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I Bollettini Di Guerra Del 1915-18-la Nostra R.marina Mil.


Red

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Cari Com.ti,

dopo aver inseriti i Bolletini di Guerra dell'annol 1940-41

riguardanti la nostra R. Marina Militare ecco che continuo

inserendo quelli della 1^ Guerra Mondiale riguardanti sempre,

ed ovviamente, la nostra R.Marina.

Lo scopo è sempre quello e cioè,renderli noti e metterli a disposi-

zione di qualunque Com.te nel caso ne avesse bisogno per una

ricerca storica oltre a quello di rendere ancor più ricca la do-

cumentazione nel nostro il nostro Forum.

E' questo un lavoro per il quale mi occorrerà tempo per completarlo,

ma nella speranza che possa essere a Voi gradito e soprattutto utile,

volentieri mi metto all'opera !

 

I Bollettini sono tratti dal volume :

" I BOLLETTINI DELLA GUERRA-MCMXV-MCMXVIII "

con prefazione di Benito Mussolini-

Edizioni "ALPES" MILANO-

Senza data ma credo del 1926-

Consta di 593 pagine-

Il suo prezzo era di £ 20 ed oggi a discrezione

di chi lo vende-

Credo di media rarità !

 

Inizio riportando :

 

LA DICHIARAZIONE DI GUERRA.

 

Vienna,23 maggio 1915.

 

" Secondo le istruzioni ricevute da S.M. il Re suo augusto Sovrano,il sottoscritto ha l'onore di partecipare a S.E. il Ministro degli Esteri d'Austria-Ungheria la seguente dichiarazione :

" Già il 4 del mese di maggio vennero comunicati al Governo Imperiale e Reale i motivi per i quali l'Italia,fiduciosa del suo buon diritto,ha considerato decaduto il Trattato d'Alleanza con l'Austria-Ungheria,che fu violato dal Governo Imperiale e Reale;lo ha dichiarato per l'avvenire nullo e senza effetto ed ha ripreso la sua libertà d'azione.

" Il Governo del Re,fermamente deciso di assicurare con tutti i mezzi a sua disposizione la difesa dei diritti e degl'interessi italiani,non trascurerà il suo dovere di prendere contro qualunque minaccia presente e futura quelle misure che vengano imposte dagli avvenimenti per realizzare le aspirazioni nazionali.

" Sua Maestà il Re dichiara che l'Italia si considera in istato di guerra contro l'Austria-Ungheria da domani.

" Il sottoscritto ha l'onore di comunicare nello stesso tempo a S.E. il Ministro degli Esteri austro-ungarico che i passaporti vengono oggi consegnati all'Ambasciatore Imperiale e Reale,a Roma.

" Sarà grato se vorrà provvedere a fargli consegnare i suoi.

 

" Duca d'Avarna "

 

Roma,24 maggio,ore 13,30.

 

(Ufficiale).Era previsto che,appena dichiarata la guerra,vi sarebbe stata un'azione offensiva contro la nostra costa Adriatica,intesa a produrre un effetto morale anzichè a raggiunger un obiettivo militare.

Ma si era provveduto a fronteggiarla,rendendola di brevissima durata.

Difatti piccole unità navali nemiche,specialmente cacciatorpediniere e torpediniere,dalle 4 alle 6 del 24 corrente hanno tirato colpi di cannone sulla nostra costa adriatica.

Anche aeroplani hanno tentato di attaccare l'arsenale di Venezia.

Le navi avversarie,dopo un brevissimo cannoneggiamento,sono state costrette dal nostro naviglio silurante ad allontanarsi.Gli aeroplani sono stati cannoneggiati dall'artiglieria antiaerea fatti segno a un fuoco di fucileria,e attaccati da un nostro aeroplano e da un dirigibile che volavano sull'Adriatico.

Le località attaccate sono Porto Corsini,che rispose immediatamente e costrinse il nemico ad allontanarsi subito;Ancona dove l'attacco diretto specialmente a interrompere la linea ferroviaria,ha cagionato danni facilmente riparabili;Barletta dove l'attacco fu compiuto da un esploratore-cacciatorpediniere che una nostra nave scortata da silurante mise in fuga.A Jesi aeroplani nemici gettarono bombe sull'"hangar",ma senza raggiungere l'obiettivo.Ogni altra notizia sulle azioni di questa notte non ha fondamento.

