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Totiano

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I sommergibilisti sono gente strana, c'è perfino chi considera il mezzo su cui lavora come un compagno di avventura, parlandoci per nome. il Toti era noto sia come "Enrico" che come "E.T." ma gli aneddoti, a riguiardo, sarebebro davvero troppi. all'interno du questa passione vscerale per i propri mezzi vi è un tipo di collezionismo molto speciale e consiste nell'impiegare pezzi ormai dismessi per la loro usura quali ricordi un po speciali.

Il primo pezzo che vi propongo, sperando in una lunga serie, è un pezzo di un interruttore di propulsione del Toti SSK 506 sistemato su una basetta e ora fiero soprammobile...

 

 

interruttore.jpg

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Non sono solo i sommergibilisti "strani"...il vero problema per le nostre Signore e per le nostre case è il feticismo maniacale del collezionista su cui bisgnerebbe compiere accurati studi clinici sfociando molto spesso in pericolose (sotto il profilo patrimoniale) e contagiose patologie.

 

@Argo ti ho mandata una mail. Perdona l'OT ma via PM sei irraggiungibile.

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  • 2 weeks later...
Non sono solo i sommergibilisti "strani"...il vero problema per le nostre Signore e per le nostre case è il feticismo maniacale del collezionista su cui bisgnerebbe compiere accurati studi clinici sfociando molto spesso in pericolose (sotto il profilo patrimoniale) e contagiose patologie.

 

@Argo ti ho mandata una mail. Perdona l'OT ma via PM sei irraggiungibile.

 

 

Hai fatto centro al primo lancio di siluro. Non c'è stato bisogno di una coppiola o più. Quante volte mio padre portava a casa qualche cimelio del suo lavoro con l'intenzione di metterlo in salotto. Attualmente, fa bella mostra di se una bocca di rancio in bronzo, oltre a crest, alcuni velieri, il fischio da nostromo, il modello della Bismark e di un UBoat, diverse foto delle navi su cui è stato imbarcato, le decorazioni e gli attestati di servizio. E ricordo anche i tentativi di introdurre altri oggetti, ma alla fine ha optato per la cantina dove passa il suo tempo libero. Ormai però, da quando mia madre non c'è più, ha perso lo smalto di una volta e i cimeli più ingombranti sono ancora nella cantinetta, senza la voglia di portarli in casa.

E' vero, è un vezzo di tutti i marinai conservare gli oggetti del proprio lavoro (un mio amico, ex sommozzatore MM, in casa ha in casa una collezione di oggetti d'epoca del suo lavoro, tra cui 5 scafandri completi, insomma, una stanza tutta per la collezione).

E' bello vedere questi oggetti, per confrontare il livello di passione .

Ottimo post, Dir

Modificato da STV(CP)
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questo mi fare venire in mente che ogni marinaio (praticamente in tutto il mondo) ha il suo love wall. non necessariamente un muro ma comunque un posto dove sono conservate le foto degli imbarchi con le dediche di comandanti e/o equipaggi. il mio è in tavernetta nonchè (in parte)su internet al link

http://www.delfinidacciaio.it/lovewall.html

 

ad alcune di esse sono particolarmente affezionato:

 

totibellini.jpg

 

davinci.jpg

 

marconi.jpg

 

ussdallas.jpg

 

bersagliere2.jpg

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  • 4 weeks later...

mi permetto di pubblicare questo strumento perche l'asta ormai è terminata e, su di esso, volevo fare alcune considerizione:questo l'annuncio

 

REGIO SOMMERGIBILE MENOTTI, PROFONDIMETRO GALEAZZI 1939

 

Eccezionale Ritrovamento di un Pezzo di Storia Appartenuta al Regio Sommergibile Ciro Menotti.

