :s02: :s20:

Grazie del tuo messaggio.

 

 

GRAZIE! :s20: Veramente molto interessante!

Grazie anche a te Marpola.

 

Varo5

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Ho letto i documenti postati dal Com.te Chimera. Bravo chimera una bellissima scoperta. Non li ho studiati, ho solo dato un'occhiata.

 

 

Varo5

Grazie C.te Varo5. I ringraziamenti io li faccio a tutti quelli che stanno partecipando a questa discussione pacata ed interessantissima da cui ho appreso un sacco di cose.

Chissa' che pur senza poter disporre di "prove regine" e senza la pretesa di pronunciare sentenze non ci siamo andati piu' o meno vicini ad una ricostruzione verosimile dei fatti. Vedremo.

Una buona giornata a tutti

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Sembra tutto confermato da un esperto. Nel sito ANSA si legge:

Traiettoria della nave prima e dopo l'impatto.

Un esperto, commentando le immagini dell'Ais: 'La nave ha accostato al Giglio grazie ad una manovra e non per le correnti' presentano anche un filmato

Io non avevo nessun dubbio in argomento - E' probabile che il Com.te Schettino abbia sfruttato queste correnti, ma non è chiaro come. Io attendo paziente che ce lo dicano.

Vorrei dare risalto alla notizia della avvenuta manovra, che tanti tra noi la negano.

 

Il Sito dell'ANSA comunica che un esperto, commentando le immagini dell'Ais, ha commentato:

"La nave ha accostato al giglio grazie ad una manovra e non per le correnti" presentando anche un filmato.

Grazie Roberta ti sono grato per questa notizia. Vorrei che tutti la leggessero, perché questa manovra vale 4200 vite umane. Concediamo al "colpevole" almeno questa attenuante.

 

Ciao Roberta a risentirci. Aldo

Modificato da Varo5
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Purtroppo la teoria della mirabolante virata a perno pare essere sbagliata, sono stati diffusi filmati e immagini che mostrano le ancore con diversi giri di catena sopra e nella vicinanze delle stesse, prova inconfutabile che al momento del raggiungimento del fondo la nave era ferma e che comunque non possono aver frenato nulla, altrimenti quantomeno i metri terminali della catena sarebbero stati distesi.

Guardando la foto che era circolata qualche giorno fa, quella che mostra la catena di sinistra che penzola a peso morto dalla cubia non si poteva essere certi della posizione dell'ancora (chissà quanto pesa una delle maglie di quella catena), ora non mi pare ci siano più dubbi, triste ma vero, sfacciata fortuna, non prontezza del comando.

 

e8cf023b57b03a89b7756940d3429d05.jpg

Il Comandante Schettino passando davanti il porto del Giglio aveva tre alternative,

in base alla velocità della nave:

1 - la tua manovra Lefa, di girare a sinistra e buttarsi in costa. La velocità della nave che noi

non conosciamo. L'incaglio se violento faceva 4000 feriti, inpossibile da accettare sull'isola del

Giglio. Schettino ha giudicato che la nave era troppo veloce per fare questa soluzione. salvava la

nave a spese dei paseggeri. Errore che Schettino non ha fatto.

2 - la mia versione del testa coda. Lo credo capace di farla non è mirabolante. Schettino ha

giudicato che la nave era troppo veloce e se strappava ancore e catene il finale sarebbe stato

disastroso. Errore che Schettino non ha fatto.

3 - la manovra che ha fatto. La manovra è stata constatata ma non sappiamo come. tutte le versioni

sono ipotesi. Diamoci una calmata ed aspettiamo le notizie vere.

 

 

infatti come purtroppo dice il Comandante Lefa, la teoria della virata sull'ancora è miseramente naufragata, anche io che sono quasi profano, vedendo le immagini dell'ancora ho capito

che la manovra disperata descritta da Varo non era avvenuta, quindi il signor Schettino non può nemmeno invocare qualche manovra per portare la nave dove è andata ad adagiarsi.

 

consiglierei alla Costa Crociere spendere qualcosa per la chiesa di Giglio Porto in onore e per ringraziamento grazia ricevuta ad San Lorenzo (patrono di detta località)

che forse è stato l'unico che ci ha messo mano con le correnti e il vento

Infatti il Com.te Schettino non ha fatto la manovra delle ancore, perché ha giudicata la velocità

troppo pericolosa. Non dimentichiamo che la nave ha una massa da 100.000 tonnellate.

Il modo in cui la "Costa Concordia" è venuta a riva: correnti marine strane; nave che si stà

capovolgendo ed aspetta di essere a riva per farlo; sono stranezze che fa pensare a San Lorenzo.

 

 

Salve a tutti.

Bellissima descrizione tecnica di Varo5 che ringrazio.

