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Cucina Betasom


pugio

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Buonasera Comandanti tutti,

mi faccio portavoce di una simpatica iniziativa (spero) che mi ha proposto la mia dolce metà (Nagato :s03: ), e cioè:

perchè non coinvolgere anche le nostre dolci consorti nel creare il "Ricettario di Bordo Betasom"?

Ogni settimana, si potrebbe presentare una ricetta creata dalle nostre Signore, e perchè no....al raggiungimento di una buona quantità di ricette, creare un volumetto consultabile da tutti per allietare i nostri palati e coinvolgere anche le "pazienti" Signore.

Che ne pensate?? :s01:

Pugio

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Pieno appoggio all'iniziativa!!! :s20: :s20:

 

Si potrebbe darle maggior "spessore" attarverso un po' di lavoro di ricerca: in Italia abbondano le località di mare e praticamente tutte si portano dietro una storia ricca di tradizioni marinare. Idem all'estero, nelle nazioni che hanno fondato sul mare la loro ricchezza e fama in vai momenti della storia. E spesso e volentieri queste tradizioni coinvolgono anche la sfera gastronomica. Sarebbe bello se queste ricette avessero "un loro perchè" in termini marinari, con una breve spiegazione (oltre che essere debitamente testate!!! :s20: ) Per fare un esempio, penso ai metodi di conservazione degli alimenti a bordo, che hanno portato a piatti come il saor veneziano, o al tradizionale budino con le uvette che allietava le domeniche a bordo delle navi della Royal Navy.

 

Che ne pensate?

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Pieno appoggio all'iniziativa!!! :s20: :s20:

 

Signore, con tutto il rispetto io resto a credito di una Sua certa ricetta, promessa da anni e non ancora pervenuta. Sono disposto a rinegoziare la partita e a cedere gratuitamente il mio personale credito all'intera comunità

Per quanto mi riguarda, io non mi muovo dal mio tonno e cipollata.

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Signore, con tutto il rispetto io resto a credito di una Sua certa ricetta, promessa da anni e non ancora pervenuta. Sono disposto a rinegoziare la partita e a cedere gratuitamente il mio personale credito all'intera comunità

Per quanto mi riguarda, io non mi muovo dal mio tonno e cipollata.

 

 

mi unisco con il "capuni ca cipuddata", per i non parlanti la lingua del Regno degli Altavilla, lampuga con cipolle in agrodolce

Modificato da Iscandar
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mi unisco con il "capuni ca cipuddata", pe ri non parlanti la lingua del Regno degli Altavilla, lampuga con cipollata

 

Mio caro Altavilla, temo che il tuo capuni sia inesportabile: forse é rivenibile negli acquari di Genova o Lisbona, dove con adeguate tecniche elusive può darsi sia catturabile, perché nelle pescherie d'Europa non lo trovi neanche in fotografia. Ho dovuto varcare lo Stretto per farne adeguata e terapeutica indigestione: erano sei anni che me lo sognavo di notte.

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.....sì ma di ricette non ne vedo ancora :s03: :s02:

 

per dare un assaggio comincio dal Dolce, trovato in rete al link http://www.cookaround.com/yabbse1/showthre...2218&page=1

non è di mia moglie ma direi che è davvero pertinente al forum!

submarine1.jpg

 

che emozione questa torta

dopo tanto navigare,x promuovere il nuovo sommergibile U212 della M.M.,rientra alla base navale di Taranto dopo il viaggio in U.S.A.;x questo grande festa e il marito di mia cugina,cuoco della M.M.,ha chiesto a me di fare una torta x 200 persone.da dove dovevo cominciare?

allora si è optato x una millefoglie:

18 rotoli

6 litri di crema

alla vaniglia dose x litro:

1 litro latte

4 tuorli grandi

350g di zucchero

180gr farina

vaniglia iquida

 

al cioccolato idem come sopra e a meta' cottura ho sciolto 2 tavolette da 100gr di cioccolato fondente x litro

 

panna 2 litri e una busta di biscosini

la cialda è in carta da zucchero

 

sommergibile in mmf come le scritte,in loco aggiungeranno le bandierine col tricolore..........è molto essenziale,daltronde son maschi

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11keao9.jpg

 

Linguine alla “10.000”

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

 

400 gr. Di linguine

400 gr. Di vongole veraci

300 gr. Di calamari freschi

50 gr. Di cipolla rossa

Peperoncino in polvere

Prezzemolo

1 dl. Di vino bianco

Olio extravergine di oliva

 

PROCEDIMENTO:

 

1. pulire bene le vongole che siano state ben spurgate da eventuale sabbia.

