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Crisi Libica


Corto Maltese

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Dal Corriere della Sera:

 

"Libia: mobilitata nave Marina Elettra

 

(ANSA) - ABU DHABI - La nave della marina militare Elettra e' stata mobilitata per far fronte alla emergenza creata dalla crisi in Libia. Lo ha confermato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ad Abu Dhabi per una visita ufficiale. La nave e' attualmente nel porto de La Spezia. Si tratta di una unita' molto particolare, dotata di apparecchiature radar, per la guerra elettronica, di ascolto e raccolta informazioni. A bordo non e' escluso che possano essere imbarcati anche uomini delle forze speciali".

 

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/...000179428.shtml

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Meglio alzare le antenne e abbassare geograficamente le difese, non si sa mai..

Sì e cominciamo a reimbarcare i lanciatori dei missili AA sulle 4 "Minerva".

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Non ho capito. Gheddafi sta facendo mitragliare e bombardare la propria gente e noi ci prepariamo alla difesa? Qualcuno mi può spiegare cosa vuol dire?

 

Geddafi è un "amico" nostro.

Seppur ce ne abbia combinate di tutti i colori, in tutti questi anni si è fatto di tutto per tenerlo buono ed in buoni (meglio dire: accettabili) rapporti con l'Italia. E ci si è in buona parte riusciti.

La Libia è vicinissima all'Italia. E la Libia è uno dei nostri maggiori fornitori di gas e petrolio.

Vista la sua quarantennale dittatura, la nostra ragion politica ha fatto quanto era inevitabilmente possibile fare: buon viso e cattiva sorte. Ha, come già detto, fatto in modo di tenersi buono il Gheddafi, mettendo da parte, ahimè necessariamente, l'esigenza di libertà del popolo libico.

Ci sono voluti quarant'anni di difficilissimi rapporti, di bastone e di carota, di enormi rospi inghiottiti, di concessioni e... di soldi.

Se Gheddafi verrà cacciato via, il paese non sarà pronto per una democrazia. Ed è estremamente probabile che prenda il potere l'islam estremo, nella persona di qualche infervorato sceicco. Quasi tutta l'Africa corre questo rischio.

Un potere islamico estremo a pochi chilometri dalla nostra costa. Ecco perché ci prepariamo alla difesa.

Non occorre essere un analista alla Jack Ryan per temere ragionevolmente una simile prospettiva...

Modificato da Bob Napp
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Magari ci saranno elezioni libere, il futuro è incerto, chi può dire chi salirà al potere?

Hanno spostato qualche asset pregiato difensivo e alzato il livello di allerta non per la paura di un futuro traballante ma perchè ieri due caccia libici armati che si sono rifiutati di sganciare sulla folla sono atterrati a Malta, dobbiamo per forza alzare antenne e difese, oltre a sostenere i bisognosi condannando le follie.

 

Ecco le foto della coppia di Mirage atterrati a Malta.

 

t1larg.pilot.defectors.maltastar.jpg

Modificato da Lefa
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Mi spiace contraddire la notizia,

NON sarà nave Elettra ad andare in missione, Bensì il Cacciatorpediniere Lanciamissili Francesco Mimbelli.

Questo farà da piattaforma per movimenti elicotteristici nel sud mediterraneo.

Questo ha detto parola più parola meno il Ministro della Difesa Ignazio la Russa.

 

La cosa non mi piace, sento puzza di bruciato.

 

Ciao a tutti

 

 

Fassio

 

:s67:

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Fonte?

Non ho letto ne sentito nulla a riguardo.

 

Un'altra foto dal Sole, notare nel riquadro in basso a sinistra i contractors che sembrano essere arrivati a migliaia per sostenere Gheddafi.

 

s24o.jpg

 

[edit]

 

Trovato:

 

La Russa, pronto un C130 per rimpatrio italiani

La situazione in Libia preoccupa anche le autorità italiane. Parlando con i giornalisti ad Abu Dhabi, dove si trova in visita ufficiale, il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, ha detto che un aereo C130 dell'Aeronautica Militare «è pronto a partire dall'Italia per rimpatriare un centinaio di connazionali che si trovano a Bengasi». La Russa ha anche annunciato che a salpare per il Mediterraneo e a posizionarsi in acque internazionali di fronte alle coste libiche, non sarà la nave Elettra come annunciato ieri ma la Francesco Mimbelli, «per motivi logistici e tecnici». La nave «farà da piattaforma per il controllo aereo della parte sud del Mediterraneo», ha detto La Russa.

 

Strana gaffe quella dell'Elettra.... :s41:

Modificato da Lefa
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Visitatore giovannibandenere

Dico la mia.

