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Ultima Pazzia - Quasi Terminato Anfibio Lvt(a)4 1/35 Rc


maxmodifica

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considerato che la mia convalescenza procede a gonfie vele, ho deciso di riaprire il cantiere maxmodifica.... in questi giorni ho terminato un "coso" che avevo già impostato prima del mio ricovero.... i giorni passati in ospedale a "non far niente", mi hanno permesso di far funzionare le meningi, trovando diverse soluzioni che mi hanno permesso di terminare la mia ultima pazzia rc....

sull'onda del successo che ha riscosso il mio carro anfibio lvtp7 che a marzo avevo portato a verona, ho deciso di rendere rc un'altro carro anfibio, partendo dal kit italeri in 1/35 di un lvt(a)4, usato dai marines durante la wwII nel pacifico. chi ha visto ultimamente la serie televisiva "the pacific" sà di cosa stò parlando.

in pratica si tratta di un'altro pachidermico carro, antenato del lvtp7, armato con un obice da 75mm, preso in prestito dal carro M(, capace di "navigare" in acqua mosso dai cingoli su cui erano applicate apposite "palette".... come vedete, non si tratta di una nave od un sub, ma nuovamente è comunque qualcosa che galleggia....

il carro è praticamente terminato ed al momento è stato testato con esito positivo nell'ampissimo bacino di prova a mia disposizione (acquaio di cucina....) mi resta solo da verniciarlo, ma visto che ho deciso di abbandonare gli acrilici tamiya per i "puzzolenti" humbrol, per non intossicarmi voglio prima terminare una cabina di verniciatura realizzata utilizzando una cappa da cucina, recuperata in un mercatino dell'usato (praticamente mi hanno pagato per portargliela via...)

tanto per, stò usando un "trucco" appreso durante un corso di ventilazione industriale per aumentare l'efficacia dell'aspirazione (di per sè abbastanza pietosa)..... vedremo che salta fuori...

come sempre, con il tempo e la paglia, posterò le foto dell'"opera" (e se interessa, quelle della cabina di verniciatura....)

un'ultima cosa.... per il momento questo sarà l'ultimo "coso" galleggiante realizzato, in quanto voglio tornare alle navi. le numerose maestranze del mio cantiere (io) sono già al lavoro sul modello del pola in 1/350 (chiaramente da rendere rc, sennò che gusto c'è?)

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Bravo Max, così mi piaci, noto con felicità che hai ridato il via alla tua mente vulcanica.

Da quanto ho letto ti stai riprendendo piuttosto velocemente, la cosa mi rende immensamente felice.

Anche a me piacerà vedere il Regio Incrociatore RN. Pola.

Altrimenti perchè avrei scelto questo nick name.

In attesa di tue foto e notizie,

Un caro saluto

Fassio

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vai Max!!!

 

ti giuro che vedendo The Pacific, pensavo proprio "chissà se Max lo modificherà"!!!

 

per il Pola, posso solo dirti: Ottima scelta!!!

 

e con questi lavori in corso vedrai che la guarigione sarà molto più veloce e sicuramente il tempo scorrerà in fretta!

 

ti sono vicino e ti abbraccio amico mio. Ciao Luca

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Ciao max,

io ho intenzione, in un futuro spero non troppo remoto, di emulare il tuo successo nella conversione rc di un mezzo da sbarco adoperandomi su un Land-Wasser-Schlepper. potresti linkarmi ai siti giusti per rimediare micro motori e quelle piccole riceventi di cui parlammo a verona? Te ne sarei grato

salutoni :s02:

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ciao andreavcc

allora... per le miniriceventi, il sito è questo:

 

www.bidproduct.com

 

ce ne sono di veramente microscopiche, anche più piccole di una moneta da 1 euro. il costo è ridicolo, solo 9.50 dollari COMPRESA la spedizione da Macau (quando l'euro era forte era un a pacchia acquistare in dollari, ma anche ora con l'euro-debole si paga un pò meno (e pagando con paypal abbinato ad una postepay, nn si paga nemmeno la commissione del cambio). unico neo: la spedizione nn è tracciata (quindi più soggetta allo smarrimento) e ci mette una quaresima ad arrivare (oltre 30 giorni)... i pacchetti quando arrivano sono "biascicati", in quando spesso sono aperti alla dogana.

comunque, tanto per saperlo, in cina ci devono considerare dei cialtroni, in merito all'efficenza delle poste. diversi siti non spediscono in italia pacchetti nn tracciati (quindi costo della spedizione astronomico), mentre altri siti proprio NON spediscono in italia, ma incredibilmente in afghanistan SI (provato ierisera, con una lampada-gioco che volevo prendere per mia figlia). meditiamo gente, meditiamo...

 

cosa più facile per il sito dei micromotori.... tra l'altro, devi avere un negozio vicinissimo a dove abiti. hai solo l'imbarazzo della scelta: COOP, PANORAMA, ecc, oltre agli immancabili negozi di cianfrusaglie cinesi (qui da noi i cinesi si trovano anche nei mercati settimanali, da te non sò). Io i micromotori cilindrici, con diametro tra 6mm e 8mm li recupero da:

 

motori 6mm - filo interdentale a vibrazione ORAL B (non ricordo il prezzo)

motori 7mm - macchinine cinesi radiocomandate (quelle da 5-10euro, dipende dal venditore....)

motori 8mm - rasoio gillette FUSION (quello a batterie, nn ricordo esattamente cose si chiama, uso un'altra marca ;-))

a volte, per colpo di c... se gironzolo per il mercato a fine giornata, mi è capitato di acquistare i minielicotteri "ciofeca" per max 7€ (con un colpo solo, un motore da 7mm, uno da 6 ed una batteria lipo da 75-100mA)

 

per i motori "ellittici" (boh? per intenderci, sembrano delle miniature dei tamiya 130) li ricavo da minirasoi elettrici "cinesi" (i rasoi sembrano penne, nn servono per la barba ma per regolare i peli del corpo... nn ho parole...) il rasoio ha la particolarità che ha solo un piccolo pettine rasante, sul tipo dei regolabasette ed il corpo è lungo e sottile, ci stà dentro a fatica una batteria ministilo AAA... di più nin sò....

