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Maria José Del Belgio


Corto Maltese

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Esimio Cittadino non riesco a comprendere per quale misteriosa ragione se devo riconoscere la poppa di una nave non incontro particolari difficoltà mentre se si tratta del suo traslato plurale femminile mi riscopro inspiegabilmente disorientato :s68: :s03: ...Per la cronaca l'ufficiale o il marinaio che scattò questa foto doveva aver sviluppato un morboso attaccamento per l'encomiabile crocerossina Maria José al punto da ritrarla in almeno una cinquantina di foto...se il soggetto è di suo gradimento posso continuare (peraltro tra un sorriso ed un bacia mano si possono intravedere interessanti scorci della Regia Nave che l'ospitò).

 

Aggiungo questo dettaglio del viso perché mi sembra un'ottima sintesi di dolcezza, fascino e classe...

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Modificato da Corto Maltese
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se si tratta del suo traslato plurale femminile mi riscopro inspiegabilmente disorientato

 

 

E se ne stupisce ?

 

 

Comunque, se ne ha altre ci faccia il regalo di inserirle. Mi interessa di certo la nave, ma devo ammettere che subisco anch'io il fascino di Maria José.

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Da ricordare sempre che nel settembre del '43 la "famiglia reale", marito compreso, abbandonò senza esitazioni lei e i figli in Piemonte, mentre scappava da Roma a Brindisi... fulgido esempio di italico coraggio. Per fortuna c'era la Svizzera vicina...

Modificato da de domenico
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Comunque, se ne ha altre ci faccia il regalo di inserirle. Mi interessa di certo la nave, ma devo ammettere che subisco anch'io il fascino di Maria José.

 

Ben felice di accontentarla Cittadino. Comincerei dalla nave peraltro allo stato non identificata (l'invito è chiaramente rivolto anche al Signor Francesco cui, dopo la recente promozione, tornerò a dare del Lei :s03: )...

 

Da ricordare sempre che nel settembre del '43 la "famiglia reale", marito compreso, abbandonò senza esitazioni lei e i figli in Piemonte, mentre scappava da Roma a Brindisi... fulgido esempio di italico coraggio. Per fortuna c'era la Svizzera vicina...

 

Lei ha fatto molto bene a ricordare un episodio che appare ancor più grave proprio se lo si osserva sotto il profilo umano più che istituzionale. Ancor oggi mi chiedo come un padre possa abbandonare la propria famiglia per fuggire.

 

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mariajos5.jpg

 

Mi scuso per la pessima qualità delle immagini ma sono privo di scanner e procedo con mezzi di fortuna...

Modificato da Corto Maltese
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A beneficio di quanti si volessero cimentare con il sottoscritto nell'individuazione della nave che ospitò Maria José aggiungo qualche dato: è certo che la Principessa nel 1936 si trovasse in A.O.I. ed in particolare nell'aprile dello stesso anno visitò l'Ospedale Militare di Massaua. Le immagini pubblicate in questo Topic dovrebbero riferirsi proprio alla sua sosta in quella città. Il punto è che la Signora arrivò a Porto Said il 30.03.1936 a bordo della nave ospedale Cesarea (che nulla può avere a che fare con la nostra unità) per spostarsi successivamente ad Asmara, Cheren, Agordat ed infine a Massaua. Se ne potrebbe dedurre che la nostra nave sia un'unità in servizio presso quel porto nell'aprile del 1936...

 

Fonte: Luciano Regolo, "La regina incompresa", Simonelli Editore, 2002 pagg. 155, 156.

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Nel suo Plancia Ammiraglio, Vol. III, l'allora com.te la Divisione Navale in AOI, amm. Vittorio Tur, dedica tre paginette alla presenza della principessa di Piemonte in Eritrea. Giunta effettivamente a Massaua sulla Cesarea, alle 08.00 del 07.04.1936 prese imbarco sul Pantera per una visita alle Dahlac e a Dilemmi.

Siamo forse in questa data?

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L'unità é, con assoluta certezza, un Leone.

Lo dimostrano i lanciasiluri binati, la tughetta a ridosso del castello, e sopratutto i due impianti binati da centoventi, quello in primo piano (il n. 3) a centro nave, e l'altro (il n. 2, di cui si scorgono le canne) sul castello fra i due fumaioli (non c'era nessuna altra classe di navi con una simile distribuzione dei pezzi).

Quindi la data del '36 é ragionevolmente esatta, e l'unità (secondo puntuale documentazione del buon Andrea) é certamente il Pantera.

Modificato da marat
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Signori siete degli eccezionali segugi :s20: ...se mi garantite lo stesso risultato sul Tuber Magnatum Pico domani si parte per Alba.

 

 

Mi creda, riconoscere un Leone é gioco da ragazzi: quelle navi avevano pochissimi particolari in comune ad altre unità similari.

Se potessi acquistare simili capacità nella ricerca del Tuber Magnatum , accetterei di vedermi crescere le orecchie e allungare la coda.

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Dalle parti di Alba (Treiso) piuttosto posso consigliare un'ottima cantina per rifornimenti strategici di Barbaresco-Barbera-Dolcetto-Barolo chinato.

