Vai al contenuto

Rov Fatti In Casa


andreavcc

Messaggi raccomandati

salve signori, il buon gepard ha pubblicato un link nella sezione tecnica.

personalmente l'ho trovato interessantissimo e ritengo che debba essere divulgato :s02:

 

LINK

 

buona visione :s01:

Link al commento
Condividi su altri siti

visti i link?? c'e un pdf su come usare il lego mindstorm (ne ho uno che giace sotto la scivania :s45: ) per farsi un rov abbastanza decente..... credo sia ora di iniziare a studiare..... :s02:

Link al commento
Condividi su altri siti

infatti.... ho letto il pdf del legorov ma è una robetta :s06: ..... questo arduino, ne ho sentito parlare ma non me lo ha presentato nessuno :s68: :s03:

scherzi a parte io in elettronica non ci azzecco molto, anzi tutt'altro..... se mai un giorno sarà.... ne farò un uso molto limitato.

Link al commento
Condividi su altri siti

Vorrei una vostra opinione… Sto dando un’occhiata in rete ai rov nell’intento di capire se con le mie capacità io sia in grado di realizzare qualcosa di simpatico, e per simpatico intendo un rov subacqueo da pilotare tramite visione in soggettiva grazie ad una camera a bordo. Ebbene da quello che vedo, tranne qualche caso, la maggior parte di essi ha schede tipo arduino o muin per il controllo e gestione del veicolo tramite pc con visual basic o oppure addirittura controller tipo xbox collegati al pc… bene che và c'è un telecomando fai da te.

Visto e considerato che io in elettronica sono come la farina, “doppio zero”, mi chiedo se secondo voi potrebbe essere realizzabile una soluzione per bypassare le sopracitate schede o telecomando via filo, ovvero:

con il radiocomando trasmetto i comandi ad una scatola a terra dove troviamo una batteria al piombo da 6 volt che alimenta una ricevente, la quale trasmette i comandi al rov tramite il cavo ombelicale che supponiamo di una cinquantina di metri e reso neutro con qualche “galleggiante”di varia foggia o natura ogni metro. Il segnale video arriva sempre tramite il cavo ombelicale direttamente a terra ad un sistema video (monitor oppure pc). Credete che la lunghezza del cavo possa essere fonte di noie nella trasmissione dei segnali?

Un’altra soluzione potrebbe essere trasmettere i segnali radio normalmente come fatto fin’ora (non potendo raggiungere però profondità oltre i 4 o 5 metri), e far passare tramite cavo ombelicale solo il segnale video e l’alimentazione dell’intero veicolo.

voi cosa dite?

:s10:

Link al commento
Condividi su altri siti

mmm io la butto li, comando via cavo? d'altronde con i trasmettitori per andare oltre i 5m di profondità si sfocia nell'illegale, il segnale può perdersi con tutte le problematiche del caso...un comando via cavo, con una centrale di comando dedicata, magari alloggiatata in una valigetta e comandi attuati a mezzo joistick o leve, 3 telecamere di cui una orientabile montata su braccio mobile, ed avrai una visione in soggettiva, magari anche stereoscopica per una maggiore fedeltà...

e non serve nè arduino ne comandi radio...

Link al commento
Condividi su altri siti

Alcune riceventi e radio comandi hanno un connettore DSC (Direct Servo Control).

Se non sbaglio, questi connettori servono sia per tarare il radio comando che per verificare che tutti gli attuatori nel modello funzionino correttamente senza trasmettere via radio il segnale e quindi senza avere problemi di interferenze con altre trasmittenti presenti in zona, infatti la comunicazione avviene tramite un normale cavo per servocomandi (Gnd, +5V, Segnale) connesso alla porta DSC del radio comando e a quella della ricevente.

 

Al posto di utilizzare diversi metri di cavetto per servocomandi si può benissimo utilizzare un cavo stereo schermato, collegando la massa (Gnd) alla schermatura e i +5V e la linea Segnale ai fili interni (quelli che corrisponderebbero al Left e Right delloi stereo).

Link al commento
Condividi su altri siti

io farei attenzione al problema della caduta di tensione sui cavi dei servi, che funzionano a 5V, quindi già bassi.

50 m. non sono pochi, secondo me si degrada il segnale.

Link al commento
Condividi su altri siti

:s01: grazie per le alternative proposte,

 

mmm io la butto li, comando via cavo? d'altronde con i trasmettitori per andare oltre i 5m di profondità si sfocia nell'illegale, il segnale può perdersi con tutte le problematiche del caso...un comando via cavo, con una centrale di comando dedicata, magari alloggiatata in una valigetta e comandi attuati a mezzo joistick o leve, 3 telecamere di cui una orientabile montata su braccio mobile, ed avrai una visione in soggettiva, magari anche stereoscopica per una maggiore fedeltà...

e non serve nè arduino ne comandi radio...

 

credo anch'io che il cavo sia la soluzione ideale, e se devo dirla tutta la valigetta "dedicata" è il top. ma purtroppo i miei studi formativi fatti in età adolescenziale sono puramente meccanici, in elettrotecnica e elettronica sono pari ad una capra :s03:, avrei qualche problemuccio a fornire il voltaggio ad un motore tramite un potenziometro lineare (come lo stick delle radio per intenderci) figuriamoci mettere un joistick. per le telecamere credo che me ne possa bastare una con pan e tilt dato che l'uso che dovrei fare con un rov sono esplorazione ed (spero mai sia...) recupero modelli dal fondo. conoscete qualche link che mi possa chiarire le idee circa la costruzione di una centrale di comando?

 

 

Alcune riceventi e radio comandi hanno un connettore DSC (Direct Servo Control).

Se non sbaglio, questi connettori servono sia per tarare il radio comando che per verificare che tutti gli attuatori nel modello funzionino correttamente senza trasmettere via radio il segnale e quindi senza avere problemi di interferenze con altre trasmittenti presenti in zona, infatti la comunicazione avviene tramite un normale cavo per servocomandi (Gnd, +5V, Segnale) connesso alla porta DSC del radio comando e a quella della ricevente.

 

Al posto di utilizzare diversi metri di cavetto per servocomandi si può benissimo utilizzare un cavo stereo schermato, collegando la massa (Gnd) alla schermatura e i +5V e la linea Segnale ai fili interni (quelli che corrisponderebbero al Left e Right delloi stereo).

 

la porta DSC sarebbe una svolta, risolverebbe i miei problemi riguardanti una centrale dedicata ..... ora vedo se la mia radio è predisposta :s01:

 

io farei attenzione al problema della caduta di tensione sui cavi dei servi, che funzionano a 5V, quindi già bassi.

50 m. non sono pochi, secondo me si degrada il segnale.

