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Scirè A Raitrè!


deflektor

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Un servizio davveeeeeeero interessante! :s20: :s20:

E quante emozioni! :s45:

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ora,.. ringraziando Dio che ogni tanto si parla di marina e come in questo caso gli si dedica una puntata.... ho notato delle anomalie.. a dir poco strane!!!

Paragrafo Graf Spee.... l'hanno chiamata la super-corazzata da battaglia!??? :s12: casomai corazzata tascabile....

 

Poi.. mi parli di una nave tedesca.. bene! ma perché cacchio mi mostri le navi classe Iowa e vari incrociatori pesanti americani (tra l'altro su altri fronti)..

 

Si.. poi hanno mostrato il Graf Spee... alla fine del servizio... Mejo di niente... :s10:

 

Vabbè mamma Rai... chi paga è appagato...

ciao

marco

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Probabilmente non avevano molto materiale sulla Graf Spee e allora, per rappresentare le nave dei due schieamenti, hanno mostrato altre immagini di repertorio.

Poi, parlando del salvataggio dell'equipaggio, sembrava quasi che il comandante sia uscito da solo dopo aver lasciato a terra l'equipaggio (e rientrato di nascosto per poi suicidarsi).

Un'ultima cosa: perchè alla fine del servizio, veniva detto che il comandante si trovava dalla parte sbagliata? sempre il solito discorso, chi perde sta sempre dalla parte sbagliata. Mah

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per la Graf Spee hanno impiegato i filmati del film "la battaglia del Rio della Plata", ovviamente inglese e dove impiegarono la Vanguard (se non sbaglio) per fare le riprese. I 3 incorsiatori inglesi impersonarono se stessi. Ovviamente la Perfida albione ci guadagna in onore con un nemico cosi potente, invece di 6 seplici cannoni da 381...

 

Davvero interessante il servizio sul soccorso al sommergibile sinistrato. oltre a rivedere tanti amici (anche nella parte spag) è bello constatare l'evoluzione!

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per la Graf Spee hanno impiegato i filmati del film "la battaglia del Rio della Plata", ovviamente inglese e dove impiegarono la Vanguard (se non sbaglio) per fare le riprese. I 3 incorsiatori inglesi impersonarono se stessi. Ovviamente la Perfida albione ci guadagna in onore con un nemico cosi potente, invece di 6 seplici cannoni da 381...

 

Davvero interessante il servizio sul soccorso al sommergibile sinistrato. oltre a rivedere tanti amici (anche nella parte spag) è bello constatare l'evoluzione!

 

 

Scusa Marco... i calibri della "Graf" erano da 280 mm.... (così come riportato da "Storia della Marina).... ne conviene che sarebbe stato ancora di più il disonore inglese... :s14:

 

Per il resto... dai!.... è stata una bella puntata....

 

Mi è piaciuto molto la visita a Monfalcone... mi è venuto in menta quando ci sono stato io in visita un paio d'anni fà....

ciao

 

marco

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ora,.. ringraziando Dio che ogni tanto si parla di marina e come in questo caso gli si dedica una puntata....

...

Poi.. mi parli di una nave tedesca.. bene! ma perché cacchio mi mostri le navi classe Iowa e vari incrociatori pesanti americani (tra l'altro su altri fronti)..

 

Si.. poi hanno mostrato il Graf Spee... alla fine del servizio...

 

 

Probabilmente non avevano molto materiale sulla Graf Spee e allora, per rappresentare le nave dei due schieamenti, hanno mostrato altre immagini di repertorio.

Poi, parlando del salvataggio dell'equipaggio, sembrava quasi che il comandante sia uscito da solo dopo aver lasciato a terra l'equipaggio (e rientrato di nascosto per poi suicidarsi).

 

 

per la Graf Spee hanno impiegato i filmati del film "la battaglia del Rio della Plata" ....

 

 

Ho visto anch'io la puntata, e mi sono proprio chiesta se tutte quelle immagini erano originali o no! In effetti mi sembrava strano che avessero dei così bei filmati di quei tempi. E così belli nitidi e ben conservati!

 

Sulla vicenda del Comandante ... ho capito (ma posso sbagliare) che la nave è stata fatta uscire in mare da sola, senza equipaggio e senza avere a bordo nemmeno il Comandante :s14: ... tipo un modello "radiocomandato". Se fosse così, a parte la stranezza di riuscire a far uscire una nave da sola (è possibile? Si fa come nei film che si blocca il timone? E si può in una nave così grande? Oppure è solo fantasia cinematografica?), il discorso del suicidio sarebbe più credibile.

Anche se io ricordo che "Il Comandante deve essere l'ultimo che lascia la nave" e spesso, per sua volontà, la segue!

 

Bella ed interessante la parte delle navi da crociera! Finalmente ho visto il "sotto", dove c'è la vita della nave!

Ho avuto la conferma che abbiamo proprio degli ottimi e prestigiosi cantieri navali! :s20:

 

Interessante la parte dello Scirè ... peccato aver visto poco la nave Anteo, ma va bene. Ho scoperto altre particolarità che non sapevo. Bel servizio.

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Ecco...io me la sono persa.. :s06:

Hanno fatto vedere una tipica assistenza simulata dello SPAG?

