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Modelli Autocostruiti E Modelli Con Uso Di Fotoincisioni


cavezzale 58

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Un saluto a tutti i Comandanti, nel corso di un'incontro con il presidente della Navimodel il discorso è scivolato su un argomento che a me; da 15 anni partecipante a campionati italiani, europei e mondiali ha sempre dato da riflettere ed è l'equiparazione nella categoria : C3/A , Diorami, di modelli autocostruiti e di modelli da scatola;( resina plastica ecc,) con l'uso incondizionato di fotoincisioni. Ora sensa nulla togliere allo bravura individuale, reputo che il modellista che si autocostruice totalmente un modello utilizzando i più disparati materiali un modello di mave militare o di varie attrezzature,abbia difficoltà e durata del lavoro ben diversa dal costruire o trasformare migliorandolo con l'uso di fotoincisioni. E la tendenza (alcune volte) dei giudici ad equiparare i due modelli della stessa classe, da il via a discussioni.

Per i Comandanti non informati la suddetta categoria prevede che se il modello della nave è collocato "nel mare" tutti e due tipi di modelli sono nella stessa classe.

Cosa ne pensate ?

Alberto

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per me, anche se non ho mai partecipato a campionati di modellismo, è sbagliato equipararli, oggi trovi tanti particolari di diversi modelli sia in fotoincisioni, tornitura, stampaggi vari, ma l'arte del saper fare da soli è andata negli anni sciamando. L'unica soluzione sarebbe documentare con foto i vari particolari autcostruiti e gli step realizzativi, ma quanti sono disposti a "cedere" i loro segreti?

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da base artica, marco

 

 

al giornod oggi ee molto difficile differenziare.

forse l unica differenza sta nel costruire un modello al momento ..unico nel suo genere, tutto il resto ee solo un apportare modifiche migliorate a qual cosa di gia realizzato, e allora chi piu ha , piu mette, restando solo una questione di mezzi piu che di abilita.

cio non toglie meriti o bravura.

ma solo chi costruisce per primo qualcosa ee veramente unico, qualunque qualita o mezzi egli utilizza ee veramente un artista del modellismo.

anzi sovente chi fa parte della cattegoria dei unici, sovente ee l artigiano con poveri mezzi.

i restanti considero dei piccoli industriali nella fabbricazione-modellistica, anche se sovente veramente bravi :s20: , con rispetto parlando.

Modificato da bussolino
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Mah! Che dirti caro Alberto, le filosofie di pensiero cambiano di continuo, il tipo di giudizio che arriva a quei concorsi è si di alto livello, ma è anche vero che non sono extraterrestri e.... sbagliano anche loro come tutti gli umani,...

 

Ma personalmente non ho mai ribadito niente a riguardo, in quanto nell'atto di partecipazione alla mostra concorso ne accetto tutte le regole (anche quella sull'insindacabile giudizio).

 

Semmai mi chiedo come sia possibile, che ogni volta che vado ad una mostra (sia nazionale, sia europea, e sia mondiale), mi ritrovo sempre gli stessi pezzi di qualche modellista (non solo italiano), che ormai sono ANNI che se li trascina in giro per mezzo mondo... risultato?? non voglio più guardarli.. basta!

 

Ma poi mi chiedo,.. un giudice con che criterio giudica un modello, che lo ha già giudicato l'anno prima!!..... ma la cosa "straordinaria" è che cambiano i punteggi di anno in anno, non sono mai uguali... e magari quello che era bronzo diventa argento o viceversa.. boh!! :s14:

 

Dicendo questo, so di far male a qualcuno, mi riferisco soprattutto a chi fa modellismo "nobile" in legno.... certo affascinante, certo più complesso, forse più interessante.. senza dubbio, ma dopo che ho visto venti volte la stessa "San Felipe" la stessa "Santissima Trinidad", lo stesso mitico "Wasa" ed altri simili..... è ora di finirla!!!!!!!

