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Rn Pola Hobby Boss 1/350 Convertita Rc - Wip E...richiesta Di Info


maxmodifica

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nn ce la faccio più a restar fermo aspettando i colori humbrol... quindi ho decisodi aprire il cantiere per la costruzione del pola.

la scatola di montaggio è quella hobby boss in 1/350. che dire... praticamente, con poche differenze, è la classe zara della tauro ripantografata in 1/350, mentre il modello è il gemello del pola trumpeter.

anche sul web da più parti sono concordi con questo. tutto merito della permissività cinese in fatto di copie e tutela del copirit.. no, copirig... forse copoiureuti... insomma, il copirait. pensate che hanno fatto una copia pari pari del bmw X5 e la stessa bmw non riesce a bloccarne la vendita... quindi non c'è da meravigliarsi se sfornano kit su kit. che ci vuole? basta copiare, no? così si abbattono anche i (già bassi) costi di produzione...

 

va beh, torniamo a noi... come sempre, le foto seguiranno... sigh

guardando il modello e poi le foto reali del pola, vien da piangere... diciamo che la somiglianza è, appunto, solo una somiglianza... la maggior parte dei particolari sono approssimativi. uno per tutti, le armi contraeree di minor calibro fanno semplicemente... senso. a prua sono semplicemente mancanti sutta una serie di strutture e boccaporti anche di dimensioni importanti... l'"occhione" (sorry, non conosco il termine marinaresco di cotal struttura) dove scorre la catena dell'ancora semplicemente manca... insomma ci sarà da lavorarci su...

 

tirando fuori lo scafo, in un solo pezzo, occorre armarsi fin da subito di cartavetrata ( e che sia di grana grossa... risigh) perchè nella zona "alberi delle eliche" è presente un grosso scalino. infatti il pola hobby boss è derivato da quello trumpeter "motorizzato" con solo un'elica... quindi lo stampista "china" ha semplicemente messo una "toppa" sullo scafo per aggiungere in maniera veramente pietosa (rughe, bozzi, ecc., insomma alla come viene viene) le due uscite degli alberi delle eliche. non serve lo stucco, la "toppa" è più bassa di qualche decino del resto dello scafo... l'unica soluzione decente che ho trovato è stata quella di "consumare" con cartavetro fine lo scalino che si era formato... vedremo poi cosa succede con il primer...

 

a dire il vero, rughe, segni di bulino (ma lo usano sempre?) e misteriosi puntolini in rilievo sono un pò sparpugliati su tutto lo scafo, cosa che mi ha costretto a carteggiarlo da cima a fondo...

 

sono passato quindi a sistemare i "supporti" (anche qui scarseggio di termini marinari) che sorreggono le estremità degli alberi delle eliche... e qui, per il momento, mi son fermato, dovendo spremere le meningi per superar l'alto scoglio che mi si è parato innanzi...

a parte il fatto che se si montano come "mamma l'ha fatti (male)" non c'è una parvenza di allineamento con l'uscita posta sullo scafo... (essenziale, capirete, se voglio far girare le eliche per la conversione rc..) ma uno dei "cosi" è più lungo dell'altro. mmm... detto così non si capisce, posterò le foto. anche perchè sui "cosi" mi servono info.

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l'"occhione" (sorry, non conosco il termine marinaresco di cotal struttura) dove scorre la catena dell'ancora semplicemente manca...

"occhio di cubia"

sono passato quindi a sistemare i "supporti" (anche qui scarseggio di termini marinari) che sorreggono le estremità degli alberi delle eliche... e

"braccetti a 'V' degli assi portaelica"

:s02:

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grazie alagi....

 

avrei altre domande, anche per avere alcune conferme... allora...

 

domanda 1:gli assi delle eliche "escono" dallo scafo tipo quelli delle motosiluranti pt, (vedi foto di esempio recuperata su modelwarship), ossia restando liberi a partire dallo scafo, ruotando all'interno dei braccetti a v degli assi portaelica (qualcuno diceva che anche il cinghiale, applicandosi, impara... mi sembra che lo stia dimostrando... ;-))

80028543.jpg

 

oppure, dallo scafo esce "tutto" l'asse completo, ed in questo caso i famigerati braccetti servono solo da supporto per il manicotto dell'asse, così come ha realizzato questo modellista di finescale modeller? (alagi, ti prego, correggimi i termini...)

elicaedalbero.jpg

 

domanda 2: nel kit le eliche sono quadripala. io però ho recuperato alcune foto del fiume dove si vede che le eliche sono tripala. presumo che anche il pola quindi avesse eliche tripala. sbaglio?

 

domanda 3: dopo aver esaminato le foto del pola in mio possesso, penso che le battagliole fossero a due "fili", almeno quelle del ponte principale, ma le altre?

Modificato da maxmodifica
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Ciao Max

1; le eliche sono tripala

2: le battagliole nella Regia Marina erano a due cavi su tutte le navi.