 

Ciao Lefa, se vai sul sito di rai tre c'è la puntata completa, dura un'ora e mezzo. Io questa mattina ne ho visto qualche pezzo e, come suddetto dagli amici C.ti, qualche filmato non è appropriato , ma non scordiamoci che il ns. sito è allo stato dell'arte della cultura marinara militare, per cui come trasmissione su storie navali la vedo benfatta rapportata alla conoscenza media di questi temi.

Buona visione

 

Marcoz

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Ciao Lefa, se vai sul sito di rai tre c'è la puntata completa, dura un'ora e mezzo. Io questa mattina ne ho visto qualche pezzo e, come suddetto dagli amici C.ti, qualche filmato non è appropriato , ma non scordiamoci che il ns. sito è allo stato dell'arte della cultura marinara militare, per cui come trasmissione su storie navali la vedo benfatta rapportata alla conoscenza media di questi temi.

Buona visione

 

Marcoz

 

 

Io, sul sito di RAI TRE ci sono andato, ma non riesco a visualizzare il link del video. Mi si apre solo la presentazione della puntata. Non è che devo caricare qualche programma?

Grazie in anticipo

Tore

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Ecco...io me la sono persa.. :s06:

Hanno fatto vedere una tipica assistenza simulata dello SPAG?

 

 

tipica è un po riduttivo. lo spag ha visto i natali in Italia circa 5 anni fa e ha fatto passi da gigante da allora (parola di chi lo ha visto nascere!). C'è uno scambio alla pari di info con gli inglesi del Dolphin ma su questo c'è chi potrebbere essere piu esauriente.... la mia assenza dall'ambiente è troppo datata, ormai!

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Non voleva essere riduttivo, anzi! :s01:

Il "tipico" era riferito a un'esercetizione "tipo" di supporto a un dissub, avevamo parlato in passato dello SPAG (mi sembra avessi postato delle immagini di una recente esercitazione con gli Inglesi appunto, che operano la specialità da diverso tempo e dai quali credo che abbiamo assimilato le dottrine).

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Salve a tutti,

anche io ho visto il servizio

e da profano quale sono l'ho trovato bello ed interessante

immagino (o forse no !!) quali altre cose si possonano celare dietro

una missione di recupero del genere

peccato non averlo saputo prima l'avrei registrata

comunque sul sito di rai tre c'è lintera puntatat come già detto

dagli altri comandanti, per rispondere a STV(CP) per poterla vedere occorre installare

SILVERLIGHT della Microsoft uno de loroi molteplici plugin.

può essere scaricato comunque con il windows update!!

 

 

Saluti

 

Claudio / Darth

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Io, sul sito di RAI TRE ci sono andato, ma non riesco a visualizzare il link del video. Mi si apre solo la presentazione della puntata. Non è che devo caricare qualche programma?

Grazie in anticipo

Tore

 

 

Allora STV, vai nel sito ri rai 3, clicchi su Multimedia, in fondo alla pagina troverai una finestra con scitto 'rai.it' , c'e una cassella per la ricerca, cliccaci Ulisse e ti troverai con la scelta delle puntate......il resto con poltrona a te

Ciao

 

Marcoz

 

 

ps

Scusami STV avevo capito solo che ti interessava la procedura per arrivare alla visione del programma tv e non il programma con il codec per la visione.

Modificato da sgt marcoz
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per la Graf Spee hanno impiegato i filmati del film "la battaglia del Rio della Plata", ovviamente inglese e dove impiegarono la Vanguard (se non sbaglio) per fare le riprese. I 3 incorsiatori inglesi impersonarono se stessi. Ovviamente la Perfida albione ci guadagna in onore con un nemico cosi potente, invece di 6 seplici cannoni da 381...

 

Davvero interessante il servizio sul soccorso al sommergibile sinistrato. oltre a rivedere tanti amici (anche nella parte spag) è bello constatare l'evoluzione!

Scusa Marco... i calibri della "Graf" erano da 280 mm.... (così come riportato da "Storia della Marina).... ne conviene che sarebbe stato ancora di più il disonore inglese... :s14:

 

Sulla vicenda del Comandante ... ho capito (ma posso sbagliare) che la nave è stata fatta uscire in mare da sola, senza equipaggio e senza avere a bordo nemmeno il Comandante :s14: ... tipo un modello "radiocomandato". Se fosse così, a parte la stranezza di riuscire a far uscire una nave da sola (è possibile? Si fa come nei film che si blocca il timone? E si può in una nave così grande? Oppure è solo fantasia cinematografica?), il discorso del suicidio sarebbe più credibile.

Anche se io ricordo che "Il Comandante deve essere l'ultimo che lascia la nave" e spesso, per sua volontà, la segue!

 

Mi permetto di postare alcuni chiarimenti e spiegazioni sull'argomento "Battaglia del Rio de la Plata"

 

Le forze contrapposte erano così costituite:

 

Per parte tedesca:

 

corazzata tascabile Admiral Graf Spee

- dislocamento 16.000 t ca. a p.c.

- armamento principale: 6 cannoni da 280 mm in due torri trinate e 8 pezzi singoli da 150 mm

- protezione max 60 mm al galleggiamento

 

Per parte inglese:

 

incrociatore leggero HMS Ajax

- dislocamento 9.000 t ca. a .p c.