 

Secondo poi il regolamento, ogni modello viene obbligatoriamente accompagnato da una specie di carta d'identità (certificato di misura) che appartiene a quel modello... funziona così: iscrivo un tale modello, viene creato un certificato di misura di quel modello, sul retro di tale certificato vi è un casellario suddiviso in sedici parti che sta ad indicare quante volte questo modello ha partecipato a gare nazionali ed internazionali ed il piazzamento ottenuto... un pò come avviene per il certificato elettorale....

 

Da notare che per prima cosa bisogna partecipare ad un campionato italiano e questo è valevole (se il modello ha un buon piazzamento) per il campionato europeo o mondiale che sia dell'anno successivo...

 

La logica vuole che se io partecipo ad un campionato nazionale valevole per l'europeo dell'anno successivo in quell'anno parteciperò inoltre al campionato nazionale valevole per il mondiale dell'anno dopo e via così...

 

Ma poi basta... secondo me, l'ho già visto... è già stato giudicato... basta allora.... penso!

 

E c'è chi, questo certificato lo continua a rinnovare... e si piazza ogni anno!!!!!!! :s02:

 

Mafia?????

 

 

 

ciao

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Mah! Che dirti caro Alberto, le filosofie di pensiero cambiano di continuo, il tipo di giudizio che arriva a quei concorsi è si di alto livello, ma è anche vero che non sono extraterrestri e.... sbagliano anche loro come tutti gli umani,...

 

Ma personalmente non ho mai ribadito niente a riguardo, in quanto nell'atto di partecipazione alla mostra concorso ne accetto tutte le regole (anche quella sull'insindacabile giudizio).

 

Semmai mi chiedo come sia possibile, che ogni volta che vado ad una mostra (sia nazionale, sia europea, e sia mondiale), mi ritrovo sempre gli stessi pezzi di qualche modellista (non solo italiano), che ormai sono ANNI che se li trascina in giro per mezzo mondo... risultato?? non voglio più guardarli.. basta!

 

Ma poi mi chiedo,.. un giudice con che criterio giudica un modello, che lo ha già giudicato l'anno prima!!..... ma la cosa "straordinaria" è che cambiano i punteggi di anno in anno, non sono mai uguali... e magari quello che era bronzo diventa argento o viceversa.. boh!! :s14:

 

Dicendo questo, so di far male a qualcuno, mi riferisco soprattutto a chi fa modellismo "nobile" in legno.... certo affascinante, certo più complesso, forse più interessante.. senza dubbio, ma dopo che ho visto venti volte la stessa "San Felipe" la stessa "Santissima Trinidad", lo stesso mitico "Wasa" ed altri simili..... è ora di finirla!!!!!!!

 

Secondo poi il regolamento, ogni modello viene obbligatoriamente accompagnato da una specie di carta d'identità (certificato di misura) che appartiene a quel modello... funziona così: iscrivo un tale modello, viene creato un certificato di misura di quel modello, sul retro di tale certificato vi è un casellario suddiviso in sedici parti che sta ad indicare quante volte questo modello ha partecipato a gare nazionali ed internazionali ed il piazzamento ottenuto... un pò come avviene per il certificato elettorale....

 

Da notare che per prima cosa bisogna partecipare ad un campionato italiano e questo è valevole (se il modello ha un buon piazzamento) per il campionato europeo o mondiale che sia dell'anno successivo...

 

La logica vuole che se io partecipo ad un campionato nazionale valevole per l'europeo dell'anno successivo in quell'anno parteciperò inoltre al campionato nazionale valevole per il mondiale dell'anno dopo e via così...

 

Ma poi basta... secondo me, l'ho già visto... è già stato giudicato... basta allora.... penso!

 

E c'è chi, questo certificato lo continua a rinnovare... e si piazza ogni anno!!!!!!! :s02:

 

Mafia?????

