Naumachos Inviato 3 Ottobre, 2011 Segnala Share Inviato 3 Ottobre, 2011 http://www.libreriadelmare.com/cgi-bin/cat...agli=Visualizza Un saluto a tutta la Base,oggi ero al Nautico e curiosando tra i libri esposti ho trovato quello linkato. Un rapido giro sul web non ha portato frutti,secondo voi è riferito a un fatto vero,anche se il libro vi si ispira solamente ? Naumachos. P.S. ho portato a termine alcune immersioni sull'U455,l'Uboot di Portofino,se è cosa gradita vi faccio un report con le ultime "scoperte" in merito all'armamento mancante. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Iscandar Inviato 3 Ottobre, 2011 Segnala Share Inviato 3 Ottobre, 2011 (modificato) .....P.S. ho portato a termine alcune immersioni sull'U455,l'Uboot di Portofino,se è cosa gradita vi faccio un report con le ultime "scoperte" in merito all'armamento mancante. secondo te potrebbe essere cosa NON gradita???? :s68: riguardo il Gondar qui riporto l'attività operativa presa dalla nostra pagina, non si fa menzione dell'episodio del libro. Attività operativaDal 10 marzo del 1938 anno l'unità fu alle dipendenze di Maricosom, assegnata alla 14^ Squadriglia con sede alla Spezia. Nell'agosto 1938, al termine della crociera addestrativa, passò alle dipendenze del III Gruppo Sommergibili di Messina, con sede a Lero, da dove, nel 1939, effettuò una lunga crociera nelle acque del Dodecaneso. Nel febbraio 1940 l'unità entrò a Messina e nel maggio passò in forza al I Gruppo della Spezia. All'inizio delle ostilità l'unità, inviata ad operare lungo le coste francesi e sulle direttrici d'accesso al Golfo di Genova, non ebbe contatti col nemico. Rientrò alla base il 14 giugno 1940. Dopo aver portato a compimento ancora due missioni offensive-esplorative nello specchio di mare a 20 miglia per levante da Cap d'Antibes e nelle acque prospicienti lo Stretto di Gibilterra, effettuate rispettivamente dal 18 al 25 giugno e dal 5 al 16 agosto, nel settembre 1940 l'unità fu avviata in arsenale alla Spezia per l'esecuzione di lavori di modifica atti a renderla idonea al trasporto di mezzi d'assalto tipo S.L.C. ("maiali"). Al battello vennero applicati tre cilindri contenitori, posti in coperta (due, affiancati, a poppa e uno a prora) con relativi impianti di allagamento e di esaurimento. Il 21 settembre l'unità, al comando del tenente di vascello Francesco Brunetti, salpò dalla Spezia col compito di ritentare l'incursione contro la base navale di Alessandria, fallita nel primo tentativo condotto dal sommergibile Iride. La sera del 23 l'unità giunse a Messina, dove imbarcò un gruppo di operatori dei mezzi speciali (sei ufficiali, un sottufficiale e tre palombari), ed il giorno 25 diresse, con navigazione occulta, su Alessandria. Il giorno 29 Supermarina ordinò al Gondar di dirigere su Tobruk, dato che la squadra di Alessanclria era uscita in mare, e di attendere in quel porto una nuova favorevole occasione. Durante la navigazione verso Tobruk, alle ore 20.30 dello stesso giorno 29 il Gondar avvistò di prora, a circa 1500 metri di distanza, due unità nemiche dalle quali tentò di disimpegnarsi immergendosi a quota profonda (80 metri). Fatto segno ad immediata caccia, che si protrasse per oltre 14 ore, centrato dallo scoppio di numerose bombe di profondità che provocarono gravi avarie a bordo e vie d'acqua, specie dagli astucci degli assi portaeliche, nonché il parziale allagamento dei tre cilindri stagni contenenti i mezzi speciali, il battello fu costretto ad emergere e ad autoaffondarsi, il 30 settembre 1940, nella posizione 110 miglia per 300° dal faro di Alessandria. L'equipaggio venne recuperato dai cacciatorpediniere britannici Stuart e Diamond, autori, assieme ad una corvetta e ad un aereo, dell'attacco al Gondar Si ebbe a lamentare la perdita di un solo componente dell'equipaggio, l'elettricista Luigi Longobardi, deceduto in seguito all'esplosione di una bomba del velivolo. Complessivamente il Gondar aveva compiuto 4 missioni di guerra, percorrendo 3.974 miglia. Modificato 3 Ottobre, 2011 da Iscandar Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Naumachos Inviato 5 Ottobre, 2011 Autore Segnala Share Inviato 5 Ottobre, 2011 Grazie della risposta,anche Rastelli,Presidente AIDMEN è del parere che il libro si basi su un avvenimento totalmente inventato,giusto per curiosità scriverò all'autore per cercare di saperne di più sulle sue fonti di info. Per L'U455 faccio un collage di alcuni miei scritti e apro un nuovo 3d in questi giorni. Saluti. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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