 

voi vi domanderete: è antieconomico acquistare qualcosa per "cannibalizzare" solo il motore.... si, se di motori ve ne servono almeno 4-6 in un colpo solo, altrimenti no. perchè? i minimotori costano, diciamo che non si và sotto i 7-10€ a motore (almeno io non ho trovato siti più economici) a cui và aggiunta la spedizione. se in italia è almeno 9€ (ma i siti di robotica, gli unici dove si trovano questi motori, sono cari), ma a prezzi ragionevoli si trovano solo in germania, quindi 12€ di spedizione.... fate i conti e vedrete che per pochi motori all'anno, conviene fare il "cannibale"...

 

comunque, per chi volesse quantità industriali di minimotori, potete trovarli qui:

 

www.robot-italy.com (solo il minimotore da 7mm, quando ce l'hanno..) in compenso hanno dei motoriduttori incredibili (prezzo da oreficeria...)

 

oppure in germania:

http://www.sol-expert.de cliccate su 1zu87modellbau, quindi su shop (in alto a destra è possibile scegliere la lingua di albione, più digeribile dell'ostico idioma germanico...) è un sito di materiale per VEICOLI RC anche 4X4 o 6X6 in scala 1/87!!!

oppure andando sul sito www.mikromodell.de (io sarò pazzo con le mie microbarche, ma questi lo sono di più con microminicamion rc scala 1/87 anche 8X8...) nei link ce n'è una marea dove acquistare motori e simili (il tutto rigorosamente in tedesco, quindi avvertiti....)

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tornando al LWS... è della Bronco, vero? l'avevo adocchiato anche io, e la conversione a prima vista non si presenta difficile, anche perchè sotto lo scafo ha due belle elicone.... il problema stà nei cingoli e nelle ruote motrici... quelli del kit per il "nostro" scopo, ossia renderlo RC, non sono utilizzabili. sono a maglia singola, in fragile stirene, concepiti per essere solo incollati. un'unica alternativa è cercarne altri in metallo (leggi vil piombo, quindi nn è che a resistenza si stia meglio...) tra quelli prodotti dalla friulmodel www.friulmodel.hu (sono fatti in ungheria, ma la "leggenda" vuole che la ditta sia di un italiano che ha trasferito l'attività laggiù quando qui da noi il piombo è diventato... fuorilegge)

ATL-102 prima versione oppure ATL-104 ultima versione.

costano.

ti conviene cercare sui siti di modellismo od addirittura in negozio. si spuntano prezzi migliori che acquistando direttamente dalla friulmodel. io ho preso i cingoli per il mio LVT in negozio a 31€, contro i 35 della friul + spese di spedizione.... comunque cari, quando vedi le dimensioni del tutto, piangi....

 

alcune dritte per montare i cingoli....

innanzitutto i fori sulle singole maglie dove troveranno alloggio i perni di giunzione, vanno ripassati UNO per UNO con una punta da 0.6mm. io suggerisco di NON usare il filo metallico che trovi dentro la scatola. è morbido, difficile da raddrizzare ma soprattutto da inserire nei fori delle singole maglie che formano il cingolo. si può utilizzare in alternativa degli spilli da sarto, appunto di diametro 0.6mm. io preferisco bucare per tutta la sua lunghezza la maglia, facendo in modo che lo spillo, tagliato a misura, spunti un pelino dall'altra parte. poi fermo il tutto con una colla cianoacrilica da metallo (loxeal n.17) www.loxeal.i (nn fanno vendita diretta, ma danno info su dove si trovano i loro prodotti)...

 

auguri... le maglie sono 306, devi fare su ognuna due fori....

 

NON fissare la ruota di rinvio posteriore se non dopo aver terminato i cingoli. questo perchè dovrai spostarla in avanti od indietro per dare al cingolo la giusta tensione (se è troppo lasco, salta fuori dalla ruota motrice, se è troppo teso, si rompe subito...)

 

ah, dimenticavo... NON usare le ruote dentate in piombo (fallo solo se costretto). tenta in tutti i modi di usare quelle in stirene del kit, anche a costo di limarne i denti od allargare il passo. questo perchè le ruote in piombo friulmodel sono precise con i suoi cingoli, ma si piegano solo a guardarle. ad esempio, sul mio anfibio più "moderno", l'LVTP7, oltre a piegarsi, saltavano i "denti"....

infine, ricordati che non è un lavoro "definitivo". il piombo è tenero, con l'uso i fori delle singole piastre si allargano ed il cingolo è destinato a spezzarsi (non stare a scervellarti, a questo non c'è rimedio).

a quel punto si potranno usare per qualche tempo le maglie rimaste (non servono tutte...) poi però sarà un rappezzo continuo e si sarà costretti a rifare tutto il cingolo, con un altro kit friulmodel... come ho scritto nella descrizione del mio anfibio, "non è un solo un modello, è un mezzo "operativo" e come tale sottoposto a regolari manutenzioni, le quali lasciano una traccia, cambiando di uscita in uscita l'aspetto del mezzo, rendendolo UNICO"...