 

credo anch'io che il segnale si perda un pò nella lunghezza del cavo :s06:

 

[edit]

ho trovato un pdf che spiega come farsi un rov (con centrale di controllo) molto semplice a QUESTO link (Build your own Simple Rov) :s02:

Modificato da andreavcc
Link al commento
Condividi su altri siti

Se la tua radio trasmittente non ha il connettore DSC potresti:

 

- alternativa 1: usare, se e' presente nella radio, il connettore allievo/maestro

- aletrnativa 2: se la tua radio e' dotata di un modulo trasmittente, al posto del modulo, puoi connettere direttamente il cavo di trasmissione verso il ROV.

 

In entrambe i casi devi utilizzare le linee del segnale PPM in uscita, quella della massa e quella dei +5V.

 

Per quanto riguarda la perdita di potenza del segnale esistono dei chip appositi, detti buffer di linea, che vengono utilizzati per le reti di computer (LAN) oltre che per i ROV autocostruiti.

 

Se 1200 e rotti metri (4000 ft) di cavo ti sono sufficienti, il MAX485 va piu' che bene.

 

Dal sito della Maxim e' possibile richiederne un certo numero come samples e te li spediscono a casa gratuitamente, te ne servono 2: uno per la stazione di controllo e l'altro a bordo del ROV, e per ciascuno devi aggiungere una resistenza.

 

Questo e' uno schema di esempio (un lato solo):

 

max485tw.png

 

Dal lato trasmittente:

il TX_PIN dello schema lo devi collegare la linea PPM o segnale di uscita delle trasmittente

il RX_PIN lo lasci scollegato

il D3 lo colleghi a +5V

il +5V e GND li colleghi rispettivamente alle line +5V e Massa della trasmittente

 

Dal lato ricevente:

il RX_PIN dello schema lo devi collegare la linea PPM o segnale di ingresso del connettore DSC della ricevente

il TX_PIN lo lasci scollegato

il D3 lo colleghi a GND

il +5V e GND li colleghi rispettivamente alle line +5V e Massa della trasmittente

 

Tra trasmittente e ricevente:

il pin A dal lato trasmittente va collegato al pin A dal lato ricevente

il pin B dal lato trasmittente va collegato al pin B dal lato ricevente

Link al commento
Condividi su altri siti

:s12: wow.... grazie gepard, ora devo digerire le informazioni :s03:

dunque, la mia radio (multiplex royal evo 9) ha la funzione allievo maestro ed usa questo cavo

008512102.jpg

ma ahimè non ho idea di come collegarlo poi alla rx :s06:. inoltre la radio è dotata di modulo di trasmissione come da foto...

 

modulotrs.jpg

 

e volendo usare il buffer di linea... come la pesco la linea PPM?

 

 

[edit] la multiplex fornisce un cavo di "diagnosi" per collegare la rx alla tx senza alcuna trasmissione radio per poter effettuare settaggi sul modello..... una piccola modifica al cavo, con i buffer di linea magari, tanto per non perdere il segnale nel cavo ed il gioco è fatto :s02: .....forse.... :s16:

devo fare mio quel cavo!! :s13:

Modificato da andreavcc
Link al commento
Condividi su altri siti

Bene, avendo il connettore allievo/maestro puoi lasciare perdere l'opzione modulo di trasmissione e puntare sul connettore :s02:

 

Cercando un po' con google ho trovato queste info:

 

a1182001-232-MultiplexConnectorDiagramSmall.jpg

 

A te servono sicuramente:

- il pin 4: IN/OUT Signal - e' il segnale PPM

- il pin 3: Ground, ovvero il pin che va a massa

 

Rimane il dubbio per i +5V, pin 1 e 2:

- il pin 1 dovrebbe essere la tensione della batteria, non i +5V, nel tal caso non va bene.

- il pin 2 (+V switched) potrebbe avere i +5V, probabilmente solo quando attivi la modalita' giusta dello switch allievo/maestro

 

Con un voltmetro o un multimetro in modalita' voltmetro:

- lo colleghi al pin 3 (puntale nero) e al pin 1 (puntale rosso) e verifichi se la tensione e' di 5V e se e' sempre presente, indipendentemente dalla posizione dello switch allievo/maestro.

- lo colleghi al pin 3 (puntale nero) e al pin 2 (puntale rosso) e verifichi se la tensione e' di 5V e se e' sempre presente, indipendentemente dalla posizione dello switch allievo/maestro.

 

Se la tensione sul pin 2 e' di 5V ma va e viene a seconda della posizione dello switch allievo/maestro allora siamo a posto.

 

ATTENZIONE: In teoria, per avere il pin 4 in modalita' PPM OUT (quindi con segnale in uscita), lo switch allievo/maestro deve essere in posizione ALLIEVO

solo in questa modalita' e' possibile controllare il ROV.

 

Fammi sapere i risultati delle misurazioni di tensione, specialmente nel caso la tensione +V non sia di +/-5V

Link al commento
Condividi su altri siti

:s20: ma sei un grande!! altro che bevuta in quadrato ti devo offrire.... cena a casa mia!! :s03:

 

:s10: domanda: se rimedio con rapido colpo di mano (o carta di credito.... che suona meglio :s03: ) un cavo di diagnosi, e consideriamo che dalla radio esce lo spinotto che hai trovato in rete ed alla rx (o in questo caso al buffer di linea) arriva lo spinotto tipico dei servi con - + segnale, ed alimentando il buffer con 6 volt da batteria al piombo tramite i contatti +5V e GND, sono a posto lo stesso o sbaglio? forse friggo il buffer di linea?

 

:s10: altra domanda: parliamo ora del buffer nel rov e diamo per scontato che l'alimentazione arriva da terra con batteria al piombo da 6v.... se ho ben capito collego RX_PIN al segnale in ingresso nella rx. sullo stesso spinotto collego il negativo della rx al D3, lasciando scollegato TX_PIN? e qui come il buffer di linea a terra.... collego GND ed +5V rispettivamente al negativo e positivo in arrivo da terra?

 

:s14: quest'elettronica...... :s68: :s03:

 

[edit]

uhmmmm.... qualcosa non và nelle info circa il connettore multiplex. tra i contatti 1 e 7 ne troviamo un'altro più largo che suppongo sia il gnd e i pin 2-3 ed 1-3 non danno mai 5 volt. domani posto un'immagine dello spinotto femmina nella radio e ne riparliamo :s01:

Modificato da andreavcc
Link al commento
Condividi su altri siti

Potrebbe essere utile anche sapere quali valori di tensioni leggi tra i pin 1, 2, 3 e 4:

 

Per stabilire un riferimento comune, collega il cavo del puntale nero al connettore COM del multimetro e quello rosso al connettore di ingresso di lettura (spero di essermi spiegato :s11:).

Quindi testa le seguenti combinazioni:

	Puntale NERO | Puntale ROSSO	 | Tensione
-----------------+-------------------+------------
 pin 1	   |		pin 2	  |	  ???
	 1	   |			3	  |	  ???
	 1	   |			4	  |	  ???
	 3	   |			1	  |	  ???
	 3	   |			2	  |	  ???
	 3	   |			4	  |	  ???