 

Sta succedendo qualcosa di molto grande; credo che neanche i big del mondo sappiano cosa fare, come fare che cosa, quando finirà, nè tantomeno in che modo finirà.

Gli interessi in ballo sono ultramiliardari, gli interessati sono tanti, troppi e per giunta impreparati loro stessi perchè non se l'aspettavano.

 

Sempre all' insegna dello speriamo che io me la cavo, l'Italia è direttissimamente interessata a quanto sta succedendo alla sua dirimpettaia; tantopiù se si pensa che il Mediterraneo è tutto un via-vai strano di gente strana e di navi venute da lontano. Con uno Stato mediorientale in particolare, pronto a scattare in tutte le direzioni al primo stormir di fronde. Un'altro Stato suo antagonista che ha bisogno di risolvere i propri problemi interni magari ricorrendo alla mobilitazione delle masse contro il satana; e non si sa se si limita a fare il guardone con le sue navi oppure cerca rogna.

 

L'Italia, se non altro perchè c'è, se non altro perchè qualche interesse ce l'avrebbe, se non altro a scopo cautelare e preventivo, se non altro e forse soprattutto perchè ama la sua dirimpettaia; ovvero per tutte queste cose messe insieme, deve essere ben presente e non solo diplomaticamente ma anche fisicamente.

Al momento, per quanto possa immaginare e sapendo che le situazioni possono cambiare da un momento all'altro, credo di poter ritenere questi nostri interventi sui livelli d'attenzione, un diciamo minimo atto dovuto.

 

Nient'altro che un atto dovuto.

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Geddafi è un "amico" nostro.

Seppur ce ne abbia combinate di tutti i colori, in tutti questi anni si è fatto di tutto per tenerlo buono ed in buoni (meglio dire: accettabili) rapporti con l'Italia. E ci si è in buona parte riusciti.

La Libia è vicinissima all'Italia. E la Libia è uno dei nostri maggiori fornitori di gas e petrolio.

Vista la sua quarantennale dittatura, la nostra ragion politica ha fatto quanto era inevitabilmente possibile fare: buon viso e cattiva sorte. Ha, come già detto, fatto in modo di tenersi buono il Gheddafi, mettendo da parte, ahimè necessariamente, l'esigenza di libertà del popolo libico.

Ci sono voluti quarant'anni di difficilissimi rapporti, di bastone e di carota, di enormi rospi inghiottiti, di concessioni e... di soldi.

 

E qui sta secondo me l'errore: certe pentole a pressione prima o poi scoppiano, e certi nodi vengono al pettine sempre.

Che la stabilità della Libia fosse nostro interesse, è sicuro. Pensare di mantenere questa stabilità sostenendo, più o meno tacitamente, un regime dittatoriale e liberticida, è invece a dir poco miope. Non abbiamo capito che proprio favorendo dei processi di progressiva "democratizzazione" di questo paese, isolandone il regime dittatoriale di Gheddafi anzichè coccolarlo, si sarebbe perseguita una vera stabilizzazione dell'area. E invece, pur di tenerci attaccati "alla canna del gas" (metano) e pur di trovare accordi per respingere 4 barconi di immigrati (gravissimo problema di sicurezza nazionale questo!), ci siamo prodigati in baciamano e spettacoli equestri (corteggiamento antico ovviamente, mica solo degli ultimi anni, anche se ovviamente di recente tutto è stato personalizzato e spettacolarizzato con tecniche da cabaret) con la stessa lungimiranza dell'orchestrina che suonava mentre il Titanic andava a picco. Si tratta ovviamente solo di una mia opinabilissima opinione, ma devo constatare con amarezza che i fatti sembrano darmi ragione.

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La cosa non mi piace, sento puzza di bruciato.

 

 

:s67:

 

 

Concordo pure io, c'è puzza di bruciato. La situazione è estremamente grave e potenzialmente pericolosa per noi!

Oggi le forniture di gas hanno ridotta la pressione, ci si aspetta una chiusura totale dei gasdotti. La Borsa Italiana, per evitare tracolli oggi, dietro la scusa di un non precisato problema tecnico, non ha aperto.

 

Il rischio è di uno scontro (vera e prorpria guerra civile) tra mercenari e popolo in rivolta con possibili colpi di coda di Gheddafi.

 

Molto pericoloso!!

 

ciao

Modificato da miqui
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@Hunter: quale avrebbe dovuto o potuto essere allora un atteggiamento alternativo verso la Libia (visto che stiamo parlando nello specifico) in questi anni? E non solo nel periodo del governo Berlusconi, cui penso tu ti riferisca in particolar modo e conoscendoti, ma anche durante i vari governi italiani che si sono succeduti negli anni?