 

Roma,24 maggio.

 

(Ufficiale).Alle ore 3 di stamane un nostro cacciatorpediniere entrava a Porto Buso,presso il confine italo-austriaco,distruggeva il pontile della stazione e quello della caserma e affondava tutti gli autoscafi raccolti in quel porto.Nessuna perdita nel personale e nessun danno al materiale ha subito il nostro cacciatorpediniere.

Il nemico ha avuto due uomini uccisi e 47 prigionieri,tra i quali un ufficiale e 15 sottufficiali,i quali sono stati trasportati a Venezia.

 

Roma,24 maggio.

 

(Ufficiale).Da notizie complementari risulta che gli aeroplani nemici apparsi stamane a Venezia erano due e hanno lanciato undici bombe senza cagionare gravi danni.La difesa è stata pronta ed efficace riuscendo a mettere subito in fuga gli aviatori nemici.I lievi danni ferroviari cagionati dall'attacco delle navi e degli aeroplani del nemico nelle prime ore di stamane erano già riparati.Le cannonate del nemico hanno affondato un piroscafo tedesco che si trovava nel porto di Ancona.

 

IL PROCLAMA DEL RE

 

Sua Maestà il RE,assumendo il comando supremo delle forze di terra e di mare,ha emanato il seguente ordine del giorno :

Soldati di Terra e di Mare,

L'ora solenne delle rivendicazioni nazionali è suonata.Seguendo l'esempio del mio Grande Avo,assumo oggi il comando delle forze di terra e di mare con sicura fede nella vittoria,che il vostro valore,la vostra abnegazione,la vostra disciplina sapranno conseguire.

Il nemico che vi accingete a combattere è agguerrito e degno di voi.Favorito dal terreno e da sapienti apprestamenti dell'arte,egli vi opporrà tenace resistenza,ma il vostro indomito slancio saprà di certo superarlo.

Soldati,

A voi la gloria di piantare il tricolore d'Italia sui termini sacri che la natura pose ai confini della Patria nostra.A voi la gloria di compiere,finalmente,l'operara con tanto eroismo iniziata dai nostri padri.

 

Gran Quartiere Generale,24 maggio 1915

Vittorio Emanuele

 

Riassunto delle operazioni del 24 maggio.

.....................

 

Nell'Adriatico-I nostri cacciatorpediniere hanno aperto il fuoco contro il distaccamento nemico di Porto Buso e hanno sbarcato truppe,prendendo prigionieri 70 austriaci che furono trasortati a Venezia.

Perdite nostre :un morto e pochi feriti.

Firmato Cadorna.

 

RAPPORTO UFFICIALE DELLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA.

 

Roma,28 maggio.

Le perdite subite dalla marina austro-ungarica nella giornata del del 24 corrente (a prescindere dal noto episodio di Porto Buso) si possono così riassumere :

La torpediniera austriaca "S 80",avvicinatasi al canale di Porto Corsini,fu presa sotto il fuoco della batteria mascherata che il nemico ignorava e fu così gravemente danneggiata da dover essere ricondotta a Pola,facendo acqua per numerose falle.

Il cacciatorpediniere "Scharfschutze" che cooperava con la torpediniera "S 80" subì danni notevoli nel personale e nel materiale e dovette essere soccorso dall'esploratore "Novara" per potersi disimpegnare.Il modernissimo esploratore "Novara" durante la sua azione di soccorso,venne ripetutamente colpito nello scafo ed ebbe numerosi morti,tra cui un tenente di vascello.Il cacciatorpediniere "Czepel",nuovissimo,del tipo "Tatra",venne gravemente danneggiato nell'inseguimento fatto dal nostro reparto navale sopraggiunto durante l'azione contro il "Turbine".