 

Quando la radio e' spenta, solo in 2 dei casi di cui sopra dovresti poter leggere una differenza di tensione, questo ti permetterà di scoprire il pin della massa e quello +V della batteria (+V unswitched).

In entrambe i casi il valore assoluto della tensione è lo stesso ma in un caso leggerai un valore negativo e nell'altro caso leggerai il valore positivo.

 

Quando leggi un valore positivo, il pin al puntale NERO dovrebbe essere la massa mentre il pin al puntale ROSSO dovrebbe essere il +V della batteria.

Viceversa, con un valore negativo, il puntale NERO è sul pin +V batteria e il puntale ROSSO è a massa.

 

Una volta che hai scoperto i pin di massa e +V unswitched puoi scoprire "facilmente" :s14: il pin +V switched:

1) spegni la radio

2) colleghi il puntale NERO al pin che hai già scoperto essere la Massa

3) colleghi il puntale ROSSO ad uno degli altri pin che non sia il +V unswitched (a questo punto il multimetro non legge nessun valore di tensione)

4) accendi la radio

4.A) se leggi una tensione pari al valore della batteria (a +V unswitched), quello é il pin +V switched

4.B) se leggi una tensione inferiore al valore di +V unswitched:

4.B.1) cambia il tipo di lettura del multimetro da tensione continua a tensione alternata

4.B.1.A) se il valore di tensione letto rimane uguale a quello letto in modalità tensione costante allora il pin é +V switched

4.B.1.B) altrimenti potrebbe essere il pin del segnale (prova ad agire sui comandi per vedere se il valore della tensione cambia, magari spostando la modalità di lettura di nuovo in tensione continua)

4.C) se non leggi nessuna tensione procedi dal punto 1) su un altro pin

 

Hem, sono un informatico... si è mica capito :s03: ?

 

domanda: se rimedio con rapido colpo di mano (o carta di credito.... che suona meglio ) un cavo di diagnosi, e consideriamo che dalla radio esce lo spinotto che hai trovato in rete ed alla rx (o in questo caso al buffer di linea) arriva lo spinotto tipico dei servi con - + segnale, ed alimentando il buffer con 6 volt da batteria al piombo tramite i contatti +5V e GND, sono a posto lo stesso o sbaglio? forse friggo il buffer di linea?

 

La famiglia di buffer di linea di cui fa parte il MAX485 può supportare una tensione di alimentazione fino a 12V ma per avere un segnale il più possibile pulito conviene alimentarlo con una tensione stabilizzata.

Per le prove iniziali i 6V della batteria vanno bene. Come alimentare stabilmente il buffer di linea lo si vedrà meglio in seguito (ad esempio tramite un circuito BEC, battery eliminator circuit).

 

altra domanda: parliamo ora del buffer nel rov e diamo per scontato che l'alimentazione arriva da terra con batteria al piombo da 6v.... se ho ben capito collego RX_PIN al segnale in ingresso nella rx. sullo stesso spinotto collego il negativo della rx al D3

 

Esatto

 

lasciando scollegato TX_PIN?

 

A differenza di quanto avevo scritto nel pomeriggio, cercando meglio, ho trovato un forum in cui consigliano di collegare a massa i pin del buffer di linea che non sono utilizzati, quindi:

 

Lato trasmittente: RX_PIN -> collegato alla Massa della trasmittente

Lato ROV: TX_PIN -> collegato alla Massa della ricevente

 

e qui come il buffer di linea a terra.... collego GND ed +5V rispettivamente al negativo e positivo in arrivo da terra?

 

Lato trasmittente:

GND e +5V vanno collegati ai pin del connettore multiplex, rispettivamente Massa e +V Switched (eventualmente tramite stabilizzatore di tensione - BEC)

 

Lato ROV:

GND e +5V vanno collegati al BEC della ricevente, rispettivamente a GND e +5V

Link al commento
Condividi su altri siti

Hem, sono un informatico... si è mica capito :s03: ?

 

.... iniziavo a sospettarlo.... :s03:

 

per dovere di cronaca metto la foto della femmina della radio

 

dscn0043m.th.jpg

 

che mostra due dettagli, uno è appunto quella linguetta tra i contatti 6 e 7 e l'altra è la posizione del pin 7 rispetto all'imagine che hai riportato... (che l'abbiano pubblicata alla rovescia? booh).

comunque questo week end farò gli esercizi che mi hai dato :s03:, e vedremo che lingua parla sto spinotto :s02:

Link al commento
Condividi su altri siti

Sembra un normalissimo :s11: connettore DIN a 7 Pin femmina, se vai in un negozio di componenti elettronici portandoti dietro la radio dovresti riuscire a trovare il corrispondente connettore DIN a 7 Pin maschio, probabilmente ti costa molto meno dell'apposito cavo della Multiplex.

 

Inoltre potrebbe anche essere che il buffer di linea + la manciata di componenti eventualmente necessari riescano a trovare alloggiamento nel guscio stesso del connettore maschietto.

 

Come hai notato, rispetto all'immagine della piedinatura che ho postato io, il connettore sulla radio sembra sia montato in modo speculare.

 

Pero' l'immagine che ho postato indica che la piedinaura e' quella del connettore maschio vista dal lato delle saldature, ovvero come se vedessi il connettore maschio una volta inserito nel connettore femmina.

 

Tenendo conto che i due pin ai lati della linguetta sono il 6 e il 7 e subito sopra si trovano l'1 e il 3, testando i pin 1 e 3, come ti ho precedentemente indicato, dovresti scoprire quale dei due e' collegato a massa, dopodiche' gli altri vengono da se'.

Link al commento
Condividi su altri siti

:s19: ehm... professor gepard, io ho fatto i compiti..... me li controlla?? :s19:

 

:s03: scherzi a parte, vediamo quello che ho combinato....

dapprima ho voluto fare una prova col tester seguendo però la numerazione riportata sullo spinotto femmina della radio, ovvero questo:

 

multiplexconnectordiagr.jpg

 

con i seguenti risultati:

 

codice1.jpg

 

uhm...... tu mi dici che con la radio spenta dovrei leggere una tensione solo in due casi ma così non è...... forse perchè non ho usato lo shema che mi hai dato :s68: ..... allora ho usato il tuo, cioè questo:

 

multiplexconnectordiagr.jpg

 

ed ecco i risultati:

 

codice2.jpg

 

ora.... rileggendo ciò che mi hai detto di fare, pensandoci un pò su, e affidandomi ciò che può essere puro istinto direi che il tuo schema è risultato corretto, cosi come il pin 4 è il segnale, dato che la tensione varia muvovendo gli stick. comunque non ho capito perchè leggo delle tensioni tra i pin 1 e 2, oppure a radio spenta tra i pin 1 e 4.... ma forse, come dicevano a little italy negli anni sessanta..... fare troppe domande, non è mai salutare :s41: .... :s03: :s68:

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti :s01:

Fra le varie esperienze lavorative elettroniche/meccaniche anni fa diedi consulenza per la progettazione e costruzione di un ROV per lavorare attorno ai 500 metri, da ciò deriva la possibilità di darvi qualche "dritta".

