Il Grande Assedio Di Malta

[Alagi]

Titolo: IL GRANDE ASSEDIO DI MALTA

Autore: Francesco Balbi da Correggio (a cura di Andrea Lombardi)

Editore: Associazione Italia, Genova

Anno:2010

Pagine: 212

Dimensioni: cm 14 x 20,5, 34 fotografie in b/ne 15 a colori, brossura

Prezzo: Euro 25,00

reperibilità: facile

 

 

Successivamente alla perdita dei propri presidi in Terrasanta, Cipro e Rodi (1522), l’ordine dei Cavalieri di San Giovanni (o “Ospitalieri”) ricevette l’isola di Malta da Carlo V; l’impero ottomano, e l'imperatore Solimano il Magnifico, ben comprendevano la valenza strategico-militare di Malta, elevata al ruolo di vera e propria “chiave del Mediterraneo”, e nel 1565 l'isola fu sottoposta ad un lungo assedio da parte di un esercito turco fatto sbarcare dalla flotta al comando di Piyali Pasha. Le vicende dell'assedio videro gli Ospitalieri, al comando del Gran Maestro Jean Parisot de La Vallette, respingere gli invasori i quali dovettero lamentare gravi perdite (tra i caduti vi furono anche l’ammiraglio Turgut Reis e il noto corsaro Dragut).

Se, da un lato, sono numerosissimi i saggi relativi all’assedio pubblicati nei decenni e nei secoli successivi, è invero quantitativamente scarsa la letteratura sull’argomento dovuta a testimoni diretti di quegli eventi: tra le pochissime opere coeve, la “relazione” sui fatti di Francesco Balbi da Correggio venne data alle stampe, in spagnolo, già nel 1567 ma – sino ad oggi – aveva avuto scarsissima diffusione in italiano, dato che l’unica traduzione – peraltro a limitatissima circolazione – risale ormai ai primi del Novecento.

Già anziano (era nato nel 1505), il Balbi prese parte alla difesa di Malta insieme ai militari della “lingua spagnola”: il suo resoconto, quindi, non soltanto è di prima mano, ma è filtrato – al di là di giustificate visioni di parte – dall’esperienza e dal “vissuto” diretto di fatti ormai consegnati alla storia.

Il diario del Balbi è approfondito e dettagliato, e consente al lettore di immergersi nelle varie situazioni belliche attraverso gli occhi di chi spesso, a discapito dell’età, combatteva in prima linea: in più punti la lettura diventa assolutamente avvincente, come ad esempio nella descrizione della caduta di Forte Sant’Elmo o nei commenti alle fasi finali dell’assedio, con la ritirata via mare dell’esercito invasore turco.

Significativa, per meglio comprendere lo stato d’animo dei difensori dell’isola – dal Gran Maestro all’ultimo degli archibugieri – la descrizione dei lunghi giorni trascorsi nella vana attesa di rinforzi (che giunsero dalla Sicilia quando ormai la partita era già decisa), o i commenti all’apprestamento delle opere difensive al forte di San Michele, che impedirono la conquista turca del lato orientale del “Grand Harbour” e, di conseguenza, di tutta l’isola di Malta.

L’apparato iconografico comprende stampe e mappe dell’epoca, come pure fotografie scattate da Andrea Lombardi a Malta, sui bastioni a mare della Valletta e all’interno dello splendido museo della “Palace Armoury”, ove sono conservate armature, armi da taglio, da fuoco e cannoni risalenti all’epoca del Grande Assedio del 1565.

Mancano una bibliografia e un impianto di note, ma la buona traduzione dell’originale spagnolo e la veste editoriale – sobria e godibile – fanno de Il Grande Assedio di Malta un volume di notevole interesse per comprendere al meglio le vicende di uno dei più importanti eventi della storia mediterranea di ogni tempo.

Modificato 8 Giugno, 2011 da Alagi

[bussolino]

da base artica, marco

 

.................concordo, veramente interessante per meglio capire storia del bacino medideraneo.

 

saluti marco