2. pulire bene i calamari e tagliarli a strisce irregolari

3. tritare la cipolla finemente

4. in una padella con olio extravergine, far soffriggere la cipolla e rosolare bene i calamari, quindi versarvi il vino bianco e fare sfumare.

5. quando non si sentirà più l’odore del vino aggiungere le vongole e coprire con un coperchio fino a quando non saranno aperte.

6. cuocere le linguine in abbondante acqua salata e saltarli con il pesce aggiungendo il prezzemolo e un pizzico di peperoncino.

 

BUON APPETITO Pugio/"Nagato" :s01:

Modificato da pugio
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mi unisco con il "capuni ca cipuddata", per i non parlanti la lingua del Regno degli Altavilla, lampuga con cipolle in agrodolce

 

Mio caro Altavilla, temo che il tuo capuni sia inesportabile: forse é rivenibile negli acquari di Genova o Lisbona, dove con adeguate tecniche elusive può darsi sia catturabile, perché nelle pescherie d'Europa non lo trovi neanche in fotografia. Ho dovuto varcare lo Stretto per farne adeguata e terapeutica indigestione: erano sei anni che me lo sognavo di notte.

Per gli Europei, capuni o lampuga ...

 

capunissa.jpg

 

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11keao9.jpg

 

Linguine alla “10.000”

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

 

400 gr. Di linguine

400 gr. Di vongole veraci

300 gr. Di calamari freschi

50 gr. Di cipolla rossa

Peperoncino in polvere

Prezzemolo

1 dl. Di vino bianco

Olio extravergine di oliva

 

PROCEDIMENTO:

 

1. pulire bene le vongole che siano state ben spurgate da eventuale sabbia.

2. pulire bene i calamari e tagliarli a strisce irregolari

3. tritare la cipolla finemente

4. in una padella con olio extravergine, far soffriggere la cipolla e rosolare bene i calamari, quindi versarvi il vino bianco e fare sfumare.

5. quando non si sentirà più l’odore del vino aggiungere le vongole e coprire con un coperchio fino a quando non saranno aperte.

6. cuocere le linguine in abbondante acqua salata e saltarli con il pesce aggiungendo il prezzemolo e un pizzico di peperoncino.

 

BUON APPETITO Pugio/"Nagato" :s01:

 

 

Sembrano spettacolari! :s20: le proverò sicuramente

Una curiosità: perchè si chiamano "alla 10.000"?

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Sembrano spettacolari! :s20: le proverò sicuramente

Una curiosità: perchè si chiamano "alla 10.000"?

 

Vuole essere un piccolissimo pensiero alla Nostra Marina Militare; mi piacerebbe dedicare ognuno dei piatti a mezzi e tradizioni del passato e del presente della MMI :s01: :s01:

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301gf0p.jpg

 

Involtini alla "Velocissimo"

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

 

4 uova

300 gr. di salsa di pomodoro

1/2 bicchiere di latte

200 gr. di emmenthal

burro

2 cucchiai di farina bianca

sale

 

PROCEDIMENTO:

 

1.Lavorare le uova con la farina e un pò di sale,diluire con mezzo bicchiere di latte

tiepido e versare il composto in una padella imburrata formando una larga frittata

2.Quando sarà ben cotta, disporla sul tagliere e tagliarla a striscioline lunghe qualche centimetro.

3.Tagliare a bastoncini l'emmenthal e su ciascun pezzetto avvolgere una strisciolina di frittata

4.Fermare con uno stecchino e tuffare i bastoncini nella salsa di pomodoro ben calda.

 

BUON APPETITO Pugio/"Nagato"

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Le ricette provengono tutte dal quaderno "segreto" della mia gentile consorte "Nagato" :s03: , che per sua fortuna, e soprattutto per la mia, essendo figlia di Chef, ha sviluppato nel corso degli anni lo stesso talento del, purtroppo scomparso, papà.

Quindi fidatevi che non è opera mia :s03: :s03: :s03:

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Lasagne con ricotta alla "381"

 

INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

 

600 gr. di farna

350 gr. di ricotta

6 uova

olio

1/2 litro di latte

una noce di butto

120 gr. di parmigiano

prezzemolo

1 noce moscata

sale

 

PROCEDIMENTO:

 

1.Versare la farina a fontana sulla spianatoia,rompervi dentro le uova, unire una presa di sale e impastare

aggiungendo eventualmente un pò d'acqua fino ad ottenere un composto omogeneo.

2.Tirarlo in una sfoglia sottile e tagliare tanti quadrati di 15 cm di lato, (volendo potete usare le lasagne

già pronte)e facendoli poi lessare in acqua bollente salata alla quale si sarà aggiunto un cucchiaio di olio.

3.Scolarli e farli asciugare su un canovaccio.(solo per la fatta in casa).