- armamento principale: 8 cannoni da 152 mm

- protezione: max 102 mm al galleggiamento

 

incrociatore leggero HMS Achilles

(dati come per HMS Ajax)

 

incrociatore pesante HMS Exeter

- dislocamento 10.500 t ca. a p.c.

- armamento principale: 6 cannoni da 203 mm

- protezione: max 76 mm al galleggiamento

 

Nel complesso, a discapito delle apparenze, la situazione non era quindi poi così sbilanciata. Inoltre, se andiamo a confrontare il peso complessivo di una salva della Graf Spee (6 colpi da 280 mm e 8 da 150 mm) con la sommatoria dei pesi delle salve delle navi inglesi (6 colpi da 203 mm e 16 colpi da 152 mm in totale), osserviamo che:

- Graf Spee: (1800 kg [6 da 280 mm]) + 364 kg [8 da 150 mm]): totale 2.164 kg

- navi inglesi: (696 kg [6 da 203 mm] + 812 kg [16 da 152 mm]): totale 1.508 kg

Il peso complessivo di una salva tedesca era quindi ben superiore (di oltre il 30%, per la precisione) al totale dei pesi delle salve delle navi inglesi. Ciò poneva la Graf Spee in una certa condizione di superiorità, accresciuta dal fatto di disporre di cannoni dalla gittata più elevata e di direzioni del tiro di migliore qualità. Ben fece, pertanto, Harwood, a dividere le sue forze e ad attaccare la nave tedesca su più lati, riuscendo ad infliggere danni che - viceversa - tenendo raggruppate le proprie unità non avrebbe potuto arrecare.

Parlare di "disonore" inglese nell'usare accortezza nella vicenda mi sembra quindi quanto meno improprio... :s02:

 

Il 17 dicembre 1939, la Graf Spee non salpò da Montevideo senza equipaggio: 700 uomini furono precedentemente trasferiti sulla cisterna tedesca Tacoma, alla fonda in rada: per la conduzione della nave verso la sua ultima missione a bordo rimasero circa 400 uomini, che - prima dell'autoaffondamento - presero posto sulle imbarcazioni di salvataggio e su altri mezzi giunti nel frattempo.

Sarebbe stato impossibile radiocomandare la Graf Spee senza nessuno a bordo: l'unità non era predisposta per questa attività e - anche - per una navigazione di poche miglia - lo "state of art" dell'epoca richiedeva la presenza a bordo di centinaia di persone sino all'ultimo minuto.

Il comandante Langsdorff e gli altri 400 uomini furono portati a bordo della Tacoma, e di qui - per mezzo di rimorchiatori argentini - vennero trasferiti a Buenos Ayres. Gli attacchi della stampa argentina (che accusava la Langsdorff di codardia davanti al nemico) e altre polemiche portarono pochi giorni dopo, come noto, al suicidio di Langsdorff.

 

Anche qui, a mio avviso le azioni di Langsdorff furono corrette: la Graf Spee non aveva potuto riparare i suoi danni a Montevideo, mentre altre navi britanniche stavano sopraggiungendo in zona e - a quel punto - il confronto sarebbe stato assolutamente impari per la nave tedesca. In questo modo venne salvata la vita alla totalità dell'quipaggio, ma Langsdorff pagò questa decisione con la più amara delle soluzioni.

 

Sulla battaglia, nel 1956 venne girato un film in Inghilterra, dal titolo The Battle of River Plate.

Il film - anche se ovviamente più favorevole alla causa britannica - è sostanzialmente corretto e non presenta "svarioni" particolarmente colossali.

Tra le navi impiegate, l'HMS Achilles (nel frattempo diventato l'indiano Delhi) interpretò se' stesso, mentre Exeter e Ajax furono interpretati dagli incrociatori HMS Jamaica e HMS Sheffield.

Per impersonare la Graf Spee, non venne utilizzata la nave da battaglia HMS Vanguard (armata con 8 pezzi da 381 mm), ma venne prescelto l'incrociatore pesante statunitense USS Salem (9 da 203 mm), la cui caratteristica ottica ("139") composta da grandi numeri bianchi e neri è tra l'altro visibilissima in diverse scene del film. Protezione e dotazioni elettroniche a parte, questo tipo di unità era quanto di più simile alla Graf Spee si potesse trovare "sul mercato", all'epoca, per impersonare la nave tedesca. Personalmente, non penso quindi che la scelta delle unità utilizzate per girare la pellicola sia stata operata al fine di dare ancora maggior lustro alla vittoria britannica... :s02:

The Battle of River Plate resta - alla fine - come uno dei migliori film di ambito navale dell' "età d'oro" degli anni Cinquanta e Sessanta per questo tipo di soggetti.

 

Una composizione di filmati tratti dal film sulle navi inglesi che presero parte alle riprese può essere vista qui:

http://www.youtube.com/watch?v=QAV34LiRMSU

su You Tube (Non fate caso alla colonna sonora DISGUSTEVOLE)

 

Qui:

http://www.youtube.com/watch?v=Z5dkVjTOiho

sempre su You Tube, ci sono invece vari spezzoni del film riguardanti l'USS Salem che impersonifica la Graf Spee.