Mi fai sapere se ti sono arrivati i disegni del Pola in 1/200, ovvero il modello per fare l'incrociatore in cartoncino.

UN saluto

Fassio

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Confermo: le eliche erano tripala.

Parzialmente ok anche per le battagliole (se vogliamo fare un po' di "nomenclatura", la battagliola è composta dagli elementi verticali detti "candelieri" e dai cavi orizzontali detti "draglie"). Su talune navi da battaglia si potevano avere tre ordini di draglie, perlomeno sulle battagliole dei ponti di coperta e castello.

Relativamente alla parte esterna degli assi - nella realtà - non esiste una regola precisa: in generale si può dire che su unità di piccole dimensioni (motosiluranti ecc.) l'asse è spesso "libero", fuoriuscendo direttamente dallo scafo e ruotando nell'alloggiamento del braccetto a 'V'. Su navi più grandi, l'asse è protetto da una struttura cilindrica, detta "astuccio", solidale con il braccetto a 'V'; in questo caso, l'asse ruota all'interno dell'astuccio.

Comunque, meglio verificare su piani originali o fotografie onde evitare spiacevoli errori. :s02:

Modificato da Alagi
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vi ringrazio per la rapida risposta....

 

alagi, alla fine di questo wip, darò del filo da torcere ai lupi di mare, in fatto di termini... capirai, la mia unica esperienza di navigazione è limitata a 15 giorni su una barca a vela in grecia, la prima settimana pagante, la seconda ospitato come "uomo tuttofare" (mozzo è un pò riduttivo, visto che il "capitano", quando il vento era di poppa, mi cedeva il timone..)

rn pola, è arrivato tutto... ti ringrazio... qualcosa di utile ci tirerò fuori, anche se, come sai, i disegni dei polacchi non erano il massimo, soprattutto negli anni 60-70

 

quindi, eliche tripala e battagliole con due draglie. per quanto riguarda l'asse delle eliche, azzardo (ma non troppo, foto lo confermano) sul sistema dell'astuccio fissato al braccetto a V... al momento lavorerò su questo... sarebbe mia intenzione realizzare tutti i particolari in "casa", ma nn sò se riuscirò nell'intento... per le battagliole, l'idea sarebbe quella di realizzare, per il ponte principale, i singoli candelieri dove poi fissare le draglie, ricavate da un sottile filo di rame. per le altre battagliole, posizionate sugli altri ponti, utilizzerei la tecnica della fotoincisione casalinga... certo che in scala 1/350 le battagliole sono minuscole, ma è anche vero che il motto del pola era "ardisco ad ogni impresa", quindi per provarci, ci proverò.. ricorrerò all'odiato aftermarket solo quando avrò perso ogni speranza...

va bene, ormai ho detto che tenterò di fare tutto in casa, quindi... qui si parrà la mia nobiltate

Modificato da maxmodifica
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ho realizzato gli astucci degli assi eliche. siccome nn mi convincevano i supporti a V del kit, ho rifatto tutto nuovo... ora i supporti sono solidali con gli astucci, mancano solo i braccetti, da realizzare con plasticard... tanto nel modello non sono funzionali per sorreggere gli astucci....

 

un astuccio già montato e saldato, mentre dell'altro si vedono i componenti...

 

astucciassieliche.jpg

 

gli astucci montati sullo scafo... direi che possono andare... per le misure ho preso per riferimento il profilo che si trova su warship pictorial, quindi in scala non saranno proprio esatti al decimo di millimetro (capirete, ho preso le misure con il calibro da un disegno "non tecnico"....) comunque mi sembra che gli assi seguano abbastanza l'angolazione originale. e poi, più orizzontali di così non era possibile montarli, altrimenti le eliche toccavano nello scafo. per fare questa prova, dopo aver recuperato in rete l'info che il pola montava eliche tripala tipo Scaglia del diametro di 4,65m, ho realizzato un "simulacro" di elica del diametro di 13mm (dovrebbe corrispondere in scala 1/350 ai famigerati 4,65m... ad essere pignoli sarebbero 13,2mm) e l'ho montato sull'asse elica...

 

astucciebraccettiavmont.jpg

Modificato da maxmodifica
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stasera ho anche realizzato il timone... come presupposto da corazzata littorio, la zona del dritto del timone (terminologia esatta, alagi?) non è nemmeno parente con lo scafo reale. la chiglia nella zona della poppa "punta" misteriosamente in alto, quando invece dovrebbe avere un andamento più orizzontale, mentre il dritto del timone ha un fantasioso "dente" (in realta il modellista forse voleva riprodurre il supporto inferiore del timone, creando invece un "coso"...) il timone del kit è anche più piccolo di un 20%, almeno stando ai disegni del warship...

 

il lavoro di recupero degli errori era un pò troppo, soprattutto per aggiustare l'andamento della chiglia sotto la poppa (anche qui c'è un nome adatto?), quindi mi sono preso delle "licenze poetiche". ho solo rifatto il timone seguendo le forme dello scafo, oltre ad aumentarne un pò le dimensioni. ho "tosato" invece il "dente"...

