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212


Lefa

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Ciao a tutti,

sarei interessato a discutere dell'evoluzione del progetto 212, nel rispetto di ciò che è lecito dire.

Anzi tutto, a quanto ne so per ora ci sono tre configurazioni differenti di 212:

 

U212A prima serie per ITA e GER

U212A seconda serie per GER (chiamata anche U212B?)

U212S per ISR

 

Le mie domande sono le seguenti:

 

Quali sono le differenze principali fra la prima e la seconda serie?

So che sui nuovi battelli tedeschi verrà montato lo stesso modulo PEM da 120Kw installato sui 214 (due sistemi anzi che nove) e che dovrebbe essere dotato, salvo informazioni errate, di un albero dedicato al lancio di un UAV (EMT Luna X-2000) e forse di un cannone (!!) da 30mm (RMK30).

Dovrebbe essere differente anche il sistema di comunicazione, quello di osservazione (forse il nuovo SERO400/ OMS100?) e ci sarebbe l’introduzione di una garitta dedicata alle FS (?).

 

Qualcosa di errato? altre differenze?

 

L’opzione esercitata per la costruzione di altri 2 battelli per la nostra Marina contempla sistemi della prima o della seconda serie?

 

In cosa si differenzia la versione per Israele (missili a parte)?

 

Grazie!

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Susate per il secondo post consecutivo ma altrimenti non torna su.. :s10:

Sul sito di HDW ho trovato queste informazioni:

 

Due to changing mission profiles and continuous advances in technology, a number of modifications have been made with regard to the second batch of Class 212A. These changes cover:

 

*

the incorporation of a communications system suitable for use in Network Centric Warfare scenarios

*

the installation of the integrated German Sonar and Command Weapon and Control System

*

the substitution of the flank array with a superficial lateral antenna

*

the replacement of one periscope by an optronic mast

*

the integration of a diver lock-out system

*

the tropical readiness of the boats.

 

Interessanti i lavori per l'impiego in ambiente tropicale, in genere, si tratta di modificare i vari sistemi di raffreddamento o cos'altro?

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mediamente è un potenziamento delle frigorie disponibili per raffreddare il battello, ma in questo caso potrebbero avere inserito ulteriori sistemi. ad esempio potrebbe avere messo in atto un qualche sistema per una dissipazione del calore diluita, in modo da non rendersi visibili agli IR degli aerei, oppure un qualche recupero della consensa.

 

il periscopio optronico è una realtà a nche a bordo della seconda serie italiana, mi sembra di averlo visto ufficializzato da qualche parte. mentre il sistema di rilascio degli incirsori noi lo avevamo gia dalal 1^ serie. segno che anche i tedeschi hanno qualcoasa da imparare.

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Grazie.

Non sapevo (o mi ero dimenticato) che i nostri erano già dotati di una garitta per fuoriuscita di FS, si può dire dove è posizionata? chi non avrebbe da imparare dalle FS della nostra Marina!

Riguardo al periscopio, come hai confermato sparirà il SERO 14 da osservazione, il nuovo albero optronico è fornito sempre da Zeiss?

Insolito anche che venga sostituita la linea laterale, in particolare è specificato che verrà montata superficialmente anzi che sotto alle derive (problemi di interferenze/schermi?).

Da qualche parte ho letto inoltre che il sistema EMS per le nuove unità ITA lo fornirà la spagnola Indra.

Il nuovo sistema di controllo integrato, per quanto riguarda la parte armi tedesca, sarà probabilmente pensata per la rapida integrazione del loro nuovo missile polivalente..del quale non pubblicano update già da qualche tempo ormai..

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...

Da qualche parte ho letto inoltre che il sistema EMS per le nuove unità ITA lo fornirà la spagnola Indra.

...

Forse nel post n° 10 al link: https://www.betasom.it/forum/index.php?show...st&p=325017 .

Modificato da picpus
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Grazie.

Non sapevo (o mi ero dimenticato) che i nostri erano già dotati di una garitta per fuoriuscita di FS, si può dire dove è posizionata? chi non avrebbe da imparare dalle FS della nostra Marina!

 

Potrei dire una enorme cavolata, ma credo che gli incursori escano da uno dei tubi lanciasiluri.

