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Da Ramb Iii A Galeb


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Titolo: DA RAMB III A GALEB. Bananiera, incrociatore, nave scuola, yacht: oltre 70 anni di storia sul mare

Autore: Ing. Alberto GUGLIA

Casa Editrice: LUGLIO EDITORE

Anno: 2010

Pag: 164; oltre 120 foto e vari disegni tecnici

Dim. (cm): 23 X 16

Prezzo: 18 Euro

Reperibilità: ottima

 

ban1b.jpg

 

Recensione. La coltivazione dei banani in Somalia fu una brillante idea dell' Imprenditoria Agricola del fascismo. Questo frutto in Italia ed in Europa divenne alla portata anche delle classi meno benestanti. Nel 1939 la produzione della ns Colonia fu di circa 450.000 tonn. e per organizzarne l' importazione la REGIA AZIENDA MONOPOLIO BANANE costituì la SOC. ITALO-SOMALA di NAVIGAZIONE che in pochi anni acquisì varie navi e fra queste il RAMB III, terza unità di una classe di quattro.

Navi dai brutti nomi, ma dalle linee armoniose e gradevoli, per i loro nomi avrei scelto quelli di illustri Agronomi Italiani come Carlo BERTI-PICHAT, Nazzareno STRAMBELLI ecc. ecc.

 

Le prime 136 pag. trattano della storia della nave che, come si comprende dal titolo, ha fatto numerosi "lavori": come bananiera, prevedendo di navigare in climi caldi, fu dotata di climatizzazione nelle cabine (12) e negli altri locali (pag. 29); come incr. ausiliario aveva due eliche, cosa inusuale per un semplice mercantile di tali dimensioni. A pag. 30 l' Ing. GUGLIA ricorda che alcune strutture eran state rinforzate per poter imbarcare delle armi e ciò in ottemperanza ad un R.D. del 1935 abolito solo negli anni "80".

Molto interessanti sono le 13 foto a colori di alcuni ambienti interni del GALEB: la cabina Armatoriale, il quadrato Uff.li (?) e l' apparato motore che è ancora quello originale. Manca almeno una foto della plancia.

Le ultime 23 pag, "Appendice tecnica", descrivono lo scafo e gli app. motore e di refrigerazione con alcuni disegni. Giova ricordare che Alberto GUGLIA è ing. navale presso la WARTSILA-Italia e per questo libro si è servito della documentazione lasciatagli dallo zio, il Cap. (G.N.) Giovanni MIBELLI, a suo tempo D.M. del RAMB III.

 

Quale severissimo censore degli errori :s03: (altrui) :s03: ne devo rilevare un paio. Il primo è a pag. 86 a proposito della nave Tedesca TILLY RUSS: la foto è riferita a quella del 1966: ne fanno fede i container in coperta. A pag. 88 la R. Torp. PAPA è promossa a R. Incrociatore (!). Alcune foto, tratte da INTERNET, son di scadente qualità come quella a pag. 116 raffigurante il dipinto di una "Liberty". Altre immagini sono un pò troppo piccole.

Personalmente avrei sviluppato maggiormente il cap. VII "Sotto Bandiera Yugoslava" (3 sole pagine) considerando che, piaccia o no, l' unità ha trascorso gran parte della propria vita sotto tale Insegna. Magari avrei provato a contattare coloro che furon imbarcati in quegl' anni per conoscere episodi curiosi accaduti nelle vesti di Nave Presidenziale avendo ospitato 102 Capi di Stato e personaggi famosi come Sofia LOREN, Kirk DOUGLAS, l' esplosiva coppia BURTON-TAYLOR ecc. ecc.

 

In definitiva si tratta di un libro interessante ben scritto e con capitoli brevi. Mi unisco all' Ing. GUGLIA nella speranza che il RAMB III-GALEB, così pieno di storia, non sia demolito. Questa monografia è sicuramente un contributo in tal senso.

 

P.S. A proposito di banane, negli anni "30" alcuni miei lontani parenti emigrarono e fecero fortuna in Somalia con questo frutto. In occasione di un matrimonio (1937) fecero realizzare questa bomboniera...

