Vai al contenuto

La Marina Militare Italiana Dal 1981 Al 1990


BUFFOLUTO

Messaggi raccomandati

  • Risposte 310
  • Created
  • Ultima Risposta

Top Posters In This Topic

  • 3 weeks later...
Ma perchè quella "F" sulle navi ?

 

In ambito NATO, le caratteristiche ottiche (ossia le sigle alfanumeriche) delle unità militari identificano le varie tipologie di nave come di seguito indicato:

 

C (cruiser): incrociatori

D (destroyer): cacciatorpediniere

F (frigate): fregate e corvette

A (auxiliary): unità ausiliarie

M (minesweeper): unità per guerra di mine [dragamine e cacciamine]

S (submarine): sottomarini e sommergibili

 

La parte numerica identifica ogni unità nell'ambito della categoria di appartenenza.

Quindi, contemporaneamente, si possono avere (o si sono avuti) casi di navi col medesimo numero ma una diversa lettera identificativa (es: C 551 Garibaldi insieme a D 551 Audace ecc. ecc.).

La prima cifra del numero, talvolta ad esclusione delle ausiliarie, identifica talune nazioni di appartenenza: "3" : Norvegia - "4": Grecia - "2" e "4": Turchia - "5": Italia - "6" e "7": Francia - "8" Olanda.

Da notare che la M.M. è l'unica Marina ad avere le caratteristiche ottiche rosse: una prosecuzione della tradizione prebellica e bellica, quando le caratteristiche ottiche - solamente alfabetiche - delle nostre navi erano pitturate in rosso.

Modificato da Alagi
Link al commento
Condividi su altri siti

In ambito NATO, le caratteristiche ottiche (ossia le sigle alfanumeriche) delle unità militari identificano le varie tipologie di nave come di seguito indicato:

 

C (cruiser): incrociatori

D (destroyer): cacciatorpediniere

F (frigate): fregate e corvette

A (auxiliary): unità ausiliarie

M (minesweeper): unità per guerra di mine [dragamine e cacciamine]

S (submarine): sottomarini e sommergibili

 

La parte numerica identifica ogni unità nell'ambito della categoria di appartenenza.

Quindi, contemporaneamente, si possono avere (o si sono avuti) casi di navi col medesimo numero ma una diversa lettera identificativa (es: C 551 Garibaldi insieme a D 551 Audace ecc. ecc.).

La prima cifra del numero, talvolta ad esclusione delle ausiliarie, identifica talune nazioni di appartenenza: "3" : Norvegia - "4": Grecia - "2" e "4": Turchia - "5": Italia - "6" e "7": Francia - "8" Olanda.

Da notare che la M.M. è l'unica Marina ad avere le caratteristiche ottiche rosse: una prosecuzione della tradizione prebellica e bellica, quando le caratteristiche ottiche - solamente alfabetiche - delle nostre navi erano pitturate in rosso.

 

Molte grazie, C.te Alagi, devo aver male interpretato qualche post e creduto che F identificasse il Paese (Francia) ecco perchè mi sembrava incongruente.

 

Perchè la ns Marina ha le scritte in rosso anzichè in bianco ? Solo una scelta ... o un motivo particolare ?

Link al commento
Condividi su altri siti

Perchè la ns Marina ha le scritte in rosso anzichè in bianco ? Solo una scelta ... o un motivo particolare ?

Sul grigio chiaro adottato dalle navi della R.M. a partire dal 1929-1930 (e su quelle dell'attuale M.M.) lettere e numeri bianchi apparirebbero troppo poco evidenti.

Dalla fine della prima guerra mondiale sino alla fine degli anni Venti le unità italiane erano pitturate in grigio scuro, con caratteristiche ottiche bianche; quando - per l'appunto a partire dal 1929-1930 - fu adottata la colorazione in grigio cinerino chiaro, fu giocoforza necessario adottare un altro colore per le caratteristiche ottiche.

Nel fondo "Mimetizzazioni" dell'Uff. Storico della M.M. (consultato da me e dal com.te Bagnasco per la realizzazione del volume La mimetizzazione delle navi italiane 1940-1945 - descritto su Betasom qui: https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=18055 ) non è spiegato il perché della scelta del rosso, e i documenti ufficiali in merito si limitano a indicare i colori da adottare. E' verosimilmente presumibile che si sia quindi trattato di una scelta meramente estetica: scelta senz'altro migliore da un punto di vista grafico e di abbinamento dei colori rispetto al nero, per non parlare di altri caratteri "bordati", come quelli utilizzati dalle navi francesi nel medesimo periodo...

schermata20120216a22152.png

Audacieux, 1936 (Foto M. Bar - coll. M. Brescia)

 

... o da quelle dell'U.S. Navy prima e dopo la seconda guerra mondiale:

schermata20120216a22155.png

USS Sandoval, 1967 (foto A. Petrina, coll. M. Brescia).