 

timone.jpg

 

questa invece era la prova per vedere che ingombro avevano le eliche, che sono simulate da due cerchietti in cartoncino (la foto fà pietà, lo sò, ma la macchina continuava a mettere a fuoco cosa le pareva, ossia il timone... non lapidatemi...)

 

ingombroeliche.jpg

 

non ho ancora deciso come realizzare i braccetti dei supporti a V... già fatte diverse prove con il plasticard e nn mi convincono... bah, la notte porterà consiglio...

Modificato da maxmodifica
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seguo con passione lo sviluppo del progetto!! :s10:

Il modello lo fatto anch'io tempo fa ma statico..............una vera porcata :s12: :s68:...............!!

DB

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da base artica,marco

 

continua dai che va benissimo :s20: , se vedessi i miei sommergibili in 1:100 , ci scaricherei su di essi , io delle cariche di profondita x come li sto facendo.. :s68:

 

saluti marco

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stasera ho realizzato le due eliche... per essere la mia prima volta che saldo con il cannello ossiacetilenico e castolin, direi che nn potevano venire meglio...

 

elichevistaposteriore.jpg

 

questa è la vista laterale "definitiva"... poi, alla fine, mi sono arreso ed i braccetti dei supporti a V li ho realizzati in plasticard... c'è sempre da stuccare il tutto

 

elichevistalaterale.jpg

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però... non sfugge niente... è anche vero che con le foto si può ingrandire a piacimento un particolare, facendo venire fuori le "magagne"....

 

si, l'elica non era in... asse con l'asse. avevo finito tardi e volevo vedere l'effetto che facevano le eliche montate, quindi ho recuperato un asse di fortuna e le ho montate alla vigliacca. volevo soprattutto vedere se riuscivano a girare senza toccare lo scafo. la forma delle pale l'ho recuperata da un disegno dell'incrociatore fiume, ridotto per tentativi fino ad arrivare al diametro di 13mm, poi riportato su foglio di ottone, ritagliato, limato, saldato, ecc. tutto fatto a mano, un errore può starci... ed io ogni tanto combino degli arrosti che nn immaginate...

 

questo dovrebbe essere il montaggio definitivo:

 

elicaallineata.jpg

 

a voler essere pignoli, l'allineamento nn è ancora perfetto (meglio però della prova, no?). questo è dovuto a:

 

1-l'asse dell'elica ha un diametro di 1mm. l'elica è fissata all'asse mediante un foro diam. 1mm filettato. a sua volta l'asse è filettato M1. filettare "dritto" l'asse da 1mm non è stato facile. con la filiera a mano il filetto andava dove gli pareva. sono riuscito ad ottenere un risultato soddisfacente, ma nn perfetto, grazie agli adattatori da "tornio-trapano" che mi ha costruito anteo, con i quali fisso la filiera direttamente al mandrino del mio "tornio de' poracci"...

 

2- non ho un tornio vero e proprio. il mio "tornio de' poracci", ricavato da un trapano, anche se con due cuscinetti di supporto (nn di precisione e cinesoni, però) mi sembra che faccia già miracoli... però chiaramente non potrà mai essere preciso come un unimat o un proxxon... (costa anche meno, però... un cinquantone scarso contro un millino...) io, per quanto ce l'abbia messa tutta per regolare con precisione il "poraccio", non vado sotto ad un errore assiale di qualche decimo. dipende da quante ore resisto a lottare con spessori e spessorini di regolazione... poi mi stufo ed inizio a lavorare... il diametro del mozzo dell'elica è di 3mm, il foro di fissaggio è stato fatto con una punta da 0,85 (sarà, anche queste cinesi... il codolo è esatto, ma il resto penso proprio di no..) e poi filettato M1 a mano. capirere che a queste condizioni, un minimo errore c'è...

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max, tutto perfetto, hai i miei più vivi complimenti , soprattutto perchè , immagino che sia stata una sofferenza saldare le eliche, specialmente con questo "freddo polare"!!!

 

non ti imbestialire, ma permettimi di consigliarti di ridurre il diametro dell'asse elica, se non sbaglio è da 3mm, ma nel complesso, guardando la foto è sproporzionata, oppure, mi sbaglio ed è solo un effetto dato dalla fotografia.

 

ciao Luca

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perchè dovrei imbestialirmi? anzi, ogni commento o consiglio, purchè costruttivo, serve a crescere, no?

 

ad esempio, anche se il montaggio delle eliche nn era definitivo, nn avevo notato il disassamento visto da iscandar. una volta che ho realizzato il primo asse definitivo, ho ricontrollato con maggiore attenzione l'allineamento, accorgendomi che, filettando a mano l'asse, il problema si ripresentava...