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Probabile, sei inesauribile :s20:

 

Potrei dire una enorme cavolata, ma credo che gli incursori escano da uno dei tubi lanciasiluri.

 

Se uscissero da un TLS non si parlerebbe di garitta dedicata alle FS.

Certo, gli incursori escono ed entrano anche dai TLS ma credo che in questo caso sia una "LILO" dedicata.

PS: visto questo bel video? https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=34605 :s45:

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Infatti non si parla di 'garitta per FS' sui Todaro, ma di 'capacità di utilizzo da parte delle FS' che è un altra cosa. Anche a me non risulta alcuna garitta, ma la fuoruscita dai TLS.

 

Il mast che dovrebbero imbarcare i tedeschi (non noi) e' il TM, che vedete qui (ho lasciato anche il riferimento della rivista da cui proviene l'immagine):

 

100.jpg

 

mentre questo e' il dettaglio del 30 mm

 

101.jpg

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@Totiano:

Ma intendi sulla serie in servizio o nella seconda serie in costruzione?

Perchè altrimenti si parlerebbe di lock-out system?

Per cosa sta l'acronimo TT.LL. SS. ?

 

@madmike:

c'è uno schema come quello che hai postato ma a colori, prelevato dal sito della Gabler, nella discussione qui sotto sul missile IDAS.

Modificato da Lefa
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@Totiano:

1) Ma intendi sulla serie in servizio o nella seconda serie in costruzione?

Perchè altrimenti si parlerebbe di lock-out system?

2) Per cosa sta l'acronimo TT.LL. SS. ?

...

Mi permetto di rispondere io (se ci azzecco, come usa dire quel tizio!).

 

1) Penso che il Comandante Totiano intendesse dire che, in generale, i tedeschi ed altri, utilizzano i Tubi Lancia Siluri per il rilascio degli incursori.

 

2) Appunto TT.LL.SS. = Tubi Lancia Siluri.

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L'Italia è dal tempo dei Sauro che è attrezzata con un compartimento per la fuoriuscita degli incursori ed è la garitta del centro. avete mai dato un'occhiata la filmato promo della marina militare mariani degli abissi? lo trovate (anche) a questo : link

 

per il resto Pic ha detto giusto e la sola precisazione (ma è un mio vezzo, Pic, non preoccuparti) è di chiamarmi Direttore o Dir piuttosto che Comandante

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Sui Sauro prima serie c'era addirittura un portello apposito sul fianco dritto della garitta di centro per la fuoriuscita degli incursori.

Poi, sulle serie successive è stato soppresso, in quanto poteva essere più che sufficiente il normale portello esterno della garitta stessa, quello che sbuca sulla plancia in vela).

 

dscn6999.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

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Sui Sauro prima serie c'era addirittura un portello apposito sul fianco dritto della garitta di centro per la fuoriuscita degli incursori.

Poi, sulle serie successive è stato soppresso, in quanto poteva essere più che sufficiente il normale portello esterno della garitta stessa, quello che sbuca sulla plancia in vela).

 

dscn6999.jpg

 

Uploaded with ImageShack.us

 

 

non proprio Roberto, alcuni problemi hanno consigliato di spostare quel portello in posizione piu riparata, all'interno della vela. 3^. 4^ serie e 212 sono fatti cosi...

 

gazzana01.jpg

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opps, questa non me la ricordavo :s68: e sì che ci son passato delle volte per quelle zone!

Però, così facendo, essi devono aprire ben DUE portelli: quello stagno della garitta e quello leggero della vela, (a meno che non si contorcessero per uscire dal foro di plancia)! :s07:

Sui prima serie l'operazione era unica e diretta. Aprivi il portello della garitta e... fuori! (o dentro :s02: )

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Mi permetto di rispondere io (se ci azzecco, come usa dire quel tizio!).

 

1) Penso che il Comandante Totiano intendesse dire che, in generale, i tedeschi ed altri, utilizzano i Tubi Lancia Siluri per il rilascio degli incursori.

 

2) Appunto TT.LL.SS. = Tubi Lancia Siluri.

 

Allora avevo capito bene, altrimenti non ci sarebbe bisogno di parlare di divers "lock-out system"..