4.Preparare la besciamella (anche già pronta se preferite),unire il prezzemolo tritato, un pizzico di sale, una strofinata di noce moscata, la ricotta e il parmigiano.

5.Imburrare una teglia, fare uno strato di lasagne, uno di crema di ricotta e proseguire fino ad esaurimento

degli ingredienti. Infornare a 180 gradi per circa 30 minuti.

 

BUON APPETITO Pugio/"Nagato"

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Gnam gnam

interessante questa "discussione", datemi il tempo di pensare (e scegliere) ad una buona ricetta da suggerirvi :s11:

 

suggerisco che venga spostata subitissimo da "fuori discussione", sarebbe un peccato perdere traccia di una così allettante discussione

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2vkc207.jpg

 

Orata ai funghi alla "Jalea"

 

INGREDIENTI PER 6 PERSONE:

 

1 orata da 1 kg.

300 gr.di patate

80 gr. di burro

250 gr. di funghi freschi

50 gr. di pangrattato

1 scalogno

prezzemolo

rosmarino

alloro

1 uovo

2 bicchieri di vino bianco secco

sale/pepe

 

PROCEDIMENTO:

 

Tritare finemente lo scalogno e farlo rosolare in un pò di burro, quindi aggiungere i funghi, il prezzemolo

e il rosmarino tritati, sale e pepe.

Mescolare il tutto, irrorare con il vino facendolo evaporare a fuoco vivo e far intiepidire il composto, lavorandolo

poi con un uovo e con il pangrattato.

Pulire l'orata praticando un incisione sul ventre, eliminare le interiora, farcirla con il composto

ottenuto, richiuderla e adagiarla in una teglia imburrata, circondandola con le patate affettate. Salare, pepare,

unire una foglia di alloro e cospargere con il burro fuso, infornando a 190° per quaranta minuti e

cospargendo il pesce, a metà cottura, con il vino bianco e irrorando spesso con il sugo di cottura.

 

BUON APPETITO Pugio/"Nagato"

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fokitz.jpg

 

Palombo alla "Sala macchine"

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

 

4 belle fette di palombo

1 uovo

pangrattato

limone

olio per friggere

sale/pepe

 

PREPARAZIONE:

 

Lavare bene le fette di palombo, asciugarle ben bene facendo attenzione a non romperle.

Passarle nell'uovo precedentemente sbattuto con una presa di sale e una di pepe.

Impanarle nel pangrattato assicurandosi che siano ben impanate da ambo i lati e scuotere leggermente

per togliere l'eccesso di pangrattato.

Mettere le fette così preparate a friggere in una padella con abbondante olio caldo, e depositarle man mano

su un foglio di carta assorbente, salarle e allinearle su un piatto di portata guarnendo con fette di limone.

 

BUON APPETITO Pugio/"Nagato"

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Ma scusami Pugio, vuoi dire che la ben nota corazzata giapponese unica sopravvissuta alla guerra ma poi finita a Bikini nel 1946 portava il nome di "moglie" o "consorte"? :s02:

 

:s03: :s03: :s03: Carissimo Comandante De Domenico, devi sapere che gli ho affibbiato questo nick perchè mi ha fatto più danni lei ai miei modelli, nel corso degli anni, che la Nagato lanciata a "tutta forza" nel mezzo della Barcolana :s03: :s03: :s03:

Modificato da pugio
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  • 1 month later...

Questo è un piatto veloce e molto buono, un sughetto che si fa nel tempo che cuoce la pasta e chissà perchè mi fa pensare alla cucina di un sommergibile in missione

 

Spaghetti con vongole "a mare"

 

Ingredienti per 4 persone di normale appetito

350 g di spaghetti

una scatola di pomodori pelati (oppure 5, 6 etti di pomodori maturi)

aglio

50 g di burro

pasta d'acciughe

olio, prezzemolo, sale e pepe.

 

Per prima cosa ammorbidire il burro e lavorarlo con la pasta d'acciughe, finchè non sia ben amalgamato, avvolgerlo nell'alluminio e lasciarlo in frigo.

Mettere sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta.

Fare un sughetto leggero col pomodoro: scaldare l'olio con l'aglio schiacciato, versare i pomodori (se avete i freschi prima spellateli e privateli dei semi), salare e pepare a gusto e lasciare cuocere per circa 10 minuti.

A questo punto l'acqua sarà in ebollizione, non vi dimenticate di "calare la pasta" come diciamo al sud.

Cotti gli spaghetti, condirli col burro aromatizzato e la salsa di pomodori, aggiungete anche un po' di prezzemolo tritato.