 

per costruire il complesso assi-eliche, ho seguito il ragionamento di alagi. ossia eliche mosse da assi contenuti all'interno di astucci solidali ai supporti a V. mi sono attenuto anche a quanto si vede nel disegno del pola riportato su warship pictorial. quindi l'asse che si vede uscire dallo scafo altro non è che l'aastuccio dell'asse vero e proprio che si muove al suo interno.

per dimenzionare gli astucci delle eliche mi sono basato sia sulle dimenzioni dei pezzi del kit, chiaramente da prendere con le molle, sia dall'ormai famoso disegno in scala 1/350 del warship pictorial.

considerando che:

 

le misure dei pezzi del kit erano per gli astucci 3mm, per i supporti degli astucci oltre 4mm, idem per il diametro dell'"ogiva" dell'elica

 

nel disegno warship 1/350 ( da cui ho deciso di recuperare misure ed info sui particolari da migliorare) le dimensioni dei singoli componenti risultano tutte inferiori (astucci poco meno di 2mm e supporti 3mm), ma soprattutto che supporti ed elica hanno lo stesso diametro, come fossero la continuazione l'uno dell'altra

 

pensando che da un disegno non quotato, prendendo le misure con il calibro direttamente su carta possa sbagliarmi a misurare i particolari

 

considerando che non ho possibilità di recuperate tubetti di diametro inferiore ai 2mm

 

ergo, ho fatto gli astucci di 2mm, gli assi interni 1mm, mentre i supporti e le ogive delle eliche sono dello stesso diametro, ossia 3mm, coerentemente al disegno del warship pictorial

Modificato da maxmodifica
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Ciao Max,

il tuo ultimo ragionamento è di una semplicità mostruosa.

Premetto che non ho mai fatto un modello navigante, ma sembra a rigor di logica che la cosa funzioni.

Quardo se trovo ancora su nave Pola e te li mando via E-mail,

per un motivo semplice

NON SO' POSTARE, io e Image shak siamo su due mondi diversi

Ciao Fassio

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bene... in questi giorni ho terminato le parti meccaniche della "trasmissione del moto"...

 

gli assi delle eliche aveva, all'interno dello scafo, una forte angolazione verso il centro, cosa questa che mi impediva di montare due motori accoppiati. anche sfalsando i punti di attacco dei motori, ossia mettendone uno più avanti dell'altro, non risolvevo la cosa.

 

forse avrei potuto risolvere il problema colleganto i motori con il classico tubetto di gomma o silicone che dir si voglia (sistema comunque che nn ho mai usato sulle mie "creazioni"...), ma, signori, sarebbe stata una soluzione troppo banale... meglio andare su un virtuosismo che mi ha portato via due giorni, no?

 

per complicarmi la vita, ho pensato bene di costruire da zero ( a colpi di lima e dremel) due alberi con doppio giunto cardanico, diametro max 4mm. considerando che l'asse elica è 1mm e quello del motore è 1,5mm, mi è rimasto abbastanza spessore di materiale per poter fissare l'albero cardanico con due grani...

 

qui si vede il primo albero cardanico montato ed i componenti "spargoli" del secondo... non è che mi sono venuti molto precisi, però alla prova a "mano" funzionano e girano liberamente... ora devo vedere cosa succede quando saranno collegati ai motori...

 

cardano.jpg

 

mentre questo è l'interno dello scafo con i due motori, posizionati ancora in maniera provvisoria... comunque la posizione dovrebbe essere la stessa,in quanto ho intenzione di fissarli con biadesivo da specchi... (la pazienza per fare un supporto decente se la sono portata via i giunti cardanici...)

 

provacardani2.jpg

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Ciao Max,

Buon giorno,

allora cominciamo,

come ti è venuta l'idea di fare due collegamenti con un albero cardanico, Dio solo lo sa.

Io almeno avrei un grande rammarico, per tutti questi lavori che stai facendo in maniera encomiabile, che poi chiusa la coperta non si vede più niente, PECCATO.

Sei di una precisione ed una bravura tale, che rasenti la mostruosità, come direbbe il ragionier Fantozzi.

 

Ciao Fassio

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:s20: complimenti per il lavoretto max, ma ho una domanda. quanti giri ti danno i motori? temo che con i giunti e sopratutto con quei grani di bloccaggio avrai più di qualche vibrazione con le macchina avanti tutta :s06: . il vil tubo siliconico è banale ma funziona egregiamente

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da base artica, marco

 

cooooooomplimeti, :s12: :s20: :s20: :s20:

se un giorno non sai cosa fare ,

ti vendo al qui mercato degli strakanovisti :s10: :s03: di amburgo, ricavato va in donazione :s03: :s03: a betasom x ...bevutina tra amici e conoscenti.

saluti marco

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beh, le vibrazioni me l'aspettavo... è che avevo voglia di vedere se davvero i giunti funzionavano, quindi al momento, invece che costruirmi anche dei grani a "scomparsa" M2 (come invece ho già fatto per le altre mie imbarcazioni) ho ripiegato su viti già fatte... per non sbriciolare tutto, ho comunque fissato le estremità degli astucci allo scafo. inoltre, ho utilizzato due motori recuperati da vecchi lettori di cd che, ad "orecchio", rispetto ai "frullini" fanno meno giri...