Un consiglio in genere è cercare sempre la semplicità evitando costruzioni troppo sosfisticate...non è necessario avere un controllo proporzionale tanto più se non si ha la dovuta esperienza in elettronica.

Per fare fronte ad una circuiteria poco costosa,semplice ed affidabile desidero segnalare un circuito diviso su due circuiti stampati che permette di ottenere 10 attuazioni.

Il circuito sfrutta solamente un cavetto di collegamento bipolare di qualsiasi tipo sia per la alimentazione che per il segnale.

Funziona molto bene eccolo QUI, descrizione e costo

 

Il manuale

 

La foto dei due circuiti

8220-k8023.jpg

 

Se non sapete dove "sbattere la testa" per i joystick ecco due link QUI ed uno più economico QUA.

 

Cordialità :s03:

Skipjack

Modificato da SKIPJACK
Link al commento
Condividi su altri siti

ciao skip, ogni dritta è più che ben accetta, lo sai.... :s02: se poi hai dei precedenti..... ancora meglio :s01:

io non ho mai avuto il piacere di pilotare un rov e quindi non sò se effettivamente un controllo proporzionale dei thruster sia un obbligo, anche se ritengo che sia il caso, dato che il mio avrà un assetto lievemente positivo e per mantenerlo ad una determinata profondità servirà una piccola spinta. inoltre mi piacerebbe avere una videocamera che possa muoversi verso il basso mossa da un servo. con la mia radio sò esattamene come impostarne il comando, con le basette che gentilmente hai postato no (io in elettronica sono una pera :s03: ). bisogna poi considerare l'uso che dovrò farne, quindi pura esplorazione del fondo e (spero mai sia....) il recupero dei miei modelli (in che modo lo vedrò più avanti).

quindi, l'idea di usare la mia radio è data dal fatto che la conosco abbastanza bene, con lei ho sicuramente un controllo proporzionale usando una ricevente classica ma "via cavo" e, se dovesse servire, miscelazioni varie :s02:

Link al commento
Condividi su altri siti

Skipjack,

ho visto lo schema del circuito che hai proposto, e' interessante il modo in cui sfrutta il doppino per l'alimentazione anche come linea di comunicazione.

 

Se non sapete dove "sbattere la testa" per i joystick ecco due link QUI ed uno più economico QUA.

 

Un joystick ancora piu' economico puo' essere realizzato con 4 semplici pulsanti :s11:

 

Andreavcc,

Si, a orecchio direi che lo schema che ho recuperato chiedendo a San Google e' quello che piu' si avvicina alla verifica sperimentale...

 

comunque non ho capito perchè leggo delle tensioni tra i pin 1 e 2, oppure a radio spenta tra i pin 1 e 4....

 

Hmmm, a naso direi che da qualche parte c'e' un diodo... al germanio :s11: (se noti c'e' una differenza di circa 0.3-0.4 V) "virtualmente" interposto tra i pin 2 e massa e il pin 4 e massa. Ovviamete la sto buttando li' di brutto, dato che non ho lo schema elettrico.

 

ma forse, come dicevano a little italy negli anni sessanta..... fare troppe domande, non è mai salutare

 

:s03: mica solo a Little Italy... :s42: ma e' meglio che stia zitto altrimenti dal Vatic... hem da Roma... :s56:

 

 

Ritorniamo alle questioni tecniche. La tensione sul pin 4 (PPM) mi sembra un po' altina per usarla direttamente per il DSC, converrebbe limitarla a 5V.

Stesso discorso vale per la tensione +V switched (pin 2), ecco il circuitino da applicare ad entrambe questi due piedini:

 

zener-circuit.gif

 

Il valore della resistenza di limitazione della corrente si calcola con la formula indicata nella figura, dove V1 e' la tensione della batteria (assumiamo 7.2V), V2 e' la tensione del diodo Zener (5.1 V) mentre I e' la corrente che scorrera' attraverso di essa e dipende delle correnti di assorbimento dei circuiti che si andranno a collegare a quei pin, dalla corrente di funzionamento dello zener e della potenza dissipabile dal diodo zener, come indicato da questo sito: What is a Zener Diode

 

A breve ti forniro' un po di numerelli per dimensionare le resistenze e i diodi a seconda dell'utilizzo.

 

Per orientare il diodo Zener vedi la seguente figura:

 

368px-Zener_3D_and_ckt.png

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho elaborato un paio di schemi (file PDF) per la connessione DSC tra la trasmittente Royal Evo 9 e una ricevente con ingresso DSC:

 

ROV.jpg

 

Nel circuito superiore si fa uso del buffer di linea MAX485 oppure MAX483 (in alcuni forum consigliano il MAX483 per applicazioni a bassa velocità come in questo caso)

 

Nel circuito inferiore invece si fa uso di un diodo zener da 5.1V e di una resistenza da 220 Ohm, questo circuito NON va bene per un ROV ma, se si hanno già a portata di mano i componenti necessari, può essere utile per testare il DSC.

 

Gli switch in entrambe i circuiti servono per passare da trasmissione via radio a trasmissione via cavo al volo.

 

La trasmittente e la ricevente (il ROV) devono essere alimentate ognuna con la propria batteria.

 

Nel primo circuito la ricevente deve poter fornire i +5V necessari ad alimentare il MAX485 / MAX483

 

[Edit]

Acc... mi sono accorto che converrebbe mettere uno switch doppio anche nel secondo circuito in modo da interrompere anche la linea tra il pin PPM del connettore della radio e la resistenza da 220 Ohm.

In serata faro' la modifica dello schema

Modificato da gepard
Link al commento
Condividi su altri siti

purtroppo la mia grande lacuna è l'elettronica

 

dillo a me!! il fantastico schema di gepard, a prima vista, l'ho scambiato per uno di questi link link

 

:s68: :s03: :s03:

 

scherzi a parte grande gepard :s20: :s20: :s20: , quando avrai modificato la cosa dammi un impulso che salvo lo schema. intanto io provvedo a procacciarmi il.... 485 o il 483?? :s06:

Link al commento
Condividi su altri siti

Vai con il MAX483, per le velocita' di trasmissione che servono per trasferire il segnale PPM e' piu' che molto piu' che sufficiente ed inoltre e' meno schizzinoso del 485.