 

 

Bibliografia:

Bennet, G., La battaglia del Rio della Plata, Milano, Mursia, 1974

Campbell, J., Naval Weapons of World War Two, Annapolis, USNI, 1985

----------

 

Nel complesso, la puntata di "Ulisse" di ieri sera mi è piaciuta: a mio avviso, i migliori filmati sono stati quello sul Titanic e quello sullo Scirè; il peggiore (per le maggiori sciocchezze dette e l'uso improprio di spezzoni filmati), proprio quello sull'Admiral Graf Spee.

Modificato da Alagi
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.... e alla fine arrivo Alagi... a metter tutti d'accordo..... :s20:

 

 

Grazie anche a Te, Comandante Alagi, le tue spiegazioni sono sempre precise ed esaudienti.

 

 

Dissento. Non da quello che scrive Alagi (al quale incidenttalmente mi lega un solido rapporto d'amicizia costruito sulla stima). Dissento dall'obbligo di pensare che Alagi abbia fatto qualcosa di più del minimo sindacale che qualsiasi persona sensata é obbligata a fare.

Per scrivere quello che scrive Maurizio é necessaria unicamente la voglia di documentarsi (se vogliamo farla difficile: la capacità di separare le fonti attendibili da quelle dubbie -ma nel caso della Spee c'é pochissimo o nulla da separare). Punto e basta.

E invece, a costo di fare il supponente e di pigliarmi il mezzo sciampo che De Domenico mi ha rifilato qualche settimana fa, con le nostre emittenti -pubbliche o private- siamo nell'eterna palude del come viene viene. Si imbastisce il pezzo con quello che ci si ricorda, non si controllano le fonti, si tira via, tanto la storia della Spee é nota, e quelli che la non conoscono di cosa vuoi che si accorgano (ringrazino per la gratuita sgrassata alla loro ignoranza). Che sulla nave ci fossero quattrocento uomini o un apparato di radiocomando, la storia non cambia: il tuo pezzo é comunque andato in onda e anche questa giornata di lavoro é alle spalle.

E la stessa storia del pesciaro che conosco e che vende il palombo per pesce spada (alla fine gli omega tre sono uguali, e siccome dice di essere pure onesto alla fine avrai persino risparmiato). Non é così che si fa divulgazione (dispiace dirlo per gli Angela che sono fra i migliori divulgatori su piazza) e per un semplicissimo motivo: mettere insieme un lavoro pulito facendo divulgazione costa le stesse lire e la stessa fatica che lavorare con i piedi.

Io ho una solida fama di persona antipatica, lo so: ma sentir chiamare delle navi inglesi Aiace e Achille (così le ha chiamate l'Angelone) mi fa salire la pressione al punto che se la mando alle turbine le fondo.

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Iersera per sbaglio (non guardando di solito la tivvù) ho sentito solo la fine del servizio sulla Graf Spee, laddove con la solita spocchia & magnanimità si lodava il valore di un uomo nonostante avesse combattuto dalla parte sbagliata.

Il medesimo conduttore, per altri versi lodevole, è lo stesso che in un documentario sull'Arsenale veneziano sostenne che il Vespucci ivi costruito (1882) sarebbe l'attuale nave scuola.

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Al di là di tutte le imprecisioni e i peccati di superficialità, per le cui analisi concordo con chi mi ha preceduto, non posso non constatare che in panorama televisivo in cui dominano corazzatate come "La pupa e il Secchione" (Notevoli i calibri :s03: ) il documentario sia stato una vera e propria boccata di ossigeno. Il servizio sullo Scirè è stato tra l'altro a mio avviso notevolissimo per bellezza delle immagini, precisione nelle informazioni e intuito nell'offrire al pubblico l'occasione di "entrare" in un'esercitazione davvero particolare e avvincente.

Poi è chiaro, per i palati più fini ed esigenti ci vuole di più e di meglio, ma se consideriamo che il grande pubblico forse non sa nemmeno cosa sia lo Scirè.... :s06:

 

Angela's RULE!!!!!!!!!!!! :s20: :s20: :s20:

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Piero Angela nasce come giornalista della Rai di Torino negli anni '60, va in video al vecchio Telegiornale, poi piano piano si specializza sui temi scientifici, tema assolutamente sconosciuto per la cultura giornalistica italiana dell'epoca. Intuisce cioè un filone, ci si dedica con passione e crescente competenza, nel vuoto pneumatico della produzione italiana in materia. Infatti i documentari, i filmati che utilizza nei primi decenni sono tutti e solo di produzione BBC, ITV, National Geographic ecc. (e molto costosi: i monopoli si fanno pagare). Grazie a questa intuizione, si afferma pur essendo di approccio laico/piemontese (chi vuol capire capisca).

Poi (non potendo ripetere all'infinito le immagini dei ghepardi del Kalahari o del Serengeti) allarga di necessità l'area di competenza dei suoi programmi ad argomenti storici e di vita moderna, con immediato successo. Il suo programma è ormai un brand, un marchio. Il figlio lo segue con crescente competenza e presenza scenica.

 

Però, vi prego, non pretendiate dalla tv quello che non chiedereste alla stampa quotidiana e periodica. La caccia all'errore è uno sport in cui tutti noi eccelliamo (anche su una nota rivista mensile se ne trovano di autorevoli: le fregate della classe ALTAIR sono ex americane della classe CANNON, non EDSALL...).