 

ho fatto un video della prima "messa in moto". il foglietto di carta l'ho messo perchè avevo abbondantemente lubrificato con grasso i giunti e mi aspettavo una...maialata...

 

 

per la prova ho grossolanamente controbilanciato gli alberi montando due viti una contrapposta all'altra...

 

ora però stoppo momentaneamente questo wip, perchè mi sono arrivati finalmente i colori humbrol per l'anfibio, quindi prima terminerò quello e poi potrò riprendere "tranquillamente" in mano il pola...

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bene... la questione tornio si è spostata in altri lidi... ho terminato l'anfibio.. quindi il cantiere pola può riaprire...

 

ho realizzato al tornio la canna dei cannoni da 203... per le misure, mi sono attenuto a quelle del kit... la forma invece l'ho ricavata un pò scrutando ben bene il disegno su warship pictorial, un pò dai produttori di aftermarket, master e jbmodel...

 

direi che può essere passabile, considerando anche il fatto che devo montare sulla torretta le "cuffie" che avvolgono i cannoni, che nel kit mancano (che strano, chissà come mai...)

 

questa è quella che ho fatto io (una foto è pietosa, sorry...)

 

cannone2032.jpg

 

cannone203.jpg

 

queste invece quelle aftermarket (foto più grandi nn ci sono...)

 

sm350040.jpg

 

79352578.jpg

 

le seconde, per il prezzo (3 euro scarsi + altri 3 circa di spedizione), sarebbero da comprare, ma volete mettere la soddisfazione di farsele da soli?

Modificato da maxmodifica
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  • 3 weeks later...

i lavori nel cantiere hanno subito una battuta d'arresto.... non sono fermi del tutto ma poco ci manca. in tutti questi giorni, dopo la realizzazione della canna dei 203, ho fatto solamente tutte le copie in resina delle altre 7. inoltre, dopo ripetute prove e riprove, ho buttato giù una copia dei cannoni da 100, ma sono in "impasse" o "cul de sac" che dir si voglia con le canne. stò tentando di realizzarle con aghi di siringa, ma la cosa mi stà costando una cifra in punte.... questo perchè devo infilare due aghi uno sull'altro ed il foro dell'ago "ricevente" (come descriverlo meglio?) deve essere allargato fino a 0.75mm. il connubio ago inox e punte ciofeca causa numerose rotture di queste ultime... dopo aver finito le scorte, stò aspettando rinforzi provenienti da ebay...

a causare un rallentamento dei lavori ci si è messa anche mia moglie, che ha avuto la genialata di comunicarmi lo sfratto dal mio amato arruffagliato laboratorio, che dovrò sgombrare per far posto ad una camera (per inciso, ne abbiamo già tre, quest'ultima la trovo inutile, ma tant'è), che il sottoscritto chiaramente dovrà realizzare dal nulla partendo dalle nude pareti, con l'improrogabile termine dei lavori per primavera 2011 (il...committente non sente ragioni). quindi al momento mi stò letteralmente ammazzando per riadattare in giardino un vecchio casotto in legno per attrezzi 3x3, che feci quando avevo 15anni (già tanto se stà in piedi...) mi sà che il periodo di convalescenza (e dolce far niente) ormai è definitivmente terminato...

Modificato da maxmodifica
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  • 2 weeks later...

ok, anche se lentamente, i lavori nel cantiere proseguono....

 

ho rifatto completamente gli affusti dei cannoni da 100. quelli del kit fanno semplicemente ribrezzo.

 

eccone uno...brrr....

 

100affustokit.jpg

 

 

devo essere stato contagiato dalla città che mi ha adottato "medicalmente" (non me ne vogliano i genovesi, ma d'altronde come fama sono battuti solo dagli scozzesi, dicono...) ma mi sembrava un'enormità la pecunia che chiedono quelli dell'anb per i disegni del cannone da 100, quindi mi sono arrangiato come meglio ho potuto con immagini recuperate in rete. con questa premessa non posso certo dire che l'affusto che ho realizzato sia fedele all'originale, però credo che renda l'idea e sia più fedele di quello del kit... e poi, la casamatta della torretta lascia vedere ben poco, quindi...

 

prima di arrivare alla versione difinitiva, ho fatto ben tre "prototipi":

 

1. proprio non ci siamo.... subito abbandonato

2. sempre meglio che niente... però non mi convincevano quegli orrendi "montanti"...

3. versione finale...

 

100affustitreprovecopy.jpg

 

e qui abbiamo il cannone, sia solo che montato "provvisioriamente" anche un pò a sghimbescio con un pò di uhu tac, per vedere se l'effetto finale poteva essere passabile...

 

100affustolaterale.jpg

 

100affustocompleto.jpg

 

100torrettaedaffustocom.jpg

 

100torrettacompletavist.jpg

 

100torrettacompletavist.jpg

 

adesso stò lottando con le Breda 37/54....

