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A Proposito Di Divise


Totiano

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una casa d'aste aveva recentemente in catalogo questa bellissima giacca da Ammiraglio di Divisione della 1^GM

che ho sempre conosciuto col nomignolo di "divisa da lavoro". la foto piu famosa è quella che ritrae Rizzo sul proprio MAS con questa uniforme...

recita la didascalia:

 

rarissimo modello in lana blu scuro ad un petto con bottoniera coperta, passamanerie alle tasche in seta, alle maniche cucite a rombo per personale imbarcato, belle controspalline mobili da Ammiraglio di Divisione di buonissima ed antica fattura, in gallone dorato con stellette di grado metalliche a cinque punte, secondo il regolamento del 15, bottoni a vite pertinenti, ossidate, bel petto di nastrini, la giacca presenta segni di consunzione al collo, interno di seta

nera,nella tasca interna targhetta di sartoria con il nome dell’Ammiraglio, molto bella in condizioni medie

 

l'asta ha gia avuto luogo ed è per questo che mi permetto di parlarne, anche erchè mi piacerebbe approfondirne la storia visto che è scomparsa dopo la 1^GM

 

divisalavoro.jpg

 

ancora di piu mi incuriosisce, in effetti, questa "cappottina da sommergibilista" (sempre dalla stessa asta) di cui non ricordo di averne mai avuta traccia. questa la didascalia:

 

Cappotto da Sommergibilista della R.M.

Italia, II G.M.

confezionato in pesante tela di cotone cerato nero, tipico indumento protettivo di bordo, buone condizioni

 

cappsmg.jpg

Modificato da Totiano
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Bella e...quasi attuale. Io la porterei anche ora come capo d'abbigliamento. Anzi potrei farmela fare da persona di fiducia che realizza oggetti del genere.

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La ricostruzione storica dell'adozione dello spencer ad un solo petto con collo dritto nella Regia Marina è un'argomento più ostico di quanto pensassi. Considerate quindi quello che sto per scrivere sub iudice sino a quando non avrò ultimato gli accertamenti del caso. L'introduzione di tale capo d'abbigliamento, nella sua declinazione bianca, pare debba farsi risalire all'art. 104 del Regolamento sulle uniformi del 1882 che lo rendeva obbligatorio per tutti gli ufficiali destinati a prestare servizio in paesi dal clima tropicale. Nell'immagine postata da Marco sulla manica della giacca è peraltro riconoscibile la trina di seta nera che venne introdotta, con Foglio d'Ordini n. 129 del 9 maggio 1902 art. 1, per distinguere gli ufficiali dello Stato Maggiore Generale da quello degli altri corpi. La "piccola divisa invernale" compare sulla tavola n. 5 dell'album delle divise del 1903. Per il cappotto cerato dovrete aspettare ancora un po' :s11:

Modificato da Corto Maltese
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In merito alla divisa da pioggia postata riporto quanto affermato da Gino Galuppini nel libro "Le uniformi della Marina Militare", Volume I, USMM, Roma 1997, pag 210: "La tavola 26 (dell'Album delle divise del 1903 n.d.r.) che rappresenta la divisa da pioggia, mostra un impermeabile con il raddoppio semicircolare sulle spalle e le "grondaie" sopra l'attaccatura delle maniche ed un cappello sud-ovest uguali a quelli in uso fino al 1981 [...] con due file di 5 bottoni, tanto per i sottufficiali che per i Sottocapi e Comuni. Per quanto riguarda il cappotto notiamo che, pur essendo uguale a quello in uso fino al 1981 non aveva tasche. Le tasche, verticali, sul cappotto dei marinai furono prescritte con il Foglio d'Ordini n. 266 del 28 settembre 1930". Da quanto riportato possiamo dedurre che il pezzo in vendita sia certamente anteriore al 1930 ma nulla possiamo desumere circa l'appartenenza dello stesso ad un sommergibilista posto che, come si è visto, tale capo di abbigliamento era utilizzato anche dal personale imbarcato sulle Regie Navi :s02: .

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Salve a tutti,

mi permetto di fare un piccolo intervento in quanto è stata fatta un pochino di confusione.

Allora: la prima giacca è proprio parte della "piccola divisa invernale" mod. 1903 che era ovviamente completata dai calzoni; non si tratta quindi di divisa da fatica/lavoro, che era invece in tela bigia (fino al 1918 priva di motivi decorativi e solo dagli anni 20 arricchita dagli stessi motivi presenti sulla 903 già detta).