 

Cito da un recente (1° maggio) report dell'"Economist" sulla tv:

"Quando si tratta di mobilitare l'audience di massa, la tv non ha confronti. Il 7 febbraio di quest'anno 106 milioni di americani hanno visto i New Orleans Saints sconfiggere i grandi favoriti Indianapolis Colts nella finale del Super Bowl. Il paese ha passato più tempo incollato al teleschermo per quella sola partita di quanto ne abbia trascorso su YouTube, il più popolare sito web di streaming video, durante l'intero mese, in base ai dati di ComScore. Ciò che merita di esser rimarcato è che la tv riesce a consegnare queste enormi audiences nello stesso momento in cui offre più scelte che mai."

"Nel 1992 Bruce Springsteen, cantante rock del New Jersey, ha fatto uscire una canzone dal titolo "57 Channels (and Nothin' On)" (57 canali, e nulla in onda)".

Questo atteggiamento di facile, supercilioso disprezzo verso la tv, che pervade le allegre frescacce scritte in materia (sempre sulla concorrenza, cioè sempre sulla carta stampata o nei film) dai grandi maitres à penser alla Aldo Grasso, Umberto Eco e compagnia cantante, è molto diffuso.

Ma come dice il buon vecchio Manzoni (il monatto a Renzo) "Vai vai povero untorello, non sarai tu a spiantar Milano"...

Modificato da de domenico
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Ok, grazie della dritta, ci sono arrivato anche io. Secondo voi, ci sarebbe un modo per salvarli su Disco?

 

Grazie anche a Te, Comandante Alagi, le tue spiegazioni sono sempre precise ed esaudienti.

 

Si, è possibile salvare i video, basta utilizzare un componente aggiuntivo di firefox, nella fattispecie DownloadHelper. :s01:

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Però, vi prego, non pretendiate dalla tv quello che non chiedereste alla stampa quotidiana e periodica.

 

 

 

Un esperto specifico, e non generalista come gli Angela, pontificando sulle virtù salvifiche dell'alimentazione ittica, ha recentemente spiegato su una rete nazionale che: "Il pesce é una carne di origine animale".

Vede, amenità come queste non mi indignano per niente, e casomai mi mettono di buon umore: cadere nell'imitazione di Monsieur de la Palisse parlando a braccio é quasi una fortuna, considerando l'agguato costante degli sfondoni veri (che devastano la carta stampata ancor di più di quanto non facciano con la radio e con la televisione).

Nemmeno il surplus di spiccio positivismo degli Angela mi disturba: non lo condivido ma ne capisco la funzione pedagogica (meglio laico-piemontesi di scarsa flessibilità che sanfedisti dialettici e piacioni).

Ripeto, il fastidio (a volte l'indignazione) mi nasce dal diffuso supporre che la terapia divulgativa sia di per sè meritoria, dunque insindacabile e men che mai migliorabile.

Se c'é una cosa che la classe dirigente repubblicana (la prego di notare che non ho detto la dirigenza della TV di Stato) ha clamorosamente ignorato é stata la preoccupazione di alzare il livello culturale medio. Gianni Bera sosteneva che in Austria puoi parlare di Mozart col macellaio mentre ti prepara le fettine. Qui, escluso il loggione del Regio di Parma, a momenti non puoi farlo neppure coi diplomati al conservatorio (ne conosco un paio del genere, e lo giuro).

Ecco, Signore, a volte mi pare che gli Angela questo lo sappiano, e che ne traggano conseguenze autoassolutorie per l'accuratezza dei loro lavori.

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Mio buon Marat, io lavoro in quel settore dal 1970, e insegno anche all'università più o meno cose analoghe. E alla prima lezione dico ai miei studenti "tutto quello che vi insegnano i miei colleghi è visto attraverso la lente deformante del pessimo rapporto tra stampa e tv, o meglio tra comunità intellettuale (colta) schierata con la carta stampata, e tv". Parlar male dell'"Isola dei famosi" (ne ho scelta una a caso) e parlar bene di "Superquark" è uno sport nazionale. Ma i comportamenti di ascolto sono un po' diversi dagli atteggiamenti (come quando si votava DC, ma non lo si diceva agli intervistatori nei sondaggi). E purtroppo chi fa tv (o scrive libri, o giornali) lo fa per esser ascoltato, o letto.

 

Lei dice che gli Angela sono divulgatori "generalisti". Questa parola viene dall'americano "general entertainment", tradotto dai francesi con il termine spregiativo "generaliste" (sottinteso, tutto ciò che è rivolto al "popolo bue"). Gli italiani naturalmente hanno sposato con entusiasmo l'accezione francese. Gli americani chiamano la tv "the mainstream media", noi la chiamiamo "quella deficiente della tv" (titolo di una battuta della First Lady pro tempore, che ho usato - con il di lei assenso - per un mio libro di qualche anno fa). Loro non si vergognano dell'"entertainment", noi la chiamiamo "evasione": ma la guardiamo eccome.

Modificato da de domenico
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Lasciate, vi prego, che vi riporti sulla trasmissione in se.

E alla parte piu interessante per un sommergibilista ovvero la subex con lo scirè. permettemi una domanda: L'alberto ha impiegato diversi termini "strani", o che presumo tali dalle espressioni dei miei familiari mentre guardavamo la trasmissione. Nessun dubbio da parte vostra?