 

comunque la tua è una passeggiata, in confronto a cosa ho passato io con i cingoli del LVT(A)4. 290 maglie larghe appena 4mm, 4 (QUATTRO) fori da fare per ogni maglia, con il foro da 0.6 restano solo pochi decimi di materiale, i perni (QUATTRO per ogni maglia) devono essere esattamente 2,5mm. se troppo corti, il cingolo si "apre", se troppo lunghi il cingolo non passa tra le ruote di rotolamento.... come se non bastasse, il moto ai cingoli è dato da ruote dentate che "ingranano" dentro DUE catene poste all'estremità dei cingoli. ogni catena è larga meno di un millimetro...

le ruote del kit non entravano nella catena, inoltre il passo dei denti era totalmente diverso. le ruote friulmodel erano inutilizzabili per due motivi: erano ellittiche invece che rotonde (difetto di colata...) ed i denti..ni ini ini dopo due giri, sono spariti (comunque non volevano saperne di restare dentro le catene....)

allora ho realizzate altre ruote in metallo, ma niente da fare.. oltre al fatto che continuavano a saltare fuori dalle catene, se le stavano consumando (pur avendo usato l'ottone, è sempre più duro del piombo...)

alla fine, senza più soluzioni, ho barato.. poi posterò le foto e capirete...

Modificato da maxmodifica
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uff... stasera scrivo a rate....

l'altro ostacolo alla conversione rc dell'LWS stà nelle particolare forma delle scatole degli ingranaggi che nel mezzo reale muovono le ruote dentate....

la scatole degli ingranaggi sporgono oltre lo scafo, quindi non è possibile utilizzare direttamente un albero che collega ruota ed motoriduttore, ma occorre utilizzare una serie di ingranaggi prima di arrivare all'albero del motoriduttore... è un problema simile che si riscontra cercando di motorizzare lo sherman....

di questo problema ne ho parlato anche qui sul forum, ma non trovo più il post... tra l'altro era interessante perchè un "collega" ha anche postato un sito giap dove si vedeva come si poteva superare lo "scoglio"....

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ciao max,

grazie per i link, appena ho un attimino gli dò un'occhiata.

dai conti che hai fatto il cannibalizzare è senz'altro redditizio per il modellista che non ha la necesità di quantità industriali di micromotori ed ora che mi hai fatto la lista della spesa.... :s02:

l'LWS è quello della bronco che, essendo modellisticamente più spartano, si presta bene secondo me per essere convertito. inoltre lo scafo inferiore è in un sol pezzo aumentandone la robustezza. per il moto in acqua si presta benissimo, due micromotori che attraverso una "camera a grasso" passano il moto alle due elicozze. portare il moto ai timoni non dovrebbe essere per nulla difficile (uso il condizionale perchè non avendo il modello sottomano non conosco gli spazi interni a disposizione). dovrò vedere invece come rendere stagna ed allo stesso tempo facilmente manutenzionabile la trasmissione delle ruote dentate visto che in navigazione sono completamente immerse (anche lì camera a grasso...)

per i cingoli che dire...... sarà una via crucis ma d'altronde è l'hobby del modellista complicarsi la vita. i cingoli della friulmodel sono un "must" appunto considerando la fragilità di quelli in plastica mentre l'ostacolo della posizione dell'asse della ruota dentata rispetto allo scafo non l'avevo considerato :s06: (non avendo appunto il kit a disposizione). darò uno sguardo al post che hai messo e vedrò di chiarirmi le idee.

inutile il dire che la prossima volta che ci vediamo avrò il piacere di offrirti qualcosa da bere, per ora temo che dovrai "accontentarti" di un virtuale quanto rigoroso brindisi di spalletti alla tua salute :s29:

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ok, posto alcune foto del lvt(A)4... non è ancora verniciato....

vorrei far notare una cosa... le canne in ottone delle due mitragliatrici, una .50 ed una .30, NON sono aftermarket, ma le ho realizzate io al mio "tornio de' poracci"....

 

vista generale del "coso"

lvta49.jpg

 

qui si intravede qualcosa dell'interno

lvta45.jpg

 

l'interno della torretta M8. il kit italeri è "avaro" di particolari, io ne ho messi su qualcuno, senza eccedere.... visto che ho intenzione di realizzare un LVT usato a iwo jima nel 1945, con il plasticard ho provveduto a realizzare le protezioni aggiuntive per il mitragliere, che non erano presente sul modello italeri (per chi interessa, il kit italeri sembra realizzato prendendo le misure ad un LVT italiano, versione quindi ben posteriore rispetto al 1943-45. dimostrazione ne è il fatto che la torretta ha la "base" girevole, compresi due sedili per i serventi, mentre nei LVT fino al 1945, tutti i serventi ed il mitragliere erano costretti a spostarsi seguendo la rotazione della torretta, in quando il "piano di calpestio" della torretta era fisso, mentre la torretta, chiaramente, ruotava....comodo, no?)

lvta47.jpg

 

 

la canna della mitragliatrice .50 e...

lvta48.jpg

 

... quella della .30, autocostruite, realizzate al mio "tornio" (che parolona..tornio..) potete anche notare che ho modificato i visori posti sui portelli. nel kit italeri sono presenti due obbrobriose semisfere, stampate direttamente sui portelli, quindi plasticaccia color "cacchina", che dovrebbero simulare le semisfere TRASPARENTI che nel mezzo reale proteggevano dall'acqua i visori veri e propri. tuttavia tali semisfere sono presenti solo nei primissimi esemplari. successivamente sono state eliminate perchè si appannavano e non si vedeva un tubo... quindi nel '45 a rigor di logica non ci dovevano essere...

lvta46.jpg

 

 

infine i cingoli. qui, come dicevo, ho dovuto "barare".... qui si vede il cingolo completo montato....

lvta41.jpg

 

mentre questi sono i singoli particolari. siccome non ho trovato il modo di far stare la ruota dentata dentro le catene dei cingoli... ho trovato delle ruote dentate di gomma soffice che stanno giusto giusto dentro lo spazio dove scorrono le ruote di rotolamento.... così facendo la ruota dentata in gomma impedisce al cingolo di uscire "di strada"

lvta44.jpg

 

ah, le due ruote dentate le ho clonate in resina (dopo un pò di uso, così come i cingoli, anche queste si consumano... quindi è comodo avere già lo stampo pronto per numerose copie...)

lvta43.jpg

 

e questa è come si presenta la ruota montata

lvta42.jpg

Modificato da maxmodifica
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la soluzione, per i cingoli potrebbe essere una finezza tecnica...che però potrebbe essere assai costosa...parlo di un calco del cingolo, da cui creare uno stampo e da li, una microfusione di ottone, oppure una più economica stampata (rigorosamente con vuoto spinto) di resina caricata con microfibre di carbonio (o vetro) ... ho fatto degli ottimi lavori con entrambe le soluzioni, l'unico problema sarebbe il costo dei processi visto l'elevato numero di maglie, però poi vi dovrete preoccupare di avere punte sufficientemente resistenti per forare le maglie!!!