L'equivalente estiva era bianca ed è praticamente ancora in uso (per cerimonie), immutata da quella del lontano 1903. Mentre la blu invernale accompagnò gli ufficiali per tutta la prima guerra mondiale e cessò di esistere già dal 1919! (per questo motivo è una divisa piuttosto difficile da reperire ed evocativa della Grande Guerra)

La divisa da pioggia era composta dall'impermeabile in grossa e robusta tela cerata, calzoni e berretto SudOvest, dello stesso materiale. Comparve per la prima volta nell'Album delle divise del 1903 ed era assegnata a tutti i marinai; fino al 1929, aveva una fibbia con bottone sul polso, che non compariva più nell'Album del 1929. Quella della foto è quindi successiva al 1929! Le tasche di cui ha accennato un altro utente, comparse solo nel 1930, non sono relative a questa tenuta bensì alla "cappotta", classico pastrano a 3/4 dei marinai, istituito nel lontano 1873 e fino al 1930 privo di tasche.

Per tornare alla divisa da pioggia, dal 1926 venne distribuita al solo personale imbarcato e dal 1938 venne cessata la distribuzione. Era lasciata una dotazione ad ogni unità navale per essere impiegata in determinate occasioni, passava quindi da essere dotazione personale a dotazione di reparto. E' altresì corretto affermare che è praticamente impossibile attribuire l'impermeabile ai sommergibilisti, che certamente lo impiegarono in particolari condizioni meteo, così però come a bordo di tutte le altre unità.

Un nuovo berretto SudOvest (solo lontano parente del robusto copricapo dei primi del 900) venne reintrodotto negli anni 60 (vado a memoria) e definitivamente abrogato qualche anno dopo.

L'impermeabile rimase invece in uso anche dopo la seconda guerra mondiale, ovviamente modificato, alleggerito, foderato ed allungato (altra cosa insomma rispetto alla gloriosa "cerata" del passato)

Saluti

Topazio

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Salve a tutti,

mi permetto di fare un piccolo intervento in quanto è stata fatta un pochino di confusione.

Allora: la prima giacca è proprio parte della "piccola divisa invernale" mod. 1903 che era ovviamente completata dai calzoni; non si tratta quindi di divisa da fatica/lavoro, che era invece in tela bigia (fino al 1918 priva di motivi decorativi e solo dagli anni 20 arricchita dagli stessi motivi presenti sulla 903 già detta).

L'equivalente estiva era bianca ed è praticamente ancora in uso (per cerimonie), immutata da quella del lontano 1903. Mentre la blu invernale accompagnò gli ufficiali per tutta la prima guerra mondiale e cessò di esistere già dal 1919! (per questo motivo è una divisa piuttosto difficile da reperire ed evocativa della Grande Guerra)

La divisa da pioggia era composta dall'impermeabile in grossa e robusta tela cerata, calzoni e berretto SudOvest, dello stesso materiale. Comparve per la prima volta nell'Album delle divise del 1903 ed era assegnata a tutti i marinai; fino al 1929, aveva una fibbia con bottone sul polso, che non compariva più nell'Album del 1929. Quella della foto è quindi successiva al 1929! Le tasche di cui ha accennato un altro utente, comparse solo nel 1930, non sono relative a questa tenuta bensì alla "cappotta", classico pastrano a 3/4 dei marinai, istituito nel lontano 1873 e fino al 1930 privo di tasche.

Per tornare alla divisa da pioggia, dal 1926 venne distribuita al solo personale imbarcato e dal 1938 venne cessata la distribuzione. Era lasciata una dotazione ad ogni unità navale per essere impiegata in determinate occasioni, passava quindi da essere dotazione personale a dotazione di reparto. E' altresì corretto affermare che è praticamente impossibile attribuire l'impermeabile ai sommergibilisti, che certamente lo impiegarono in particolari condizioni meteo, così però come a bordo di tutte le altre unità.

Un nuovo berretto SudOvest (solo lontano parente del robusto copricapo dei primi del 900) venne reintrodotto negli anni 60 (vado a memoria) e definitivamente abrogato qualche anno dopo.