 

bant.jpg

Modificato da Alfabravo 59
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Grazie per la segnalazione, Alfabravo!!!

Spero di trovarlo senza fatica: leggo che la reperibilità sia ottima.

 

Vi segnalo a proposito un topic del 2007 ove se ne parlò! :s02: :s01:

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=18365

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Ma come ??Mi allontano un attimo per andare a Venezia, e intanto tu non solo posti un articolo in biblioteca, non solo riesci ubiquamente ad arrivare a Venezia, ma mi vieni pure a parlare di Ramb,?

Ramb I e Ramb II, insieme ad Eritrea (di cui appunto a Venezia abbiamo visto la campana) mi hanno interessato per la loro storia indubbiamente avventurosa. La storia delle "altre" bananiere (nome fin buffo, eppure anche in tempi recenti il commercio delle banane è assurto, nel bene e nel male , agli """"onori""""" della cronaca) non la conoscevo.

Concordo sulla possibilità di scelta di altri nomi (ma l'agronomo Filippo Re, di RE, dove lo metti? Ci pensi a quali simpatici fraintedimenti avrebbe dato luogo un qualsiasi battello denominato solennemente "Filippo Re"? o "Re Filippo"?)

 

 

 

PS.: complimenti per l'originale bomboniera.

PPS.: ricordo che mia madre, in epoca pre-Chiquita (che non è un'epoca storica della Mesoamerica), quando mi mandava a fare spesa del fruttivendolo , mi raccomadanva di prendere le "banane somale" o "tigrate" (con tanti puntini marroni sulla buccia) perché ( a quanto pare) erano le migliori. E chi le conosce adesso?

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Ma come ??Mi allontano un attimo per andare a Venezia, e intanto tu non solo posti un articolo in biblioteca, non solo riesci ubiquamente ad arrivare a Venezia, ma mi vieni pure a parlare di Ramb,?

Ramb I e Ramb II, insieme ad Eritrea (di cui appunto a Venezia abbiamo visto la campana) mi hanno interessato per la loro storia indubbiamente avventurosa. La storia delle "altre" bananiere (nome fin buffo, eppure anche in tempi recenti il commercio delle banane è assurto, nel bene e nel male , agli """"onori""""" della cronaca) non la conoscevo.

Concordo sulla possibilità di scelta di altri nomi (ma l'agronomo Filippo Re, di RE, dove lo metti? Ci pensi a quali simpatici fraintedimenti avrebbe dato luogo un qualsiasi battello denominato solennemente "Filippo Re"? o "Re Filippo"?)

 

 

 

PS.: complimenti per l'originale bomboniera.

PPS.: ricordo che mia madre, in epoca pre-Chiquita (che non è un'epoca storica della Mesoamerica), quando mi mandava a fare spesa del fruttivendolo , mi raccomadanva di prendere le "banane somale" o "tigrate" (con tanti puntini marroni sulla buccia) perché ( a quanto pare) erano le migliori. E chi le conosce adesso?

 

Madam, a proposito di bananiere e di Mesoamerica post-azteca c'è un bel libro di Mark Goldberg, "Going Bananas" (un po' come dire "andiamo per banane", che Dio scongiuri qualunque doppio senso alla wikileaks..), interamente dedicato alle bananiere di United Fruit e Standard Fruit. Uno di una serie di cinque dedicati alla marina mercantile USA (US Merchant Marine Museum editore), purtroppo una serie lasciata poi incompiuta. Se Lei gradisce una recensione, se pò fa'...