 

max non sono funzionanti i link

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Ciao Iscandar, non sei sfigato te, c'è qualche cosa che non va .

Anche a me la risposta è univoca 404 Not Found

Un saluto

Fassio

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colpa mia, nn ricordavo come inserire le foto... ho ancora problemi con due foto, ma penso domani di risolvere la cosa....

a giorni inizierò la colorazione. sono ancora indeciso sull'invecchiamento da fare... il mezzo reale aveva una vita media di sole 600 ore operative, poi praticamente si sfaceva mentre camminava. i cingoli, se andava bene, duravano solo 200 ore... (il modello mi sembra voglia emulare i suoi "fratelli"). inoltre a causa della resistenza opposta dai giap ed al fatto che praticamente questi scatolotti non sopravvivevano al fuoco delle mitragliatrici pesanti (stare a galla non và d'accordo con lo spessore delle corazze...), ad ogni sbarco le perdite erano elevate, mi sembra qualcosa come 65-70% ( a Tarawa anche di più) quindi ad ogni nuovo sbarco i mezzi erano quasi tutti nuovi... quindi non penso di fare eccessive tracce di ruggine (è ragionevole pensare che i mezzi venivano colpiti o messi fuori uso prima che saltasse fuori?) mah, vedrò.....

 

per luca... interessante quanto hai detto sul creare nuovi cingoli... come giustamente hai detto te, il problema può essere nel costo totale (occorrono 290 maglie, divise in DUE tipi, quindi 145 maglie di un tipo e 145 di un'altro. altro problema penso stia nelle dimensioni minimini delle maglie. dalle foto che ho postato, si vede bene come è costituito il cingolo... tieni presente che la larghezza del cingolo è di circa 1cm, mentre le due catene dove scorrono le ruote dentate sono di circa 1mm. inoltre il pattino che ha il rilievo a W, porta stampato anche parte delle due catene... certamente l'ottone è più resistente del piombo, mentre non sò se con dimenzioni così microscopiche si potrebbe fare una replica in resina caricata... come fare comunque per avere un'idea del costo per fare tali pezzi, ammesso sia possibile farli? considera che mi erano avanzate circa 15 maglie in vil piombo (ne sarebbero avanzate di più, ma molte si sono rotte durante le operazioni di forature per le sedi dei perni. appunto, il piombo è vile...). ho fatto qualche "uscita" in piscina (piscina... anche qui parola grossa, è una gonfiabile di 4 metri di diametro...) ed ieri ho giocato con il carro con mia figlia di 14 mesi. erano troppo divertenti i suoi gridolini quando vedeva il carro muoversi. è stato un pò meno divertente quando per un paio di volte, con un guizzo fulmineo, ha agguantato il modello... (lo sò, sono un pazzo....) in tutto una 20ina di min di funzionamento... ha forza di riparare i cingoli, sono rimasto con 3 maglie.... quindi tra poco o "pensiono" il carro o ricaccio fuori una 30ina di euro per il vil piombo....

Modificato da maxmodifica
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per luca... interessante quanto hai detto sul creare nuovi cingoli... come giustamente hai detto te, il problema può essere nel costo totale (occorrono 290 maglie, divise in DUE tipi, quindi 145 maglie di un tipo e 145 di un'altro. altro problema penso stia nelle dimensioni minimini delle maglie. dalle foto che ho postato, si vede bene come è costituito il cingolo... tieni presente che la larghezza del cingolo è di circa 1cm, mentre le due catene dove scorrono le ruote dentate sono di circa 1mm. inoltre il pattino che ha il rilievo a W, porta stampato anche parte delle due catene... certamente l'ottone è più resistente del piombo, mentre non sò se con dimenzioni così microscopiche si potrebbe fare una replica in resina caricata... come fare comunque per avere un'idea del costo per fare tali pezzi, ammesso sia possibile farli? considera che mi erano avanzate circa 15 maglie in vil piombo (ne sarebbero avanzate di più, ma molte si sono rotte durante le operazioni di forature per le sedi dei perni. appunto, il piombo è vile...). ho fatto qualche "uscita" in piscina (piscina... anche qui parola grossa, è una gonfiabile di 4 metri di diametro...) ed ieri ho giocato con il carro con mia figlia di 14 mesi. erano troppo divertenti i suoi gridolini quando vedeva il carro muoversi. è stato un pò meno divertente quando per un paio di volte, con un guizzo fulmineo, ha agguantato il modello... (lo sò, sono un pazzo....) in tutto una 20ina di min di funzionamento... ha forza di riparare i cingoli, sono rimasto con 3 maglie.... quindi tra poco o "pensiono" il carro o ricaccio fuori una 30ina di euro per il vil piombo....

 

 

Max, è possibile fare le maglie in entrambi i modi, come ti ho scritto si tratta di microfusioni di ottone fatte in forno con vuoto, il materiale è molto resistente, non puoi fare un paragone con il pioombo o metallo bianco.

considera che sto addirittura pensando di fare le eliche per i miei modelli in questo modo, giusto per farti capire quanto è resistente. ma particolari come i cingoli sono la massima espressione di quella tecnologia, altrimenti si può fare in colata di resina, va caricata con microfibre (lunghe circa 50um - 50 micrometri) che vanno ad irrobustire la resina, e non le permettono di scheggiarsi o consumarsi. se ti va scrivimi in pm e ti spiego meglio

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bene... ho finito di realizzare al mio precisissimo, portentoso, strabiliante tornio il supporto dell'antenna... con questo la parte dedicata alla costruzione dell'anfibio è terminata.... ora mi prenderò alcuni giorni di "licenza" per ponderare quale colorazione fare...