 

Io nn potevo non notare qualche piccola "incongruenza" o mancata inquadratura, ma sono del settore...

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Lei dice che gli Angela sono divulgatori "generalisti".

 

Ma io non ho nulla contro l'enternainment: cos'altro faccio del resto sproloquiando sul presente forum ? Non ho nulla di epocale da dire, e nemmeno di originale (il massimo a cui mi spingo, in fatto di originalità, é il chiodo fisso sul modellismo di unità nazionali). Temo anzi di essere rimasto fermo su temi da primo dopoguerra, tutte le volte che rimpiango una TV che si preoccupi (anche, se non sopratutto, attraverso l'intrattenimento) della propria funzione pedagogica.

I divulgatori generalisti non mi fanno alcun senso, e -almeno per questa volta- rinuncio alla mia preferenza per il francese piuttosto che per l'inglese.

Il fatto é che la precisione non é un optional, ed é invece un dovere non mediabile e un obbligo in primo luogo etico. Negli anni in cui frequentavo gli ambienti della Associazione Italiana di Diritto del Lavoro ero perfettamente al corrente che sarei stato letto o ascoltato da soggetti perfettamente in grado di cogliere ogni sfumatura, e quindi potevo consentirmi di essere dubitativo, ipotetico, paradossale, e, entro certi limiti e per certi profili, anche approssimativo e impreciso. Ma se dovessi tenere una rubrica di diritto del lavoro sul giornale della parrocchia , avrei l'obbligo morale di rimuovere ogni approssimazione e qualsiasi inesattezza, perché su un pubblico non preparato avrebbero effetti devastanti e potenzialmente non rimediabili. Dovrei metterci sette volte più attenzione di quanta ne usavo per venti cartelle da leggere in una conferenza.

La questione della divulgazione é tutta qui: serve agli altri, ad altri che sono spesso in una condizione di minorità. Bisogna sentire il peso enorme che questa responsabilità comporta.

 

EDIT: Per Totiano. Non siamo andati fuori tema. Almeno nella misura in cui anche qui, oltre che conversazione (tematica e non), facciamo divulgazione.

Modificato da marat
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Lasciate, vi prego, che vi riporti sulla trasmissione in se.

E alla parte piu interessante per un sommergibilista ovvero la subex con lo scirè. permettemi una domanda: L'alberto ha impiegato diversi termini "strani", o che presumo tali dalle espressioni dei miei familiari mentre guardavamo la trasmissione. Nessun dubbio da parte vostra?

 

Io nn potevo non notare qualche piccola "incongruenza" o mancata inquadratura, ma sono del settore...

 

Oh si, io ne ho di domande (strano eh?), stavo giusto per mandarti un PM!

Ieri mentre lo guardavo mi sono segnato alcune cose:

 

- cosa sono le tute gialle che indossano?

- quelle da fuoriuscita sono Mk-10? vedo che sono dotate di una zattara individuale

- dicono che la velocità di risalita è 8m al secondo,si riferiscono a quella di punta? Nei primi metri a che velocità si sale (diciamo da quota esercitazione)?

- per controllare il livello di co2 non si indossano delle maschere apposite in quei casi? il 212 dovrebbe essere dotato anche di un sistema di erogazione aria in tutti i compartimenti “bips” che non ho visto usare durante l’emergenza.

- quale è la situazione della pressione parziale di ossigeno al termine della risalita? durante la risalita si deve respirare?

- Il tubo dal quale espellono la boa per la segnalazione è lo stesso che usano per espellere le contromisure effervescenti?

- Il locale dove si simula la falla è un simulatore apposito? dove si trova?

 

Poi ho notato che chiamano i compartimenti col nome Inglese e che hanno inquadrato la scala del profondimetro (..). Purtroppo dell’appontaggio del SRV non hanno mostrato molto.

Inoltre verso l’inizio, quando commentano la consolle del timoniere dicono che in passato si usavano “cloche” o “ruota di manovra”, non mi pare corretto, sbaglio?

 

Comunque mi è piaciuto un sacco vedere lo SPAG in azione, speriamo che continuino a produrre questi piccoli documentari che descrivono specialità non molto note!

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Lasciate, vi prego, che vi riporti sulla trasmissione in se....
EDIT: Per Totiano. Non siamo andati fuori tema. Almeno nella misura in cui anche qui, oltre che conversazione (tematica e non), facciamo divulgazione.

Penso che questo specifico topic sia uno dei migliori e più costruttivi ultimamente pubblicati sul nostro forum: possiamo trovarci di tutto, dagli elementi storici alle richieste di tipo tecnico, dal commento di una trasmissione televisiva a considerazioni di carattere sicuramente elevato sulla cultura e sui metodi per divulgarla sfruttando i moderni mezzi di comunicazione.

Ben venga quindi, a mio avviso, una discussione "a tutto tondo": tale, tra l'altro di consentire la visione quanto più ampia e differenziata possibile di ogni aspetto tecnico, storico, professionale, culturale e di impostazione di pensiero.

