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8 Settembre 1943 - Un episodio poco conosciuto della Marina Italiana


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Titolo: 8 settembre 1943 – Un episodio poco conosciuto della Marina italiana

Autore: Mario Casalinuovo

Casa editrice: Rubbettino

Anno di edizione: 1999

Pagine: 55

Dimensioni: 21x13

Prezzo: € 6,20

Reperibilita: facile

 

8settembre.jpg

 

Dopo i bombardamenti su Livorno del Luglio 1943, l’Accademia Navale fu costretta a trasferire i corsi del ruolo normale a Venezia e quelli di complemento per lo Stato Maggiore a Brioni (Pola).

L’autore, successivamente divenuto avvocato penalista, racconta la tragica esperienza vissuta a seguito dell’armistizio dell’8 settembre mentre frequentava a Brioni il IX Corso preliminare navale per gli Ufficiali di Stato Maggiore di complemento.

Il libro, di appena 55 pagine che si leggono d’un fiato, rappresenta una piccola pagina di storia della nostra Marina inserita nel quadro complessivo degli avvenimenti di quel periodo. Il suo pregio è quello di offrire uno spaccato di come furono vissuti quei giorni all’interno dell’Accademia, raccontando reazioni, sensazioni e stati d’animo di Allievi e Ufficiali alla notizia della “fine della guerra” cui, invece, seguì l’amara realtà delineatasi con l’arrivo a Brioni dei Tedeschi.

La confusione che regnava negli ambienti militari subito dopo la dichiarazione di armistizio non aveva, tuttavia, impedito ai vertici dell’Accademia di organizzare l’evacuazione e il trasferimento al sud di Allievi e Ufficiali, sia da Venezia che da Brioni, ma non tutto andò come sperato. Mentre, infatti, la motonave Saturnia compì felicemente il suo viaggio da Venezia a Brindisi, la motonave Vulcania, giunta a Brioni solo all’alba del 10 settembre, non venne più fatta ripartire per il pericolo dei sommergibili tedeschi e fu portata ad arenarsi sui bassi fondali.

Lo sbarco a Brioni dei Tedeschi il giorno 12 cancellò poi ogni speranza di salvezza.

L’autore, che molto si rammaricò della decisione di non salpare presa allora dal Comando dell’Accademia, ne addebita la causa non solo al ritardo con il quale giunse la nave ma anche al tempo prezioso che fu sprecato nelle operazioni di imballaggio e di imbarco di tante masserizie inutili e in accese discussioni sull'opportunità di partire o meno (Il Comandante dell'Accademia, mentre tutti erano già imbarcati, si recò a Pola a conferire con l'Ammiraglio comandante della piazzaforte).

I fatti sono narrati con pacatezza ed indulgenza nonostante l’eccitazione e la delusione provate in quei giorni a cui seguirono le sofferenze patite durante la prigionia in un campo di lavoro tedesco. L’uniforme da marinaio, inoltre, impedì agli Allievi di usufruire del trattamento meno duro riservato in prigionia agli Ufficiali.

Ma quel “giro di bitta”, che ciascuno di loro sentiva ormai di diritto cucito sulla pelle, alla fine è arrivato. Ci sono voluti trent’anni perchè il Corso, interrotto bruscamente nel settembre del 1943, venisse chiuso con la legge n. 858 del 18 dicembre1973 che ha riconosciuto il grado di Guardiamarina a tutti gli Allievi che lo avevano frequentato.

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Posseggo anch'io il volumetto, davvero interessante. Di quel corso faceva parte anche Oreste del Buono, partito volontario nel ricordo dello zio Teseo Tesei. Ne darò conto nella non lontana recensione a un suo volume.

 

Mi permetto due precisazioni:

 

Dopo i bombardamenti su Livorno del Luglio 1943, l’Accademia Navale fu costretta a trasferire i corsi del ruolo normale a Venezia e quelli di complemento per lo Stato Maggiore a Brioni (Pola).

 

In realtà il IX Corso P.N. (Preliminari Navali) non era solo per il corpo di Stato Maggiore, ma anche per gli altri corpi degli Ufficiali di Marina (Genio, Commissariato, Capitanerie etc.)

 

(Il Comandante dell'Accademia, mentre tutti erano già imbarcati, si recò a Pola a conferire con l'Ammiraglio comandante della piazzaforte).