Tutte queste notizie sono confermate da bollettini del nemico,da comunicazioni da noi intercettate ad esso.Occorre aggiungere l'altra attendibilissima,per quanto non proveniente da fonte ufficiale,che l'esploratore austriaco "Helgoland"

nell'azione susseguente contro il nostro cacciatorpediniere,venne così duramente provato dal fuoco del nostro reparto navale,che fu veduto navigare scortato da cacciatorpediniere e fortemente sbandato sulla sinistra a causa di vie d'acqua.Di fronte a queste gravi perdite del nemico,noi non dobbiamo lamentare che quella d'un vecchio cacciatorpediniere del 1901 di 3330 tonnellate,il "Turbine".Questo la mattina del 24 corr.,essendo in servizio d'esplorazione,avvistò un cacciatorpediniere nemico,al quale dette immediatamente la caccia,allontanandosi così dal grosso del reparto navale,al quale era aggregato.la caccia durava da circa mezz'ora,quando sopraggiunsero altre quattro unità nemiche,tre cacciatorpediniere e l'incrociatotre leggero "Helgoland".Il "Turbine" ripiegò allora sul reparto navale a cui era aggregato,ma,colpito per due volte nelle caldaie,andò man mano perdendo velocità.Tuttavia continuò a combattere per circa un'ora,nonostante che un forte incendio divampasse a bordo.Esaurite tutte le munizioni ,il comandante ordinò che fossero aperte valvole di comunicazione col mare per affondare la nave e sottrarla alla cattura da parte del nemico.Il "Turbine" cominciò così ad affondare,ma,nonostante avesse cessato il fuoco,e,con tutto l'equipaggio allineato a poppa fosse così in gravi condizioni,il nemico continuò a cannoneggiarlo a distanza ravvicinata.Il comandante (che sin dall'inizio del combattimento era stato ferito) quando il "Turbine" stava per affondare completamente,ordinò alla gente di gittarsi in mare.I cacciatorpediniere austriaci misero in mare battellini per prestare soccorso ai naufraghi,ma in quel momento,essendo comparso il reparto navale cui si appoggiava il "Turbine" il nemico,ricuperati frettolosamente i battellini,si diresse a tutta forza verso la propria costa.Le nostre navi,lanciate in mare la scialuppe per soccorrere i naufraghi,inseguirono il nemico,apendo il fuoco.Un cacciatorpediniere del tipo "Tatra" (il Czepel) e l'"Helgoland" vennero ripetutamente colpiti e gravemente danneggiati;del "Turbine" furono salvati nove uomini.I comunicati austriaci,venuti a nostra conoscenza,affermano sieno stati recuperati 35 naufraghi,tra i quali il comandante.Si daranno appena possibile,notizie esatte sui salvati e perduti.Il comandante in capo della piazza marittima di Venezia dà le seguenti informazioni :

Un particolareggiato rapporto dell'azione compiuto dal cacciatorpediniere a Porto Buso il 24 corr. conferma che la nave entrò di sorpresa nel porto,cannoneggiò la caserma e distrusse i pontili e numerosi autoscafi.Il primo tenente di fanteria ungherese Yohu Marot,dopo aver fatto spiegare la bandiera bianca,si recò a bordo dello "Zeffiro" ove si arrese coi suoi uomini,consegnando la propria sciabola.Due nostre torpediniere hanno avuto ieri uno scontro con una torpediniera e due sommergibili austriaci.Uno di questi,ripetutamente colpito,emanò un denso fumo nero,sollevò una colonna d'acqua e con un forte boato scomparve,lascando larghe chiazze d'olio alla superficie.Il comandante della torpediniera ritiene sia affondato.Le nostre torpediniere sono completamente illese.

Ieri il dirigibile navale "M.2" volò sopra Sebenico e lanciò bombe che colpirono varie cacciatorpediniere di un gruppo ancorato alla foce del fiume Budua.L'aeronave fa cannoneggiata vivamente,ma senza risultato,e fece ritorno incolume.

 

Firmato :Thaon di Revel.