 

posto alcune foto del supporto.... certo, poteva venire meglio.... se non mi incaponissi a voler usare il mio tornio (è che mi escono fuori dagli occhi cacciar fuori quasi un millino per un tornio. l'ho realizzato in ottone, ma poi ho pensato di farne alcune copie in resina. se in futuro avrò bisogno di altri supporti, tutto lavoro risparmiato....

 

lvta410.jpg

 

lvta413.jpg

 

certo, poteva venire meglio.... se non mi incaponissi a voler usare il mio tornio...

 

l'antenna vera e propria non è farina del mio sacco. è stata acquistata da www.jbmodel.eu, ben 0.63€. visto il prezzo, ne ho prese 8, non si sà mai, possono servire (tre sono già servite, ho cambiato quelle montate sull'lvtp7). le spese di spedizione hanno raggiunto la cifra astronomica di 3,97€.... hanno anche una sezione interessante di canne per cannoni navali, tra cui quelle per i cannoni di maggior calibro della classe zara... anche qui costo da strozzini, 2,5€.... io sono per costruiri tutto da solo, ma visto il prezzo ridicolo stò veramente facendoci un pensierino....

 

visto che c'ero, ho rifatto la volata della mitragliatrice da .30... quella precedente nn mi sfagiolava... questa è un pò meglio

 

lvta411.jpg

 

visto che ci sono, posto anche le foto delle singole maglie dei cingoli, tanto per far capire cosa si pena a montarli....

 

cingoli3.jpg

 

cingoli2.jpg

 

cingoli1.jpg

 

cingoli4.jpg

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ho iniziato la colorazione del mezzo.... qualche giorno fà ho provveduto a stendere uno mano di primer tamiya (in bomboletta) ed oggi avevo intenzione di terminare almeno la prima mano di olive drab... ero partito con l'idea di utilizzare gli humbrol, ma visto che ho in magazzino quasi tutti i colori acrilici tamiya, ho pensato di rimandare l'uso degli humbrol...

 

mal me ne colse, sigh...

 

per la prima volta in anni di uso dei tamiya, la vernice... mi ha tradito. non capisco cosa sia successo, ma il colore, man mano che asciugava, con mio orrore, si "crettava" (avete presente la vernice craquelè per decoupage? ecco, peggio....) ripeto, non capisco cosa sia successo: stesso diliunte, stesse vernici che uso ormai da anni... boh?

 

risultato: dopo spremitura di meningi, anche leggermente in preda al panico, ho pensato di lavare il tutto con alcool... la cosa ha funzionato, nel senso che almeno tutta la vernice crepata si è quasi sciolta.... purtroppo in molte parti non ne voleva sapere di abbandonare il carro.... quindi, o la và o la spacca, ho messo il modello sotto l'acqua e giù di spazzolino da denti... tutti i particolari aggiunti hanno retto (che cu...o), solo che l'acrilico aveva intaccato anche il primer (incredibile, ma che ci mettono dentro? di certo non è il diluente che uso, visto che è... grappa) lasciando molte superfici "butterate"... quindi nuovo passaggio con il primer.

poi ho dovuto passare TUTTO il carro con carta abrasiva all'acqua... du' palle...

insomma, alla fine mi sembra di aver rimediato...

 

metto una foto dell'infortunato, già curato (quelle del moribondo nn mi è nemmeno venuto in mente di farne, visto che ero nella disperazione assoluta...)

per la prima volta stò tentando la tecnica del pre-shading... tanto sò già che con l'olive drab coprirò ben bene tutto... però tentar non nuoce

lvta4preshading.jpg

 

e questi sono i cingoli appera verniciati... i segni di usura si "autocreeranno" appena il mezzo si muoverà...

lvta4cingoliruggine.jpg

 

ora per proseguire la verniciatura, stò aspettando i colori humbrol (con i tamiya non ritento...)

visto che qui da me nn ho negozi di modellismo, spero nella velocità delle poste... inglesi (i barattolini li compro in inghilterra, spediti mi costano 1,20€ l'uno....)

Modificato da maxmodifica
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:s12: vernice tamiya che si crepa sul primer?? strano come un uovo di pasqua a natale..... forse che la vernice sia un po "datata"? non è che vanno a male ma dopo un pò di mesi che son state aperte magari........

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anche io sono rimasto stupito... il barattolino era nuovo, mai aperto, 6-7mesi da quando l'ho preso in negozio... a volte, quando la vernice è quasi finita, effettivamente sembra che tenda a "separarsi", ma si vede subito dall'aspetto che ha già dentro il barattolino... qui non c'erano "avvisaglie" del disastro.... comunque, visto che anche per prendere nuovamente un olive drab tamiya dovevo ripiegare su un'acquisto online, ho direttamente optato per gli humbrol di fanciullesca memoria....

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quando tempo fa ebbi dei problemi con gli acrilici, per levarli, visto che erano in punti abbastanza delicati mi fu consigliato di lavare il modello in acqua e "sgrassatore chante claire" spero si scriva così... l'ho immerso in una bacinella, aggiunto una tazzina da caffè di sgrassatore, e dopo nemmeno 10 secondi, il modello era come nuovo, appena separato dagli spure! il merito và ai tensioattivi contenuti nello sgrassatore, ho fatto delle prove lavando anche l'aerografo con questo metodo, e funziona parecchio!