Modificato da Alagi
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie C.te Alagi (e mi sembra poco), ma le ns navi non hanno il colore di tutte le altre Marine ?

In ambito NATO ci sono alcune differenze:

- Le navi francesi e quelle inglesi sono pitturate con un grigio più neutro.

- Quelle italiane hanno un grigio più azzurrato che - soprattutto al tramonto - tende ad assumere una tonalità quasi rosata in base all' "effetto Purkinje".

- Le navi americane sono verniciate con un grigio più scuro.

- Le navi greche sono pitturate con un grigio analogo a quello dell'U.S. Navy, mentre quelle turche hanno un grigio più vicino a quello italiano.

 

Anche in Marine extra-NATO abbiamo tonalità diverse, che vanno dal grigio scuro delle navi russe a quello molto chiaro delle navi cinesi e a tonalità intermedie per altre Marine (che - in parte - possono dipendere anche dalle condimeteo e di luce maggiormente rilevabili nei diversi teatri operativi in cui le varie Forze Navali si trovano solitamente ad operare).

Modificato da Alagi
Link al commento
Condividi su altri siti

Effetto Purkinje

 

Se osserviamo un punto di luce colorata di intensità regolabile, notiamo che inizialmente non si avrà nessuna impressione di colore e il punto luminoso ci apparirà bianco. Una prima percezione del colore sarà possibile solo a partire da un certo livello d'intensità luminosa e per riconoscere il colore con sufficiente certezza sarà necessario aumentare ulteriormente l'intensità.

 

Il nome di questo comportamento dell'occhio umano gli viene da Jan Purkinje (1787-1869), il fisiologo ceco che per primo lo studiò a fondo. Purkinje mostrò inoltre che il blu e il violetto vengono percepiti ad una intensità inferiore rispetto agli altri colori.

 

===========

 

Mah, allora abbiamo un primato

Link al commento
Condividi su altri siti

Un elenco abbastanza completo dei tipi di codici identificativi NATO e internazionali:

 

 

International pennant numbers

 

Several European NATO and Commonwealth navies agreed to introduce a pennant number system based on that of the Royal Navy. The system guarantees that, amongst those navies and other navies that later joined, all pennant numbers are unique. The United States, as mentioned before, does not participate in the NATO system; its ships are identified by a unique hull classification symbol.

 

Participating countries, with their assigned number ranges,[1][2] include:

 

Argentina — (D: 1x, 2x; P: 3x, 4x; S: 2x, 3x; C: x; V: x)

Australia (formerly incorporated into the Royal Navy system until 1969; now uses a system based on the U.S. hull classification symbols)[3]

Belgium — (9xx; M: 4xx)

Denmark — (N: 0xx; A/M/P: 5xx; F/S/Y: 3xx; L: 0xx)

France — (R: 9x; C/D/S: 6xx; M/P/A: 6xx, 7xx; L: 9xxx)

Germany — (D: 1xx; F: 2xx; M: 10xx, 26xx; P: 61xx; A: 5x, 51x, 14xx; L: 76x)

Greece — (D/P: 0x, 2xx; A/F: 4xx; L/S/M: 1xx)

Italy — (5xx; M/A: 5xxx; P: 4xx; L: 9xxx)

Kenya

Malaysia

New Zealand

Netherlands (8xx; Y: 8xxx)

Norway (F/S/M: 3xx; P: 9xx; L: 45xx)

Poland

Portugal (F/M: 4xx; S: 1xx; P: 11xx0)

Spain (0x)

Sri Lanka

South Africa

Turkey (D/S: 3xx; F: 2xx; N: 1xx; A/M: 5xx; P: 1xx, 3xx, L: 4xx; Y: 1xxx)

United Kingdom (R: 0x; D: 0x & 1xx; F: 0x, 1xx, 2xx; S: 0x, 1xx; M: 0x, 1xx, 1xxx, 2xxx; P: 1xx, 2xx, 3xx; L: 0x, 1xx, 3xxx, 4xxx; A: any)

The NATO pennant number system added the Y (for yard) symbol for tugboats, floating cranes, docks and the like.

Link al commento
Condividi su altri siti

- Quelle italiane hanno un grigio più azzurrato che - soprattutto al tramonto - tende ad assumere una tonalità quasi rosata in base all' "effetto Purkinje"

 

Guarda che anche le Navi americane hanno un ottima risposta all' effetto Purkinje, che nel golfo di Napoli al tramonto assumono un ocra/siena davvero bello....

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 months later...

Unità di costruzione nazionale a partire dal 1951 in servizio nel periodo 1981-1990

Ammodernamento dell'incrociatore Vittorio Veneto

 

 

Quando nella seconda metà degli anni Sessanta si presenta la pericolosità dei missili antinave, in grado di essere lanciati da piccole e veloci imbarcazioni,

l'incrociatore Vittorio Veneto, impostato nel 1965, è ancora in fase di costruzione presso i cantieri di Castellammare di Stabia e la realizzazione di un nuovo

sistema d'arma, idoneo a neutralizzare la nuova minaccia, sarà realtà solamente verso la metà degli anni Settanta.