Modificato da maxmodifica
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beh, se bisogna costruire qualcosa, che sia costruito abbastanza bene, no?

 

comunque lo sai cosa mi rode? io partecipo solo ad un concorso di modellismo, vicino a casa... i giudici manco si accorgono di queste "finesse", tanto meno sono in grado di accorgersi se dette finesse sono sbagliate... l'anno scorso hanno premiato con il primo premio una PT con un'elica sola.... ok, la colorazione era ottima, va bene che era stata convertita in radiocomandata, ma aveva un'elica sola... è anche vero che grazie agli stessi, ho portato a casa in due anni un primo premio e tre secondi posti, tra l'altro uno dato ad un carro che io non gli avrei dato una cicca... tanto per, il carro era un hetzer ed i giudici lo hanno trasformato in un... metlerz, famosissimo ibrido di carro "gommoso" pseudopneumatico, perchè hanno scambiato l'H riportata sulla scheda di iscrizione con una "M"... no comment

 

tralasciamo poi il fatto che le scatole di montaggio tipo "bismark amati" ed i galeoni fatti tutti a mano gareggiano nella stessa unica categoria "modelli navali in legno" (con premi solo alle "tipo bismark" (!!!) oppure che il mio barchino "1941" è profondamente modificato e radiocomandato era infilato nella categoria "modelli navali in plastica e resina".... così come quest'anno i miei due carri anfibi sono stati insaccati nell'unica megacategoria non meglio identificata "mezzi militari" (di tutto, di più)....

Modificato da maxmodifica
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  • 2 weeks later...

lemme lemme, i lavori procedono...

 

le breda da 34.

 

a dire il vero le armi sono dotate anche di due sedili e pedaliere... ho provato a realizzarle, ma i particolari sono piccolissimi ed una volta montati il tutto non mi convinceva per niente... quindi al momento questa è la versione definitiva, salvo ripensamenti...

 

breda34.jpg

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Ciao Max,

Ho visto le tue ultime novità che hai fatto per il Pola con ritardo (solo oggi)

Come dice Corazzata Littorio, te sei pazzo, si ma di bravura.

Non te la prendere se i giudici molto spesso, per non dire sempre, hanno gli occhi foderati di prosciutto,

e non vedono niente altro se non quello che a loro interessa premiare.

Ecco questo è il motivo principale perchè io non partecipo alle mostre competitive.

In effetti mi rimane solo la Mostra dell'Accademia Navale fatta in concomitanza del TAN.

Torno a dirti che sei bravissimo.

Ciao

 

Fassio

 

:s67:

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  • 2 months later...

dopo mooolto tempo, nel cantiere si sono sentiti flebili colpi di martello.... segno che i lavori non sono abbandonati....

 

il trasferimento del mio laboratorio da una tana all'altra non è ancora terminato, anzi, continuo ad essere in alto mare, senza timone e nessuna terra in vista.... cumunque, con molto coraggio, ho ricominciato a fare qualcosa.... coraggio perchè ogni ripiano della nuova tana è ingombro di cianfrusaglie che attendono di essere messe al loro posto, quindi il pericolo di perdere qualcosa è altissimo... tanto per rendere l'idea, non avevo altro posto per "parcheggiare" lo scafo del pola che metterlo sopra il monitor di un pc di recupero che ho riattivato e messo nella tana.....

 

d'altra parte anche il tempo da dedicare al cantiere è inesistente....

 

va beh.... ritorniamo a noi

 

ero rimasto alla realizzazione delle breda binate da 13,2. in questi mesi, a scappatempo, ho provato e riprovato a reallizzarle con plasticard e resina, ma tutte le volte il risultato non mi convinceva per niente.... tenete presente che come "scultore" sono una frana, quindi occorreva trovare un metodo alternativo per superare l'impasse....

 

pensa che ti ripensa, mi è venuto in mente che fassio alias rn pola (chi se non lui poteva aiutarmi, con il nick che si ritrova?) mi aveva mandato alcuni file del pola in 1/200 in carta della GPM. quindi sono andato a spulciare i "fogli" con l'intento di realizzare le breda con la fotoincisione casalinga, nonostante le dimensioni lillipuziane. però, dopo aver dato un'occhiata ai disegni della GPM, ho optato per riprodurre in lamierino di ottone le breda "carpite" dal modello dello zara della wak, sempre carta e sempre 1/200.

 

quindi, armato di calibro, ho riportato le misure dei singoli pezzi in scala 1/200 su cad. e fin qui...

 

il problema è stato quello di riportare il tutto a misure "accettabili" per la scala 1/350... riducendo il disegno, sia facendo i calcoli per ottenere il coefficente di riduzione tra la 1/200 e la 1/350, sia basandomi sul fatto che il sedile del puntatore nella realta potrebbe essere stato largo circa 55cm (come misura ho preso quella di un vecchio sedile forato in lamiera di... trattore) ottenevo pezzi troppo grandi per la scala 1/350....