 

 

 

ciao

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Caro marco, è vero che ci sono dei modelli che da anni sono in giro, ma c'è da dire che di modelli in resina e fotoincisioni ne puoi sfornare un paio all'anno, mentre un modello autocostruito (prendiamo un modello) che anche tu conosci; Il mio palombaro, ho impiegato circa 3 anni per la costruzione e circa un anno per la documentazione, Ed è richiesta non solo la documentazione, ma anche la documentazione dello sviluppo della lavorazione dei vari componenti! E' vero, molti modelli sono anni che girano per campionati, ma sono anche pezzi che hanno richiesto anche 14 anni di lavoro; vedi Bucintoro ed altri, e che hanno sempre rappresentato il meglio del modellismo Italiano in giro per il mondo. Al dilà dei giudizi dei giudici che soggettivamente possono cambiare, si fa fatica a comprendere perchè un modello che al " mondiale " prende un argento al campionato Italiano successivo nemmeno un bronzo!!?!!

Ed è per questo che spesso si sentono lamentele e discussioni.

Ti dirò, certe volte le note positive sono solo il rivedere gli amici, e lo stare assieme per qualche giorno, vivendo in allegria e fere scorta di barzellette!!

Comunq

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Chiedo scusa, ma il mio maldestro uso della tastiera non mi ha consentito di completareil mio ragionamento!

Non credi che l'influenza delle aziende che producono modelli in resina e plastica non abbiano molto interesse a che venga creata magari una sottoclasse per i modelli autocostruiti ! ?

Non vedo l'ora diritrovarci a Viareggio!!!

Un abbraccio

Alberto

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Di solito la giuria competente sa riconoscere un modello autocostruito da uno commerciale... se è competente... ed attribuisce un punteggio superiore al modello autocostruito.

 

Nella pratica? La pratica è che non esiste una giustizia assoluta od una formula perfetta di valutazione e che comunque il modellismo agonistico è privo di senso fin dalle sue fondamenta. Tralasciando gli orrori prodotti da chi mette assieme quattro pezzi senza interesse, per pura noia, incollandoli ad immersione e pitturandoli con la scopa, tutti gli altri lavori hanno la stessa dignità ed è una forzatura il metterli al vaglio, l'attribuire ad uno l'argento, ad un altro il bronzo, all'altro il contentino della menzione speciale e così via.

E' una mania del tutto umana, negativamente umana, di misurare anche gli sforzi non misurabili, come l'arte. Che vuol dire che uno produce un modello più bello di un altro? Forse lo sconfitto avrebbe voluto fare un pezzo eccellente, ma non aveva il tempo. Se aveva il tempo non aveva il denaro. Se aveva entrambi aveva però le mani che gli tremano. Forse che per questo merita di essere declassato? E' un orrore, già la vita reale è abbastanza competitiva senza che si vada a decidere chi è la scarpa e chi il campione anche in ciò che riguarda dei piacevoli passatempi.

Quello che conta è la passione che ci sta dietro. E quella non si può valutare, non si può dire che lo sforzo del neofita che lotta contro i crepacci fra coperta e scafo impegolandosi nella cianoacrilica per costruire una nave che gli piace sia inferiore, meno meritevole di quello del semiprofessionista che sbanca col modello multimedia da seicento euro con ottocentosettantuno marinai dipinti a mano schierati sul ponte.

Invece ad una gran parte dei miei simili piace credere che sia così. Che si possa tracciare un confine fra passione di prima classe e passione di classe turistica secondo il numero di pezzi e la verniciatura della scatola che le contiene. Come se noi fossimo quelle specie di merli australiani che costruiscono il nido decorandolo il più possibile e chi lo fa più bello vince il favore della femmina: con in più l'insulto che a noi se va bene non tocca nemmeno la femmina, ma una patacca che ci farà sentire i più "appassionati".

 

Io evito finché possibile di partecipare ad ogni esposizione competitiva, ogni tanto capita perché alle mostre locali bisogna far massa e non posso mancare, ma finisce lì. Non mi piace mettermi in competizione con delle persone che condividono la mia passione: anche se si è fra amici, anche se in fondo è come un gioco per bambini mai cresciuti, la premiazione è sempre un momento profondamente avvilente. La frustrazione di "perdere" non è poi tanto meglio della coscienza di aver vinto, che è di una vacuità "che intender non la può chi non la prova". Fosse per me, tutte le esposizioni sarebbero non competitive.