 

COMUNICATI DELLO STATO MAGGIORE DELLA MARINA

firmati dall'Amm.Thaon di Revel

 

31 maggio 1915,sera

Ieri sera 30 maggio un nostro dirigibiel volato su Pola,lasciava cadere sulla stazione ferroviaria,sul deposito della nafta e sull'Arsenale.Tutte sono scoppiate sui bersagli.Un forte incendio è divampato sull'Arsenale.Il dirigibile, fatto segno a un intenso fuoco delle artiglierie antiaeree,non è stato mai colpito ed è ritornato incolume.

Questa mattina 31 maggio una nostra squadriglia di cacciatorpediniere ha bombardato il cantiere di Monfalcone (presso Trieste) recando gravi danni che gli stessi comandanti dei cacciatorpediniere hanno potuto accertare.Alcuni barconi carichi di farina sono stati sorpresi e distrutti dalla stessa squadriglia nel suo ritorno dall'incursione.Nè i nostri cacciatorpediniere nè i loro equipaggi hanno subito alcun danno dal fuoco dlle artiglierie costiere del nemico.

 

2 giugno 1915

Ieri,1° giugno,una nostra forza navale incrociò tutto il giorno lungo l'arcipelago dalmata,ma dalle notizie sinora pervenute non risulta che il nemico si sia lasciato avvistare.Intanto,poichè nell'isola di Lissa,già connoneggiata dalla flotta francese nello scorso novembre,era stato ripristinato il servizio il servizio semaforico e radio telegrafico,le nostre

navi distrussero il nuovo impianto e distrussero anche l'importante stazione di vedetta a nord dell'isola di Curzola.

 

6 giugno 1915

Ieri,5 giugno,nel medio e basso Adriatico un nostro reparto navale ha compiuto varie operazioni contro le coste del nemico.Sono stati tagliati i cavi telegrafici che congiungevano il continente a isole dell'arcipelago dalmata,distrutti tutti i fari e le stazioni di vedetta di quelle isole,bombardata e fortemente danneggiata la linea ferroviaria tra Cattaro e Ragusa.Nello stesso giorno,nell'alto Adriatico un gruppo di nostri cacciatorpediniere,benchè attaccato da aeroplani austriaci senza alcun successo,ha nuovamente bombardato Monfalcone e affondato vari barconi arichi di merce.Navi maggiori in appoggio dei cacciatorpediniere incrociarono nelle stesse acque senza avvistare il nemico.

 

7 giugno 1915,notte.

Questa mattina,7 giugno,una nostra squadriglia di cacciatorpediniere ha per la terza volta bombardato Monfalcone.Tre batterie di artiglieria piazzate in prossimità del castello di Duino hanno aperto un nutrito fuoco contro le nostre siluranti,le quali,rivolto contro di esse il loro tiro,ne ridussero una al silenzio e incendiarono il castello.I nostri cacciatorpediniere sono sono ritornati incolumi.Nella notte precedente una nuova incursione su Pola è stata eseguita da un nostro dirigibile.L'aeronave ha lasciato cadere varie bombe,che hanno tutte esploso sopra punti di carattere militare.

 

Roma,17 giugno 1915.

Un nostro dirigibile,sorpassando campi trincerati nemici ha ieri notte lanciato bombe di grande potenza sull'importante nodo ferroviario di Divaccia producendo gravi danni.L'aeronave è ritornata incolume,nonostante il vivo fuoco di fucileria e delle mitragliere del nemico.Il sommergibile "Medusa" che aveva compiuto utili e ardimentosi servizi di esplorazione,è stato silurato da un sommergibile nemico.Da comunicati austriaci risulterebbe che un ufficiale e quattro uomini dell'equipaggio sono stati salvati e fatti prigionieri.

 

Roma,18 giugno 1915.

Questa mattina esploratori e cacciatorpediniere austriaci hanno cannoneggiato il tratto di linea ferroviaria litoranea in prossimità di Fano e Pesaro.Nessun danno alle persone,lievissimi in un breve tratto di binario.Le città di Pesaro e Rimini,nonostante siano completamente indifese,sono state bombardate.I danni però sono di lieve entità e limitati a qualche casa privata.Tre persone della popolazine civile di Rimini sono state leggermente ferite.

 

Roma,19 giugno 1915.