E - proprio in relazione a quest'ultimo punto - voglio rivolgere un plauso a tutti coloro che hanno partecipato: talvolta esprimendo opinioni diverse, ma sempre facendolo con pacatezza, educazione, correttezza e rispetto del pensiero altrui. E' così che - forse un poco utopicamente - ci si dovrebbe confrontare su un forum, e ritengo che questo specifico topic possa quindi dare un considerevole contributo in questa direzione.

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Un aspetto dell'esercitazione di fuoriuscita dallo Scirè mi ha particolarmente incuriosito.

Ad un certo punto, per mantenere vivibile l'ambiente interno, il comandante decide di far uscire parte dell'equipaggio.

In questi casi esistono degli ordini prestabiliti, ovvero una sequenza precisa in ordine di importanza per mantenere le funzioni essenziali del battello e dirigere i soccorsi, o la cosa è lasciata alla discrezione del Comandante?

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sono molti i parametri che entrano in gioco, a cominciare dal fatto che potrebbe non essere il comandante a gestire la sopravvivenza.

La falla e l'affondamento sono stati molto "soft" (forse per non impressionare il pubblico) e se una falla non è intercettabile.... si presume rimanga tale!

In questo ambito "soft", non sono emersi morti, feriti, intossicati o mentalmente non in grado di gestire lo schock. Potrebbe quindi non essere il comandante a gestire il tutto.

 

Nel decidere quando fuoriuscire subentrano vari fattori, sia interni (tasso di inquinamento dell'atmosfera, velocità di ingresso acqua da una falla) che esterni (tempo di arrivo dei soccorsi, condimeteo in superficie). C'è una specia di "diagramma di flusso decisionale", definizione non tecnica ma spero comprensibile, per aiutare il piu anziano dei sopravvissuti.

 

Nel decidere chi far fuoriuscire con la tuta, in genere fuoriescono subito le persone maggiormente in forza a meno del piu anziano dei sopravissuti: c'è qualcosa di molto simile al triage sul campo di battaglia ... viceversa se arriva il minisommergibile si salvano prima le persone in condizioni critiche.

 

 

passando all'OT: meno male che c'è Alagi!

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sono molti i parametri che entrano in gioco, a cominciare dal fatto che potrebbe non essere il comandante a gestire la sopravvivenza.

Sì, ne ho letto qualcosa in un libro... :s02:

 

 

, per aiutare il piu anziano dei sopravvissuti.

 

in genere fuoriescono subito le persone maggiormente in forza a meno del piu anziano dei sopravissuti:

 

Questo non sono certa di averlo capito: di solito si salvano i più giovani ("salvate le donne e i bambini!") . Sui smg si salva - si tende a salvare_-dopo i più "in gamba", il più "anziano"? Cioè quello (immagino) che conosce di più la storia del smg. ecc.?

Modificato da malaparte
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Ho rivisto per l'ennesima volta, l'esercitazione dello Scirè, ogni volta la trovo sempre più interessante, anche perchè questo tipo di documentari vengono trasmessi o in orari assurdi o molto raramente, e a parte i svarioni storici sulla Graf Spee, a mio avviso altamente perdonabili, bisogna dar merito agli Angela di averci dato testimonianza di questi eventi.

 

Marcoz

Modificato da sgt marcoz
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Io nn potevo non notare qualche piccola "incongruenza" o mancata inquadratura, ma sono del settore...

 

 

Confesso che ero al computer e, quindi, seguivo con un orecchio sì e uno no (e poi gli anni passano, la memoria falla...)

 

Però ho sentito una discesa "con 3° di appruamento", che lì per lì mi ha lasciato perplesso.

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Se c'é una cosa che la classe dirigente repubblicana (la prego di notare che non ho detto la dirigenza della TV di Stato) ha clamorosamente ignorato é stata la preoccupazione di alzare il livello culturale medio. Gianni Bera sosteneva che in Austria puoi parlare di Mozart col macellaio mentre ti prepara le fettine.

 

 

Concordo! Un brevissimo intervento: una sera tempo fa (l'anno scorso o forse più in là?) c'era stata una puntata molto interessante: Benigni che "leggeva" "La Divina Commedia". Questo in prima serata (verso le 21 ). Il giorno successivo tutti i giornali parlavano del successone della trasmissione.

Allora cosa hanno fatto? La seconda puntata l'hanno spostata alle 23.30 ... ovviamente non l'ho più potuta guardare e penso che come me ...

Non aggiungo altro e ritorniamo subito all'argomento di questa discussione ... che è meglio :s02:

 

 

Questo non sono certa di averlo capito: di solito si salvano i più giovani ("salvate le donne e i bambini!") . Sui smg si salva - si tende a salvare_-dopo i più "in gamba", il più "anziano"? Cioè quello (immagino) che conosce di più la storia del smg. ecc.?

 

Mi pare di aver capito, ma ovviamente non sono certa, che ci sono due casi:

1) non c'è ancora il minisommergibile sul posto, quindi escono i più "forti" perchè devono resistere in mare fino al suo arrivo;

2) è arrivato già il minisommergibile e allora escono per primi i feriti.

 

Bella questa discussione, emergono una marea di notizie interessanti. :s20:

 

Roberta

Modificato da ammiraglia88
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Questo non sono certa di averlo capito: di solito si salvano i più giovani ("salvate le donne e i bambini!") . Sui smg si salva - si tende a salvare_-dopo i più "in gamba", il più "anziano"? Cioè quello (immagino) che conosce di più la storia del smg. ecc.?