 

Ma paulo maiora canamus. Ecco le paginette di cui sopra. E' omessa l'ultima riga della pagina immediatamente precedente, che recita: "La Sorella di cui parlavo era S.A.R. la Principessa di Piemonte".

 

Chissà poi se il CV della prima foto non sia Accorretti, menzionato nel testo, e del quale da tempo cercavo un'immagine. Peccato che il volto sia obnubilato dalla scritta del copyright, che per la verità coprendo pure il fregio del berretto lascia il dubbio che si tratti di un colonnello medico. Bah.

 

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Concordo con l'identificazione. Devo aggiungere che i due "oggetti" di colore scuro e forma semitriangolare della seconda foto sono verosimilmente dei teloni tesi per raccogliere quel poco di vento che il Mar Rosso ha da offrire (non me ne voglia la com.te Malaparte) e migliorare le condizioni di abitabilità della nave.

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Concordo con l'identificazione. Devo aggiungere che i due "oggetti" di colore scuro e forma semitriangolare della seconda foto sono verosimilmente dei teloni tesi per raccogliere quel poco di vento che il Mar Rosso ha da offrire (non me ne voglia la com.te Malaparte) e migliorare le condizioni di abitabilità della nave.

 

Mai visti prima d'ora questi teloni creatori di correnti d' aria. Sarebbe interessante vedere altre foto. Mi pare d' aver letto che in certi climi a bordo delle navi prive di condizionamento l' Equipaggio era autorizzato a dormire in coperta.

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Chissà poi se il CV della prima foto non sia Accorretti, menzionato nel testo, e del quale da tempo cercavo un'immagine. Peccato che il volto sia obnubilato dalla scritta del copyright, che per la verità coprendo pure il fregio del berretto lascia il dubbio che si tratti di un colonnello medico. Bah.

 

In effetti le spalline visibili nella seguente fotografia sembrerebbero lasciar intendere che sia proprio un CV (per l'esattezza secondo la XXII tavola dell'Album delle Divise del 1936 un Capitano di Vascello e Colonnello)...

 

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(Fotografia Collezione Nicola Ragnoli)

 

Ti ri-posto anche il dettaglio della prima immagine senza crediti

 

mariajos6.jpg

(Fotografia Collezione Nicola Ragnoli)

 

Concordo con l'identificazione. Devo aggiungere che i due "oggetti" di colore scuro e forma semitriangolare della seconda foto sono verosimilmente dei teloni tesi per raccogliere quel poco di vento che il Mar Rosso ha da offrire (non me ne voglia la com.te Malaparte) e migliorare le condizioni di abitabilità della nave.

 

Mai visti prima d'ora questi teloni creatori di correnti d' aria. Sarebbe interessante vedere altre foto. Mi pare d' aver letto che in certi climi a bordo delle navi prive di condizionamento l' Equipaggio era autorizzato a dormire in coperta.

 

In effetti in almeno un paio di immagini si scorgono dei teli parasole...più tardi le posterò insieme ad altre che documentano la veridicità di quanto raccontato dall'Amm. Tur.

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In effetti le spalline visibili nella seguente fotografia sembrerebbero lasciar intendere che sia proprio un CV (per l'esattezza secondo la XXII tavola dell'Album delle Divise del 1936 un Capitano di Vascello e Colonnello)...

 

Ah bene, ora si vede tutto.

Il dubbio non era il grado (che fosse CV o colonnello risultava evidente), quanto il Corpo di appartenenza, dettaglio risultante ora con evidenza dal fregio sul berretto (semplice ancora, quindi Stato Maggiore, quindi CV). Si poteva anche presumere che fosse il Col. medico direttore della Cesarea: in tal caso nell'ovale del fregio ci sarebbe una bella croce rossa.

Al contrario, sarebbe impossibile desumere il Corpo di appartenenza dalle spalline, che erano identiche per tutti gli Ufficiali: solo su quelle degli Ufficiali Ammiragli e Generali compariva l'emblema del Corpo di appartenenza.

 

Penso che con buona probabilità l'Ufficiale in questione sia quindi il CV Enrico Accorretti (che da ammiraglio sarà poi Capo di SM di Iachino): non solo perchè Tur ci spiega che nell'occasione era stato "destinato al seguito" della principessa, ma pure pel fatto - come il libro in altra sede ci informa - che egli era all'epoca il Comandante del Pantera e della squadriglia delle "belve". E' quindi logico che fosse costantemente accanto all'illustre passeggera.

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Mai visti prima d'ora questi teloni creatori di correnti d' aria. Sarebbe interessante vedere altre foto.

 

 

 

Quante ne vuoi, ALfa.

Non c'é praticamente unità che non sia stata ripresa almeno una volta ... in pieno attacco di caldane e con i teloni di areazione spampanati all'aria.

 

 

 

 

 

 

 

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Quante ne vuoi, ALfa.

Non c'é praticamente unità che non sia stata ripresa almeno una volta ... in pieno attacco di caldane e con i teloni di areazione spampanati all'aria.

Grazie Marat. Come Lei aveva certamente capito, sono in fase de-scannerizzata e quindi impossibilitato a dimostrare quanto dicevo.

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