Leopard1 Inviato 26 Giugno, 2011 Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2011 Salve a tutti. quest'anno sono riuscito a vedere e fotografare i tre pezzi (credo da 152mm) della batteria Taranto, in una delle isole eritree Dahlak. Uno è scudato Qualcuno può aiutarmi a capire di che modello sono e perchè la batteria si chiama Taranto? (altre tre batterie nelle Dahlak si chiamavano Giulietti, Borsini e Grabau, in onore ed in memoria, rispettivamente dell'esploratore, del comandante del Ct. Nullo, affondato con la sua nave, e del comandante sambuco Antilope, ucciso in Somalia, altre due si chiamavano Quarto, Eritrea e Acerbi, dal nome delle navi che li avevano in origine installati) Grazie per l'aiuto Uploaded with ImageShack.us Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
pugio Inviato 26 Giugno, 2011 Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2011 (modificato) Sono 120/45 e 152 come quello in foto.Allego il link con ottime spiegazioni. Pugio http://www.ilcornodafrica.it/st-melecapassato.pdf Modificato 26 Giugno, 2011 da pugio Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leopard1 Inviato 26 Giugno, 2011 Autore Segnala Share Inviato 26 Giugno, 2011 Grazie per il giudizio sul mio articolo sul Corno d'Africa.... In effetti i pezzi sono da 152mm (probabilmente lunghi 45 calibri). Sono però alla ricerca di informazioni più approfondite circa il produttore (Armstrong? Ansaldo? OTO?) e l'eventuale precedente installazione su qualche unità navale. Inoltre cercavo e cerco tuttora informazioni sull'orogine della denominazione "Taranto" della batteria Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 1 Luglio, 2011 Segnala Share Inviato 1 Luglio, 2011 (modificato) Dovrebbe trattarsi di un cannone da 152/45 S mod. 1911 di produzione Ansaldo. In questa foto, in effetti, le somiglianze sono molte: (Archivio Storico Ansaldo - coll. M. Brescia) Nella fattispecie, quello della mia immagine dovrebbe essere uno dei pezzi poi imbarcati sulla n.b. Caio Duilio. Nel caso, avanzo l'ipotesi che il pezzo che hai fotografato alle Dahlak provenga proprio dal Duilio o Dal Doria, da bordo dei quali i cannoni da 152 di questo modello furono sbarcati durante la ricostruzione della seconda metà degli anni Trenta. Le somiglianze tra i due cannoni, in effetti, non sono poche, in particolare: - Forma della struttura che copre gli orecchioni; - Cerchiature della canna; - Predellini per i serventi collegati all'affusto da montanti ad "H" orizzontali. Mancano i freni recuperatori (evidentemente rimossi in passato), ma per il resto direi che ci siamo. :s02: Modificato 1 Luglio, 2011 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leopard1 Inviato 4 Luglio, 2011 Autore Segnala Share Inviato 4 Luglio, 2011 Alagi, sei un mago! Direi proprio che il modello di bdf è proprio quello. Proverò ad approfondire la ricerca proprio sulla base delle tue altre informazioni concernenti le unità da cui risultano sbarcati. Mi resta da chiarire il motivo della denominazione "Taranto" della batteria, senz'altro non riferibile all'omonimo incrociatore di preda bellica, come ha confermato anche De Domenico Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leopard1 Inviato 4 Luglio, 2011 Autore Segnala Share Inviato 4 Luglio, 2011 Sembra che di quel modello di bdf ce ne fossero addirittura tre versioni: - una prima , su affusto a perno centrale ed a piedistallo, che armava le corazzate Doria e Duilio. - una seconda, modificata nel 1925 per l'elevazione a 28°, da batteria costiera per la difesa di Ancona. - ed infine una terza, forse modificata dallo Stabilimento Costruzioni Artiglierie della Base Navale di Venezia nel dicembre 1939 su affusto singolo a culla ed a piedistallo, sopraelevato da 16° a 35°, per postazioni a terra, Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Alagi Inviato 4 Luglio, 2011 Segnala Share Inviato 4 Luglio, 2011 (modificato) Mi resta da chiarire il motivo della denominazione "Taranto" della batteria, senz'altro non riferibile all'omonimo incrociatore di preda bellica, come ha confermato anche De Domenico Non lo escluderei a priori. Considera che l'incrociatore Taranto venne dislocato in A.O.I. nel 1935-36 e poi di nuovo nel 1936-37: proprio quando lo smantellamento di Doria e Duilio era in corso, precedentemente all'inizio dei lavori di ricostruzione. E' quindi proprio quello il periodo in cui i pezzi da 152 si resero disponibili: se al loro posizionamento alle Dahlak avesse collaborato parte dell'equipaggio del Taranto, questa