Ricerca Su Mio Papà, Giovanbattista Manna

[Trident]

Mi presento, mi chiamo Danilo Manna.

 

Già iscritto a Betasom da anni.

 

Mi son deciso a scrivere su queste pagine motivato dalla Vostra passione ed amor Patrio.

 

Mio papà, Giovanbattista Manna, classe 1909 mi è stato vicino fino al 1999, anno in cui, per un banale problema fisico complicatosi, ha terminato serenamente la sua avventura tra di noi.

 

Lui, a soli 18 anni è stato chiamato in Africa nell'ambito delle imprese coloniali dell'Impero grazie alle sue conoscenze della'afabeto Morse (stava facendo gli esami per diventare caposatazione).

 

Da allora per venti anni ha frequentato le maggiori aree interessate dagli interessi italiani con particolare attenzione alla zona di Addis Abeba dove aveva base la sua Compagnia Radiotelegrafisti nel suo ultimo periodo di permanenza in A.O.I..

 

Sto pertanto tentando di ricercare chi può aver avuto, direttamente o indirettamente, contatti con lui o più semplicemente aver frequentato quei luoghi in quegli anni.

 

Di lui possiedo molte decorazioni, tantissime foto originali raccolte in un bellissimo album, il foglio matricolare originale da cui ho appreso, postumo, di alcuni sui atti di eroismo di cui MAI mi aveva accennato in vita.

 

Sarei lieto di poter instaurare un contato con chi ha un famigliare interessato ad analoghe vicissitudini e potrei postare sia molte delle foto in mio possesso che i dettagli del foglio matricolare, ampio come un piccolo libro.

 

Ringrazio sin da ora chi vorrà darmi una mano nell'onorare il suo nome e la Vita di un Italiano.

 

Danilo Manna

[Trident]

Aggiungo che sono sempre contattabile via e-mail all'indirizzo Trident1@live.it

 

Cordialità,

Danilo Manna

[malaparte*]

Hai già provato a prendere contatto con l'ANRRA (Ass. Reduci e Rimpatriati d'Africa)?

http://africaieri.posterous.com/

La mail è anrra@libero.it.

Modificato 8 Agosto, 2011 da malaparte

[Corto Maltese]

La ringrazio per avere condiviso con la Base questa affascinante storia che spero vorrà continuare a raccontarci anche considerato il valore storico (oltre che affettivo) della documentazione in suo possesso.