Ieri guardando le immagini della catena abbisciata sull'ancora...con le marre ben fuori dal fondo e non agguantate...mi sono cadute le braccia a terra.

Condivido pienamente per "l'investimento" economico per la chiesa del Giglio.

Potreii essere d'accordo con te cassiopea. Varo5

 

 

Condivido comunque siano andate le cose!

 

Oggi il nostro VARO 5 compie gli anni! :s29: Lasciamolo festeggiare con tranquillità! :s29: Poi, come LEFA, anch'io son curioso di sapere da Lui circa l' eventuale recupero del relitto. Penso che l'argomento possa esser trattato in questo stesso topic senza doverne aprire un altro.

Grazie per gli auguri. Per il recupero della C.C. vedi quanto ho detto a Lafa. Varo5

 

da base artica,marcp

 

compie gli anni?????? :s12:

 

AUGURi :s20: e veramente complimenti :s20: :s20: per spiegazione data.

 

sperando che suo sapere si estenda ad altri.. :s02:nel mondo delle notizie.

 

salutoni marco

Grazie per gli auguri. La giostra della velocità che faceva la C.C, è diventaya un terno al lotto.

La mia professionalità riguarda la nave. Quella degli umani è più difficile.

 

 

mi unisco agli auguri :s20:

e grazie ancora per la dettagliatissima spiegazione

Grazie per gli auguri scusandomi con tutti per il ritardo causa la C.C. Varo5

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se non ho capito male hanno recuperato oggi i video della plancia e mi aspetterei che la cosidetta scatola nera lo sia gà stata o sia porssima al recupero: sono le uniche fonti certe che daranno le risposte a tantissime domande terminando l'inutile balletto di opinioni...

Sono d'accordo con te. Aspettiamo di sapere come è stata attuata lamanovra che ha portato la C.C. in quel modo che sappiamo.

 

 

la scatola nera mi sembra sia stata recuperata il giorno stesso del naufragio

Siamo tutti in attesa di sapere quello che ci dirà questa scattola nera. Varo5

 

 

Letto tutto solo ora.

CHI PUO' RISALGA ALLA COMPARTIMENTAZIONE DI GALLEGGIABILITA' di questi mostri E CI FACCIA SAPERE.

...dio denaro,come al solito,ha preso il comando.come sempre piu' spesso accade.Anche nell''immediata emergenza...si è capito subito.

---cut

Capite perchè in Liguria si dice..... fin che u ma' se ciamiaa maa......fin che il mare si chiamera' male.............e si insegna già ai bimbi a rispettarlo e temerlo SEMPRE.

ZULU

Fai il poeta in queste occasioni?

Approfitto di dire la mia in merito alla compartimentazione di galleggiabilità.

Io ho detto che saranno allagati 3 o 4 compartimenti stagni. Per TV ho saputo che i compartimenti stagni allagati sono stati 5.

Non è un errore il mio per valutare l'area di galleggiamento il cui Momento d'Inerzia sparirà con l'allagamento. Non ho disegni di queste navi e con questa notizia mi dicono che i compartimenti stagni di queste navi sono più corti ed i quattro come superficie

equivalgono a 5. Questo è dovuto probabilmente all'apparato motore elettrico che occupa meno spazio.

Queste navi sono meglio compartimentate delle precedenti navi a vapore.

 

 

:s20: :s20: Grazie ancora a VARO 5 per la sua disponibilità! Osservando il grafico faccio fatica a convincermi che la nave sia arrivata ove ora si trova per soli abbrivio e corrente marina: sarebbe VERAMENTE un gran Miracolo!

--- cut

Concordo con VARO 5 nel sostenere che dopo tale manovra il C.te SCHETTINO abbia avuto un crollo psicologico con conseguente crisi di comando del sistema, il caos, il contagiosissimo panico...i Morti...Ed a tal punto mi chiedo dove fosse il C.te in 2°! :s02:.....Quì mi fermo perchè vado in O.T!

Hai ragione Alfabravo a dubitare che la "Costa Concordia" sia arrivata dove si trova con le

correnti marine. Siamo ora sicuri che le eliche trasversali di manovra non funzionavano, funzionava solo il timone, con l'impianto di emergenza, unico mezzo in mano a Schettino.

E' arrivata dove si trova grazie ad "una manovra del Com.te Schettino e non per le correnti".

Notizia ANSA dovuta ad un esperto dopo viste le immagini dell' Ais.

Pare che esista anche un filmato.

Questa motizia ci era sfuggita.

 

 

Per evitare di andare OT non mi soffermerò sulle considerazioni riguardo il Comando nave, i giornalisti e tutti quelli che stanno mischiando la realtà dei fatti con la fantasia.