 

Riguardo alla seconda ho decisamente posto male la domanda: so per cosa sta TLS, mi chiedevo come mai la sigla fosse raddoppiata (l'ho visto usare anche per i timoni e mi son sempre chiesto il perchè (es: TT.OO))

 

la modifica ha un notevole e sostanziale vantaggio, ma magari ne parleremo davanti a uno di quei portelli in occasione di qualche futuro raduno!

 

Ma perchè apettare! :s54:

Questa percettiva immagine mostra gli operatori che entrano tramite il vecchio portello, non ho ben capito dove sia stato spostato (è forse il portello rettangolare di accesso alla plancia?):

 

42.jpg

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...

mi chiedevo come mai la sigla fosse raddoppiata (l'ho visto usare anche per i timoni e mi son sempre chiesto il perchè (es: TT.OO))

...

Per indicare il plurale, come, ad esempio, nelle attuali targhe dei mezzi dei Carabinieri, dove "CC" sta per Carabinieri.

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Thank you Sir! :s10:

Caso mai Monsieur oppure, per restare nella terminologia navale, Signore! :s51:

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la modifica ha un notevole e sostanziale vantaggio, ma magari ne parleremo davanti a uno di quei portelli in occasione di qualche futuro raduno!

 

Non resisto!!! :s14:

...forse problemi di bolle d'aria all'apertura del portello direttamente in mare aperto??

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ma se vi dico tutto adesso di cosa perleremo quando visiteremo il prossimo battello? :s03:

 

cmq il ragionamento è semplificabile come segue: il vecchio portello è soggetto alle correnti e anche la minima velocità del battello avrebbe impedito di chiuderlo. nella nuova posizione, il posrtello resistente è all'interno della vela e un portello "leggero" mantiene la forma della vela rimanendo chiuso quando c'è velocità.

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ma se vi dico tutto adesso di cosa perleremo quando visiteremo il prossimo battello? :s03:

Ce n'è SEMPRE, e tu lo sai!!! :s03:

 

cmq il ragionamento è semplificabile come segue: il vecchio portello è soggetto alle correnti e anche la minima velocità del battello avrebbe impedito di chiuderlo. nella nuova posizione, il posrtello resistente è all'interno della vela e un portello "leggero" mantiene la forma della vela rimanendo chiuso quando c'è velocità.

 

Ovvio e banale! :s68:

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ma se vi dico tutto adesso di cosa perleremo quando visiteremo il prossimo battello? :s03:

 

Temi veramente che rimarremmo a corto di domande tecniche in loco?

Folle! non sai cosa ti aspetta! :s03: :s02:

 

Ce n'è SEMPRE, e tu lo sai!!! :s03:

 

Infatti Roberto, il buon Marco ha avuto un attimo di smarrimento...parlava il suo ideale di un gruppo di appassionati nella norma! :s68: :s42:

 

[edit]

 

cmq il ragionamento è semplificabile come segue: il vecchio portello è soggetto alle correnti e anche la minima velocità del battello avrebbe impedito di chiuderlo. nella nuova posizione, il posrtello resistente è all'interno della vela e un portello "leggero" mantiene la forma della vela rimanendo chiuso quando c'è velocità.

 

A questo proposito, come mai per risolvere il problema non hanno cambiato solo l'orientamento del portello? (intendo, anzi che montarlo con apertura da sinistra a destra girarlo per avere un'apertura dall'alto verso il basso, in modo da offrire la minima resistenza idrodinamica anche durante il moto).

 

Leggendo per caso una Rivista Marittima di qualche mese fa, ho trovato qualche altra informazione:

 

....I due battelli appartenenti al secondo lotto si differenzieranno dalla prima coppia per l'adozione delle più recenti tecnologie al fine di ridurre le problematiche relative all'obsolescenza.

Nell'ambito di tale attività verranno introdotti alcuni nuovi sistemi, quali i perisocpi di ricerca (OMS100) e attacco (Sero 400) della Zeiss con sollevatori Calzoni, componenti digitali per la parte bagnata della suite elettro-acustica e un nuovo radar per la navigazione Kelvin Hughes....

Modificato da Lefa
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  • 3 weeks later...
  • 2 weeks later...