denominazione della batteria avrebbe un senso. Chiaramente, si tratta di una mera speculazione, non supportata da elementi documentali, però appare plausibile... :s02: Modificato 4 Luglio, 2011 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leopard1 Inviato 6 Luglio, 2011 Autore Segnala Share Inviato 6 Luglio, 2011 (modificato) ieri ho saputo che il Bollettino d'archivio dell'USMM mi aveva pubblicato delle note proprio sulle batterie costiere delle Dahlak. ( http://www.marina.difesa.it/documentazione...ca_giu_2011.pdf ) Non ho avuto la possibilità di vedere le bozze e neanche le didascalie delle foto. Mi pare che quella di pag. 6 non sia esatta. Che ne pensate? Modificato 7 Luglio, 2011 da Alagi Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Corto Maltese Inviato 6 Settembre, 2011 Segnala Share Inviato 6 Settembre, 2011 ieri ho saputo che il Bollettino d'archivio dell'USMM mi aveva pubblicato delle note proprio sulle batterie costiere delle Dahlak. ( http://www.marina.difesa.it/documentazione...ca_giu_2011.pdf )Non ho avuto la possibilità di vedere le bozze e neanche le didascalie delle foto. Mi pare che quella di pag. 6 non sia esatta. Che ne pensate? Questo messaggio deve essere sfuggito ai nostri grossi calibri...vedo di riportarlo a galla :s03: :s02: . Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Corto Maltese Inviato 15 Settembre, 2011 Segnala Share Inviato 15 Settembre, 2011 Sembra (ma non sono in possesso di questa fonte e quindi la notizia deve essere verificata) che nel volume pubblicato dall'USMM "Le operazioni in Africa Orientale", Roma, 1961, si riporti che sull'Isola di Shumma la Batteria Quarto fosse dotata di artiglierie da 120/45: nell'immagine di pagina 6 sembrerebbe riconoscersi proprio un pezzo di tale calibro (confido però sempre nell'intervento di qualche Comandante più ferrato sull'argomento :s02: ). Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
de domenico Inviato 16 Settembre, 2011 Segnala Share Inviato 16 Settembre, 2011 Sembra (ma non sono in possesso di questa fonte e quindi la notizia deve essere verificata) che nel volume pubblicato dall'USMM "Le operazioni in Africa Orientale", Roma, 1961, si riporti che sull'Isola di Shumma la Batteria Quarto fosse dotata di artiglierie da 120/45: nell'immagine di pagina 6 sembrerebbe riconoscersi proprio un pezzo di tale calibro (confido però sempre nell'intervento di qualche Comandante più ferrato sull'argomento :s02: ). Secondo me quello di pag. 6 è un 152/45, non un 120. Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Corto Maltese Inviato 16 Settembre, 2011 Segnala Share Inviato 16 Settembre, 2011 Secondo me quello di pag. 6 è un 152/45, non un 120. In effetti confrontando l'immagine con quella pubblicata da Maurizio nel post #4 qualche dubbio viene soprattutto per la fascia al centro della canna del pezzo che non mi sembra di ricordare nei 120/45...ma non sono un esperto e peraltro al momento mi trovo anche sprovvisto dei sacri testi... Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leopard1 Inviato 20 Settembre, 2011 Autore Segnala Share Inviato 20 Settembre, 2011 Secondo me quello di pag. 6 è un 152/45, non un 120. Mi fa davvero piacere sentire le opinioni di De Domenico e Corto Maltese, con cui non posso non concordare. In effetti, non avevo il coraggio di prendere posizione netta "contro" l'affermazione decisa dell'USMM (ribadisco, le bozze che avevo inviato erano corredate da altre foto, alcune non utilizzate e sostituite tra l'altro da quelle incriminate). La foto che dovrebbe risalire al 1935 dice che l'isola è Shumma, e questo potrebbe anche rispondere al vero. Nel 1940-41, però, in quella posizione non dovevano esserci più le bdf della foto, probabilmente spostate più a N-W nell'isola di Dohul/Dehel, sostituite in altra zona più a S-E della stessa Shumma dalle bdf da 120, come è possibile vedere a pag. 4 delle mie note sullo stesso argomento già pubblicate su http://www.ilcornodafrica.it/st-melecapassato.pdf. L'intervento di Alagi, con la splendida fotografia da lui postata, mi aveva aiutato a suo tempo a chiarire i miei dubbi proprio sul tipo di bdf da me vista proprio questa primavera a Dohul, ma il modello della foto dell'USMM è diverso, quelli che sembrano i sistemi di recupero di gas posizionati sopra la culatta non sono presenti nè sul "mio" 152, nè su quello di Alagi Che facciamo con gli amici dell'USMM? Citare Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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