 

Se non prevedi un utilizzo in un ambiente le cui temperature siano inferiori a 0°C o superiori a +70°C (escludendo il deserto, dato che non c'e' acqua, hai intenzione di usarlo ai poli ? :s03:) l'identificativo per ordinare i samples gratuiti del sito della Maxim e': MAX483CPA+

 

Francesco

Link al commento
Condividi su altri siti

Vai con il MAX483, per le velocita' di trasmissione che servono per trasferire il segnale PPM e' piu' che molto piu' che sufficiente ed inoltre e' meno schizzinoso del 485.

 

Se non prevedi un utilizzo in un ambiente le cui temperature siano inferiori a 0°C o superiori a +70°C (escludendo il deserto, dato che non c'e' acqua, hai intenzione di usarlo ai poli ? :s03:) l'identificativo per ordinare i samples gratuiti del sito della Maxim e': MAX483CPA+

 

Francesco

 

 

Gepard non è meglio che quell'identificativo lo spedisci in PM, non si potrebbe generare un abuso da parte di gente non del forum, con conseguente blocco dell'identificativo ??

Link al commento
Condividi su altri siti

Hem, quell'identificativo e' semplicemente il part number, ovvero il nome completo del chip (cognome='MAX483', nome='CPA+' :s11:).

 

In genere per ogni circuito integrato ne vengono creati diversi modelli, in base al tipo di "package" (SMD, DIL, P-DIP, etc) al range di temperature a cui puo' resistere e ad altre caratteristiche meccaniche/dimensionali/fisiche.

 

Ognuno di questi modelli deve essere identificato in qualche modo.

 

In un negozio di componenti elettronici basta chiedere del 'MAX483' e, se ce l'hanno, con molta probabilita' vi portano quello in plastica nera a 8 piedini (il package detto 'PDIP').

 

Invece cercando sul sito del produttore (in questo caso Maxim) solo come MAX483 vi si presenta una lista abbastanza lunga, ne ho contati 18 modelli diversi di cui 5 si puo' richiedere il sample, di questi 5, 3 sono nel package SMD (Surface Mounted Device) dei cosini quadrati dal lato di 5 mm, gli altri due sono nel package PDIP classico come quello che vendono nei negozi di componentistica, uno e' il 'CPA+' e l'altro e' il 'EPA+' l'unica differenza tra i due e' la temperatura di esercizio:

 

MAX483CPA+: 0°C to +70°C

MAX483EPA+: -40°C to +85°C

 

Hmmm, effettivamente anche l'EPA+ puo' andare bene...

 

Questa e' la pagina del sito della Maxim da cui poter fare le ricerche dei componenti.

 

Nel campo Part Number: inserire MAX483, cliccare sul check box a sinistra del campo Sample quindi cliccare sul bottone Go et voila'...

 

Nei dati visualizzati nella colonna Package: appare Outline Drawing: seguito dal link ad un file PDF in cui e' schematizzato a grandi linee il tipo di package corrispondente al chip il cui part number e' indicato nella prima colonna.

 

Per poter fare la richiesta dei sample bisogna premere sul bottone Sample corrispondente al part number voluto ed effettuare la registrazione dei propri dati (oltre all'indirizzo e-mail, un recapito per spedire i componenti richiesti).

 

ATTENZIONE: non deve essere inserito (e non viene nemmeno richiesto) nessun numero di carta di credito, i samples sono completamente gratuiti, spese di spedizione comprese.

 

In genere dopo un paio di settimane (o anche meno) il pacchettino arriva a casa.

 

Francesco

Link al commento
Condividi su altri siti

Ho aggiornato schema del circuito di interfaccia per ROV/DSC.

Premendo F5 per ricaricare la pagina, oppure tenendo premuto il tasto SHIFT mentre si clicca sul bottone di reload del browser, verrà aggiornata l'immagine con il nuovo schema.

 

Come annunciato ho messo uno switch a 2 vie (DPSP) nel secondo circuito.

 

Nel primo circuito ho inoltre aggiunto un paio di resistenze da 120 Ohm (R1 ed R2) tra i piedini A e B dei 2 buffer di linea, servono come terminatori di linea e riducono eventuali rimbalzi del segnale anche se il MAX483 é più refrattario a questo tipo di problemi rispetto al MAX485.

 

Francesco

Link al commento
Condividi su altri siti

uhm.... visto che non ho le credenziali per ordinare alla maxim, credo che l'ordine dovrò farlo alla farnell, distributore in italia della maxim. però per ammortizare le spese di spedizione sarebbe utile fare un'ordine unico con tutto quello che mi serve..... facciamo una lista della spesa? :s02:

che componenti miservono?? che cavo??

grazie :s04:

Modificato da andreavcc
Link al commento
Condividi su altri siti

Una lista della spesa iniziale potrebbe essere la seguente:

 

x1 connettore maschio DIN 7 pin circolare (per la connessione con la radio)

x2 MAX483 (uno dal lato della radio e uno dal lato del ROV)

x2 resistenze da 120 Ohm (come da circuito)

x1 switch DPST, 1 via - 2 posizioni (come da circuito)

x1 cavo di N metri

 

 

Il tipo di cavo dipende da quanti tipi di segnali devi far passare tra la postazione di controllo e il ROV, ad esempio solo per il controllo tramite MAX483/DSC basterebbe un cavo con due linee in twisted pair (due fili intrecciati, isolati tra di loro).

Se la batteria del ROV la tieni a terra, devi aggiungere altri 2 fili (+V bateria e -V batteria).

Per ogni video camera (solo video) devi aggiungere un filo.

Per ogni microfono (solo audio) devi aggiungere un filo.

Se la batteria é a bordo del ROV con microfoni e video camere, oltre ad un filo per ogni microfono e video camera occorre considerare che ci vuole un filo per la massa comune (Gnd).

 

Ad esempio, un cavo di tipo ethernet contiene 8 fili:

 

Caso con batteria a terra:

- 2 fili per il DSC

- 2 fili per +V batteria e -V batteria (Gnd)

- 2 fili per 2 microfoni (audio stereo, molto utile per individuare la direzione di provenienza dei suoni)

- 2 fili per 2 videcamere (visione stereoscopica, molto utile per rendersi conto delle ditanze)

 

Se invece la batteria é a bordo del ROV, con la stessa configurazione audio/video, ti bastano solo 7 fili:

- 2 fili per il DSC

- 1 filo per la massa comune audio/video (Gnd)

- 2 fili per 2 microfoni (audio stereo, molto utile per individuare la direzione di provenienza dei suoni)

- 2 fili per 2 videcamere (visione stereoscopica, molto utile per rendersi conto delle ditanze)

 

C'é anche da considerare il fatto che per i segnali analogici di audio e video, specialmente per lunghe distanze, é consigliabile utilizzare dei cavi schermati ognuno per conto proprio.

Converrebbe quindi che i segnali audio/video siano in formato digitale.

 

Ci sono un po' di considerazioni da fare anche riguarda il peso del cavo, il peso del ROV che deve poter controbilanciare il peso del cavo, ad eventuali accessori per la manipolazione di oggetti sul fondo o per il recupero dei modelli affondati...