Qualche immagine interessante per rianimare il topic, che è diventato un monologo :s03: :s68:

 

costruzione all'Italiana:

 

Copiadimuggiano4.jpg

 

Copiadimuggiano3.jpg

 

Copiadimuggiano2.jpg

 

Copiadimuggiano1.jpg

 

i TLS coi cappelli aperti e il Mine Avoidance Array in evidenza:

 

CopiadiSenzatitolo-4.jpg

 

una foto a secco che evidenzia la linea laterale, oggetto di modifica nella 2° serie:

 

S-U212_gr-V1.jpg

 

particolare dei cavi a protezione della filoguida dei siluri:

 

todaro_sestini02.jpg

 

particolare dei passaggi dei sollevamenti:

 

Copiadiuboot-u-boot-typ-klasse-212-a-212a-u-32-u32-007.jpg

 

il noto modulo PEM dei nostri battelli, a memorie ne montano 9:

 

Copiadiu212a_fuelcellsmodule.jpg

 

i sebratoi per l'ossigeno liquido:

 

CopiadiLiquidoxygenstoragetanks.jpg

 

Copiadi212_4.jpg

 

idrogeno e reagenti:

 

Copiadipytheaspapanikolis4mq7.jpg

 

Copiadipytheaspapanikolis5cc0.jpg

 

la suit ISUS 90:

 

Copiadiisus-90.jpg

 

il cilindrico:

 

Copiadidbqs40-cha.jpg

 

uno dei 6 misuratori passivi di distanza:

 

Copiadidbqs40-range.jpg

 

il verricello del sonar rimorchiato, notare il sistema di distribuzione del cavo:

 

towedarraywinch_212-1.jpg

 

che viene rimandato a un braccio con puleggia che esce dalla parte inferiore poppiera:

 

u33_sruba.jpg

 

qualche foto di insieme:

 

Copiadiimg_27_19445_1.jpg

 

Copiadiimg_27_17543_2.jpg

 

Tutto materiale prelevato dalla rete, sia dal sito istituzionale della MMI che da altre fonti, di cui ho perso traccia nelle profondità dell'archivio..... :s13:

Modificato da Lefa
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Spettacolare! Proprio belle immagini. Una curiosità: il motivo per cui l'elica è "mascherata" è legato alla possibilità di acquisire dati sensibili da parte di persone non autorizzate?

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Si, è proprio così.

Le eliche sono una parte piuttosto sensibile di un battello o di una nave, hai notato che nei vari vengono generalmente coperte? sempre meglio non mostrare ciò che si ha sotto la gonna! :s03:

E' un dato classificato per diversi fattori, che spero vorrà approfondire chi è più ferrato di me in materia, a grandi linee, un esperto, guardando l'elica e conoscendo la propulsione può farsi un'idea della rumorosità e delle prestazioni della stessa.

Inoltre da tempo i vari disegni delle pale vengono studiati investendo molto denaro, i profili delle pale stesse e i vari congegni per disciplinare la scia sono un segreto da custodire.

Anche solo il numero delle pale è un dato sensibile.....

 

Comunque, le immagini che ho postato si possono trovare tranquillamente non ritoccate in giro per la rete, nessuna si riferisce a battelli Italiani e a quanto pare ai tedeschi non importa molto nascondere le loro eliche, le ho ritoccate per seguire la politica di Betasom di non proliferazione/ridondanza di dati sensibili anche se pubblicati da altri. :s01:

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In effetti non avevo fatto caso, ma riguardando le varie foto/schemi che ho nel mio archivio personale ho visto che nel 90% delle volte l'elica è coperta.

 

Si sa più nulla dei futuri 212a batch2 italiani? Tipo i nomi, ad esempio.

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Le eliche sono una parte piuttosto sensibile di un battello o di una nave, ...

Inoltre da tempo i vari disegni delle pale vengono studiati investendo molto denaro, i profili delle pale stesse e i vari congegni per disciplinare la scia sono un segreto da custodire.

Anche solo il numero delle pale è un dato sensibile.....

 

In sintesi, alla Marina, che investe tanti soldi per studio e ricerca sulle eliche, vedere le foto delle stesse messe in giro sul web, fa decisamente girare le pale...

 

:s43: :s60: :s02: :s01: :s03:

 

:s67:

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  • 2 weeks later...

Scusate.. ma mi vengono delle domande forse troppo "profane"..

 

Sono mai state provate o solo pensate soluzioni propulsive diverse dall'elica.. o con eliche fortemente intubate, in modo da offrire

protezione da cavi ecc.. ma di ridurre anche la rumorosità...