 

come fare allora? l'unico soluzione che ho trovato è stata una riduzione " a occhio", considerato che in una foto recuperata in rete sembra che il complesso sia alto circa quanto un uomo e tenendo in considerazione comunque che con il mio "sofisticatissimo" sistema di fotoincisione comunque non avrei potuto ottonere pezzi finiti alti meno di 5-6mm.... (quindi le misure sono un pò di fantasia, chiedo venia...)

 

il risultato finale è stato questo....

 

la stampa laser del disegno cad della breda

 

breda132cad.jpg

 

vista d'insieme dei micropezzi, di una breda già terminata con le canne (aghi di siringa) e degli altri pezzi da completare (non ho ancora rimontato il tornio de' poraccio dopo il tutorial sulla sua costruzione...)

 

breda132insieme.jpg

 

vista dall'alto

 

breda132alto.jpg

 

vista laterale

 

breda132lato.jpg

 

vista frontale

 

breda132fronte.jpg

 

visto così, direi che il pezzo sia passabile... chiaramente, facendo una macro, si vedono chiaramente i limiti di questa tecnica casereccia, che non lascia i contorni e le superfici nette come le fotoincisioni industriali.... ma.. mi va bene così...

 

breda132macro2.jpg

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  • 2 weeks later...

approfittando di un "periodo di stanca" ho rifatto anche le mitragliere da 37... quelle in resina potevano andar bene, ma ho provato a rifarle in fotoincisione....

 

questo è il risultato....

 

sono partito dai disegni delle varie parti della mitragliera "presi" dal modello in carta della WAK, rifatti in CAD e trasferiti su lamierino di ottone

 

breda37disegnielastrina.jpg

 

questa volta ho usato un lamierino più sottile (0,20mm) rispetto a quello usato per le breda da 13,2 (0,30mm). il risultato mi è sembrato migliore, con contorni più netti...

 

una mitragliera già montata ed alcuni pezzi della seconda. i pezzi sono ancora da immergere nel diluente sintetico per eliminare le tracce di toner...

 

breda37pezziincisi.jpg

 

le dimensioni continuano ad essere un pò più grandi del necessario, ma con questo sistema artigianale non riesco a fare meglio (se diminuisco la grandezza del disegno, poi l'acido si mangia tutto, sigh...) vedrò l'effetto che farà sul modello una volta montato il tutto... comunque credo che il risultato finale dovrebbe essere passabile....

 

vecchia e nuova breda...

 

breda37vecchiaenuova.jpg

 

questa volta, anche avvicinandoci, i bordi dei pezzi sono più regolari. merito sia del lamierino meno spesso, ma anche del fatto che ho avuto più tempo da dedicare alla fase dell'incisione... senza fretta ho potuto seguire passo passo il "lavoro" dell'acido, usando questa volta una miscela 2 a 1 di acido cloridrico ed acqua ossigenata....

 

breda37ingrandimento.jpg

 

a proposito.... questa è la mia nuova "tana", ancora con un monte di roba sparsa quà e là da mettere a posto (ed un'altra montagna che non sò dove mettere...)

 

tananuova.jpg

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bella max!!

mi interesa il discorso della fotoincisione, puoi esseer più esplicativo? :s12:

Io ai tempi avevo sperimentato il mpodo di fare fotoincisioni con il bromografo fatto in casa lamapade UVA e spry fotoresistenti......frigo...insomma una tortura, il tuo metodo mi sembra più semplice.

Ah, complimetni per la tana.

DB

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ciao dasboot... qui trovi il mio tutorial (che parolona....) sulle fotoincisioni "casalinghe"....

 

https://www.betasom.it/forum/index.php?showtopic=32502

 

se poi hai bisogno di ulteriori info, contattami pure, sarò lieto di aiutarti...

 

anch'io per la fotoincisione ero partito dal bromografo fatto in casa, ecc....

 

il problema principale di questo sistema "casalingo" è realizzare una pellicola omogenea di fotoresist sulla lastina da incidere poi con l'acido... in elettronica questo problema non esiste, perchè in commercio si trovano già lastre ramate di vetronite con su il fotoresist applicato industrialmente, manca solo l'impressione con bromografo, lo sviluppo e la rimozione delle parti non impresse...

 

purtroppo per noi, sul mercato non esistono invece lastrine di ottone o metallo già presensibilizzate con fotoresist, quindi bisogna fare tutto in casa....al momento, che mi risulti, ci sono solo due sistemi per realizzare 'stò benedetto fotoresist.

 

1. usare uno lo spray apposito. attualmente si trova solo il positiv20. una rogna unica applicarlo. la lastrina deve essere pulitissima, esente da polvere (ogni granellino presente crea un "buco" nella pellicola di fotoresist applicata), bisogna lavora nella stanza al buio (i raggi UV della luce, sia solare ma soprattutto artificiale, impressionano il fotoresist, come se fosse una pellicola fotografica...) ma soprattutto il fotoresist applicato deve avere tutto il solito spessore su tutta la lastrina, altrimenti in un punto si impressiona, in uno no, ecc.... insomma, una rogna rognissima....