 

Allorché il Vittorio Veneto nel 1979, dopo un'intensa attività decennale, rientra a Taranto dall'ultima campagna addestrativa, che lo ha tenuto impegnato

in mar Ligure, durante la navigazione è duramente provato dalla violenza del mare, che spazza via un barcarizzo e mette a dura prova la zona di giunzione

tra la parte prodiera e quella poppiera dello scafo; si decide quindi, essendo ormai disponibili nuove componenti di armi ed apparecchiature elettroniche più

moderne, di anticipare il normale periodo dei quindici anni per sottoporre ai lavori di mezza vita l'unità, che dopo diversi mesi d'attesa presso l'ormeggio

della Stazione Navale di mar Piccolo, viene trasferita in Arsenale.

 

Nel 1983, al termine dei lavori, il Vittorio Veneto è completamente rinnovato; lo scafo e le sovrastrutture non hanno subìto sensibili cambiamenti ad eccezione

dell'aggiunta di apposite mensole sporgenti lungo le murate, per ospitare a centro nave i lanciatori del sistema missilistico TESEO e a poppa due dei tre impianti

binati del sistema antimissili CIWS DARDO; è invece la presenza delle più recenti apparecchiature elettroniche e dei nuovi sistemi d'arma che contribuiscono

notevolmente a caratterizzare il nuovo aspetto dell'unità.

 

Il potenziamento dell'armamento si basa su quattro lanciatori a singola cella del sistema missilistico superficie-superficie Teseo, disposti in posizione laterale

a centro nave. I tre sistemi antimissili CIWS Dardo, disposti uno in posizione centrale a proravia del ponte di comando e due a poppa in posizione laterale,

sono costituiti da mitragliere binate Breda da 40/70 mm, in grado di assicurare una copertura sull'orizzonte di 360°.

 

Rimangono invariati: l'armamento antiaereo tradizionale, basato su otto cannoni MMI da 76/62 mm; la difesa missilistica a lunga distanza con rampa di lancio

di una coppia dei nuovi missili RIM-67 Standard ER, in sostituzione dei vecchi Terrier; la stessa rampa ha possibilità di lanciare missili antisommergibili ASROC;

i due complessi multipli di lanciarazzi da 105 mm SCLAR Breda-Elsag; la componente elicotteristica è costituita dai nuovi AB-212ASW, in sostituzione degli

AB-204AS ed infine due impianti lanciasiluri antisommergibili trinati Mk 32 da 324 mm.

 

L'elettronica di bordo risulta completamente rinnovata, avendo provveduto alla sostituzione di tutte le apparecchiature e adottando due D.T. Selenia-Elsag

Orion SPG-74 RNT-20X (1), collocate lungo l'asse longitudinale a prora e a poppa, per il sistema di difesa di punto CIWS Dardo.

 

La sistemazione delle altre apparecchiature è la seguente:

 

- radar bidimensionale di scoperta aera lontana Selenia MM/SPS-768 con secondario IFF Mk XII, con antenna installata sul mack di poppa

 

- radar tridimensionale di scoperta aerea Hughes AN/SPS-52B, con antenna installata sul mack prodiero

 

- due radar guidamissili Sperry AN/SPG-55C per missili Standard, a proravia del mack prodiero

 

- radar scoperta di superficie SMA MM/SPS-702 con secondario IFF,con antenna collocata su di una mensola del mack prodiero

 

- radar di navigazione, con antenna collocata sul cielo della plancia

 

- quattro D.T. Selenia-Elsag Argo NA-10 RTN-10X, per le torri da 76/62 mm, distribuite simmetricamente sui lati di dritta e sinistro dell'unità

 

- TACAN Face Standard tipo URN-25, con antenna collocata sul picco del mack di poppa.

 

 

Note:

(1) Il sistema nasce da una collaborazione Selenia-Elsag, che nel 1990, dopo l'acquisizione della Selenia da parte della

Finmeccanica prenderà la denominazione AESN (Alenia Elsag Sistemi Navali).

 

Glossario

 

ASROC (Anti Submarine ROCket, razzo antisommergibili)

ASW (Anti Submarine Warfare)

CIWS (Close In Weapon System) in italiano difesa del punto rappresenta un sistema per la difesa antiaerea ed antimissile in grado

di assicurare l'ingaggio e la distruzione del missile nei suoi ultimi secondi di volo, nel caso abbia superato il sistema di difesa a grande distanza.

D.T. (Direzione Tiro)

IFF (Identification Friend or Foe)

mack ("mast" albero più "stack" gruppo di camini)

SMA (Segnalamento Marittimo Aereo)

TACAN (TACtical Air Navigatio)

Modificato da BUFFOLUTO
Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...

  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...