L'impermeabile rimase invece in uso anche dopo la seconda guerra mondiale, ovviamente modificato, alleggerito, foderato ed allungato (altra cosa insomma rispetto alla gloriosa "cerata" del passato)

Saluti

Topazio

 

Comandante Topazio posso chiederle quali sono le sue fonti? Perché la mia (Gino Galuppini "Le uniformi della Marina Militare", Volume I, USMM, Roma 1997) riporta i dati sopra esposti e fino ad oggi veniva ritenuta abbastanza attendibile... Se del caso scriveremo due righe all'USMM :s03: Grazie :s02: .

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Posso conoscere quali sono i punti in contrasto con i volumi del Galuppini? Li possiedo anche io e non trovo discordanze tra quanto da me scritto (fonte Regolamenti R.M.) e quanto presente sui mitici 2 volumi...

Se sarai più chiaro, potrò risponderti.

Topazio

 

PS: se ti riferisci alle tasche, confermo, quando si parla di tasche introdotte nel 1930 ci si riferisce a quelle del pastrano mod. 1873 e non dell'impermeabile della divisa da pioggia illustrato nella foto del post iniziale...

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Grazie Topazio per avermi cortesemente risposto. L'equivoco nasce dal fatto che quando Galuppini parla nel volume di "cappotto" si riferisce anche alla divisa da pioggia come sembrerebbe testimoniare la stessa didascalia che illustra la tavola 26 dell'Album delle Divise laddove l'Autore così si esprime: "Marinanio con cappotto cerato e sudovest (divisa da pioggia)" (V. Volume I, pag. 220). Passando ad altro se non erro la prima adozione della giacca modello spencer può farsi risalire al Foglio d'Ordini del 1 agosto 1896 (V. Vol I, pag. 168) che così la descrive: "Giacca (spencer) di tela bianca, a un solo petto, con una sola bottoniera di cinque bottoni regolamentari per abito e colletto rialzato, portante le stellette regolamentari..." (V. Vol I, immagine a pag. 166). Nel 1903 scomparve il nome spencer sostituito dall'autarchico "giacca" ma il taglio del nuovo capo di abbigliamento mi sembra presenti sostanzialmente le stesse caratteristiche del suo illustre predecessore (collo alto, un solo petto etc...) essendone la naturale evoluzione. Spero così di essermi chiarito. Un caro saluto Nicola

 

 

P.s.: confessi Comandante Topazio nella sua bella ed interessante collezione ha anche qualche capo d'abbigliamento? :s02:

Modificato da Corto Maltese
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Siete meglio di una enciclopedia Comandanti! non solo esaustivi ma anche in grado di discorerre sui particolari!

 

P.s.: confessi Comandante Topazio nella sua bella ed interessante collezione ha anche qualche capo d'abbigliamento? :s02:

 

Si corto, è qualcosa è stato anche cosi gentile da proporcelo in collezionismo

c'è ad esempio la sua raccolta di nastri da berretto https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=31846

 

ma se c'è una cosa che gli invidio profondamente (forse perchè la sento particolarmente affine?) è il pastrano del Direttore di Macchina del Ferraris https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=30243

 

@ Topazio: posso riproporti di postare il Manuale Della Sezione Tattica Sommergibili Del Mar Baltico?

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Salve,

per quanto riguarda il "dubbio" circa il cappotto della tenuta dia pioggia ed il pastrano/cappotto in tessuto, posso solo confermare che si tratta di due ben distinte e, per istituzione, storicamente distanti, complementi di vestiario per marinai.

Se ci si riferisce al cappotto o pastrano (in alcuni regolamenti si parla di cappotto in altri di pastrano pur riferendosi al medesimo capo) si deve intendere quello istituito nel 1873, in pesante panno di lana blu e lungo a 3/4 , ovvero circa un palmo sulle ginocchia. Questo cappotto inizialmente con bottoni in fibra vegetale e senza tasche, venne dapprima migliorato con la sostituzione dei bottoni esistenti con altri metallici e nel 1930 con l'aggiunta della tasche.

Il secondo, parte della tenuta da pioggia (che possiamo chiamarlo impermeabile o cappotto da pioggia o cappotta cerata) è di fatto un impermeabile, nasce nel 1903 e non ha mai avuto tasche.

Posterò in seguito qualche foto di qualcuno di questi capi che ho in collezione.

Per quanto riguarda invece l'invito di Totiano, che ringrazio per l'apprezzamento alla mia collezione, prometto che prossimamente pubblicherò immagini del "memorandum" (ovviamente non nella sua completezza).