 

Trattasi Infatti di un Raro Oggetto che Oserei Dire Museale o da Vero Collezionismo di Storia Inerente la Regia Marina Italiana:

 

Magnifico e Perfettamente Integro Manometro Profondimetro Atto alla Misurazione della Profondità del Sommergibile Ottenuta Mediante Immersione in Mare e Controllata dalla Sala di Comando Dove Esso era Installato. E' Costruito in Ottone Nichelato, Ha Un Diametro di 28 cm, Una Profondità di 7 cm ed un Peso di 5 Kg.

 

La Misurazione in Pratica Viene Calcolata Dallo Strumento in Forza Del Principio di Caduta, Sviluppata poi in Pressione dei Metri di Colonna d'Acqua di Mare che Sovrastano la Torretta ed Agiscono Penetrando nella Conduttura dello Strumento Comprimendo un Meccanismo Montato su Rubini (Onde Ottenere la Massima Precisione) Facendo Così Spostare l'Ago Posto al Centro di un Grande Quadrante Riportante la Scala Numerata che Inizia da Zero e Sale a Metri 12/24/36 etc etc..Fino al Raggiungimento della Massima Profondità, Convertita poi in Pressione Sopportabile dalla Struttura d'Acciaio, che in Questo Caso (La Linea Rossa è Fissata a Metri 200).Tradotta in Atmosfere è Pari a 20 = 200kg x cm2 di Superficie. I Moderni Sommergibili Raggiungono gli Oltre 300 metri di Profondità.

 

La Misura Riportata nel Quadrante che Sale di 12 Metri in 12 Metri (Con Frazioni di 3) Trova Spiegazione Determinando che, il Sommergibile in Questione Essendo di Massima Altezza dalla Chiglia alla Torretta di 12 Metri, Appena l'Acqua Sovrasterà la Stessa Torretta la Profondità Ottenuta Sarà già Quella dei 12 Metri.

 

La "Ditta" Produttrice Lo Strumento che Seguirà in Foto è La “GALEAZZI LA SPEZIA" Sicuramente La Più Rinomata dell'Epoca in Fatto di Precisione, Robustezza e Tecnologia Apportata ai Propri Strumenti Commissionati Dalla e Per la Regia Marina Italiana.

 

E' Bene Fare un Punto Sul Perchè l'Epoca di Utilizzo Dello Strumento Sopradescritto è Collocata su di un Sommergibile Della 2° Guerra Mondiale:

 

1° Perchè dalla Fine Della Guerra al 1967 in Italia Non Furono Varati Altri Sommergibili, (Secondo il Trattato di Pace Non Potevamo Costruirli) se non i Quattro Della Classe E.Toti (Costruiti a Partire Nel 1967).

 

2° Perchè lo Strumento è Completamente Diverso dai Modelli Installati sui Quattro Appena Citati :

 

3° Perchè Nel Funzionamento degli Attuali Profondimetri Abbonda l'Elettronica, poi Perchè Questo Strumento Proviene da Taranto e la Persona che lo ha Conservato Fino ad Oggi è il Figlio di un ex Operatore Tecnico che Lavorò Per Molti Anni Nell'Arsenale Militare Della Regia Marina di Tale Città....

 

 

dscn8865.jpg

 

In efetti il ragionamento del venditore segue una buona logica, se non fosse che c'è quella scala in piedi. Personalmente mi sento di escludere che su un battello della guerra ci fosse un simile strumento.

E' stato forse costruito per sostituire alcuni manometri di battelli ExUSA, però non mi risulta ci fosse penuria di pezzi di ricambio.

 

Vero è che il Menotti non è stato affondato ed ha collaborato ad addestrare gli alleati dopo l'8 settembre....

 

che ne pensate?

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Salve,

riallacciandomi alla problematica del materiale "dubbio" venduto su ebay; posto le immagini di un oggetto, probabilmente notato anche da voi, che è stato venduto recentemente per poco meno di 500 euro!!!!

Si tratta di un manometro di profondità che, secondo il venditore risalirebbe alla seconda guerra mondiale e proverrebbe dal sommergibile Menotti.