Ieri e questa mattina il nemico ha tentato altre operazioni contro la nostra costa,ma senza conseguire alcun risultato.

Nel poemeriggio di ieri una forza navale austriaca si presentò alle foci del Tagliamento.Fatta segno a successivi attacchi da nostre squadriglie di cacciatorpediniere,non ottenne altro risultato che il danneggiamento del faro.I nostri cacciatorpediniere,nonostante fossero contrattaccati anche da un idrovolante,rientrarono incolumi.

Contemporaneamente noi bombardavamo dall'aria il faro austriaco Salvore.Questa mattina un cacciatorpediniere austriaco ha sparato colpi su Monopoli procurando,senza riuscire,d'incendiare i serbatoi di nafta.In queste operazioni del nemico,nessun danno è stato arrecato al nostro personale,sia di mare che di terra,nè alla popolazione civile.

Un piccolo piroscafo mercantile il "Maria Grazia" è stato ieri fermato e affondato nell'Adriatico da un cacciatorpediniere austriaco.L'equipaggio è salvo e ha approdato alla nostra costa presso la marina di Silvi (a nord di Pescara).

 

2 luglio 1915,mattina.

Ieri nell'alto Adriatico l'aviatore francese sottotenente di vascello Rouillet ha lasciato cadere due bombe dall'altezza di 15 metri sul sommergibile austriaco "U.11",le quali sono esplose sott'acqua mplto vicine alla torretta e sembra con esito favorevole.

 

5 luglio 1915,notte

Un nostro dirigibile la scorsa notte ha bombardato e gravemente danneggiato lo Stabilimento Tecnico Triestino.L'aeronave è ritornatoa incolume.

 

7 luglio 1915.

Un'esplorazione in forze è stata compiuta nell'alto Adriatico nella scorsa notte.Il regio incrociatore "Amalfi" che vi prendeva parte è stato all'alba di stamane silurato da un sommergibile austriaco.La nave rimase subito fortemente sbandata a sinistra.Il comandante prima di ordinare alla gente di gettarsi in mare,ha dato grido:"Viva il Re ! Viva L'Italia !" a cui ha fatto eco tutto l'equipaggio allineato a poppa con ordine e con mirabile disciplina.Il comandante ha abbandonato per ultimo la nave,scivolando sul fianco ancora emerso dell'incrociatore,che dopo poco è affondato.Coi nostri mezzi fu salvato la quasi totalità dell'equipaggio e degli ufficiali.

 

19 luglio 1915.

Dalla data dell'ultimo comunicato,7 corr.,la Marina ha dovuto svolgere un'intensa azione-talora molto ravvicinata-con navi e con mezzi aerei contro le coste del nemico nel basso e nell'alto Adriatico.Sul mare possono essere indicate le seguenti operazioni compiute nell'arcipelago dalmata:

Interruzioni di cavi telegrafici presso isole che,per la loro posizione più avanzata verso la nostra sponda,costituiscono efficienti stazioni di vedetta del nemico;distruzione di una di esse delle sistemazioni per il rifornimento di siluranti,della caserma e delle officine con cattura di alcuni prigionieri.All'alba del 18 corr.la divisione dei nostri vecchi incrociatori corazzati "Varese","Ferruccio","Garibaldi" e "Pisani" ha avvicinato le acque di Cattaro,rendendo palese la sua presenza col bombardare e danneggiare seriamente la ferrovia presso quella località.Nello stesso tempo navi sottili agivano contro Gravosa,distruggevano il deposito delle macchine,caserme e vari edifici militari,ed eseguivano mediante sbarchi una ricognizione dell'isola di Giuppana.Le corazzate nemiche,rifugiate nella base di Cattaro,le quali,benchè di tipo moderno,avrebbero potuto affrontare la nostra divisione di antichi e modesti incrociatori,non sono usciti dal porto,pure avendo le macchine pronte.Mentre le nostre navi si allontanavano,sono state fatte segno ad attacchi di sommergibili,ed il "Garibaldi",dopo aver evitato un primo attacco,è stato colpito da un siluro ed è affondato.