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quando tempo fa ebbi dei problemi con gli acrilici, per levarli, visto che erano in punti abbastanza delicati mi fu consigliato di lavare il modello in acqua e "sgrassatore chante claire" spero si scriva così... l'ho immerso in una bacinella, aggiunto una tazzina da caffè di sgrassatore, e dopo nemmeno 10 secondi, il modello era come nuovo, appena separato dagli spure! il merito và ai tensioattivi contenuti nello sgrassatore, ho fatto delle prove lavando anche l'aerografo con questo metodo, e funziona parecchio!

 

:s02: oggi ne ho imparata un'altra :s20:

grazie littorio

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quella dello sgrassatore nn la sapevo... mentre aspetto i miei benedetti humbrol, ho pastricciato un pò con gli ultimi ritocchi sul lvt, aggiungendo anche il cavo di traino. quello del kit è veramente pietoso, stampato direttamente in stirene (italeri, 10 cm di vil filo di cotone nn è che vi mandano in rovina...). per la realizzazione ho utilizzato del filo di rame da 0.30. ho utilizzato 9 fili, per creare tre cavetti da tre fili attorcigliati... poi ho attorcigliato questi ultimi, ottenendo quello che si vede in foto...

 

cavotraino.jpg

 

i "cappi" (ora mi sfugge il termine preciso), i morsetti ed il gancio sono realizzati con stagno da saldatura, apportunamente appiattito nei punti necessari...

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le redance e gli occhioni che avevo realizzato, seguendo i consigli trovati su in sito francese, non mi convincevano per niente. la realizzazione era stata rapida, ma il risultato...

quindi mi sono armato di pazienza, tubeti in ottone da 1mm, saldatore ossiacetilenico (almeno così ho avuto il modo di provarlo, è stata la mia prima volta...) e scagliette di castolin ed ho realizzato una nuova redancia ed un nuovo occhione. poi, per avere i pezzi uguali, ne ho fatto delle copie di resina. adesso mi sembra che il risultato sia più soddisfacente...

 

cavonuovo.jpg

 

cavonuovo2.jpg

 

ho realizzato anche un nuovo gancio, ma non sò se lo monterò sul carro... mi sembra che il cavo adesso vada bene così....

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Ciao Max,

Di fronte a tanto non ho parole :s23: :s23: :s23:

Dai continua così, sei eccezzionale.

Un saluto

Fassio

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da base artica,marco

 

complimenti davvero potessi io fare lavori di orificeria cosi.. magari.

 

ho trovato questo sull argomento http://www.rcgroups.com/forums/showthread.php?t=1267317

 

saluti e davvero bravo.

marco

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  • 2 weeks later...

finalmente sono arrivati, direttamente da cardiff, i miei tanto agognati humbrol, quindi posso rimettere meni alla colorazione del "coso galleggiante"...

 

mi sono spremuto un pò di meningi per la colorazione definitiva... mi intrigava la mimetica che avevano questi anfibi nell'ultimo periodo della guerra, tre toni verde-giallo-marrone...

 

è incredibile, ma su che tipo di colori furono usati, praticamente non c'è traccia in nessun libro o pubblicazione... nonostante questi anfibi siano stati decisivi in tutte le battaglie per la conquista delle isole del pacifico occupate o possedute dai giapponesi, praticamente non ne è rimasta traccia... quasi subito la fine della guerra la maggior parte dei mezzi avevano già trovato la "morte" per "consunzione meccanica". e ne erano stati costruiti migliaia... nessuna foto a colori... solo qualcosa in bianco e nero di iwo jima e okinawa... quindi mi sono basato sui codici di colori FS riportati sulle istruzioni italeri, convertiti negli equivalenti Humbrol...

 

noterete che il colore verde di fondo non è il solito olive drab. anche io sono un pò perplesso, però in un paio di pubblicazioni ho trovato che i mezzi, nell'ultime fasi della WWII, erano colorati in verde con tonalità diverse a seconda del "proprietario": il classico olive drab per l'US ARMY, mentre i Marines usavano un verde diverso. L'Humbrol faceva proprio un green marines, ma è fuori catalogo ed è introvabile. La cosa che si avvicina di più è il N. 105 Marine green, che tra l'altro corrisponde al codice FS riportato dall'Italeri...

 

prima mano di verde...

 

primamanoverde.jpg

 

per essere la prima volta che provo la tecnica del preshading, non mi sembra così male... vedremo come andrà con gli altri toni della mimetica...

 

l'ultima volta che ho usato gli humbrol ero bimbetto... non ricordavo che ci mettevano una quaresima a seccare completamente ( a meno di usare la nitro, ma così seccano mentre si danno...) quindi ho già fatto danni, mentre facevo "ammirare" l'opera alla mia bimba di 15 mesi (che, detto tra noi, non gliene poteva fregà de' meno...) vernice "consumata" un pò in tutti gli angoli e spigoli, da cui affiora il primer... ma penso di "camuffare" il tutto con il...camouflage, appunto...

 

vernicedanneggiata.jpg

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i lavori procedono... ho terminato il camouflage a tre toni... come sempre, ho fatto danno. non ho voluto pazientare le canoniche 24 ore per far seccare la ernice e con il nastro per mascherare ne ho portate vie qualche scaglietta... chiaramente il tutto deve essere ancora "amalgamato", i singoli colori "sparano" un pò troppo tra di loro....

 

camouflage2j.jpg

 

camouflage1u.jpg

 

e questo è il danno fatto. i buchetti sono sparsi un pò su tutto il carro... con la vernice adatta però penso di poter rimediare...