 

Gustateli ad occhi chiusi e sentirete il sapore delle vongole che però saranno felici "a mare"

 

Spero vi piaccia

Modificato da Leonessa
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Questo è un piatto veloce e molto buono, un sughetto che si fa nel tempo che cuoce la pasta e chissà perchè mi fa pensare alla cucina di un sommergibile in missione

 

Spaghetti con vongole "a mare"

 

Ingredienti per 4 persone di normale appetito

350 g di spaghetti

una scatola di pomodori pelati (oppure 5, 6 etti di pomodori maturi)

aglio

50 g di burro

pasta d'acciughe

olio, prezzemolo, sale e pepe.

 

Per prima cosa ammorbidire il burro e lavorarlo con la pasta d'acciughe, finchè non sia ben amalgamato, avvolgerlo nell'alluminio e lasciarlo in frigo.

Mettere sul fuoco la pentola con l'acqua per la pasta.

Fare un sughetto leggero col pomodoro: scaldare l'olio con l'aglio schiacciato, versare i pomodori (se avete i freschi prima spellateli e privateli dei semi), salare e pepare a gusto e lasciare cuocere per circa 10 minuti.

A questo punto l'acqua sarà in ebollizione, non vi dimenticate di "calare la pasta" come diciamo al sud.

Cotti gli spaghetti, condirli col burro aromatizzato e la salsa di pomodori, aggiungete anche un po' di prezzemolo tritato.

 

Gustateli ad occhi chiusi e sentirete il sapore delle vongole che però saranno felici "a mare"

 

Spero vi piaccia

 

 

:s20: :s20: :s20: Lo provo subito questa sera...... :s20: :s20:

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  • 4 weeks later...

apeiky.jpg

 

 

SPAGHETTI ALLA CONTROCARENA

Dosi per 4 persone

 

500 gr spaghetti o linguine

2 spicchi di aglio

4 granseole

8 pomodorini Pachino tagliati in quattro

Prezzemolo tritato

Olio extra vergine

Sale e pepe

 

Mettere a bollire in acqua per 3 min le granseole. Togliere dalla pentola e far raffreddare. Preparare il sugo di base: in una padella con poco olio far soffriggere l’aglio intero ed il prezzemolo, aggiungere i pomodorini, continuare la cottura per 3 o 4 min.

Appena le granseole saranno raffreddate dovremo togliere la polpa: per prima cosa staccare le chele, aprirle e togliere la polpa, poi iniziare a spolpare il resto del corpo aprendo la parte inferiore. Lasciare intatto il carapace superiore che servirà da guarnizione. Raccogliere tutta la parte commestibile in una terrina.

Rimettere la padella sul fuoco ed aggiungere la polpa al sughetto di base e far andare a fuoco vivace x 5 min.

Lessare gli spaghetti al dente scolarli e saltarli in padella col sugo preparato.

Adagiare ogni carapace in ogni piatto e versare gli spaghetti all’interno di esso, spolverare con prezzemolo tritato e servire caldi.

 

Buon appetito

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E il dolce? Eccolo qua! :s02:

 

 

SOMMERGIBILE AL CIOCCOLATO (nuova versione del salame di cioccolata)

 

Ingredienti:

100 gr di burro

200 gr di biscotti secchi

100 gr di zucchero

50 gr di cacao amaro

50 gr di noci tritate

1 uovo

2 cucchiai di marsala

 

Mettere il burro a pezzetti in una terrina e sciogliere a bagnomaria (immersa, ma galleggiante, in una pentola con acqua bollente).

Aggiungere lo zucchero e il cacao; mescolare fino ad ottenere una crema fluida ed omogenea (come il mare calmissimo).

Unirvi le noci tritate, il tuorlo dell’uovo, la marsala e i biscotti sbriciolati. Montare a neve l’albume ed aggiungerlo al composto. Amalgamare delicatamente.

Tenere da parte un po’ di impasto (che servirà per fare la vela del sommergibile).

Avvolgere il tutto in due fogli di carta stagnola, uno piccolo (per la vela) e uno grande (per il battello) disponendolo in lunghezza, premendolo con un cucchiaio e modellando fino a dargli praticamente la forma del sommergibile e della sua vela.

Mettere in frigorifero a raffreddare. Una volta che sarà ben rassodato, prima di servirlo applicare la vela sopra il sommergibile.

Servire freddo tagliandolo a fette.

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E il dolce? Eccolo qua! :s02:

 

 

SOMMERGIBILE AL CIOCCOLATO (nuova versione del salame di cioccolata)

 

Ingredienti:

100 gr di burro

200 gr di biscotti secchi

100 gr di zucchero

50 gr di cacao amaro

50 gr di noci tritate

1 uovo

2 cucchiai di marsala

 

Mettere il burro a pezzetti in una terrina e sciogliere a bagnomaria (immersa, ma galleggiante, in una pentola con acqua bollente).