Io non mi ricordo particolari prese di posizione diverse sotto altri altri mandati oppure è successo?

 

La mia domanda è posta in generale ed a chiunque abbia voglia di parlarne o spiegarmi; in particolare è volta a cercare di capire se davvero si avesse potuto procedere diversamente in modo realistico e pragmatico negli anni passati, tenuto conto di tutti i problemi e gli strascichi passati con la Libia.

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..Oggi le forniture di gas hanno ridotta la pressione, ci si aspetta una chiusura totale dei gasdotti. La Borsa Italiana, per evitare tracolli oggi, dietro la scusa di un non precisato problema tecnico, non ha aperto..

 

Strana coincidenza vero? :s10:

Meglio diavolo, non sono affatto in liquidità! Oggi leggevo che i membri che contano dell'OPEC hanno garantito il compenso del flusso di materia provienete dalla Libia, questo dovrebbe fermare un poco l'avanzata del prezzo.

 

Rimanendo in un discorso macro, credo che in questi anni abbiamo cercato di assicurare la fornitura energetica al nostro paese facendo le mosse giuste al fine di non essere più presi per il collo dai vari stati che si mettono a puntare i piedi, se un giorno Putin fa le bizze, ci pensa Gheddafi, e viceversa..

A Gela sembra che il gas già non arrivi più..

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Cari amici,

Dice bene Lefa, il gas a Gela non arriva più, perchè il gasdotto è stato chiuso da ieri, come comunicato da Rai News come sottotitolo del telegiornale intorno alle ore 14.00.

Ad ogni modo, era meglio se in compagnia del Mimbelli, mandavano anche Nave Elettra, così con le sue apparecchiature serviva sia per le comunicazioni che per ascoltare l'etere.

Ad ogni modo se poc'anzi sentivo puzza di bruciato, adesso mi sà che si rischi di rimanere con il manico del tegame in mano e il resto è sparito in una grande fiammata.

Speriamo bene, ma andremo in contro a tempi poco piacevoli anche per noi occidentali.

 

Scusate il mio pessimismo, ma sono fatto così

 

Un caro saluto

 

 

Fassio

 

 

:s67: W i 150 anni dell'Italia Unita

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@Hunter: quale avrebbe dovuto o potuto essere allora un atteggiamento alternativo verso la Libia (visto che stiamo parlando nello specifico) in questi anni? E non solo nel periodo del governo Berlusconi, cui penso tu ti riferisca in particolar modo e conoscendoti, ma anche durante i vari governi italiani che si sono succeduti negli anni?

Io non mi ricordo particolari prese di posizione diverse sotto altri altri mandati oppure è successo?

 

Hai voglia... se fai una veloce ricerca in rete sui rapporti diplomatici Italia Libia scoprirai cose fantastiche, ma soprattutto che prima del 1998 i rapporti erano ben più tesi...

...ora non voglio dire che bisognava stare coi missili puntati, ci mancherebbe altro, ma la parola d'ordine dovrebbe essere, in questi casi "equilibrio". Da un lato le esigenze nazionali, dall'altro la consapevolezza che si ha a che fare con un regime totalitario da cui comunque vanno prese le distanze. Invece nell'ultimo decennio abbiamo tubato come piccioni innamorati (scusate l'immagine colorita) annaffiando il tutto a suon di miliardi di dollari/euro tra contratti/investimenti/risarcimenti ecc...

Questo io lo chiamo compromettersi oltre la dovuta decenza, a prescindere dai presunti vantaggi economici che ne derivano e a prescindere dagli attori della commedia, anche se su questo punto, personalmente, non credo nelle coincidenze.

 

Comunque non volevo porre l'accento sulla politica italiana, solo sul fatto che in generale a mio avviso paga di più la coerenza con certi principi che non il compromesso per un tornaconto immediato. Perchè poi, appunto, i nodi vengono al pettine e si rischia di avere un danno (economico, di immagine ecc...) dieci volte superiore.

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Dal Corriere della Sera:

 

 

"Nave da guerra libica a largo Malta

22 Febbraio 2011 19:08 ESTERI

 

(ANSA) - LA VALLETTA - Una nave da guerra libica, con 200 marinai a bordo, incrocia al largo della Valletta, sotto la sorveglianza di unità militari maltesi. Lo rendono noto fonti militari locali. I libici hanno comunicato via radio di aver ammainato la bandiera libica, ma non hanno chiesto asilo politico, secondo le fonti. Il governo maltese sta tenendo una riunione d'emergenza".