 

Oppure ancora.. propulsioni "magnetoidrodinamiche" alla "red october".. dal punto di vista tecnico, l'acqua è un'ottimo conduttore, (a parte l'acqua distillata purissima).. quindi sulla carta incrociando in acqua un campo elettrico con un campo magnetico produrrebbe una forza sul conduttore attraversato.

Questa è la base dei motori elettrici.. probabilmente potrebbe avere un basso rendimento, ma dovrebbe essere altresì estremamente silenzioso e molto affidabile.

 

Più in alto ho letto che anche i sottomarini hanno problemi con la tracciabilità termica... immagino che questo sia ovvio in superficie.. come cambia il problema in profondità, il problema è avertibile anche a quota periscopio?..

 

Buon week end..

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non sono profane ma, come ti ho gia evidenziato in altro topi, le risposte sono gia su betasom! :s01: :s02:

 

le eliche intubate esistono da tempo, credo che la prima idea sia nata durante la guerra in terra teutonica con gli ugelli Kort, ripresi poi con un 202. oggi i nucleare moderni hanno un propulsore particolare, una specie di turbina che da un buon rendimento e silenzioità anche a velocità elevate (ma una pessima manovrabilità, dicono)

 

le sperimentazioni sulla propulsione magneto idrodinamica procedono da tempo ed esistono anche alcuni prototipi (solo piccole unità di superficie) ma finche la tecnologia dei superconduttori non sarà matura...

 

la tracciabilità termica, con apparecchiature in grado di rilevare differenze di decimi di grado nel mare, stanno diventando un problema quasi pari al rumore irradiato, specie se il mare è calmo. e lo è anche in profondità perche comunque il battello lascia una scia di calore.

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Marco una cosa che non mi è chiara, ricordo che ne avevamo già parlato ma me lo sono dimenticato: si dice che i pump jet siano appunto sconvenienti da un punto di vista della manovrabilià, per questo i nostri nuovi battelli da ambiente "litoral" hanno preferito l'impiego di un'elica tradizionale e anzi, per aumentare ancora la manovrabilità in ragione delle forme poco aggraziate della classe è stato preferito il sistema a X anzi che il classico cruciforme.

Ma perchè, tecnicamente, questo sistema limita la manovrabilità?

Ho letto non ricordo dove che ora per ovviae a questo inconveniente vengono montati su dei mozzi mobili che direzionano il flusso in una data direzione, come in alcuni aerei o in alcuni missili.

Cosa ne pensi dell'877 versione Alrosa, piccola nota estrosa in un mondo nucleare?

 

Ho un bell'issimo articolo di una ventina di pagine sulla propulsione magneto idrodinamica applicata ai SMG, ovviemente della solita Naval Engineers Society.

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è fortemente direzionale, praticamente inefficiente a "marcia indietro" e riduce, in qualche modo, il flusso sui timoni. il sistema a mozzo mobile non credo sia un gran vantaggio rispetto alla rumorosità e cmplicazione meccanica che comporta, ma queste sono considerazioni personali...

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è fortemente direzionale, praticamente inefficiente a "marcia indietro" ...

 

Ricordo chiaramente un articolo su RID di parecchi anni or sono, relativo ad una "visita" a bordo di un nucleare UK dotato di pump-jet, in cui c'era la descrizione della manovra, che doveva essere assistita necessariamente da un rimorchiatore perchè "... la propulsione pump-jet ha poca autorità in retromarcia...".

 

Mi ricorda un pò i mie quotidiani litigi (estivi) con il duo-prop della mia barca! :s12: :s03: :s68:

 

(ecco perchè sto cercando di passare alla buona vecchia linea d'asse... :s02: )

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le eliche intubate esistono da tempo, credo che la prima idea sia nata durante la guerra in terra teutonica con gli ugelli Kort, ripresi poi con un 202. oggi i nucleare moderni hanno un propulsore particolare, una specie di turbina che da un buon rendimento e silenziosità anche a velocità elevate (ma una pessima manovrabilità, dicono) Più che ad un idrogetto pensavo ad un "tubo corto" con scopo di mera protezione dell'elica e per ridurre il rumore da flappeggio tipico delle estremità alari.. ma penso che eliche con profili e curvatura particolari non abbiano problemi di rumore di quel tipo.. Per aumentare la manovrabilità dei battelli non è pensabile inserire delle eliche di manovra come sulle navi da crociera.. utilizzabile sia in manovra che in situazioni particolari... Penso agli incursori.. immagino debbano essere scortati discretamente vicino all'obbiettivo..