 

LUNGHEZZA DEL CAVO:

Da che distanza pensi di voler controllare il ROV ?

 

VIDEO:

Quante videocamere vuoi mettere ?

Una sola, montata su un supporto mobile rotante/basculante ?

Oppure due, montate in posizione frontale fissa (stereoscopica) ed utilizzando i movimenti del ROV in hovering per orientare la visione ?

Hai già in mente quale tipo utilizzare (hai trovato qualche modello in particolare) ?

 

AUDIO:

Pensi di mettere anche dei microfoni/idrofoni ?

 

MANIPOLATORI:

Devi poter recuperare/agganciare oggetti dal fondale ?

Link al commento
Condividi su altri siti

beh, penso che 100 mt di cavo mi siano sufficienti. per il suo peso intendo ovviare mettendo dei galleggianti ogni tot per renderlo quanto più neutro possibile, così il rov dovrà solo tirarselo dietro.

la camera sarà unica montata su un supporto che ne consenta l'inclinazione verso il basso tramite un servo. per spostare lateralmente la visuale bisognerà muovere il rov. quale mettere sinceramente non ho ancora visto.

audio nessuno... non credo serva a molto.

i manipolatori..... l'unica cosa che devo fare è agganciare in qualche modo i modelli dal fondo... la mia idea è costruire una cellula (il rov) alla quale poter poi montare, all'occorrenza, un modulo aggiuntivo con il sistema di "acchiappo" per i modelli... ma questo intendo svilupparlo solo con il rov finito.

Link al commento
Condividi su altri siti

voglio portare due considerazioni, la dispersione, un cavo di 50/100m per 12V di tensione non è il massimo, visti gli inconvenienti della VDC, diverso è il discorso se si utilizza una VAC, posizionando a bordo del rov un piccolo trasformatore 220/12 si risolverebbe quindi il problema, ma sono da valutare disturbi e rumori, forse un guscio in materiale conduttivo od un adeguato schermo risolverebbe il problema.

per l'alimentazione in alternata (VAC) per sopperire alle dispersioni si può utilizzare un piccolo inverter, se ne trovano a buon prezzo, basta un 100W con una batteria da 25Ah o 2 da 18Ah in parallelo, tenente a mente l'elevato auto consumo dell'Inverter, per questo ho consigliato tali batterie.

Inoltre se vogliamo progettare un guscio in materiale composito mi offro per lo stampaggio.altrimenti via con i semplici tubi in pvc.

Link al commento
Condividi su altri siti

:s15: come non adorare questo forum, grazie per la disponibilità littorio, ma credo si vada a tubi in pvc.... oppure una cosa del genere

 

lbv3006isolrg.th.jpg

 

la struttura portante ai lati che racchiude dei cilindri in plexyglass con camera, ricevente etc etc.....

per il calo di tensione che dire..... :s68:

altre alternative alla corrente alternata?

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti :s01:

...la dispersione, un cavo di 50/100m per 12V di tensione non è il massimo, visti gli inconvenienti della VDC, diverso è il discorso se si utilizza una VAC, posizionando a bordo del rov un piccolo trasformatore 220/12 si risolverebbe quindi il problema, ma sono da valutare disturbi e rumori...per l'alimentazione in alternata (VAC) per sopperire alle dispersioni si può utilizzare un piccolo inverter, se ne trovano a buon prezzo, basta un 100W con una batteria da 25Ah o 2 da 18Ah in parallelo, tenente a mente l'elevato auto consumo dell'Inverter, per questo ho consigliato tali batterie...

Non volevo più intervenire sui ROV visto gli esperti in questo campo, ma da elettronico-elettrotecnico caro corazzata_littorio permettimi di non trovarmi daccordo da quanto consideri riguardo la VDC e la VAC. Il problema della "dispersione" come la chiami tu è l'effetto Joule dovuto alla resistenza del cavo elettrico direttamente proporzionale alla sua lunghezza ed inversamente alla sezione. Questo effetto lo si ha indifferentemente a qualsiasi tensione sia in corrente continua che alternata. Quindi sia a 12VDC che a 12VAC. I piccoli Rov commerciali lavorano a una tensione di alimentazione decisamente più alta rispetto agli standard 12Volt. Per rimanere in termini di sicurezza sono consigliati 48Volt massimi, che assicurano a parità di potenza assorbita a 12Volt solamente un quarto della corrente. Ma cosa stai dicendo? direbbero i più. Per chiarire un esempio: se a 12Volt si ha un assorbimento massimo di 4 Ampere avremo una potenza assorbita di 12X4=48 Watt a 48 Volt di alimentazione per la stessa potenza la corrente sarà solamente di 1 Ampere, infatti 48x1=48Watt, appunto come dicevo. Si potrebbe alzare la tensione come dici tu, ma lavorare a 220 volt all'interno del ROV potrebbe essere un rischio! Per quanto riguarda l'utilizzo della corrente alternata o continua preferisco usare l'alternata, primo perchè potendo lavorare ad alta frequenza a più di 50 hz l'efficienza totale del sistema aumenta ed in più si evita il fenomeno della "galvanostegia" dei cavi.

A proposito evitare sempre di collegare le batterie in parallelo, nessun problema invece per il collegamento in serie. Per quanto riguarda "l'alto consumo degli inverter" anche qui ci sarebbe da chiarire la questione, ma mi pare che siamo già "out of topic" o no?

 

Cordialità :s03:

Skipjack

Modificato da SKIPJACK
Link al commento
Condividi su altri siti

Per quanto riguarda il cavo ombellicale ci sono diversi problemi da risolvere:

 

Dissipazione della corrente:

 

Oltre alla soluzione proposta da Corazzata Littorio di utilizzare la corrente alternata, un'altra soluzione sarebbe quella di mettere la batteria a bordo del ROV, utilizzando il cavo esclusivamente per il trasferimento dei dati.

 

Distanza di trasmissione e qualità del segnale:

 

Poiché i comandi verrebbero impartiti tramite segnale PPM (ovvero un treno di impulsi paragonabile ad una sequenza di dati seriali come quelli che transitano in una normale rete di computers, sebbene ad un rate molto più basso) tramite standard RS485, il canale ottimale per trasferirli su lunga distanza é il doppino a cavetti intrecciati (twisted pair), in questo modo si possono raggiungere diverse centinaia di metri senza problemi di interferenze.

 

Il cavo CAT5, dal punto di vista elettrico, é progettato appositamente per lo standard RS485 (infatti ha un'impedenza di 120 Ohm), inoltre possiede 4 doppini in twisted pair per implementare 4 canali di trasmissione.

 

La rigidità dei cavi CAT5 é dovuta in parte al fatto che contiene i doppini intrecciati (ma questo é il punto di forza del cavo stesso) e soprattutto al fatto che alcuni cavi di tipo CAT5 i fili dei doppini sono di rame pieno anziché in filamenti sottili.