 

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/...000179767.shtml

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Qualcuno può controllare se l'Elettra è partita o meno da Spezia?

Io non credo molto ai comunicati ufficiali, meglio controllare.

Ciao Gilbyit forse in questo momento sarebbe meglio tralasciare certi argomenti. Mi spiego: non voglio assolutamente censurare il tuo post, anzi condivido la tua curiosità, ma in quel teatro operativo la situazione è delicata e certe informazioni potrebbero essere male interpretate :s02: .

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Dal Corriere della Sera:

 

 

"Nave da guerra libica a largo Malta

22 Febbraio 2011 19:08 ESTERI

 

(ANSA) - LA VALLETTA - Una nave da guerra libica, con 200 marinai a bordo, incrocia al largo della Valletta, sotto la sorveglianza di unità militari maltesi. Lo rendono noto fonti militari locali. I libici hanno comunicato via radio di aver ammainato la bandiera libica, ma non hanno chiesto asilo politico, secondo le fonti. Il governo maltese sta tenendo una riunione d'emergenza".

 

http://www.corriere.it/notizie-ultima-ora/...000179767.shtml

 

... mmh ... Comincia a far Caldo ....

 

@ Corto ... Concordo con la tua opinione circa questo tipo di notizie.

Modificato da Subbuster_ITA
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Alcune considerazioni in ordine sparso: più che "crisi libica", parlerei di "crisi Mediterranea", o meglio dell'intera area islamica. A tal proposito sul forum era stato aperto, a tal proposito, un altro topic.

I cocci, per così dire, son rotti: si è partiti dalla Tunisia, passati all'Egitto e arrivati alla Libia (a tacere di Yemen, Giordania, Iran ).

Per una rivoluzione sono necessari due elementi base: una situazione sociale percepita da una larga maggioranza come non più sopportabile ed una ampia fascia giovanile (20/30 enni) disposti a scendere in piazza e battersi sino alla fine. E questo è successo.

Chiaramente il campanello d'allarme in Italia è suonato per due motivi: sbarchi e chiusura dei rubinetti energetici.

In realtà che la pressione (sociale) stesse raggiungendo dei livelli di guardia doveva essere percettibile già da tempo, nessuno a livello mondiale sembra essersene accorto. Ulteriore sintomo di un fenomeno che deve essere assunto in tutta la sua gravità: si sta andando a livello internazionale verso un vuoto di potere. Che la più grande potenza mondiale, gli USA si faccia rubare e pubblicare documenti diplomatici e assista stupita a una rivoluzione globale non può che essere segno di un declino relativo. A forza di parlare di democrazia c'è chi ci ha creduto davvero e ha provveduto a mettere alla porta satrapi e demagoghi, ora tocca al terzomondista d'accatto Gheddafi.

Questa la diagnosi, fatto sempre salvo che non avvengano ulteriori esplosioni "per simpatia".

Una possibile "cura" sarebbe quello di non aver paura dei fondamentalisti, di aiutare in ogni modo la formazione di regimi democratici, laici, onesti e attendibili.

I "sacrifici" economici che l'occidente dovrebbe sostenere sarebbero infinitamente minori dei danni subiti e subendi.

Un'ultima nota: forse l'islam è molto differente da come lo immagina Lewis, Huntington e i "padani": è un mondo giovane, ribollente, alla ricerca di un'esistenza migliore e di un futuro. Se l'Occidente pretende di essere dirigente è una onesta prospettiva che non dovrebbe negare.

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Ho visto il recente comunicato video di Gheddafi, accusa Italia e USA di fomentare la rivolta fornendo razzi agli insorti..

Io sinceramente non mi capacito di come l'Italia, nella figura del suo rappresentante, non si sia fatta ancora sentire in maniera risoluta, anche in ragione dei buoni rapporti avuti ad ora.

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Visitatore giovannibandenere

Sembra che il nostro Ministro Difesa abbia intenzione di ricorrere, oltre a navi (detto al plurale non al singolare) ed ad aerei, anche all'Esercito, "alcune centinaia di militari", immagino soldati, visto che anche avieri e marinai sono militari.

L'EU non gradisce profughi immigrati e pare che l'Olanda abbia inviato/invierà una fregata, la HNLMS Tromp, in acque nostrane (fonte CNN)

 

 

 

ANSA) - ROMA, 22 FEB - Per il rimpatrio o l'eventuale evacuazione degli italiani dalla Libia la Difesa e' pronta a mettere in campo 4-5 aerei C-130, alcune navi e, se necessario, qualche centinaio di militari. Lo ha detto il ministro della Difesa, La Russa, sottolineando che di tutto cio' si parlera' nella riunione ministeriale di questa sera.