 

Più che di "Comandante dell'Accademia" (che era l'amm. Bacci di Capaci, in quei giorni al Lido di Venezia coi corsi normali) si dovrebbe parlare di "Comandante dei Corsi di Complemento".

Il quale era il CV Enrico Simola, sommergibilista per la cronaca.

Alla notizia dell'armistizio commentò le manifestazioni di giubilo di molti dei corsisti dicendo "Mi vergogno di essere il vostro Comandante". Condivise con loro la prigionia, e trent'anni dopo, in una lettera cordiale al corso, spiegò che (come i fatti gli diedero ragione) non c'era proprio niente da festeggiare, e che comunque era lieto di essere stato il loro Comandante.

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Uno dei pregi di questo sito è sicuramente quello di stimolare il confronto e, con esso, la ricerca e l’approfondimento degli argomenti.

 

Più che di "Comandante dell'Accademia" (che era l'amm. Bacci di Capaci, in quei giorni al Lido di Venezia coi corsi normali) si dovrebbe parlare di "Comandante dei Corsi di Complemento".

Il quale era il CV Enrico Simola, sommergibilista per la cronaca.

 

Faccio ammenda per l’inesattezza relativa alla definizione che ho dato di “Comandante dell’Accademia” del C.V. Enrico Simola.

Forse, però, non si dovrebbe parlare neanche di "Comandante dei Corsi di Complemento" ma solo di "Comandante del IX Corso P.N." in quanto altri corsi di complemento pare fossero rimasti a Livorno. All’8 settembre, comunque, il Comandante dell’Accademia, come fa giustamente notare GM Andrea, era appunto l’Ammiraglio di squadra Guido Bacci di Capaci che, nell’aprile 1943, aveva rilevato l’Ammiraglio Riccardo Paladini.

 

In realtà il IX Corso P.N. (Preliminari Navali) non era solo per il corpo di Stato Maggiore, ma anche per gli altri corpi degli Ufficiali di Marina (Genio, Commissariato, Capitanerie etc.)

 

Per quanto riguarda quest’altra precisazione relativa al fatto che a Brioni non ci fossero solo gli Allievi del Corpo di Stato Maggiore, mi restano dei dubbi, indotti da quanto affermato dall’Autore.

Ecco ciò che si legge a pag. 9 del suo libro: “Era accaduto, infatti, che dopo i bombardamenti di Livorno, che si andavano peraltro intensificando, l’Accademia Navale aveva così deciso: gli accademisti effettivi avrebbero continuato i loro corsi a Venezia; quelli di complemento, per lo Stato Maggiore o ruolo naviganti, come noi eravamo, nell’isola di Brioni (Pola)… A pag. 40 inoltre, l’Autore fa un elenco delle pubblicazioni in cui si rinviene qualche sommaria notizia del suo Corso. In particolare, citando il volume “L’Accademia Navale”, a cura dell’USMM, 1881-1981 edito nel 1981 (dovrebbe essere il volume scritto da Gino Galuppini in occasione del centenario dell’Istituto), ne riporta quanto scritto a p.142: “Il IX Corso fu ricostituito a Brindisi con i pochi allievi che raggiunsero questa località e che furono 13 di Stato Maggiore, 3 di Commissariato e 3 di Capitaneria di Porto”…. Poi a p. 201: “a Brindisi oltre gli Allievi dei Corsi normali, giunsero anche alcuni allievi dei Corsi preliminari fuggiti da Brioni, per i quali fu costituita una Sezione del IX Corso”. In conclusione l’autore fa questa considerazione: “Può darsi che ci sia altro, ma sempre, ritengo, in via sommaria e del tutto generica, a giudicare dalle citazioni riportate e tratte dalle pubblicazioni ufficiali dell’Accademia Navale. Non ho mai saputo della sezione del IX Corso istituita a Brindisi. Ma come arrivarono a Brindisi i pochi allievi che si vuole fuggiti da Brioni? Ho dei dubbi a questo proposito. Comunque a Brioni eravamo soltanto allievi di Stato Maggiore e non di Commissariato o di Capitaneria di Porto. A Brindisi, invece, arrivarono gli altri allievi ufficiali effettivi partiti da Venezia col Saturnia.