Pur trattandosi di un oggetto affascinante, ma non convincendomi sua collocazione storica, ho deciso di chiedere lumi direttamente al venditore. Circa l'attribuzione al Somm. Menotti la sua risposta è stata che quella provenienza gli era stata dichiarata al momento dell'acquisizione e che lui dava per buona; per quanto riguardava invece la datazione egli asseriva che il profondimetro era da collocarsi "matematicamente" al secondo conflitto in quanto i sommergibili post bellici già avevano un profondità massima di collaudo a 300 mt. e che, quindi, avendo il suo, un fondo scala inferiore a questa misura, non poteva che essere bellico! :s14:

Ovvio che soffermandosi un poco più a lungo sull'apparecchio in questione si possono evidenziare fattori costruttivi lontani (in mia opinione) dagli standard costruttivi dell'epoca, non tanto per la nichelatura che all'epoca esisteva, ma per la sua applicazione su manometri destinati a sommergibili bellici (che non mi risulta, visto il gran bel colpo d'occhio "d'ottone" delle sale di manovra) .

La stessa scala doppia, in metri e piedi non mi convince, al riguardo posso dire di avere un profondimetro appartenuto ad un battello della classe "Calvi" e le differenze della scala sono sostanziali, non solo perchè nel mio c'è solo la scala in metri, ma anche graficamente, secondo me, appartengono ad epoche diverse.

Altro fattore la scritta in doppia lingua, inglese ed italiana, in un periodo storico nel quale questo idioma era stato bandito, vi pare che la Galeazzi potesse fornire materiali alla Regia Marina con scritte inglesi ed unità di misura dell'odiata Inghilterra?

Ancora, l'attacco posteriore per l'ingresso dell'aria compressa; nelle (poche per sfortuna) foto di interni e/o filmati d'epoca i manometri sono sempre posti in posizione verticale ed hanno sempre (compreso il mio) l'attacco in basso sulla circonferenza del manometro. Tutt'al più con quell'attacco li ho visti sulle pareti esterne di camere iperbariche.

Ultimissimo dettaglio: la matricola; non ho MAI visto, fin'ora, un qualunque strumento impiegato su unità della Marina che non avesse al proprio interno, esattamente sul quadrante, la sua bella matricola militare (era obbligatoria) .

 

Immagini del manometro:

 

dscn8861j.jpg

 

dscn8865.jpg

 

dscn8892q.jpg

 

dscn8872z.jpg

 

Immagine d'epoca (R.Somm.Calvi)

 

copiadicv5.jpg

 

 

Foto del mio manometro (vi prego rilevare le differenze con quello venduto su ebay, compresa la matricola sul quadrante...)

 

1004001uq1.jpg

 

In conclusione le mie considerazioni sono che il manometro venduto sul sito d'aste fosse un manometro di qualche apparato a pressione o camera iperbarica o altro, comunque di uso civile e risalente agli anni 50/60.

Mi preme a questo punto, conoscere anche la vostra opinione. Cosa ne pensate? (anche in relazione alle apparenti contraddizioni tecniche tra profondità della scala e l'epoca di attribuzione).

 

Saluti

Topazio

Modificato da topazio
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  • 2 months later...

Su richiesta di Totiano posto qui alcune immagini di un bel cimelio che conservo nel mio studio.

Si tratta dell'inclinometro longitudinale del R. Smg. Tito Speri, donato tanti anni fa a mio nonno l'Amm. Romolo Polacchini.

 

Preciso che l'inclinometro (pesantissimo...) è perfettamente funzionante. :s01:

 

244sfev.jpg

 

2r2rm0g.jpg

 

2nbt8if.jpg

 

new482.jpg

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Questo invece non è un "cimelio storico", ma ha per me un grande valore affettivo.

Si tratta di un'immagine del Dragamine NOCE (ex US Navy) che mio padre, l'Amm. Vittorio POlacchini, portò in Italia nel 1954-1955 assieme ad altri due dragamine.