L'equipaggio si è comportato con perfetta calma e disciplina,levando più volte il grido di "Viva il Re" prima di gettarsi in mare,secondo l'ordine ricevuto,ed è stato salvato nella massima parte.

Sono da annoverarsi fra le azioni aeree più notevoli:

Bombardamento compiuto (7 corr.) da un nostro dirigibile contro lo Stabilimento Tecnico Triestino,già gravemente danneggiato nella precedente incursione del giorno 4.Questa volta le bombe gettate in quell'importante cantiere hanno fatto divampare un incendio così esteso da essere ancora visibile a 40 chilometri di distanza;Getto di bombe compiuto da un nostro idrovolante su cacciatorpediniere austriaci raccolti nel canale di Fasana,presso Pola (14 corr.);

Bombardamento eseguito da due nostri idrovolanti contro una batteria in vicinanza del faro di Salvore (14 corr.).Intenso bombardamento compiuto con ottimo risultato da un nostro dirigibile della stazione di Grignano e degli impianti attigui della linea ferroviaria Trieste-Monfalcone (16 corr.);Il 17 corr. un idrovolante nemico facente parte d'una squadriglia che aveva volato su Bari e Barletta è stato catturato,e con esso i due ufficiali che lo montavano.

 

23 luglio 1915-

Nella notte del 22 corr. un nostro dirigibile ha gettato bombe su San Polai (a nord-est di Nabresina) e sulla ferrovia di Nabresina.Tutte le bombe sono esplose con ottimi risultati.Un'identica incursione aerea sulla ferrovia di Nabresina è stata da noi ripetuta con un altro dirigibile la scorsa notte,lanciando con efficacia sul bersaglio un forte peso di esplosivo.Entrambi i dirigibili fecero ritorno incolum,benchè fossero stati fatti segno a un nutrito fuoco di cannoni e di fucili.Stamane all'alba il nemico ha bombardato con cinque unità di naviglio sottile (un esploratore e quattro cacciatorpediniere) Ortona,alcuni tratti della ferrovia litoranea da Ortona a Pedaso e le isole Tremiti.

Solo a Ortona si ha da deplorare la morte d'un vecchio e d'un ragazzo di 14 anni.I danni materiali,sono di lieve importanza.

 

30 luglio 1915,notte.

I nemico ha tentato ieri di riprendere possesso dell'isola di Pelagosa,bombardandola dal mare con due incrociatori leggeri e sei cacciatorpediniere,mentre reparti di marinai sbarcavano nell'isola.Gli assalitori vennero respinti con perdite e alcuni furono costretti a raggiungere a nuoto le torpediniere.Noi avemmo due feriti.

 

11 agosto 1915,notte.

Questa mattina due cacciatorpediniere austriaci hanno tirato colpi di cannoni su Bari,Santo Spirito e Molfetta.Si sono avuti a deplorare un morto e sette feriti,tuuti apparteneti alla popolazione civile.Nessun danno apprezzabile è stato arrecato al materiale.Nell'alto Adriatico il sommergibile austriaco "U.12" è stato silurato da un nostro sommergibile ed è affondato con tutto l'equipaggio.

 

13 agosto 1915,notte.

Ieri mattina nel Basso Adriatico è stato affondato il sommergibile austriaco "U.3".Il comandante in seconda e undici uomini dell'equipaggio dell' "U.3" sono stati salvati e fatti prigionieri.

 

18 agosto 1915.

Ieri mattina venti unità austriache ed un aeroplano hanno attaccato l'isoletta di Pelagosa.Il nostro presidio ha sostenuto il violento attacco con molta bravura e il nemico si è ritirato senza tentare operazioni di sbarco.Noi abbaimo avuto 4 morti,fra i quali un ufficiale,e tre feriti.Ignoriamo le perdite del nemico.

 

13 settembre 1915,sera

Il sommergibile francese "Papin",aggregato alle nostre forze navali,silurò il giorno 9 corrente nel medio Adriatico,presso Capo Planka (a ovest di Splato) un gruppo di torpediniere austriache,colpendone gravemente una.

 

.....................................

Il volume non riporta altri Bollettini di Guerra riguardanti la R.Marina Militare.!

 

RED

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