 

Edit: credo di poter dire di aver costruito scatole degne di nota, quindi non si potrà pensare che dico male dell'agonismo solo perché non vinco mai :s03:

Modificato da Secondo Marchetti
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con in più l'insulto che a noi se va bene non tocca nemmeno la femmina, ma una patacca che ci farà sentire i più "appassionati".

 

:s03: secondo..... con questa hai tutta la mia stima!! :s03: :s20:

battute a parte hai colto, secondo me, in pieno nel segno.... esattamente per sfuggire a queste frustranti delusioni mi rifiuto di partecipare, anche se ne avessi l'occasione, ad un concorso..... meglio una bella e fraterna mostra, quindi non competitiva, dove ognuno mostra semplicemente ciò che ha fatto, con l'orgoglio "personale" di aver affrontato dei problemi (siano essi di montaggio o colorazione, invecchiamento etc etc) e magari di averli anche superati, pronto per poterne affrontare di nuovi e più impegnativi dei precedenti.

Modificato da andreavcc
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Benissimo, se ti ho fatto sorridere ho la coscienza di averne indovinata almeno una oggi :s03:

 

Mi scordavo di un dettaglio, una falla nel mio ragionamento che forse chi mi conosce avrà già notato: io sono quello della perfezione inesistente; troverei dei difetti persino sui modelli di Barbieri (cosa sono tutti quegli ottoni a vista? :s03: ) e farò sempre il castigamatti coi neofiti perché cerchino di migliorare.

Perché trovo che la perfezione vada comunque perseguita, se possibile: ma per interesse personale e rispetto per le vere navi che stiamo costruendo, non per fini agonistici.

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Vorrei solo fare una precisazione... nel mio post di prima, ho citato il modellismo navale in legno..

oh! intendiamoci, niente di più nobile e realisticamente più pregiato di tale materiale desta l'ammirazione e l'invidia a quei maestri (perchè tali sono) che hanno realizzato tali capolavori...

 

Secondo me la vera destinazione di tali oggetti sarebbero i musei....

 

 

E' solo che sono passato dallo stupore della prima volta,.. alla curiosità della seconda,... e all'indifferenza della terza,..

 

Ma forse... penso che sia una mia mesta verità,.. i velieri non mi attraggono più di tanto,... O forse, non so coglerne lo spirito di interesse che tali opere meritano (e si che ne ho fatti anch'io.... in plastica, ma li ho fatti...)

Senza contare che anch'io (mea culpa) ho un sommergibile che stà girando il mondo.. vero Anteo??

 

EH EH! già vedo il sorriso ironico di qualcuno, però come dice il buon Alberto, (e qui si rientra di diritto nel tema dell'autocostruzione) magari non ho avuto la fortuna di avere un laboratorio, l'attrezzatura necessaria, e perchè no. anche la manualità necessaria.

Credo che se già da piccolo , con la passione del modellismo radicata in me,avessi avuto la possibilità di uno spazio tutto mio,.. beh! oggi la penserei diversamente.. ma è andata così

 

Adesso che son riuscito ad averlo, il mio spazietto mi dedico al modellismo navale in plastica,.. che è quello che ho imparato (e ne ho da imparare ancora) e all'altro mio sogno L'elicottero RC... ma questa è un'altra storia!

 

Marchetti giustamente ha espresso il suo netto dissenso alle mostre ed alle competizioni modellistiche.... lo quoto in parte, visto che nel mio piccolo ho migliorato proprio anno dopo anno, frequentando mostre concorso... e mettendomi in gioco subendo complimenti e critiche a tempo stesso.... e poi (questo lo voglio dire) è grazie ad una mostra concorso che ho conosciuto Betasom! a Monfalcone per l'esattezza. e poi, una sana "grinta" agonistica a noi maschietti non guasta.. dai!

e ricordiamoci inoltre che la critica non ha mai ucciso nessuno.. se costruttiva poi ben venga :s10:

 