 

2. applicare sulla lastrina un'apposita pellicola adesiva di fotoresist. in commercio si trova sia fotoresist positivo sia negativo. detto così il sistema dovrebbe essere più facile, ma non ho mai provato, nonostante abbia in casa cinque pezzetti di questa pellicola adesiva, trovata su ebay. comunque la pellicola deve essere applicata senza creare bolle, niente pelucchi, lavorare sempre in stanze semibuie, ecc...

 

comunque si deve sempre possedere un bromografo (si può anche fare in casa, comunque...) e buttare via diverso materiale prima di trovare il tempo giusto per l'esposizione agli UV... bisogna avere sempre e comunque una stampante laser per ottenere il master, ecc...

 

per contro il "mio" sistema, che ricordo è ottenuto "rubando" quà e là idee ed info trovate in rete, comporta una "dotazione" di stumenti ridotta all'osso, ossia stampante laser (mi spiace, è indispensabile...) programma CAD e... ferro da stiro....

 

è anche vero però che con il fotoresist noi otterremo un disegno preciso, con linee che possono essere anche solo di qualche decimo (!!) mentre con il mio sistema, chiamiamolo del toner, questo non è possibile... il sistema "toner" è un pò primitivo, quindi occorre accontentarsi dei risultati... inoltre occorre considerare anche che il toner trasferito a caldo sulla lastrina è molto meno resistente all'acido del fotoresist, quindi a volte, il nostro pezzetto fotoinciso viene "mangiato" dove non vorremmo.....

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  • 2 weeks later...

nonostante questo freddo polare, incredibilmente nella mia "tana" (casetta di legno in giardino) si stà abbastanza bene ( va beh, uso un termoventilatore, altrimenti sai che passaggio di pinguini...) quindi il cantiere è ancora aperto....

 

nella mia mania di fare tutto in casa, ho provato a farmi anche le battagliole in 1/350....

 

ho preso del lamierino in ottone da 0.2mm e con la tecnica del toner ho riportato sopra il disegno delle battaglòiole, linee da 0.25mm... ebbene, qualcosa è venuto fuori, al "primo colpo"....

 

battagliole.jpg

 

questo mi fà dire, come un novello dr. frankenstIN... SI.... PUO'..... FARE!!!

 

tutttavia, il risultato non mi soddisfa in pieno... i "fili" delle battagliole non sono regolari, questo perchè la mia attrezzatura per l'incisione è un pò rudimentale (roba da acquari...) e l'acido in certi punti ha corroso di più, in altri meno... e poi comunque le linee sono abbastanza grosse, un pò sproporzionate....

 

battaglioleparticolare.jpg

 

se non ci fosse alternativa, userei sicuramente quanto "prodotto in casa"... però, gironzolando un pò in rete, ho trovato queste, ad un prezzo veramente invitante (e spese di spedizione ridicole, solo 3€), quindi le ho prese....

 

http://www.jbmodel.eu/product_info.php/cPa...products_id/365

 

comunque, ritengo che la realizzazione casalinga delle battagliole sia stata un successo... (come sono modesto...) pensavo che l'acido corrodesse tutto, viste le minidimensioni delle linee.... stò già pensando a come realizzare una vaschetta di incisione più funzionale, per avere una corrosione del lamierino più omogenea... sono sicuro che con un pò di attenzione durante l'incisione si possono ottenere dei risultati passabili....

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  • 5 months later...
  • 2 months later...
ciao iscandar... il cantiere è momentaneamente fermo in quanto stò completando l'lvcp francese... appena finito, penso tra un mesetto, riapro i cancelli....

 

 

Vorrei far notare, con tutto il rispetto, al C.te maxmodifica che un mesetto è passato...

 

la domanda è... comu finiu....

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calma... calma e gesso...

 

per il momento ho accantonato l'idea di costruire l'arisgator... ed i lavori al cantiere del pola riprenderanno a breve...

 

ho fatto alcune prove di montaggio a secco con le mitragliere aa che avevo fatto in fotoincisione e le loro dimensioni non mi convincono troppo (troppo grosse...)... quindi ho ributtato giù alcuni disegni che in questi giorni andranno su lastrina... a questo proposito chiedo conferma ad te, iscandar, circa l'armamento minore aa... al tempo di matapan dovrebbero essere state installate 4 mitragliere binate brera da 37 e 4 (o 6?) mitragliere binate da 13,2... per quanto riguarda le 37mm nessun problema circa la loro disposizione, ma le 13,2mm dove erano piazzate?

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Mio padre non mi ha mai parlato di disposizione delle armi, era un Nocchiero, pero in base ad un file inviatomi dal C.te Pugio, e che adesso ti giro in email c'è una dritta del dove metterle... sia le 13mm che le 9mm

 

PS

se mi dai una mail in PM ti giro il file...

Modificato da Iscandar
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