 

ANSA) - BRUXELLES, 22 FEB - 'Solidarieta' con il governo italiano, disponibilita' a fornire materiale umano e mezzi finanziari', ma non ci sara' alcuna apertura nei confronti di una distribuzione del fardello dell'immigrazione proveniente dai Paesi del Nord Africa. E' quanto si apprende da fonti diplomatiche europee. I governi del nord Europa sono intenzionati a considerare le rivolte 'un problema europeo', ma fanno notare che l'Italia 'non puo' avere problemi a fronteggiare qualche migliaio di migranti'.

 

LIBYA, 7:19 a.m. ET, 2:19 p.m. local] A NATO commander told CNN that a Dutch navy frigate, HNLMS Tromp, will travel to Libya for a possible evacuation operation of citizens and expatriates of the Netherlands and others. It is unclear when the operation would be able to take place. The ship can accommodate hundreds of people for a few days.

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Se Gheddafi verrà cacciato via, il paese non sarà pronto per una democrazia. Ed è estremamente probabile che prenda il potere l'islam estremo, nella persona di qualche infervorato sceicco. Quasi tutta l'Africa corre questo rischio.

 

Concordo... Il paese non è pronto per un alterntiva...

Gli stessi USA hanno imparato a propie spese cosa vuol dire certare di estirpare un dittatore per imporre una democrazia.

Il pericolo forse no stà tanto nel fatto che la Libia veda nascere un governo di provenienza Islamica, vi sono infatti stati mediorientali, che fanno dell'Islam la propia religione nazionale senza per questo essere definiti fondamentalisti.... Vedi forse il Kuwait....

Io mi preoccuperei di più di eventuali infiltrazioni di cellule terroristiche che come visto in Iraq aprofittano di queste situazioni di transizione...

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Se non fosse che ci sono di mezzo centinaia di morti, l'intera vicenda mi apparirebbe come un vecchio film con Montagnani o con il colonnello Buttiglione di turno.

 

Chissà dove sono le "amazzoni" (???) adesso, e che fine avranno fatto la famosa tenda e la foto adesiva di Omar al Muktar...

 

Ma sì, mandiamo anche il Mimbelli, per contribuire...

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vi sono infatti stati mediorientali, che fanno dell'Islam la propia religione nazionale senza per questo essere definiti fondamentalisti.... Vedi forse il Kuwait....

 

Diciamo che ci sono Paesi fondamentalisti alleati dell'Occidente, e altri no. E anche sui fondamentalismi andrebbe fatta un po' di chiarezza e qualche distinguo: le donne e le minoranze, anche ebraiche e cristiane, hanno sicuramente più diritti in Iran che in Arabia Saudita, ma i sauditi sono i nostri sons-of-a-bitch, per dirla con FDR, gli iraniani no.

 

Per la Libia... oddio, se nel 1986 mi avessero detto che un giorno avrei fatto il tifo per Gheddafi, avrei fatto portar via dagli infermieri chi me lo diceva. E questo dice tutto, credo senza che io pretenda di essere nella ragione. Solo un sentimento a pelle.

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Ciao Gilbyit forse in questo momento sarebbe meglio tralasciare certi argomenti. Mi spiego: non voglio assolutamente censurare il tuo post, anzi condivido la tua curiosità, ma in quel teatro operativo la situazione è delicata e certe informazioni potrebbero essere male interpretate :s02: .

In certe situazioni gli inglesi al contrario di noi italiani hanno sempre mostrato bandiera, pubblicizzando i loro movimenti navali il più possibile.

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e intanto le navi iraniane....... :s14:

 

mi piace sempre meno...

 

Una domanda... che raggio avranno i missili a lungo raggio di Gheddafi & company...

No, perchè ho già a che fare con un Babbeo che comanda questa provincia... se poi ci si mette anche cip e ciop..a posto sono!!!

 

ciaooo

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e intanto le navi iraniane....... :s14:

mi piace sempre meno...

Una domanda... che raggio avranno i missili a lungo raggio di Gheddafi & company...

No, perchè ho già a che fare con un Babbeo che comanda questa provincia... se poi ci si mette anche cip e ciop..a posto sono!!!

ciaooo

Mi sembra l'ultimo dei problemi.

Penso piuttosto a un calo del 25% delle importazioni di greggio, accompagnato da un arrivo di centinaia di migliaia di profughi.

Poi con la banzina a tre euro al litro che si fa? :s12:

E la bolletta alle stelle? :s06:

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Senza nulla togliere alla drammaticità del momento, consentitemi una battuta...