 

scrostaturevere.jpg

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ciao Max, ho avuto il tuo stesso problema, quando misi mano alla mimetizzazione del mio Aosta, e nonostante avessi usato un film specifico per aerografature, comprato in USA (e pagato un salasso!) ho notato che su grandi superfici, questo funziona alla grande, ma su particolari molto piccoli, quindi credo anche nel tuo caso, la soluzione migliore fù usare il....nastro isolante, quello da elettricista! non prendermi per pazzo, ma tuttora, uso quello, e funziona davvero! per essere precisi, ho usato il nastro della marca "asia italia" e "wurth".

ciao Luca

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ciao steven, in effetti eri da un po di tempo che latitavi :s03:

come và?

max, la verniciatura è bella, e le scrostature di colore penso che siano d'obbligo in un mezzo blindato che cammina quasi ovunque :s02:

ruggine, colore di fondo e vedrai come daranno vita alla colorazione :s20:

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ho dato una prima mano di "sporco" nella zona cingoli... inoltre ho utilizzato le "vere" scrostature per creare "finte" scrostature, aggiungendone anche altre...

 

per la parte superiore, aspetto di avere l'ispirazione giusta, visto che i numeri identificativi del mezzo vorei realizzarli con l'aerografo e non con le decalc, quindi devo spettare prima di fare tuti i passaggi di invecchiamento necessari (altrimenti i numeri mi rimarrebbero "intonsi") l'idea sarebbe quella di rappresentare un lvt usato a iwo jima, zona di sbarco green beach, ma le info latitano... in rete solo i soliti A32 e A23 (quelli italeri) yellow beach...

 

queste le foto (lo sò, lo sò, la prossima volta le faccio meglio...)

 

primosporco1.jpg

 

primosporco2.jpg

 

scrostaturecorrette.jpg

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allora... avrei quasi finito la colorazione dell'anfibio....

 

per l'identificazione, ho trovato una foto di un lvt a iwo jima, sommerso in una nuvola di polvere nera.numero identificativo B13, spiaggia yellow beach 2, niente info sul reparto (ma d'altra parte anche italeri sglissa..) avevo trovato anche un'altra foto, identificativo B22, ma la mimetica non era nemmeno parente...

 

questo è l'aspetto quasi definitivo, devo solo dare una mano di opaco e cercare in qualche modo di "amalgamare armi ed antenna con il resto, fortemente "sudicio" (ma come fare, come, come, come...)

 

camouflagedefinitivo4.jpg

 

camouflagedefinitivo3.jpg

 

camouflagedefinitivo1.jpg

 

camouflagedefinitivo2.jpg

 

le armi pensavo di lasciarle "intonse" (ricordo che da militare, artigliere su un M109, dovevo preoccuparmi della mia bella browling, lustrandola e lisciandola... poi mi hanno trasferito ed assegnato ad un obice trainato da 105, costruito a springfield nel 1942, sigh), ma l'antenna? eh, l'antenna, che farci? a proposito, è storta perchè nn ancora fissata definitivamente...

30definitivo.jpg

 

tutti gli "orpelli" identificativi del mezzo sono stati fatti ad aerografo. questa è la maschera realizzata "in casa" con il numero identificativo

numeriu.jpg

 

mentre realizzavo le strisce identificative della spiaggia di sbarco, sono "apparse" altre scrostature (ho usato il nastro isolante come consigliato, ma nisba...) prontamente camuffate in "nuove-vere" scrostature

scrostaturedefinitive.jpg

 

con gli oli ho realizzato le colature dagli scarichi di sentina...

scarichi2.jpg

 

e di boh... (non sono gli scarichi del motore, che sono più in basso...)

scarichi1.jpg

 

non ho fatto colature di ruggine, perchè vista la breve vita dei mezzi (il 75% veniva "stempiato" durante i primi combattimenti...) secondo me nn facevano in tempo a formarsi...

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finalmente ho finito il carro.... solo che stamattina è successa una tragedia: mentre montavo la torretta con i relativi ingranaggi per la rotazione, mi è sfuggito di mano il tutto. risultato: canna della .50 staccata e scrostature varie, tra cui una grossa proprio sulla canna dell'obice. impossibile riprendere la solita tonalità di colore, considerato anche tutte le mani di aerografo e compagnia bella. ho cercato di risolvere camuffando il tutto come scrostature "vere-finte"... certo che una proprio sulla canna dell'obice nn è credibile, però di necessità virtù...

 

ecco le foto...

 

lvta4anteriore.jpg

 

lvta4latodx.jpg

 

lvta4latosx.jpg

 

lvta4posteriore.jpg

 

la canna della .50 "restaurata" (devo ancora fissarla definitivamente)

lvta450.jpg

 

la base dell'antenna e la .30, entrambe costruite "in casa"

lvta4baseantennae30.jpg

 

i cingoli... per far apparire il metallo è bastato un giretto sul marciapiede di casa.. (poco, sennò li consumavo tutti...) segni di usura più veri di questi, è difficile farli :s03:

lvta4cingoli.jpg

 

l'interno della torretta

lvta4torretta.jpg

 

il cavo posteriore, anche questo "casalingo", comprese le redance

lvta4cavoposteriore.jpg

 

le ruote dentate con ..il trucco per muovere i cingoli, ossia la ruota dentata all'interno di colore grigio ( è gomma siliconica colorata con gessetti grattugiati...). mi sembra che l'aspetto sia passabile... chissà che mi diranno, visto che voglio portare il coso ad una mostra statica...

lvta4scaricolaterale.jpg

 

lvta4ruotaposteriore.jpg

 

infine un'occhiata all'interno, per quel poco che si vede...

 

gli interruttori marcia on-off ed inversione, con il jack di ricarica batterie....

lvta4inetrno2.jpg

 

il gruppo di ingranaggi delle ruote dentate....

lvta4ingranaggiposterio.jpg

 

i motorini...

lvta4interno1.jpg

Modificato da maxmodifica
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bel lavoro max,

sono partito anch'io con un progettino per cosi dire "fuori acqua"; spinto dall'entusiasmo suscitato vedendo il tuo modello ho cominciato lo studio per motorizzare un M113A2, girando su internet ho trovato anche qualcosetta di interesante come l'elettronica di controllo,

una domanda il gruppo motore è autocostruito o hai usato qualcosa di già pronto, ho trovato un distributore che fa un gruppo simile a quello della tamiya che qui da noi è introvabile, magari lo conosci.

posto il link.SITO la sezione interessante è quella della robotica.

grazie e complimenti ancora.