Aggiungere lo zucchero e il cacao; mescolare fino ad ottenere una crema fluida ed omogenea (come il mare calmissimo).

Unirvi le noci tritate, il tuorlo dell’uovo, la marsala e i biscotti sbriciolati. Montare a neve l’albume ed aggiungerlo al composto. Amalgamare delicatamente.

Tenere da parte un po’ di impasto (che servirà per fare la vela del sommergibile).

Avvolgere il tutto in due fogli di carta stagnola, uno piccolo (per la vela) e uno grande (per il battello) disponendolo in lunghezza, premendolo con un cucchiaio e modellando fino a dargli praticamente la forma del sommergibile e della sua vela.

Mettere in frigorifero a raffreddare. Una volta che sarà ben rassodato, prima di servirlo applicare la vela sopra il sommergibile.

Servire freddo tagliandolo a fette.

 

 

:s07: :s07: Ma Comandante Ammiraglia88...subito al dolce? :s12: Io sò bene che la cucina dalle sue parti è ricca di prelibatezze.......che sò tipo bigoli neri, canederli ecc. ecc......qualche Sua ricetta???? :s03: :s03: :s03:

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" BERILLO " IN CARPIONE

 

Questa e' una ricetta tipica Comasca o Lariana...

 

Il carpione è un pesce di acqua dolce molto pregiato, parente della trota, ormai pressoché scomparso (in Italia si trova solo nel lago di Garda, dove la sua pesca è rigidamente regolamentata). Il carpione ha carni delicatissime, cosicché si usava prolungarne la conservabilità cuocendolo e addizionandolo di una salsa di aceto e verdure. Il nome di carpione è quindi trasmigrato alla preparazione, che vede l’impiego basilare di diversi tipi di pesce di acqua dolce.

 

Tipologia

 

Tipologia:Antipasti

Stagionalità:Primavera, Estate

Difficoltà:Media

Tempo di esecuzione:60 minuti

Tecnica di cottura:Frittura

 

 

Utensili: tagliere, padella (o friggitrice), schiumarola, vaso di terracotta, cucchiaio di legno

 

Indice ricetta

 

Ingredienti: ALBORELLE (600 g), AGONI (n.6), OLIO PER FRITTURA (q.b.), FARINA (150 g), CIPOLLA (1/2), SEDANO (1/2 gambo), CAROTA (n.1), AGLIO (1 spicchio), PEPE NERO (n.6 grani), CHIODI DI GAROFANO (n.3), PREZZEMOLO TRITATO (20 g), TIMO SELVATICO (o SEGRIGIÖLA) (1 mazzetto), ACETO (1/2 litro), VINO BIANCO SECCO (1/2 litro), SALE (q.b.)

 

Esecuzione

 

Pulire dalle interiora gli agoni e le alborelle, lavarli ed asciugarli

Infarinarli e friggerli in olio bollente, scolandoli con la schiumarola quando sono croccanti

Disporre il pesce nel vaso di terracotta

Tritare le cipolle, l’aglio, il sedano e la carota

Rosolare in poco olio il trito, imbiondendolo, e quindi aggiungere il timo, i chiodi di garofano e i grani di pepe.

Addizionare l’aceto e il vino, portare all’ebollizione

Versare la salsa sul pesce, dentro la terrina di terracotta, aggiungere il prezzemolo e coprire: si può consumare appena raffreddato, ma è conservabile per alcuni giorni al fresco.

 

Note: la conservazione con aceto

 

La conservazione con aceto è una tecnica tradizionale diffusa anche per il pesce di mare (saor nel veneto, scapece nell’Italia Meridionale). L’acidità limita o inibisce lo sviluppo di microrganismi e intenerisce le carni. In pratica tutti i pesci sono adatti a questo tipo di lavorazione: in altre zone lacustri sono impiegate le anguille, le tinche, le carpe, oltre alle alborelle. Il carpione è disponibile, già marinato, nei negozi di gastronomia: in questo caso si abbonda con l’aceto per prolungarne la conservabilità.

 

Varianti

 

Una variazione interessante alla salsa del carpione è la cosiddetta cunscia, cioè la concia, diffusa nei paesi del Lario meridionale. Si utilizzano le erbette, la menta e l’allium romanum (purasc) tritati finissimi; mentre al posto dell’aceto e del vino si impiegano aceto con uova sbattute e brodo vegetale aromatizzato: ne risulta una specie di zabaione all’aceto.

 

Abbinamenti

 

Il carpione si presta ad abbinamenti con altri piatti lariani a base di pesce (risotto con il persico, ecc.), ma anche a minestre. Il vino di accompagnamento deve essere preferibilmente brioso, rosato o anche rosso, come il Lambrusco Mantovano, a causa della persistenza dell’aceto che appiattirebbe un vino bianco.