 

 

...ma dopo il "quasi parente" Mubarak e l'amico di mille e una notti Gheddafi, secondo voi, da uno a dieci, quanto (e cosa ) si sta toccando Putin?

 

 

fine battuta, torniamo seri.

 

 

In relazione a quanto scritto e chiesto nel mio precedente post, ho trovato questo articolo che mi pare piuttosto equilibrato (non viene ne da Libero ne da Repubblica) e dà una risposta generale (ma parziale) alla mia domanda in merito ai possibili atteggiamenti verso situazioni come la Libia.

http://www.ilsole24ore.com/art/commenti-e-...l?uuid=Aa91aeAD

 

Leggendolo ho inteso che questo modus operandi della diplomazia italiana è bipartisan e cmq affonda le sue radici in certi criteri ispiratori che risalgono ad un'altra epoca storia del nostro presente.

 

Ora mi domando, se noi non fossimo l'Italia con i suoi metodi, discutibili o meno, ma un'altra nazione europea come sarebbero potute andare le cose? Non mi pare che le altre diplomazie europee (ed anche a stelle e strisce) abbiano raccolto risultati particolarmente brillanti negli ultimi anni...o sbaglio?

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Update di ieri sera da Al Jazeera, sembra che alcuni dei nostri caccia stiano monitornado la nave, manifestanti libici a Malta bruciano bandiere italiane:

 

http://english.aljazeera.net/news/europe/2...2359147622.html

 

The Italian navy has told Al Jazeera it is monitoring a Libyan "naval asset" that has stalled off the coast of Malta.

 

Malta is the closest European Union member to Libya and is located just 340km north of Libyan shores in the Mediterranean Sea.

 

Al Jazeera's Cal Perry, reporting from Malta on Tuesday, said: "We're talking to a very senior source inside the Italian army and what he's telling us basically is that this ship has been spotted off the coast of Malta.

 

"There's obviously concern on the part of the Italians - and we've been talking all day about the Italian-Libyan relationship. I think it's fair to say we're seeing tensions here rising in a way that we haven't seen in the past.

 

"At about 6pm, we understand, five Italian fighter jets left the base ... in southern Italy to get eyes on this ship; to take a look at this ship; where it is; what's going on.

 

"There were rumours that it had lowered its flags - maybe it was a ship that's defecting. The concern, of course, is that if this ship is not one that's going to defect, what's it doing in these waters?"

 

A report on the Times of Malta website said Maltese forces had denied they were monitoring any Libyan warship.

 

The developments came a day after two Libyan fighter-jet pilots defected to Malta, saying they had been ordered to fire on civilians who are protesting against the rule of Muammar Gaddafi, in power since 1969.

 

"Malta has become a departure point and entry point for people trying to flee Tripoli [Libya's capital]," our correspondent said, nothing that there was chaos at the local airport.

 

"The smallest European Union country, this tiny island of Malta, has become the central point of European countries to get their citizens out [of Libya].

 

"As the situation develops, perhaps ... we'll see more and more Libyan officials coming here to defect, because it's just geographically close."

 

In other news from Malta, about 100 Libyans rallied on Tuesday outside their embassy on the island, burning an Italian flag in protest against Italy's close ties with Gaddafi's government.

 

The demonstrators described as "heroes" the two colonels who flew to Malta.

 

There were scuffles with the police, who surrounded the building.

 

"One of the interesting things that happpened was that as the Libyans were protesting, calling for Gaddafi to step down, some of the embassy staff inside the embassy walked out ... and joined the protesters," Al Jazeera's Perry said.

 

"We're seeing this [Libyan] government dissolved in its overseas postings, especially here in its own backyard of Malta."

Source:

Al Jazeera and agencies

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Certo che come nostro "costume",siamo dei bravi polemici, ma come la mettiamo quando sull'onda della disperazione ci arriveranno sulle nostre amate sponde i paventati 300/400 mila profughi ? Considerando che alcuni paesi europei hanno già detto che "loro in fatto di accoglienza hanno già dato" ? Scommetto che toccherà a questa litigiosa e indecisa patria nostra restare con il cerino acceso in mano!!!!

Soeriamo che mi sbaglio!!!

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Poi con la banzina a tre euro al litro che si fa? :s12:

E la bolletta alle stelle? :s06:

 

Io non lo vedo come un problema, anzi sarebbe un'occasione.

- Usare meno la macchina

- Aumentare l'efficienza energetica e gli sprechi

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Anche sul problema degli esuli bisognerebbe provare ad analizzare la questione liberandosi dei soliti slogan da comizio elettorale di cui ci stanno deliziando i nostri amati da qualche giorno.