Esistono comunque in commercio dei CAT5 i cui doppini sono costituiti da cavetti in filamenti sottili, tipo questo (5.1 mm di diametro, data sheet).

 

Il cavo suggerito da Corazzata_Littorio potrebbe essere tipo questo (8 contatti + schermatura, 4.5 mm di diametro) (data sheet) che tra l'altro costa anche meno della metà del CAT5.

Ha il vantaggio che é quasi 2 mm più sottile (e quindi meno rigido del CAT5) però i cavetti al suo interno non sono intrecciati.

 

Altre possibilità di cavi schermati ma non twisted pair possono essere questo (4 contatti + schermo 3.5 mm di diametro) o questo (6 contatti + schermo, 4.1 mm di diametro)

 

Segnale Video:

 

Su 100m nemmeno un cavo coassiale dedicato sarebbe in grado di trasmettere il segnale della videocamera senza degradare il segnale, esistono però dei dispositivi detti BALUN (essenzialemte sono dei trasformatori di adattamento dell'impedenza) che trasformano il segnale video coassiale, sbilanciato, in segnale bilanciato adatto an un doppino in twisted pair. In particolare ce ne sono appositi che ne adattano l'impedenza per i cavi di tipo CAT5. Ne servono 2, identici, uno nel ROV e uno dall'altra parte del cavo per convertire il segnale da bilanciato e sbilanciato.

Questi dispositivi permettono di trasferire il segnale video senza eccessiva perdita di qualità fino a 250 metri.

 

Il mio suggeriemento é:

- batteria a bordo del ROV

- utilizzo del cavo CAT5 (anche se é più rigido e più pesante, ma la batteria nel ROV lo compensa un po')

- utilizzo di una coppia di BALUN per ogni videocamera/microfono (al massimo fino a 3 videocamere+microfoni, poi finiscono i fili nel cavo CAT5)

 

Francesco

Link al commento
Condividi su altri siti

Per quanto riguarda il cavo ombellicale...Il mio suggeriemento é:

- batteria a bordo del ROV

- utilizzo del cavo CAT5 (anche se é più rigido e più pesante, ma la batteria nel ROV lo compensa un po')

- utilizzo di una coppia di BALUN per ogni videocamera/microfono (al massimo fino a 3 videocamere+microfoni, poi finiscono i fili nel cavo CAT5)...

Ciao Gepard l'utilizzo di batterie a bordo del ROV ha l'inconveniente di dover ingrandire notevolmente le proprie dimensioni e di limitarne l'autonomia. Al contrario di una alimentazione virtualmente "senza limiti" dalla superficie, ma ha anche il pregio di poter ridurre la dimensione del cavo ombellicale e quindi presentando una ridottissima resistenza all'acqua di poter andare molto in profondità...in questo caso non si usa più un cavo elettrico, ma per tutti i segnali uno solamente in fibra ottica da 3,5mm: il "mitico" PLUTO funziona proprio così.

 

Interfaccia bidirezionale a fibra ottica

 

PLUTO800px-ROV_Pluto.jpg

 

Cordialità

Skipjack

Modificato da SKIPJACK
Link al commento
Condividi su altri siti

:s07: mamma mia che ho scatenato....

ok dai.... l'alimentazione da terra è ufficialmente sopressa.... all'inizio l'avevo scelta per semplificare la cosa, alleggerire e ridurre gli ingombri nel rov ma a quanto pare il risultato è stato decisamente contrario......

quindi diciamo che vorrei alimentare "tutto il rov" con una o due batterie da 6 volt (come amperaggio credo di poterne trovare a 4Ah tranquillamente) tipo quelle tampone per sistemi di allarmi etc. poste ovviamente il più in basso possibile nella struttura. non sono da escludere ovviamente le lipo da 7,2 anche se non mi sono proprio simpatiche.

quindi l'ombelicale sarà composto da cavetto intrecciato (intrecciato per ridurre le interferenze dovute al passaggio di corrente??) per segnale PPM più cavetto per segnale video. ora inizio a dare un'occhiata in giro alla ricerca di qualche microcamera alimentata a 6 volt e vi faccio sapere.....

di nuovo grazie a tutti per la collaborazione e........ beviamoci sopra :s53:

Link al commento
Condividi su altri siti

Dunque, vediamo un po' di dare i numeri :s44: nel caso la fonte di alimentazione sia a terra.

 

Prendiamo come esempio il CAT5 che avevo proposto, dal data sheet si evincono questi dati:

 

Maximum conductor DCR (valore della resistenza elettrica alla corrente continua per ogni cavo): 135 Ohm/km (13.5 Ohm per 100 metri).

Maximum continuous current per conductor (massima corrente transitabile per ogni cavo): 1.0A.

Maximum operating voltage (massima tensione sopportabile): 48V rms (in corrente alternata corrispondono a circa 68 V picco-picco massimi).

 

1. La massima potenza in ingresso per ogni doppino e' pari a 1.0 A * 48 V = 48 W

 

2. Poiche' 100 metri di cavo hanno una resistenza pari a 13.5 Ohm, la resistenza complessiva del doppino e' di 27 Ohm (100 metri + 100 metri, dato che le resistenze dei singolo cavi del doppino si devono considerare in serie)

 

3. Con 1.0 A di corrente massima in ingresso, la massima caduta di tensione causata dal doppino sara' pari a 27 Ohm * 1.0 A = 27 V

 

4. Quindi la massima tensione ottenibile all'uscita del doppino sara' pari a 48 V - 27 V = 21 V

 

5. Pari ad una potenza massima effettivamente erogabile di 21 V * 1.0 A = 21 W

 

Utilizzando un unico doppino per l'alimentazione del ROV, il generatore a terra (o batteria) deve essere in grado di fornire 48W di potenza a 48 V e 1.0A e al ROV verrebbero erogati 21 W di potenza.

 

Dato che per il controllo PPM e per il video servono solo 2 doppini e nal CAT5 ce ne sono 4, gli altri due doppini possono essere messi in parallelo per alimentare il ROV.

 

Quindi con due doppini il generatore a terra deve essere in grado di fornire 96 W di potenza a 48 V e 2.0 A (adesso i doppini sono in parallelo quindi la corrente verrebbe equamente distribuita 1.0 A per doppino) e al ROV verrebbero erogati 42 W di potenza.

 

Se non ho fatto errori (nel caso, spero che Skipjack mi corregga) e se 21 W o 42 W sono sufficienti per le necessita' di andreavcc allora anche con un cavo CAT5 potrebbe andare bene non solo per controllare il ROV ma anche per alimentarlo da terra.

Link al commento
Condividi su altri siti

Dunque, vediamo un po' di dare i numeri :s44: nel caso la fonte di alimentazione sia a terra.

 

... ho idea che ti piacciano questi conticini :s03:

 

[edit] una microcamera come questa potrebbe andare?