E poi diciamolo chiaramente.. quassù tra le Alpi si possono contare sulle dita di una mano i modellisti navali.... Nel club di cui sono presidente, vi sono figure note in campo corazzati e diorami, Aerei,... Figurini poi non ne parliamo e poi ci sono io... navi! è logico quindi che per poter confrontarmi e chiedere ho dovuto gioco-forza arrivare a questo compromesso (non ho mai trovato un solo modellista che si sia negato ad elargirmi nozioni tecniche o consigli, e quando non potevo o c'era l'occasione li "rubavo" zitto zitto). :s02:

 

Infine resta una cosa fondamentale, e penso valga per tutti,... DIVERTIAMOCIIIII! :s20:

 

ciao

marco

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Ciao Bilanciozero, sai, ognuno penso (chi più chi meno) ha impegni personali e la frenesia della vita moderna certo non aiuta.. io non ho bambini... ma ho una ditta edile da mandare avanti e credimi non è facile,...

Arrivo anch'io a casa, la sera distrutto,.. e come trovo il tempo per fare modellismo (anche 5 minuti ne) Dio solo lo sa, però mi rilasso e dopo sto bene..

 

Certo che non penso vi sia niente di male a far concorrere i propri modelli in gara e a confronto con altri modelli, tra l'altro le tanto odiate (da voi) gare di modellismo sono stati per anni il veicolo trascinatore di divulgazione e conoscenza di questo hobby (considerato da molti ne più ne meno che dei giocattoli a volte anche costosi)

 

Ricordo molti anni fà che vidi per caso una piccola rassegna modellistica (anche carina, c'erano dei bei pezzi) in un paese vicino a Mantova, solo che era in un contesto di sagra paesana,... ah si! ora ricordo La Festa Della Salsiccia Mantovana,.... ma dimmi te cosa centra!!

 

Certo negli ultimi anni le mostre modellistiche hanno subito una radicale mietitura, vuoi la crisi e di conseguenza i costi di viaggio, vuoi l'età che avanza, non è che si ha più tanta voglia di andare in giro... ma a qualcuna si va (anche per gli amici in genere)

E paradossalmente c'è una saturazione di mostre in Italia che non vi sono in altri stati europei... (forse la Spagna)...

 

Tutto ciò comunque non vale solo per il modellismo statico anche quello dinamico vi sono bellissime gare di motoscafi ed altre categorie... me ne sto accorgendo io col mio T-REX600 (elicottero).

 

Comunque tornando al discorso mostre, gara si gara no,... sono solo filosofie di pensiero che vanno rispettate, tutto qui! :s02:

potremmo fare a meno anche dei campionati di calcio, basket, tennis, hokey,pallavolo, nuoto,.. lo sport in genere, ma poi perchè fare le olimpiadi... tanto lo sport si può fare anche nel cortile di casa... e in tutto ciò non vi sono uomini che si confrontano??? si misurano?? tu stesso fai gare in moto a livello amatoriale.... e non venirmi a dire che sotto il casco non ci metti grinta per vincere... non ci credo!!!!!

Poi dopo, come succede tutti a farsi una birra!! da buoni amici...

 

io ne ho tratto dei benefici, tu, hai fatto ricerche su internet e libri, due modi di apprendere un unica passione,.. il modellismo.. poi tra l'altro il sottoscritto fa modelli da 35 anni... internet non c'era prima.. ho anche tentato con il trenino, ma dove me lo mettevo?..

 

Non ho comunque mai rischiato di entrare in nessun tunnel viziato, tra l'altro non vi è stata mai una costrizione o metodologie forzate che mi abbiano indotto a partecipare a tutte le mostre del bel paese... tranquillo!

 

 

ciao

marco

Modificato da drakkar
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amici, se posso dire la mia, sono parzialmente d'accordo con Bilanciozero, perchè è giusto che il modellismo sia un divertimento, la realizzazione di un modello deve dare soddisfazione a chi lo fa, e se alla fine si è divertito lo scopo è stato ottenuto, le competizioni a volte rischiano di creare uno scompiglio su questi valori.