 

le sperimentazioni sulla propulsione magneto idrodinamica procedono da tempo ed esistono anche alcuni prototipi (solo piccole unità di superficie) ma finché la tecnologia dei superconduttori non sarà matura...

Immaginavo che il problema maggiore fosse il conduttore (l'acqua) che attraversato da correnti intense tendesse a surriscaldare e a bollire.. Mi piace immaginare un vascello con delle prese d'acqua molto a prua (ai due lati) e due scarichi a poppa con deflettori di flusso come su aerei con spinta vettoriale..

Orientando anche i flussi a prua, si potrebbe avere una ottima manovrabilità anche da fermi. Ovviamente a discapito del rendimento.

 

la tracciabilità termica, con apparecchiature in grado di rilevare differenze di decimi di grado nel mare, stanno diventando un problema quasi pari al rumore irradiato, specie se il mare è calmo. e lo è anche in profondità perchè comunque il battello lascia una scia di calore.

A questo punto batterie RTG sarebbero veramente fuori luogo... Sono delle Pile a radioisotopi a lunga vita (plutonio).. quindi autonomia spaventosa.. ma con alcuni inconvenienti.. molto ingombranti, molto pesanti, e molto calore...

http://en.wikipedia.org/wiki/Radioisotope_...ctric_generator

Preso ad esempio l'RTG tipo GPHS-RTG.. (Cassini (3), New Horizons (1), Galileo (2), Ulysses (1)).. avremmo una cella in grado di fornire 300W elettrici ma anche 4.400W termici..

 

Supponendo un battello tipo Sauro, con una potenza di picco intorno ai 3Mwat.. ipotizzo non avendone cognizione di causa un utilizzo medio intorno a 1Mwat.. ipotizzo una batteria di RTG in grado di erogare 1,5Mwat di potenza avremmo: 5000RTG, 22Gwat in calore.. un peso di 280 tonnellate circa..

Ovvio che l'esempio è molto campato in aria.. poi queste RTG sono progettape per lo spazio, dove il calore non può essere utilizzato e viene dispero per irraggiamento. Sono poi tremendamente robuste, devono infatti sopravvivere all'esplosione catastrofica del vettore..

Certo che se si potesse trasformare anche il calore in energia.. avremmo alcuni vantaggi..

1) Risolto il problema dell'autonomia

2) Risolto il problema delle scorie delle centrali nucleari, in particolare il plutonio che avendo emivita lunghissima è una rogna da smaltire

ma dall'altra parte avremmo delle batterie con autonomia spaventosa.. LA ricarica potrebbe essere decennale e comportare solo la sostituzione

dell'elemento radio attivo che a distanza di anni avrebbe perso un po' di efficienza..

 

scusate la digressione... ma mi piace giocare con la fantascienza...

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Sempre per giocare con la fantascienza: ma l'elevata energia termica prodotta non si potrebbe recuperare ed utilizzare per generare (altra) corrente elettrica?

Non ho idea di quale potrebbe essere la tecnologia, ma se il rapporto tra corrente e calore è circa 1:14 (4400W termici ogni 300W elettrici) ci sarebbe un bel pò di calore da recuperare per generare elettricità!

:s02:

 

@Totiano: esatto! Avrò letto quell'articolo almeno 100 volte (pensando sempre a cosa si prova ad esserci "dal vivo"...)

 

:s01:

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Nel Link di wikipedia si vede la foto di un pellet al plutonio, sembra incandescente. Gli RTG in fotografia hanno abbondanti alette di raffreddamento.

Quindi dovremmo avere temperature sufficienti per produrre vapore. Magari raffreddando le celle aumenta il rendimento, così come avviene con i panelli fotovoltaici. Ci sono in commercio dei fotovoltaici ibridi. Producono anche acqua calda, in più raffreddando i pannelli aumenta il rendimento.

 

Mi appassiona questa soluzione perché si potrebbero avere alcuni vantaggi...

 

- Praticamente una autonomia enorme, pari ad un battello nucleare convenzionale.