Vi offro per adesso questo antipasto di nastrini di Regi sommergibili:

 

57565793.jpg

 

46402514.jpg

 

E solo alcuni di mezzi di superficie:

 

p1010443kh.jpg

 

Saluti a tutti

 

Topazio

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Salve,

per quanto riguarda il "dubbio" circa il cappotto della tenuta dia pioggia ed il pastrano/cappotto in tessuto, posso solo confermare che si tratta di due ben distinte e, per istituzione, storicamente distanti, complementi di vestiario per marinai.

Se ci si riferisce al cappotto o pastrano (in alcuni regolamenti si parla di cappotto in altri di pastrano pur riferendosi al medesimo capo) si deve intendere quello istituito nel 1873, in pesante panno di lana blu e lungo a 3/4 , ovvero circa un palmo sulle ginocchia. Questo cappotto inizialmente con bottoni in fibra vegetale e senza tasche, venne dapprima migliorato con la sostituzione dei bottoni esistenti con altri metallici e nel 1930 con l'aggiunta della tasche.

Il secondo, parte della tenuta da pioggia (che possiamo chiamarlo impermeabile o cappotto da pioggia o cappotta cerata) è di fatto un impermeabile, nasce nel 1903 e non ha mai avuto tasche.

Posterò in seguito qualche foto di qualcuno di questi capi che ho in collezione.

Per quanto riguarda invece l'invito di Totiano, che ringrazio per l'apprezzamento alla mia collezione, prometto che prossimamente pubblicherò immagini del "memorandum" (ovviamente non nella sua completezza).

Vi offro per adesso questo antipasto di nastrini di Regi sommergibili:

Saluti a tutti Topazio

 

Che meraviglia Comandante Topazio! Riesce sempre a stupirmi. Venendo alla tenzone :s03: che ci vede protagonisti direi che il nostro buon Gino Galuppini sembra, sul punto, molto più chiaro nel suo “Storie di una Marina che non c’è più”, Volume II, USMM, Roma 2003 pagg. 7 ss. laddove espressamente trattando del “cappotto di panno per sottocapi e comuni” ricorda come “il cappotto non subì variazioni negli anni dal 1882 al 1930 quando furono aggiunte due tasche verticali nella parte anteriore. La distribuzione del cappotto con tasche fu iniziata con la vestizione dei volontari arruolati nel 1930, come disposto con l’art. 6 del Foglio d’Ordini in data 28 settembre 1930” . Per quanto riguarda la tenuta da pioggia, ed in particolare l’impermeabile, lo stesso Autore ricorda come “1 cappotto di tela cerata” fosse già espressamente previsto dall’art. 10 del R. Decr. 9 marzo 1873 anche se la descrizione fornita appare leggermente diversa dalle risultanze ricavabili ictu oculi dall’immagine contenuta nel regolamento del 1903.

 

snc00443.jpg

 

Buonanotte a tutti :s55:

 

@ Lefa: Io purtroppo non lo posseggo.

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Credo quindi che questo confermi quanto da me asserito :s10: .

Comunque, finchè non si entra nell'ordine di idee che i capi sono 2 e diversi, il primo: il cappotto, il secondo la cerata (o cappotto da pioggia o impermeabile o come volete voi...). Il primo in panno pesante blu, il secondo in pesante tela cerata. Il primo privo di tasche fino al 30, il secondo non ha mai avuto tasche (posterò, con la speranza di essere definitivamente capito, cimeli della mia collezione).

Ripeto il concetto: parlare di aggiunta di tasche dal 1930, per quest'ultimo capo non è corretto. Poi francamente non saprei cosa altro aggiungere! :s14:

Ovviamente tutto nel massimo della collaborazione e rispetto :s02: .

Saluti

 

Topazio

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Mio buon Comandante Topazio è dal post #10 che sosteniamo la stessa cosa :s03: :s03: e più precisamente laddove spiegavo (a questo punto devo presumere in modo poco chiaro) che l'equivoco in cui sono incorso è nato dal fatto che Galuppini nel volume "Le uniformi della Marina Militare" usa il termine cappotto anche come sinonimo di impermeabile. A scanso di uletriori equivoci preciso quindi che ha perfettamente ragione quando ricorda che le tasche vennero applicate nel 1930 solo sul cappotto "ordinario" (cui si riferisce la prima parte del mio penultimo post) e non quindi sull'impermeabile :s02: . Ciò detto attendo con curiosità di vedere le nuove belle immagini della sua collezione. A presto.

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