 

L'ingrediente: i segreti del pesce di lago

 

Nel De arte cocquinaria, Maestro Martino da Como già consigliava di conservare i pesci lacustri, dotati di carne "gentile e corruttibile" in una "salamoja di aqua et aceto". Ma il vero segreto del carpione lariano è un’erba aromatica (del tipo timo selvatico) nota con il nome di segrigiöla (da ségra, segale): cresce spontanea nelle zone rocciose del centro Lago. Ancora: le alborelle, nel periodo aprile-giugno, non si puliscono perchè più asciutte e dolcissime (essendo in fregola, cioè nel periodo degli amori). Altrettanto succede per gli agoni (nel periodo maggio-giugno): in questo caso si recupera, incidendo un lato del collo, la cosiddetta curadura, che, fritta con cipolla, è la base di un piatto acre e piccante, praticamente scomparso.

 

 

( ricetta copiata da " Cucina Lariana on the web )

 

 

BUON APPETITO dal Vostro Affettuoso :s01: :s10: :s03:

 

BERILLO

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MINE SOTTOMARINE NEL MAR GIALLO - ovvero CANEDERLI (per 4 persone)

 

100 gr. di Speck a cubetti e lucanica fresca

200 gr. di pane bianco tagliato a cubetti

40 gr. di farina bianca

prezzemolo tagliato finemente

3 uova

sale

formaggio grana trentino (grattugiato)

un po’ di latte

 

Bagnare i pezzetti di pane con il latte. Amalgamarli poi con le uova. Aggiungere lo speck, la lucanica a piccoli pezzi, la farina, il sale, il grana grattugiato e il prezzemolo. Lavorare fino ad ottenere un impasto omogeneo (se risultasse troppo molle aggiungere un po’ di farina). Lasciare riposare per 10 minuti, modellare i canederli prendendo un po’ di impasto e dandogli la forma di una pallina. Farli cuocere immergendoli nel brodo bollente per 8-10 minuti.

Se si servono in brodo: basta servirli così. Ecco le mine rotonde sottomarine nel mar giallo! :s03:

Se si vogliono gustare asciutti, dopo la cottura nel brodo è sufficiente scolarli, metterli nei rispettivi piatti, e condirli con del burro fritto e salvia.

 

 

 

STRANGOLAPRETI ALLA TRENTINA

 

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di spinaci

pane raffermo grattugiato

2 uova

200 gr. di ricotta fresca

4 cucchiai di farina bianca

sale

 

Lessare in acqua salata gli spinaci, strizzarli e passarli con il mixer (triturare) insieme alla ricotta. Aggiungere al composto le uova. Unire il pane, la farina, il sale e mescolare il tutto. Con l'impasto ottenuto formare degli gnocchi e cuocerli in brodo bollente (sono cotti quando ... riemergono ).

Scolarli e servirli con burro fuso e grana trentino.

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Un altro piatto "liquido" e in cui il contenuto naviga un po'.

 

 

SEZIONI DI SOMMERGIBILE NEL MAR NERO

ovvero "BRO' BRUSA' " ovvero PASTA e FAGIOLI

 

Ingredienti per 4 persone:

200 gr. di fagioli secchi

1 cucchiaio di olio d'oliva

50 gr. di farina bianca

200 gr. di maccheroncini

 

La sera prima si mettono ad ammollire in acqua fredda i fagioli.

Mettere i fagioli (già in ammollo dalla sera prima) in una padella con acqua cuocendoli a fuoco medio per circa un’ora. Si toglie un quinto dei fagioli e si lasciano cuocere i rimanenti per altri 40 minuti.

In una padella di ferro si versa l’olio d'oliva e lo si riscalda, quindi si aggiunge la farina bianca. Si continua a mescolare fino a che la farina diventa del colore marrone chiaro. Questo composto va poi integrato nella minestra di fagioli (che sta ancora cuocendo), lasciando che bolla insieme. A parte e da ultimo si fanno cuocere i maccheroncini. Una volta cotti si aggiungono alla minestra, assieme al quinto di fagioli tolti prima, e si fa cuocere per qualche minuto (praticamente il tempo per riscaldare il tutto).

Ne deve uscire un piatto denso e colorato. A piacere alla fine si aggiunge un po’ di olio di oliva e il grana trentino grattugiato.

 

 

 

Qualcosa di più "solido".