 

Grazie ancora Varo5 per la tua analisi pulita, puramente basata sui fatti e sulla tecnica.

 

Aggiungo: non vorrei mai vederti o sentirti in una trasmissione televisiva o, comunque, di informazione perchè saresti sprecato e non apprezzato come dovresti. E' un peccato enorme che sia così, però è la verità.

Grazie per il tuo commento. Stai tranquillo che non mi vedrai mai in quelle trasmissioni,

che io non ho mai guardato. Figurati a partecipare.

 

 

Ringrazio anch'io il C.te Varo5 per questa analisi. Ma credo che sia un dovere morale contestualizzarla. In altre parole, i fatti dobbiamo elencarli tutti, perchè solo così possiamo avere il quadro della faccenda.

--- cut

Ma queste in fin deiconti sono solo mie considerazioni personali. Quello che chiedo a tutti, nell'analisi della manovra, è di farla iniziare dov'è realmente iniziata, ossia quando la Costa Concordia ha rivolto la prua verso le luci dell'isola del Giglio.

visione dei fatti, lo abbiamo fatto tutti ma a Betasom interessano le navi e il poter capire il comportamento della nave dopo l'incidente, è il tema del nostro interesse.

Io ho portato una analisi che pure tu hai aprezzato, perché io non ho dato opinioni,

ma fatti di valore scientifico sul comportamento nave. Solo mi astengo di portare la mia opinione, ci sono in giro anche troppe.

 

 

Certo, non credo che passo per la testa a nessuno di dimenticare l'inizio di questa tragica vicenda. Purtroppo è vero che un fatto del genere sta enerando così tanti pettegolezzi e ipotesi fantasiose che è difficilissimo trovare l'obiettività dei fatti, da qui l'analisi di Varo è oro colato.

 

Se questo post deve rimanere legato alla pura realtà dobbiamo tralasciare i sentimenti e le analisi sul C.te della Concordia; non vuol dire cancellarle, significa solo relegarle a quel che riguarda le motiviazioni della manovra e sucessive scelte del Comando nave e del C.te stesso.

 

Inoltre l'ultimo post di Varo è partito da una rettifica della sua precedente analisi.

Grazie Serservel. Condivido in pieno quanto scrivi.

 

 

Hai ragione Simone, infatti ho poi specificato che si trattava solo di mie considerazioni personali. Rimane valido invece il mio invito a considerare e valutare, da un punto di vista strettamente tecnico e nautico, l'intera manovra, non solo la sua parte finale

Grazie R.Hunter condivido in pieno.

 

 

 

Buongiorno C.ti,

un grazie ed i complimenti anche da parte mia al C.te Varo 5 per la sua dettagliatissima e competente analisi.

Avrei una domanda per il C.te Varo 5 per cercare di dare una risposta ad un dubbio che mi assilla: come mai la nave con una falla enorme a sinistra alla fine si e' ingavonata e semi rovesciata a dritta? la massa d'acqua imbarcata non dovrebbe averla fatta ingavonare a sinistra? L'accostata dopo la collisione con lo scoglio e' stata poi a dritta per cui se, nonostante la velocita' in diminuzione, ci fosse stato uno sbandamento (dopo quello di saluto) sarebbe dovuto essere verso l'esterno della curva evolutiva quindi ancora una volta verso sinistra. La massa d'acqua libera sarebbe quindi dovuta rimanere a sinistra e provocare l'ingavonamento sul quel lato che sarebbe stato forse piu' pericoloso perche' la nave sarebbe potuta "rotolare" giu' dallo scalino sommerso su cui si trova adagiata. Lei che ne dice? Sono fuori strada? ho detto una baggianata?

Una seconda considerazione: data la mole dell'opera morta della nave secondo me il C.te si e' basato molto piu' sul vento (sarebbe interessante sapere quale fosse direzione ed intensita al momento del disastro) piuttosto che sulla corrente. oltretutto il vento lo si legge subito sull'anemometro, mentre la corrente e' piu' difficile da calcolare (lo scostamento che da l'ECDIS dalla rotta impostata e' la somma di deriva e scarroccio per cui bisogna fare un calcoletto cinematico per capire il contributo dell'una e dell'altro. cosa poco agevole da fare in un momento di emergenza).

Buona giornata

Tanti comandanti hanno avuto questo dilemma. La nave deve inclinarsi a sinistra ed invece si inclina a destra.

nel mio messaggio "NOTA 3 - SBANDAMENTO SBAGLIATO" illustro la situazione di stabilità e descrivo il motivo per cui la "Costa Concordia" sisbanda dal lato sbagliato, evidente per noi, ma non per lei.

 

Credo logico mandarti al mio messaggio #62 dove l'argomento è trattato ampiamenteicona Costa C 11

 

Varo5

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