DB

Modificato da dasboot
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dasboot, se nn avessi in cantiere il pola, quasi quasi ti direi che si potrebbe motorizzare l'm113 in contemporanea, visto che anch'io ho un kit nello scaffale e ci avevo già fatto un pensierino...

 

allora... il gruppo motore è il tamiya universal gearbox. come ha detto dasboot, qui in italia è introvabile. quasi tutti i motoriduttori della tamiya non si trovano qui da noi...

 

come mi sembra aver già detto, io ho..estrema fiducia nelle nostre poste, quindi compro tutto all'estero...

 

una fonte di materiale è ebay... sul motore di ricerca si digita quello che si cerca e si sceglie il prezzo più basso...

 

per il pagamento, o carta prepagata o paypal.

 

io generalmente preferisco acquistare direttamente da cinesi. contrariamente a quello che si pensa, sono professionali e cortesi. in tre anni di acquisti non mi hanno mai dato un bidone e la roba è sempre arrivata, nonostante il pacchetto non sia tracciato e la leggenda che le nostre poste siano inaffidabili. comunque diversi cinesi si sono rifiutati di spedirmi la merce in italia. afhganistan si, italia no. c'è da meditare.... va beh, torniamo a noi...

 

l'universal gearbox si trova su ebay a 4-5euro, spesso comprese le spese di spedizione (se si preferisce stare in italia, o il sito trovato da dasboot o www.robot-italy.com, mi sembra costi meno...)

io lo uso sugli anfibi perchè è di metallo e posso saldarci facilmente i manicotti che impediscono all'acqua di entrare dall'albero.... inoltre è facilmente smontabile anche una volta montato all'interno del carro, quindi è anche possibile fargli una sorta di manutenzione o sostituire gli ingranaggi se consumati (oh, se si consumano...).

 

quello trovato da dasboot invece non è smontabile, una volta inserito all'interno del carro.

 

però l'universal gearbox ha un solo motore, quindi ne occorrerebbero due. ma sull'm113 non ci stanno (già provato :s10: ) non ci stà nemmeno il motoriduttore trovato da dasbott...

 

sull'm113, a causa delle piccole dimensioni nn ci stà niente di facilmente reperibile...

come detto prima, ho già fatto uno...studio semiapprofondito.

il kit è ancora nello scaffale perchè, sinceramente, i carri, al contrario delle navi e sub, motorizzati sono "giocattolosi" e nn ci si rende conto invece della fatica che viene fatta per arrivare al risultato di farli muovere... (dico così, ma ho in progetto di motorizzare l'ariete c1 trumpeter...)

considerate che i miei anfibi, fintanto che nn danno prova di poter galleggiare, vengono guardati con sufficienza... ma ritorniamo a noi...

 

che fare allora con l'm113?

alcune idee possiamo rubarle da qui:

www.35rctank.com

fanno scaricare anche i manuali passo passo per la conversione.... poi, su uno nn vuole costruirsi da se le cose, hanno prezzi abbordabili (spediscono in italia, già domandato...). sapete già però che l'autocostruzione dà soddisfazioni nn paragonabili...

 

dasboot, guarda il loro m113 (per i miei gusti è troppo veloce... però se devi fare delle corse, è l'asso...):

 

occorre considerare comunque che consigliano di sostituire i cingoli del kit con i friulmodel (questi NON comprateli su ebay, incredibilmente costano di più che in negozio...)

 

oppure qui:

http://www.clark-model.com/eng/index_e.html

qui è interessante vedere come motorizzano l'lvtp7 (io però l'ho fatto prima di loro... possibile che per una volta abbiano rubato loro a me? :s41: )

 

comunque il primo sito è quello più interessante... anche perchè dal loro manuale si vedono tutti i punti critici da superare. inoltre danno alcune dritte interessanti per fare più flessibili i cingoli in vinile.... proprio da 35rctank, si vede che non è possibile montare un motoriduttore normale sull'm113. addirittura loro, pur avendone costruito uno apposito, hanno dovuto "segare" la parte anteriore e spostarla di alcuni mm in avanti....

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  • 1 month later...

carissimi, avrei bisogno di un consiglio urgente....

 

ho intenzione di portare l'anfibio all'expomodel di venturina. viste le minidimensioni del coso, non è consigliabile tentare una perigliosa navigazione nell'enorme vasca che predisporranno all'esterno (anche perchè i minuscoli cingoli "palmati" fanno quello che possono....), magari mentre la Lucina fà manovra o con onde tipo tsunami causate da veloci scafi...

anche se cosa totalmente inusuale per un concorso statico, ho chiesto di poter esporre una piccola vasca per dimostrare che effettivamente i "ranocchi" galleggiano ed ho avuto il via libera, purchè il "contenitore sia idoneo e la dimostrazione non presenti pericoli" (mah?)

 

va beh, per i pericoli penso che non ci siano...pericoli. i carri sono talmente piccoli ma soprattutto totalmente innocui, quindi resta il fatto del contenitore idoneo....

 

ho necessità di realizzare stà vaschetta velocemente (il tempo è sempre tiranno...)

dimensioni circa 100x60x15cm, con 10cm di acqua si dovrebbe essere sui 60kg, quindi peso sostenibile benissimo da un normale tavolo

deve avere due scivoli alle estremità per far entrare in acqua i carri, che stazioneranno su due piattaforme collegate direttamente alla vasca (così niente acqua in giro portata dai cingoli bagnati)

 

pensavo ad una struttura in legno (compensato canadese da 3cm) rivestita in vetroresina, per non avere assolutamente problemi di tenuta...

 

qualcuno ha altre idee?

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