 

RISOTTO AL TEROLDEGO (o allo Spalletti :s02: ci vuole un buon vino rosso)

 

Ingredienti per 4 persone:

400 gr. di riso

1/2 litro di vino Teroldego (è un vino rosso)

70 gr. di burro

1 litro di brodo di carne

20 cl. di panna da cucina

30 gr. di grana trentino

1 cipolla

 

Mettere in una pentola il burro, la cipolla tritata finemente e il riso e far rosolare per qualche minuto. Aggiungere il vino tutto in una volta e quando si sarà completamente assorbito, continuare la cottura con il brodo (aggiungendolo mano, a mano, che si asciuga).

A cottura ultimata, dopo circa 30 minuti (dipende dal tipo di riso), aggiungere una noce di burro, la panna, il grana trentino.

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2q8ammb.jpg

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Fagioli alla ISOTTA FRASCHINI

 

 

Ingredienti per 4 Persone

gr 800 di fagioli cannelini

2 cipolle rosse di media grandezza

gr 200 di tonno in olio d'oliva

olio extra vergine di oliva

sale e pepe

 

Bollire i fagioli per 40 minuti se sono freschi, o per 2 ore se sono secchi. Unire il tonno con la cipolla tagliata a fette e i fagioli freddi. Condirli con olio extra vergine, sale e pepe.

 

Buon appetito e………..vento in prua!!

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FRITTELLE DEL NAUFRAGO....ovvero di robinia.

 

Ne trovai traccia in un libro "salutista", che infatti ho eliminato. Il fatto è che si parlava di fiori di robinia, ma il fiore di robinia è a grappolo, e io l'ho preso alla lettera.. Lascio perdere il mio primo risultato.

Allora, dato che la robinia è una pianta infestante, e quindi in caso di naufragio avrete buone possibilità di trovarla, potete utilizzarla per due scopi:

1- usarla come segnalazione: prendete una foglia, piegatela per il lungo, e accostatela delicatamente tra i pollici, tenendola ferma quel tanto che basta. A questo punto, le due parti della foglia formeranno due lamelle sorprendetemente resistenti. Accostate la bocca ai pollici e soffiate. Se sapete farlo, ne esce un suono acutissimo. Con un po' di esecizio, potrete modulare a volontà, anche in punto-linea tipo Morse. Lo so, perché è vero.

 

2- se capitate nella stagione giusta, potete cibarvi dei fiori. Vabbè, c'è da augurarsi che troviate anche un supermercato nei dintorni per acquistare uova, farina, ecc., ma insomma, come naufraghi non fate troppo le vittime.

Allora:

- prendete un fiore ( meglio più fiori ) di robinia, ma "sgrappolatelo": in pratica, se fosse un grappolo d'uva, tenete gli acini e buttate il graspo

 

fiorirobiniapseudoacaci.jpg

 

- usatelo come una qualsiasi verdura. Lo mettete in pastella, e lo friggete.

Alcuni suggeriscono di aggiungere zucchero; ma perché?

 

EDIT: mi sento in dovere di avvertire di fare attenzione a non confondere la robinia con il maggiociondolo

maggiociondo.jpg

che come vedete è assai simile, ma giallo, e i cui fiori sono velenosi

 

 

 

 

 

.

Modificato da malaparte
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FRITTELLE DEL NAUFRAGO....ovvero di robinia.

 

 

 

.

 

 

Supponentemente supponevo di conoscerle solo io. Tenga conto, comunque, che i fiori di robinia sono ottimi anche se brucati direttamente dall'albero, e poscia ruminati a piacimento magari distesi ai piedi dello stesso.

Medesima operazione può essere proficuamente compiuta coi fiori dell'Albero di Giuda (Cercis siliquastrum). La denominazione della ricetta andrà opportunamente rivisitata, dato l'utilizzo che dello stesso fece il buon Iscariota.

Potrebbe andare bene "FRITTELLE DELL'IMPICCATO"

 

 

Edit:

 

Certo che Giuda, oltre ad avere una gran coda di paglia, non doveva arrivare nemmeno a un metro e sessanta.

 

110qxq.jpg

Modificato da marat
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Noto con piacere che siete degli ottimi estimatori della buona cucina, anzi per meglio dire della cucina "D'assalto"... :s68:

tra una lezzione e l'altra dovrò scrivere qualche ricetta che riesca a farvi "annientare il nenico" (quale è il dietologo!) :s03: :s03:

Modificato da Visitatore
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Noto con piacere che siete degli ottimi estimatori della buona cucina, anzi per meglio dire della cucina "D'assalto"... :s68:

tra una lezzione e l'altra dovrò scrivere qualche ricetta che riesca a farvi "annientare il nenico" (quale è il dietologo!) :s03: :s03:

 

:s20: :s20: Aspettiamo con ansia...... :s03: :s03: :s03:

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Mi sono sentita in dovere di aggiungere (nonj si sa mai!!!) un completamento al mio post n. 38, per evitare confusioni tra Robinia e maggiociondolo, che è velenoso.