Partito da Seattle il Noce, in una lunga crociera toccò, i porti di San Francisco, Long Beach, San Diego, Panama, Charleston, Norfolk, New York, Bermude, Azzorre, Gibilterra, per poi approdare finalmente a La Spezia.

 

 

 

2co65jt.jpg

Modificato da Marpola
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Mi sono accorto che con un paio di ammiragli alle spalle ho la casa piena di cimeli e di ricordi.... :s01:

Caro Totiano, se un giorno mi verrai a trovare ti farò vedere un bel pò di cose.... :s02:

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quasi un invito a Nozze!!!!! :s07:

contaci Marcello! poi, se nel frattempo vuoi postare qualcosa.....

Comandi!

Provvederò.... :s02:

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Bene, comincio con un pò di nastrini di sommergibili che ho trovato tra le cose del Nonno....

 

ehaljt.jpg

 

2012ddt.jpg

 

Questi, invece, sono dell'Alberto da Giussano....

 

2v3n1c1.jpg

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ll cappellozzo di una mina.

Porta l'iscrizione 10.6.1940 XVIII 1h 30m ...credo in ricordo di un bombardamento....

 

25iam2t.jpg

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Vi ringrazio per i commenti. :s01:

In effetti mi rendo conto che ovunque io mi muova per casa mia mi trovo circondato da ricordi della Regia Marina e della Marina Militare.... in fondo tra mio nonno e mio padre si tratta di circa 100 anni di storia... :s10:

 

Appena avrò tempo cercherò di postare altri oggetti. :s02:

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ll cappellozzo di una mina.

Porta l'iscrizione 10.6.1940 XVIII 1h 30m ...credo in ricordo di un bombardamento....

 

25iam2t.jpg

 

Davvero dei bei pezzi :s20: Mi stavo chiedendo però se la data riportata non potrebbe più semplicemente ricordare l'inizio delle ostilità per il nostro paese posto che (se non ricordo male) il primo bombardamento aereo albionico dovrebbe avere colpito Genova la notte dell'11.06.1940.

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Davvero dei bei pezzi :s20: Mi stavo chiedendo però se la data riportata non potrebbe più semplicemente ricordare l'inizio delle ostilità per il nostro paese posto che (se non ricordo male) il primo bombardamento aereo albionico dovrebbe avere colpito Genova la notte dell'11.06.1940.

Francamente non lo so... l'oggetto era del nonno e non mi ricordo che mi abbia raccontato la sua origine. Le mie conoscenze storiche sono abbastanza limitate... non so che cosa significhi "1h 30 m".... Un'ora? La durata del bombardamento? Non so.... :s06:

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  • 3 weeks later...
domani inserisco una foto di un bossolo di contraerea dell'Incrociatore San Giorgio.

Beh... intanto ecco qui la foto di un bossolo di un colpo di cannone sparato da uno degli 8 pezzi da 76/62 dell’incrociatore Andrea Doria (D553)... :s02:

s6n0gw.jpg

2lcmc7m.jpg

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  • 6 years later...

Francamente non lo so... l'oggetto era del nonno e non mi ricordo che mi abbia raccontato la sua origine. Le mie conoscenze storiche sono abbastanza limitate... non so che cosa significhi "1h 30 m".... Un'ora? La durata del bombardamento? Non so.... :s06:

Modificato da alfatau
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Buongiorno a tutti, scusate la mia poca esperienza con i forum. Volevo ringraziare in particolare, Marcello Polacchini per il materiale postato.

Vedendo le foto dell'inclinometro della MAN, mi sono ricordato che posseggo un profondimetro (con scala in metri) sempre della stessa ditta; se riesco vi invio l'immagine.

Modificato da alfatau
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Spero sia procedura corretta, ecco il link per le immagini postate su FB.

Grazie e buona visione (a cura dell'ANICAGIS...non ho resistito)

https://m.facebook.com/groups/31994902687?view=permalink&id=10155130643147688

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