Modificato da de domenico
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tenuto conto che chiquita in sud america (spagnolo) viene usato come ragazza, "in epoca pre-Chiquita ", può essere inteso come "quando ero bambina"

 

Persone intelligenti e "di mondo" qual voi siete capiranno certo un mio assioma intorno al quale da qualche tempo sto girando, nel tentativo di chiarirmelo: le donne fino a una certa età dichiarano di avere più anni, sperando di sentirsi dire "ehhh...sì, li dimostri"; poi dichiarano meno, sperando zitte zitte che nessuno se ne accorga; poi tornano a dichiararne di più, sperando di sentirsi dire "ne dimostri di meno"... :s14: :s11: E' una mia idea, ma ditemi voi se sbaglio...I questo caso, comunque, ammetto che l'"epoca pre-Chiquita" corrisponde anche alla interpretazione di Iscandar

 

 

Madam, a proposito di bananiere e di Mesoamerica post-azteca c'è un bel libro di Mark Goldberg, "Going Bananas" (un po' come dire "andiamo per banane", che Dio scongiuri qualunque doppio senso alla wikileaks..), interamente dedicato alle bananiere di United Fruit e Standard Fruit. Uno di una serie di cinque dedicati alla marina mercantile USA (US Merchant Marine Museum editore), purtroppo una serie lasciata poi incompiuta. Se Lei gradisce una recensione, se pò fa'...

 

 

Comandante, sta a lei, che conosce il testo, decidere se sia appropriato, non alle mie povere forze. C'è una sezione in Storia delle Marine

 

 

In ogni caso, torno agli obiettivi del Forum con questa foto: la campana di Eritrea dalla Sala delle Navi, che abbiamo potuto ( e la faccenda è rara) visitare a Venezia:

 

 

 

p1030517copy.jpg

Modificato da malaparte
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In ogni caso, torno agli obiettivi del Forum con questa foto: la campana di Eritrea dalla Sala delle Navi, che abbiamo potuto ( e la faccenda è rara) visitare a Venezia:

 

 

 

p1030517copy.jpg

 

Vedo, con piacere, che quella campana è stata notata e fotografata non solo da me. Cimelio di una nave con una storia tutta da raccontare...

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Persone intelligenti e "di mondo" qual voi siete capiranno certo un mio assioma intorno al quale da qualche tempo sto girando, nel tentativo di chiarirmelo: le donne fino a una certa età dichiarano di avere più anni, sperando di sentirsi dire "ehhh...sì, li dimostri"; poi dichiarano meno, sperando zitte zitte che nessuno se ne accorga; poi tornano a dichiararne di più, sperando di sentirsi dire "ne dimostri di meno"... :s14: :s11: E' una mia idea, ma ditemi voi se sbaglio

 

mi trovo perfettamente d'accordo con la sua eccelsa ipotesi, anche perchè anche gli uomini ne sono affetti... :s03:

 

Vedo, con piacere, che quella campana è stata notata e fotografata non solo da me. Cimelio di una nave con una storia tutta da raccontare...

 

già una storia fantastica, da uomini "veri"

Modificato da Iscandar
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  • 10 months later...

Finito di leggere qualche giorno fa. L'autore, da quel che si evince dalla biografia in risvolto, è un ingegnere navale, e si vede: gli interessati saranno attratti dalle pagine della ricca appendice tecnica, con sezioni motori, fotografie dell'autore in sala macchine, dati, ecc. Per quanto riguarda le possibilità di recupero e di musealizzazione, l'A. fa notare come, nel febbario 2010, il controllo delle lamiere di scafo eseguito mediante ultrasuoni ne ha verificato l'integrità, dopo 73 anni dalla costruzione ( e 63 dalla ricostruzione della prua)! Il che è senz'altro un dato positivo.

Non sarei troppo severa per quanto riguarda le lacune sul lungo servizio svolto dal Galeb: non dev'essere facile riuscire a rintracciare fonti e documentazione di quando era la nave di Tito.... Invece, l'A. ha potuto ottenere informazioni sul servizio di della RAMB III direttamente dal suo Direttore di Macchina cap. Giovanni Mibelli, suo zio acquisito, che fu imbarcato durante la 2 g.m. e gli ha lasciato parecchi ricordi.

Da parte mia, semmai, muoverei qualche appunto alla parte storica, che risulta poco curata nelle fonti, per cui si lascia spazio a discordanze e dubbi.

Modificato da malaparte
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