Già che parliamo di piante di sopravvivenza in caso di naufragio su isola deserta, ricordo che è commestibile anche il caprifoglio, abbondante nella macchia mediterranea.

Si vabbè, gli spaghetti allo scoglio sono meglio, ma insomma...

imagescab0loi5.jpg

 

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Se poi non trovate sorgenti, strizzare tra i denti e succhiare i gambi del comune trifoglio (credo sia quello che viene anche chiamato acetosella, perchè è acidulo e rinfrescante)

trifoglio.jpg

 

 

vi sarà di grande aiuto.

Fine (per quanto mi riguarda) del Manuale della Giovane Marmotta Naufraga.

Modificato da malaparte
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Una ricetta che vi servirà poi per un'altra. Si tratta di un contorno.

 

 

LUNA PIENA (DURANTE LA NAVIGAZIONE) - ovvero LA POLENTA

 

Ingredienti:

300 gr. di farina gialla di Storo

1 litro di acqua

sale

(l’acqua praticamente fa da dosatore; la quantità di polenta risultante sarà un po’ di meno di quella dell’acqua iniziale)

Va cotta rigorosamente in un paiolo di rame, a fuoco basso di un forno a legna.

 

Far bollire l'acqua salata in un paiolo di rame. Mettere la farina in un piatto per poi aggiungerla all’acqua bollente facendola cadere a pioggia; tanta farina quanta richiede l’acqua. Mentre la si versa si deve mescolare energicamente, meglio con un frustino, per evitare che si formino grumi. Bisogna stare attenti mentre si versa la farina perché il tutto deve restare un po’ mollo, ma non troppo liquido (va tenuto conto del fatto che mentre cuoce un po’ della parte liquida evaporerà). Continuare a mescolare con un mestolo di legno, su fuoco lento, per circa 40 minuti.

E’ una ricetta un po’ difficile, che richiede un po’ di pratica, anche perchè le dosi sono personalizzabili: chi vuole una polenta molla dovrà usare più acqua, chi la vuole molto dura dovrà usare più farina.

Una volta che sarà cotta va rovesciata su un tagliere di legno, e va subito modellata con il mestolo per renderla bella omogenea e da presentare (dargli una forma di luna, tonda e un po' a ... portello di sommergibile), va coperta con un canovaccio che la manterrà calda.

Si taglia a fette per servirla. Ovviamente se è riuscita troppo molle è meglio tenerla nel paiolo e prelevarla con un mestolo per minestra.

 

Può essere utilizzata anche qualche giorno dopo, conservandola in frigorifero, e riscaldandola (tagliata a fette) in una padella con olio e un po’ di grana trentino grattugiato sopra.

Una versione diversa per usarla quando è fredda, meglio a temperatura ambiente, è mettendo semplicemente le fette in un piatto e spalmandole di marmellata.

 

Al posto del paiolo si può usare una pentola, non è la stessa cosa, ma … a mali estremi, estremi rimedi! :s02:

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Mi sono sentita in dovere di aggiungere (nonj si sa mai!!!) un completamento al mio post n. 38, per evitare confusioni tra Robinia e maggiociondolo, che è velenoso.

Già che parliamo di piante di sopravvivenza in caso di naufragio su isola deserta, ricordo che è commestibile anche il caprifoglio, abbondante nella macchia mediterranea.

Si vabbè, gli spaghetti allo scoglio sono meglio, ma insomma...

imagescab0loi5.jpg

 

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Se poi non trovate sorgenti, strizzare tra i denti e succhiare i gambi del comune trifoglio (credo sia quello che viene anche chiamato acetosella, perchè è acidulo e rinfrescante)

trifoglio.jpg

 

 

vi sarà di grande aiuto.

Fine (per quanto mi riguarda) del Manuale della Giovane Marmotta Naufraga.

Ma per evadere dalla vita moderna non bisognava assimilate un prodotto del carciofo? :s03: :s03:

e vero anche che su un'isola deserta è meglio non avere un carciofo :s68: :s68: :s01: :s01:

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Come promesso riporto una ricetta di un buon piatto in cui è utile anche quella della polenta (pubblicata qualche giorno fa).

 

 

CRAUTI e LUGANEGHE (Lucaniche)

 

Ingredienti:

1 Kg di crauti

1 lucanica fresca trentina

200 gr. di pancetta stufata

olio extra vergine di oliva

 

Mettete a cuocere a fuoco lento i crauti coperti d'acqua e con due cucchiai di olio. Dopo 40 minuti aggiungete la pancetta tagliata a pezzi grandi e la lucanica fresca. Lasciate cuocere ancora per circa mezz’ora sempre a fuoco lento. Servite con polenta appena fatta.

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