 

http://cgi.ebay.it/MICROCAMERA-CABLATA-A-C...id=248324520911

Modificato da andreavcc
Link al commento
Condividi su altri siti

la tensione che volevo utilizzare in VAC è 220V, proprio per questo motivo suggerivo l'impiego di un inverter, ovviamente sarebbe da realizzare poi un quadro stagno con relativi differenziali (di idonea taratura), grazie per aver spolverato l'effetto joule ed aver corredato con opportune spiegazioni, altrimenti chi ci legge poi deve fare i salti mortali per comprendere i nostri discorsi!

Link al commento
Condividi su altri siti

A questo punto dipende tutto da quanta potenza servira' al ROV per muoversi e per l'illuminazione per la videocamera (serve una lampada a LED ad alta intensita', potra' sembrare strano ma i LED ad alta intensita' consumano un po' e dovranno rimanere quasi sempre accesi).

 

Quanti servocomandi serviranno ?

 

Per i motori potrebbero andare bene dei brushless ?

Opportunamente ingrassati probabilmente non occorre nemmeno metterli in un compartimento stagno.

 

Quanti ne servono ?

Che potenza devono avere ? (volt di funzionamento ? corrente assorbita ?)

 

Quanto pesera' il ROV ?

Che peso si prevede debba spostare ?

 

Per corazzata_littorio: con i 220 VAC potrebbe essere interessante utilizzare un sistema di controllo ad onde convogliate, in questo modo e' sufficiente utilizzare il cavo bi/tri filare della corrente.

Link al commento
Condividi su altri siti

:s68: l'illuminazione....

servi, uno per il tilt della microcamera, ed un paio minimo per il manipolatore.

per i motori intendo montare in contenitore stagno questi, due per la propulsione e due per la profondità con riduttore di giri. l'intero apparato rx và alimentato con 6 volt, i motori idem.... sto ancora cercando una camera abbastanza decente da poter alimentare con 6 volt.... ma è dura. al limite ne prendo una da alimentare con batteria da 9 volt dedicata.

il peso è difficile da stimare ad occhio... dipende da molte cose.... ma credo che con delle buone eliche di tipo racing potro avere una spinta adeguata.

Link al commento
Condividi su altri siti

Con questa lista di componenti ti serve la seguente potenza di picco (ovvero considerando tutti i dispositivi funzionanti contemporaneamente): 53 W

 

- 1 A per servo * 3 servi a 5V = 3 A * 5V -> 15 W

- 1.58 A per motore * 4 motori a 6V = 6.32 A * 6V -> 38 W

 

Ci devi aggiungere il consumo della ricevente, della videocamera e dell'illuminazione e la perdita di potenza dovuta ai 4 ESC (uno per ogni motore)

Link al commento
Condividi su altri siti

gepard, ci siamo capiti finalmente...

per la potenza, se usiamo il sistema con 220V (possiamo anche pensare a 110V) ricavati da batteria al Piombo + inverter 12V/220V, non abbiamo problemi, inoltre a bordo si inserisce un piccolo trasformatore, per la dissipazione calore generato dal trasformatore,basta applicare una piastra a contatto con l'acqua esterna e sarà sempre fredda.

Per i led se volete posso procurarvi i led ceramici ad altissima potenza, 1W o anche più.

tilt microcamera con microservo, per la manipolazione avevo fatto delle prove tanto tempo fa con una pompa per freni a disco delle bici, un servo da 5Kg (cinese per giunta!!) mi azionava un pistone simile a quelli lego tecnik, per riaprire le ganasce bastava indietreggiare il servo, avanti chiude indietro apre, questo permette di avere forza e nessuna apertura per il passaggio dei tiranti...che ne pensate?

Link al commento
Condividi su altri siti

...Se non ho fatto errori (nel caso, spero che Skipjack mi corregga) e se 21 W o 42 W sono sufficienti per le necessita' di andreavcc allora anche con un cavo CAT5 potrebbe andare bene non solo per controllare il ROV ma anche per alimentarlo da terra.

 

Ciao gepard "perfetto"! :s20:

 

Cordialità :s03:

Skipjack

Link al commento
Condividi su altri siti

Ciao a tutti :s03:

Una alternativa al sitema di alimentazione "terreste" o completamente "a bordo" potrebbe essere quella di fare scorrere una corrente più limitata ed alimentare parzialmente i vari circuiti con essa, più quella di una batteria continuamente ricaricata da questa corrente limitata. Avremo così la batteria che direttamente fornisce corrente ai vari circuiti e sopperire ai picchi dei motori, ma continuamente ricaricata dalla superfice. Al posto di questa batteria si potrebbe anche usare un supercondensatore di 2 - 3 farad o più , ma questi costicchiano.

Una idea sui motori potrebbe quella di usare dei brushless che non hanno spazzole quindi completamente immergibili in olio fluido bastera un piccolo "Corteco" per trattenere l'olio e non fare entrere acqua. Il vantaggio? molto semplice l'olio essendo un fluido è incomprimibile quindi essendo la custodia dei motore occupato già dall'olio l'acqua non potrà mai entrare. Ma il vantaggio di tutto ciò, direte voi? Molto semplice una tenuta assoluta anche per oltre i mille metri ed una lubrificazione continua che tutela i motori. Per la tenuta dei cavi verso il controller dei brushless non c'è problema: le tenute statiche non presentano problemi di sorta.

 

Cordialità :s01:

Skipjack

Link al commento
Condividi su altri siti

L'idea della batteria tampone sempre sotto carica non e' affatto male... :s51: richiede pero' un circuito ad hoc per la gestione dell'alimentazione e della carica della batteria ma risolve sia il problema dell'autonomia che quello della dispersione di potenza sul cavo ombelicale.

 

Anche io avevo proposto dei motori brushless, non necessitano nemmeno di essere immersi in un bagno d'olio (anzi, la vedo un po' dura immergere nell'olio quelli di tipo outrunner), come dicevo, basta ingrassarli per bene o spruzzarli di una qualche sostanza idrorofoba.

 

Invece, con la 220/110 VAC, sicuramente il trasformatore e' molto economico ma sarebbe piu' efficace un convertitore di corrente switching: efficiente, leggero e non spreca potenza scaldando il resto del mondo :s68:.

 

Francesco

Link al commento
Condividi su altri siti

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Visitatore
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovi formattazione

  Sono ammessi al massimo solo 75 emoticon.

×   Il tuo link è stato automaticamente aggiunto.   Mostrare solo il link di collegamento?

×   Il tuo precedente contenuto è stato ripristinato.   Pulisci l'editor

×   Non è possibile incollare direttamente le immagini. Caricare o inserire immagini da URL.

Caricamento...
  • Statistiche forum

    • Discussioni Totali
      45k
    • Messaggi Totali
      521,5k
×
×
  • Crea Nuovo...