Ma, è anche vero che come dice Drakkar le competizioni spronano a migliorarsi e ad osservare gli altri e quindi a misurarsi cercando di carpire segreti e tecniche che magari tu non ti sogneresti mai di utlizzare, lo dice uno che frequenta l'ambinte del modellismo da 35 anni, costruisco sia modelli dinamici che statici e partecipo regolarmente alle esposizioni competitive, ho fatto pe anni gare di scafi rc, molte volte ne esci sconfitto molte altre vincitore a volte critichi tu chi ha vinto ecc. ma per me comunque rimane un puro divertimento e MAI dico MAI mi viene in mente di criticare pesantemente (come purtroppo a volte succede)un'altro modellista o una realizzazuione mi diverto a stuzzicare glia amici magari con battute sulle realizzazioni ma sempre in amicizia.

Credo che il misurarsi sia una normale componente dell'uomo ma lo scopo deve essere a mio avviso quello di migliorarsi e migliorare anche gli altri, con suggerimenti, credetemi, qualunque sia la manifestazione ogni qualvolta vinco qualche trofeo.....be, ne vado fiero vuol dire che a qualcuno oltre a me è piaciuta la mia realizzazione, e la cosa mi da soddisfazione e mi carica per la prossiama realizzazione.

DB

Modificato da dasboot
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Mi scordavo di un dettaglio, una falla nel mio ragionamento che forse chi mi conosce avrà già notato: io sono quello della perfezione inesistente

 

 

 

Monsieur, io sino all'età di cinquant'anni ho rifiutato di mettere mano alla faccenda, convinto che il modellismo fosse un'attività insensata proprio perché si riprometteva una perfezione che, per definizione, era irragiungibile.

Come ho detto da un'altra parte, mi sono deciso a fare modelli solo per effetto secondario dell'attività di ricerca iconografica, e per il dispetto che mi provocava l'inesistenza di riproduzioni della unità che hanno fatto la nostra storia.

Pochi possono starle vicino come il sottoscritto, sia per la questione della perfezione irragiungibile, sia per la refrattarietà alla competizione. Inoltre le invidio la storia dei merli australiani, e credo proprio che me ne approprierò.

C'é una sola cosa che attendo: il giorno in cui Vossia si deciderà a costruirsi un Giovanni Bausan. Sono convinto che quel giorno arriverà, e se c'é una cosa che so fare é quella di aspettare: ma tenga conto che non sono un ragazzino.

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Cari amici buongiorno,

l'argomento è spinosissimo, non voglio entrare a fondo nella questione, la discussione ci porterebbe lontano e sicuramente ognuno rimarrebbe sulle sue posizioni. Solo qualche considerazione. Naturalmente i miei sono pareri personali, contestabili e discutibili.

 

La gara e la competizione c'è poco da fare è nel DNA umano. Questo mi può star bene, a patto però che non venga portata all'estremo. Una medaglia, un diploma........via, diciamo la verità, fa piacere a tutti. Per qualsiasi tipo di lavoro per chi si mette in giuoco una sorta di riconoscimento mi sembra giusto. E fin quì spero che sarete d'accordo. Il problema secondo me è che molti partecipanti dei campionati si presentano pensando già al tipo di premio che deve essergli attribuito, e naturalmente, salvo alcuni casi, questo genera dicussioni e delusioni. I concorsi di modellismo non sono come una gara automobilistica o una corsa di cavalli, li è facile stabilire il vincitore, basta una foto sulla linea del traguardo, chi ha il "muso" più avanti chiaramente ha vinto. Nel nostro campo, che non esito a definire artistico, come dice l'amico S. Marchetti, giudicare e premiare è estremamente difficile. Ha ragione poi anche Drakkar, la giuria è fatta da uomini e non da extraterrestri.

 

L'approccio giusto ad un concorso, dovrebbe essere diverso, incontrare amici e conoscenti, discutere su metodi e sistemi di lavoro, vedere nuovi modelli (non sempre è possibile) rubare con gli occhi qualche novità, un buon pranzo in buona compagnia. Insomma, passare delle giornate piacevoli senza il tarlo della medaglia. Se poi arriva, tanto meglio.

 

Per concludere, alla fin dei conti, questi raduni, campionati, concorsi, chiamateli come volete, vanno presi per quello che sono, e cioè ....un meraviglioso giuoco.

Modificato da Anteo
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