 

Dopo le precisazioni di GM Andrea, ho voluto approfondire la questione. Sono quindi andato a rispolverare dalla mia libreria il volume di Aldo Santini “Livorno Ammiraglia – cento anni di Accademia Navale”.

Nel cap. XIII – Odissea e diaspora degli allievi: Venezia, Brioni Brindisi. Dopo tre anni tornano a Livorno- a pag. 255 e segg si legge: “Il trasferimento (a Venezia) ebbe luogo il 14 luglio e già il 17 l’Accademia cominciava a funzionare nel sole del Lido veneziano. Due mesi avanti i 302 allievi del primo anno avevano anticipato l’imbarco sulle navi scuola Colombo e Vespucci che dal 1940 non avevano più lasciato l’Adriatico. E nel medesimo periodo i 267 allievi del secondo anno erano stati dirottati al campeggio estivo di Colle Isarco nell’Alto Adige, pochi chilometri dal Brennero. In luglio, perciò, sbarcarono all’Excelsior (l’albergo veneziano che ospitava gli allievi) solo i 249 allievi del terzo anno. A Livorno rimasero i corsi per laureati, per medici e commissari e quattrocento allievi, più o meno, dei corsi preliminari navali. Si stabilì di distaccare una sezione a Brioni, l’isola istriana del turismo di lusso…..Brioni fu attrezzata per accogliere gli allievi di complemento….. La seconda classe dette gli esami a Colle Isarco e divenne la terza scendendo a Venezia in agosto. L’8 settembre….la situazione dell’Accademia era la seguente: a Venezia c’erano 500 concorrenti al tirocinio preliminare per la prima classe, 267 allievi della terza classe con 45 ufficiali, inclusi quelli che si trovavano a bordo della Colombo e della Vespucci in navigazione fra Venezia e Trieste con 261 allievi della seconda classe. A Livorno: 279 allievi dell’ottavo corso preliminare navale, cioè di complemento, 7 allievi sottotenenti commissari e 15 sottotenenti di capitaneria di porto con 31 ufficiali. A Brioni 739 allievi del nono corso preliminare navale con 23 ufficiali.

Riassumendo:

-non è chiaro cosa Santini intenda per sezione quando dice che si stabilì di distaccarne una dei corsi preliminari a Brioni. In Accademia ricordo che per sezione si intende quello che, per numero, potrebbe essere parificato ad un plotone di allievi, quindi un numero piuttosto ristretto che di sicuro non può essere riferito agli allievi presenti a Brioni. A complicarmi ulteriormente le cose Santini dice che l’8 settembre a Brioni c’erano ben 739 allievi del IX Corso P.N., numero rilevante che potrebbe essere indicativo della presenza di allievi non solo di SM ma anche di altri corpi.

- l’Avv. Casalinuovo afferma decisamente che a Brioni c’erano solo allievi del corpo di Stato Maggiore e non di Commissariato e di Capitaneria di Porto;

- le pubblicazioni citate non mi sembra che chiariscano in modo definitivo se, oltre agli allievi di Stato Maggiore, a Brioni ci fossero anche allievi ufficiali degli altri Corpi della Marina.

 

GM Andrea, hai qualche ulteriore elemento che mi permetta di sgombrare il campo da ogni dubbio in proposito?

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Dunque, la situazione è alquanto ingarbugliata.

Vedo di semplificarla.

Fonte principe è il citato volume di Gino Galuppini L'Accademia Navale 1881-1981.

 

Anzitutto, va chiarito che quello dei "Preliminari Navali" era un particolare tipo di corso di complemento. I P.N. (riuniti nell'associazione "MARIPONAVE") erano universitari che svolgevano due corsi estivi consecutivi di 50 giorni (per un totale di circa 3 mesi e mezzo), negli ultimi due anni di studi. Dopo la laurea facevano un tirocinio di due mesi in Accademia col grado di aspirante (non quindi a destinazione, come i colleghi del complemento "puro"), e poi 12 mesi di servizio come G.M./sottotenente. Durante la guerra i corsi si tennero anche d'inverno.

Fonte: Gino Galuppini, I Preliminari Navali, in Storie di una Marina che non c'è più, Vol. II, Roma, USMM, 2003 pp. 69-77.

 

Ora, il menzionato volume sull'Accademia va citato anche alle pagg. 198-199, che fanno un po' di luce su quanto evidenziato da Aldo Santini (mancato pochi mesi fa) nel suo pur ottimo volume.