 

 

Credo che intendesse dire che il più anziano (immagino il più anziano in grado, ma correggimi Marco se sbaglio) rimane comunque nel sottomarino a dirigere le operazioni di sopravvivenza. Almeno è così che l'ho capita io :s02:

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Questo non sono certa di averlo capito: di solito si salvano i più giovani ("salvate le donne e i bambini!") . Sui smg si salva - si tende a salvare_-dopo i più "in gamba", il più "anziano"? Cioè quello (immagino) che conosce di più la storia del smg. ecc.?

 

Mi pare di aver capito, ma ovviamente non sono certa, che ci sono due casi:

1) non c'è ancora il minisommergibile sul posto, quindi escono i più "forti" perchè devono resistere in mare fino al suo arrivo;

2) è arrivato già il minisommergibile e allora escono per primi i feriti.

 

Credo che intendesse dire che il più anziano (immagino il più anziano in grado, ma correggimi Marco se sbaglio) rimane comunque nel sottomarino a dirigere le operazioni di sopravvivenza. Almeno è così che l'ho capita io :s02:

 

Non avevo dubbi sul fatto che la logica sarebbe emersa nonsotante la mia assenza e nonostante la tendenza a dare per scontate troppe cos. Come piu "anziano" si intende il piu anziano in grado dell'equipaggio che sia in grado di intendere e di volere. Se ade esempio ci fossi io a bordo e fossi ancora sano di mente ( :s68: ) non potrei comunque assumere il controllo della situazione.

 

La fuorisucita dalla garitta non è un aoperazione semplice, richiede concentrazione e una certa forza fisica in tutte le parti del corpo, che devono essere sane. se la persona rimane bloccata nella garitta per una manovra errata rischia seriamente di precludere la fuoriuscirta degli altri. ecco perche nasce la necessità di un triage. Con l'arrivo del minisommergibile cambiano tutti i presupposti, invece...

Modificato da Totiano
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La fuorisucita dalla garitta non è un aoperazione semplice, richiede concentrazione e una certa forza fisica in tutte le parti del corpo, che devono essere sane. se la persona rimane bloccata nella garitta per una manovra errata rischia seriamente di precludere la fuoriuscirta degli altri. ecco perche nasce la necessità di un triage. Con l'arrivo del minisommergibile cambiano tutti i presupposti, invece...

 

Immagino che la garitta sia la "torretta" del sottomarino, pertanto "la vela" ... o sbaglio? :s41:

Ad ogni modo ... posso confermare che anche solo uscire dal portello "normale" sul dorso del "delfino" per me è stato un po' difficoltoso :s03: e sulla terraferma lontani dal moto del mare ... è vero che sto molto lontano dalle palestre e dallo sport :s01: , però posso confermare che non è così veloce e agevole uscire da un sottomarino. Se ci aggiungiamo la situazione di emergenza e il clima movimentato che si crea sicuramente in quei momenti ... :s12:

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Immagino che la garitta sia la "torretta" del sottomarino, pertanto "la vela" ... o sbaglio? :s41:

Ad ogni modo ... posso confermare che anche solo uscire dal portello "normale" sul dorso del "delfino" per me è stato un po' difficoltoso :s03: e sulla terraferma lontani dal moto del mare ... è vero che sto molto lontano dalle palestre e dallo sport :s01: , però posso confermare che non è così veloce e agevole uscire da un sottomarino. Se ci aggiungiamo la situazione di emergenza e il clima movimentato che si crea sicuramente in quei momenti ... :s12:

 

non è detto che sia in vela, Roberta, puo essere anche in altre zone del battello ma coincide sempre con un passaggio verso l'esterno. Sui Sauro ci sono 2 garitte di fuoriuscita, la prima in vela e la seconda a prora, coincidente con il passaggio che abbiamo impiegato per scendere sul Todaro.

 

per descrivere brevemente la garitta, è un cilindro che puo contenere 1 o al massimo 2 persone con un portello inferiore e uno superiore chelo trasformano in un compartimento stagno. se attrazzato per la fuoriuscita individuale ha anche un sistema per rifonire di aria la tutra del fuoriuscente.

 

per il funzionamento, il fuoriuscente entra e tiene premuto il bocchettone sulla presa d'aria in garitta (priam operazione difficoltosa). inizia l'allagamento della garitta, in genere gestito da bordo tranne che per l'ultimo uomo, e a un momento preciso viene chiuso lo sfogo d'aria della garitta: da questo momento inizia la pressurizzazione che porterà la pressione interna della garitta ad eguagliare quella esterna. E' la seconda operazione difficoltosa inquanto la pressurizzazione è rapida e i timpani soffrono terribilmente. L'acqua continua comunque a salire, ovviamente, e la riserva di spinta della tuta spinge verso l'alto, è però necessario mantenere la posizione affinche la tuta non si laceri contro qualcosa e venga comunque mantenuto il contatto con il bocchettone dell'aria. All'equilibrio delle pressioni il portello superiore, che era stato preventivamente sbloccato e predisposto in posizione di apertura, si apre e permette di iniziare il ritorno alla superficie

 

semplice, no? :s68:

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