Pare che a Bruxelles sia stato detto che "un paese di 60 milioni di abitanti non può avere problemi a fronteggiare qualche migliaio di migranti". Detta così sembra una frase piuttosto cinica e scarsamente condivisibile, ma scavando un po' si scopre che la legislazione europea prevede che la gestione degli immigrati, intesa come rimpatrio degli illegali e valutazione delle domande d'asilo, spetta al Paese in cui essi approdano. Questo qualcuno l'ha fatto presente all'opinione pubblica?

Uno dice: in un contesto di normalità, mi sta anche bene, ma in una situazione eccezionale come questa no. Eppure poi si scopre che, a ruoli invertiti, l'Italia non accettò di accogliere nessuno degli immigrati arrivati a Malta, nè uno solo dei 300.000 profughi (diconsi trecentomila) che arrivarono in Germania a seguito della crisi nei Balcani. Lì ci appellammo alle normative comunitarie, e non mi pare che la Germania abbia sbraitato tacciando di codardìa il resto dell'Europa.

 

Già le situazioni sono difficili di loro, se poi ci mettiamo anche la propaganda...

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Anche sul problema degli esuli bisognerebbe provare ad analizzare la questione liberandosi dei soliti slogan da comizio elettorale di cui ci stanno deliziando i nostri amati da qualche giorno.

Pare che a Bruxelles sia stato detto che "un paese di 60 milioni di abitanti non può avere problemi a fronteggiare qualche migliaio di migranti". Detta così sembra una frase piuttosto cinica e scarsamente condivisibile, ma scavando un po' si scopre che la legislazione europea prevede che la gestione degli immigrati, intesa come rimpatrio degli illegali e valutazione delle domande d'asilo, spetta al Paese in cui essi approdano. Questo qualcuno l'ha fatto presente all'opinione pubblica?

Uno dice: in un contesto di normalità, mi sta anche bene, ma in una situazione eccezionale come questa no. Eppure poi si scopre che, a ruoli invertiti, l'Italia non accettò di accogliere nessuno degli immigrati arrivati a Malta, nè uno solo dei 300.000 profughi (diconsi trecentomila) che arrivarono in Germania a seguito della crisi nei Balcani. Lì ci appellammo alle normative comunitarie, e non mi pare che la Germania abbia sbraitato tacciando di codardìa il resto dell'Europa.

 

Già le situazioni sono difficili di loro, se poi ci mettiamo anche la propaganda...

 

hai ragione Com.te R. Hunter! però ci sono vari problemi con questa crisi e vedrò di riassumerli (da come ho capito io e letto in questi giorni)

punto primo cè il problema che se mai arrivassero un marea di esuli in fuga dai paesi del nord Africa, certi stati (come se non erro la Tunisia) ammettono il rimpatrio per volta di massimo 3 concittadini (quindi immaginiamoci il costo di logistica e di personale Italiano impegnato)

secondo punto.... oggi giorno i profughi si sono fatti più furbi, chi non può avere asilo come rifugiato, fà sparire i documenti e quindi ci vogliono anni (se non impresa impossibile) a scovare di quale nazionalità sia ed rimpatriarlo poi (cè gente che è da vent'anni in Italia e non si riesce a capire di quale nazionalità sia, uno in vent'anni a dato 65 idendità diverse).... quindi altro problema è identificarli.....

altro punto e che qui cè un intero blocco del nord Africa prono a tagliare la corda (giustamente)

io sinceramente non credo che l'Italia si debba accolare tutta da sola questo problema per il semplice fatto che noi non è da una settimana che a lampedusa arrivano barconi carichi ma è da una un bel pò di anni, quì vi è una catastrofe (dal lato umano) di dimensioni epocali (simile per certi versi alla caduta del comunismo) ed è logico che l'Italia da sola non può farcela sia per impegno economico che logistico.. poi sò benissimo che noi Italiani dobbiamo stare in silenzio visto il nostro passato. però anche loro se non ricordo male con noi non sono propio stati zitti! accogliendoci a braccia aperte.

detto questo passo al ruolo dell'Europa

credo che se s'inizia a dire ciò che mio ciò che è tuo non si finirà mai di discutere, siamo tutti in Europa e dobbiamo tutti fare la nostra parte anche solo per salvarli...dato che arrivano con mezzi non del tutti sicuri....quindi direi che già essere disponibili mandando unità aeree e navali di supporto alla nostra marina ed aeronautica sarebbe già una bella cosa quì invece prima della richiesta d'aiuto da parte dell'Italia ho visto ben poca cosa (anzi qualcosa sì! tutte le restrizioni che ci siamo dovuti sorbire per anni dall'Europa sui prodotti alimentari, le quote latte ecc...ecc..ecc....)