Da esso sappiamo che:

- con ordine del giorno del 06.07.1943 si stabilì di porre il Comando dell'Accademia a Venezia, con sezioni distaccate a Livorno (Sedeaccad Livorno, CV Ranieri) e Brioni (Sedeaccad Brioni, CV Simola)

- in luglio rimasero a Livorno i corsi di complemento per Laureat, quelli dei medici e commissari di nuova nomina (=laureati che entravano in servizio permanente, non quindi del complemento) e circa 400 allievi PN

- il IX corso PN iniziò a Brioni il 4 agosto, mentre a Livorno si completarono in quel periodo gli esami dell'VIII corso bis PN di solo Stato Maggiore

 

La situazione agli inizi di settembre, omettendo Venezia, era quella citata da Santini:

- A Livorno: 279 allievi dell’VIII corso preliminare navale, 7 allievi sottotenenti commissari e 15 sottotenenti di capitaneria di porto con 31 ufficiali. Evidenzio che questi commissari e capitani di porto NON erano nè del complemento nè comunque PN

- a Brioni, 739 allievi del nono corso preliminare navale

 

Ora, non si dice da nessuna parte che questi 739 allievi fossero tutti di Stato Maggiore, nè il contrario. Tuttavia, visto che detti corsi si tenevano per tutti i corpi di Ufficiali di Marina, mi chiedo - se a Brioni c'erano solo quelli di Stato Maggiore - dove fossero gli allievi dei corpi tecnici. D'altra parte il numero di 739 allievi è alquanto elevato per ritenere che fossero tutti SM.

Che nel IX Corso PN ci fossero anche allievi dei corpi tecnici è confermato dalla legge 18.12.1973 n. 858 che conferì loro il grado di guardiamarina. O meglio, risulta dalla proposta di legge, fatta nel 1972 quando ancora c'era la distinzione di grado guardiamarina/sottotenenti. Il proponente auspicava il conferimento per gli allievi dei IX corso PN del grado di guardiamarina o di sottotenente del corpo del Genio Navale, del Corpo di Commissariato o del Corpo Sanitario. La legge poi riportò solo "guardiamarina" perchè, ne frattempo, i gradi di vascello erano stati estesi a tutti gli ufficiali di Marina. Se interessa, ecco la discussione e approvazione in sede legislativa alla Camera e al Senato (poi dice uno è pignolo...)

 

 

Ad ogni buon conto, ho la fortuna di conoscere il figlio di uno di loro, allora studente in Pedagogia, fortunosamente scampato alla prigionia dopo essere stato catturato a Brioni. A memoria mi pare che fosse del Corpo di Commissariato: chiederò.

 

Quanto al CV Simola, non era il Com.te del IX Corso PN, ma il Direttore [termine in effetti più corretto di "Comandante"] dei Corsi di Complemento (che comprendevano, ripeto 1) il corso di complemento vero e proprio, che però in quel periodo non si teneva 2) i corsi PN)

Il testo di Fioravanzo La Marina dall'8 settembre 1943 alla fine del conflitto, definisce il CV Simola "Direttore dei Corsi di Complemento"

Penso che tuttavia tagli la testa al toro il telegramma di convocazione dell'allievo Oreste del Buono, riportato nel suo La nostra classe dirigente, Mondadori 1986, che era firmato "Il Direttore dei Corsi di Complemento, CV Enrico Simola"

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Grazie GM Andrea, per la disamina particolareggiatissima della questione.

 

La tua ricostruzione porta, per logica, a ritenere che il IX Corso P.N. a Brioni fosse frequentato non solo dagli allievi di Stato Maggiore ma anche da quelli degli altri Corpi.

 

Aiutano a chiarire le cose sia il progetto sia il testo definitivo poi approvato dalle Camere della Legge 18 dicembre 1973 n. 858, legge che conferì il grado di guardiamarina a tutti coloro che avevano frequentato quel Corso.

 

A questo proposito, avrebbe potuto trarre in inganno il fatto che nel testo della Legge 858/73 si parlasse solo di guardiamarina mentre nel progetto discusso da Camera e Senato era stata fatta la distinzione tra guardiamarina e sottotenente, quasi che la discussione in Parlamento avesso portato all'ultimo momento ad escludere gli allievi degli altri Corpi.