- Un reattore sub-critico.. non può innescare reazioni a catena incontrollata.

- Il "carburante" è praticamente un prodotto di scarto dei reattori convenzionali, tranne alcuni modelli molto particolari

che in progetto o quasi (vedi reattori CANDU)

- verrebbe in pratica risolto in parte il problema di stoccaggio dei prodotti fissili a lunga emivita dei reattori civile.

- Ho letto da qualche parte di una RTG sopravvissuta ad un lancio finito con spettacolo pirotecnico.. riutilizzata per un secondo

lancio...

 

Una curiosità sui 212... possono ricaricare i serbatoi di ossigeno e idrogeno con i diesel o devono rifornirsi?

 

Buona serata...

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Una curiosità sui 212... possono ricaricare i serbatoi di ossigeno e idrogeno con i diesel o devono rifornirsi?

 

Buona serata...

 

Mi pare di ricordare di un post di Totiano in cui veniva chiarito che la ricarica di O e H si può fare solo in porto, ed anche che una volta messo in moto il sistema di celle a combustibile NON si può più fermarlo (non ricordo bene perchè) per cui si va in area di operazioni con i diesel, si fa la missione con O+H e si rientra con i diesel se ossigeno e idrogeno non bastano.

 

Mi pare, appunto... :s14: :s68:

 

TOTIANO HELP US!!!

 

:s01:

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anche se non riesco a trovarlo sono sicuro che c'è un post dedicato, vi avevo inserito le foto del rifornimento dello Scirè a Taranto.

 

Infatti idrogeno e ossigeno possono essere ricaricati solo in porto e, ovviamente, in momenti separati. però le celle non mi risulta abbiano necessità di rimanere in moto, possono essere avviate o spente senza troppi problemi. Forse, Def, ricordi la discussione sul pensiero operativo dell'impiego, che è esattamente quello che hai descritto....

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Mi pare di ricordare che fare per fare il pieno di reagenti servono svariate ore (giorni?) e che in Italia ancora (almeno fino a poco tempo fa) non ci siano le stazioni di rifornimento dedicate, corretto?

Ho io le foto alle quali fai riferimento Marco, anche se ne ricordo altre che mostravano le manichette in azione, se ho inteso le immagini sono quelle che mostrano l'autobotte d'ossigeno con le bombole di idrogeno (?) in banchina.

 

In che modo si potrebbe ricaricare i reagenti usando il gasolio?! l'ossigeno liquido e l'idrogeno sono elementi a parte da rifornire alla bisogna (naturalemnte meno frequentemente rispetto al gasolio).

 

I 212 hanno tre fonti di energia: I diesel che dovrebbero essere utilizzati sia per la propulsione che per la ricarica delle batterie, i sistemi di batterie per la propulsione e per l'energia ausiliaria e i moduli PEM che vengono usati esclusivamente per la propulsione.

 

Questa potrebbe essere una stazione di rifornimento di reagenti americana?

 

img_27_20285_4.jpg

 

Botte della Air Liquid con bombolame in banchina:

 

pict0045ad0.jpg

 

Cartello a norma di legge con logo della dita rifornitrice:

 

p1090027.jpg

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Grazie per le precisazioni.

 

Non esiste una stazione di rifornimento fissa per ora, o è in programma di manetenere solo e sempre quelle mobili, che sicuramente offrono un'elasticità logistica non indifferente?

 

Guardando le tre foto proposte, che si riferiscono a tre luoghi differenti (States, Taranto (quella foto è tua no?) e Spagna) ma in particolare le prime due, non riesco a vedere la stessa "stazione" con scivolo e manichette. Forse ai tempi della tua esperienza di Taranto non era ancora stata prodotta?

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Tecnicamente si potrebbe "rigenerare" con l'elettrolisi.. la reazione delle celle produce acqua distillata... dall'acqua si può tornare ai due reagenti... tutto dipende

dal rendimento del sistema... probabilmente se non si fà è perchè non è conveniente...

 

Tornado al nucleare.. Marco, che effetto fa secondo te vivere a bordo di un battello nucleare.. la trovi una cosa stimolante per le prestazioni o potrebbe essere pesante la compagnia di un reattore.. Parliamo di soli battelli occidentali.. giusto per escludere la fama di alcuni battelli sovietici..

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