ripeto l'Italia è giusto che si prenda le sue responsabilità e ci mancherebbe altro, mai messo in discussione, però non capisco la fredezza dell'Europa.....

ripeto come scritto sopra non ho nulla contro gli immigrati....capisco il loro dramma se fuggono da un paese dove ti tagliano le mani se ti rifiuti di sparare sulla folla protestante......però il discorso che voglio fare anche capire e che sti poveretti non li possiamo certo lasciare in mare se ad un certo punto l'Italia e Malta non cè la faranno più... serve collaborazione da parte di tutti

Modificato da mrmik986
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Spigolando le notizie Reuter fornite da Yahoo:

 

- Rivoluzione in Libia.

- 100.000 persone manifestano contro il carovita a Nuova Delhi.

- Sciopero generale e scontri in Grecia, stretta tra austerità e crisi economica.

 

Questi non sono altro che i differenti aspetti di un'unico fenomeno: una crisi di leadership su scala planetaria incrociata ad una devastante crisi economica.

Scusate se lo dico ma per me il peggio deve ancora venire.

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Facendo mente locale al passato ho cercato e trovato anche alcune cose che vanno al di la degli slogan elettorali del momento che ci etichettano al solito modo e che personalmente non mi garbano molto.

 

1) In particolare quando c'è stata la crisi dei Balcani, nel 1999, se è vero che la Germania ne ha ammessi 300.000 anche da noi ne sono arrivati circa 30.000 quindi non è che proprio ce ne siamo fregati senza cmq contare i molti arrivati anche dall'altra parte dell'adriatico durante gli anni.

 

2) Noi negli anni abbiamo sempre ammesso degli immigrati, nel 2003 ne sono arrivati addirittura più di 200.000

 

3) In Italia, nonostante Bossi, nessuno (che mi risulti) ha mai sparato sui profughi....Zapatero (Spagna, EU) si.

 

In particolare poi l’Italia è il primo Paese che con una ex-colonia riconosce le proprie responsabilità e i danni morali e materiali (bipartisan). Cinque miliardi di dollari di risarcimento in venti anni, per costruire infrastrutture in Libia tramite aziende italiane (mi pare anche la restituzione alla Libia di manoscritti e reperti archeologici trasferiti in Italia in epoca coloniale). Altre nazioni europee tanto lodate hanno avuto ben altro atteggiamento verso le ex-colonie.

Ho usato il termine "Italia" e non governo attuale perchè a stringere la mano per primo a Gheddafi ed a tracciare la strada maestra è stato Prodi; Berlusconi ha poi percorso "l'ultimo miglio"....

 

Conosco bene l'italica attitudine ad essere critici a priori ma in questo caso non mi pare che l'Italia abbia fatto particolarmente male o comunque non peggio di altre nazioni, come già detto. Dubito che andando a muso duro in passato contro Gheddafi si avesse potuto ottenere più di quanto ottenuto.

 

Detto questo, la situazione attuale mi sembra proprio propedeutica a quella descritta in un libro di qualche anno fa con protagonisti scontri sottomarini e non, dal mediterraneo (fronte principale) fino all'atlantico.

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Detto questo, la situazione attuale mi sembra proprio propedeutica a quella descritta in un libro di qualche anno fa con protagonisti scontri sottomarini e non, dal mediterraneo (fronte principale) fino all'atlantico.

 

 

Se è per questo, ricordo di avere letto qualcosa in cui uno dei protagonisti era un certo Muhammar Al Khaddafi

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=26480

 

e che si "risolse" con la "battaglia di Gibellina".... :s14:

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Il problema è che dovremo affrontare una situazione che è stata sempre prospettata a livello teorico, lo spostamento in massa dai Paesi africani in Europa. Si parlava di questo già agli albori della globalizzazione negli anni 70, in Europa che abbiamo fatto? Abbiamo vissuto di rendita, i soldi della cooperazione tante volte sono serviti a cattedrali nel deserto che non sono servite a nessuno o...hanno preso altri .lidi. Purtroppo siamo arrivati alla cassa senza soldi, tutte le analisi fatte, sono giuste.Ma i governanti Europei ed in primis i nostri, vogliono affrontare la situazione come una tremenda alluvione e si appellano agli altri per la soluzione, sappiamo che non c'è unità frà Stati in questo frangente, ma aspettiamo di vedere che succede ....con più decisionismo ed organizzazione, senza dar sempre voce al lamentio politico italico che ci ha portato al declino.

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