 

Ma non è così, perchè nel frattempo il grado di guardiamarina era divenuto unico per tutti i corpi a seguito della Legge 16 aprile 1973 n. 174 che aveva eliminato la distinzione prima in vigore tra guardiamarina, per il solo SM, e sottotenente, per gli altri Corpi.

 

L’unica nota stonata, a questo punto, resta il motivo per cui l’Avv. Casalinuovo sia stato così fermo nel precisare che a Brioni ci fossero solo gli allievi dello Stato Maggiore.

 

Forse gli allievi degli altri Corpi per qualche motivo non avevano ancora iniziato il Corso? (Ipotesi deboluccia, che butto lì senza convinzione né, ovviamente, alcun dato a sostegno).

 

La testimonianza del figlio di quell’allievo del Corpo di Commissariato a cui chiederai lumi potrebbe rilìvelarsi, a questo punto, decisiva.

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  • 1 year later...

A proposito dela questione se a Brioni vi fossero solo allievi del Corpo di Stato Maggiore e non anche allievi degli altri Corpi, ho trovato in internet un'interessante testimonianza lasciata da uno di quegli ex allievi: il dott. Giovanni Proia. Si tratta di un estratto della sua autobiografia dove viene raccontata anche l'esperienza vissuta a Brioni quale allievo ufficiale di complemento della Regia Marina tra il luglio ed il settembre del 1943.

Il dott. Proia, come l'avv. Casalinuovo, afferma che i circa 750 allievi presenti a Brioni erano tutti del Corpo di Stato Maggiore, aggiungendo che essi erano distribuiti in una ventina di sezioni a loro volta suddivise in tre specialità: RC (Rotta e Comunicazioni), A (Artiglieria) e T (Torpedini). Il Dott. Proia aveva la matricola T126. Era cioè l'allievo n. 26 della 1^ sezione Torpedini.

Le memorie del dott. Proia con tanti interessanti particolari (un gustoso aneddoto riguarda anche l'ex comandante del smg. Perla, Bruno Napp, che figurava allora nel corpo insegnante dell'Accademia a Brioni) si trovano in questo link: http://www.e-theca.net/emiliopanella/hospes/proia.htm

Modificato da Rostro
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Ho letto con interesse il dibattito; sorprende che lo noto solo adesso (e pensandoci su, forse il dibattito poteva essere spostato in "gli eventi e le battaglie" ?) e mi complimento con GM Andrea e Rostro per gli interessanti spunti.

 

Personalmente non credo alla vicenda delle masserizie; se tempo perso ci stava, 99,99% era per la nota confusione del momento (comprensibile che il C.te del corso si fosse recato a Pola, essendo comprensibile aspettarsi che potessero avere un quadro più preciso della situazione) e un CV sommergibilista colla responsabilità dell' evacuazione di PN in addestramento su una grossa motonave credo prenderebbe dannatamente sul serio anche le voci di U-Boote, ormai nemici, in agguato.... e poi, dopo la guerra, ci sarà stata una corte marziale (avendo gli eventi causato non solo la cattura e la prigionia dura di giovani futuri Ufficiali, ma anche la perdita di una grossa ed imprtante motonave)

 

I dubbi del Galuppini sulla ricostituizione del IX Corso a Brindisi con 19 Allievi, lo spiegherei cosi': persone in licenza o per altri motivi fuori sede che o gia' erano al Sud o sono riusciti a raggiungere il Sud (magari sul Saturnia, nel caso fossero per qualche motivo, di servizio o didattico, a VE); a me sembra la spiegazione più logica (e forse pure ovvia, i dubbi forse provenienti da mancanza di documentazione, che uno storico serio (ed il Galuppini lo è) deve sempre presentare)

 

Saluti,

dott. Piergiorgio.

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  • 2 weeks later...

Posseggo anch'io il volumetto, davvero interessante. Di quel corso faceva parte anche Oreste del Buono, partito volontario nel ricordo dello zio Teseo Tesei. Ne darò conto nella non lontana recensione a un suo volume.

 

 

Ho letto, a volo d'angelo :rolleyes: , l'argomento.

Non sapevo che Oreste del Buono ( leggasi : LINUX!!!!) fosse nipote di Tesei. Attendo fremente.

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